Live 24! Padova, ottime sensazioni dopo la prima amichevole stagionale. E il calore dei mille tifosi giunti a Masen è un toccasana…

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Ore 22.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Le prossime ore saranno quelle decisive per il futuro del calcio Mestre, che attende la decisione del Commissario straordinario Roberto Fabbricini in merito alla richiesta, inoltrata dieci giorni fa, di declassamento dalla serie C all’Eccellenza. Una risposta che, a quanto sembra, sarà positiva, e per la quale c’è solo da attendere l’ufficialità prima di mettere la parola fine sulla travagliata estate arancionera. In settimana, è arrivata la conferma da parte del presidente del Comitato Regionale Veneto FIGC della LND Giuseppe Ruzza che ha affermato come in data di mercoledì sia stato inviato alla Federazione il parere positivo alla richiesta, ora al vaglio della FIGC che dovrà dare il via libera definitivo. Nel frattempo però, il nuovo tecnico Giampiero Zecchin ed il direttore sportivo Enrico Busolin sono già al lavoro da una settimana per cercare di costruire l’organico che andrà a comporre la prima squadra della stagione 2018/19, che potrà contare sulla promozione di alcuni giovani atleti della Berretti assieme agli innesti individuati e disponibili sul mercato in questi giorni. Con molte delle squadre di Eccellenza già al completo infatti, il Mestre si è trovato costretto a rincorrere tutte le concorrenti cercando di rimettersi alla pari, in un processo non semplice ma che comunque non ha demoralizzato la società mestrina che si è messa da subito alla ricerca di elementi da poter aggregare all’organico. Alcuni accordi sono già stati trovati, ma così come è stato per Zecchin le prime ufficialità arriveranno solamente quando la FIGC darà il via libera al declassamento, lasciando dunque in sospeso fino a quel momento tutte le operazioni di mercato. […]

Ore 21.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un destino che sembrava già scritto, anche se forse arrivato con un po’ di anticipo rispetto alle previsioni. Il Mestre, per la sua ripartenza, ha scelto di puntare su Gianpietro Zecchin, colui che con la sua punizione contro la Virtus Vecomp nel settembre del 2016 permise di collezionare i primi tre punti di un biennio straordinario che portò alla vittoria del girone C di serie D ed il 10. posto della passata stagione. Negli ultimi due anni, è stata la figura più vicina a quella di allenatore-giocatore riuscendo a trasmettere tutta la sua esperienza ai ragazzi più giovani, continuando inoltre a far vedere tutta la sua classe sul terreno di gioco. Ora, dopo una carriera davvero notevole, è arrivato il momento di voltare pagina, anche se Zecco si era già portato avanti con il lavoro. «A dire il vero, quando dopo l’esperienza a Varese fui costretto a stare fermo un anno ne approfittai e presi il patentino. Mi è sempre piaciuto allenare, anche se non pensavo che la mia carriera sarebbe finita così presto». Quella caviglia infatti, dopo un intervento che sembrava di routine non è più stata la stessa. «Doveva essere una semplice pulizia, ma così non è stato, ed i problemi purtroppo sono continuati a lungo. Di certo, negli ultimi due anni ho potuto osservare il lavoro di mister Zironelli, avendo l’opportunità di confrontarmi con lui, una cosa che ho avuto la possibilità di fare anche con altri allenatori in passato. Con questo non voglio assolutamente dire che io sia già un allenatore, ma di certo ho tanto entusiasmo». […]

Ore 21.30 – (La Nuova Venezia) Il Mestre proverà a spiccare di nuovo il volo verso il professionismo con un Gianpietro Zecchin in panchina. L’Eccellenza sembra garantita (l’annuncio ufficiale è atteso a giorni) ma per “Zecco” inizia una nuova vita ed è lui stesso a raccontarla. «Siamo stati in molti alla a finestra in attesa di sapere quale sarebbe stato il futuro della società fino alla decisione finale» parole di Zecchin «io stesso mi stavo guardando intorno anche perchè un altro paio di anni penso li avrei potuti fare nonostante la caviglia dia sempre problemi. Un giorno, mentre ero in ferie mi chiama Busolin che mi chiede, al rientro, di passare in sede per parlarmi. In quel momento ho intuito che forse mi sarebbe stata chiesta la disponibilità per un altro ruolo. E ho avuto ragione». Qui Zecchin non nasconde il rammarico. «Avrei voluto giocare, davvero, ma avevo già un patentino da allenatore conseguito tre anni fa. Mi hanno chiesto la disponibilità e mi sono preso due giorni di tempo per pensare. Poi ho avvertito che ci stavo. Sul tavolo c’erano anche altri nomi ma adesso sono contento della scelta fatta e di cambiare la mia vita». […] «Devo molto a Zironelli che ha creduto in me quando molti mi davano per finito» aggiunge Zecchin dopo una pausa, «e mi piace il suo stile di gioco, per cui cerco giocatori adatti al 3-5-2 o 3-4-3. Poi porterò con me anche il bagaglio degli allenatori avuti quando militavo in B e in C. Come mi vedi nei panni di allenatore? Avevo già deciso di farlo una volta smesso di giocare. Diciamo solo che il problema alla caviglia ha solo anticipato i tempi ma sono sereno perché conosco l’ambiente anche se ci aspetterà una Eccellenza dura con Calvi Noale, Luparense, Treviso e altre due-tre squadre che partono favorite. Ma per noi giocare al Baracca sarà uno stimolo in più per dare il massimo».

Ore 21.10 – (Il Piccolo) […] Lambrughi, quanto conta esserci stavolta fin dall’inizio? «Cominciare subito assieme alla squadra è un’altra cosa, è meglio per vari motivi. E poi c’è il fatto che la squadra è quasi fatta, manca poco. E questo credo sia molto importante per lavorar fin da subito col mister e mettere in pratica tutte le sue idee: è indubbiamente un vantaggio che dovremo sfruttare». L’ideale per preparare una stagione particolare. «Certo, non è una stagione come le altre per la Triestina. Con l’occasione del centenario, spero che durante l’annata si crei il giusto entusiasmo per avvicinare tanta gente, come è già accaduto in qualche partita dello scorso campionato Dovremo essere bravi noi a trascinare la gente allo stadio e a portarne il più possibile. Quando capiremo che con 2-3mila in più rispetto al solito tutto sarà diverso, ognuno potrà sentirsi più partecipe di qualcosa di importante». Prime impressione del nuovo mister? «Molto buona, anche se ci conosceremo via via sempre meglio. Ma ne avevo già parlato con alcuni ex compagni di squadra, e tutti me ne hanno detto molto bene. Malomo? Siamo contenti, più arrivano giocatori forti per la categoria e meglio è. Credo che ci integreremo benissimo». Un mercato ricco di rinforzi: che segnale è? «Che si vuole far meglio. Credo sia sotto gli occhi di tutti che la società si sia mossa benissimo, sono arrivate cinque-sei pedine molto importanti per la squadra e penso che la società riserverà ancora qualche colpo finale. Tutti abbiamo la voglia di migliorare la posizione della scorsa stagione e costruire un’annata importante. E noi che siamo rimasti, abbiamo qualche motivazione in più di riscatto». […]

Ore 20.50 – (Il Piccolo) […] «Quello che cercavamo era di vedere applicata qualche idea del nostro modo di far calcio, soprattutto essere alti e giocare rapidamente» esordisce Pavanel. «Come sempre in questi casi ci è riuscito qualcosa di buono e meno buono, ma devo dire che nel secondo tempo con i giovanotti forse qualche combinazione in più si è vista». Si sono visti già molti concetti base del suo calcio, a partire dal modulo, il 4-3-1-2. «È la mia base, ma non è un dogma, anzi. La possibilità di cambiare diventa una forza, e con la Lazio credo vedremo qualcosa di diverso, già da domani lavoreremo su altri concetti». Nuovi arrivi che vanno ad integrarsi a una colonna vertebrale dalla scorsa stagione. «È importante ci siano cose già consolidate, però che non siano incancrenite. C’è bisogno di freschezza, di voglia di fare ed entusiasmo, quello che è stato secondo me va cancellato, è una nuova era e ci si mette tutti in discussione. Non voglio che nessuno si senta in diritto di avere il posto». Domenica prossima a Pisa, una partita bella da giocare, che complica un po’ i piani? «Effettivamente ci ha complicato un po’ le cose, anche se siamo certamente contenti di fare la Tim Cup. Domenica sarà un impegno difficile ma molto stimolante».

Ore 20.30 – (Il Piccolo) A una settimana dal primo impegno ufficiale in Coppa Italia, Massimo Pavanel ha potuto testare i suoi ragazzi nella sgambata sostenuta dall’Unione ad Aviano, contro la compagine locale neopromossa in Prima categoria. Gli alabardati si sono imposti 14-0 sui pordenonesi davanti a circa duecento spettatori, con la clemenza del meteo che ha scatenato il canonico acquazzone di montagna solo a gara conclusa.Tenuto precauzionalmente a riposo in vista dell’incontro di Auronzo contro la Lazio l’estremo difensore Valentini, a causa di un lieve fastidio al flessore. Per la sua prima Unione, Pavanel parte con il modulo a lui più caro, il 4-3-1-2. A difesa dei pali Boccanera, sulla linea di difesa Sabatino a sinistra, Lambrughi-Malomo coppia centrale e Bariti sacrificato sulla destra. Centrocampo con Coletti perno centrale, mezz’ali Maracchi e Beccaro, Bracaletti a rifinire dietro i due attaccanti Mensah ed Arma. […] Marcatori: 1′ Mensah, 5′ Arma, 14′ Maracchi, 15′ Mensah, 16′ Bracaletti, 20′ Maracchi, 31′ Arma, 38′ Mensah; 51′ Procaccio, 55′ Farinazzo, 62′ Procaccio, 71′ Hidalgo, 84′ Farinazzo, 86′ Petrella.Triestina pt: Boccanera, Lambrughi, Sabatino, Malomo, Maracchi, Arma, Bracaletti, Mensah, Bariti, Beccaro, Coletti.Triestina st: Rossi, Libutti, Pizzul, Steffè, Secco, Codromaz, Hidalgo (30′ st Secco), Petrella, Pedrazzini, Ghiglia, Farinazzo, Procaccio, Marzola (30′ st Ghiglia).

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Grande entusiasmo sia dal vivo durante la presentazione di sabato ad Arta Terme che sui social per le nuove divise del Pordenone. Piace in particolare la Total Black, la divisa tutta nera indossata da Mirko Stefani che fa risaltare meglio il nuovo marchio del Pordenone. Apprezzate però anche la Classic, quella tradizionale a strisce verticali neroverdi, presentata da Emanuele Berrettoni e la Total White, la bianca abbastanza simile a quella della passata stagione, ma con rifiniture nere, vestita da Michele De Agostini. Parecchie sono già state le prenotazioni da parte dei tifosi attraverso il sito pordenonecalcio.com. Ha suscitato particolare soddisfazione in Mauro Lovisa e in tutta la dirigenza la calda partecipazione dei tifosi al sabato Neroverde. In quattrocento sono arrivati nella località termale nonostante la giornata non proprio estiva. Fra questi anche due tifosi di riguardo, il consigliere regionale Sergio Bolzonello e il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, schieramenti politici diversi, uniti nel tifo per i ramarri. […]

Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Fa piacere – commenta De Agostini – tanto affetto e tanta attenzione da parte dei tifosi. Non solo per me, ma per tutta la squadra. Noi lavoriamo di buona lena anche per ripagarli». Il sogno della società e della città è la serie B per festeggiare il centenario della nel 2020. «State certi che tutti noi lo condividiamo. Ora pensiamo solo a lavorare sodo, ma secondo me in questa stagione possiamo conquistare qualcosa». Per scaramanzia Michele ovviamente non dice cosa. Confessa però che chiudere la carriera in B sarebbe un bel premio per un ragazzo che è partito dalla Prima Categoria. Intanto, ripescato nella coppa dei grandi dopo la rinuncia della Reggiana, il Pordenone inizierà la stagione domenica (18.30) a Bergamo (gara secca) con l’Albinoleffe. «Sarebbe bello ripetere il cammino della passata stagione quando riuscimmo a battere Venezia e Cagliari per poi fermarci solo a San Siro dopo aver costretto l’Inter ai supplementari e ai calci di rigore. Se però devo scegliere preferisco fare strada in campionato. Il 26 agosto inizierà il nuovo torneo. Sarà una guerra sportiva fatta di tante battaglie e noi non vogliamo ripetere gli errori commessi la scorsa stagione». […]

Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) L’obiettivo è chiudere la questione difensore centrale. In pole Paolo Rozzio (classe 1992), svincolato dopo la mancata iscrizione della Reggiana. C’è ancora distanza tra domanda e offerta e le parti stanno cercando di venirsi incontro. Capitolo portiere: piace Giacomo Bindi (’87) del Padova, non è escluso un ritorno dell’ex Matteo Tomei (’84) reduce da un’ottima stagione a Siracusa. Da chiudere tante trattative in uscita. Il difensore Alessandro Bassoli (’90, piace alla Vis Pesaro), i terzini Giovanni Formiconi (’89) e Leonardo Nunzella (’92), ambiti entrambi da compagini di categoria, l’attaccante Patrick Ciurria (’95), nel mirino di sodalizi di B e C.

Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) […] Il Pordenone sta lavorando con profitto ad Arta. Attilio Tesser sta toccando le corde giuste al gruppo e a una vecchia guardia che, lo scorso torneo, ha chiuso col fiatone, logorata da dieci mesi non semplici. Nei primi test si sono visti Gerardi e Magnaghi pimpanti, Berrettoni già pungente, Stefani, De Agostini e Misuraca con la mentalità giusta: segnali importanti per una squadra che, come obiettivo minimo, vuole migliorare il nono posto conquistato nel 2017-2018. Per farlo in settimana il presidente Mauro Lovisa ha regalato a Tesser il centrocampista Davide Gavazzi, uno dei maggiori colpi dei suoi 11 anni di presidenza: classe 1986, proveniente dall’Avellino, quasi 250 presenze tra serie A e B. Scende in C dopo nove anni nei piani più alti del calcio “pro”. Con l’Arta Terme ha fatto il suo debutto, segnando il primo gol con la nuova maglia. Servirà in futuro e nella sfida con l’Albinoleffe che, se vinta, permetterà ai ramarri di sfidare il Pescara all’Adriatico nel secondo turno in programma domenica 5 agosto (gara unica in entrambe le occasioni, supplementari e poi eventuali rigori). L’ultimo test non ufficiale è fissato per mercoledì: partitella con il Brian, alle 17.45, al campo sportivo di Arta Terme. […]

Ore 18.40 – Qui Masen di Giovo: termina l’allenamento.

Ore 18.20 – Qui Masen di Giovo: partitella finale.

Ore 18.00 – Qui Masen di Giovo: alta intensità anche oggi.

Ore 17.40 – Qui Masen di Giovo: esercitazioni 8 centrocampisti e attaccanti contro 6 difensori.

Ore 17.20 – Qui Masen di Giovo: oltre a Serena a parte anche Zambataro causa affaticamento.

Ore 17.00 – Qui Masen di Giovo: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con una manciata di presenze in più avrebbe sfondato il tetto delle 600 partite ufficiali tra campionati e coppe varie. Si è fermato a 597 (con 31 reti) ma è solo un dettaglio, perché Evans Soligo la sua signora carriera dalla Serie B in giù l’ha fatta eccome. Una consapevolezza che addolcisce la pillola agrodolce del 39enne di Marghera nella sua prima estate, dopo ben 21 stagioni, trascorsa in famiglia anziché in ritiro. «Sì, la decisione è presa, mettete pure ex davanti alla voce calciatore annuncia senza perdere il consueto sorriso In partenza vedevo il traguardo ma non pensavo di smettere, poi però nell’ultimo anno un po’ di cose sono cambiate e la testa mi ha portato a decidere con serenità di ritirarmi». Una scelta giocoforza accelerata dal poco spazio che il co-capitano (gradi divisi per due anni con Maurizio Domizzi) ha avuto nella scorsa stagione: titolare per 61′ in Tim Cup col Pordenone, poi per 8′ a Foggia e per i suoi ultimi 12′ al Penzo sempre contro i pugliesi. «L’aspetto più importante è senza dubbio che la stagione 2017/18 sia stata davvero importante a livello generale. È andata molto bene per la squadra e ciò mi ha aiutato a viverla, mentalmente è stata tanto bella quanto impegnativa per me, perché nella mia carriera ero sempre stato abituato a giocare. Ma giustamente il Venezia aveva trovato i suoi equilibri con i risultati che poi ci hanno ripagato tutti. Non è una questione fisica, ho avuto tempo per pensare, ho fatto dei ragionamenti cercando di capire il mio futuro e ho detto stop sapendo che qui non avrei potuto avere continuità in campo». Ad attenderlo a breve c’è un incarico dirigenziale nel Venezia al fianco delle altre bandiere Poggi e Collauto, ma i dettagli li illustrerà prossimamente la società. […]

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Se il buongiorno si vede dal mattino, allora il dopo Stulac preoccupa già un po’ di meno i tifosi arancioneroverdi. Merito di Jacopo Segre, uno degli otto volti nuovi arrivati nel mercato estivo, che l’altro ieri a Moena si è presentato subito in versione cecchino firmando al 90′, con uno splendido destro al volo all’incrocio dei pali, la prestigioso vittoria del Venezia contro la Fiorentina di Serie A. «Il mio gol? È nato tutto lì al momento, ci stavamo giocando l’ultima palla a nostra disposizione, dal calcio d’angolo è nata questa respinta, mi sono detto lo provo e l’ho messo nel sette sorride un po’ imbarazzato il 21enne arrivato in prestito dal Torino Sono contento, perché anche se si trattava solo di un’amichevole non capita tutti i giorni di battere un ottimo avversario come la Fiorentina. Ora l’importante è continuare così, manca poco alla fine del ritiro e poi dalla Coppa Italia inizieranno le partite che contano davvero». […] «Il tiro da fuori ce l’ho come caratteristica, ho un buon tiro e alcune volte lo provo ottenendo risultati positivi. Il mio impatto in questo gruppo è stato ottimo, si lavora con grande intensità e con il giusto spirito di squadra, dai più vecchi ai più giovani tutti uniti dalla stessa voglia di fare. Siamo all’inizio e possiamo solo continuare così perché vogliamo raggiungere grandi obiettivi». Prima del biennio a Piacenza per lui c’era stato il biennio nella Primavera di Milan e Torino. «Garofalo, Domizzi, Bentivoglio, Geijo e molti altri sono giocatori di grande livello, sono fortunato ad esser arrivato in un Venezia già forte. L’anno scorso, pur non sapendo ovviamente che sarei venuto qui, devo dire che l’avevo seguito parecchio con le prestazioni e risultati arrivati agli occhi di tutti. Quest’anno non vogliamo essere da meno, io sono giovane e al mio primo allenamento di Serie B quindi proverò a sfruttare ogni opportunità che mi verrà concessa. Sono qui per imparare e ascoltare, stare zitto e pedalare». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Non è questa la partita che ci farà capire se siamo bravi oppure no». È chiaro il messaggio di mister Stefano Vecchi al suo Venezia, che sabato a Moena si è tolto la soddisfazione di sgambettare la Fiorentina di Serie A. Calcio d’estate con tutti i pro e i contro, ad ogni modo il sorriso resta meritato purché lo si sappia sfruttare nel modo giusto. «Se siamo intelligenti aver battuto la Fiorentina ci farà bene, se non lo siamo invece può far male il monito di Vecchi ai suoi La partita in sé conta poco per il risultato, nel secondo tempo certe situazioni sono venute a nostro vantaggio, come il rigore parato da Vicario a Veretout e qualche salvataggio, ma nel primo avevamo fatto qualcosina in più noi, cercando di mettere in pratica situazioni provate in allenamento. Poi abbiamo pescato il jolly». Normali malanni che hanno costretto ai box Litteri, Geijo, Marsura, Modolo e Fabiano. «Abbiamo qualche acciaccato, niente di particolare ma in questa fase non si va a rischiare nulla. La strada è lunga e non è questa la partita che ci farà capire se siamo bravi o no. L’assetto tattico dà delle sicurezze ma stiamo provando anche altre situazioni come la difesa a quattro. I nuovi? Ci danno freschezza, come Segre a prescindere dal gol, Vrioni, Coppolaro e Migliorelli, tutti giovani con potenzialità importanti». […]

Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) Un passo avanti sulla infinita questione stadio. Domani a Ca’ farsetti, alle ore 11.30, sarà presentato un progetto del nuovo impianto: gli onori di casa saranno fatti dal sindaco Luigi Brugnaro, mentre il Venezia sarà rappresentato dal presidente Joe Tacopina, dal direttore generale Dante Scibilia e dal consigliere d’amministrazione Alessandro Vasta. Nel corso dell’incontro saranno svelati tutti i “segreti” del nuovo stadio, ma anche la tempistica legata all’iter burocratico legato alla legge sugli stadi.Imminente la presentazione della campagna abbonamenti 2018-2019, molto attesa dai tifosi. Intanto è stato effettuato il sopralluogo allo stadio Penzo da parte della commissione provinciale di vigilanza, terminati i lavori per la sistemazione dei seggiolini e il potenziamento dell’impianto di illuminazione, in viale Ancona si sta predisponendo la documentazione da inviare alla commissione criteri infrastrutturali della Figc per modificare da Dacia Arena a Penzo lo stadio per la prossima stagione e poter giocare a Sant’Elena il match di Coppa Italia tra meno di due settimane. […]

Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Agostino Garofalo e Jacopo Segre sono stati tra i protagonisti della prima vittoria stagionale di prestigio. «Fa sempre piacere vincere con una squadra di valore come la Fiorentina» spiega il laterale sinistro «ma il calcio d’agosto è così. Stiamo lavorando bene, è importante continuare così, vediamo di essere pronti per la Coppa Italia». Vista l’acqua scesa a secchiate c’era il timore che il campo non potesse reggere e, in effetti, in certe zone non si riusciva a fare due passaggi consecutivi. Garofalo si è disimpegnato bene in una zona “impossibile”. «Il campo non ha aiutato le squadre» prosegue Garofalo «anche se la Fiorentina ha qualità tecniche superiori a noi. Ma in casi del genere, subentrano altre caratteristiche, come la voglia di andare a rubare palla, di restare alti. Ci fa ben sperare il primo tempo di personalità». Intanto Segre ha estratto un biglietto da visita mica male: una buona prova, tanta volontà e un gran gol che fa morale e curriculum. «Quel tiro è nato al momento» racconta «ma ce la siamo giocata sino alla fine. Mi è arrivata la palla giusta, mi sono detto di provarci, è andata bene ed è finita all’incrocio. Anche se si trattava solo di un’amichevole, la Fiorentina è la Fiorentina e siamo felici per la vittoria. Dobbiamo andare avanti così, con molta intensità, c’è un ottimo spirito». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Piedi ben piantati a terra, lavorare, lavorare e ancora lavorare. Potremmo riassumere così lo Stefano Vecchi pensiero dopo la vittoria di sabato a Moena contro la Fiorentina. Si è ancora all’inizio della stagione, nessuno può essere in forma a metà luglio, così come gli automatismi non sono precisi come un orologio. Ma dalla Val di Fassa, il tecnico di Venezia verrà via, tra qualche giorno, con diverse certezze, pur sapendo che c’è ancora parecchio da camminare. «Se saremo intelligenti» spiega «il successo ci farà bene, viceversa potrebbe fare male. In gare del genere il risultato conta poco, anche se alcune situazioni sono state a nostro favore, come il rigore parato da Vicario, qualche salvataggio nel secondo tempo, mentre nel primo abbiamo fatto meglio della Fiorentina. Nel complesso, quella contro i viola è stata la classica partita da ritiro, cercando di gestire le forze. Poi è arrivato il jolly di Segre in chiusura».Stefano Vecchi è entrato quasi in punta dei piedi nel lavoro tattico lasciato dal suo predecessore Inzaghi: tre centrali dietro, i soliti due reattori ai lati capaci di coprire e spingere allo stesso tempo, un perno a centrocampo e due punte. L’ex allenatore della Primavera dell’Inter non esclude qualcosa di diverso per il futuro. «Sono partito dalle sicurezze dei miei giocatori» spiega «ma in questi giorni stiamo provando altre cose, come la difesa a quattro, perché potrebbe essere utile durante il campionato. Bisogna saper essere pronti a tutte le situazioni». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino) La macchina è pronta a ripartire, dopo una sosta ai box lunga oltre due mesi. Molti i pezzi che sono stati sostituiti nel frattempo, a partire dal motore. Qualche elemento della carrozzeria ancora manca ma la lunga marcia può comunque iniziare, a partire da un doveroso rodaggio. A premere il bottone dello start di quella che dalle parti di Este si augurano possa essere una vettura in grado di combattere per la prima fila dello schieramento sarà, oggi pomeriggio alle 16, il nuovo pilota Nicola Zanini, che non nasconde la voglia di dare il via alle danze. «Finalmente, era ora!», esclama senza pudore il tecnico vicentino, il cui approdo nella Bassa padovana è risultato fin dal principio problematico a causa dei noti problemi societari che lo tenevano legato al Vicenza. La burocrazia è ormai solo un ricordo e, assieme al suo staff, il mister si occupa ufficialmente della sua nuova squadra ormai da un mese. Un tempo sufficiente per vedere la rosa arricchirsi via via di nuovi elementi e per pianificare le prime mosse da attuare sul campo. «I lavori procedono secondo programma conferma lui stesso Con le ufficializzazioni delle prossime ore (Corrado Salvatore e Gianluca Bonavina, entrambi classe ’99 provenienti dalla Berretti del Padova, cui si uniranno anche Lamachi, Duku e Milan, promossi dalla Juniores, ndr) potremo dire innanzitutto di aver completato il pacchetto dei fuori quota. Dati i vincoli regolamentari, avere dei giovani validi e in buon numero è un fattore chiave per la costruzione della squadra. Sono molto soddisfatto anche degli altri innesti, in particolare vorrei esprimere un ringraziamento alla società per quanto riguarda De Giorgio. Al di là del valore tecnico di Pietro, che sicuramente non è in discussione, la dirigenza ha compreso quanto fosse importante il suo apporto come guida per i compagni. E, d’altra parte, nella scelta del giocatore ha influito moltissimo l’aver apprezzato l’ambiente atestino, nonostante altre offerte avrebbero potuto essere per lui molto allettanti dal punto di vista economico». […]

Ore 14.10 – (Gazzettino) «Abbiamo interpretato la partita con grande personalità. È stato piacevole vedere che i ragazzi si divertivano, giocandosela a viso aperto con una formazione di serie A». Antonio Paganin promuove il Campodarsego dopo la prima uscita stagionale con la Spal, disputata dopo appena cinque allenamenti nelle gambe. I biancorossi hanno assaporato anche il gusto il comandare il punteggio per buona parte del primo tempo grazie al sigillo di Raimondi, salvo poi incassare il pareggio di Moncini poco prima dell’intervallo e il sorpasso di Paloschi in avvio di ripresa. Il bilancio è senza dubbio positivo. «Già durante la settimana la sensazione era buona dato che tutto è filato liscio, e non abbiamo avuto alcun intoppo. Abbiamo affrontato questa amichevole per capire quali potevano essere le difficoltà, e con sorpresa abbiamo interpretato molto bene la gara. Si poteva pensare a un tiro a segno avendo di fronte una compagine di serie A, invece nel primo tempo abbiamo avuto le nostre occasioni e la Spal ha dovuto pedalare forte. Magari non si aspettava questo tipo di gara, è stato un test vero e proprio». Cosa le è piaciuto di più? «La qualità dei singoli che si è messa a disposizione della squadra. Dietro non avevamo Leonarduzzi, e sia Colman Castro e sia Barison hanno guidato i colleghi più giovani sulle fasce che potevamo avere qualche timore reverenziale considerato che i ferraresi hanno schierato davanti l’artiglieria pesante. In mezzo Zane ha preso le chiavi del centrocampo consentendo a Trento e a Caporali di esprimersi al meglio. Quanto all’attacco, il direttore Gementi ha fatto davvero un grandissimo lavoro perché dal mazzo ha preso tre giocatori che si completano: Raimondi ha estro e qualità, Florian è bravissimo in area E Vuthaj abbina quantità a qualità. Sembrava che la squadra giocasse insieme già da tempo, i ragazzi sono stati molto bravi». Adesso nel mirino c’è la trasferta con il Trapani valida per il primo turno della Tim Cup. «La società si sta adoperando per risolvere le difficoltà logistiche della trasferta mettendoci nelle condizioni migliori. C’è la voglia di affrontare questa partita alla quale teniamo tutti, e lo faremo con grande serenità e tranquillità». […]

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) È il giorno del nuovo Este targato Nicola Zanini. Oggi, al Nuovo Stadio (alle 15), si raduneranno i giallorossi, agli ordini dell’ex allenatore del Vicenza, arrivato in estate per dare il via ad una piccola rivoluzione tecnica. Con lui ci saranno, oltre allo staff composto da Giorgio Sterchele, Mauro Girotto e Luca Franco, i riconfermati Alessandro Lorello, Andrea Ferrando, Stefano Pozza e Luca Tomasini, i nuovi acquisti Pietro De Giorgio, Massimiliano Giusti, Gabriel Debeljuh, Othman Chajari, Alberto Paiolo, Enrico Vencato, Davide Roman e Riccardo Forte e, ultimo in ordine di tempo, il “colpo” last minute Davide Marini, 18 anni, centrocampista scuola Chievo che ha già mostrato ottimi numeri con la maglia del Caldiero Terme in Eccellenza. […]

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Inizia oggi la seconda settimana di lavoro per il Campodarsego, che deve preparare il match di domenica prossima con il Trapani, prima uscita ufficiale dei ragazzi allenati da mister Antonio Paganin. E mentre la squadra sarà impegnata a mettere benzina nelle gambe per tentare il colpaccio in Tim Cup contro una formazione di Serie C (fresca di separazione dal tecnico Alessandro Calori, ndr), la dirigenza dovrà fare i salti mortali per organizzare il viaggio, al momento una vera e propria gatta da pelare.Complice il periodo vacanziero (che, ironia della sorte, raggiunge l’apice proprio fra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto) i voli per la Sicilia sono particolarmente affollati. Pare, infatti, che i posti disponibili nei velivoli diretti agli aeroporti di Trapani o Palermo siano al massimo tre o quattro per tratta. Di fatto, il Campodarsego si troverebbe a imbarcare i giocatori a gruppetti per farli arrivare a destinazione nell’arco della giornata. L’altra possibilità paventata per capitan Leonarduzzi & co. era la prenotazione di un volo charter, ma i costi sembrano proibitivi. Ecco, allora, che il viaggio in treno sembra l’ipotesi più accreditata, con partenza venerdì da Padova per la Calabria, destinazione Villa San Giovanni (circa nove ore di viaggio) e pernottamento a Messina. Il sabato servirebbe invece per l’allenamento di rifinitura e il trasferimento a Trapani, distante almeno tre ore di pullman dalla città sullo Stretto. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) «Pensare in grande, non porsi limiti e fare meglio dello scorso anno». Sono i concetti-base del toccante intervento del capitano Manuel Iori nel corso della serata di presentazione del Cittadella. Il messaggio lanciato dal trentaseienne regista non è apparso un proclama azzardato, ma era in linea con gli interventi della dirigenza e del tecnico Venturato, che hanno dichiarato convinti che è doveroso provare ad andare in serie A «con l’impegno di far capire ai nove nuovi giocatori che cosa vuol dire essere a Cittadella». E ancora: «Sta a noi con più anzianità trasmettere le ambizioni di questa società per provare a sognare qualcosa in grande. È un compito importante in particolare quest’anno che si riparte molto rinnovati e carichi di entusiasmo. A Lavarone soprattutto, ma anche durante l’intera stagione, avremo modo di amalgamarci ed esprimere le nostre potenzialità». […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) Contrariamente a quanto successo nel passato, sabato sera alla presentazione ufficiale il diggì Stefano Marchetti non ha preparato sorprese per i 400 tifosi presenti al palazzetto dello sport. La rosa di Roberto Venturato è ancora incompleta, e sarà perfezionata in tempi molto brevi: le indiscrezioni parlano di due difensori e due attaccanti in arrivo. Le trattative sarebbero già in fase avanzata, soprattutto per Luca Ghiringhelli, terzino destro dalla Reggiana, svincolato, e Mattia Finotto, punta in uscita dalla Spal. Il direttore generale ha confermato l’interesse. «Sono giocatori che mi piacciono, ci stiamo lavorando», la sua confidenza a margine della serata. Le altre due piste condurrebbero al terzino destro Filippo Berra, per il quale manca ancora l’accordo con la Pro Vercelli, e un altro attaccante, magari da pescare ancora tra gli svincolati. Il nome più altisonante è quello di Filip Raicevic, centravanti montenegrino che si è liberato a zero dal Bari, anche se pare che il Foggia sia in vantaggio sulla concorrenza. Stefano Marchetti, però, in questi anni ci ha abituato a sorprese, a nomi semisconosciuti da lanciare in pista, ecco perché l’attaccante potrebbe essere un nome mai circolato sinora. […]

Ore 12.20 – (Gazzettino) […] Venturato ha accolto con soddisfazione le prime indicazioni avute dalla squadra. «È stata una partita da 45 minuti per tempo, quasi un lavoro fisico per i giocatori. Sul campo di gioco ho intravisto le caratteristiche, le capacità del singolo, così da poter impostare il lavoro da portare avanti in ritiro». Il tecnico vuole sempre vedere la mentalità vincente dalle sue squadre, la prima uscita non può che averlo soddisfatto, con il Cittadella che ha continuato a giocare fino al novantesimo. «È importante l’approccio alla partita, anche se amichevole. Dai nuovi ho avuto una buona impressione nei primi giorni, in pianura abbiamo svolto un lavoro introduttivo per far capire alcune logiche, le filosofie di gioco a chi è arrivato. Ho ricevuto valide risposte, da questo punto di vista cominciamo con un passo in avanti». Nei prossimi giorni sono previsti altri arrivi. «C’è ancora un mese di mercato, ci potrebbe essere l’opportunità di vedere qualcun altro». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) È cominciata con una goleada il ritiro del Cittadella a Lavarone, in provincia di Trento. I ventisei giocatori saliti in quota (sono rimasti a casa gli infortunati Bizzotto e Scaglia, che proseguiranno con il programma di riabilitazione) dopo aver preso sistemazione nelle doppie camere e pranzato, ieri pomeriggio sono immediatamente scesi in campo per la prima uscita della stagione. Il test è stato poco significativo perché di fronte c’era la rappresentativa dilettantistica del Lovadina, ma il 18-0 finale è un risultato che comunque salta all’occhio di chi legge. Per la cronaca, nei due precedenti contro il Lovadina, il Cittadella aveva vinto 10-0 l’anno scorso e 10-1 un paio d’estati fa. Roberto Venturato ha schierato due formazioni distinte tra primo e secondo tempo, seguendo sempre la sua filosofia del 4-3-1-2: all’inizio Frare è stato utilizzato da terzino destro, Pasa in cabina di regia dietro a Schenetti, che ha agito da rifinitore a supporto del duo Scappini-Panico. Quest’ultimo ha offerto l’assist per il primo gol stagionale del Cittadella, firmato da Scappini. Il centravanti arrivato dalla Cremonese ha poi concesso il bis e anche il tris. A completare il 6-0 del primo tempo ci hanno quindi pensato Proia, Schenetti e Panico. Mattatori della ripresa sono stati invece Chiaretti con ben quattro centri, a ruota Strizzolo con una tripletta, mentre Siega, che ha giocato i venti minuti finali, ha dimostrato che l’infortunio che gli aveva praticamente fatto perdere l’ultima stagione è ormai un ricordo. L’ex centrocampista del Vicenza ha realizzato una doppietta, a segno pure Iori su rigore e Settembrini. […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Ci sarà pure stata una mezza rivoluzione, ma l’entusiasmo è rimasto lo stesso. La passerella del Cittadella, sabato sera, di fronte a circa 400 aficionados presenti nel palazzetto dello sport accanto allo stadio, se mai ce ne fosse stato bisogno ha certificato questo: cambieranno pure i protagonisti per cui fare il tifo, con 9 volti nuovi nel gruppo già a disposizione di Venturato e altri 3 o 4 che potrebbero aggiungersi, ma il popolo granata ci crede. È stata un’iniezione di fiducia in vista della parte più faticosa dell’anno, visto che da ieri mattina Iori & C. sono a Lavarone per le due settimane più intense della preparazione pre-campionato. L’impressione è che gli annunci di altri nuovi ingressi non tarderanno. E non riguarderanno solo Finotto e Ghiringhelli, sui quali si è sbilanciato lo stesso Marchetti. Per Finotto lo Spezia sembra ormai essersi chiamato fuori dalla contesa, in più la punta della Spal, sabato, non è stata convocata per l’amichevole col Campodarsego. Per quanto riguarda Ghiringhelli, terzino che si libererà a zero euro dalla Reggiana, sembra sia una questione di formalità burocratiche per completarne il tesseramento. E il suo arrivo non esclude quello di un altro terzino (Berra, dalla Pro Vercelli?). Non solo: i fallimenti di Bari, Cesena e, se il ricorso al Collegio arbitrale del Coni darà un responso negativo, Avellino, lasceranno parecchi giocatori sul mercato, sui quali vigilare. Uno dei nomi da tenere d’occhio potrebbe essere quello del belga Ngombo, attaccante di peso in uscita dal campionato olandese che il Bari aveva acquistato prima di abbassare le serrande, e ora rimasto svincolato. Altre piste (Raicevic? Ardemagni?) sembrano più che altro suggestioni. […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Un 18-0 per cominciare. Otto gol in più rispetto ai 10 rifilati al medesimo avversario nel 2017. Nella prima amichevole stagionale il Citta travolge gli amatori trevigiani del Lovadina con 6 reti nella frazione iniziale e addirittura 12 nella seconda. Protagonista dei primi 45′ Stefano Scappini: suo il primo centro della stagione, al 6′, su assist di Panico. L’ex attaccante della Cremonese chiuderà il tempo con una tripletta, mentre gli altri centri sono stati di Proia, Schenetti e Panico. Nella ripresa a bersaglio Settembrini, Chiaretti (4 volte), Iori su rigore, Strizzolo (3) e Siega (doppietta), più un autogol. Il Citta del primo tempo (4-3-1-2): Paleari; Frare, Dalla Bernardina, Adorni, Rizzo; Maniero, Pasa, Proia, Schenetti; Scappini, Panico. Nella ripresa (4-3-1-2): Maniero; Pezzi, Drudi, Camigliano, Benedetti; Settembrini, Iori, Branca; Chiaretti; Strizzolo, Arrighini (26′ Siega).

Ore 10.50 – (Gazzettino) È di Alessandro Capello, bomber dello scorso campionato con tredici gol, il primo sigillo della nuova stagione biancoscudata. Sua l’inzuccata vincente sugli sviluppi di un angolo di Salviato che ha spianato la strada al Padova nell’amichevole vinta ieri in scioltezza per 11-0 a Masen di Giovo con il Verla, formazione dilettantistica del posto. Una sgambata utile ad affinare la condizione al termine della prima settimana di ritiro in quota, nella quale Bisoli ha schierato una formazione per tempo davanti ad almeno un migliaio di tifosi assiepati a bordo campo, tra i quali anche una rappresentanza di sostenitori del Palermo gemellati con quella biancoscudata. Il tecnico ha disposto i suoi con il 3-5-2, modulo sul quale ha insistito molto in questi giorni di ritiro: Merelli tra i pali; pacchetto arretrato con Capelli al centro supportato da Cappelletti e Trevisan; linea mediana con Salviato a destra e Contessa a sinistra, Della Rocca in cabina di regia coadiuvato da Pulzetti e Belingheri; davanti il tandem Capello e Bonazzoli, entrambi subito a segno. […] Nella ripresa Bisoli ha schierato la squadra con lo stesso sistema di gioco, cambiandone però gli interpreti: Favaro in porta; Ravanelli, Pinzi e Ceccaroni in difesa; Madonna, Mazzocco, Broh, Minesso e Zambataro a centrocampo; Sarno e Guidone in attacco. Sono fioccate ancora occasioni e gol, con i biancoscudati andati a segno sei volte nei secondi quarantacinque minuti. Frazione nella quale a fare la parte del leone è stato Sarno, protagonista con un tripletta. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Su quest’ultimo argomento viene interpellato nel dopo gara anche Bisoli. «Mi dispiace, li ringrazierò sempre per quello che hanno fatto e che mi hanno dato per rendere grande il Padova. Poi però c’è la società che ha messo a disposizione un budget, e c’è l’allenatore che deve fare delle scelte per una categoria importante. È la stessa cosa di quando un allenatore viene esonerato, fa parte del calcio. Le scelte sono fatte solo in base al bene del Padova, che è superiore a tutti. L’ho detto anche ai diretti interessati il primo giorno che non mi dimenticherò mai di cosa hanno fatto, li rispetterò sempre come grandi uomini e professionisti. Poi, ripeto, bisogna fare delle scelte. Se Higuain era uomo mercato fino all’anno scorso, e adesso l’hanno sbolognato in quattro e quattr’otto, mi viene da dire che tutti ormai siamo sul mercato e dobbiamo adeguarci alle esigenze della squadra». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Non vedevo l’ora di ricominciare a parlare di calcio. Siamo una società seria che rappresenta una città importante, e con tanti tifosi al seguito potremo contare ancora di più». Le parole sono del presidente Roberto Bonetto, che si è goduto la prima amichevole stagionale dei biancoscudati, dando una sbirciata all stagione che verrà. «Puntiamo a un campionato sereno e tranquillo, ma ci toglieremo le nostre soddisfazioni. I nuovi acquisti si sono inseriti subito anche grazie ai vecchi. Mi dispiace invece vedere ai margini quei giocatori che mi hanno fatto piangere di gioia l’anno scorso, ma questo è il calcio. Rimarranno sempre nel cuore dei tifosi biancoscudati».

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Su Bindi c’è il Pordenone – spiega il diggì – De Cenco ha tre-quattro squadre che lo stanno cercando, mentre la Viterbese vuole Chinellato, anche se il ragazzo sta temporeggiando: credo che sia una bella soluzione per lui dato che gli propongono un biennale, ed è una società che può contare su una proprietà forte che paga regolarmente gli stipendi». D’accordo le uscite, ma il Padova farà ancora qualcosa in entrata. «Aspettiamo la soluzione giusta per un attaccante strutturato, credo però che si andrà un po’ per le lunghe». Come dire difficilmente ci saranno novità in settimana su questo fronte. Un nome spendibile è sempre Zigoni che si sta allenando con il Venezia. Occhio poi all’ingresso di un’altra mezzala. «Vediamo dai movimenti in uscita quanto risparmiamo, e poi vediamo se capita la situazione giusta dato che il mister vuole sette giocatori che ricoprono quel ruolo», ossia da aggiungere a Pulzetti, Belingheri, Mazzocco, Broh, Minesso e Serena.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Da segnalare il ritorno con gol di Madonna, che è rientrato a pieno regime dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro dello scorso novembre. Padova-Us Verla 11-0Padova 1° tempo: Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan; Salviato, Pulzetti, Della Rocca, Belingheri, Contessa; Capello, Bonazzoli. 2° tempo: Favaro; Ravanelli, Pinzi, Ceccaroni; Madonna, Mazzocco (34′ Scevola), Broh, Minesso, Zambataro (24′ Marcandella); Sarno, Guidone. All. Bisoli. Us Verla: Pellegrini, Fontana, Iachemet, Tieffenthaler, Mattei, Stonfer, Paolazzi, Calovi, Tarter, Nardin, Bernardi. Nella ripresa sono entrati: Tenaglia, Telch, Iachemet, Paolazzi, Pojer, Serefin, Callegari, Marcher, Pellegrini, Stonfer, Pellegrini. All. Brugnara. Reti: 15′ pt Capello, 21′ e 35′ pt Bonazzoli, 34′ pt Cappelletti, 40′ pt Pulzetti, 18′ , 19 e 41′ st Sarno, 30′ st Madonna, 39′ st Guidone, 45′ st Minesso.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il Padova riparte da dove aveva cominciato. Ovvero dalle sue certezze. Dai fedelissimi, dai veterani, dai gol di Capello. L’entusiasmo biancoscudato ha inondato nell’ultimo weekend anche la Val di Cembra, con quasi mille tifosi padovani che hanno raggiunto il ritiro per festeggiare la squadra di Bisoli. Il clima è quello giusto e non potrebbe essere altrimenti dopo la trionfale stagione scorsa, ed è proprio dalle fondamenta dell’ultimo campionato che il tecnico ha plasmato l’undici titolare per la prima uscita contro il dilettanti locali del Verla (11-0 il risultato finale). Nella formazione iniziale, infatti, hanno trovato spazio soltanto tre nuovi acquisti: Capelli in difesa, Della Rocca a centrocampo e Bonazzoli in attacco. Per il resto, largo ai titolarissimi della scorsa stagione, schierati con il 3-5-2 che Bisoli ha deciso di imbastire per affrontare nel modo più solido e pragmatico possibile la Serie B. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ad applaudire la prima uscita del Padova c’era anche il presidente Roberto Bonetto, che ha passato l’intero weekend fianco a fianco de i giocatori. Il sorriso del numero uno di viale Rocco, nonostante non si sblocchi ancora la situazione stadio (probabili novità a fine mese) era quello dei giorni migliori: «Ho assaporato bellissime sensazioni», assicura Bonetto. «Non vedevo l’ora di vedere all’opera questa squadra e devo dire che mi piace. I giocatori hanno tutti la testa sulle spalle e i vecchi hanno agevolato l’inserimento dei nuovi. Mi spiace per i sei che si allenano a parte, ma e la società deve fare delle scelte. Rimarranno sempre nei nostri cuori».Anche mister Bisoli, osannato come sempre dai tifosi, era di ottimo umore. In panchina non è mai rimasto fermo un minuto e nella ripresa ha voluto seguire la squadra da dietro la porta di Favaro: «Perché ho una visuale migliore dei movimenti, soprattutto in fase di sviluppo dell’azione», spiega l’allenatore. «Sono molto soddisfatto di quanto ho visto. Abbiamo messo in pratica i concetti di gioco provati durante questi giorni, facendo anche di più di quanto mi aspettassi. Pure nella ripresa, con tanti nuovi in campo, ci siamo disimpegnati bene». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Potrebbe sbloccarsi qualcosa in uscita. È quello che si augura il direttore generale Giorgio Zamuner che ieri sera è tornato a Padova e oggi proverà ad accelerare alcune trattative. Il Padova, prima di rifinire l’organico, ha bisogno di vendere almeno un paio dei 6 giocatori in uscita. A partire prima di tutti potrebbe essere Giacomo Bindi, che ha diverse offerte in Serie C. La più allettante è quella del Pordenone, già uscito allo scoperto. La trattativa è concreta e il Padova, con il benestare del giocatore, conta di chiuderla a breve. Una volta perfezionate le uscite, Zamuner andrà a caccia di un attaccante di categoria, ruolo che rappresenta la priorità per completare l’organico. A fine mercato, invece, dovrebbero arrivare anche un difensore giovane e una mezzala.




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