Si è goduto la prestazione della squadra in tribuna al Bentegodi insieme al figlio Edoardo e ai soci Moreno Beccaro e Giampaolo Salot. E di sicuro i biancoscudati non potevano fare regalo più bello al presidente Roberto Bonetto per il suo sessantacinquesimo compleanno, festeggiato venerdì. «È stato senz’altro un bel regalo da parte della squadra. Ho assistito a una bellissima partita, migliore inizio di campionato non me lo sarei aspettato. Abbiamo dimostrato di essere una formazione compatta, abbiamo messo in mostra anche un buon calcio e se non ci fosse stata quella svista arbitrale, potevamo chiuderla con tre punti». Risultato a parte, cosa le è piaciuto di più? «La grinta, l’andare in pressing sugli avversari e la voglia dei ragazzi di aiutarsi in campo. Si è vista una squadra che vuole assolutamente meritarsi di stare in questa categoria. È stato un momento di felicità che ho condiviso con Edoardo e con gli altri soci Beccaro e Salot. Andare alla prima giornata di campionato in uno stadio così importante davanti a tredicimila spettatori e fare la nostra bella figura uscendo tra gli applausi dei nostri tifosi che erano numerosi, è motivo d’orgoglio».
[…]«Adesso siamo in attesa di disputare un altro derby importante col Venezia. Sono convinto che i ragazzi faranno bene, per cui anche il risultato non potrà che essere positivo».
[…]Tra i giovani, una menzione speciale la merita Ravanelli: dopo essere stato una rivelazione in serie C, ha iniziato alla grande anche in B segnando per di più il sigillo del pareggio. «Non lo scopriamo certo oggi. Bisoli e Zamuner l’hanno voluto anche quest’anno, come pure la società. Siamo andati in pressing con il Sassuolo per riaverlo proprio perché conosciamo il suo valore. Ma sono convinto che faranno bene anche gli altri: tra chi giocherà di più e chi meno, perché abbiamo giovani terribili che uniti ai nostri vecchietti creano il giusto amalgama. Abbiamo un gruppo affiatato, la maggiore parte dei ragazzi conosce già i metodi di lavoro di Bisoli e dobbiamo continuare su questa strada. La nostra politica come società è improntata sui giovani, in linea con il nostro programma e budget».
[…]Sull’ipotesi di rinforzare il gruppo con un attaccante svincolato sfruttando il tesoretto ricavato dalle cessioni, il patron biancoscudato è eloquente: «Intanto abbiamo ancora tre giocatori da sistemare e non sono pochi. Poi mi sembra che il mister sia soddisfatto del gruppo che ha a disposizione, per cui il famoso attaccante potrebbe anche non arrivare».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)