É nato il primo giorno di primavera, ma il meglio di sé, nella sua ancora breve carriera, lo ha dato in piena estate, poco più di un anno fa. Parliamo di Davide Marcandella, autore di una doppietta nella sfida di Coppa Italia contro il Rende in cui ha realizzato i primi gol ufficiali della passata stagione, favorendo il passaggio del turno. Una delle classiche serate da raccontare ai nipotini, aperta con un perentorio colpo di testa dopo tre minuti e completata con il sigillo decisivo di sinistro ai tempi supplementari. Domenica sera, ancora all’Euganeo, un identico appuntamento con il Monza e il sogno di bissare quell’exploit. «Fu tutto un po’ strano – ricorda il giocatore, 21 anni, prodotto del vivaio padovano perché ero partito in ritiro non certo pensando di disputare la prima gara di Coppa e di segnare due volte. Un giorno particolare, ma finora per me il più bello».
[…]Avversari in quella sfida erano i romagnoli del Ribelle, guidato da Simone Groppi, ora vice allenatore biancoscudato, e con in campo Davide Bisoli. Papà Pierpaolo era in tribuna per seguire il figlio, ma rimase soprattutto ammirato dalle giocate dell’attaccante di Mestrino che poco dopo ritrovò con piacere all’ombra del Santo e che ora sta facendo crescere, alternando con le giuste dosi bastone e carota. «Sicuramente lui è una delle persone che devo ringraziare maggiormente e a cui sarò sempre grato per l’opportunità che mi ha dato. É stimolante, mi fa sentire importante per la squadra e mi ha fatto crescere molto». Marcandella, secondo Bisoli, ha grandi potenzialità, ma deve crederci di più. Tutto vero? «Al di là del fatto di essere giovane o meno, c’è sempre da migliorare e lui in questo momento della mia carriera è l’uomo più importante per crescere e fare il salto che conta, dato che un anno fa mi ha voluto e ora mi ha confermato. Per me questa deve essere una stagione decisiva per il futuro». Idee dunque molto chiare per il giocatore in tema di obiettivi personali: «Quello primario è di stare bene ed essere disponibile; poi cercare di giocare più possibile e dare un contributo in termini di gol o assist».
[…]Che ruolo potrà recitare il Padova? «Non conosco la B e dunque non lo so, ma di certo noi giochiamo per vincere, quella è la nostra prerogativa e poi valuteremo mese per mese. Non siamo una squadra sparagnina che gioca con il freno a mano cercando il punticino e penso che potremo divertirci. Giocatori e gruppo sono quelli giusti».
(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)