Ore 20.00 – (Il Piccolo) Sarà una settimana molto intensa per la Triestina quella appena iniziata con ben due amichevoli in programma, il modo più giusto per scaldare i motori e cercare di aumentare il ritmo partita in vista della prima giornata di campionato, prevista per domenica 16 settembre. Dopo la ripresa degli allenamenti di oggi, con una seduta che come sempre si svolgerà sul campo Cosulich di Monfalcone, domani la squadra di Pavanel tornerà già in campo: è in programma infatti un’amichevole sul terreno di Basovizza contro i padroni di casa dello Zarja, compagine militante in Prima categoria. Il calcio d’inizio è previsto per le ore 17.30, l’ingresso è libero. Sarà una bella occasione per i tifosi alabardati per vedere nuovamente in maglia alabardata dopo nove anni Pablo Granoche, alla sua prima uscita con l’Unione in questa sua nuova esperienza triestina. Poi, dopo altri due giorni di allenamenti a Monfalcone, sabato per la Triestina è previsto un test di lusso, addirittura contro una compagine di serie A: la squadra di Pavanel infatti giocherà contro il Chievo alle ore 11 del mattino, l’incontro si svolgerà al Centro sportivo Veronello di Calmasino. Curiosamente, Granoche ritroverà di fronte quel Chievo dove è andato a giocare appena lasciata la Triestina nel 2009. […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Con il ritiro di Piancavallo iniziato a metà luglio e programmato per un inizio campionato che doveva avvenire il 26 agosto, è ovvio che il ritardo di ben tre settimane ha comportato non pochi problemi nella preparazione precampionato della Triestina e delle altre squadre. Come rimediare a questa sgradita sorpresa? Meglio di tutti può raccontarlo Luca Bossi, preparatore atletico della squadra alabardata: «L’unica maniera per poter ovviare a questo inconveniente, è stato quello di cercare di fare più amichevoli possibili, anche se per motivi geografici e per impegni delle altre squadre, non è stato facile organizzare dei test con avversarie di pari livello. La strategia di mettere più test in calendario, è stata fatta anche per cercare di simulare, per quanto possibile, una settimana tipo, soprattutto negli ultimi tempi». Per Bossi, non è soltanto comunque un discorso atletico, anzi a pesare maggiormente in questa lunga attesa è forse un altro aspetto della questione: «Diciamo che sul piano del lavoro fisico abbiamo semplicemente allungato il periodo della preparazione – spiega il preparatore atletico – lavorando sempre forte come del resto faremo tutte le settimane, anche in campionato. Secondo me però non si tratta tanto di un problema fisico, bensì psicologico. L’attesa continua, l’incertezza sull’avvio di stagione durata a lungo, riguardano un aspetto mentale da non sottovalutare. Allenarsi senza avere un obiettivo immediato alla domenica, può essere difficile e sempre delicato». […]
Ore 19.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 18.30 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 18.00 – Qui Guizza: schemi in corso.
Ore 17.40 – Qui Guizza: torna in gruppo Pinzi. Assente Bonazzoli, impegnato con l’Under 21.
Ore 17.20 – Qui Guizza: termina ora il colloquio tra mister Bisoli e la squadra.
Ore 17.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Inizia oggi per i ramarri la settimana forse più importante dell’intera stagione 2018-19. Quella che finalmente dovrebbe portare sabato alla compilazione dei gironi e dei calendari di serie C. Il condizionale nasce dal fatto che nulla sembra essere certo, nell’estate più assurda del calcio italiano. È quella che ci ha privato della partecipazione della Nazionale azzurra ai Mondiali di Russia e che ha portato dentro i confini del Belpaese, vestendolo di bianconero, un CR7 che non riesce più a segnare. L’estate che, sotto quella incurante di serie A, ha visto le tre Leghe battagliare con carte bollate, ricorsi, decisioni autonome, con e senza la benedizione della Figc, sulla composizione degli organici e sulla validità e opportunità dei ripescaggi. Tutto questo ha portato appunto in Lega Pro al prolungato rinvio della compilazione dei gironi e dei calendari e, di conseguenza, allo spostamento dell’inizio del campionato al fine settimana di metà settembre. Sempre ammesso che tutto finisca davvero venerdì, con il pronunciamento del Collegio di garanzia del Coni sui ricorsi presentati da Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania e Novara ed Entella. Una sentenza che potrebbe sconvolgere la serie B, già giunta alla seconda giornata, e che dovrebbe permettere alla C d’iniziare l’attività. Se tutto andrà per il verso giusto, sabato sera sapremo quando e con chi comincerà il campionato il Pordenone di Attilio Tesser. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sì, tutto bene, ma manca il bomber. È il giudizio più comune che, già espresso dal tifoso numero uno dei ramarri Sergio Bolzonello, viene condiviso dalla maggioranza dei supporter neroverdi. Una lacuna che non consente ai ramarri di far parte delle favorite alla promozione in B anche secondo i giudizi dei siti specializzati nel calcio di serie C. Tra le formazioni più accreditate dell’ipotetico girone C figurano la Ternana (ammesso che il Collegio di garanzia del Coni venerdì non consegni agli umbri il pass per la B), la FeralpiSalò, il Vicenza e la Triestina. Giudizi motivati anche (o forse soprattutto) dal fatto che queste compagini possono contare su cannonieri in grado (sulla carta) di offrire bottini in doppia cifra. La Ternana si avvarrà di Daniele Vantaggiato, autore nella scorsa stagione a Livorno di 17 gol. Non certo un’eccezione, visto che l’attaccante brindisino aveva chiuso con 15 centri anche il 2014-15 e il 2015-16. La FeralpiSalò, oltre ad aver trattenuto Simone Guerra (reduce da 19 acuti), ha fatto il colpaccio dell’estate assicurandosi le prestazioni di Andrea Caracciolo. L’Airone arriva da 6 annate di fila in doppia cifra con il Brescia. Il nuovo Vicenza di Renzo Rosso si è portato a casa Rachid Arma, goleador maghrebino che il popolo neroverde conosce benissimo. Rachid in maglia neroverde nel 2016-17 firmò 17 reti. Non una novità, perché precedentemente aveva chiuso in doppia cifra anche le esperienze con Reggiana, Pisa (due volte) e ancor prima con la Spal. Pure la Triestina ha attirato le attenzioni dei media nazionali facendo arrivare al Rocco l’uruguayano Pablo Granoche (un ritorno). El Diablo ha firmato soltanto 6 gol la scorsa stagione a La Spezia, ma nel campionato precedente ne aveva fatti 12 sempre con i liguri, e ancora prima 20 con il Modena in B. […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha ripreso ieri ad allenarsi dopo il giorno di riposo concesso al termine dell’amichevole col Chions. Ancora ai box Magnaghi e Berrettoni: centravanti e fantasista staranno fermi questa settimana e una parte della prossima. Lo staff sanitario sta facendo di tutto per recuperarli (almeno per inserirli tra i convocati) per il primo match di campionato, atteso per domenica 16 settembre. Per il resto tutti a disposizione, con Misuraca – ultimo uscito dall’infermeria – che sta crescendo di condizione giorno dopo giorno.Oggi seduta al mattino (10.30 al De Marchi), domani il memorial intitolato all’ex cuoco di Pordenone e Fiume/Bannia Willy Gobbo: alle 18.30, al comunale di Fiume, cominciano il triangolare le due squadre neroverdi; a seguire il match tra ramarri e Tamai (19.30). […]
Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) «Simone è un ottimo giocatore ed è atteso al salto di qualità: se mette in pratica ciò che è in grado di fare, il Pordenone è tra le cinque squadre che lottano per il vertice». Parola di Fabio Rossitto. L’ex tecnico dei neroverdi – ora ai box – punta sull’esplosione di Magnaghi come chiave per far decollare la sua “vecchia” squadra, che ha allenato in tre riprese (una in serie D e due in Lega Pro).«Penso che la società abbia allestito un’ottima formazione – è la sua analisi -. Ha affidato il gruppo a un trainer esperto come Tesser e la scelta porterà i suoi benefici. Ha lavorato in serie A, ha vinto in B e in C, ha le conoscenze per saper gestire alcuni momenti delicati che in una stagione inevitabilmente ci saranno. Una grande scelta per una rosa di valore». Rossitto, oltre a promuovere la conferma di Bombagi («ha finalmente svolto tutta la preparazione: questo aspetto si farà sentire»), tra i nuovi acquisti benedice quelli di Gavazzi («un top per la categoria») e Semenzato: «È un fuoriclasse del suo ruolo. Al giorno d’oggi i terzini entrano nel vivo del gioco, toccano molti palloni e lui ha le capacità tecniche per fungere da regista aggiunto – spiega -. A mio parere sarà fondamentale».In tanti, naturalmente, hanno evidenziato il mancato arrivo di un bomber di spessore per la serie C. Anche Rossitto ne è consapevole, ma punta su Magnaghi. «Simone l’ho allenato la scorsa stagione – afferma -. Ha chiuso in crescendo, dimostrando di avere doti importanti per la categoria. Inoltre la società gli ha dato un segnale, non ingaggiando nessun’altra prima punta: vuol dire che punta su di lui. Chi gli giocherà a fianco, come Germinale, può sgravarlo del lavoro sporco e lui può concentrarsi sulla finalizzazione. Può fare bene – continua -: credo possa essere il suo anno e con lui al massimo il Pordenone può lottare per il vertice». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sua caratteristica principale è quella di giocare a sinistra, preferibilmente da terzino in una difesa a quattro. Ma ha dimostrato di sapersi adattare bene come centrale a sinistra in una difesa a tre, e come quinto in un centrocampo a cinque. Matthias Solerio, nello scacchiere di mister Giovanni Colella, ha sostituito Francesco Karkalis che nella scorsa stagione ha difeso ed attaccato sulla corsia di sinistra della retroguardia del Bassano Virtus 55. «Sono senza dubbio un giocatore che si sa adattare a più situazioni in campo — spiega Solerio — a sinistra ho ricoperto più ruoli anche se quello che sento più mio è il terzino nella difesa a quattro. Un ruolo in cui prima di tutto c’è da difendere, da limitare l’avversario ma mi piace anche spingere, attaccare, andare sul fondo e crossare per le punte. Inoltre in ogni annata qualche gol l’ho sempre fatto, per cui conto di non perdere la buona abitudine pure a Vicenza». […] Solerio si appresta ad affrontare una categoria che conosce bene per averla già affrontata con il Giana Erminio, la Reggina e l’Albinoleffe. «Premesso che ogni stagione fa storia a sé non si può certo dire che non conosca la serie C. Una delle cose più importanti per fare bene è costruire un gruppo sano, unito e compatto e noi da questo punto di vista non avremo problemi grazie alla base dello scorso anno dei ragazzi del Bassano Virtus che hanno accolto i nuovi facendoli sentire subito parte del gruppo. Tra di noi c’è la chiara volontà di dare tutto per la causa e anche quando ci si gioca la maglia da titolare c’è una sana competizione. In questi termini la concorrenza ti stimola a fare sempre meglio, la cosa che conta è che si deve avere massimo rispetto del compagno e quando si entra in campo, anche a gara iniziata, essere sempre pronti a dare il cento per cento». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Per trovare i gol deve prima di tutto recuperare la piena salute dei suoi uomini, un Venezia che dopo i primi 180′ stagionali in Serie B conta tre punti ma una sola rete realizzata. L’1-0 sullo Spezia e la sconfitta con lo stesso punteggio nel derby di tre giorni fa a Padova hanno lasciato in eredità un bottino oggettivamente magro, senza scordare che a segnare è stato peraltro Bentivoglio, un centrocampista, con l’aiuto della fortunosa deviazione costata allo Spezia il ko al Penzo. Oltre al Venezia un solo gol all’attivo lo esibiscono pure Ascoli, Cosenza, Livorno e Verona, ma quest’ultime tre compagini hanno giocato una partita anziché due. Preoccupazioni legittime, figlie e in continuità con la scorsa stagione, conclusa con il regista sloveno Stulac come bomber arancioneroverde a quota 7 reti, tante quante quelle di un Litteri finora mai a disposizione di mister Stefano Vecchi: l’ex Cittadella, infatti, si è allenato pochissimo a causa di problemi al menisco dai quali sembra in fase di guarigione, avendo iniziato ad aggregarsi al gruppo la scorsa settimana. In questo senso la sosta della Serie B prossima sfida con il Benevento al Penzo nell’anticipo di venerdì 14 (ore 21) per lasciare spazio agli impegni delle Nazionali arriva quanto mai provvidenziale, perché oltre a Litteri anche Geijo e Marsura (due spezzoni il primo, uno il secondo) hanno saltato in pratica tutta la preparazione estiva, svolta a singhiozzo anche da Citro prima dell’addio al Frosinone, mentre una tendinite ha condizionato Zigoni che solo sabato all’Euganeo ha rimesso piede in campo per un quarto d’ora senza riuscire ad incidere. […]
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non ci sono certo solo note stonate, nel derby perso sabato 1-0 all’Euganeo col Padova. Il Venezia si lecca le ferite e riparte. E davvero non è tutto da buttare. La difesa, ad esempio, con appena un gol subito in due partite, resta il punto di forza della squadra, un reparto che gioca a memoria e che difficilmente tradisce. Nell’unica disattenzione è arrivato un gol subito su palla inattiva, quello di Luca Ravanelli, ma il rendimento complessivo della squadra sotto questo profilo è più che soddisfacente. E andrà verificato nei fatti se, alla ripresa del campionato venerdì 14 settembre, quando il Venezia affronterà al Penzo il Benevento nell’anticipo della terza giornata, se in porta ci sarà ancora Luca Lezzerini, che anche sabato ha dimostrato di poter tranquillamente sostenere il ruolo di titolare. Guglielmo Vicario, nel frattempo, ha pienamente recuperato dall’infortunio ma dovrà sudare per riguadagnarsi la maglia di numero uno. «Abbiamo sofferto un po’ sulle palle inattive — ammette l’ex estremo difensore dell’Avellino — c’era un giocatore come Clemenza che ci ha messo in difficoltà e che calciava molto bene dalla distanza: era molto difficile andarlo a contrastare. Il Padova si è difeso piuttosto bene, ha trovato il vantaggio su una palla inattiva e dopo non è stato facile cercare di riprendere il risultato. Va detto che, comunque, noi abbiamo messo tutto in campo. L’impegno e la voglia ci sono state, quindi può capitare anche di perdere una partita così». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Il record è davvero a un passo. A ieri sera le tessere sottoscritte erano 2.364; un anno fa, di questi tempi, si contavano 2.371 abbonamenti, mentre con la riapertura della campagna invernale, a fine gennaio si è stabilito il record del Cittadella di 2.430. Dal momento che gli abbonamenti si possono sottoscrivere fino al 15 settembre, giorno in cui andrà in scena al Tombolato la sfida tra Cittadella e Cosenza, tutto fa presumere che si raggiunga un nuovo, storico record per la società granata. Le tessere – lo ricordiamo – si possono sottoscrivere alla sede di via Ca’ dai Pase, nella ricevitoria Listicket di Borgo Bassano e anche online sul circuito Listicket. Chi è titolare della Tessera del Tifoso in corso di validità può caricare il nuovo abbonamento sulla tessera, altrimenti sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento tramite Fistop, la tessera stagionale plastificata, una nuova procedura più semplice e rapida. I prezzi sono gli stessi della stagione scorsa, particolarmente invitanti quelli della tribuna est: un under 30 si può abbonare con 30 euro, un under 14 con appena 10 euro. Sull’onda del successo di Carpi, che ha lanciato il Cittadella da solo in vetta alla classifica, ieri sono stati sottoscritti una sessantina di abbonamenti. Del resto la truppa di Roberto Venturato è la squadra del momento, ed è inevitabile che l’interesse attorno ai colori granata aumenti, giorno dopo giorno, anche da parte dei tifosi. Il tecnico, da parte sua, mantiene sempre i piedi per terra: «Sicuramente siamo contenti di quanto fatto in quest’avvio di stagione, ma dobbiamo essere molto bravi a mantenere grande equilibrio». Ancora una volta, Venturato riconosce ed evidenzia i meriti della sua squadra, e usa tre sostantivi mirati: «È un gruppo che sta lavorando con grande attenzione, concentrazione e determinazione per inseguire qualcosa di importante. In queste due prime giornate di campionato e nelle precedenti gare di Coppa Italia il Cittadella ha fatto bene. Dobbiamo essere contenti e soddisfatti, ma dalla ripresa degli allenamenti bisogna tornare a lavorare come è stato fatto sinora. Tutti assieme, con il gruppo che mi sta dando grandi soddisfazioni». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Non sempre l’erba del vicino è la più verde. Non lo è se il campo in questione è quello del Tombolato, che non ha nulla da invidiare a nessuno, specie oggi, alla luce delle polemiche sollevate dal “caso Cosenza”. Non è un caso se, al termine della passata stagione, la società granata si è classificata al secondo posto, dietro al solo Pescara, nel premio che va ai club cadetti più virtuosi nella gestione del manto, valutato sia dal punto di vista estetico che della praticabilità: a votare capitani, allenatori, produttori televisivi e l’agronomo ufficiale della Lega B. Il segreto? Un monitoraggio costante e una cura continua, affidata a professionisti seri. Nel caso in questione vanno menzionati gli addetti alla manutenzione Angelo Sgarbossa e Mariano Campagnaro, l’azienda Vivai Piante Bellù di Santa Giustina in Colle e l’agronomo Fabrizio Ingegnoli, che sovrintende al tutto, monitorando con una frequenza di 15-20 giorni lo stato di salute del terreno cittadellese.Proprio Ingegnoli, che lavora anche con altre società di primo piano come Cagliari, Atalanta e Cremonese, chiarisce un primo punto: «La differenza tra un buon campo e uno che non lo è non è dettata dai soldi investiti, ma dalla programmazione. Non si può pensare, ad esempio, di lasciare un terreno senza cura, come in qualche caso avviene, dalla fine di una stagione all’inizio di quella successiva». E veniamo alle due parole fino a ieri sconosciute ai più e che oggi si stanno imponendo, Bermuda e Loietto, a indicare i due generi di erba che si usano negli stadi. «A Cittadella il campo principale è seminato con una miscela di microterme di Loietto perenne e Poa Pratensis. Le microterme sono erbe provenienti dal Nord Europa che si adattano ai climi più freddi. Il campo dell’antistadio, che serve per gli allenamenti, è però seminato con erba di tipo Bermuda, macroterma, ideale con i climi più caldi. Una scelta differente dettata dal fatto che quel campo è utilizzato ogni giorno e con particolare intensità proprio nelle settimane estive, in cui la preparazione è più intensa. Nel momento in cui questo tipo di erba, con l’inverno, tende a disseccare, introduciamo semi di Loietto. Fondamentali sono però le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla spazzolatura al taglio, fino alla carotatura e all’arieggiatura del terreno. E non dimentichiamo che un campo da calcio serve a giocare: ci sono società che ricorrono alla coloratura del manto per avere un effetto estetico piacevole e ci sono terreni meno belli cromaticamente ma in realtà migliori».
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Sei punti in due partite, quattro gol fatti, nessun subito, tris servito in Coppa Italia all’Empoli, abbonamenti verso il record toccato l’anno scorso con 2371 tessere. Primo posto a punteggio pieno, cassiere in festa fra plusvalenze da record (quasi 12 milioni guadagnati dalle cessioni di Varnier in prestito all’Atalanta, Kouamé al Genoa, Salvi al Palermo, Bartolomei allo Spezia, Chiaretti al Foggia e Arrighini al Carpi) e seguito sempre più massiccio. Infine politica societaria sempre più vincente, attivo di bilancio certificato senza intaccare la parte tecnica (nonostante il budget ancora una volta ridottissimo), con poco più di tre milioni di euro lordi di monte ingaggi per la prima squadra. Il Cittadella splende di luce purissima, sembra non aver risentito in alcun modo di un’estate al sapore di rivoluzione copernicana e si gode i suoi acquisti da vetrina. È bastato pochissimo per far splendere Stefano Scappini, tre gol fra campionato e Coppa, Mattia Finotto, che non ha ancora carburato del tutto ma gioca un calcio a quattro stelle e pure l’ultimo arrivato, Federico Proia, la scorsa stagione al Bassano. Un’operazione imbastita con pazienza e con tenacia, piazzando l’allungo decisivo quando sul piatto è stato messo Paolo Bartolomei, uno dei migliori giocatori della passata stagione, ma anche con sette anni in più sulle spalle. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) È vero che il nostro gol è nato da un episodio, ma poco prima avevamo avuto una grande opportunità e subito dopo l’1-0 Cappelletti ha sfiorato il raddoppio. Il Venezia, ripeto, ha fatto più possesso palla, ma non significa fare risultato se tieni palla e non tiri». […] Se i biancoscudati hanno sfoderato una grande prestazione, il merito va anche al terreno di gioco nuovo di zecca dell’Euganeo. Tutto un altro campo rispetto al manto spelacchiato e irregolare della sfida con il Monza di Tim Cup, dato che è stato completamente rifatto. E niente a che vedere con quanto è successo a Cosenza, dove la sfida con il Verona che segnava il ritorno in serie B dopo quindici anni dei calabresi non è andata in scena proprio per l’impraticabilità del terreno. «Il campo bello aiuta senz’altro a giocare bene perché il primo controllo della palla è determinante. Questo ci ha permesso di imprimere un ritmo più alto e di fare un gioco più fluido. Naturalmente era bello pure per gli avversari, ma indubbiamente è stato un vantaggio. Anche vedendolo dalla tribuna, ti accorgi che è perfetto».
Ore 10.10 – (Gazzettino) D’accordo che a fare la differenza è stata l’incornata vincente di Ravanelli sulla punizione al bacio di Clemenza, ma ci sono altri numeri che certificano come il Padova abbia fatto suo il derby con pieno merito. Ecco allora che sbirciando le statistiche della partita, se è vero che il Venezia si è fatto preferire per numero di passaggi (451 contro 384), tutti gli altri dati arridono ai biancoscudati: diciassette conclusioni in porta, delle quali sei nello specchio della porta (nove, di cui tre in porta per il Venezia); ventuno cross effettuati (dieci); nove angoli (quattro). Bilancio in sostanziale pareggio invece per quanto concerne i falli commessi, sedici il Padova e quindici gli avversari, con quattro ammonizioni per i biancoscudati (Pulzetti, Cappelletti, Capello e Bonazzoli) e una per gli arancioneroverdi (Garofalo). Ecco il parere del direttore generale Giorgio Zamuner: «I dati da analizzare sono soprattutto quelli dei passaggi e dei tiri, e fanno pensare che se il Venezia ha girato un po’ più la palla, noi siamo andati più velocemente al tiro. C’è una bella differenza tra sei tiri nello specchio della porta, rispetto a tre, e legittima il risultato finale.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Lavori resi assolutamente necessari dalle condizioni inaccettabili nelle quali si era presentato per la sfida di inizio agosto in Coppa Italia con il Monza. Il terreno, rovinato dal caldo ma soprattutto dai concerti estivi, è stato rizollato completamente e i lavori, a carico della società biancoscudata, sono stati affidati alla ditta Paradello di Rodengo Saiano che aveva svolto operazioni analoghe a San Siro per la finale di Champions League del 2016 e allo Juventus Stadium. I lavori all’Euganeo sono durati dieci giorni e sono cominciati mettendo a nudo completamente il campo, per permettere di spianarlo e ricostruire i drenaggi. Poi c’è stata la rizollatura totale, avvenuta di notte sotto i riflettori per evitare all’erba lo stress dovuto all’eccessivo caldo diurno.Completate queste fasi e lasciato riposare il terreno, la scorsa settimana sono stati stesi i rotoli d’erba, operazione portata a termine meno di 24 ore prima del fischio d’inizio di Padova-Venezia. Dal punto di vista visivo l’impatto è stato ottimo, ma proprio la prossimità tra la fine dei lavori e la partita ha creato qualche problema sia nella tenuta di alcune zolle che nella scorrevolezza del pallone. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Mancava solo questa a rendere perfetta, si fa ovviamente per dire, l’estate calcistica italiana. Che non è l’estate di Cristiano Ronaldo. È un’estate che comincia guardando il Mondiale degli altri, prosegue con due squadre di Serie A (Chievo e Parma) a rischio retrocessione per illecito, continua con la radiazione di piazze storiche e finisce con l’incredibile vicenda di una Serie B ridotta a 19 squadre, in attesa del pronunciamento (venerdì prossimo) del Collegio di garanzia del Coni. Mancava solo questa, ovvero la pessima figura che hanno fatto tantissimi terreni da gioco in Serie A e B in avvio di campionato. Ma se in alcune circostanze si è chiuso un occhio e in altre sono piovute solo critiche, il caso del weekend riguarda il rinvio di Cosenza-Verona per le condizioni inadeguate del manto erboso calabrese. Una “tragedia” annunciata visto che per tutta la settimana scorsa si era paventata l’ipotesi del rinvio, considerato il ritardo con il quale erano stati condotti i lavori di rizollatura. […] Il manto erboso dello stadio Euganeo, dove gioca il Padova, è stato tirato a lucido proprio in occasione del derby con il Venezia di sabato scorso.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Lo sport è sempre stato un elemento che porta con sè emozioni e alimenta le passioni di molte persone, facendole sentire parte di qualcosa di grande e comune, sia per chi lo pratica a livello amatoriale o agonistico sia per chi ne è semplice spettatore. I film sullo sport hanno spesso valorizzato storie vere di grandi personalità che hanno lasciato un segno nel mondo sportivo. Tra gli ospiti dell’incontro talk show “Sport & Cinema” nell’ambito del festival al Lido di Venezia oggi sono stati invitati anche i giovani atleti in rappresentanza di tre società padovane: per il nuoto gli Amatori Monselice, accompagnati dal loro allenatore Riccardo Zanasi; per il calcio il Padova, accompagnato dai mister Michael Dozzo e Luca Nadalet; e per l’atletica le Fiamme Oro, accompagnate da Sergio Baldo, Andrea Sanguinetti e Alessandro Briana.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Due milioni di euro. È questa la cifra che lo scorso il Brescia riuscì a portare a casa grazie all’utilizzo massiccio dei giovani. Un meccanismo abbastanza complesso che premia le società di serie B che ricorrono in modo massiccio all’utilizzo dei giocatori classe 1995, 1996 e 1997 che non entrano in «lista A». Se ne possono tesserare un numero illimitato e, con un massimo di 12.500 minuti complessivi a stagione, più scendono in campo e più gonfiano il portafoglio dei club. […] E quando si chiede a Zamuner se la trattativa più difficile sia stata quella che ha portato a Padova il gioiello bianconero Luca Clemenza quasi a ridosso del gong del 17 agosto, la risposta è abbastanza sorprendente. «Magari tutti penseranno questo – sorride il dg biancoscudato – ma in realtà ho sempre confidato nella volontà del giocatore. E devo dire che alla fine il fatto che le cose siano andate a dama è stata una sorpresa soltanto relativa. La trattativa più difficile, invece, è stata quella per Ravanelli, che il Sassuolo a un certo punto avrebbe voluto trattenere in rosa per la prima parte del ritiro, con la prospettiva di lanciarlo in serie A. Poi, un po’ la volontà del giocatore, un po’ il fatto che il dg Giovanni Carnevali ha mantenuto la parola data rispetto ad altre offerte che erano arrivate, hanno favorito la conclusione della trattativa. Ma assicuro che non è stato assolutamente facile riuscire a farlo tornare a Padova, così come non è stato facile portare qui Broh. Non sono assolutamente sorpreso dei due gol segnati da Ravanelli. Luca era già forte con la Primavera del Sassuolo, di cui era capitano, e aveva già segnato diverse reti di testa, per cui…».