Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lo stadio Baracca ha riaperto le sue porte per accogliere il primo capitolo del nuovo ciclo del calcio Mestre. Davanti a quasi 100 tifosi, gli arancioneri hanno svolto ieri pomeriggio il primo allenamento sotto l’attenta direzione del tecnico Gianpietro Zecchin, che coadiuvato dal vice Ivan Galante e dal preparatore – ad interim – Enrico Ioppi ha inaugurato la stagione sportiva 2018/19 del Mestre. Alla prima seduta di allenamento dell’anno non è mancato il presidente Stefano Serena, che ha seguito la squadra da bordo campo con sguardo attento assieme al direttore sportivo Enrico Busolin, ancora al lavoro per completare la rosa che disputerà il prossimo campionato di Eccellenza. […] ieri è stata la giornata in cui è stato possibile conoscere tutti i 19 giocatori attualmente sotto contratto con il Mestre: i portieri sono Leonardo Keber (2001, Spinea) e Gianni Careri (1982, Delta Rovigo), in difesa Alberto Lunardon (1999, Vicenza), Nicolò Nalin (1999, Berretti Mestre), Marco Dell’Andrea (1997, Clodiense), Alvise Peron (1999, Berretti Mestre), Nicolò Severgnini (1990, Levico Terme), Riccardo Ugo (1997, Pro Patria) e Gabriel Cavagnis (2001, Berretti Mestre). Per il centrocampo Juri Casarotto (2001, Berretti Mestre), Thomas Chia (1999, Berretti Mestre), Marco Dalla Via (1990, Piovese), Matteo Chin (1996, Adriese), Matteo Marcolini (1985, Campodarsego), Martino Tonolo (2000, Vicenza), Elia Campagnaro (2001, Berretti Mestre), Edoardo Faggin (1998, Este) e per l’attacco Daniel Bradaschia (1989, Como) e Riccardo Zambon (1988, Cordenons). A conti fatti dunque, come confermato dal direttore sportivo Busolin gli ultimi innesti di mercato previsti a breve riguardano un altro portiere ed il reparto offensivo, dove nel caso in cui il Mestre riuscisse a chiudere due contratti si potrebbe utilizzare Bradaschia da mezz’ala nel 3-5-2 previsto da Zecchin. […]
Ore 20.30 – (La Nuova Venezia) Inizia l’avventura del nuovo Mestre nel campionato di Eccellenza agli ordini di Gianpietro Zecchin. Ieri al Baracca si è svolto il primo allenamento a porte chiuse e solo dopo le 17.30 i cancelli sono stati aperti per far entrare un manipolo di tifosi. Zecchin, neofita della panchina, pur avendo il patentino da tre anni, non si nasconde.«Non ho nulla da tenere segreto», esordisce il tecnico, « ma il tempo è poco e devo abituarmi io per primo al nuovo ruolo. Da adesso vedrò le partite da un altro punto di vista e ho bisogno di conoscere i giocatori da un punto di vista tecnico e caratteriale. Per farlo ho bisogno di tranquillità. Abbiamo i profili per disputare un buon campionato e miro ad avere almeno venti giocatori a disposizione. Alcuni li conosco, altri li devo studiare per poterne tirare fuori le potenzialità. I giocatori bravi ci sono, ora tocca a me farli rendere al massimo come è nel dna del Mestre. Potremmo fare un ottimo campionato. Cercheremo di partire forte poi, strada facendo, ci porremo gli obiettivi. Come tecnico alla prima esperienza preferisco essere umile; parto tranquillo cercando di capire più possibile come si vede il gioco dall’altra parte, poi se ottenessi i risultati avuti da giocatore sarei contento, ma se migliorassi vorrebbe dire che ho intrapreso la scelta giusta». […] Ad oggi questi sono gli elementi a disposizione.Portieri: Keber dallo Spinea e Careri dal Delta Rovigo; difensori: Lunardon dal Vicenza, Nalin dalla Berretti, Dell’Andrea dalla Clodiense, Marcolini dal Campodarsego, Peron dalla Berretti, Severgnini dal Levico Terme, Ugo dalla Pro Patria, Cavagnis dalla Berretti; Centrocampisti: Casarotto dalla Berretti, Chia dalla Berretti, Dalla Via dalla Piovese, Chin dalla Adriese, Tonolo dal Vicenza, Campagnaro dalla Berretti, Faggin dall’Este; attaccanti: Bradaschia dal Como, Zambon dal Cordenons. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Non c’è pace in questa travagliata estate della serie C. Ieri si è riunito a Firenze il Consiglio direttivo della Lega Pro, che come previsto ha deciso al momento di posticipare l’inizio del campionato alla prima domenica di settembre e di indire per mercoledì 22 agosto a Roma la definizione dei calendari per la stagione 2018-2019. Ma l’aspetto più clamoroso è che l’assemblea dei club convocata per il 22 agosto, potrebbe addirittura decidere di sospendere il campionato in assenza di certezze economico-finanziarie e per la precarietà della governance del calcio italiano.In sostanza, l’assemblea sarà chiamata ad esprimersi se iniziare o meno il campionato: nel clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano, si è ribadita l’esigenza di convocare l’assemblea elettiva per dar vita ad una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della Figc capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile. […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Se la Triestina di sabato contro il Vesna a Pavanel è piaciuta solamente nella prima parte di gara, va ricordato che proprio nella prima mezz’ora è arrivata la tripletta di Andrea Procaccio, il 22enne neo alabardato proveniente dal Borgosesia che si sta mettendo in evidenza in questi prime uscite stagionali (oltre alla doppietta all’Aviano, si era procurato anche un rigore a Pisa). […] «Sì, nell’amichevole è andata bene e sono contento, il fatto è che mi sto trovando davvero bene con i compagni: sono tutti bravi e soprattutto forti, e se riesco a giocare bene è grazie a loro. Naturalmente essendo piccolino sono favorito e sono entrato già in condizione, magari alcuni difensori sono ancora un po’ indietro nella preparazione e riesco ad andare in porta con più facilità». […] Al momento, nonostante i complimenti ai suoi compagni, lui sembra quello più in palla del reparto offensivo, anzi ha dimostrato di sapersi integrare bene con qualsiasi partner di attacco: «Loro sono dei grandi attaccanti – dice Procaccio – io cerco di mettermi al servizio della squadra. Tra l’altro, essendo tutti più più alti e ben messi fisicamente, riesco a giocarci vicino bene perché si tratta di due ruoli diversi. Io sono uno che viene più a prendere la palla sotto, loro agiscono più avanti. Comunque diciamo che il ruolo di seconda punta per me è perfetto. Magari farò un po’ di fatica in più a capire bene i movimenti: sono nuovo e per me questa è la prima volta in serie C, naturalmente loro hanno molta più esperienza, ma cercherò di apprendere il prima possibile». Appena si esce però dalla sfera personale, Procaccio è pronto ad abbandonare qualsiasi prudenza: l’unico aspetto sul quale sente di sbilanciarsi è infatti quello sul valore della squadra: «Non conosco ovviamente le avversarie, ma nella Triestina mi sembra ci siano molti giocatori che non centrano niente con questa categoria, a mio parere la squadra è una papabile vincitrice del girone».
Ore 19.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 18.40 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 18.20 – Qui Guizza: altro lavoro atletico, si corre senza sosta.
Ore 18.00 – Qui Guizza: esercizi per il possesso palla.
Ore 17.40 – Qui Guizza: a parte Capelli, Della Rocca e Serena.
Ore 17.20 – Qui Guizza: lavoro atletico.
Ore 17.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Simone Iocolano è svincolato. Vittima come tanti altri bravi giocatori del dissesto finanziario che ha colpito il Bari, costringendo il club a ripartire dalla Serie D, si è ritrovato improvvisamente a piedi. Ma non rimarrà disoccupato per molto tempo, vista la qualità di cui è portatore. Esterno sinistro d’attacco di grande potenziale, Iocolano ha tanta esperienza se si parla di Serie C. Nel suo passato ha indossato anche la maglia del Bassano. Ora lo vogliono Vicenza e Pordenone, club pronti a scatenare una sfida che profuma di anticipo di campionato. Due società con grandi ambizioni, due superpotenze della prossima stagione, che iniziano a incrociare le spade già in estate, nel bel mezzo del calciomercato. Il nuovo patron vicentino, Renzo Rosso, era anche il numero uno del Bassano quando Iocolano indossava la maglia giallorossa. Ma il Pordenone non vuole mollare ed è pronto a reggere il ritmo del Vicenza. La sfida è iniziata: Iocolano dovrà scegliere. […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Il 2-2 con il quale si erano chiusi i tempi regolamentari all’Adriatico porta le firme di Burrai (trasformazione del rigore procurato da De Agostini) e Magnaghi. Radio mercato racconta spesso che il Pordenone, oltre a un portiere d’esperienza e a un centrocampista di qualità, sta cercando anche un attaccante da affiancare a Gerardi (assente per affaticamento a Pescara). Forse l’ha trovato in casa, perché Magnaghi ha disputato due ottime partite di coppa e si propone come soluzione anche per il campionato. «Sto bene – conferma Simone -; il lavoro fatto in ritiro è stato molto importante. Un posto da titolare fisso? Me lo devo guadagnare lavorando in silenzio e facendo parlare il campo». Come ha fatto in queste prime due gare ufficiali e anche nelle precedenti amichevoli. Anche il bomber ripassa mentalmente il match all’Adriatico. «Abbiamo tenuto testa a una signora squadra, forte nel palleggio e con tante personalità importanti. Noi abbiamo fatto la nostra bella figura. Anzi, in qualche episodio poteva girarci meglio. L’avevamo preparata bene e siamo scesi in campo vogliosi e determinati. Se le cose fossero girate per il verso giusto ora saremmo qui a commentare un’impresa». Magnaghi chiude la parentesi e pure lui guarda avanti. «Adesso avremo ancora molti giorni per migliorare ulteriormente la condizione, perfezionare i meccanismi e presentarci al meglio al via del campionato». […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Dopo l’impresa sfiorata a Pescara, il Pordenone riprende domani gli allenamenti. Due giorni di meritato riposo, poi si ricomincerà a sudare – è proprio il caso di dirlo – al De Marchi con una doppia seduta alle 10. 30 e alle 17, giovedì unica alle 10.30, doppia venerdì. Sabato probabile un’amichevole col Tamai. La settimana appena iniziata sarà importante anche per il mercato. Vanno definite le uscite di Nunzella (neppure convocato per Pescara) e Lulli in primis, dopo le cui cessioni potrà finalmente essere annoverato a pieno titolo il centrocampista Gavazzi. In partenza dovrebbe essere pure Bassoli, non più Ciurria. In arrivo il portiere Bindi del Padova, oltre a un difensore e forse a un attaccante: circola il nome di Iocolano, bomber classe 89, punta ex Bari e Bassano. […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Il via del torneo 2018-2019 di serie C è a rischio. A renderlo noto è il Consiglio direttivo della Lega Pro – di cui fa parte anche il presidente del Pordenone Mauro Lovisa – che ha indetto un’assemblea il 22 agosto a Roma per decidere «se iniziare o meno il campionato». A rischio dunque pure lo start posticipato della stagione, che dal 26 agosto è stato spostato al 2 settembre. […] A tal proposito si è fatto sentire Lovisa attraverso un’intervista rilasciata a TuttoC. «Visto che non ci ascoltano ai piani alti, un segnale forte dobbiamo darlo – ha detto -. I campionati potrebbero bloccarsi, anche se personalmente spero che si riesca a trovare un accordo e tutto parta in maniera regolare. C’è un mese di tempo. Il problema, però, è a monte: senza un programma serio si risolve un problema nell’immediato, ma non quelli a medio-lungo termine. Noi come Lega di serie C siamo molto uniti in questo, nelle leghe superiori c’è molta più divisione – ha continuato -. E come consiglieri abbiamo il dovere di batterci. Credo che sia arrivato il momento in cui tutti i presidenti dei club di serie A, B e C, assieme ai presidenti di Lega e al commissario, o ancora meglio al prossimo presidente della Figc, si riuniscano per ragionare su una riforma totale del sistema calcio che magari comporti meno squadre professionistiche ma che dia regole certe all’intero sistema». […]
Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) […] Tesser era assolutamente tranquillo a fine gara, anche se afono dopo avere urlato per 120 minuti. «Chiaro che dispiace essere usciti – ha affermato il tecnico -, ma c’è la soddisfazione di avere giocato un’ottima partita, contro una squadra di livello, pur lavorando assieme da appena venti giorni. Ce la siamo giocata e abbiamo avuto diverse occasioni, anche nei supplementari, per chiudere la gara dopo avere rimontato due volte. Poi ai rigori è andata male: il calcio è fatto così. Errori troppo grossolani dal dischetto? Credo abbia giocato un ruolo decisivo la stanchezza, in una fase della stagione in cui non è facile, complice anche il caldo, reggere 120 minuti. Il nostro obiettivo? L’ho detto e lo ripeto: fare un buon campionato. C’è la consapevolezza di dover completare l’organico e di poter crescere e migliorare molto, ma siamo sulla strada giusta». Il mister introduce l’argomento mercato, e allora ecco pronto l’argomento Ciurria, che era finito nella lista dei partenti: entrato a gara in corso a Bergamo contro l’Albinoleffe, aveva dato la scossa. A Pescara ha rilevato Candellone alla mezz’ora della ripresa e ha cambiato la partita, dando una spinta decisiva ai compagni. «Sì ma una l’ha subita lui – scherza Tesser, alludendo a un rigore reclamato dal suo attaccante, ammonito invece per simulazione -. Diciamo che già dopo Bergamo era… un po’ meno nella lista dei partenti, figuriamoci adesso». Quindi rimarrà. […] In questo momento è Simone Magnaghi il centravanti del Pordenone, la punta inamovibile, ferma restando l’incoraggiante prova del debuttante Candellone. «Il ritiro – sono le parole dell’attaccante – mi ha fatto bene. Non sappiamo ancora quando inizierà il campionato, ma tutto sta procedendo in modo ottimale. Abbiamo tenuto testa a una squadra di categoria superiore, forse gli episodi potevano girarci meglio, ma siamo soddisfatti e ripartiamo da questa prestazione. Se mi sento sicuro del posto? Questo mai, so che devo conquistarmelo quotidianamente e continuerò a lavorare in tal senso».
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Una battaglia infinita e i rigori maledetti, che mandano di traverso il boccone e impediscono la vetrina di Cagliari al terzo turno di Coppa Italia. Il Vicenza torna da Palermo con tante speranze e con un pizzico di malcelato orgoglio. Ha trascinato il Palermo, una delle favorite per la promozione in A, a un passo dall’eliminazione, ha cullato per due volte il sogno di espugnare il Barbera. Non sono bastati i gol di Giacomelli e di Tronco ai supplementari, non è stato abbastanza per l’impresa. Adesso tutte le attenzioni si spostano sul calciomercato. E sulla lista della spesa pronta per essere completata. Nel dettaglio: un difensore centrale, almeno un centrocampista, almeno due attaccanti. A voler stare stretti, servono almeno tre innesti, se poi si vorrà allargare un po’ il cordone della borsa, ecco che potrebbero arrivarne anche quattro, di nuovi acquisti. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nella scorsa annata, eliminato all’esordio in Coppa Italia perdendo 2-1 al Penzo col Pordenone, ha poi disputato un super campionato spingendosi fino alla semifinale playoff per salire in Serie A. Per gli scaramantici, dopo lo 0-1 che il Venezia ha incassato l’altro ieri per mano del Sudtirol, ce n’è già abbastanza per incrociare le dita e sperare che Stefano Vecchi, archiviata la prematura eliminazione, riesca davvero a seguire le orme di Pippo Inzaghi. Al netto degli scongiuri restano le prime indicazioni fornite dagli arancioneroverdi, giocoforza contrastanti poiché una discreta prestazione per intensità e insistenza nel manovrare, è stata vanificata dalle polveri bagnate in fase di finalizzazione. Agli esordienti 19enni Vrioni e St Clair c’è senz’altro ben poco da imputare, uno Zigoni a mezzo servizio è stato invece fermato solo da una prodezza del portiere avversario, ma certamente l’assenza degli altri attaccanti (Litteri, Marsura e Geijo tutti acciaccati) ha pesato e non poco.
Infatti il Venezia, davanti ai 1.184 spettatori del Penzo (un anno fa contro il Pordenone erano stati 875), non è riuscito a far valere la categoria di differenza rispetto a un Sudtirol vittorioso all’89’ in contropiede, alla prima incursione o quasi nell’area lagunare. «Esser usciti non è un dramma ma di certo non è una cosa positiva – la franca ammissione di mister Vecchi – perché poter disputare più partite ufficiali sarebbe stato decisamente meglio, soprattutto per provare altre soluzioni e inseguire la migliore condizione atletica. I guai fisici del momento ci stanno e per fortuna sono di poco conto, però rompono il ritmo nella preparazione, più d’uno ha dovuto rallentare, ripartire, recuperare». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un anno dopo, la storia si ripete: prima il Pordenone, poi il SudTirol. In entrambi i casi al Penzo, in entrambi con lo stesso risultato. Sconfitta casalinga, eliminazione dalla Coppa Italia, qualche mugugno del pubblico. Il Venezia volta pagina, si rimbocca le maniche e prova a guardare avanti. Guarda oltre lo 0-1 contro il SudTirol, oltre le occasioni fallite, oltre il gol di un ex mestrino come Alessandro Fabbri che regala il primo dispiacere a Stefano Vecchi. Insomma, i pessimisti storcono il naso e rimpiangono già Filippo Inzaghi nonostante un precampionato coi fiocchi, i realisti comprendono che si tratta solo di calcio d’estate, gli ottimisti ricordano che la grande cavalcata terminata con la Serie A appena sfiorata cominciò proprio dal flop col Pordenone. Non più tardi di dodici mesi fa, quando il Venezia che scendeva dai 1300 metri di Sappada piombava nell’atmosfera irrespirabile della laguna con 37 gradi di giorno e 31 all’ora di cena. Una storia che si ripete un anno più tardi, con la differenza che il ritorno in pianura era stato anticipato proprio per evitare di incappare nuovamente nella trappola perfetta di Coppa. Stefano Vecchi, però, non cerca scuse. Nonostante un attacco falcidiato da assenze, infortuni e acciacchi, la voglia è quella di archiviare alla svelta il passo falso contro il SudTirol e di voltare pagina. E c’è pure qualche novità tattica interessante. Il 3-5-1-1 con St.Clair dietro a Vrioni, in un ruolo alla Luis Alberto, il fatto che Gianmarco Zigoni potrebbe essere tolto dal mercato. Questa sembra essere l’indicazione che arriva dai vertici del club, forse anche per la difficoltà a reperire un sostituto all’altezza. […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) L’eliminazione dalla Coppa Italia di domenica contro il Südtirol è già in archivio, e il Venezia guarda avanti pensando al campionato. Simone Bentivoglio è stato tra i protagonisti della sfida persa contro i bolzanini al Penzo, e spiega così l’accaduto. «Avremmo dovuto essere più bravi nel far girare velocemente la palla e trovare spazi laterali contro una squadra molto chiusa. Siamo all’inizio, la brillantezza magari viene a mancare in questa fase. Faccio comunque i complimenti al Südtirol per quel che sono riusciti a fare. Certo, il gol avrebbe potuto essere evitato e dispiace essere stati eliminati dalla competizione. Ci è venuta a mancare la lucidità nei momenti decisivi, quella da aggiungere alle idee e che ci avrebbe di sicuro permesso di segnare qualche gol. Ora che siamo fuori dalla Coppa Italia ci rimane solo la possibilità di prepararci al meglio per il campionato». Bentivoglio è pronto ancora a mettere a disposizione del Venezia la sua esperienza a centrocampo. Alla terza stagione in arancioneroverde gli obiettivi sono chiari. «Dobbiamo essere ambiziosi e cercare di migliorarci ancora, sapendo che tutto questo passa attraverso un passo per volta. Il vantaggio è ci conosciamo ed cambiato poco. La partenza di Stulac ha visto il Venezia perdere un grande giocatore, che ha dimostrato grandi cose negli ultimi sei mesi e si è meritato possibilità di misurarsi in Serie A. Ma è arrivato Schiavone, altrettanto bravo e che sta a noi farlo inserire nel migliore dei modi per ricostruire qualcosa di importante». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Nella prima partita ufficiale della nuova stagione, al Tombolato contro il Monopoli, per il Cittadella contava solo la vittoria, necessaria per accedere al terzo turno di Tim Cup, domenica prossima a Empoli. La squadra era tornata nel pomeriggio da Lavarone e il caldo della pianura ovviamente si è fatto sentire. «In questo momento della stagione – afferma il tecnico granata Roberto Venturato – non mi aspettavo cose straordinarie, ma vedere applicato quanto abbiamo preparato in queste ultime due settimane. Sono soddisfatto per la voglia e l’entusiasmo dimostrati dalla squadra contro il Monopoli, che era più avanti di noi nella preparazione avendo disputato il suo secondo match ufficiale. Per noi era importante passare il turno di Coppa, ad una ventina di giorni dall’inizio del campionato poter disputare un’altra partita ufficiale vuole dire molto». I motivi per essere soddisfatti sono anche altri: «Non si è fatto male nessuno e tutti hanno dato il massimo per provare a stare in campo come intendiamo. Sappiamo che c’è ancora tanto da lavorare, ma sono contento per come sta procedendo la preparazione e vogliamo pensare positivo». «In particolare la fase offensiva richiede tempo, non poteva essere già alla perfezione, ma la voglia di provarci c’è stata e questo è fondamentale. Il Monopoli ci ha messo in difficoltà in certe situazioni, in particolare nel primo tempo, è una squadra impostata per creare gioco, ben preparata sul piano fisico e tattico». Meglio il Cittadella nella ripresa, anche per il caldo che si fatto sentire di meno. Conferma Venturato: «Sono contento per quanto ha espresso la mia squadra nell’intera partita. Ci sta non riuscire a trovare subito i meccanismi e il gioco in profondità come vorremmo, però la capacità di provarci si è vista. Dopo soli quindici giorni di preparazione abbiamo saputo tenere il campo e centrato l’obiettivo di superare il turno. Nel primo tempo abbiamo faticato a trovare i tempi giusti, ci stava, ma nelle difficoltà siamo stati bravi a leggere la situazione e apportare i correttivi adeguati». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) L’immagine più bella è a beneficio di pochi, e arriva con la partita ormai terminata da una mezzora. Amedeo Benedetti, eroe della serata di Coppa Italia, tiene in braccio sua figlia Matilde, nata un anno e mezzo fa a Cittadella, quando sul Tombolato si sono già spenti i riflettori. La dedica per il gol che ha deciso la gara con il Monopoli, regalando ai granata la trasferta di Empoli di domenica, non può che andare a lei. […] E in questo nuovo Citta rivoluzionato nella rosa, ancora imballato nelle gambe e stordito dall’afa nel primo tempo contro i pugliesi, se c’è una cosa che ha funzionato è stata proprio la catena di sinistra tra lui e il nuovo arrivato Branca. «Intanto va detto che ci sarebbe anche un’altra rete prima di questa», precisa, con un timido sorriso sulle labbra, «e risale sempre a quel derby, perché Litteri se ne prese la paternità dicendo che aveva spizzato il pallone, ma avevo realizzato una doppietta. Comunque, al di là dei gol, l’importante, con il Monopoli, era vincere. Abbiamo fatto vedere qualcosina di buono, ma allo stesso tempo sappiamo che c’è tanto da lavorare. Siamo contenti per il passaggio del turno ma, se parliamo di prestazione, sappiamo di poter e dover fare di più». […] L’asse con Branca, però, sembra già a punto. «Mi ci trovo bene, ci capiamo. Sono molto contento del suo arrivo: è un centrocampista che si muove molto e ti dà sempre l’opportunità di cercare la giocata o la sovrapposizione, e poi ha un gran piede, come si è visto in occasione dell’assist per il mio gol. Per quanto mi riguarda non sono ancora al cento per cento, ma sono contento di come ho risposto». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) É un giocatore con grande qualità, ma da sola non basta neanche a Ronaldo. Bisogna mettere tutto a disposizione: lavoro difensivo, scatto, sapere tenere palla e l’ha capito. Ha bisogno però di un paio di mesi per fare tutto ciò che gli chiedo». Diceva che il campo non vi ha agevolato. «É in pessime condizioni, non si poteva giocare, anche se non deve essere una scusante. La terra addirittura puzza di marcio, ma tra venti giorni sarà rizzollato completamente e mi dicono che avremo il miglior terreno della serie B». Domenica trasferta con il Bologna, che ha allenato per alcuni mesi nel 2011. «Non cerco rivincite. A Bologna torno volentieri, penso di avere lasciato un buon ricordo perché la squadra che avevamo costruito era buona. Spero di fare un risultato importante per il mio Padova, la mia società e i miei tifosi e per noi stessi che stiamo lavorando con grande intensità». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Capelli, Della Rocca e Bonazzoli sono i tre nuovi arrivati sui quali sta puntando maggiormente inserendoli nell’undici di partenza. Una scelta dettata dalla loro esperienza e qualità? «La qualità da sola non basta, anche se quella di Della Rocca e Bonazzoli è forse superiore a tutta la rosa. Bisogna però abbinarci quantità, velocità e attacco alla profondità. Quanto a Capelli, ha un’intelligenza calcistica superiore alla media tanto da avere sbrigato da solo due-tre situazioni. Sono tre giocatori che ci possono dare tanto, senza dimenticare che Ceccaroni è un difensore importante, e Minesso poteva entrare al posto di Marcandella». Bonazzoli ha dato comunque segnali di ulteriore crescita. «Ha fatto un po’ meglio, ma pretendo molto da lui, anche se non gli si può chiedere tutto subito.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il primo sigillo stagionale biancoscudato in una partita ufficiale porta la firma di Capelli, che ha deciso la sfida con il Monza. «Sono soddisfatto soprattutto per la vittoria, ci tenevamo a partire con il piede giusto per andare a giocarci un’altra partita in Tim Cup. Sono contento per il gol, anche se sinceramente ho sfiorato leggermente la palla, per cui devo dividere il merito con il Conte (soprannome di Contessa, ndr). Anzi, forse è più merito suo dato che la palla sarebbe entrata ugualmente in porta». Ha esultato facendo finta di suonare chitarra con la bandierina del calcio d’angolo. É un chitarrista? «No, sono un batterista e mi piace suonare. Ma mimare la batteria è difficile. La dedica? É da cinque anni che non segnavo, e ora posso farla a Mario Morosini che ha anche indossato la maglia biancoscudata. Era un caro amico perché siamo cresciuti insieme nel settore giovanile dell’Atalanta». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Dopo tre settimane di lavoro in ritiro tra Masen di Giovo e Acquapartita, i biancoscudati si ritrovano oggi alle 17 al centro sportivo Geremia per effettuare il primo allenamento nel proprio quartiere generale. Occasione nella quale cominceranno a mettere nel mirino la trasferta valida per il terzo turno della Tim Cup con il Bologna in programma domenica (orario ancora da definire), in vista della quale Pulzetti e compagni affronteranno una settimana tipo di allenamenti: niente più carichi in quota al ritmo di doppie sedute giornaliere per mettere benzina in ottica campionato, ma un lavoro meno pesante per arrivare il più brillanti possibile all’appuntamento con la formazione allenata da Pippo Inzaghi. La sfida avrà anche un appeal speciale per alcuni biancoscudati: Capello è nato a Bologna e ci vive con la famiglia, oltre ad avere mosso i primi passi nel settore giovanile rossoblù; Della Rocca abita nel capoluogo emiliano ed è cresciuto calcisticamente con i felsinei giocando a più riprese in prima squadra con tanto di debutto anche in serie A; Pulzetti ha indossato la maglia del Bologna dal 2011 al 2013 collezionando trentuno partite. Senza dimenticare Bisoli, originario di Porretta Terme, che ha guidato per cinque partite di campionato i rossoblù nel 2011. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Non dimentichiamoci che queste partite riservano grandi insidie e 6 squadre di B ci hanno lasciato le penne». Si è vista anche una novità tattica, Pulzetti avanzato di qualche metro rispetto agli altri due mediani. «Una situazione interessante che questa squadra ha nelle proprie corde. Se continuiamo su questa strada potremo dare del filo da torcere a tutti». […] Per ora sta facendo giocare con continuità solo tre nuovi acquisti: come procede l’inserimento? «Non dimentico nessuno e tutti ci saranno utili. Della Rocca ha qualità, Capelli ha un’intelligenza tattica che gli ha permesso di sbrogliare da solo alcune situazioni e anche Bonazzoli sta crescendo. Pretendo molto da lui e deve capire che nel calcio non possono bastare solo le doti tecniche e non si può giocare esclusivamente per segnare. Dovrà fare lo stesso percorso di cui ha avuto bisogno Capello lo scorso anno, a cui sono serviti un paio di mesi per capire bene ciò che chiedevo».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] A Bisoli interessa la concretezza, ovvero testare gambe e schemi contro un avversario di spessore a due settimane dal via del campionato: «Non abbiamo fatto tante amichevoli in ritiro, per cui una gara come quella di Bologna ci sarà molto utile», spiega l’allenatore. «Andremo a giocarci qualcosa di importante e prepareremo la gara con una settimana-tipo».Dal punto di vista personale Bisoli tornerà a Bologna, dove è stato esonerato in Serie A ad appena 5 giornate dall’inizio del campionato nel 2011. «Ma non ho nessuna rivincita da prendermi. A Bologna torno volentieri, credo di aver lasciato un buon ricordo visto che la squadra che avevo costruito si rivelò un gruppo importante. Spero di raccogliere un grande risultato per società e tifosi».Il Padova visto alla prima uscita contro il Monza a che punto è del percorso? «Siamo ancora al 60-70 per cento delle nostre potenzialità e abbiamo ampi margini di miglioramento. Avevamo nelle gambe carichi molto pesanti, ma il fatto che nella ripresa, quando ho chiesto di alzare i ritmi, siamo usciti alla distanza, mi fa ben sperare.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) A volte è proprio destino. A sbloccare la partita, regalare il passaggio del turno in Coppa Italia e realizzare il primo gol stagionale del Padova ci ha pensato Daniele Capelli. Uno dei tre nuovi acquisti in campo domenica sera, un difensore centrale, uno che non segnava dalla bellezza di 5 anni e che in tutta la carriera, nell’arco di 12 stagioni, ha messo a segno appena una decina di reti. Ma se questo è il debutto, non poteva cominciare nel migliore dei modi l’avventura biancoscudata dell’ex centrale del Cesena. «Sono felice, anche perché finalmente posso esaudire un mio desiderio», svela Capelli, «Voglio dedicare il gol a Piermario Morosini, che tra l’altro ha giocato anche nel Padova. Siamo cresciuti insieme nell’Atalanta ed era un mio caro amico».E allora poco importa che il gol sia stato quasi “rubato”: «L’ho toccata proprio poco poco. Devo dividere il merito con Contessa, anzi forse è più merito suo, visto che quella palla sarebbe entrata anche se io non l’avessi sfiorata». E in effetti sugli spalti s’è insinuato più di un dubbio sul nome del marcatore, finche il difensore non si è lasciato andare all’esultanza, con tanto di bandierina usata per mimare una chitarra: «Sarei un batterista, ma mi viene più facile imitare le movenze di un chitarrista». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Domenica 12 agosto, Bologna-Padova. Eccola, la svolta della strana estate biancoscudata, quella in cui nessuno regala certezze, quella in cui nessuno sa quando comincerà il campionato di B, quella in cui ancora non si sa chi saranno le squadre ripescate. Quella in cui, però, la vittoria sul Monza per 1-0 spinge Pierpaolo Bisoli, l’allenatore e Nico Pulzetti, il capitano, contro il loro passato. […] Intanto qualche motivo per sorridere c’è. Daniele Capelli ha cominciato la sua stagione ufficiale segnando il gol decisivo ammazza – Monza di testa. Una spizzata delle sue su angolo di Contessa, un modo come un altro per dire forte e chiaro che lui in B può ancora essere protagonista e che non è venuto nella città del Santo a svernare. Bisoli se lo gode e lo premia: «Sa cosa voglio dalla squadra e sa cosa voglio da lui – sorride – al di là del gol sta facendo quello che gli chiedo e si è messo subito al passo con i compagni. Non abbiamo tarato la preparazione sulla Coppa Italia, ma sono contento di aver strappato la qualificazione e che possiamo andare a Bologna. Ci torno volentieri, a Bologna, quella squadra costruita era buona ma ora spero di fare bene per il Padova. Abbiamo molti margini di miglioramento. Questa squadra ha tante soluzioni importanti». […] E intanto c’è il mercato, con Bindi che dovrà attendere fino al termine della settimana per firmare col Pordenone e con gli altri che nicchiano: Monopoli-De Cenco non è in dirittura d’arrivo, Candido-Ravenna siamo quasi alla fumata bianca. Per Mandorlini, Chinellato e Russo al momento tutto in alto mare. […]