Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ottimismo, seppur cauto, in casa Mestre a due giorni dal raduno previsto per lunedì alle 17.30 allo stadio Baracca, dove avrà inizio il nuovo ciclo arancionero agli ordini del tecnico Gianpietro Zecchin. Dopo due settimane in cui la società si è adoperata sul mercato per costruire da zero l’organico della prima squadra, cercando di recuperare il ritardo con il quale il Mestre è partito rispetto le avversarie, abbiamo fatto il punto con il direttore sportivo Enrico Busolin, che ci ha raccontato la situazione attuale. «Siamo cautamente ottimisti – ha spiegato Busolin – per quanto riguarda la rosa. Il reparto giovani è sistemato, fatta eccezione per un portiere da affiancare all’over che abbiamo già chiuso, ma per il resto siamo praticamente a posto». Ad oggi, il Mestre può contare su 18 elementi ed in queste ore sono previste le chiusure di altri due accordi, di cui uno con un attaccante ed uno con un centrocampista, ovvero i due reparti che fino a qualche giorno fa erano ancora in defezione. «Se tutto va bene, in queste ore chiuderemo due innesti mirati che ci porteranno, in linea di massima, ad aver praticamente chiuso il nostro mercato. Contiamo di avere tutti e 22 i giocatori alla partenza del raduno, al quale un po’ alla volta si aggiungeranno anche i ragazzi della Juniores, perché vogliamo che un po’ alla volta si integrino anche loro alla prima squadra visto che sappiamo come questa stagione ci sarà bisogno anche di loro». […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Il lungo e tortuoso percorso per la definizione delle partecipanti al prossimo campionato di serie C ieri ha fatto un altro passo. La Figc infatti ha reso noto ufficialmente che Juventus B (anzi, il nome ufficiale sarà Juventus U23), Cavese e Imolese sono state ripescate per il prossimo torneo, mentre non ha accettato l’ammissione delle altre due compagini che avevano fatto domanda, Como e Prato. Tutto definito quindi? Nemmeno per idea, perché le due estromesse hanno già annunciato ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Al Como si rinfaccia la mancata presentazione delle fideiussioni necessarie ma va ricordato che, al loro posto, i lombardi hanno allegato addirittura bonifici dello stesso importo: una garanzia paradossalmente più sicura ma non contemplata, per ora, dagli organi Figc. Tutto da vedere come finirà. Quanto al Prato, è stata riscontrata una mancanza nei criteri infrastrutturali, dovuta a un problema nella concessione dello stadio ma anche qui si è decisi al ricorso. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) Il centenario della Triestina è ormai alle porte e si cominciano a scaldare i motori per l’ottavo evento previsto nelle celebrazioni programmate in avvicinamento al famoso 18 dicembre. Si tratta di un appuntamento divenuto ormai un classico dell’estate triestina e dell’immediato precampionato dell’Unione, ovvero la Festa dell’orgoglio alabardato. Una kermesse che quest’anno assume un sapore ancora più particolare: non solo perché appunto si svolge nell’anno del centenario, ma perché farà quasi da evento inaugurale al nuovo stadio Rocco.Come noto, la festa si tiene infatti negli spazi della tribuna Pasinati e per i giorni dell’evento, che si svolgerà giovedì 30 agosto, venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre, gran parte del maquillage dello stadio dovrà essere completato o quasi, con tanto di seggiolini (suggestiva l’immagine della situazione della curva Furlan di ieri, con le sedie bianche a disegnarne il nome nella marea rossa) e di manto verde posato. Insomma non sarà tutto ancora perfetto, ma visto che probabilmente dalla settimana seguente si giocherà proprio in casa, giocoforza si dovrebbe già capire quale sarà il nuovo impatto visivo del Rocco.Tre dunque le serate di festa dedicate al popolo alabardato e come sempre ci saranno varie iniziative. Ci sarà come di consueto tanta musica, ci saranno gli apprezzatissimi e sempre affollati chioschi enogastronomici, si tiferà nel nome dell’Unione scaldando ugole e sventolando bandiere. E ovviamente ci saranno le presentazioni ufficiali delle squadre alabardate. Quella più attesa, la passerella della prima squadra guidata da Pavanel, si svolgerà probabilmente al giovedì, al massimo il venerdì (dipenderà dal calendario che verrà stilato appena il 22 agosto), mentre negli altri spazi sarà di volta in volta il turno degli Juniores nazionali, di tutte le giovanili e del team femminile. […]
Ore 17.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Padova-Monza: “Le tre settimane di ritiro sono passate veramente bene. Sono molto contento di queste tre settimane, è chiaro che venire giù oggi da 23 gradi a 34 non è semplice e sarà necessario abituarsi subito. Non siamo al 100%, abbiamo tarato la preparazione sul campionato. Ci siamo preparati in tal senso, il Monza arriva a questo appuntamento con una partita in più sulle gambe. Fra amichevoli e turni ci saranno sicuramente sorprese importanti, l’obiettivo è quello di andare ad affrontare il Bologna. Il Monza è arrivata bene in campionato e ci sarà da sudare. Abbiamo lavorato sul 3-5-2, per cercare di dare un’identità importante, abbiamo già affrontato la Sampdoria e vedo che tutti sono soddisfatti. Ho visto le interviste ai giocatori e capisco che questo modulo li coinvolge e si sentono responsabilizzato. Credo che il 3-5-2 sia un abito adatto per questa rosa, la categoria la conosco e sarà completamente diversa dalla C1. L’ho fatta e ho avuto la fortuna per due anni di vincerla. Non ci sono partite scontate, le tre retrocesse hanno fatto tre squadre nettamente superiori alle altre. Il resto sembra un campionato a parte. Il nostro primo obiettivo è il mantenimento della categoria. Sul mercato ci manca qualcosa, la società è stata brava a darmi il 90% della rosa, ma sappiamo che dovremo ancora fare almeno un paio di ritocchi. Servono giocatori adatti al nostro Padova, che siano prima uomini e poi giocatori. Il Rende lo scorso anno? Ci metterei la firma a passare come l’anno scorso. Sarei un pazzo ad aver improntato la preparazione per battere il Monza. Quest’anno il ritiro è stato molto agevolata dal fatto che c’erano almeno 13-14 giocatori che erano gli stessi dello scorso anno. L’entusiasmo non è calato, i nuovi hanno dovuto calarsi in una nuova realtà. L’anno scorso perdemmo 3-0 a Meda col Renate e poi vincemmo il campionato. Il rinvio del campionato? Non dobbiamo avere scuse, ho detto alla squadra che dobbiamo prepararci come se si giocasse. Mi vien da dire che il calcio non può andare avanti in questa maniera, non sappiamo ancora i calendari, non sappiamo le squadre di B e di C e magari anche qualcosa di A. Sono state cancellate tre piazze importantissime come Bari, Cesena ed Avellino. Se ci sono leggi straordinarie da fare, bisogna farle e poi seguirle. Sarno sarà squalificato, Serena non ci sarà e Scevola si è fatto male. Piovanello è un po’ attardato, l’unico che potrà andare in tribuna sarà il terzo portiere. Saremo una delle squadre più giovani in Serie B”.
Ore 16.30 – (Il Piccolo) La Triestina torna in campo. Dopo una settimana di allenamenti sull’erba dello stadio Cosulich di Monfalcone, dove gli alabardati sembrano trovarsi molto bene, oggi per la squadra di Pavanel è l’ora di un’altra amichevole. A Santa Croce, con inizio alle ore 18.30 (biglietto d’ingresso a 5 euro), la Triestina affronterà infatti i padroni di casa del Vesna, formazione militante in Prima Categoria che ha iniziato solo da qualche giorno la preparazione in fretta e furia proprio in vista di questo impegno. Dopo l’Aviano, la Lazio e l’impegno ufficiale con il Pisa in Coppa Italia, l’Unione torna dunque a un test più blando, ma non meno prezioso per la ricerca di quei meccanismi che giocoforza ad agosto sono ancora da oliare.La maratona di Pisa, con tanto di supplementari e rigori, e dove il risultato contava davvero, è stata archiviata e messa alle spalle, adesso i test serviranno a lavorare soprattutto in vista campionato. E poi quella odierna per gli alabardati sarà la prima amichevole in terra triestina, quindi davanti ai propri tifosi, che comunque erano saliti numerosi ad Auronzo per la sfida contro la Lazio. […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il fine settimana neroverde ruota tutto attorno a un nome: è quello di Alessandro Bassoli, e ora c’è sempre meno tempo da perdere. Il difensore centrale, che l’anno scorso fece esultare i tifosi neroverdi segnando il gol decisivo nella trasferta di Cagliari in Coppa Italia, non rientra più nei piani di Attilio Tesser: deve essere ceduto. Dalla sua partenza dipende infatti il mercato in entrata che sta organizzando Matteo Lovisa, l’uomo che gestisce in prima persona le trattative condotte dal club cittadino. Di offerte ce ne sono, ma al momento sembra arrivare sul tavolo del Centro sportivo Bruno De Marchi tanto fumo e poco arrosto. Il Pordenone però adesso ha fretta, perché deve preoccuparsi di acquistare il centrale che rappresenta al meglio i desideri della famiglia Lovisa. Si tratta di Paolo Rozzio, vecchio pallino del mercato invernale (allora c’era ancora Leonardo Colucci in panchina, ma di lì a poco sarebbe stato esonerato), svincolato dopo il crac della Reggiana, sua ultima società di appartenenza. Ma senza l’uscita di Bassoli il mercato in entrata rimane per forza di cose inchiodato. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Il top player del Pordenone? Sta in panca e si chiama Attilio Tesser». Il giudizio è di Stefano De Agostini, che ha avuto l’occasione di vedere i ramarri e il loro nuovo tecnico da molto vicino, giovedì pomeriggio a Carlino in occasione dell’amichevole giocata proprio contro il suo Cjarlins Muzane. Partita vinta (3-0) dai neroverdi (Burrai su rigore, Magnaghi e Bertoli i marcatori), non senza difficoltà, vista la fiera resistenza opposta dai bluarancio. «Non scopriamo certo noi Tesser. Ha dimostrato già altrove di saper vincere e saper gestire situazioni anche non proprio facilissime, come ha già fatto a Cremona, Ascoli e Avellino. Piazze calde. A Pordenone avrà il vantaggio di allenare in una città che non ti aggredisce per strada se perdi qualche partita. Se ascolterà le sue parole e i suoi insegnamenti, la squadra potrà andare veramente lontano. Quanto? Difficile dirlo. L’obiettivo è noto. Parlando da tifoso, gli auguro di cuore di dare 10 punti di distacco alla seconda». De Agostini, che ha vestito la casacca neroverde nella stagione 1984-85, quando glielo consentono i suoi impegni e il suo ruolo di allenatore, è sempre al Bottecchia e spesso anche al De Marchi. Quindi è la persona adatta a valutare il gioco del nuovo ramarro di Tesser. «È una squadra molto organizzata, con buone idee. Ho visto situazioni tattiche ripetute più volte. Segno che i ragazzi hanno già assimilato gli insegnamenti del mister. Credo inoltre siano arrivati buoni giocatori a integrare una struttura che già negli ultimi anni aveva dimostrato di essere all’altezza delle migliori del girone. Mi hanno impressionato poi i giovani inseriti in squadra giovedì, in particolare Cotali, elemento di grande personalità, e Lovisa, il figlio del presidente. Giocatori che hanno un futuro importante». De Agostini passa quindi al modulo utilizzato da Tesser. «Il 4-3-1-2 è ideale per gli elementi che ha a disposizione. Con una spina dorsale composta da Stefani, Burrai e Berrettoni, il Pordenone ha tre play in campo. Tutti e tre, da posizioni diverse, sanno come e quando dare la palla, nonché dove farla arrivare. Per il popolo neroverde sarà un anno divertente e appagante». […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) A vita. Il Pordenone innalza la sua “bandiera” proprio alla vigilia di un altro appuntamento di prestigio, ovvero la sfida di domani sera a Pescara nel secondo turno di coppa Italia. Uno dei tanti di questo trienno in cui Mirko Stefani ha preso in mano la difesa neroverde e con la fascia da capitano ha guidato l’intero gruppo a risultati importanti: tre qualificazioni ai playoff consecrutive, di cui due approdate in semifinale, e la meravigliosa cavalcata in coppa Italia dell’anno scorso, culminata nella notte di San Siro con l’Inter. Ma il Pordenone guarda oltre e intende farlo proprio con il suo capitano.Per questo ieri il club neroverde ha sottoscritto il prolungamento del contratto con uno dei giocatori più rappresentativi della sua rosa: Stefani si è così legato al team cittadino sino al giugno del 2020. Un anno in più rispetto alla scadenza precedente. Un riconoscimento non da poco per un giocatore che ha già compiuto 34 anni. Un premio meritato per quanto l’ex Milan ha mostrato in riva al Noncello. «Sono davvero felice – ha commentato Stefani – per questo ennesimo attestato di stima. Ringrazio il presidente Lovisa e tutta la società, che in questi anni ha dimostrato di voler intraprendere un percorso di crescita costante. A cui sono orgoglio di aver dato e di dare il mio contributo».Il rinnovo di Stefani, come detto, giunge a poche ore di un altro match destinato ad arricchire il corposo libro neroverde degli ultimi anni. La trasferta a Pescara, al cospetto di una formazione di serie B, pare sulla carta proibitiva. Ma è proprio il capitano a spingere i suoi compagni verso l’ennesimo exploit di Coppa, dopo quello di Bergamo all’esordio e quelli, memorabili, della scorsa stagione con Cagliari e Inter. «A Pescara – fa sapere Stefani – dobbiamo giocare con tanta voglia. Di fare bene e di stupire. Non partiamo di certo sconfitti. Se metteremo in campo la giusta convinzione, possiamo fare un’ottima prestazione e superare il turno». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Ufficializzati i numeri di maglia per la stagione 2018/19, tra le novità Suciu che eredita l’8 di Soligo (lasciando il 18 a Segre) e Coppolaro il 5 di Stulac, mentre St Clair avrà l’11 di Firensz e Schiavone punta sul 21 orfano di Frey e Mlakar, Migliorelli sceglie il 30 di Signori. Tra i portieri Vicario mantiene il 12, Lezzerini il 22 che aveva ad Avellino con l’uno nelle mani di un Facchin il cui futuro rimane incerto. Da segnalare anche il 32 di Bobo Vieri scelto da Vrioni. Il dettaglio: 1 Facchin, 3 Bruscagin, 4 Andelkovic, 5 Coppolaro, 6 Domizzi, 7 Bentivoglio, 8 Suciu, 9 Zigoni, 10 Fabiano, 11 St Clair, 12 Vicario, 13 Modolo, 14 Pinato, 15 Zennaro, 17 Marsura, 18 Segre, 19 Geijo, 20 Di Mariano, 21 Schiavone, 22 Lezzerini, 23 Falzerano, 25 Cernuto, 26 Garofalo, 27 Zampano, 29 Litteri, 30 Migliorelli, 31 Rossi, 32 Vrioni. […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Gira e rigira, uno dei nomi attorno al quale ruota il mercato del Venezia è sempre lo stesso. Quello di Gianmarco Zigoni, riscattato al termine della stagione 2017-2018 dal club di Joe Tacopina dal Milan per una cifra di 450mila euro. Il centravanti veronese, figlio di «Cavallo Pazzo» Gianfranco Zigoni, percepisce uno stipendio molto elevato, che arriva vicinissimo ai 300mila euro. Anche per questo il presidente Joe Tacopina aveva dato mandato al direttore sportivo Valentino Angeloni di metterlo in lista di trasferimento. […] Cavallo Pazzo s’interroga sul futuro del figlio e sembra avere le idee chiare: «Non fatemi parlare su cosa farà Gianmarco – chiosa – ma da quanto ne so io il Venezia vorrebbe tenerlo. L’anno scorso le cose non sono andate benissimo, c’era Inzaghi che non lo sfruttava per le sue caratteristiche migliori. Gianmarco è un uomo d’area e vede la porta, se non lo si mette in condizione di sfruttare il suo fiuto del gol, lo si mette in difficoltà. Adesso con Vecchi le cose sono molto migliorate, Gianmarco mi dice che si trova bene e lo sta dimostrando anche in precampionato». E se il Padova dovesse farsi avanti? Gianfranco Zigoni scrolla le spalle: «Il Padova è una squadra storica, con grande tradizione. Se Gianmarco andasse a Padova non potrei certo essere scontento. Che io sappia, però, Gianmarco dovrebbe rimanere a Venezia». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia è ancora un cantiere aperto, tra qualche infortunio che tiene sulle spine l’allenatore Stefano Vecchi e una condizione atletica che fa i conti con i pesanti carichi di lavoro del ritiro. Domani alle 20 allo stadio Penzo arriverà il Südtirol, che sfiderà il Venezia nel secondo turno di Coppa Italia. In caso di parità al 90’previsti supplementari e rigori, con la vincente che andrà poi a giocare a Frosinone il 12 agosto.«Siamo pronti a questo impegno, il primo ufficiale della nostra stagione», sottolinea Vecchi, «abbiamo lavorato parecchio negli ultimi venti giorni, e con l’amichevole di mercoledì (3-1 alla Clodiense, ndr), abbiamo chiuso la seconda parte del ritiro. Ci teniamo a iniziare bene la stagione e vogliamo passare il turno. Se sono emozionato? Potrei esserlo solo nel giocarmi la finale di coppa contro l’Inter». L’allenatore del Venezia è sereno, anche sul fronte infortunati. «Qualche acciacco c’è, ma nulla di grave. Dobbiamo valutare in queste ultime ore le condizioni di Facchin, Di Mariano, Zigoni e Litteri. Modolo dovrebbe partire dalla panchina, poi non dimentichiamo che Coppolaro è squalificato. Giocheremo tendenzialmente con il 3-5-2, modulo sul quale abbiamo lavorato parecchio. Davanti in questo momento siamo un po’corti, ma non escludo – recuperandoli bene – di poter schierare Litteri e Zigoni assieme. Poi c’è comunque St Clair, che può fare anche il trequartista dietro la punta. Insomma, non va male, quando avremo tutti al top della forma sarà una bella squadra, pur restando coerente con il fatto che il mercato è ancora aperto e qualcosa potrebbe sempre cambiare tra entrate e uscite». E se contro il Südtirol dovesse servire, il Venezia è pronto anche a schierarsi con il 4-3-3, come fatto anche mercoledì in amichevole. «Conosco bene l’ambiente del Südtirol, essendoci stato una stagione», prosegue Vecchi. «È una società organizzata che sa il fatto suo, ogni anno cambia molti giocatori, ma è sempre lì. È reduce da una semifinale playoff in Serie C, non va sottovalutata come squadra, avendo poi lo stesso allenatore». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Un test tanto probante quanto indicativo. Oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle 18) l’Este affronterà il Trento in amichevole allo stadio “Briamasco”. Quella contro i colleghi di Serie D, che potrebbero pure diventare diretti avversari nel prossimo campionato (qualora la Lega Dilettanti decidesse di riportare le formazioni trentine nel girone C), sarà la seconda sgambata degli uomini di mister Nicola Zanini che, giusto una settimana fa, hanno battuto 5-0 il Real Vicenza.Sul fronte mercato, il club giallorosso è ancora alla ricerca di un difensore centrale, che potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Maecky Ngombo e il Cittadella, un amore mai sbocciato. Dopo che il commissario straordinario della Figc, preso atto della non iscrizione al campionato di competenza, aveva deliberato lo svincolo dei calciatori tesserati con il Bari, ci si aspettava che il Cittadella mettesse sotto contratto l’attaccante belga ventitreenne, l’ultima stagione nel Roda, in Olanda, invece le strade si sono divise prima ancora di incrociarsi. Il giocatore interessava alla società granata, ma l’attaccante ha fatto altre scelte. Fine della storia, adesso Stefano Marchetti dirotterà l’attenzione altrove, e non è detto che, sfumato Ngombo, arrivi un altro attaccante. Il direttore generale del Cittadella, infatti, si sta guardando attorno alla ricerca di rinforzi in altri settori del campo: «Mancano ancora due settimane alla chiusura del mercato, sicuramente qualcosa farò». Marchetti attende indicazioni dalla prima uscita ufficiale, in Coppa Italia: «Studierò la rosa, la prossima settimana poi deciderò dove e come muovermi. Dovrò valutare bene i possibili movimenti in entrata, così come quelli in uscita». In che zona focalizzerà l’attenzione Marchetti? «Anche in difesa», confida il dirigente. Ecco allora che torna ad accendersi la pista che conduce alla Pro Vercelli – che non è stata ripescata in serie B – precisamente a Filippo Berra, difensore esterno classe 1995, da tempo nel mirino della società granata. Il club piemontese sinora ha resistito alle richieste pervenute, potrebbe ammorbidirsi prima del termine delle contrattazioni, con il Siena che, se fosse inserito nell’organico di B, potrebbe fiondarsi sul difensore. Sul fronte uscite, nessuna novità rilevante, nemmeno per quanto riguarda Chiaretti, più volte indicato come partente: «Non ho ricevuto richieste – ha confermato Marchetti – non so se il giocatore si è sentito con qualche squadra, ha allacciato trattative, con me non ha parlato nessuno». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Non sarà Ngombo, ma qualcuno potrebbe arrivare. L’attaccante belga è stato seguìto. Lo aveva ingaggiato il Bari dal campionato olandese e, dopo il fallimento, si è svincolato come tutti gli altri giocatori. Alla fine, però, Marchetti ha preferito virare su altre strade. «Il mercato chiuderà tra un paio di settimane e credo che qualcosa accadrà», conferma il dg granata. «Ma, anche se non dovesse accadere, mi sembra che davanti il Cittadella sia ben coperto, avendo cinque attaccanti». Difficile ipotizzare quale possa essere la coppia titolare in campo domani contro il Monopoli, all’esordio in Coppa Italia: il solo Arrighini, reduce dalla varicella, è stato poco impiegato rispetto a Strizzolo, Finotto, Scappini e Panico. Tra i giocatori che potrebbero partire, non è un mistero, c’è Chiaretti: «Ma al momento non sono arrivate offerte», precisa Marchetti, «Può darsi siano giunte al suo entourage, non a me». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «I carichi di lavoro sono abbastanza pesanti per cui la squadra non potrà essere troppo brillante, ma contiamo di fare una buona figura e di passare il turno. L’impegno non sarà semplice dato che ora ogni squadra ha un diverso livello di forma e il Monza metterà in campo tutte le proprie armi per metterci in difficoltà; dovremo essere bravi a fare la gara giusta anche per cattiveria e determinazione come l’anno scorso». Di qui alla chiusura del mercato (17 agosto), non mancherà un paio di innesti, ma prima va sfoltita la rosa: «Adesso le priorità sono le uscite e poi in base a quelle cercheremo una punta di struttura e, valutando con la società negli ultimi giorni, un’altra mezzala». Poi aggiunge: «Per Bindi al Pordenone l’accordo dovrebbe essere a buon punto e penso che all’inizio della prossima settimana si possa chiudere. Il Ravenna vuole Candido, De Cenco ha due o tre situazioni aperte e per Chinellato, oltre alla Viterbese, si sta affacciando qualcun’altra».
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Una settimana di ritiro supplementare ricorda il direttore generale Giorgio Zamuner era stata fatta anche l’anno scorso, ma in città e, pensando al caldo di quei giorni abbiamo ritenuto opportuno spostarci nell’appennino romagnolo. É andata bene, la struttura è bella, il campo regolamentare e si è potuto fare quanto serviva per preparare la partita di Coppa». […] Visto il mercato della avversarie di B, in che fascia inserirebbe il Padova? «Sappiamo di essere una neopromossa e resta vivo l’obbiettivo di una salvezza da ottenere prima possibile, ma con la convinzione di potere dare fastidio a tutti. Le squadre in alto a oggi sono inavvicinabili, quelle di mezzo hanno già gli organici dell’anno scorso e noi speriamo d’infilarci qualche gradino sopra la zona salvezza». E domani arriva il primo appuntamento ufficiale:
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ieri all’Euganeo, prima di presentare il progetto per il nuovo stadio Roberto Bonetto ha voluto fare una premessa. «Ringrazio Giuseppe Bergamin – ha esordito – per quello ha fatto al mio fianco in questi quattro anni. Insieme siamo riusciti a portare il Padova da dove era finito alla serie B. Non posso, quindi, non dire grazie a lui, al figlio Marco». Bergamin, infatti, nei giorni scorsi ha lasciato definitivamente la società di via Nereo Rocco, mentre Joseph Ourgourlian ha raddoppiato la propria partecipazione, arrivando a detenere il 40% del pacchetto azionario. «Ringrazio pure Joseph – ha aggiunto il presidente – che è entrato in modo sostanzioso all’interno della società per fare la sua parte e sostenerci». Il numero uno di via Nereo Rocco ha voluto poi fare il punto sulla squadra, nell’imminenza dell’avvio del campionato. «Tutti i giocatori – ha osservato – stanno lavorando bene. Ho parlato con mister Bisoli che è molto contento sia della rosa, sia di come i ragazzi stanno portando avanti la preparazione».I presidente, poi, non ha nascosto il suo ottimismo per l’andamento della stagione che sta per cominciare. «Sono molto fiducioso – non ha esitato a sottolineare – e ottimista. Sicuramente faremo bene. Già nella gara contro il Monza confido che la formazione possa dare un segnale positivo, mettendo in evidenza le sue potenzialità. Questi ragazzi hanno tuttie le qualità per disputare un buon campionato». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Si va verso un Padova vecchio stile per l’esordio in Coppa Italia di domani sera contro il Monza. Ieri è terminata la terza settimana di ritiro ad Acquapartita di Bagno di Romagna, la squadra che stamattina rientrerà in città per allenarsi alle 18 allo stadio Euganeo. Una seduta di rifinitura, sempre all’Euganeo, sarà svolta domani mattina alle 10.30, in cui Bisoli testerà l’undici da schierare all’esordio stagionale. La squadra si disporrà con il 3-5-2 che il tecnico sta provando dall’inizio della preparazione e dovrebbero essere solo tre i nuovi acquisti in campo dal primo minuto: Capelli in difesa, Della Rocca a centrocampo e Bonazzoli in attacco. In porta si va verso la conferma di Merelli, che dovrà difendere il posto dalla concorrenza di Perisan. Dietro Cappelletti, Trevisan e Ravanelli si giocano le altre due maglie, mentre i giochi sembrano abbastanza delineati a centrocampo. Salviato a destra, Contessa a sinistra ed agiranno ai lati di Della Rocca capitan Pulzetti e Belingheri. Davanti la coppia a tinte nerazzurre formata da Capello e Bonazzoli, sebbene scalpiti anche Guidone. Non ci sarà, oltre all’infortunato Serena, Vincenzo Sarno, che deve scontare le 4 giornate di squalifica patteggiate a seguito dell’inchiesta sui pagamenti in nero del Foggia. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ma se i tempi si dovessero dilatare ancora il campionato potrebbe realmente partire in ritardo.«Non sono preoccupato, ho altre cose a cui pensare», fa spallucce il presidente del Padova Roberto Bonetto. «Il presidente di Lega Balata mi ha comunicato il rinvio dei calendari. Da parte mia non vedo l’ora che si torni a giocare, per fortuna domenica inizia la Coppa Italia. Una B a 20 squadre? L’assemblea l’ha proposto, ma credo che al 99% resterà a 22». Stefano Marchetti, direttore generale del Cittadella, invece non si trattiene: «Non è possibile che ogni anno falliscano due, tre, quattro, cinque o anche più società. È evidente che il sistema calcio così com’è strutturato oggi non funziona, è sotto gli occhi di tutti. Io non so come si uscirà da questa situazione, ma una cosa me la auguro: che ne esca un calcio migliore. Soprattutto riguardo un aspetto, che è quello fondamentale: la capacità di darsi delle regole e di controllare in tempi rapidi che vengano rispettate, in modo che restino solo società sane».E non serve una memoria da elefante per ricordarsi che i primi scricchiolii nel campionato cadetto si avvertirono a maggio con la penalizzazione comminata al Bari per i ritardi nei pagamenti. «Siamo nel caos e non c’è un solo colpevole, perché è tutto il calcio italiano che deve darsi una regolata, dai giocatori ai presidenti, dalle leghe alla Federazione: se ci sono delle norme tutti devono osservarle e ci dev’essere chi vigila affinché non ci si ritrovi all’inizio di una stagione in una situazione come questa». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Campionato di Serie B nel caos. A tre settimane dall’inizio ancora non si conosce l’organico definitivo del torneo e quante squadre parteciperanno, con l’ovvia conseguenza che il sorteggio dei calendari, inizialmente fissato per martedì 31 luglio e poi spostato al 6 agosto, è stato nuovamente rinviato a data da destinarsi. Con lo spettro sempre più concreto che possa slittare anche l’inizio della stagione (fissato per il weekend 24-26 agosto) per non rischiare che il campionato parta con una spada di Damocle pendente rappresentata dai vari ricorsi ancora da discutere di alcuni club esclusi. Al momento è in atto un braccio di ferro tra la Lega di Serie B e la Figc. La Federazione, ufficialmente, non ha mai risposto alla Lega che ha proposto di bloccare i ripescaggi e ripartire con un campionato a 20 squadre. Allo stesso tempo la graduatoria per i ripescaggi, che è già pronta, non è ancora stata comunicata, visto che si aspettano i ricorsi delle squadre scavalcate dalla norma che ha riabilitato Novara e Catania, inizialmente escluse dai criteri. Dovrebbero essere 3 le squadre da riammettere al campionato, ma l’Avellino ha fatto ricorso al Tar contro l’esclusione e per non rischiare di aggiungere in sovrannumero la squadra irpina, la Federazione potrebbe tenere tutto ancora congelato, rinviando la definizione degli organici a ridosso di Ferragosto.