Avevano pure pensato di smettere. Entrambi. Ma hanno tenuto duro, strappato il rinnovo contrattuale a Padova e Venezia e adesso si ritroveranno sul campo da avversari, sabato alle 18 nel derby dell’Euganeo. Aveva cominciato Giampiero Pinzi, nel giorno del nero su bianco con il Padova. «Una delle cose più belle di questa firma è che potrò ritrovare un amico come Maurizio Domizzi da avversario sul campo nel derby». Parte uno. Qualche giorno di attesa ed ecco la risposta del capitano arancioneroverde, recapitata con tanto di fiocco e confezione regalo: «Sarà bellissimo ritrovare Giampiero Pinzi – sorrideva Domizzi dopo aver annunciato che a 38 anni sarebbe rimasto ancora al suo posto – a costo di minacciare gli allenatori ci siamo detti che dovremo giocare questa partita… Gli ho mandato un messaggio anche due giorni fa, siamo stati compagni di squadra e siamo come fratelli, sono felicissimo di ritrovarlo in un derby come Venezia-Padova a cui i nostri tifosi tengono moltissimo». Sono trascorsi due mesi e il calendario ha deciso di esplodere i botti subito.
[…]«Ritrovare in campo Maurizio sarà fantastico – evidenzia l’ex capitano dell’Udinese dei miracoli – assieme abbiamo scritto fra le pagine più belle della storia dell’Udinese come la vittoria 3-2 nel 2012 ad Anfield Road sul Liverpool. Sabato saremo contro in una partita bella e molto sentita, spero di giocare e ritrovarmelo davanti. Chiaro che ognuno dei due cercherà di fare uno scherzetto all’altro, ma quello che abbiamo fatto non lo cancellerà nessuno, come la nostra amicizia». Ancor più toccanti le parole di Domizzi: «Non ho timore a sbilanciarmi – sorride – perché certi legami non sono cosa di tutti i giorni. Giampiero per me è il fratello che non ho avuto. Un legame che va oltre il calcio e che spero duri per sempre. Non vedo l’ora di trovarmelo contro, è da quando ho firmato il rinnovo col Venezia che penso a questa partita. Siamo giocatori di altri tempi: per novanta minuti sarà battaglia, ne sono sicuro. Poi a cena insieme, come ai vecchi tempi, dopo tante battaglie insieme a Udine che non dimenticheremo mai».
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)