Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli nell’antivigilia di Salernitana-Padova: “Madonna sarà l’unico indisponibile. Ha avuto un problema serio alla gamba sana, non quella del ginocchio operato. Ho mio figlio che ha lo stesso tipo di infortunio, dopo un crociato dico sempre che bisogna lavorare di più sulla gamba sana che su quella malata. La Salernitana è stata protagonista assoluta del mercato, potrebbe variare dal 3-5-2 al 4-3-1-2, ha un allenatore come Colantuono che ha fatto la A che sta pensando di cambiare qualcosa. Come me a Verona che ho cambiato e che ho avuto risultati confortanti, un trequarti come Di Gennaro o Bocalon può spostare gli equilibri. A Verona nessuno si aspettava un Padova così spregiudicato, a Salerno sarà lo stesso. Abbiamo giocatori di qualità con caratteristiche offensive importanti, andiamo lì con le nostre convinzioni. Non è questa la squadra che deve difendersi, dicono che sono un difensivista, ieri invece ho provato cose importanti e magari vedrete qualcosa di nuovo. Andremo a giocarci la partita a Salerno. Mi sta balenando una certa idea, loro ha una fisicità ed è inutile fare gran cross. Gli interpreti ieri sono stati bravi, poi cercherò di correggere qualcosa perché di fronte non avremo gli Allievi Nazionali ma la Salernitana. La qualità ieri l’abbiamo avuta in tutti e due i tempi. Non penso che riusciremo a tenere 90 minuti, ma qualche correzione servirà. Bonazzoli? Il giorno dopo la partita con l’Under 21 l’avevo ripreso perché si era presentato con la tuta della Nazionale e mi sembrava il Bonazzoli prima di Verona. Gli ho detto di mettersi subito la divisa del Padova, altrimenti lo mandavo in tribuna con la bandiera a sventolarlo e a tifarci. Poi ieri mi ha dimostrato cose importantissime, ha fatto due giocate che mi hanno dato idee per la partita di domenica. Il nostro primo obiettivo dev’essere quello di mantenere la categoria, altrimenti vanifichiamo tutto quanto di buono fatto lo scorso anno. Logico che a 19 si rischia maggiormente di retrocedere, è una riforma fatta che favorisce di più chi cerca di salire di categoria e non chi lotta per la salvare. Il fine è giusto, come ci siamo arrivati non mi è piaciuto, ma non spetta a me giudicare”