Mister Venturato, quando ha salutato il gruppo nella cena dello scorso 12 giugno al “Tezzon” s’immaginava che lo avrebbe ritrovato così diverso? 9 i calciatori ceduti o svincolati, altrettanti i nuovi arrivati. E altre operazioni, in un verso o nell’altro, si concretizzeranno a breve. «Quando una squadra realizza qualcosa di estremamente positivo come abbiamo fatto noi è naturale che i suoi giocatori siano richiesti, inoltre molti hanno manifestato la voglia di provare un’esperienza diversa. Abbiamo valorizzato le loro qualità e questo ci ha portato a trovarci in questa situazione. Da un lato dispiace, dall’altro siamo soddisfatti di quanto abbiamo ottenuto tutti assieme. Ripartiremo con tante persone nuove, che hanno sicuramente voglia di mettersi in discussione e fare bene, arrivando qui con entusiasmo». Pare di capire che tutto questo fosse fisiologico. «Nel calcio spesso si deve cambiare per cercare di avere stimoli in più, anche se non è semplice farlo e anche se il nostro era comunque un gruppo che aveva qualità e delle basi da cui si poteva ripartire. Si è scelto di modificarlo molto, dando delle opportunità a chi aveva avuto richieste e puntando su giocatori che magari hanno caratteristiche diverse e sono più giovani. Ci sarà da ricostruire tanto e lavorare molto, con umiltà, per mantenere quanto è stato fatto in questi anni. Sarebbe stato un compito stimolante se avessimo mantenuto lo stesso gruppo, lo sarà ancora di più avendo cambiato tanto».
[…]Con tanti cambi, cambieranno gli obiettivi… «L’obiettivo è dare un’identità alla squadra e, allo stesso tempo, cercare il risultato, perché nel calcio non basta essere belli. E occorre essere veloci nel costruire: non abbiamo un anno di tempo per riuscirci ma all’incirca un mese, con la Coppa Italia si comincerà presto (il Citta debutterà nel secondo turno, il 5 agosto, ndr) e poi arriverà subito il campionato».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)