Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] La Ternana di De Canio parte con i favori del pronostico, non fosse altro perché era già pronta ad affrontare la serie B in questa stagione. Quindi la Feralpisalò dell’airone Caracciolo, che a dispetto dei suoi 37 anni (fra 4 giorni) si annuncia come una delle stelle del prossimo torneo. Tanto da aver già galvanizzato un’intera tifoseria. Quindi il Vicenza targato Diesel, la Triestina di Granoche e quel Monza che attende di essere acquistato da Silvio Berlusconi. Senza dimenticare la Sambenedettese, rinforzatasi con l’ex Catania Russotto (oltre 100 gare in B), e l’Alto Adige, rivelazione degli ultimi playoff. Sulla base delle prime indicazioni dei pronostici, per il Pordenone sembrano due gli snodi cruciali della stagione: a novembre e agli albori della prossima primavera. In entrambi i casi, in poco più di un mese, la squadra di Tesser dovrà affrontare in serie Samb, Triestina, Monza, Ternana e Alto Adige. Già dopo il primo giro si saprà molto sulla forza dei ramarri. Intanto, al tecnico neroverde giungono buone notizie dall’infermeria: Candellone è recuperato. Mentre continuano a lavorare a parte (oggi riposo per tutti) Misuraca, Berrettoni e Magnaghi. L’attaccante ex Toro potrebbe dunque affiancare Germinale nel match di martedì (alle 20.30) con il Fano. […]
Ore 15.00 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento a porte chiuse
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si parte. Il nuovo L.R. Vicenza di Renzo Rosso esordirà in campionato domenica al Menti contro la Giana Erminio (inizio alle 18.30). […] Ieri Colella ha guidato l’allenamento, a cui non hanno preso parte Zarpellon, Bortot, Razzitti e Solerio, concluso con una partitella in cui però il tecnico biancorosso ha mischiato le carte, schierando due formazioni miste tra presunti titolari e riserve. Difficile quindi fare previsioni sull’undici che scenderà in campo domenica dal primo minuto, anche perché più volte il mister ha ribadito che titolari inamovibili per lui non ce ne sono e vanno in campo i calciatori che, secondo il suo giudizio, sono più pronti per vincere la partita. L’unica certezza è data dal modulo, il 4-2-3-1, sempre usato in fase di pre campionato e di conseguenza pare improbabile che ci possano essere delle variazioni, se non a partita in corso. Quasi certo che Grandi difenderà la porta biancorossa, con Andreoni e Pasini punti fermi della linea arretrata. In mediana De Falco e Salvi dovrebbero essere i due mediani, mentre in avanti mister Colella ha diverse soluzioni e potrebbe esserci qualche sorpresa, anche se Giacomelli, Curcio e Arma dovrebbero vestire una maglia da titolare. Tra la tifoseria, che ha sottoscritto quasi sette mila abbnamenti, l’attesa è tanta anche per conoscere le «piccole sorprese» annunciate da Renzo Rosso martedì sera, durante la presentazione della squadra in Piazza dei Signori.
Ore 14.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli nell’antivigilia di Salernitana-Padova: “Madonna sarà l’unico indisponibile. Ha avuto un problema serio alla gamba sana, non quella del ginocchio operato. Ho mio figlio che ha lo stesso tipo di infortunio, dopo un crociato dico sempre che bisogna lavorare di più sulla gamba sana che su quella malata. La Salernitana è stata protagonista assoluta del mercato, potrebbe variare dal 3-5-2 al 4-3-1-2, ha un allenatore come Colantuono che ha fatto la A che sta pensando di cambiare qualcosa. Come me a Verona che ho cambiato e che ho avuto risultati confortanti, un trequarti come Di Gennaro o Bocalon può spostare gli equilibri. A Verona nessuno si aspettava un Padova così spregiudicato, a Salerno sarà lo stesso. Abbiamo giocatori di qualità con caratteristiche offensive importanti, andiamo lì con le nostre convinzioni. Non è questa la squadra che deve difendersi, dicono che sono un difensivista, ieri invece ho provato cose importanti e magari vedrete qualcosa di nuovo. Andremo a giocarci la partita a Salerno. Mi sta balenando una certa idea, loro ha una fisicità ed è inutile fare gran cross. Gli interpreti ieri sono stati bravi, poi cercherò di correggere qualcosa perché di fronte non avremo gli Allievi Nazionali ma la Salernitana. La qualità ieri l’abbiamo avuta in tutti e due i tempi. Non penso che riusciremo a tenere 90 minuti, ma qualche correzione servirà. Bonazzoli? Il giorno dopo la partita con l’Under 21 l’avevo ripreso perché si era presentato con la tuta della Nazionale e mi sembrava il Bonazzoli prima di Verona. Gli ho detto di mettersi subito la divisa del Padova, altrimenti lo mandavo in tribuna con la bandiera a sventolarlo e a tifarci. Poi ieri mi ha dimostrato cose importantissime, ha fatto due giocate che mi hanno dato idee per la partita di domenica. Il nostro primo obiettivo dev’essere quello di mantenere la categoria, altrimenti vanifichiamo tutto quanto di buono fatto lo scorso anno. Logico che a 19 si rischia maggiormente di retrocedere, è una riforma fatta che favorisce di più chi cerca di salire di categoria e non chi lotta per la salvare. Il fine è giusto, come ci siamo arrivati non mi è piaciuto, ma non spetta a me giudicare”
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) I poco più di 2.100 presenti per Venezia-Spezia lo avevano spinto a lanciare i suoi strali dagli States per esternare tutta la sua delusione. Il presidente Joe Tacopina staserà al Penzo verificherà con i suoi occhi la risposta dei tifosi arancioneroverdi in occasione della partitissima col Benevento, retrocesso dalla Serie A e tra le favorite per ritornarci subito. Una sfida che stamani avrebbe dovuto avere come antipasto la conferenza dei servizi preliminare sul nuovo stadio, ma ieri pomeriggio il Venezia ha reso noto il rinvio a venerdì 21 settembre del tavolo di lavoro, convocato dal Comune in vista della delibera di pubblica utilità dell’opera che il consiglio comunale dovrà votare entro poco più di un mese. La concentrazione quindi è tutta per il Benevento, faccia a faccia al quale il Venezia si accosta con più di qualche dubbio di formazione: nel 3-5-2 confermato Lezzerini in porta, nel terzetto difensivo è atteso l’esordio stagionale di Modolo (fuori Coppolaro) tra Andelkovic e Domizzi; in mediana Bentivoglio e le mezzali Falzerano-Pinato, con Garofalo sulla fascia sinistra e a destra il recuperato Bruscagin o Di Mariano come a Padova. Infine in attacco Citro è favorito per la riconferma, dal 1′ potrebbe spuntarla Geijo, su Zigoni e un Vrioni rientrato solo mercoledì dall’Under 21 albanese. Quattro gli indisponibili, Litteri, Fabiano, Schiavone e St Clair. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Riparte contro la corazzata Benevento il Venezia, dopo la sosta di una Serie B uscita indenne dai ricorsi al Coni, essendo rimasta a 19 squadre dopo aver temuto il ritorno forzato a 22.
Con qualche certezza in più in tasca ora gli occhi sono finalmente solo sul calcio giocato, con i riflettori del Penzo (ore 21, diretta su RaiSport) ad inaugurare la terza giornata di un campionato nel quale il Venezia esibisce tre punti, avendo battuto 1-0 lo Spezia e perso con lo stesso punteggio a Padova. «Il nostro finora è stato un discreto inizio anche se veniamo da una brutta sconfitta, vissuta male perché si trattava di un derby il punto del tecnico Stefano Vecchi Siamo sereni e molto determinati, sappiamo che tutto o quasi si gioca sulle sfumature e stiamo lavorando sodo affinché questo gruppo possa dimostrare la propria forza e mentalità. È un percorso che abbiamo intrapreso, a Padova d’altra parte nell’undici titolare c’erano 5 nuovi». Del Benevento mister Vecchi non può che sottolineare potenzialità e profondità. «Ha l’imbarazzo della scelta in tutti reparti, basta pensare a Maggio che lo scorso anno giocava la Champions League col Napoli. Una squadra di questo calibro, che è tra le favorite per la A, verrà senz’altro al Penzo per fare la partita con personalità e qualità. Ci sarà da stringere i denti, siamo pronti e capaci di farlo per colpire sfruttando le nostre caratteristiche. Sono fiducioso di poter vedere una condizione generale migliore». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) E’ una sorta di prova del nove, un segnale chiaro che potrebbe essere molto significativo anche in prospettiva futura. A ieri sera, per Venezia-Benevento, erano stati venduti poco meno di un migliaio di tagliandi, a cui vanno aggiunti gli abbonati, circa 1800 unità. Non molto, decisamente, per una partita che dovrebbe rappresentare, oltre che l’anticipo di lusso della terza giornata di B, anche una sorta di vetrina per il campionato cadetto. Insomma, la crisi di pubblico al Penzo continua e chissà se, magari, l’annullamento della prima conferenza dei servizi per il nuovo stadio di Tessera promesso da Joe Tacopina e avallato dal Comune può essere collegato a questa improvvisa e per certi versi inattesa emorragia di pubblico. Nel frattempo, Stefano Vecchi sfoglia la margherita per schierare la miglior formazione possibile contro una delle corazzate della categoria. L’ipotesi che va per la maggiore prevede Alex Geijo titolare al centro dell’attacco, considerato che Vrioni, reduce dal gol e dall’ottima prestazione con l’Albania, ha appena due allenamenti con il gruppo nelle gambe. Sulla fascia destra, invece, ballottaggio tra Bruscagin e Di Mariano, con il primo favorito. Out, invece, Fabiano, St.Clair e Schiavone, oltre al rebus-Litteri, le cui condizioni continuano a essere un mistero. […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Il Benevento ha affidato a Cristian Bucchi il compito di provare a risalire in Serie A. L’ex centravanti, lo scorso anno al Sassuolo prima di essere sostituito da Iachini, ritorna in B dopo due anni dall’esperienza con il Perugia. «Il Venezia è un’ottima squadra, innanzitutto perché ha conservato l’intelaiatura della passata stagione», ha esordito il tecnico del Benevento, «è arrivata a 180′ dalla Serie A. Ha giocatori di esperienza, giovani interessanti e un allenatore bravo, che stimo molto. Il Venezia è un avversario forte, che lotterà per le posizioni alte della classifica. Le insidie non mancano, al di là del valore dell’avversario. È una trasferta particolare, ci sono fattori ambientali che incidono: si prende la barca, ci sono 40′ di navigazione, si gioca in un’isola. Tante che situazioni che non devono distrarci». Benevento che torna in campionato dopo 3 settimane. «Dobbiamo trovare la continuità, finora abbiamo giocato veramente poco». Ancora qualche dubbio di formazione. «Nocerino? Deciderò dopo l’ultimo test».
Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) Si ritorna in campo e sembra un nuovo esordio, a due settimane dal derby di Padova. Tempi diversi e andamenti da montagne russe quest’anno in Serie B, tra soste e riposi. E sarà nuovamente in campo il teatro d’azione, non più aule di tribunali, impegnati in udienza o sommersi dalle carte di ricorsi e controricorsi. Il format è rimasto a 19 squadre e questo è il punto di partenza definitivo. Il Venezia riparte dal Benevento, la squadra che sulla carta dispone dell’organico più completo, numericamente e qualitativamente, della Serie B con l’obiettivo di ripetere il balzo di due anni fa e ripresentarsi nel massimo campionato nella prossima stagione. Ci sarà anche il presidente Joe Tacopina in tribuna, prima partita di campionato con la sua presenza al Penzo. La sosta ha permesso a Stefano Vecchi di recuperare giocatori infortunati (Modolo, Bruscagin, Zampano) o in ritardo di condizione (Geijo, Zigoni, Marsura). Avrà un ventaglio più ampio di soluzioni in ogni reparto, ma anche contro il Benevento sono 4 i giocatori in infermeria: Schiavone, Fabiano, St Clair e Litteri, quest’ultimo sempre alle prese con i fastidi al ginocchio emersi durante il ritiro a Bedollo. […] «Il Benevento è una squadra con grandissime qualità, organizzata, ha tutte le carte in regola per poter ritornare in Serie A. Bucchi ha tante alternative in ogni reparto, potrebbe schierare due squadre ugualmente competitive. Contro una squadra del genere, sarà fondamentale evitare quelle pause che abbiamo avuto a Padova, ma non contro lo Spezia». Lezzerini o Vicario? «Luca ha fatto bene quando ha giocato», ha spiegato Vecchi, «toccherà ancora a lui. È un ruolo particolare, Guglielmo è stato fuori a lungo, deve riabituarsi a stare in porta». Curiosità su Vrioni. «L’ho seguito con interesse contro l’Italia, ha fatto bene, tra l’altro segnando, finora si è disimpegnato bene anche con il Venezia. L’ho rivisto solo mercoledì, devo capire in quali condizioni è ritornato». Possibile che in partenza ci sia il tandem Geijo-Citro (o Marsura), ballottaggio Bruscagin-Di Mariano a destra, a seconda che Vecchi scelta un atteggiamento più attendista o più offensivo. […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Domani al Tombolato arriva il Cosenza (arbitro Marini, fischio d’inizio alle 15) e Agostino Camigliano, anche se non giocherà per infortunio, vivrà le emozioni dell’ex intrecciate a quelle di Manuel Pascali, che ancora indossa la casacca dei calabresi. «È stata una scelta abbastanza improvvisa, nello scorso gennaio, di andare in prestito a Cosenza. Per me è risultata un’esperienza di crescita importante in una squadra che inizialmente aveva delle difficoltà, ma poi ha avuto una sinergia di gruppo in crescendo, diventando sempre più compatta e convinta. Non eravamo dati per favoriti nei play off per un posto in serie B, invece siamo arrivati in finale e abbiamo superato il Siena. Pascali non lo avevo conosciuto direttamente a Cittadella, ma ne avevo sentito parlare. È un grande trascinatore». Sull’ambiente e sulla forza dei calabresi spiega il ventiquattrenne nato a Segrate: «Il Cosenza è una società sana dove si lavora bene. Il pubblico è quello tipico del sud con una piazza calda e numerosa. La squadra ha mantenuto quasi per intero l’organico dello scorso anno con due nuove punte, Maniero e Di Piazza. Ha lo stesso allenatore e la stessa mentalità di gioco. Non è facile da affrontare perchè tende a chiudersi e a ripartire velocemente. Non bisogna lasciare che il Cosenza riesca a gestire la gara secondo le sue caratteristiche, noi dobbiamo tenere il pallino del gioco e imporre il nostro ritmo facendo attenzione a non sbilanciarci. Non ci sono giocatori da temere in modo particolare, ma è la squadra nel suo insieme da tenere d’occhio». […]
Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Consigli non ne ha dati. Ma per un motivo semplice: «Venturato non ha certo bisogno dei miei suggerimenti, sta preparando la partita come al solito nel migliore dei modi. Dobbiamo pensare a ripartire in campionato col piede giusto, senza cambiare nulla del modo che abbiamo di avvicinarci alle gare». A parlare è Agostino Camigliano, e con cognizione di causa. Domani il Cittadella affronterà il neopromosso Cosenza (dirigerà la sfida il signor Marini di Roma), proprio la sua ex squadra. Lui non ci sarà, «perché mi sono fatto male da solo in allenamento, prima della partita col Crotone, una lesione muscolare di secondo grado al flessore che mi sono procurato correndo. Non è facile stabilire quando rientrerò di preciso, ma credo sia questione di qualche settimana». […] Che tipo di squadra è quella che arriverà al Tombolato? «Una che bada al sodo, molto concreta, che punta sulle ripartenze per sfruttare le caratteristiche dei suoi attaccanti. Non è facile da affrontare: dovremo essere bravi a tenere in mano il gioco e a non lasciare che il Cosenza indirizzi la partita dove preferisce. In estate ha acquistato due attaccanti nuovi come Maniero e Di Piazza, occorre però stare attenti anche a Tutino, che nel corso dei playoff ha preso per mano la squadra con un vero e proprio exploit. Occhio pure a Perez, un elemento di categoria. E comunque non c’è solo un uomo da temere». […] Per quanto riguarda il campo, Venturato dovrebbe recuperare Frare, quantomeno per la panchina: ieri il difensore ha svolto quasi per intero l’allenamento assieme ai compagni. Si ferma invece il terzino Cancellotti, che ha rimediato una botta al ginocchio sinistro, con conseguente distorsione: ne avrà almeno per una ventina di giorni. Sabato allo stadio sarà presente anche Scaglia, in arrivo da Torino: Pippo torna per restare, continuerà infatti a Cittadella il recupero dall’infortunio al crociato.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Non deve comunque diventare un’ossessione, fermo restando che se continuo a giocare così, è inevitabile che arriverà. Spero di farne tanti, a cominciare da Salerno». Sfida sulla quale aggiunge. «All’Arechi sono retrocesso quando giocavo con il Lanciano: un brutto ricordo, ma non sono scaramantico. Andremo a fare la nostra gara per cercare di prendere tre punti, sappiamo che non è facile però abbiamo dimostrato di essere forti e ce la giochiamo a viso aperto. Se ripetiamo le prestazioni dei derby, sono sicuro che faremo altri punti». Dove può arrivare il Padova? «È presto per dirlo perché sono passate solo due partite, ma per quello che abbiamo fatto vedere non ci poniamo limiti. Sicuramente la salvezza va raggiunta il prima possibile, ma puntiamo in alto, consapevoli delle nostre qualità. In ogni partita cerchiamo di dare il meglio per portare a casa il massimo. L’importante è giocare da squadra, e i risultati continueranno ad arrivare». […]
Ore 10.00 – (Gazzettino) Archiviata la poco fortunata parentesi con l’Italia l’Under 21 (sconfitta e prestazione negativa con la Slovacchia, solo panchina nella vittoria con l’Albania), Federico Bonazzoli è pronto a riprendersi il Padova nell’auspicio di sbloccarsi sotto porta nella trasferta con la Salernitana. Con il Verona gli è stato annullato, con il Venezia l’ha sfiorato. Chissà che a Salerno possa coronare la sua ricerca. «Non dico che un attaccante debba essere giudicato dai gol perché sarebbe un po’ riduttivo, dato che ci sono attaccanti che segnano poco ma fanno giocare bene la squadra. Anche se per come vedo il mio ruolo, segnare è la cosa principale. A Verona c’ero riuscito e non ci posso fare niente se il guardalinee me l’ha annullato per un fuorigioco inesistente, mentre con il Venezia ci sono andato vicino.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ma ovviamente l’obiettivo è riuscire a segnare il più possibile». Gol che non è arrivato nemmeno in Nazionale, dove Bonazzoli ha giocato da titolare la prima delle due amichevoli, quella persa contro la Slovacchia e che ha attirato sugli azzurrini uno sciame di critiche. «Ognuno ha il diritto di dire la propria opinione, io penso a fare il mio e a cogliere l’aspetto costruttivo delle critiche. Purtroppo abbiamo avuto una giornata storta, ma credo siano stati test utili per accumulare minuti nelle gambe». Bonazzoli dovrebbe scendere in campo da titolare anche domenica a Salerno, dove non ha bei ricordi: «Ci ho giocato una volta e quella sfida ha sancito la retrocessione del mio Lanciano, ma non sono scaramantico. Sappiamo che troveremo un campo difficile, ma se riusciremo a ripetere le prestazioni fatte nei due derby, porteremo a casa sicuramente qualche punto». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nel suo piccolo Federico Bonazzoli ha già timbrato un record. Il centravanti di scuola nerazzurra è infatti il primo giocatore biancoscudato ad essere convocato con la nazionale Under 21 dopo la rifondazione del 2014. Un altro passo avanti per una società che dopo essere ripartita da zero è tornata a sedersi al tavolo del calcio che conta e adesso punta a restarci il più a lungo possibile. E per farlo ha bisogno anche dei gol dello stesso Bonazzoli. Il quale, al di là delle frasi di circostanze, degli appalusi che sta ricevendo per le prestazioni e di tanti altri aspetti collaterali, sa quanto conti tornare ad esultare.«Non dico che un attaccante venga giudicato solo dai gol», analizza Bonazzoli. «Ma per come intendo io il mio ruolo, segnare è l’aspetto principale. Spero di sbloccarmi presto, se continuo di questo passo credo che il gol sarà una naturale conseguenza. L’importante è non viverlo come un’ossessione, devo andare avanti per la mia strada e non pensarci.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Vincenzo Sarno scalpita, per lui quello di Salerno sarà un vero e proprio derby e il suo ritorno dopo le quattro giornate di squalifica rimediate per la vicenda – fondi neri del Foggia è una delle frecce che Bisoli potrà scoccare dal proprio arco a partita in corso. Così come Federico Bonazzoli, rientrato dopo l’avventura in Under 21 non esattamente positiva, ma determinato a dare un seguito al buon inizio di campionato. Dove ancora non ha segnato, ma ha mostrato confortanti segnali di progresso evidenziati anche contro il Venezia: «Io il mio gol l’avevo segnato a Verona – sorride il centravanti dell’Under 21 – se l’arbitro lo annulla per un fuorigioco che non c’era non posso farci nulla. In ogni caso sono felice di questo inizio di campionato, se continuo a giocare così la rete arriverà molto presto. L’Under 21? Mi è servita per mettere altri minuti sulle gambe, ma adesso sono concentrato soltanto sul Padova». Secondo Bonazzoli il Padova potrebbe ambire alla lunga a qualcosa in più della semplice salvezza: «Quello è l’obiettivo minimo – chiosa il centravanti biancoscudato – ma non ci poniamo limiti e puntiamo in alto, consapevoli delle nostre qualità e del nostro valore. Se giochiamo da squadra i risultati arrivano, e l’abbiamo dimostrato. Possiamo raggiungere grandi obiettivi, a Salerno andiamo per giocarcela. Su quel campo sono retrocesso con la maglia del Lanciano, ma non sono scaramantico…».