Ore 19.10 – Qui Guizza: ultimi scampoli di partitella. Molti i tifosi ancora presenti al centro sportivo Geremia.
Ore 18.50 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto. Si prosegue coi test sul 3-4-1-2.
Ore 18.30 – Qui Guizza: proseguono gli esercizi per il miglioramento del giro palla.
Ore 18.10 – Qui Guizza: si passa al lavoro col pallone. Regolarmente in gruppo anche i nuovi acquisti Clemenza e Vogliacco.
Ore 17.50 – Qui Guizza: lavoro atletico. A parte Pinzi, Madonna e Della Rocca.
Ore 17.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Niente sciopero dei giocatori, almeno per il momento. La riunione che si è tenuta ieri tra l’Associazione Italiana Calciatori e i capitani delle 19 squadre di serie B e delle sei società di serie C (Virtus Entella, Catania, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana) che hanno presentato domanda di ripescaggio non ha portato risultati pratici. É prevalsa la linea della trattativa con la volontà di Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, di incontrare nuovamente il presidente della Lega B Mauro Balata per chiedergli di rinviare le prime due giornate della serie cadetta in modo da conoscere il pronunciamento sui ripescaggi del Collegio di Garanzia del Coni (la sentenza è infatti prevista per il 7 settembre, ovvero a campionato in corso) prima di iniziare l’attività agonistica. In altre parole Tommasi ha abbracciato la linea di Gabriele Gravina. Il presidente della Lega Pro aveva già deciso di rinviare la presentazione della composizione dei gironi e dei calendari di serie C. «Se facessimo calendari e gironi ora e facessimo partire il campionato nel primo weekend di settembre aveva detto il presidente della Lega Pro – potremmo trovarci una settimana dopo con alcune delle nostre iscritte ripescate in serie B. In tal caso dovremmo rifare gironi e calendari e annullare i risultati delle gare in cui sarebbero state coinvolte le ripescate». […]
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Quella di Jacopo Murano era una favola: dalla Serie D alla Serie A senza passare dalla porta di servizio della C e della B. Capocannoniere due stagioni fa nel massimo campionato dilettantistico (26 reti realizzate con la maglia del Savona), è stato notato dalla Spal. Una storia che ricorda un po’ quella di Kevin Lasagna, passato dall’Este al Carpi. Poi dal club emiliano, Murano è passato al Trapani. Una stagione di transizione, dopodiché è scattato il rientro automatico a Ferrara. Ora sulle sue tracce è piombato il Pordenone, ma c’è un problema. All’attaccante è stato diagnosticato un problema cardiaco, e su queste cose è meglio andarci con i piedi di piombo. Il calcio è già pieno di casi finiti male. Ecco allora che la visita in programma a Ferrara il 24 agosto, a ridosso della fine del mercato, risulterà decisiva. Il Pordenone attende: ha trovato nel classe 1991 il suo nuovo attaccante, ma bisogna ancora attendere il responso medico. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Si attendeva per domani la pubblicazione dei calendari di serie C. Invece, l’ipotesi sembra sfumare. E così cresce la sensazione che nemmeno domenica 2 settembre sarà quella buona per far partire il campionato. Rimane concreta la possibilità di un rinvio al 9 settembre, con un dubbio di fondo che potrebbe far slittare il semaforo verde addirittura a metà del prossimo mese. Ormai è chiaro che sia in B sia in Lega Pro si vuole attendere la sentenza del Collegio di Garanzia, cui si sono rivolte le società escluse dalla Cadetteria dopo la decisione di ridurre a 19 squadre il format del torneo. Il pronunciamento è atteso per venerdì 7 settembre: è quella data il vero spartiacque di questo tormentato avvio di stagione, pur con l’ulteriore possibilità per i club interessati di ricorrere al Tar del Lazio. Se così sarà, due giorni (dal 7 al 9 settembre) potrebbero non bastare per avviare il campionato. […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Snervante attesa. Il Pordenone riprende oggi ad allenarsi con una doppia seduta al De Marchi (inizio alle 10.30 e alle 17). Ma l’orizzonte cui guardare rimane ancora nebuloso, vista l’incertezza sul via del campionato. Non bastasse, il Pordenone non disputerà neppure l’amichevole originariamente in programma per sabato con una tra Tamai e Chions. Entrambe le potenziali rivali, infatti, saranno impegnate nel recupero del turno preliminare di coppa Italia. E il Pordenone, al momento, non ha trovato sostitute. Risultato: ci si continua ad allenare senza una meta precisa e con un orecchio ancora rivolto al mercato.Ma è almeno in quest’ultimo fronte, in attesa delle gare che contano, che si registra qualche novità per il popolo neroverede. Il Pordenone, infatti, si sarebbe messo sulle tracce di una prima punta con tutti i crismi del bomber di razza. Si tratta di Jacopo Murano (classe ’90), la scorsa stagione protagonista con il Trapani (serie C), con 10 reti in 31 presenze. Il giocatore appartiene alla Spal, società che un anno fa l’ha prelevato dal Savona, club in cui si è messo in luce con ben 26 centri in una sola stagione (in serie D). L’approdo nella massima serie, però, è rimasto un sogno, in quanto i ferraresi l’hanno mandato in prestito in Sicilia.E ora? Fisico possente ma veloce (non a caso, il suo idolo è il Ronaldo interista), Murano potrebbe essere il tassello giusto per completare il reparto avanzato neroverde. Soprattutto nel caso in cui negli ultimi giorni di trattative si concretizzasse la cessione di Gerardi, molto corteggiato, in primis, dalla Lucchese. […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Agosto è il mese del calciomercato, degli acquisti importanti e dei sogni dei tifosi. Nel caso specifico di Djibril Cissè, 37enne ex attaccante della Lazio con una carriera importante alle spalle: ha fatto notizia il suo ritorno in Italia all’AC Vicenza Calcio 1902, una società creata dall’imprenditore francese Brice Desjardins che ha anche tentato, senza successo, di acquistare il fallito Vicenza calcio all’asta. La particolarità di questo club è che ad oggi non esiste, cioè non è affiliato alla Figc a cui Dedjardins ha presentato richiesta per giocare in serie C o serie D. Domanda destinata a ricevere una risposta negativa visto che, da quanto trapela in Figc, al massimo l’AC Vicenza Calcio 1902 potrebbe partire dalla terza categoria. Una situazione, questa creata da Desjardins, che ha disturbato non poco il presidente del nuovo L.R. Vicenza Virtus Stefano Rosso che ha chiarito quale sia il pensiero del club di via Schio. «Non abbiamo capito da dove spunti questo nuovo Vicenza, una società non affiliata, non iscritta a nessun campionato, e che di conseguenza non può avere alcun tesserato. Riteniamo che abbia la finalità di creare confusione, si tratta di un abbinamento fuorviante e distorto del nome e dell’immagine di Vicenza. Da parte nostra non possiamo che ribadire di essere persone serie e competenti, e per questo non ci stiamo a essere messi in discussione da un contesto paradossale». […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’Assocalciatori non ha il pieno sostegno dei propri tesserati, incoraggia ma non proclama lo sciopero così la Serie B per il Venezia partirà regolarmente con lo Spezia sabato 25 agosto al Penzo (ore 18). Il rischio di veder posticipato l’inizio del campionato sembra ormai schivato, dopo che ieri a Roma i capitani delle società cadette pur affiliati Aic hanno dichiarato di voler scendere subito in campo, non andando cioè contro la volontà dei loro presidenti-datori di lavoro. Otto giorni fa il voto unanime dei club favorevole al taglio da 22 a 19 squadre aveva avuto il via libera dalla Federcalcio, con conseguente avvallo dei calendari pubblicati: una benedizione che ha spinto i giocatori di 15 squadre su 19 (compresi i tesserati del Venezia rappresentati da Marcello Falzerano, ed esclusi quelli di Palermo, Foggia, Lecce e Cosenza) a dichiarare all’Assocalciatori di essere contrari all’eventuale sciopero. In serata l’Aic ha corretto il tiro annunciando uno stato di agitazione e chiedendo in un comunicato «al commissario straordinario Figc e alla Lega B il rinvio delle prime due giornate di campionato». Il tutto in attesa che il Collegio di Garanzia del Coni si pronunci il 7 settembre sui vari ricorsi, ma il presidente cadetto Mauro Balata ha già chiarito che «la B deve partire per rispetto delle sue 19 società». «Non nascondo quanto mi sia difficile spiegare anche ai nostri investitori il motivo per cui ogni cosa, dai playoff ai calendari al numero di iscritte, sia un caos – ammette il presidente arancioneroverde Joe Tacopina -. I tempi e modi delle varie decisioni non vanno certo bene, tuttavia scendere a 19 squadre è la decisione giusta per un calcio italiano che deve smetterla di farsi del male da solo. Per noi avere tre team in meno è meglio, anche se cambia poco poiché il torneo sarà comunque molto competitivo, ma il Venezia è fortissimo per affrontare la B. Sarà una stagione speciale, ne sono sicuro». […]
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il 29 marzo aveva firmato il 2-1 del Frosinone costato al Venezia la discesa a -8 dal secondo posto, con conseguente definitivo accantonamento di ogni velleità di promozione diretta in Serie A. Pochi mesi dopo Nicola Citro ha saltato la barricata per essere protagonista in arancioneroverde, intanto però da Joe Tacopina, oltre a un benvenuto carico di speranze, ha dovuto incassare la frecciatina «mi ricordo molto bene quel gol, grazie ancora Nicola» che ha strappato sorrisi durante la presentazione del neo attaccante lagunare. «Al presidente posso solo dire grazie per questa splendida opportunità, sono qui per aiutare il Venezia ad alzare ancora l’asticella dei suoi obiettivi le buone intenzioni di Citro perché a questo, sempre, puntiamo tutti. Da avversario ricordo una squadra compatta, che gioca bene e con idee chiare, con una difesa forte che, da attaccante, sono felice di avere ora dalla mia parte». Seconda punta di ruolo («mi piace adattarmi alle caratteristiche del mio partner in avanti») Citro è soprannominato il Messi di Fisciano, il paese salernitano da cui è partito. In laguna arriva in prestito «con quel diritto di riscatto che saremo ben felici di esercitare la prossima estate, anche perché lui era la nostra prima e unica scelta» ha assicurato il ds Valentino Angeloni. […]
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sciopero sì, sciopero no. Sciopero forse. Nessuna decisione ufficiale è arrivata dalla riunione operativa andata in scena ieri a Roma fra i vertici dell’Aic e i capitani delle squadre di Serie B. Al momento non è stato partorito alcuno stato di agitazione, anche se i giocatori del Venezia si sono espressi in modo piuttosto chiaro contro l’ipotesi di uno sciopero inviando anche una lettera in merito: «I ragazzi hanno fatto una scelta di contrarietà allo sciopero come hanno fatto tante altre squadre – ha spiegato il ds Valentino Angeloni – è una decisione loro in cui ascoltiamo quello che hanno avuto da dire e rispettiamo la posizione assunta». Anche il presidente Joe Tacopina ha detto la sua: «E’ difficile spiegare alla gente che segue il Venezia dall’estero – dice Tacopina – cosa è successo l’anno scorso in occasione dei playoff o la tempistica delle decisioni che ci ha portati a questa situazione. Dobbiamo smetterla di farci del male come calcio italiano, a volte bisogna pensare anche al bene comune e non all’interesse personale». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Per il Venezia si è chiuso il mercato in entrata, ma non ancora quello in uscita. Ieri sera il club ha ufficializzato il prestito del difensore classe 1999 Emanuele Cigagna alla Reggio Audace, la nuova società di Reggio Emilia che disputerà la prossima Serie D. Mentre il direttore sportivo Valentino Angeloni ha confermato le trattative per Fabris, cui si aggiungerebbero in uscita anche Signori e Luciani.Sulla vicenda del caos tra calendari, ricorsi, ripescaggi e scioperi in Serie B, il presidente Joe Tacopina è stato molto chiaro: «I miei parenti sono italiani, io amo questo Paese, ma con il calcio ci stiamo facendo del male. Polemiche sui playoff della scorsa stagione, polemiche sui ripescaggi e il campionato a 19 ora. Poi è difficile andare a cercare investitori quando devi spiegare quel che sta succedendo».E sempre ieri la campagna abbonamenti del Venezia ha raggiunto le 1.112 tessere vendute, mentre nell’allenamento pomeridiano hanno lavorato a parte Garofalo, Litteri, Zigoni e Vicario. […]
Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Dici Nicola Citro e non esageri se lo definisci un calciatore che si è fatto da solo. Il nuovo attaccante del Venezia alle spalle ha infatti una storia particolare, rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi, una di quelle dal sapore romantico come ai vecchi tempi. Per il calcio giovanile infatti non è proprio passato, ma il suo esordio è arrivato direttamente nella Promozione campana con la maglia della Sanseverinese. Aveva 17 anni, ha messo assieme in tre stagioni 47 presenze e 20 gol, poi Trapani e Frosinone, arrivando nel calcio che conta qualcosa a a 25 anni. E ora il Venezia, squadra alla quale nello scorso campionato aveva pure segnato. «Sono felice di questa scelta, perché mi sono sentito da subito accettato come fossi in una famiglia» ha detto ieri durante la presentazione, «la voglia è quella di disputare un campionato importante, perché di gavetta ne ho fatta davvero tanta. Arrivo da due buoni campionati, questo Venezia ha cambiato pochissimo, e l’idea che mi sono fatto è quella di un gruppo unito». Citro può fare la seconda punta nel 3-5-2 di Stefano Vecchi, adattandosi alle caratteristiche dei compagni di attacco. «Quello sarà l’ultimo dei problemi» precisa il giocatore salernitano, «la fortuna è che almeno stavolta la difesa del Venezia non ce l’avrò contro. Sto bene e sono pronto al campionato, se il nostro allenatore me lo chiederà, sarò ben felice di scendere in campo già sabato contro lo Spezia». […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) Esperto, imponente ma dal piede educato e ingaggiato dopo un corteggiamento durato oltre due mesi al giusto prezzo. Così il diesse Gabriel Maule descrive Francesco Viscomi, il difensore centrale tanto atteso, ufficializzato ieri dall’Este. Ventisette anni da compiere il mese prossimo, quasi un metro e novanta per novanta chili, il nuovo baluardo della retroguardia giallorossa è di Domodossola e in carriera vanta numerose stagioni da protagonista in categoria. Agli esordi nel Verbania sono infatti seguite le esperienze con le maglie di Santhià, Borgomanero, Bellinzago, Varese e Pro Sesto. […] Con questo innesto, la società di via Monte Cero può dire di aver centrato l’obbiettivo che Maule e il vice presidente Marchetti si erano posti ad inizio mercato, ossia di mettere a disposizione del tecnico Zanini l’intera rosa in tempo per l’inizio ufficiale della stagione. […]
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Francesco Viscomi è il nuovo difensore centrale dell’Este. Ieri la dirigenza giallorossa ha annunciato l’ultimo “colpo” del mercato estivo: Viscomi, 26 anni, di Domodossola, ha alle spalle già 7 stagioni in D, disputate con le maglie di Verbania, Santhià, Borgomanero, Bellinzago, Varese e Pro Sesto.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Venturato sta cercando di convertire Panico. Niente a che vedere con la fede del calciatore, bensì con il suo ruolo nel nuovo Cittadella. L’attaccante arrivato dal Genoa ha sempre agito da esterno offensivo, nel 4-3-1-2 granata potrebbe muoversi da seconda punta attorno al centravanti, ma l’allenatore da qualche giorno sta provando Panico come trequartista: ad Este, sabato scorso, il primo esperimento sul campo. «È una soluzione percorribile – ha sottolineato Venturato – Lui ha le caratteristiche per fare quel ruolo perché è un giocatore generoso e dinamico, e la sua velocità negli inserimenti tra le linee potrebbero risultare molto utile durante la partita. Panico ha il baricentro basso, sa puntare l’uomo e cercare il tiro che sa fare bene. Secondo me può fare sia l’attaccante che il trequartista». Quasi un’investitura quella dell’allenatore. «Abbiamo provato questa soluzione durante gli ultimi allenamenti – ha confidato Panico – Mi sono trovato bene, ad Este mi sono pure divertito ad agire da trequartista, era la prima volta che lo facevo in una partita. Le caratteristiche le ho, so inserirmi negli spazi. Devo migliorare in certi movimenti, però ci lavoreremo». Cosa le ha chiesto Venturato al suo arrivo a Cittadella? «Di apprendere i suoi concetti, piano piano ci stiamo riuscendo. L’allenatore ci ha detto di stare liberi con la testa». Movimenti e schemi che Panico ha già conosciuto in carriera. «Sono abituato a farli, però devo ritoccare qualcosa, alla luce della nuova collocazione tattica, più arretrata». È trascorso un mese di lavoro: come si trova a Cittadella? «Sono stato accolto bene dall’intero gruppo, non ho avuto difficoltà nel calarmi nella nuova realtà, per questo ringrazio tutti». La stagione poi è iniziata bene, con il doppio successo in Coppa Italia, prestigioso quello di Empoli. «È importante partire bene, il cavallo buono si vede sempre all’arrivo, ma se cominci nella maniera giusta, tutto diventa più facile». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Sull’avambraccio porta impressa una frase di Saint-Exupéry: “Fai della tua vita un sogno e del tuo sogno una realtà”. «Me la sono tatuata in occasione dell’esordio in Serie A, era il mio sogno di bambino e l’ho realizzato», spiega Giuseppe Panico. E chissà se un nuovo tatuaggio arriverà col primo gol in maglia granata. Intanto va segnalato che la novità tattica emersa dalle due amichevoli disputate dal Cittadella nello scorso fine settimana (2-2 a Este e 5-0 a Tombolo) è data dal suo impiego nel primo test come trequartista. Il ruolo di Schenetti e, in alternativa di Siega, ma, come ha rimarcato lo stesso Venturato, «Panico ha le caratteristiche per ricoprirlo, perché è generoso e dinamico e, soprattutto, imprevedibile tra le linee: sa puntare l’uomo e ha un gran tiro». Quasi un’investitura, magari per un impiego a gara in corso. E Panico che dice? «Sto cercando di apprendere i concetti del mister. Da trequartista so di dover migliorare in alcuni movimenti: è un ruolo che abbiamo provato in due o tre allenamenti, ma può essere una soluzione. Mi ci sono trovato bene, era la prima volta per me in quella posizione. Lì occorre dare qualcosa di più in fase di copertura, ma si può fare». Tra i nuovi compagni ha legato soprattutto con Rizzo, con cui convive nell’appartamento che fu di Kouamé, e con “Manu” Iori, «che è un vero capitano, uno che si fa sentire quando sbagli». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Un flash su Dal Canto. «Mi sono trovato molto bene, cura tanto la fase difensiva e mi ha insegnato tanti trucchi del mestiere». E consigli doc sono quelli che riceve da Sinisa Mihajlovic, uno che di calcio ne ha masticato parecchio quando giocava e anche adesso che fa l’allenatore. Già perché Vogliacco è fidanzato con Virginia, figlia dell’ex tecnico di Milan e Torino, la quale ha festeggiato la notizia su Instagram quando è stato ufficializzato il trasferimento di Alessandro ai biancoscudati. «Non lo chiamo Sinisa – racconta il difensore – Non so perché ma mi viene da chiamarlo mister. Mi dà molti consigli, e non è come sembra: è una persona molto buona e mi aiuta sempre. Mi trovo molto bene con lui». Quindi rivela un aneddoto: «Quando gli ho chiesto se conosceva Bisoli, mi ha risposto Va da lui che è l’allenatore giusto per te. È il consiglio più importante che mi ha dato quest’estate».
Ore 10.50 – (Gazzettino) «Il mio obiettivo è levarmi l’etichetta di giovane, affermarmi e dare garanzie». Bastano queste parole per fare capire come Alessandro Vogliacco abbia personalità da vendere, pur essendo alla sua prima esperienza con i grandi. Del resto se l’anno scorso nella formazione Primavera della Juventus l’ex biancoscudato Alessandro Dal Canto gli aveva dato la fascia di capitano, un motivo ci sarà. E il nuovo difensore centrale del Padova, che compirà vent’anni il 14 settembre, ha tutta l’intenzione di spiccare il volo sfruttando al meglio questa esperienza alla corte di Bisoli. […] «Come caratteristiche tecniche mi piace Bonucci, anche se Chiellini è il mio idolo fuori dal campo perché è un martello, è sempre concentrato ed è una persona per bene. Vorrei essere come lui: è un esempio per tutti, ed è sempre pronto ad aiutarti».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Poi ogni gioia con i bianconeri è incredibile perché la Juve è il top a livello mondiale e stare con loro è un onore. Tutti i giocatori mi hanno fatto i complimenti e al termine della partita il mister mi ha detto che dopo un gesto tecnico del genere non poteva fare altro che applaudire. Del resto anche gli altri giovani che sono entrati hanno fatto benissimo. Sono contento per me stesso e per tutti gli altri perché abbiamo sfruttato una grandissima opportunità». […] Nella pagina Instagram di Clemenza fa bella mostra la foto insieme a CR7. «Il suo arrivo alla Juve è qualcosa di pazzesco, è il giocatore più forte al mondo e vederlo è stato fantastico anche perché è un idolo che sin da bambino vedevo solo in televisione. Ho fatto solo la foto, non sono riuscito a dirgli niente perché ero molto emozionato. Ho anche avuto la fortuna di allenarmi con lui e di giocarci contro, è una macchina perfetta sotto tutti gli aspetti. E’ il prototipo del giocatore perfetto».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Le sue prime ore da biancoscudato, la tournee americana con la Juventus con tanto di gol strepitoso al Benfica e la foto con CR7. Così si è raccontato ieri ai cronisti Luca Clemenza, uno dei giovani più promettenti del calcio italiano arrivato alla corte di Bisoli nell’ultimo giorno del mercato. Sabato ha raggiunto la squadra a Porto Tolle, domenica ha effettuato il primo allenamento con Pulzetti e compagni. «L’impatto è davvero positivo perché appena sono arrivato, sono stato accolto benissimo dalla società, da tutti i ragazzi e anche dal mister. È una vera famiglia nella quale mi sono sentito bene sin dal primo momento e non vedo l’ora d’iniziare. Bisoli è un grande allenatore, ci tiene tantissimo a tutti noi e sa che siamo una grande squadra». […] Il sigillo realizzato da Clemenza nella tournee statunitense dei bianconeri con il Benfica ha fatto il giro del mondo. «È stato indescrivibile, dopo la partita ancora non me ne rendevo conto.
Ore 10.20 – (Gazzettino) I capitani Iori del Cittadella e Pulzetti del Padova non sono andati alla riunione a Roma perché le due società sono contrarie allo sciopero. […] Questo il pensiero del presidente biancoscudato Roberto Bonetto: «Mi è stato riferito che a Roma erano presenti solo quattro-cinque capitani di B, e i sei di C. Scioperare per cosa? Qui non stiamo parlando di tagliare squadre e posti di lavoro, i giocatori delle compagini che restano in C mantengono il loro contratto. L’Aic deve mettere in condizione le società di poter pagare i giocatori: perché non si lamentano quando prendono contratti astronomici per la categoria? Tutte le componenti devono fare autocritica e lavorare per il bene del calcio, che parte dall’elezione di un presidente federale per arrivare a una riforma del format dei campionati. Noi come B abbiamo preso la palla al balzo». Poi aggiunge: «Se devo spendere una parola, lo faccio per la Virtus Entella perché è una società virtuosa e sana. È retrocessa sul campo, ma avrebbe tutti i motivi di essere riammessa se la penalizzazione al Cesena fosse applicata alla stagione passata».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Non ci sarà lo sciopero dei calciatori, ma permane lo stato di agitazione. Il campionato cadetto scatterà regolarmente nel fine settimana (venerdì l’anticipo Brescia-Perugia), anche se nelle prossime ore il presidente Tommasi dell’Assocalciatori cercherà di incontrare il commissario federale Fabbricini e il numero uno della Lega cadetta Balata. Questo è emerso dall’incontro andato in scena ieri a Roma tra i capitani delle formazioni di serie B (non tutti) e delle squadre di C che sperano di essere ripescate, al termine del quale si è convenuto che non si può scioperare: forse le partite inizieranno con 15 minuti di ritardo. […] A confermare che il campionato avrà inizio, ecco le parole di Balata: «Farlo iniziare è il dovere di un presidente di Lega». E il commissario Fabbricini ha aggiunto: «Rischio sciopero? Mi sembrerebbe strano in questo momento vista la compattezza delle diciannove squadre di B che mi hanno richiesto di non fare ripescaggi. Lo sciopero è un diritto sancito, ma non credo che farebbe il bene del calcio».
Ore 10.00 – (Gazzettino) Dopo la cessione di Bindi al Pordenone, ecco la seconda uscita nelle fila biancoscudate: ieri Candido è andato a Rimini per firmare il contratto che lo lega per le prossime due stagioni ai romagnoli, anche grazie all’incentivo all’esodo avuto dal Padova. Non è invece ancora fumata bianca per De Cenco al Sudtirol, che spera di arrivare a Marchi della Feralpisalò: proprio oggi è prevista una telefonata tra i due presidenti, con il patron altoatesino che vuole una risposta definitiva dal collega. Se l’affare non andrà in porto, chiuderà proprio con De Cenco che è la prima alternativa, tanto che il suo agente Pace si è visto ieri pomeriggio nella sede biancoscudata con Zamuner per parlare della questione. Se invece la trattativa dovesse saltare, ad aspettare il brasiliano ci sarebbe il Monopoli. Pace cura anche gli interessi di Russo, altro argomento di discussione con il diggì: resta viva la pista che porta alla Casertana, ma non siamo alle battute finali. Rimangono poi da piazzare Mandorlini e Chinellato, con la sensazione che bisognerà aspettare sabato, ultimo giorno del mercato di serie C. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Non volevo far litigare nessuno», sorride Clemenza riferendosi alla nota querelle fra il ds del Palermo Foschi (interessato al ragazzo) e l’entourage bianconero. «Sin dall’inizio ho manifestato la voglia di venire al Padova e ho insistito, anche con il mio procuratore, affinché si realizzasse questo trasferimento». Sul primo approccio con i nuovi compagni e con mister Bisoli, Clemenza non nasconde l’entusiasmo: «Siamo stati accolti bene da tutti. In più, il mister tiene tantissimo a tutti noi. I miei obbiettivi? Far bene per la squadra e giocare più partite possibili». L’altro volto nuovo, il 19enne Alessandro Vogliacco, mette subito le cose in chiaro: «Sono qui per levarmi l’etichetta di “giovane”», le sue parole. « Vorrei provare ad affermarmi, ma soprattutto aiutare questo gruppo a raggiungere gli obbiettivi prefissati. Sono rimasto impressionato dai nuovi compagni e dal mister».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Arrivano all’ombra del Santo con la benedizione di…Cristiano Ronaldo. D’altra parte, Luca Clemenza e Alessandro Vogliacco, gli ultimi due acquisti del Padova presentati ieri all’Euganeo, hanno avuto il privilegio di allenarsi con il più forte giocatore del mondo. Una foto con CR7, pubblicata rigorosamente su Instagram, ce l’hanno entrambi, con quella mano sulla spalla posata dal campione portoghese che vale quasi un’investitura. «Nel momento della foto non sono riuscito a spiccicare nemmeno una parola dall’emozione», confessa Clemenza (21 anni), che con la Juventus dei “big” ha affrontato tutta la pre season, segnando pure contro il Benfica nell’International Champions Cup. «Avere la possibilità di incontrare un campione del genere è stato fantastico». Ora, però, nel destino di Clemenza e Vogliacco c’è il Padova, che ha chiuso l’operazione nell’ultimissimo giorno di mercato.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Intanto il Padova sogna qualcosa, meglio, qualcuno che ha già visto: quel qualcuno si chiama Alessandro Del Piero. A oltre venti anni di distanza da Alex, un altro talento purissimo transita per la città del Santo. Si tratta di Luca Clemenza, arrivato in prestito dalla Juventus e che, come Pinturicchio, vuole sfondare nel calcio che conta vestendo la maglia biancoscudata. Non lo nomina mai, Alex Del Piero, cita però CR7, con cui ha condiviso qualche frammento di bianconero: «Fa piacere che il Palermo abbia pensato a me – sorride nel giorno della sua presentazione ufficiale – ma penso che ci sia stato un grosso equivoco e che Juventus e Palermo non si siano capite. Giocare anche solo un minuto nella Juventus è un’esperienza fantastica, il gol che ho segnato nella tournée rimarrà per sempre nel mio cuore. Ho ricevuto tanti complimenti da tutti i compagni e anche da Allegri, fa davvero piacere per me. La foto con Ronaldo? Cr7 per me è un mito, è il miglior giocatore al mondo. Solo il fatto di essere accanto a lui era un’emozione indescrivibile, non sono riuscito a dire niente. Padova è come una grande famiglia, l’obiettivo è quello di salvarsi e sin da subito ho voluto venire qui» Il mercato del Padova, intanto, balla ancora su una possibile punta, uno svincolato da portare a casa solo completate le cessioni. Le opzioni rimangono Filip Raicevic o Federico Macheda, anche se nessuno dei due convince fino in fondo. Un piccolo spiraglio potrebbe aprirsi per Antonio Floro Flores, che ha rescisso con il Chievo e si sta allenando con il Cjarlins Muzane (Serie D).