«È la prima sconfitta, ma quest’anno ne arriverà più di una – afferma il numero uno del Padova – Non dobbiamo certo fare drammi per un passo falso fuori casa su un campo così difficile come Salerno. La sconfitta ci sta, abbiamo avuto un approccio che non è stato lo stesso di Verona e Venezia, e può capitare dal momento che siamo una squadra giovane: nel primo tempo avevamo cinque under in campo e nella ripresa sei. Ci sta che i giovani abbiano un po’ di alti e bassi e che possano farsi condizionare in determinati stadi. Bisogna avere pazienza e aspettarli, e fare sì che si rendano conto che per fare bella figura dobbiamo viaggiare a mille». Bonetto poi aggiunge: «Indubbiamente la Salernitana ha giocatori superiori a noi che hanno spaccato la partita. Di Tacchio ha segnato con un tiro al volo, Jallow ha grande forza. In tutti i gol abbiamo comunque sbagliato qualcosa, ed è dovuto prevalentemente a un approccio che non è stato quello delle gare precedenti. Ma stiamo sereni e tranquilli, la nostra salvezza non passa da Salerno, ma dall’Euganeo e dai campi di quelle squadre che alla luce della classifica lotteranno per la salvezza». Dopo le prestazioni convincenti, con risultati annessi nei due derby, forse a Salerno ci si aspettava un pizzico in più anche nell’eventualità di una battuta d’arresto. «Con Verona e Venezia abbiamo dimostrato di avere dei valori, ma il calcio di serie B è così, specialmente quando hai una compagine giovane che una domenica fa una buona prestazione e la settimana successiva la fa al cinquanta per cento del suo potenziale. Ripeto, bisogna avere un po’ di pazienza che questi ragazzi crescano per questo campionato. Poi in serie C se commetti degli errori ti perdonano, in cadetteria quando sbagli otto volte su dieci paghi».
[…]Ora si va verso un trittico ravvicinato, tutto in notturna: Cremonese (domenica) e Pescara (lunedì 1 ottobre) in casa, in mezzo la trasferta a Foggia nel primo turno infrasettimanale (mercoledì 26 settembre). «Da oggi inizieremo a preparare la gara con la Cremonese che è molto importante, lavoreremo sugli errori commessi a Salerno per non farci sorprendere. Dobbiamo dimostrare di avere più fame e metterci quella sana cattiveria agonistica. Poi Foggia è un’altra trasferta lunga e difficile, dopodichè avremo il Pescara. Sono tre partite che cominceranno a delineare lo scenario, e dopo le quali spero di essere in classifica dove siamo adesso». Cremonese che è allenata dall’ex biancoscudato Andrea Mandorlini, padre di Matteo. «È un signor allenatore, il suo curriculum parla da sé. Ha un figlio bravissimo che prima di tutto è un uomo con la U maiuscola: ha passato un periodo difficile, è rimasto al suo posto ed è stato premiato. Anche quando affronteremo il Brescia sarà la stessa cosa con Bisoli, ma nel calcio parentele e amicizie sono lasciate fuori dal campo».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)