Padova, Groppi: “Noi letali sui calci da fermo? Ecco come li prepariamo! E abbiamo un potenziale enorme…”

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Punizione battuta da posizione decentrata con il sinistro, una volta da Contessa e due da Clemenza, gol realizzato da un difensore prima Capelli e in due occasioni Ravanelli – posizionato all’altezza del secondo palo. Con questo marchio di fabbrica sono arrivate tutte e tre le reti finora realizzate dal Padova in partite ufficiali, con il successo nella sfida di Coppa Italia sul Monza e i derby di campionato con Verona e Venezia che hanno regalato quattro punti. Ecco dunque premiato il grosso lavoro svolto dallo staff tecnico e in particolare da Simone Groppi. «Quello dei gol sui calci da fermo – commenta il braccio destro di Bisoli – è una dato che piace molto a tutti noi perché, statistiche alla mano, incide per l’ottanta per cento delle reti e dietro c’è tutto un lavoro di organizzazione che sta dando giovamento. Su queste cose siamo infatti molto meticolosi e pignoli». Questi i vari passi. «Prima ci lavoro io, guardando i calci piazzati battuti in un certo lasso di tempo dalle squadre che affronteremo. Se il loro allenatore è appena arrivato, analizzo quelli che faceva nelle sue precedenti annate e così sul computer ho un numero altissimo di tipologie. In tutto questo mi aiuta molto anche Marco Dal Moro (match analyst, ndr) che mi fornisce ulteriori nozioni e statistiche». E poi? «Preparo il tutto e faccio vedere i video a Bisoli con cui poi sviluppiamo le varie situazioni, sia in fase offensiva che difensiva. Lavoriamo sia su quelle consolidate che sugli schemi utilizzati dall’avversario con eventuali varianti per cui ogni settimana aggiungiamo qualcosa». E anche per i giocatori non mancano sedute video. «Facciamo vedere loro le varie posizioni nelle due fasi. Poi non sempre il tutto si ripete in pari modo sul campo perché è giusto cambiare uno o due atteggiamenti dei nostri giocatori. Bisoli è navigato, ha l’occhio per proporre situazioni di gioco diverse e ha subito la soluzione pronta. Si provano questi schemi e se riescono poi li facciamo in partita».

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Tanti i battitori efficaci con il sinistro e il destro. «Penso a Clemenza, Sarno, Contessa, Salviato e lo stesso Zambataro batte bene; ci sono poi le situazioni tocco-tiro e a giro calcia bene Belingheri. Abbiamo le qualità per potere fare male». Grazie anche agli stoccatori finali, in particolare i difensori. «Cappelletti è un giocatore importante quando va ad attaccare la porta e lo stesso vale per Capelli, Trevisan, Ravanelli. Il potenziale è enorme».

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(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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