Live 24! Hellas Verona-Padova, -2: zero paura e carichi a mille, così si preparano i Biancoscudati per la sfida del Bentegodi…

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Ore 19.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 19.00 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 18.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-4-2-1.

Ore 18.00 – Qui Guizza: assenti Madonna, Pinzi e Marcandella.

Ore 17.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tutto deciso quindi? I gironi di Lega Pro verranno ufficializzati nel consiglio dell’8 settembre (ma la suddivisione in aree geografiche dovrebbe essere la stessa della passata stagione), il campionato partirà il 15-16 settembre, il mercato si chiuderà il 31 agosto. Questo è ciò che è emerso dall’assemblea delle società di Lega Pro tenutasi mercoledì a Roma. In atto però c’è una guerra fredda fra Gabriele Gravina (presidente della Lega Pro) e Mauro Balata (presidente della Lega B) dagli esiti imprevedibili. Non c’è ancora nulla di certificato, ma l’orientamento delle società di Lega Pro sarebbe favorevole alla ripetizione della suddivisione geografica già in atto la passata stagione. I gironi verranno ufficializzati dal Direttivo nel corso della riunione dell’8 settembre. Se, come pare scontato, il CD accetterà i suggerimenti delle società il Pordenone si verrebbe a trovare ancora nel girone B. Queste al momento sarebbero le sue avversarie: Albinoleffe, Fano, Feralpisalò, Fermana, Giana Erminio, Gubbio, Imolese, Monza, Ravenna, Renate, Rimini, Sambenedettese, Sudtirol, Teramo, Ternana, Triestina, Vicenza, Virtus Verona e Vis Pesaro. Un gruppo impegnativo per i ramarri che non avranno obiettivi ufficiali, ma che non nascondono nemmeno ambizioni di alta classifica. Resta da vedere se verrà accolta la proposta di Gabriele Gravina di aumentare da quattro (tre dirette, più una attraverso i playoff) a sette le promozioni in serie B per riportare la cadetteria a 22 squadre nella stagione 2019-20 e come verrebbero assegnate le promozioni stesse (2 per girone più una ai playoff o una per girone e 4 ai playoff?). […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Lo scambio con la Sambenedettese è saltato: Stanco non sarà il nuovo attaccante del Pordenone e Lulli non andrà a giocare a San Benedetto. Ma il centrocampista non resterà comunque a Pordenone. In queste ore, infatti, si sta definendo il suo passaggio al Fano. L’uomo-mercato del Ramarro, Matteo Lovisa, è arrivato a Milano per vivere da vicino gli ultimi giorni del calciomercato, che chiuderà sabato a mezzogiorno. Al momento, nonostante le richieste di alcuni club, una proroga sembra alquanto improbabile. Quindi bisogna chiudere le trattative che restano in fretta. E la priorità numero uno del Pordenone è quella di cedere gli esuberi. Luca Lulli, ad esempio, non rientra nei piani del tecnico Attilio Tesser e nelle prossime ore dovrebbe trovare l’accordo con il Fano. È ai saluti, manca solo la firma nero su bianco. Manca anche la firma di Mazzini con la Carrarese: il portiere dell’Atalanta andrà in prestito in Toscana e non difenderà più i pali del club neroverde. […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Partitella in famiglia con la Berretti di Filippo Cristante questo pomeriggio (16.30) al De Marchi per Stefani e compagni. Nei piani iniziali di Tesser e del suo staff tecnico c’era un’amichevole da giocare domani con la formazione perdente del derby di Coppa Italia di Serie D fra Tamai e Chions. La gara in programma lo scorso fine settimana è stata però rinviata a domenica pomeriggio dopo la giornata di lutto dovuta al crollo del ponte Morandi a Genova (tra le vittime c’è anche Marius Djerri, 22enne calciatore del Campi Corniglianese militante in Seconda categoria). Ovvio quindi che il test match con i ramarri sia saltato. Da qui l’esigenza di trovare uno sparring partner per rompere la monotonia delle sedute di allenamento e per valutare le condizioni degli uomini in rosa. La scelta è caduta sulla formazione appunto di Filippo Cristante. […]

Ore 15.40 – (Messaggero Veneto) Febbre da abbonamento. In casa neroverde ci si gode il dato (parziale) della campagna per la prossima stagione di C al Bottecchia: 440 tessere vendute. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un incremento di quasi il 10 per cento. Numeri che stanno facendo la felicità dei proprietari neroverdi, sebbene ancora si attenda la fiammata post ferie. «C’è entusiasmo – dice Carlo Vendrame, neo socio del Pordenone – e si vede, ma ora ci attendiamo un ulteriore scatto: per superare la quota (540) dello scorso anno e dare un segnale forte di partecipazione». […]

Ore 15.20 – (Messaggero Veneto) Trovare un lume nel buio dell’incertezza di questi giorni sembrava impresa ardua. Invece, il popolo neroverde d’un tratto si è svegliato con una nuova, allettante prospettiva. L’ha fornita il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, subito dopo l’assemblea che ha posticipato il via del prossimo campionato al 16 settembre, fissando al contempo la giornata di gironi e calendari (8 settembre). «Chiederemo 7 promozioni», ha annunciato il massimo dirigente della serie C, che ieri è tornato sull’argomento motivando il suo intento che, se accolto dai vertici federali, duplicherà i posti a disposizione per la serie B. Attualmente il salto di categoria spetta alle prime dei tre gironi e alla vincitrice dei play-off. Se passasse la riforma, a beneficiarne potrebbero essere le seconde classificate. Considerato che il Pordenone vanta un secondo e un terzo posto negli ultimi 3 tornei di C, e che quest’estate si è attrezzata per tornare formazione di vertice, quasi inevitabile che le parole di Gravina suscitassero un certo entusiasmo nell’ambiente neroverde. […] Il Pordenone attende e intanto, ora che ha un orizzonte temporale cui guardare (il 16 settembre), continua la preparazione tra allenamenti e partitelle. Oggi (alle 16.30) al De Marchi, la squadra di Tesser sfiderà la Berretti. Il tecnico neroverde dovrebbe ruotare tutti gli uomini a disposizione, ad eccezione di Berrettoni, a riposo dopo la contusione subita con il Venezia. La prossima settimana (sabato 1 settembre?) l’avversaria dei ramarri dovrebbe essere la neopromossa Virtus Vecomp. Dopo il test odierno, Tesser concederà al gruppo 2 giorni di riposo. Intanto, sul versante mercato, obiettivo puntato sul ruolo di terzino destro. In pole rimane Alessandro Fiordaliso (’99) del Torino, anche se le ultime indiscrezioni vogliono il Pordenone pure sulle tracce di Mirko Esposito (’96), di recente svincolato dal Crotone.

Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) I successi con la Primavera dell’Inter lo hanno portato a fare il salto nel calcio professionistico sposando il progetto del nuovo L.R. Vicenza Virtus di Renzo Rosso. Matteo Rover, classe 1999, giovane esterno offensivo nato a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, spiega come è maturata la possibilità di vestire la maglia biancorossa e perché ha accettato questa sfida. «Mentalmente ero già pronto e avevo deciso di andare a giocare In Prima Squadra per mettermi alla prova – spiega lo stesso Rover, presentato alla stampa – e per questo quando il mio procuratore mi ha chiamato dicendomi dell’interessamento del Vicenza. Devo ammettere che c’ho pensato un po’ perché avevo anche altre possibilità, ma a far pendere l’ago della bilancia ha pesato la serietà della società che punta a grandi obiettivi. Soprattutto per questo ho deciso di sposare questo progetto con l’obiettivo di fare bene e, perché no, di vincere il campionato». Rover nella Primavera dell’Inter si è messo in evidenza nel ruolo di esterno offensivo tanto che in molti a Milano lo paragonano per caratteristiche a Candreva.«Senza dubbio il ruolo che preferisco è quello di attaccante esterno, ma ovviamente mi metterò alle dipendenze del mister e giocherò dove mi dirà. Oltre all’esterno ho giocato da mezzala, ho fatto la seconda punta, ma fare l’esterno è il mio ruolo preferito. Mi piace andare in velocità e calciare dai venti metri; come tutti gli attaccanti punto a fare gol e quindi stare più vicino possibile alla porta». […]

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Incerottati all’esordio? Uno stimolo in più a stringere i denti per partire con il piede giusto». Alla vigilia di un Venezia-Spezia che inaugurerà la sua ventiduesima stagione da professionista, Maurizio Domizzi unisce all’esperienza delle sue 38 primavere l’entusiasmo e la carica di un debuttante. Al suo terzo anno in laguna il capitano è pronto a ricaricarsi sulle spalle un team arancioneroverde che domani contro i liguri (ore 18, arbitro Pillitteri di Palermo) si presenterà spuntato o quasi, senza Litteri, con Marsura-Zigoni in dubbio, Geijo in ripresa, Citro appena arrivato e i baby Vrioni-St Clair in preallarme per giocare titolari senza scordare i jolly Fabiano-Di Mariano. «Purtroppo tutti i problemi sono concentrati in attacco, bisogna tener duro queste prime due partite contro Spezia e Padova sprona i compagni il difensore romano perché poi cadrà a pennello la nostra sosta che per fortuna ci aiuterà a recuperare. Siamo molto determinati e motivati, una volta tolto il forse al giorno dell’esordio la voglia del gruppo è aumentata e siamo davvero contenti di partire». […] «Sono molto curioso di capire cosa può dare il Venezia targato-Vecchi. Siamo un gruppo quasi identico a quella reduce da una semifinale-playoff per la Serie A, la continuità ha tanti vantaggi e qualche incognita volendo riconfermarci come singoli e squadra. Io fortunatamente a questo ennesimo esordio ci arrivo benissimo, nonostante l’età non più giovanissima ho lavorato bene, sperando che le partite lo confermino. Lo Spezia ha inserito in attacco Galabinov dalla A? Ha nomi importanti e conosciuti ma ha cambiato molto, in più le prime partite sono sempre un po’ particolari con differenze di valori molto ridotte. Le nostre antenne devono essere ben dritte a prescindere da chi affrontiamo». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Semifinalista playoff nella passata stagione, è un’autentica incognita dopo il cambio di guida tecnica (da Filippo Inzaghi a Stefano Vecchi) e di direzione sportiva (da Leandro Rinaudo a Valentino Angeloni). Compito difficilissimo, quello affidato ad Angeloni. Ridurre il monte ingaggi (8,6 milioni spesi per la prima squadra lo scorso anno) e mantenere la competitività. Persa la stella Stulac, la squadra è quasi la stessa dello scorso con un paio di innesti nell’undici titolare (Di Mariano e Schiavone). Citro è reduce da una stagione non esaltante, ma ha qualità e potrebbe tornare quello di Trapani. Per il resto tante scommesse e operazioni con vista sul futuro, con lo scozzese St. Clair potenziale crac e Zigoni alla ricerca di riscatto: «Con la B a 19 squadre – argomenta Vecchi – la forbice fra playoff e playout è minima. Bastano due partite indovinate o sbagliate per cambiare il proprio destino in meglio o in peggio». […]

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Pronti, partenza, via. Il Venezia si prepara alla prima di campionato in programma domani alle 18 al Penzo contro lo Spezia e non è un caso che si oda forte e chiara la voce del suo capitano Maurizio Domizzi. Che traccia la via, indica il percorso da seguire e torna anche sul blitz (fallito) dell’Assocalciatori per uno sciopero nei primi due turni per la riduzione del format della Serie B da 22 a 19 squadre: «Preciso subito che intendo parlare soltanto di quello che è successo a noi – evidenzia Domizzi – non c’è stato alcun tipo di pressione da parte della società, abbiamo deciso in piena autonomia di scendere in campo. Le motivazioni sono state molteplici, ma quella principale riguarda essenzialmente un aspetto e cioè che con questa scelta della B a 19 non si perdono posti di lavoro. Le tre squadre che sono fallite, ossia Avellino, Cesena e Bari, lo sarebbero state ugualmente e i giocatori si sono svincolati indipendentemente dal numero di squadre iscritte alla categoria. Ho letto le parole di Damiano Tommasi, non so altrove, ma posso assicurare che abbiamo preso la nostra decisione in totale libertà. Con il campionato a 19 squadre si riduce drasticamente il margine di errore, perché le retrocessioni sono sempre quattro e la forbice fra zona playoff e zona playout è strettissima. Ma noi siamo pronti».

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Manca più di una settimana al derby tra Padova e Venezia, in programma all’Euganeo sabato 1 settembre (ore 18), ma l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive ha già emesso alcuni provvedimenti nella riunione che si è tenuta al Viminale. La determina n.29/2018 ha preso in considerazione cinque partite di Serie B: Cosenza-Verona, Spezia-Brescia e Padova-Venezia (1 settembre), Perugia-Ascoli e Crotone-Foggia (2 settembre). Per il derby di Padova viene suggerito di adottare, in sede di riunione del GOS (il Gruppo Operativo Sicurezza che poi ratifica e rende operativi questi “suggerimenti”), la vendita dei tagliandi per i residente nella provincia di Venezia esclusivamente per il settore Ospiti e solo a chi è in possesso della tessera di fidelizzazione.Viene, inoltre, suggerito di aumentare numericamente il servizio degli steward e di rafforzare l’attività di prefiltraggio e di filtraggio.

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Venezia, poche ore all’esordio, il tredicesimo in Serie B, dopo la fusione del 1987. Debutti in chiaroscuro per gli arancioneroverdi che nei dodici precedenti (cinque al Penzo e sette in trasferta) hanno ottento 4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Il bilancio sarebbe positivo sul campo, la differenza la fa la sconfitta a tavolino con l’Acireale nella stagione 1993-1994: 2-1 al 90′, 0-2 dopo la sentenza del giudice sportivo per la posizione irregolare di Mirko Conte. Domani il Venezia giocherà contro lo Spezia, dopo minacce di sciopero. Rinvii che ci furono nelle stagioni 2002-03 e 2003-04 quando il Venezia iniziò il campionato dalla terza giornata: a Trieste con Bellotto (2-1, autorete di Bega e gol di Lele Amerini per il Venezia, Zanini a segno per gli alabardati), al Penzo con Gregucci allenatore contro il Vicenza (1-1, botta e risposta tra Maurizio Rossi e Tamburini nel primo tempo). Il primo esordio, dopo il ritorno in Serie B nel 1991, fu a Lecce con Pasculli a punire la truppa di Zaccheroni, che non andò oltre al pareggio (0-0) nemmeno l’anno dopo a Bologna. Detto della sfida con l’Acireale (rete di Monaco e autorete di Bonanno per il Venezia, rigore di Tarantino per i siciliani), arrivano altre due sconfitte all’esordio: 0-2 ad Avellino nella stagione 1995-96, 1-2 a Ravenna nella stagione 1996-1997 (decise Biliotti dopo l’autorete di Marangon e il pareggio di Baldi). […] L’arbitro di Venezia-Spezia sara Pillitteri di Palermo, tra le altre notizie del giorno Strechie va in prestito alla Lucchese, Signori verso la Sambenedettese, il Monza tenta Fabris.

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Un altro slittamento, stavolta definitivo. La Lnd, contrariamente ai programmi iniziali che volevano la pubblicazione di gironi e calendari dopo Ferragosto (poi spostata alla fine di questa settimana) e l’inizio del campionato il 2 settembre, ha deciso di adeguarsi allo “start” deciso per la Serie C, in quanto le decisioni del Collego di Garanzia dello Sport – che si riunirà il 7 settembre – e del Tar del Lazio sui ricorsi di Como e Santarcangelo potrebbero determinare alcune variazioni. Il campionato di D partirà dunque domenica 16 settembre mentre gironi e calendari verranno diramati a partire da giovedì 30 agosto (con una diretta Facebook sulla pagina della Lnd). […] «Le polemiche non sono nel nostro modus operandi», il commento del direttore sportivo dell’Este Gabriel Maule. «Di sicuro questo slittamento ci spiazza un po’ perché allunga ulteriormente la serie di amichevoli e partite che, per quanto ufficiali come la Coppa Italia, non sono probanti per capire se certi meccanismi siano ormai rodati». «L’unico disagio, se così si può definire, sarà quello di organizzare altri test», aggiunge. «Pazienza: proseguiremo la preparazione per arrivare carichi al 16 settembre». «Quella della Lnd è stata una decisione inevitabile», allarga le braccia il dg del Campodarsego Attilio Gementi. «Purtroppo, con le situazioni che si sono create fra ripescaggi e ricorsi, la Serie D non ha potuto fare altro che adattarsi». «L’unica cosa negativa è che non si conoscono ancora le avversarie», prosegue Gementi. «Tuttavia, siamo contenti per l’anticipo dei trentaduesimi di finale di Coppa Italia che ci permetterà di disputare almeno una partita ufficiale prima del campionato».

Ore 12.00 – (Gazzettino) Il Crotone è in arrivo per domenica sera al Tombolato alle 21 e il Cittadella sta preparandosi per affrontarlo nel migliore dei modi. Ieri la squadra prima dell’allenamento si è incontrata con il presidente AIC (Associazione Italiana Calciatori) Tommasi e da quanto è emerso non c’è rischio di sciopero. «Avevamo già preso la decisione di non scioperare -afferma capitan Iori- e la riunione con Tommasi rientra nell’annuale incontro di routine. Mi interessa arrivare al rinnovo degli organismi della Lega serie B con una data certa e in modo preparato. L’attuale situazione è complessa con tanti problemi da risolvere». Lo sguardo rientra sulla squadra, che quest’anno si presenta al via del campionato con una rosa molto rinnovata, ma la società e la mentalità sono le stesse. «C’è la stessa voglia di fare bene -riprende Iori- e chi è arrivato si è messo subito in questa ottica lavorando su un progetto ben preciso». I primi riscontri dopo il raduno di Lavarone, dalle amichevoli alle vittorie in Tim Cup con il Monopoli e l’Empoli, sono incoraggianti e danno l’impressione che, nonostante i molti giocatori nuovi, la preparazione sia più avanti rispetto agli anni passati. «Non so se siamo più avanti o più indietro, sarà il campo nel corso della stagione a dirlo. Stiamo lavorando bene e chi conosce già l’ambiente sta trasmettendo esperienza e modi di operare a chi è arrivato da poco. Vedo tanta voglia di imparare e di mettersi in mostra». […] Così inquadra la partita con il prossimo avversario: «Il Crotone è una squadra forte con un allenatore che la fa giocare bene con un modulo un po’ particolare. Dobbiamo fare molta attenzione preparando ogni aspetto nel modo migliore». La squadra calabrese è appena retrocessa dalla serie A, ma Iori non fa differenze: «Non è mia abitudine fare griglie prima del campionato. Non ci sono squadre più forti o più deboli, dipende da noi nell’affrontarle nel modo giusto. Concentriamoci su una partita alla volta, sappiamo che prima o dopo dobbiamo incontrare ogni avversaria e due volte. Non vale stilare una graduatoria di difficoltà». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) L’allenamento, in programma alle 16.30, è iniziato un’ora più tardi per via della visita al Tombolato di Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori. Sono giorni caldi per la Serie B ed è inevitabile partire da qui chiacchierando con Manuel Iori. «L’incontro non era strettamente legato al momento attuale: è quello che si fa ogni anno a inizio stagione. Per quanto riguarda la decisione di portare il campionato a 19 squadre, la posizione assunta dalla squadra è quella di non scioperare», precisa il capitano del Cittadella. «La questione è molto complessa per liquidarla in poche parole, l’unica cosa che davvero conta, secondo me, è arrivare ad avere una data certa per le nuove elezioni federali, terminando la fase di commissariamento, in modo da tornare ad avere qualcuno in Figc, con la speranza che siano uomini di calcio».L’esordio con il Crotone incombe (l’arbitro sarà Baroni di Firenze che, curiosamente, ha diretto anche la gara con il Monopoli di Coppa Italia). Considerando che i nuovi arrivi sono stati 14, l’impressione lasciata dalle partite agostane è che Venturato sia già avanti col lavoro, forse più di quello che ci si poteva attendere. «C’è stata una piccola rivoluzione, tanti sono andati via e tanti sono arrivati, ma è rimasta la stessa filosofia. Non so se siamo più avanti o più indietro nei programmi, ma dico che i nuovi si sono messi subito a disposizione, mentre chi era qui da tempo – e mi metto in mezzo – sta cercando di aiutarli a inserirsi. In tutti i ruoli ci sono due alternative, e in ogni zona del campo giovani che hanno voglia di imparare e mettersi in mostra: credo che la competizione aiuterà ad alzare il livello. Le premesse sono buone, ma anche a Empoli abbiamo commesso qualche errorino. Dove dobbiamo crescere? Ad esempio sui calci piazzati: non ci siamo ancora comportati benissimo proprio perché chi è appena arrivato ancora non conosce i segnali per certi schemi». […]

Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) […] La grande incognita, quella squadra che spende pochissimo (ultimo monte ingaggi della categoria di poco superiore ai 3 milioni di euro) e con un dg come Stefano Marchetti che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Anche qui, come a Verona, rivoluzione copernicana, con cessioni a cinque stelle e 12 milioni di euro di plsuvalenze fra Kouamé, Varnier, Bartolomei, Salvi. Sulla carta sembrerebbe una squadra da salvezza, ma puntualmente ogni anno il Cittadella arriva ai confini del paradiso: «Dopo il campionato scorso – profetizza il capitano Manuel Iori – era logico che molti giocatori avessero mercato e la società ha deciso di lasciarli partire. Non sarà facile migliorarci dopo una finale playoff, ma ci proveremo». La stagione è cominciata con un 3-0 al Castellani contro l’Empoli neopromossa in Serie A. Serve aggiungere altro?

Ore 10.50 – (Gazzettino) L’Hellas è una compagine valida tecnicamente e abile nella gestione del pallone, per cui dobbiamo fare la nostra partita di sacrificio e di corsa e alla lunga resistere ai loro attacchi. Anche con il Bologna fino a quando siamo riusciti a tenere il campo, la partita era in equilibrio. Siamo pronti, speriamo di portare a casa un risultato positivo». Al Bentegodi avrà un tifoso speciale. «Il mio primo allenatore quando ero bambino nella squadra della Coop Nordest a Parma. Lavora con mio padre, ed è lui che mi ha portato a cinque anni a giocare e da allora mi segue sempre. I miei genitori verranno all’Euganeo per il derby con il Venezia». Un flash sulla tattica: dal 3-5-2 delle prime settimane nel quale agiva come play, si è passati al 3-4-1-2 nel quale occupa uno dei due posti in mezzo al campo. «Mi trovo a mio agio in entrambe le posizioni, non è un problema». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) E’ arrivato in punta dei piedi, e sta scalando posizioni all’interno del gruppo biancoscudato. Tanto che Bisoli l’ha fatto partire titolare nella sfida con il Bologna di Tim Cup, e domenica al Bentegodi potrebbe essere la sorpresa nell’undici di partenza. Stiamo parlando del centrocampista ventunenne Jeremie Broh, che domenica con il Verona potrebbe fare il proprio debutto in serie B. […] «Dire di aspettarsi di giocare con il mister, non è possibile. Come ci ricorda sempre, non ci sono titolari e riserve. Io mi alleno per farmi trovare pronto e sa che può contare su di me dall’inizio o a gara in corso. Mi fa piacere che in queste prime partite tra amichevoli e Tim Cup il tecnico abbia apprezzato ciò che sto facendo, devo continuare a lavorare su questa strada per conquistarmi un posto. Poi se riesco a trovare spazio con continuità, è fondamentale per un giovane». Aggiunge. «Sappiamo di affrontare una formazione che è favorita alla vittoria del campionato, reputo che sia un bene iniziare con una squadra così forte perché possiamo vedere a che punto siamo e se possiamo dire la nostra in questo torneo.

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] In vista del debutto in campionato Grosso dovrà fare a meno degli squalificati Dawidowicz ed Empereur, oltre all’infortunato Cissè e a Lee che è impegnato con la Corea del Sud ai Giochi Asiatici in svolgimento in Indonesia. In partenza gli scaligeri si disporranno quasi certamente con il 4-3-3 nel quale, rispetto alla sconfitta 2-0 rimediata in Tim Cup sul campo del Catania, tra i pali giocherà l’ex biancoscudato Silvestri, mentre la linea di difesa potrebbe vedere a destra Almici (altro ex Padova) e a sinistra Crescenzi, con la coppia di centrali formata da Caracciolo e Marrone, dato che le quotazioni di quest’ultimo appaiono in crescita in mezzo al pacchetto arretrato. Nella linea di centrocampo appiano sicuri del posto Laribi e Henderson, mentre Gustafson sembra essere in vantaggio sull’argentino Colombatto, che ancora deve calarsi appieno nella nuova realtà e al quale potrebbe comunque essere riservato almeno uno spezzone a gara in corso. Nel reparto avanzato invece sembrano avere il posto assicurato Matos e Ragusa, mentre per quanto riguarda il terminale centrale il tecnico dovrà scegliere uno tra Di Carmine e Pazzini, con l’ex Perugia che nella sfida di Coppa con il Catania era stato preferito in partenza. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Partitella in famiglia ieri per i biancoscudati che hanno affrontato la formazione under 17 allenata da Claudio Ottoni, amichevole utile per mettere a punto alcuni meccanismi in vista del derby d’esordio con il Verona. Nella prima frazione Bisoli ha dato spazio alla presunta formazione titolare con Merelli tra i pali protetto da Ravanelli, Capelli e Trevisan, mentre a centrocampo le corsie laterali sono state affidate a Zambataro (destra) e Contessa (sinistra) con il tandem centrale tutto esperienza composto da Della Rocca e Pulzetti. In avanti invece Capello e Clemenza hanno agito a supporto di Bonazzoli, con quest’ultimo che si è reso protagonista di una doppietta. Nella seconda frazione spazio anche agli altri compagni, con i soli Pinzi e Madonna alle prese con un lavoro differenziato per i rispettivi acciacchi muscolare, e non saranno disponibili per domenica. Oggi alle 17.30 si replica alla Guizza. Oggi è il giorno del passaggio ufficiale di De Cenco al Sudtirol, anche se deve essere ancora decisa la formula del trasferimento tra biancoscudati e altoatesini. Si attendono sviluppi anche sul fronte Russo, che sta trattando con il Vicenza: un anno di contratto, più opzione per la stagione successiva l’offerta dei berici, fermo restando che va trovata la quadra anche con riguardo agli emolumenti. Per Chinellato invece continua la trattativa con l’Albinoleffe, mentre la situazione di Mandorlini è ancora in stand-by. C’è tempo fino alle 12 di domani per trovare una soluzione. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Insomma, elementi di sicuro affidamento che si vanno ad aggiungere ai vari Giampaolo Pazzini, bomber che non ha bisogno di presentazioni, Ryder Matos (in A con Fiorentina, Carpi e Udinese) e al leader difensivo Antonio Caracciolo. In porta, invece, una vecchia conoscenza del Padova, Marco Silvestri. Con ogni probabilità, mister Fabio Grosso – che dovrà rinunciare a Lee (impegnato col la Corea del Sud ai Giochi Asiatici) e Dawidowicz (squalificato) adotterà il 4-3-3 con Silvestri fra i pali, la difesa composta da Almici (altro ex biancoscudato) a destra, Crescenzi a sinistra e la coppia Caracciolo-Marrone al centro. Sulla mediana, oltre a Laribi ed Henderson, ci sarà quasi sicuramente Gustafson. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] La rosa a disposizione di Fabio Grosso (reduce dall’esperienza al Bari) è di prim’ordine: in estate sono arrivati – grazie al lavoro dell’altra new entry, il direttore sportivo Tony D’Amico – sia giocatori che conoscono bene le dinamiche della Serie B, sia elementi che hanno ben figurato in A. Basti pensare al centrocampista svedese Samuel Gustafson, già del Torino prima di approdare al Perugia, squadra con la quale ha partecipato ai playoff. Ma anche a Liam Henderson, lanciato dagli scozzesi del Celtic e valorizzato da Grosso a Bari. E ancora: Luca Marrone, eterna promessa della Juventus, Karim Laribi, Jure Balkovec, Karamokò Cissè, Antonino Ragusa – vero e proprio “colpo” dal Sassuolo – e Samuel Di Carmine, gioiello d’attacco che nel biennio a Perugia è sempre andato in doppia cifra.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Oggi ci sarà l’ultima seduta pomeridiana alla Guizza (inizio alle 17.30) mentre, domani mattina, ci sarà la rifinitura sempre al Memo Geremia. Sul fronte mercato, l’unica novità riguarda Caio De Cenco, che ha trovato l’accordo con il Südtirol e ha salutato i compagni. Il dg Zamuner ha tempo fino a sabato alle 12 per cedere Russo, Mandorlini e Chinellato, quest’ultimo cercato dall’Albinoleffe.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ecco i numeri di maglia del Padova: 1 Perisan, 2 Nnodim, 3 Contessa, 4 Serena, 5 Trevisan, 6 Ceccaroni, 7 Pulzetti, 8 Minesso, 9 Guidone, 10 Sarno, 11 Pinzi, 12 Favaro, 13 Capelli, 14 Zambataro, 15 Broh, 16 Madonna, 17 Piovanello, 18 Mazzocco, 19 Moro, 20 Ravanelli, 21 Marcandella, 22 Merelli, 23 Cappelletti, 24 Lordkipanidze, 25 Belingheri, 26 Cisco, 27 Bonazzoli, 28 Capello, 29 Vogliacco, 30 Scevola, 31 Russo, 32 Della Rocca, 33 Salviato, 34 Chinellato, 35 Mandorlini, 37 Gavagnin, 38 Clemenza.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) […] Tornato in B dopo quattro anni di assenza, una sparizione sportiva dal calcio professionistico e due promozioni, il Padova si presenta ai nastri di partenza a fari spenti. Con un budget ridotto e tante conferme rispetto alla passata stagione. La ciliegina è Luca Clemenza, un giocatore che ha incantato nella tournée nordamericana della Juventus e che ha colpi straordinari. Può essere l’anno della sua esplosione. Manca ancora un centravanti, nel frattempo si scommette su Federico Bonazzoli, uno che Roberto Mancini definiva un predestinato: «Il nostro obiettivo è quello di salvarci – spiega il capitano Nico Pulzetti – sarebbe presuntuoso chiedere di più. Cominciamo a Verona contro una big e in un derby, la speranza è quella di partire bene». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Scruti gli almanacchi ed ecco il dato che balza all’occhio. Nelle ultime otto partite disputate, il Padova viaggia con una tradizione largamente positiva rispetto al Verona. Appena una sconfitta, nella stagione 2008-2009 in Prima divisione Lega Pro per 1-0 e poi ben cinque successi e due pareggi. L’ultima volta in un Bentegodi con un clima da corrida il 4 marzo 2013 fu 2-0, con reti segnate da Diego Farias e Aniello Cutolo. L’attaccante campano, ex di turno, sfidò apertamente il pubblico di casa, andando a bersaglio e portandosi le mani sulle orecchie: «Me la ricordo bene quella partita – sorride Franco Colomba, che di quel Padova era l’allenatore – vincemmo 2-0 pur partendo sfavoriti sulla carta e contro un Verona che veleggiava in cima alla classifica. Giocammo una partita intelligente, avevamo un attacco niente male con Cutolo, Farias e Babacar. Mi ricordo bene quella sera perché eravamo in silenzio stampa, il motivo onestamente non l’ho mai capito. Vincere una partita come quella mi è rimasto dentro, peccato che dopo quel blitz ci fu un Padova-Vicenza da incubo. Prendemmo tre pali, attaccammo tutta la partita e prendemmo gol in modo assurdo. Avremmo dovuto vincere e invece a fine gara ci siamo trovati con una sconfitta da metabolizzare. Da quel momento in poi la stagione purtroppo è girata per il verso sbagliato». A distanza di cinque anni e mezzo, la storia domenica si ripeterà. E i rapporti di forza anche stavolta sulla carta sembrano sorridere al Verona: «Ma il Padova è una squadra tosta – spiega Colomba – conosco Bisoli e sicuramente venderà cara la pelle. Il pronostico dice che l’Hellas è favorita, ma siamo alla prima di campionato e il Padova se la giocherà sicuramente». […]




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