Live 24! Padova-Cremonese, -5: ripresa degli allenamenti alla Guizza, si volta pagina…

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Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La prima di campionato nel girone B della Serie C del nuovo L.R. Vicenza? Una bella festa a cui è mancata la ciliegina finale. Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice a un pubblico che si è confermato straordinario nelle presenze (gli abbonamenti sono 6.755, ma potrebbero superare quota settemila) e nel sostegno alla squadra di mister Colella. […] La conquista della vittoria avrebbe rappresentato la giornata perfetta, ma la coriacea difesa della Giana Erminio non ha concesso varchi. «Ai miei non ho niente da rimproverare perché in campo hanno dato tutto — ha spiegato mister Colella — Ha meritato la Giana Erminio, una compagine sottovalutata dagli addetti ai lavori, ma che dispone di un ottimo gruppo». Però un L.R. Vicenza che vuol lottare per le posizioni di vertice deve giocare meglio di domenica e trovare la chiave per aprire difese chiuse come quelle della Giana Erminio: quel canovaccio al «Menti» si ripeterà spesso. Comunque è la prima di campionato, per giudicare il valore dell’organico a disposizione di mister Colella è necessario attendere almeno sette-otto turni di campionato. Nello scorso torneo il Vicenza di Alberto Colombo aveva nove punti dopo tre partite e tutti sanno poi com’è andata a finire (salvezza ai playout). La gara contro la Giana Erminio ha evidenziato un centrocampo non ancora al meglio: il perno De Falco indietro nella condizione; la mancanza di quella brillantezza e qualità soprattutto in Giacomelli e Curcio e che sarebbe servita nel reparto offensivo per sbloccare e vincere la gara. […]

Ore 19.00 – (Corriere di Verona) La tripletta di Giampaolo Pazzini riscrive la storia dei bomber del Verona. L’Hellas si scatena con il Carpi, vince per 4-1, diverte il pubblico del Bentegodi e si gode la gran vena del capitano, schierato da Fabio Grosso al posto di Samuel Di Carmine, costretto allo stop per un problema muscolare accusato sabato pomeriggio, durante l’allenamento di rifinitura. Per cui il Pazzo dovrebbe essere titolare anche sabato a Crotone. Se saprà essere micidiale com’è stato con il Carpi, progredirà ancora nella lista dei marcatori della storia dell’Hellas. I tre gol siglati domenica gli sono valsi l’ingresso nella top 20: è diciannovesimo. Sono 37 le reti realizzate con la maglia gialloblù dal Pazzo, 26 di queste firmate in B. Poi ce ne sono 10 in A e una in Coppa Italia (quella nel 4-1 alla Juve Stabia, ad agosto). Così l’attaccante ha superato un trio di leggende del Verona: Gianfranco Zigoni, a quota 35, e Gianni Bui e Livio Luppi, a 36, insieme ad Arnaldo Morandi, prolifica ala della squadra negli anni ’20. […] «Ho vissuto la giornata perfetta: una grande vittoria per la squadra e tre gol per me. Sto bene, voglio aiutare l’Hellas a ritornare dove merita. Io sono a disposizione, sono contento di essere qua, ho un bellissimo rapporto con tutti», le sue parole. Al solito infallibile dal dischetto, il Pazzo ha infilato con opportunismo sulla carambola che ha condotto al quarto gol, e avrebbe persino centrato il poker, all’ultimo secondo della gara, non fosse stato segnalato il fuorigioco sull’assist che Ryder Matos gli aveva fornito. […] Fabio Grosso si gusta un attacco in cui, se non c’è Di Carmine (35 gol fatti negli ultimi due campionati, non bruscolini), il «cambio» – strano ma vero – è un signore che, tanto per gradire, tra i professionisti ha segnato 178 reti.

Ore 18.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 18.00 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 17.40 – Qui Guizza: primi schemi settimanali per gli uomini di mister Bisoli.

Ore 17.20 – Qui Guizza: breve lavoro atletico. Assente Madonna.

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina solo ora il lungo colloquio tra mister Bisoli e la squadra, durato mezz’ora.

Ore 16.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento e a colloquio da una decina di minuti con mister Bisoli.

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Non verremo a Pordenone a recitare la parte delle vittime predestinate». A rifiutare a priori tutti i pronostici che vogliono il Pordenone sicuro vincente nell’esordio di stasera (20.30) al Bottecchia con l’Alma Juve è Luca Lulli. Il centrocampista il mese scorso ha lasciato l’armadietto al Centro De Marchi a Domenico Germinale (che ha fatto il percorso inverso) per approdare a Fano. «Abbiamo tutti i mezzi per strappare un risultato positivo in riva al Noncello ha dichiarato Lulli al Corriere Adriatico -. Certo dovremo offrire una prestazione di buon livello, restare compatti ed evitare di fare regali a Stefani e compagni». L’ex di turno ha fatto quasi tutta la preparazione con i ramarri. Avrà quindi potuto rivelare a Massimo Epifani, il tecnico delle aquile, tutti i segreti dei neroverdi, le loro caratteristiche, i difetti e gli schemi di Attilio Tesser. «Mi farà un certo effetto riprende trovarmi davanti i ragazzi con i quali mi sono allenato sino a un paio di settimane fa, in particolare quelli con i quali avevo legato di più. Penso soprattutto a Ciurria, con cui ho diviso a Pordenone gran parte del tempo libero. Il ricordo più bello dei miei mesi neroverdi? Sicuramente non ha dubbi il centrocampista abruzzese di Atri la gara al Meazza con l’Inter, dove siamo usciti solo ai rigori, ma anche le precedenti partite di Tim Cup con Venezia e Cagliari». […]

Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Peccato – esordisce Tesser – dover iniziare senza giocatori tanto importanti. Conto però aggiunge subito sullo spirito di squadra, che questi ragazzi hanno già dimostrato di avere. Partire bene dopo l’ansia e la tensione di questa lunga attesa sarebbe davvero importante. All’inizio, poi, le sorprese sono sempre dietro l’angolo». Già, l’hanno confermato gli scivoloni della FeralpiSalò che ha perso (0-1) a Monza, del Vicenza (fermato sullo 0-0 al Menti dalla Giana) e della Sambenedettese (battuta 2-0 in casa dal Renate). «Facile che arrivino momenti di difficoltà durante la gara anche per noi – prosegue Tesser -; se dovessero capitare chiedo ai nostri tifosi di starci vicini con il loro calore. Noi contraccambieremo mettendoci cuore, anima e carattere, lottando su ogni pallone. Insieme faremo una grande partita». […]

Ore 15.50 – (Messaggero Veneto) Quattro mesi d’attesa, di cui due fatti di allenamenti, partite amichevoli e gare di Coppa Italia, nell’incertezza di un campionato che pareva non cominciare mai. Ma è finalmente scoccata l’ora X: stasera il Pordenone calcio fa il suo debutto in serie C, per la quinta stagione consecutiva. La febbre è già alta da tempo, lo si è percepito due settimane fa alla presentazione in piazza delle squadre neroverdi: il popolo dei “ramarri” non vede l’ora di toccare “con mano” la forza del gruppo affidato a un tecnico blasonato e d’esperienza come Attilio Tesser. C’è voglia di calcio in città, c’è la speranza di tornare ad ammirare una squadra bella e vincente. C’è il desiderio di tornare al Bottecchia e sognare la serie B. Un calore che unisce tutti i pordenonesi, gli appassionati e anche quelli che non lo sono, ma che avvertono sempre più la presenza di questa importante realtà sportiva, in grado di mettere d’accordo perfino i politici di opposte fazioniE il primo a volere un Pordenone vincente è proprio il sindaco, Alessandro Ciriani: «La campagna acquisti – afferma – è stata ottima, a cominciare dall’allenatore, è lui la chiave di volta, l’uomo in grado di trasmettere esperienza e mentalità vincente alla squadra. L’augurio è che i neroverdi sappiano rafforzare il legame con la città, giocando per vincere, non per partecipare. Lottare sino in fondo per la serie B, anche se non dovessero riuscire a conquistarla. Perché così contribuiranno a migliorare il biglietto da visita della nostra città. So che il presidente Lovisa in cuor suo ci crede. E noi dobbiamo ringraziarlo e stargli vicino, sempre più numerosi». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Proverò una grande emozione a uscire dal tunnel del Bottecchia, iniziando ufficialmente la mia quarta stagione neroverde. Questa maglia è diventata per me, e per tanti compagni con cui abbiamo condiviso un percorso importante in questi anni, una seconda pelle: indossare il neroverde è un onore, portare la fascia una grande responsabilità. La responsabilità, con tutto il gruppo e lo staff tecnico, di rappresentare una realtà diventata punto di riferimento e modello nazionale, una tifoseria sempre più numerosa, calorosa e corretta, un territorio ospitale e dove si vive bene. Scendiamo in campo per noi e per tutti (tantissimi) che ci supportano, in famiglia, in città e nell’ambiente neroverde, ogni giorno.Ripartiamo, tutti insieme, ricordando le emozioni positive della scorsa annata (indimenticabili la vittoria di Cagliari e San Siro) ma anche quelle meno positive. Sono esperienze, forti, che servono a crescere, fondamentali in un percorso di continuo miglioramento. La squadra ha alti valori tecnici quanto umani, siamo pronti ad affrontare con tutte le nostre forze una stagione di livello. Da vivere intensamente.Ci aspetta un campionato competitivo, affronteremo ogni settimana rivali di blasone, esperienza e qualità anche di categoria superiore. Noi non ci tireremo mai indietro, con umiltà e consapevolezza dei nostri mezzi. Ruolo fondamentale lo avranno i nostri tifosi, spinta decisiva per conquistare risultati importanti. A partire da oggi: tutti al Bottecchia!

Ore 15.10 – (Messaggero Veneto) “Oggi (finalmente) si comincia, siamo pronti ad affrontare, con il massimo delle energie, una nuova stagione. All’insegna del noi, un noi di cui facciamo parte tutti: società, giocatori, staff, tifosi e un intero territorio, con le sue imprese e le associazioni, sportive e non. Territorio di cui ci sentiamo orgogliosamente ambasciatori di passione e valori, rappresentati dalla fedeltà per i colori e la maglia. Che i nostri ragazzi suderanno dal primo all’ultimo minuto di un’annata da vivere da protagonisti. Lasciamo ad altri i proclami, pensiamo a lavorare al meglio giorno dopo giorno. Consapevoli però del nostro valore e delle nostre certezze. Il campo, poi, parlerà. Continuità è la parola d’ordine. Il progetto neroverde ha basi solide e vuole crescere sempre più, e con esso – ne sono certo – anche il nostro seguito. Accanto ai “fedelissimi”, nostri primi ambasciatori e che dobbiamo ringraziare di cuore, arriveranno allo stadio tanti altri tifosi: il Bottecchia sarà la nostra prima forza”. […]

Ore 14.50 – (Messaggero Veneto) […] Mister Tesser non può disporre di tre giocatori importanti: Berrettoni, Misuraca e, novità di ieri, pure Germinale, fresco ex di turno, che avrebbe dovuto scendere in campo dall’inizio. L’attaccante ha accusato un risentimento muscolare nella rifinitura. La notizia del recupero di Magnaghi – va in panchina – è una magra consolazione per il tecnico dei ramarri, visto che il centravanti è reduce da sole tre sedute di lavoro coi compagni e inizierà in panchina. Il Pordenone affronta il via del campionato con una squadra incerottata, che deve appellarsi ai suoi soliti senatori (Stefani, De Agostini, Burrai), alla sagacia tattica di Tesser, alla verve di un giovane come Candellone e all’esperienza e alla qualità di Gavazzi – l’acquisto top – per portare a casa i primi tre punti. […] Stasera il Pordenone è chiamato a fare di necessità virtù. Se il pacchetto difensivo è quello titolare, con Semenzato, Stefani, Barison e De Agostini davanti a Bindi, da centrocampo in su Tesser è stato costretto ad apportare qualche modifica rilevante: in mezzo al campo, al fianco di Burrai, giocheranno Gavazzi e Damian; Bombagi avanzerà a trequartista e dovrà supportare le due punte Ciurria e Candellone. Un attacco del tutto inedito, viste le assenze di Berrettoni e Magnaghi. Quest’ultimo potrà entrare nel secondo tempo, specie se ci sarà bisogno di sbloccare il risultato. […]

Ore 14.20 – (Il Piccolo) Superata di slancio quota 2500 abbonamenti. Il popolo alabardato si è improvvisamente svegliato: fra chi aveva messo in preventivo di fare l’abbonamento in prossimità del campionato, chi si è finalmente convinto della qualità della squadra, chi è rimasto estasiato dal nuovo stadio Rocco e chi si è ricordato che in fondo fare la tessera stagionale conviene, negli ultimi giorni si sono addirittura riscontrate lunghe file nei due punti di vendita e il numero è aumentato considerevolmente. Ieri è stata una giornata record e sono state sottoscritte ben 180 tessere, un dato che ha portato il numero complessivo degli abbonamenti a 2506. Un numero ancora destinato a salire. Gli abbonamenti si possono fare infatti anche stamattina sia nella sede della Triestina che al Centro di coordinamento, entrambi aperti con orario 9-13. Poi la campagna proseguirà fino al 26 settembre, giorno della seconda partita casalinga dell’Unione. Insomma ci sono tutti i presupposti per numeri davvero importanti. Stamane nelle stesse sedi si possono anche acquistare i biglietti per la partita di stasera con la Vis Pesaro: e anche qui dati promettenti, visto che sono stati già venduti oltre 450 tagliandi d’ingresso. […]

Ore 14.00 – (Il Piccolo) […] Alle ore 20.30 la Triestina affronterà la Vis Pesaro, e per la nuova Unione sarà un esame vero: scaramanzie e ricorsi storici a parte, la squadra marchigiana è una neopromossa che si è attrezzata per la serie C cambiando parecchio e scegliendo per la panchina l’ex Pordenone Colucci. Inoltre, proprio nelle prime giornate le neofite della categoria scendono in campo con un entusiasmo tutto particolare, tanto più se la cornice è maestosa come quella del Rocco. […] Ma quale Triestina scenderà in campo stasera sul piano tattico? Su questo, nonostante il precampionato sia stato lungo e le amichevoli tante, c’è ancora una certa incertezza. Pavanel in questi mesi ha lavorato molto sul 4-3-1-2, lasciandosi però aperta qualsiasi porta anche su altri moduli, come una leggera interpretazione diversa con il 4-3-3, o anche filosofie diverse come il 4-2-3-1 o il 3-5-2. E l’arrivo di una punta come Granoche, particolarmente adatto a far da ariete centrale, potrebbe aver modificato un po’ la prospettiva. Pochi dubbi dovrebbero esserci fra difesa e centrocampo. Davanti a Valentini, la coppia centrale sarà composta da Malomo e Lambrughi (fra l’altro gli altri due centrali della rosa, Codromaz e Pedrazzini, sono entrambi squalificati), mentre come terzini dovrebbe toccare ai nuovi arrivi Formiconi e Sabatino. A centrocampo dovrebbe schierarsi il terzetto composto da Coletti perno centrale, affiancato da Maracchi e Beccaro, mentre in attacco ci sono varie ipotesi. C’è sempre quella di Bracaletti trequartista dietro a due punte, ovvero Granoche e uno tra Petrella o Mensah, ma prende quota anche il passaggio a un 4-3-3 più classico, nel quale Petrella e Mensah (o Bracaletti) potrebbero fare gli esterni con Granoche punta centrale. Più sfumata l’ipotesi di un terzetto dietro al solo El Diablo. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Gli scontri tra i tifosi del Palermo e del Venezia sono costati ben 21 Daspo, dodici a carico dei supporters rosanero e nove inflitti ai sostenitori arancioneroverdi. Sono stati emessi ieri dalla Polizia palermitana al termine delle indagini riguardanti i disordini dello scorso 10 giugno poco prima del match tra Palermo e Venezia valido per i playoff di serie B. Lo scontro avvenne in piazza a Terrasini dove un gruppo di tifosi del Venezia sostò (vicino ad un bar) prima di recarsi allo stadio. I sostenitori del Venezia furono improvvisamente attaccati da alcuni ultras rosanero con il viso coperto e armati di bastoni. Un’aggressione che fece seguito al tormentato post partita del mercoledì precedente a Venezia caratterizzato da scontri tra tifosi al Tronchetto e a Piazzale Roma. A Palermo i tifosi veneziani reagirono lanciando sedie e tavoli contro i palermitani, tutto davanti ai clienti del bar. Solo l’intervento immediato delle forze dell’ordine, che dispersero i palermitani e fecero indietreggiare i lagunari, evitò il peggio. […]

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nessuna confondibilità per il pubblico, il Venezia Football Club utilizza legittimamente il proprio logo arancioneroverde. Per la società di Joe Tacopina sabato a Lecce (ore 15) per riscattare il 2-3 casalingo col Benevento è una vittoria piena quella decretata dall’Euipo, l’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale che si è pronunciato ponendo fine (a meno di ulteriori ricorsi in sede civile) alla battaglia legale innescata tre anni fa dal Venezia 1907 di Terza categoria (ora in Seconda). Il Venezia Fc ha così messo a segno il suo terzo gol a zero, dopo aver già vinto sia nel procedimento dinanzi alla Federcalcio, sia dinanzi al Tribunale di Venezia. «In tutte le sedi è stata confermata la piena legittimità del Venezia Fc – la soddisfazione di Alessandro Vasta, membro del cda del sodalizio del patron Tacopina – ad utilizzare il nome Venezia ed il proprio marchio, mentre sono state ritenute infondate le argomentazioni del Venezia 1907. Le nostre tesi sono state riconosciute e l’uso del nostro marchio non è in contraffazione né in violazione dei diritti di nessuno». […]

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non capita molto spesso di subire tre gol, soprattutto a Venezia, dove la fase difensiva è sempre stata un punto di forza della squadra. Venerdì scorso nell’anticipo contro il Benevento, invece, il reparto arretrato ha sofferto tanto soprattutto sulla zona destra, dove né Bruscagin né Andelkovic sono riusciti a fermare le incursioni di Tello e di Bandinelli, scatenati. Bruscagin è parso colpevole sia sul primo che sul terzo gol, mentre il centrale sloveno è lontano dalla forma ottimale che ne ha caratterizzato il rendimento nella passata stagione, quando è stato un baluardo insormontabile per gli avversari. «Abbiamo affrontato un avversario forte e che lo scorso anno era in Serie A — sottolinea Andelkovic — e i tre gol subiti sono arrivati con troppa facilità. Dobbiamo migliorare, al di là delle qualità del Benevento di turno o di chi affronteremo. Rispetto allo scorso anno non noto differenze particolari, dobbiamo stare più attenti nella fase difensiva nel suo complesso. Fisicamente sto bene, ma so anche di dover compiere passi in avanti significativi». La trasferta di Lecce rappresenterà un banco di prova fondamentale per certificare lo stato di salute del Venezia dopo le due sconfitte consecutive contro Padova e Benevento e la vittoria sullo Spezia. Risultati che lo pongono a metà classica, con tre punti, già a 6 dal capolista Cittadella. «Dobbiamo stare tranquilli — ammonisce il difensore sloveno — La situazione non è così preoccupante come sembra a prima vista. Sono nell’ultima partita abbiamo palesato qualche problema in difesa, nelle precedenti uscite avevamo subito appena una rete. Dobbiamo mantenere la calma e giocare in modo semplice fin da quando entriamo in campo. Le qualità le abbiamo e sono sicuro che verranno fuori». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Poteva essere il ritorno con l’apoteosi, invece l’urlo, a lui come a tutti i tifosi del Venezia, è rimasto strozzato in gola. Davide Marsura ha avuto tra i piedi il pallone del pareggio al 47′ della ripresa, un gol che avrebbe premiato il secondo tempo del Venezia. Se con Spezia e Padova, l’attacco aveva faticato a creare occasioni, queste non sono mancate venerdì scorso, tanto che lo stesso Marsura al 43′ si era creato un’altra opportunità per firmare il pareggio. «Quando ho visto il cross di Di Mariano, ho avuto come unico obiettivo quello di centrare la porta» racconta Marsura «perché avevo troppa gente attorno. Ho sperato anche in una deviazione, invece ho preso il pallone troppo bene ed è terminato tra le braccia di Puggioni. Vuol dire che dovrò lavorare di più per non fallire occasioni del genere».Un Venezia dai due volti, in mezzo intervallo, quando però il Benevento aveva già trovato la doppietta di Bandinelli. «Stiamo migliorando, con il Benevento non abbiamo disputato una brutta partita. È vero che all’inizio siamo stati un troppo timorosi, subendo il palleggio dei nostri avversari. Due episodi hanno determinato i due gol del Benevento. Dopo la rete di Geijo, non dovevamo andare ancora sotto, ma l’ultima mezzora ha giocato solo il Venezia, costruendo molte occasioni». […] L’esterno di Valdobbiadene non ha dubbi sul futuro del Venezia. «Siamo una grande squadra, abbiamo un ottimo allenatore che sta cercando di inculcarci le sue idee e ci sta facendo giocare meglio dell’anno scorso. È solo questione di tempo, verremo fuori, il Venezia farà un altro grande campionato». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) In serie A e in B tutte le squadre hanno subìto almeno un gol nelle partite di campionato finora disputate, tranne il Cittadella, che numeri alla mano può essere orgoglioso per il suo portiere Alberto Paleari ancora imbattuto. Il ventiseienne nato a Giussano, però, non ha preso gol soltanto nelle prime tre partite di campionato, ma anche nelle due sfide di Tim Cup con Monopoli ed Empoli e nelle ultime cinque partite dello scorso campionato, nel quale ha giocato alternandosi con Enrico Alfonso, per cui il suo è un atipico e curioso record di imbattibilità che dura quindi da dieci partite ufficiali. Sono in totale novecento i minuti di imbattibilità, roba da far tremare il record di Arcari con undici partite fila senza prendere gol in campionato. «Non mi resta che puntare ai mille minuti – scherza Paleari – ma sappiamo che le partite dello scorso campionato non contano per quest’anno, per cui in campionato ho solo tre gare senza subire reti e la strada per superare il record di Arcari è ancora molto lunga». Poi il portiere si cala nella dimensione granata. «Non prendere gol fa piacere a me, all’allenatore, alla squadra e all’intero ambiente, ma il merito va condiviso con tutti. Sono supportato bene in una fase difensiva dove i compagni mi aiutano molto. Lavoriamo durante la settimana con tanta assiduità per cercare di prevenire le situazioni di pericolo e ridurre il più possibile i rischi. Il preparatore dei portieri Andrea Pierobon è molto meticoloso sotto ogni aspetto». Lo studio della squadra avversaria è molto dettagliato. «Al giorno d’oggi ci sono gli strumenti per essere informati su tutto, non solo su chi e come tira i rigori o i calci piazzati. Vengono analizzate le occasioni da gol dell’avversario di turno e contestualmente si studia come anticiparle sul nascere o come porvi rimedio in extremis. Abbiamo parecchio tempo libero che cerchiamo di sfruttare bene guardando il materiale». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Qual è l’unico portiere ancora imbattuto tra Serie A e B? I tifosi del Cittadella non hanno bisogno di consultare le classifiche per rispondere: Alberto Paleari. Ma se i tre turni senza chinarsi a raccogliere palloni alle proprie spalle sono un dato gratificante, ma tutto sommato non così eccezionale, ci sono altri numeri che contribuiscono a delineare i contorni di una piccola impresa: sono 10 le partite ufficiali consecutive nelle quali l’estremo difensore granata non ha subìto gol, considerando le 2 in Coppa Italia e le 3 in campionato in questa stagione, e 5 gare in quella scorsa, quando sostituiva Alfonso. L’ultimo gol da lui incassato risale all’1-1 con l’Empoli dello scorso 24 febbraio, la sua imbattibilità personale dura da 900 minuti.«Speriamo di arrivare almeno a mille, per raggiungere la cifra tonda», sorride il diretto interessato.Conta farne uno in piùPer chi ama perdersi nei numeri, vale la pena di ricordare che Michele Arcari, a guardia dei pali del Brescia, nella stagione 2012/2013 li mantenne inviolati per 905′. Tuttavia il record assoluto fra i cadetti appartiene a Claudio Mantovani (Cesena) che nel 1972/1973 non incassò reti per 1251′. «Resto dell’idea che sia meglio vincere una partita in più prendendo gol, che non vincerla. In realtà, a livello statistico questa mia striscia conta relativamente, essendo spalmata su due stagioni, ma non nascondo che portarla avanti fa piacere. Vedendo molti dei gol presi dalle altre squadre noto che le colpe spesso sono delle difese, invece i compagni mi hanno supportato sempre al meglio. Lavoriamo tutti i giorni in modo puntiglioso per evitare certe situazioni spiacevoli». «Un grosso grazie lo devo dire al nostro preparatore Andrea Pierobon, che durante la settimana mi prepara anche facendomi studiare. Ci sono programmi di scout che ci consentono di analizzare praticamente tutto degli avversari: non solo come tirano rigori, punizioni e calci d’angolo, ma anche come si comportano di fronte alle occasioni da gol. Quando sono a casa sfrutto il tempo libero per rivedere le loro azioni». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Scampato pericolo. Le visite di controllo eseguite ieri hanno scongiurato il rischio di uno stop per Ghiringhelli e Drudi. Entrambi sono alle prese con i postumi di una contusione, alla caviglia sinistra per il terzino, che si è sottoposto a una radiografia, e al polpaccio per il centrale, ma senza complicazioni particolari. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, hanno svolto un lavoro differenziato, ma non dovrebbero essere in dubbio in vista della trasferta di sabato a La Spezia, anche se Ghiringhelli continuerà a svolgere un allenamento specifico anche oggi. Buone notizie da Schenetti: tenuto in panca col Cosenza, si è allenato regolarmente in gruppo.

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) […] Ieri, con circa 30 tagliandi sottoscritti anche sabato prima della gara contro il Cosenza, chiusa ufficialmente la campagna-abbonamenti del Cittadella. Sono 2.703 le tessere staccate, record assoluto di tutti i tempi da quando il club granata fu fondato da Angelo Gabrielli nel lontano 1973. Il segnale tangibile dell’entusiasmo attorno a una squadra protagonista assoluta in classifica col primo posto in B dopo tre giornate a punteggio pieno, con sei gol fatti e nessuno subito.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Ora si va verso un trittico ravvicinato, tutto in notturna: Cremonese (domenica) e Pescara (lunedì 1 ottobre) in casa, in mezzo la trasferta a Foggia nel primo turno infrasettimanale (mercoledì 26 settembre). «Da domani inizieremo a preparare la gara con la Cremonese che è molto importante, lavoreremo sugli errori commessi a Salerno per non farci sorprendere. Dobbiamo dimostrare di avere più fame e metterci quella sana cattiveria agonistica. Poi Foggia è un’altra trasferta lunga e difficile, dopodichè avremo il Pescara. Sono tre partite che cominceranno a delineare lo scenario, e dopo le quali spero di essere in classifica dove siamo adesso». Cremonese che è allenata dall’ex biancoscudato Andrea Mandorlini, padre di Matteo. «È un signor allenatore, il suo curriculum parla da sé. Ha un figlio bravissimo che prima di tutto è un uomo con la U maiuscola: ha passato un periodo difficile, è rimasto al suo posto ed è stato premiato. Anche quando affronteremo il Brescia sarà la stessa cosa con Bisoli, ma nel calcio parentele e amicizie sono lasciate fuori dal campo». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) In tutti i gol abbiamo comunque sbagliato qualcosa, ed è dovuto prevalentemente a un approccio che non è stato quello delle gare precedenti. Ma stiamo sereni e tranquilli, la nostra salvezza non passa da Salerno, ma dall’Euganeo e dai campi di quelle squadre che alla luce della classifica lotteranno per la salvezza». Dopo le prestazioni convincenti, con risultati annessi nei due derby, forse a Salerno ci si aspettava un pizzico in più anche nell’eventualità di una battuta d’arresto. «Con Verona e Venezia abbiamo dimostrato di avere dei valori, ma il calcio di serie B è così, specialmente quando hai una compagine giovane che una domenica fa una buona prestazione e la settimana successiva la fa al cinquanta per cento del suo potenziale. Ripeto, bisogna avere un po’ di pazienza che questi ragazzi crescano per questo campionato. Poi in serie C se commetti degli errori ti perdonano, in cadetteria quando sbagli otto volte su dieci paghi». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) […] «È la prima sconfitta, ma quest’anno ne arriverà più di una – afferma il numero uno del Padova – Non dobbiamo certo fare drammi per un passo falso fuori casa su un campo così difficile come Salerno. La sconfitta ci sta, abbiamo avuto un approccio che non è stato lo stesso di Verona e Venezia, e può capitare dal momento che siamo una squadra giovane: nel primo tempo avevamo cinque under in campo e nella ripresa sei. Ci sta che i giovani abbiano un po’ di alti e bassi e che possano farsi condizionare in determinati stadi. Bisogna avere pazienza e aspettarli, e fare sì che si rendano conto che per fare bella figura dobbiamo viaggiare a mille». Bonetto poi aggiunge: «Indubbiamente la Salernitana ha giocatori superiori a noi che hanno spaccato la partita. Di Tacchio ha segnato con un tiro al volo, Jallow ha grande forza.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Avremmo dovuto fare di più e invece non siamo stati in grado di ripetere le prestazioni messe in campo contro Hellas e Venezia».Guardando al precedente dello scorso anno contro il Renate, può essere uno schiaffo salutare? «Di sicuro è stata una bella sberla, se sarà salutare lo scopriremo presto. Ma è meglio che uno schiaffo del genere sia arrivato subito, per farci tornare a pedalare ancora più forte». L’attacco al momento non gira a dovere e non è un caso che nelle prime cinque partite stagionali (Coppa compresa) siano arrivati solo tre gol, tutti sugli sviluppi di un calcio piazzato. A sorprendere è l’inusuale fragilità di una difesa che contro la Salernitana spesso è sembrata messa male e poco protetta dal centrocampo. «Sì, in fase difensiva abbiamo commesso delle sbavature che non ci appartengono minimamente. Per questo dovremo alzare ancora di più la soglia di attenzione. Ci dispiace soprattutto per i tifosi che ci avevano raggiunto anche a Salerno e si aspettavano qualcosa di diverso».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Allo stadio Arechi si è vista la bruttissima copia del Padova di Pierpaolo Bisoli. «Devo ammettere che è così», sospira un veterano come Trevor Trevisan, «Il risultato è senza dubbio pesante, non abbiamo alibi. Nel primo tempo eravamo anche partiti bene, prima di subire un gol in maniera piuttosto ingenua, nonostante l’indubbia bravura degli avversari. Abbiamo creato qualche occasione nei minuti successivi, poi nella ripresa sono arrivati altri due gol assolutamente evitabili in contropiede. Abbiamo commesso veramente tanti errori, per questo servirà tornare a lavorare ancora più duramente». I tanti elogi dopo i due derby giocati a viso aperto, una partenza ottima e l’impressione che lo spirito della scorsa stagione non sia mai stato sopito. Non è che si è creato troppo entusiasmo e questo ha portato a sottovalutare la delicatezza dell’incontro? «No, a mio modo di vedere assolutamente no. Conoscevamo il valore della Salernitana e tipo di ambiente avremmo trovato.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova tornerà ad allenarsi oggi pomeriggio alla Guizza per preparare la prossima sfida casalinga, domenica sera contro la Cremonese. Un errore nella pagina del Televideo, che segnalava la gara in calendario come posticipo del lunedì, ha messo in allarme un buon numero di tifosi, al punto che la stessa società è intervenuta per ribadire l’orario corretto: il fischio d’inizio è in programma allo stadio Euganeo domenica 23 alle 21. Anche perché la settimana successiva è previsto il turno infrasettimanale, con il Padova costretto agli straordinari logistici visto l’impegno a Foggia. Per questo i biancoscudati partiranno per la Puglia già lunedì ed effettueranno lì la rifinitura prima di scendere in campo allo “Zaccheria” mercoledì 26 alle 21. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Brusco ritorno sulla terra. Lo 0-3 di Salerno maturato domenica all’«Arechi» ha evidenziato i nodi nella campagna-acquisti estiva del Padova. Shopping che non ha portato quel centravanti di ruolo che servirebbe alla rosa biancoscudata. Sia numericamente che dal punto di vista qualitativo, un’alternativa di spessore alle due punte titolari, Alessandro Capello e Federico Bonazzoli, sembra già un’urgenza per il mercato di gennaio. Scontato che non arriveranno svincolati, un dato fa capire come l’attuale reparto offensivo potrebbe non essere sufficiente per le esigenze di Pierpaolo Bisoli: in cinque partite ufficiali, due di Coppa Italia contro Monza e Bologna e tre in campionato contro Verona, Venezia e Salernitana, la prima linea di Bisoli non è mai andata a segno. Sono serviti i gol di tre difensori (Capelli contro il Monza, Ravanelli contro Verona e Venezia), in un contesto dove, a una difesa che al di là del tris subito all’«Arechi» affidabile e sicura, corrisponde un attacco che, per ora, non punge. […]




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