Ore 17.40 – (Il Piccolo) Altro test quest’oggi nell’infinita serie di amichevoli a cui la Triestina è costretta in questo lungo precampionato privo di impegni ufficiali. Alle ore 18.30, a Monfalcone, sullo stesso terreno di via Boito dove ha giocato mercoledì scorso contro la Virtus Verona, oggi la squadra di Pavanel affronterà i padroni di casa dell’Ufm, compagine appena promossa in Prima categoria. Un altro prezioso test per l’Unione sulla via che porta al campionato di serie C, anche se il desiderio di Pavanel nelle prossime amichevoli è di riuscire a incontrare avversarie di spessore più alto, come avvenuto proprio con la Virtus Verona. Anche per la vicinanza con la partita di mercoledì scorso, è probabile che oggi trovino spazio soprattutto i giocatori che hanno giocato poco o nulla contro i veronesi, da Boccanera a Pizzul, da Pedrazzini a Bolis, da Libutti a Steffè, da Marzola a De Panfilis. Intanto sul fronte della corsa agli abbonamenti la settimana si è chiusa con 1675 tessere sottoscritte. Un ritmo ancora un po’ a rilento, che però potrebbe avere una bella spinta nella settimana che va a iniziare, con la Festa dell’orgoglio alabardato che potrebbefare da buon traino visto che in concomitanza con la kermesse la sede della Triestina resterà sempre aperta per fare gli abbonamenti. E del resto manca ancora parecchio all’inizio di campionato: chissà che anche l’ultima settimana di calciomercato, soprattutto con l’arrivo del bomber, non porti a un’accelerazione.
Ore 17.30 – (Il Piccolo) Il rinvio di una settimana della chiusura del calciomercato non è stata preso molto bene dall’entourage alabardato, che contava di chiudere le ultime operazioni ieri, perché come noto le posizioni si smussano con l’avvicinarsi del gong finale. Adesso invece alcuni giochi possono riaprirsi e ci sarà ancora da attendere. Fatto sta che l’obiettivo principale di questa ultima settimana da parte della Triestina è l’acquisizione di una prima punta, e non è un mistero che Granoche continua a essere in pole position, anche se l’affare è tutt’altro che definito. […] Visto che uno spazio pressoché fisso ce l’avrà Mensah, e che Bracaletti verrà spesso impiegato proprio da trequartista, ecco che i posti a disposizione non sono poi molti. Proprio per questo motivo, in casa alabardata si vuole ponderare per bene anche l’eventuale operazione Cesarini. Innanzitutto va ricordato che per arruolarlo deve liberarsi uno slot over: Bariti è sempre il maggior indiziato a partire, ma un possibile scambio con il Fano per l’attaccante Giordano Fioretti, 32 anni, lascia piuttosto fredda la Triestina. Non è in discussione ovviamente il valore di Cesarini, che sta recuperando tra l’altro da un lungo infortunio, ma il timore è che possa portare via troppo spazio ai giovani che l’Unione vorrebbe lanciare, come Procaccio e Hidalgo. Poi, se capiterà l’occasione, è possibile che l’operazione si faccia comunque.
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Domenico Germinale, neo acquisto del Pordenone, ha uno scudetto in bacheca. È quello del 2006, tolto alla Juventus per i fatti di Calciopoli e assegnato all’Inter. Domenico se l’è guadagnato per aver collezionato una presenza in prima squadra nel match contro il Cagliari. Roberto Mancini lo fece esordire, diciottenne, in Serie A assieme a Leonardo Bonucci. Due strade, due destini diversi. «Sfiorai anche un gol di testa su assist di Veron ha raccontato Germinale tempo fa a Gianluca Di Marzio -. Ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe cambiato se quel pallone fosse entrato. Forse niente, perché la cosa più difficile, a quei livelli è restare, non arrivarci. Bonucci era un giocatore tecnicamente normalissimo, ma mentalmente già ruggiva. È quella convinzione così ostinata che ti fa essere un calciatore di Serie A. Io invece lì ho perso il treno e quando inizi a scendere è dura risalire». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Un rebus chiamato terzino. Il Pordenone sta provando a risolverlo e forse è vicino alla soluzione. Dopo essere stato a un passo da Alessandro Fiordaliso (classe ’99), talento di scuola Torino, e aver sondato la pista Mirko Esposito (’96), approdato alla Sicula Leonzio, il nome nuovo per la corsia destra neroverde è quello di Filippo Florio (’96), la scorsa stagione all’Ascoli in serie B. Si tratta di un giocatore duttile, impiegabile anche come esterno di centrocampo. […]
Ore 16.50 – (Messaggero Veneto) Domenico Germinale. Da qualche ora un nome che sta alimentando i sogni del popolo neroverde. Perché il nuovo attaccante del Pordenone non è un giocatore qualunque, e non soltanto perché nel suo palmarès può vantare (anche se lui non se ne vanta) uno scudetto, seppur d’ufficio, con l’Inter di Roberto Mancini nella stagione 2005-’06. I più attenti hanno scovato un altro suggestivo particolare del suo passato calcistico: con lui in serie A, infatti, sempre con la maglia nerazzurra e nella stessa partita (a Cagliari il 14 maggio 2006), debuttò nella massima categoria un giocatore capace di lasciare in seguito un’importante traccia di sè: Leonardo Bonucci, fresco protagonista dell’estate, dopo il clamoroso ritorno alla Juventus. Germinale, è bene chiarirlo, non è un attaccante particolarmente prolifico. Il suo record in serie C è recentissimo: l’ha conquistato la scorsa stagione segnando 9 reti con la maglia del Fano. Quattordici i sigilli in una stagione e mezza nelle Marche, dove approdò nel gennaio 2017 dal Padova, in cui non riuscì a mettere in mostra le sue qualità. Doti di tuttofare dell’area di rigore. Il nuovo centravanti del Pordenone, infatti, si sacrifica spesso per i compagni di reparto, e all’occorrenza sa giostrare anche alle spalle delle punte. In altri termini, Tesser potrebbe giovarsi di lui anche nelle vesti di trequartista. Magari in coppia (e che coppia) con Berrettoni, alle spalle di Magnaghi o Candellone. Ipotesi che ovviamente attendono i primi riscontri del campo. […]
Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sarà Andrea Mantovani il rinforzo scelto dal direttore sportivo del Vicenza Werner Seeber. Per l’ex centrale difensivo che era svincolato dopo l’ultima stagione disputata a Novara, si tratta di un ritorno in biancorosso in quanto ha già vestito la maglia del Vicenza per i prime sei mesi nella stagione 2014/2015 quando a gennaio venne ceduto proprio al Novara. Mantovani ieri sera era a Caldogno e ha assistito al test amichevole giocato dai suoi nuovi compagni contro il Campodarsego, compagine che milita in serie D, e domani mattina sosterrà le visite mediche. Mantovani firmerà un contratto di un anno con opzione per la seconda stagione e completerà il parco di centrali difensivi a disposizione di mister Giovanni Colella che è composto da Bonetto, Pasini e capitan Bizzotto. Con l’arrivo di Mantovani il mercato in entrata del nuovo L.R. Vicenza può dirsi concluso salvo situazioni dell’ultimo minuto che al momento la società di via esclude, mentre potrebbe esserci almeno una operazione in uscita riguardante il terzino Tommaso Bortot che nel reparto arretrato a disposizione di mister Colella è chiuso da Davide Bianchi ed Andreoni a destra, e da Solerio e Stevanin a sinistra. […] L’amichevole contro il Campodarsego è finita con un netto 5-0 con reti di Curcio, Arma, doppietta di Laurenti e Maistrello. Mister Colella ha schierato la squadra ancora con il 4-2-3-1 modulo sul quale il tecnico della squadra berica sembra puntare. […]
Ore 15.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tris di esordienti in sala stampa al termine del vittorioso debutto del Venezia con lo Spezia. Tra i pali buona la prima dell’erede di Audero e sostituto dell’infortunato Vicario, Luca Lezzerini, il quale pur senza compiere grosse parate ha dovuto tenere alto il livello di attenzione per tutto il match. «Nessun miracolo ma senza dubbio per me è stata una partita impegnativa sotto altri punti di vista conferma l’ex Fiorentina perché con qualche uscita importante, penso soprattutto a quello del primo tempo tempestiva su Okereke, ho tolto in effetti qualche castagna dal fuoco». Fino a ieri il Penzo suscitava brutti ricordi a Lezzerini, sconfitto per 3-1 lo scorso anno con la maglia dell’Avellino. «È vero, ora ho voltato pagina anch’io sta al gioco e devo dire che ci tenevo davvero ad iniziare bene. Esordire vincendo e senza subire gol è il massimo, in fin dei conti il pericolo più grande me l’ha creato Coppolaro (sorride, ndr) ma il suo è stato un grandissimo intervento, anche se la palla non sarebbe entrata. Il mio ambientamento a Venezia? Ottimo, avere davanti difensori con grandi carriere mi aiuta molto, posso solo imparare, devo fare il mio e restare concentrato». […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Un buon esordio e tre punti meritati, magari la prossima volta spero che i ragazzi mi facciano soffrire un po’ di meno». Soddisfazione e sollievo vanno a braccetto nella sorridente analisi di Stefano Vecchi, al termine del suo vittorioso esordio sulla panchina di un Venezia che, al termine dei primi 90′ stagionali, si ritrova in classifica con lo stesso bottino che nella scorsa Serie B era stato raggranellato in tre giornate. «Sicuramente per noi è un ottimo risultato, siamo stati bravi a concretizzare e a monetizzare il gol che abbiamo fatto, tant’è che non abbiamo rubato nulla sottolinea il tecnico bergamasco considerato che avremmo anche potuto trovare il raddoppio, grazie al quale avremmo penato un po’ di meno in una ripresa dove potevamo fare meglio nelle ripartenze. Lo Spezia ha avuto più in mano il pallino del gioco e noi siamo stati bravi noi a non concedere nulla». Lezzerini, infatti, non ha dovuto compiere nessun miracolo. «La compattezza era ed è tra le caratteristiche del Venezia. Nel primo tempo abbiamo espresso un buon gioco, siamo stati aggressivi nella loro metà campo, nel secondo invece siamo stati un po’ costretti all’indietro anche perché non siamo al top della condizione. La vittoria premia la voglia di sacrificarsi dimostrata dal gruppo, sono soddisfatto perché ho visto una squadra dare tutto». […]
Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Subito a segno il Venezia del nuovo tecnico Stefano Vecchi che batte lo Spezia 1-0 nel debutto al Penzo, ma senza entusiasmare e per giunta in uno stadio pieno a metà rispetto all’esordio in serie B dell’anno passato. Gli arancioneroverdi hanno conquistato tre punti importatissimi contro un avversario attrezzato che non è parso però in grande condizione e che ha faticato non poco ad organizzarsi (quasi inoperoso il tanto temuto Galabinov). Schieramento per i lagunari 3-5-1-1, con i due esterni di mediana pronti a rafforzare il reparto arretrato in funzione difensiva, mentre davanti Di Mariano stazionava alle spalle di Vrioni, protagonista di un buon esordio in serie B. Il Venezia ha dovuto fare i conti con una pesante serie di defezioni in ogni reparto (Vicario tra i pali, Modolo all’ultimo in difesa, Pinato squalificato in mediana e per giunta alcuni componenti dell’attacco) ma ha saputo per quasi un’ora tenere il pallino del gioco, gestire bene una supremazia territoriale che però non è sfociata in un chiaro dominio nel risultato se non in chiusura della prima frazione grazie alla rete di Bentivoglio dalla distanza.
A rovinare il primo pomeriggio agonistico dell’anomala stagione che ha visto al via la serie B con solamente 19 squadre, una zuccata aerea tra Domizzi e Bruscagin con quest’ultimo costretto a lasciare il campo malconcio, direzione ospedale di Mestre dove è stato medicato per un profondo taglio all’arcata sopraccigliare destra con 11 punti (anche per il capitano sono stati necessari quattro punti). […] Partenza positiva per il gruppo di Vecchi che deve ancora trovare una propria dimensione che già la prossima settimana potrebbe favorire con i primi rientri. In vista tra sei giorni c’è già un test importante come l’atteso e sentitissimo derby di Padova. Augurando al Venezia che il suo pubblico sappia ritrovarsi e risvegliarsi dopo la pausa estiva.
Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Una pennellata di arancione, una di nero e una di verde. E un gol, quanto basta per portare a casa quel successo che Stefano Vecchi voleva fortemente per iniziare bene l’avventura veneziana. Spezia incerottato, fuori condizione in alcuni dei suoi uomini chiave, orgoglioso quando nel finale prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, inceppato perché non riesce a sfruttare il grande potenziale messo insieme da Guido Angelozzi e che Pasquale Marino sarà chiamato ad assemblare il più rapidamente possibile. Alla fine è 1-0, il massimo risultato con il massimo sforzo. Perché la vittoria è stata sudata, faticosa, tutt’altro che semplice. Decide un tiro nel finale di primo tempo deviato da Mora griffato Bentivoglio, scelto un po’ a sorpresa al posto di Schiavone: «Sono contento per questo gol e soprattutto per aver contribuito a vincere questa partita – sorride a fine gara il match winner – sono stato anche un po’ fortunato, vista la deviazione, ma era importante cominciare con un successo». Ed in effetti è come se quel gol, un po’ fortuito, magari un po’ casuale, avesse sbloccato di testa il Venezia. Che nella ripresa subisce, sì, l’iniziativa dello Spezia, ma poggia sulle solide spalle del suo capitano Maurizio Domizzi, gladiatorio, saggio e attento a non esagerare, sempre concentrato e capace pure di sfiorare il gol in rovesciata nella ripresa. […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Rifinitura fatale a Modolo. Durante l’allenamento di sabato, infatti, il difensore centrale del Venezia in uno scontro di gioco ha riportato un infortunio che sembrava poca cosa, inizialmente, ma che poi lo ha costretto al forfait contro lo Spezia. Una tegola in più per l’allenatore Stefano Vecchi, che al suo posto ha schierato Andelkovic. Vecchi ha preferito Bentivoglio a Schiavone in mezzo al campo. Confermata la coperta corta in attacco. Marsura e Geijo non hanno trovato spazio dall’inizio, mentre Zigoni e Litteri neppure sono andati in panchina.
Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Lo scorso anno c’erano volute tre partite per arrivare al primo successo, con il bottino pieno ottenuto a Bari. Stavolta il primo hurrà arriva subito e meglio di così non si poteva iniziare. «Abbiamo conquistato un ottimo risultato» spiega l’allenatore Stefano Vecchi «potevamo anche raddoppiare dopo un primo tempo giocato bene. Nel secondo abbiamo sofferto un po’ di più, abbiamo avuto delle buone ripartenze e ho visto tanto sacrificio da parte di tutti: alla fine è stato premiato il nostro spirito». Anche l’inserimento dei nuovi sta dando i suoi primi frutti. «Vrioni ha doti importanti» continua il tecnico «deve acquisire un po’ di malizia ma ha potenzialità fisiche che pensa di non avere. Il salvataggio finale di Coppolaro è stato quasi un gol e anche Di Mariano ha fatto bene in un ruolo non suo». Nota negativa gli infortuni: stavolta è toccato a Bruscagin dopo lo scontro con Domizzi. «Oltre a lui (finito all’ospedale con 11 punti ndr)» continua Vecchi «Modolo si è fatto male nella rifinitura e anche Domizzi è uscito ferito. Sono tutti di natura traumatica».L’uomo di giornata è Simone Bentivoglio: dal suo destro, seppur deviato, è giunto il successo. «Senza quel tocco di Mora» dice sincero «non so neppure se la palla sarebbe arrivata in porta. Sono stato fortunato ma prendo volentieri il gol. È stata una gara difficile ma abbiamo giocato in modo intelligente, difendendoci bene. Di questi tempi, lo scorso hanno eravamo una neopromossa, eravamo più timorosi, adesso abbiamo maggiore consapevolezza». […]
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Il Venezia inizia il campionato con i primi tre punti, e questa è già una notizia positiva. Non certo una sfida calcio champagne, ma la concretezza ha avuto il marchio arancioneroverde nell’1-0 sullo Spezia in un Penzo mezzo vuoto e sovrastato da nuvoloni carichi di pioggia. Partita bruttina con poche emozioni, ma può starci, il 25 agosto. Il calcio d’inizio della stagione è di Bentivoglio, suo poi il gol decisivo. Il Venezia ha la coperta corta, Vecchi pochi dubbi su chi mettere in campo tra infortunati, giocatori in via di recupero o fuori forma. Si parte con i riflettori accesi e il rischio diluvio. Le squadre si studiano, Marino opta per il 4-3-3 ma lo Spezia costruisce poco e conclude ancora meno. Il Venezia ha in mano il gioco e il palleggio. Cerca spesso di impostare l’azione ma si pianta su qualche ingenuità di troppo prima di trovare la porta, e con qualche errore grossolano, specie quando si avvicina alla porta avversaria. Quel che funziona è la fase di interdizione e il pressing. In mezzo al campo spesso la squadra di Vecchi recupera palloni, mostrando un’attitudine offensiva che potrà rivelarsi interessante nel proseguo della stagione. […] La partita va avanti e Bentivoglio prende in mano le redini del gioco: al 42′ tira centralmente con pallone parato da Lamanna, e al 47′ replica, di mezzo si mette un piede di Mora per la deviazione decisiva e il vantaggio del Venezia. […] Per lo Spezia qualche tiro, più simile ai piazzati dei rugbisti, il Venezia ringrazia e inizia la stagione con il sorriso, anche se allo scadere vede le streghe per una svirgolata quasi sulla linea di Coppolaro. Sabato prossimo a Padova sarà derby e probabilmente tutta un’altra musica.
Ore 13.30 – (Gazzettino) L’unica certezza è che oggi, alle 16, al Nuovo Comunale l’Este scenderà in campo per il primo appuntamento ufficiale della nuova stagione. Ma quanti dubbi, prima di ufficializzare questa partita. I giallorossi, che ospiteranno il Legnago nel primo turno di Coppa Italia di categoria, sono infatti stati vittime del caos estivo che attanaglia il calcio italiano. Così, tra rinvii e riprogrammazioni, oggi gli atestini disputeranno la loro gara in contemporanea con quelle del turno preliminare, originariamente previste per domenica scorsa. Chi delle due passerà il turno, (in caso di parità al 90′ minuto sono previsti i calci di rigore), tornerà in campo domenica 9 per i trentaduesimi di finale (anticipati rispetto a mercoledì 20), per poi finalmente debuttare in campionato, il cui inizio è slittato dal 2 al 16 settembre. Una serie di spostamenti da far venire il mal di testa e che, nell’attesa di conoscere la composizione dei gironi, la cui ufficializzione è attesa per giovedì, ha procurato non poche difficoltà alle società. «Non è nello stile di questa dirigenza fare polemiche e perciò accettiamo questi cambiamenti, se funzionali all’organizzazione dei tornei. Certo, dovremo rivedere un po’ la nostra preparazione ma visto che i comportamenti reali della squadra si vedono nelle partite che mettono in palio qualcosa, sarà l’occasione buona per affrontare con ancora più impegno la coppa», commenta il diesse atestino Maule. […]
Ore 13.10 – (Gazzettino) Sconfitta pesante per il Campodarsego nell’amichevole giocata ieri a Caldogno con il Vicenza. Berici avanti già dopo appena sei minuti grazie a Curcio che deposita in rete un traversone di Rover. Pronta la risposta dei padovani con Trento che imbecca Vuthaj, il suo tentativo è neutralizzato da Albertazzi. A metà frazione altra occasione, ma ancora Vuthaj non sfrutta questa volta la possibilità di arrivare davanti al portiere. Poi ci prova Franciosi, senza trovare la porta. Ancora biancorossi in evidenza, questa volta con Trento che costringe Albertazzi all’intervento. Pochi istanti prima dell’intervallo il raddoppio di casa: Rover recupera palla dopo un intervento difettoso di Carraro e Arma insacca a porta vuota. Caporali potrebbe dimezzare subito lo svantaggio, ma Albertazzi gli nega il gol. Partita ancora più in salita in avvio di ripresa dato che il Vicenza fa centro altre tre volte in tredici minuti. Protagonista Laurenti che firma una doppietta: prima insacca sottomisura sfruttando il cross rasoterra di Gashi, poi replica con un pallonetto di testa sul cross di Andreoni. Il quinto sigillo è firmato da Maistrello che risolve una mischia sotto porta. […]
Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Ieri il Vicenza ha battuto 5-0 il Campodarsego in amichevole: a segno Curcio, Arma, Laurenti e due volte Maistrello. Oggi, alle 16, parte ufficialmente la stagione dell’Este. Al Nuovo Stadio, i giallorossi di Nicola Zanini affronteranno il Legnago nel primo turno di Coppa Italia di Serie D. Il tecnico vicentino dovrà fare a meno di Piazza e Paluzzano, entrambi infortunati. L’ultimo acquisto, il difensore Francesco Viscomi, invece, scenderà in campo dal primo minuto. […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) In sordina, come ogni anno, ma con tanta voglia di stupire. Roberto Venturato alla vigilia del debutto in campionato accetta senza scomporsi i pronostici degli adetti ai lavori che hanno inserito il Cittadella nel lotto delle squadre che lotteranno per la salvezza. «Ci sono realtà calcistiche importanti che hanno costruito rose di giocatori con grandi ambizioni, e questo porta a stilare una griglia di partenza che mette ai primi posti chi ha speso e investito tanto nel mercato. Per quanto riguarda il Cittadella, ha mantenuto la sua identità, il modo di lavorare, puntando su calciatori poco conosciuti, con buone qualità, ma che non hanno esperienza in serie B. Per noi quindi l’obiettivo rimane la salvezza, poi tutto quello che riusciremo a costruire in più sarà un sogno. Prima però dovremo essere concreti, raccogliere punti in campo per alimentare obiettivi più importanti». Tra le squadre indicate per puntare alla vittoria finale c’è il Crotone. «Ha mantenuto la rosa di giocatori che l’anno scorso ha sfiorato la salvezza in serie A, dimostrando in tante occasioni di essere competitiva. Avremo di fronte una squadra che avrà tante possibilità di puntare alla promozione. Per noi sarà quindi un impegno molto difficile, ma penso che in generale questo sia un torneo davvero competitivo e difficile. Con la riduzione a 19 del numero delle partecipanti ci sono meno partite a disposizione, quindi ogni gara diventa fondamentale. Questo aspetto lo dobbiamo tenere bene a mente e prestarvi grande attenzione, perché ti porta a vivere ogni partita come la più importante: il campionato è duro, la qualità generale è aumentata, sono in tanti ad coltivare grosse ambizioni». Venturato lancia un preciso messaggio al suo Cittadella. «Bisogna affrontare le sfide con tanta voglia di conquistarsi i punti in palio. È importante riuscirvi in ogni gara, a cominciare da quella con il Crotone, considerandola come fosse l’ultima, quella decisiva della stagione, anche se siamo appena all’inizio. L’atteggiamento risulterà fondamentale». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Rivoluzione nella continuità. È cambiata metà della rosa rispetto alla scorsa stagione, ma il Citta vuole continuare a stupire. Un desiderio inculcato dal suo allenatore, Roberto Venturato, che, con la partita di stasera contro il Crotone del suo amico Stroppa, inizierà il quarto campionato consecutivo sulla panchina granata (nei tre precedenti una promozione dalla Serie C e due approdi ai playoff, scusate se è poco…), statistica che fa di lui il tecnico da più tempo alla guida della stessa squadra fra quelli del torneo cadetto. Si ricomincia e, per la verità, c’è già la prima tegola di cui tener conto, con l’infortunio di Camigliano, vittima di uno stiramento al flessore della coscia sinistra che lo costringerà a rimanere ai box almeno per un mese, con Frare chiamato a velocizzare il suo rientro dalla fascite plantare che l’ha bloccato negli scorsi giorni. Scontato quindi l’impiego di Drudi accanto ad Adorni nel cuore della retroguardia e pochi i dubbi negli altri reparti, con la formazione che, dalla cintola in su, dovrebbe ricalcare quella vista nell’amichevole di Tombolo di domenica scorsa. Davanti c’è subito un test più che probante. «Il Crotone ha mantenuto la rosa che nella passata stagione ha sfiorato la salvezza in Serie A: di fronte avremo una delle squadre più quotate in ottica promozione», afferma Venturato, che ieri pomeriggio ha anticipato la seduta di rifinitura con l’analisi video della formazione calabrese. «D’altra parte questo campionato parte con tante pretendenti ambiziose e, se la situazione rimarrà quella attuale, con meno partite a disposizione, ogni gara diventerà “la più importante in assoluto”. Servirà la capacità di saper vivere ogni partita come se fosse l’ultima, anche se siamo solo alla prima». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) «Affrontiamo la quadra più pronta: difficile affermarlo alla prima giornata, ma vedendo quanto ha fatto nelle prime due partite in Coppa Italia l’impressione è questa. Ha cambiato molti uomini rispetto all’anno scorso e tuttavia ha mantenuto furore agonistico, ordine e capacità di tenere il campo. In questo momento è la squadra più ostica». Parole di Giovannino Stroppa alla vigilia della sfida tra il suo Crotone e il Cittadella. Il tecnico milanese perde Barberis, che sarà operato stamattina al menisco, ma recupera Budimir almeno per la panchina. La squadra calabrese è partita per il Veneto ieri pomeriggio con un volo charter, mentre, curiosità, per quanto riguarda il Citta la sede del raduno pre-partita non sarà l’abituale Hotel Rometta, chiuso per ferie come altre strutture locali, ma l’Hotel Fior di Castelfranco.
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Per stupire ancora. Per volare. Per confermare che l’incredibile impresa di Coppa Italia con lo 0-3 di Empoli che finisce direttamente nella vetrina di famiglia non è stato un caso isolato. Ma che, anzi, è parte integrante di un percorso che continua, dopo i due piazzamenti playoff e la semifinale dello scorso anno. Il Cittadella è pronto, stasera al Tombolato ci sarà il Crotone, una delle favorite al salto di categoria. Una squadra che ha vissuto un’estate tesa e agitata, perché riteneva che il suo posto fosse in A per il caso plusvalenze del Chievo e che, invece, si ritrova a duellare nell’inferno della B. Un campionato nel caos, che parte fra mille polemiche. E che da oggi comincerà ad emettere verdetti importanti: «Il Crotone ha mantenuto la rosa che lo scorso anno ha sfiorato la salvezza in A – sottolinea Roberto Venturato – questa è una delle squadre più forti della Serie B. In questo momento dobbiamo fare grande attenzione e avere grande capacità di gestire il match, ci sono tante squadre che a inizio stagione hanno grandi ambizioni e questo è un aspetto da considerare, dobbiamo affrontare ogni gara come se fosse la più importante in assoluto. Ho trovato un gruppo di giocatori che hanno dato grande disponibilità. Bisogna dimenticare Empoli e andare in campo per provare a partire bene». […]
Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Zambataro, Broh, Pulzetti, Contessa; Clemenza, Capello; Bonazzoli.
Ore 10.50 – (Gazzettino) In realtà non c’è una medicina giusta, bisogna scendere in campo consapevoli che troveremo una corazzata: rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno. Siamo pronti a soffrire per cercare di mettere in difficoltà il Verona con le nostre armi. Abbiamo giovani di qualità, vecchietti che vogliono dimostrare di potere stare ancora in questo campionato e grande voglia di superare l’avversario. Il calcio sta tornando quello di una volta, nel senso che si sta abbandonando il tiki taka e si cerca più di attaccare gli spazi, e noi siamo pronti a questo». Per di più è un derby. «Dico sempre alla squadra che queste partite non vanno giocate, vanno vinte e cercheremo di farlo. Come ci si riesce? Con la tranquillità, sapendo che abbiamo fatto di tutto per arrivarci al meglio. Spero di azzeccare inizialmente i migliori undici e poi i tre che entreranno a dare una mano. Di sicuro stiamo lavorando molto bene, anche se non siamo al cento per cento. Anche per noi sarà il primo esame di una categoria completamente diversa dalla serie C». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) A quattro anni di distanza il Padova riabbraccia la serie B. Un debutto tanto atteso, che rappresenta anche una tappa storica per lo stato maggiore biancoscudato che per la prima volta respirerà l’aria cadetta sul campo. Se poi ci mettiamo che il tutto avverrà al Bentegodi nel derby con il Verona, ecco che l’appuntamento acquisisce un fascino speciale. Anche per alcuni giocatori sarà l’esordio in categoria, non per Bisoli che l’ha già masticata nella sua carriera da allenatore, anche vincendola (Cesena). «Affrontiamo una super corazzata che è tra le favorite alla vittoria del campionato, per cui sarà una partita molto difficile. Ma siamo consapevoli della nostra forza e dobbiamo approcciare alla gara con grande umiltà. Ci attende un campionato durissimo, nel quale il nostro obiettivo è la salvezza. Ci sarà da soffrire, ma se tutti manteniamo la calma nei momenti di difficoltà e di euforia, questa squadra potrà togliersi soddisfazioni». Si parte appunto con una delle favorite, meglio o peggio? «Non lo so, rispondo dopo la partita. Tutti dicono che è meglio giocare subito con le grandi perché non sono rodate, non hanno amalgama e intensità.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Al Bentegodi si vedrà quasi certamente il Padova con il 3-4-2-1. «In questo momento ho cercato di mettere i giocatori nelle migliori condizioni per farli rendere al meglio – spiega Bisoli – Ci possono essere delle varianti, ma i moduli non sono così importnati per ottenere il risultato, conta l’interpretazione del singolo». Con Bonazzoli unica punta, alle sue spalle i candidati ad agire sulle trequarti sono Capello e Clemenza. Su quest’ultimo il tecnico si sofferma: «Questa settimana ho accelerato il suo inserimento perché non abbiamo tempo, può avere cinquanta-sessanta minuti nelle gambe». Davanti a Merelli tra i pali, agiranno Ravanelli, Capelli e Trevisan, mentre in mezzo al campo sembrano in pole per un posto Zambataro, Pulzetti, Contessa e uno tra Broh e Della Rocca. Sono ventiquattro i giocatori convocati: oltre ai giovani Piovanello e Scevola, fuori Pinzi e Madonna che non sono al top e Marcandella bloccato dalla febbre. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Saranno oltre mille i tifosi al seguito del Padova per il primo appuntamento del campionato cadetto a Verona. Pronti via e il popolo biancoscudato fa subito la propria parte per sostenere la squadra in questo difficile avvio di serie B. Il dato preciso segna quota 1.160, tanti sono stati i biglietti venduti nel tardo pomeriggio di ieri alla chiusura della prevendita riservata alla tifoseria ospite. Un derby che dunque sarà vissuto ai massimi livelli anche sugli spalti, in una stagione che parte subito con il botto dal momento che sabato prossimo è poi in programma un appuntamento di analoga importanza all’Euganeo dove sarà di scena il Venezia. I ragazzi della tribuna Fattori arriveranno nel capoluogo scaligero con il treno e danno appuntamento alle 13.30 in stazione, ma anche l’Aicb ha fatto la sua parte, con due pullman subito andati esauriti e una carovana di auto al seguito. Visti la vicinanza tra le due città, poi, in molti si muoveranno con mezzi propri. I cancelli del Bentegodi apriranno alle 16.15 e il settore riservato ai sostenitori padovani è la curva nord superiore. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Zambataro, Pulzetti, Broh, Contessa; Clemenza, Capello; Bonazzoli.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ma mister Bisoli non si spaventa, spesso ha fatto di necessitò virtù e annuncia battaglia già a partire da oggi: «Siamo consapevoli che si preannuncia un torneo difficile e il nostro primo obiettivo sarà il mantenimento della categoria», ha spiegato il tecnico. «Ci sarà da soffrire, ma dovremo mantenere la calma ed essere in grado di assorbire nel modo migliore sia sconfitte che vittorie. Se ce la dovessimo fare potremo toglierci belle soddisfazioni. Metteremo in campo le nostre armi: giovani di qualità, vecchietti ancora affamati e grande voglia di superare l’avversario». Sarà questo lo spirito con il quale il Padova scenderà in campo anche al Bentegodi, provando a centrare l’impresa: «I derby non vanno giocati, vanno vinti», carica Bisoli. «Ci proveremo, sappiamo che sarà difficilissimo perché affrontiamo una delle grandi favorite alla vittoria finale, ma abbiamo le armi per poterli contrastare, mantenendo la nostra umiltà». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dove eravamo rimasti? Sabato 31 maggio 2014, Padova-Avellino, uno stadio Euganeo mezzo vuoto schiuma rabbia contro una squadra (ma soprattutto una società) appena retrocessa in C. 51 mesi, un fallimento e due promozioni dopo, il Padova torna a calcare la serie B. E lo fa nello scenario migliore possibile, allo stadio “Bentegodi”, per un derby molto acceso contro un Hellas Verona grande favorito alla vittoria finale. Per capire l’attesa che monta in città, basti considerare che saranno più di mille i tifosi biancoscudati che oggi pomeriggio raggiungeranno Verona per celebrare il grande ritorno in cadetteria. Sul campo il Padova parte a fari spenti, dopo un mercato oculato e a budget ridotto, che ha centrato gli obiettivi di ringiovanire la squadra e confermare alcuni gioielli della scorsa stagione, seppur abbia mancato la classica “ciliegina” finale.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Pazzini sì o Pazzini no? I giorni che hanno accompagnato il debutto dell’Hellas Verona in campionato sono stati scanditi da questo dilemma. Dopo gli ultimi sei mesi passati in prestito al Levante, i gialloblù hanno ritrovato il loro capitano, grande protagonista della promozione in serie A del 2017. Ma la concorrenza davanti si è fatta agguerrita, il tecnico Grosso sembra non voler rinunciare al 4-3-3 e alle spalle del “Pazzo” scalpita il nuovo acquisto Samuel Di Carmine, reduce da un’ottima stagione a Perugia. Il ballottaggio tra i due durerà fino all’ultimo, ma per il momento sembra in vantaggio proprio Di Carmine, anche se Grosso non ha sciolto i dubbi: «I due centravanti insieme? Dipenderà dall’avversario e dal tipo di partita», ha spiegato. «Ma anche chi subentra può essere importante. Occhio al Padova, viene da una cavalcata importante e a livello di amalgama è più avanti di noi».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Zambataro, Broh, Pulzetti, Contessa; Clemenza, Capello; Bonazzoli.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La spedizione dei mille (come i tifosi in partenza per il Bentegodi) per cominciare la stagione. Per sognare ancora, per rinverdire una tradizione positiva contro l’Hellas, per ribaltare un pronostico che sulla carta pende chiaramente in direzione Verona. Si alza il sipario e si parte, ecco la Serie B che parte in mezzo alla bufera, che oggi ha 19 partecipanti e domani chissà, fra ricorsi e controricorsi, fra carte bollate, agitatori di masse e contraddizioni. Insomma, oggi ecco la prima, niente male come esordio un Verona-Padova, se poi si aggiunge che fra sei giorni si tornerà in campo e ci sarà un altro derby, quello col Venezia, ecco che il quadro è completo. Pierpaolo Bisoli convoca la conferenza stampa poco dopo le nove del mattino ed è carico come una molla. Carico ma riflessivo, argomenta, puntualizza, tiene vivo il dubbio fra 3-4-2-1 con Clemenza dal primo minuto e il 3-5-2 che diventa quasi un marchio di fabbrica. Per tutta la settimana è stato provato lo schieramento più offensivo, ma ieri a porte chiuse si è vista pure la linea a cinque, con Della Rocca in mezzo al campo al posto di Clemenza. Davanti Bonazzoli sembra favorito su Guidone, ma anche questo ballottaggio promette sorprese, perché già a Bologna Bisoli aveva cambiato idea all’ultimo momento. […]