Nel Padova che sboccia giorno dopo giorno è il nuovo innesto in mezzo al campo chiamato a dare equilibrio e ulteriore qualità, tanto più che conosce alla perfezione Bisoli dai tempi di Perugia. Stiamo parlando di Francesco Della Rocca, il play biancoscudato che già nelle prime due amichevoli, soprattutto quella dell’altro ieri con la Sampdoria, ha dimostrato di essersi già calato al meglio nei meccanismi della squadra. «Ho ritrovato il mister che conoscevo, sempre motivato e bello carico. Oltre ad averlo avuto nel Perugia, avevo fatto con lui la preparazione quando allenava il Bologna e il suo metodo di allenamento è più o meno sempre lo stesso dato che lavoro fisico e tattico sono all’insegna dell’alta intensità. É stato lui a cercarmi per venire al Padova, fermo restando l’avvallo della società, e questo ha influito molto sulla mia scelta. In questi giorni di ritiro abbiamo lavorato bene, ho trovato un bel gruppo». Nelle uscite con Verla e Samp l’allenatore ha sempre proposto in partenza la stessa linea mediana: Salviato, Pulzetti, Della Rocca, Belingheri e Contessa. «L’intesa è ottima, con Pulzetti ho già giocato nel Bologna. Sono tutti giocatori di esperienza e basta poco per capirsi, senza dimenticare gli altri compagni che sono tutti ottimi giocatori». Quali compiti le chiede Bisoli? «Massima attenzione nella fase di non possesso dato che bisogna coprire bene la difesa, e intercettare palloni per ripartire mettendoci qualità. Soprattutto vuole equilibrio». Il test con i blucerchiati ha messo in evidenza un Padova già a buon punto come condizione, che ha tenuto il campo con personalità. «Siamo una compagine abbastanza esperta considerato che siamo in tanti ad avere militato in serie A, oltre a conoscere la B. Sul piano della personalità non ci sono problemi, mentre con riguardo alla condizione dobbiamo trovare quella migliore il prima possibile. Poi mettendoci organizzazione e compattezza si possono ottenere ottimi risultati, come negli ultimi anni hanno dimostrato altre neopromosse dalla serie C che hanno fatto il doppio salto. Beninteso, non dobbiamo pensare a questo, ma cercare di raccogliere il massimo in tutte le partite».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)