Salernitana-Padova, l’analisi de “Il Gazzettino”

Condividi

Promosso a pieni voti nell’esame derby, il Padova stecca la difficile prova delle trasferte del sud, uscendo dal caldissimo campo di Salerno con una secca sconfitta. Di fronte a una tipica squadra di serie B che fa della fisicità e della concretezza i suoi punti di forza, i biancoscudati si sono dimostrati meno sbarazzini e al tempo stesso meno solidi del consueto, venendo meno in particolare nel momento in cui c’era da recuperare la gara dopo lo splendido vantaggio locale, il tutto perdendo gran parte dei singoli duelli, soprattutto in avanti, creando pochi grattacapi alla retroguardia di casa e non trovando nella ripresa i giusti rimedi nei confronti di Jallow i cui strappi dopo il suo ingresso hanno definitivamente cambiato volto al match. Dopo avere fatto pensare a qualche possibile novità alla vigilia, Bisoli non mischia le carte e conferma l’undici di partenza che ha superato il Venezia, con Clemenza e Capello ad agire alle spalle di Bonazzoli. Nessun cambio sul piano tattico, ma interpreti diversi per la squadra di casa con Colantuono che conferma il 3-5-2, ma sacrifica Di Gennaro, ex di turno insieme a Schiavi, a cui viene preferito Di Tacchio. Forse per la giornata molto calda, le squadre partono con il freno a mano tirato, preoccupate principalmente a non scoprirsi e concedere spazi agli avversari, in un avvio caratterizzato da numerosi errori di misura su entrambi i fronti.

[…]

Cambia inevitabilmente le carte nella ripresa Bisoli: Zambataro rileva Contessa a sinistra e Marcandella sostituisce Capello, con passaggio al 3-4-1-2. La mossa sembra regalare vivacità alla squadra che alza il baricentro e prende in mano le redini della gara, anche se l’unico pericolo per Micaj arriva su una punizione dal limite a fil di palo di Clemenza e su un tiro di Bonazzoli sull’esterno della rete. Al contrario i locali colpiscono alle prime occasioni a disposizione con un terribile uno-due che vede protagonista il nuovo entrato Jallow che dalla destra regala i palloni vincenti prima per Casasola, che brucia sul tempo Salviato sul secondo palo, e poi, vinto il proprio duello in fascia con Zambataro, per il liberissimo Anderson. Di fatto, a parte una traversa di Salviato su punizione e alcuni contropiede della Salernitana, la gara finisce qui, con una sconfitta da cui la squadra dovrà ora trovare i giusti insegnamenti.

(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com