Live 24! Padova, inizia il ritiro di Masen di Giovo: al via la stagione 2018/19!

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Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Con il Berre è un’altra cosa. Se ne sono resi conto tutti. L’annata difficile di Emanuele è coincisa, guarda caso, con quella difficile (o più semplicemente non all’altezza delle due precedenti) del Pordenone. Il 37enne Emanuele ha firmato per un’altra stagione e giura di essere pronto a tornare, lui e tutta la squadra, ai livelli del 2015-16 (secondo posto al termine della stagione regolare e semifinale playoff) e del 2016-17 (terzi a maggio, con la successiva famosa semifinale playoff persa ai rigori contro il Parma, poi promosso) e magari anche oltre. «Stare fuori a lungo la scorsa stagione conferma il fantasista è stato durissimo. Ora sto bene e sono pronto, insieme a tutti i compagni, a ripartire con grande entusiasmo e tanta voglia di far bene per riscattare un’annata particolare, difficile anche solo da riassumere e spiegare. Impreziosita dalla straordinaria esperienza in Tim Cup e dalla notte di San Siro con l’Inter, ma ammette L’artista – decisamente sotto le attese in campionato. Il rinnovo? È stato una logica conseguenza della mia voglia di continuare a giocare e soprattutto di continuare a vestire la maglia neroverde. Ho un rapporto speciale con la società, i ragazzi e con tutto l’ambiente, interno ed esterno. Sto bene a Pordenone riassume il giocatore e con la gente di Pordenone». Berrettoni giudica un autentico lusso l’arrivo di Attilio Tesser. «Per la serie C afferma è sicuramente il top, un lusso e un valore aggiunto. Ci può dare la voglia di vincere e la grande esperienza sua e del suo staff che si è integrato con i qualificatissimi professionisti già presenti». L’arrivo di un mister da 400 panchine pro può essere visto anche come un obbligo a raggiungere quella serie B che è sempre stata nei piani di Mauro Lovisa. «Lasciamo perdere gli obiettivi obbligati invita il romano e pensiamo solo a lavorare tanto e a correre forte, sin dai primi giorni di ritiro. Certo concorda poi dovremo assolutamente migliorare il nono posto del 2017-18, ritrovando giorno dopo giorno – conclude Emanuele, indicando la via – la nostra vera dimensione». […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Con i suoi 37 anni è il giocatore più anziano della rosa. Ed è soprattutto per questo motivo che le sue parole trasudano saggezza. «Vogliamo migliorarci rispetto all’anno scorso, ma senza fare grossi proclami: la lezione dell’ultimo campionato dev’essere servita». Parla da leader Emanuele Berrettoni. Il fantasista, in neroverde da gennaio 2016 e fresco di rinnovo, indica la via da seguire per togliersi – assieme al gruppo – grandi soddisfazioni. Sostiene che il nuovo tecnico, Attilio Tesser, sia «un valore aggiunto» e rassicura sulle sue condizioni fisiche. «Sto bene e riparto per cancellare l’ultima annata». […] Il presente?«Sono fiducioso. Personalmente mi sento in forma. A livello di gruppo ripartiamo da molte certezze e, soprattutto, abbiamo grande voglia di riscattarci dopo un’annata di alti e bassi. Lo scorso campionato non è stato del tutto negativo ma, i migliori picchi raggiunti sono stati “oscurati” dal risultato finale. Ci può stare». Definisca mister Tesser. «Non è un allenatore da scoprire. È un vincente e sa il fatto suo. Se serviva un tecnico così? Non lo so, non faccio il direttore sportivo. Sicuramente ci può dare una marcia in più: lui, col suo staff, va ad aggiungersi a un gruppo di lavoro che, a mio parere, è da serie A. Esattamente come il mister e i suoi uomini».Dove può arrivare il Pordenone quest’anno?«Bisogna migliorare il nono posto ottenuto la scorsa stagione. Poi è meglio non pensare a nulla: il nostro obiettivo è soltanto lavorare a testa bassa. Non poniamoci traguardi definiti come dodici mesi fa. Non è servito. Ci alleniamo, ci divertiamo e poi vedremo dove saremo». […]

Ore 17.30 – Qui Masen di Giovo: termina l’allenamento.

Ore 17.00 – Qui Masen di Giovo: partitella finale.

Ore 16.30 – Qui Masen di Giovo: lavoro tattico.

Ore 16.00 – Qui Masen di Giovo: gran caldo, lavoro atletico.

Ore 15.30 – Qui Masen di Giovo: Biancoscudati in campo per il primo allenamento stagionale.

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Ieri allenamento a porte aperte per la squadra, con centinaia di tifosi in Curva Sud che, a fine della seduta, hanno festeggiato l’inizio della nuova stagione insieme con squadra e staff. In campo anche Emmanuel Cascione, mediano del Cesena che ha con la società romagnola un contratto fino al 30 giugno 2019. Il Cesena gli ha dato l’autorizzazione di allenarsi con i biancorossi, anche in previsione di un probabile fallimento del club bianconero che azzererebbe il contratto di Cascione, che sarebbe svincolato e libero di accordarsi con qualsiasi altra società. Il ds Seeber ha giocato d’anticipo e nel caso, ormai quasi certo, che il Cesena fallisse, Cascione diventerebbe un nuovo giocatore biancorosso. Chi non tornerà invece a Vicenza è Pietro De Giorgio, che si sta per accordare con l’Este dove ritroverà il tecnico Nicola Zanini. […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) «Un amore che continua». Con queste parole si può riassumere il sentimento che lega Stefano Giacomelli ai colori biancorossi e la felicità dell’attaccante di Spoleto che resterà in biancorosso per altri due campionati. «La prossima partita ufficiale che giocherò sarà la numero 200 ed è un onore vestire questa maglia. Affronto la nuova stagione con grande voglia, con l’intenzione di regalare ai tifosi le soddisfazioni che si meritano». Nel gruppo che va a formarsi Giacomelli è quasi un nuovo acquisto e si dovrà integrare in uno spogliatoio già amalgamato e compatto. «Sono consapevole che toccherà a me adattarmi e conoscere i nuovi compagni – sottolinea Giacomelli – ma sono a disposizione di tutti, in primis del mister. La fascia di capitano? Sarei bugiardo se dicessi che non ci tengo, ma anche in questo caso mi adeguerò alle decisioni della società, del mister e del gruppo, che sceglierà chi dovrà indossare la fascia. E se sarà ancora Bizzotto non ci saranno problemi». […] I tifosi si augurano di vedere quel Giacomelli per tutto il campionato e l’ex pescarese spiega perché nella prima parte della stagione non è riuscito a giocare bene. «Credo che la testa sia determinante e che il mio problema sia stato quello di non essere riuscito a metabolizzare la retrocessione – spiega – e sono sicuro che gli errori che ho commesso mi serviranno da lezione per non ripeterli quest’anno. Adesso mi sento bene, sono carico e determinato a fare bene e posso garantire che il mio impegno sarà sempre massimale». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Centrati tanti colpi importanti, inserendo giovani forti mettiamo le fondamenta per un progetto vincente. La Serie A? L’abbiamo sfiorata e ci riproveremo subito, ma senza assilli e senza quella fretta che invece avevamo di risalire in B». Con uno straripante entusiasmo Joe Tacopina si è ripreso ieri il suo Venezia salendo in ritiro a Bedollo. Il presidente ha dato il cinque ai 7 nuovi arancioneroverdi, riabbracciato capitan Domizzi e i volti noti intrattenendosi subito con il tecnico Stefano Vecchi e il ds Valentino Angeloni. «Sono molto contento, finora abbiamo messo insieme un Venezia molto forte abbassando l’età media da 28.6 a 26.5 anni i numeri snocciolati dall’avvocato newyorkese . Schiavone ha firmato per tre anni, Di Mariano per quattro, questo è il segnale che stiamo guardando al futuro, da un lato attestando la nostra stima a talenti nei quali crediamo, dall’altro per tutelare il nostro business affinché non ricapiti più quanto è successo con Stulac». Il regista sloveno è stato veduto al Parma per una cifra inferiore ai due milioni. «Il calcio è anche questo, Leo è una grande persona e un giocatore di qualità, era in scadenza, nel prossimo mercato invernale avrebbe potuto firmare con altro club a zero euro di guadagno per il Venezia. È arrivata l’offerta del Parma, cedendolo abbiamo fatto la scelta giusta e un buon affare, visto che era costato poco (60 mila euro, ndr). Ora quei soldi li rinvestiamo sulla rosa». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Com’è l’atmosfera all’interno della squadra? «Davvero splendida. Siamo un gruppo forte e consolidato, si vede che i ragazzi hanno acquisito consapevolezza di quanto hanno fatto negli ultimi due anni. Siamo passati dalla D alla B, poi abbiamo sfiorato la serie A: non ci fermeremo certo qui». Perché alla fine ha scelto Vecchi e Angeloni? «Perché voglio un progetto che guardi lontano, non all’immediato presente. Angeloni sta già facendo un lavoro eccellente, vedrete cosa faranno i nuovi. Si sono già ambientati e sono convinto che lasceranno il segno». Si punta su St. Clair e Vrioni, due autentici talenti… «Ho parlato a entrambi, ho detto che Venezia si aspetta molto da loro, ho visto nei loro occhi la voglia di sfondare e fare qualcosa d’importante». Quattro squadre venete nella prossima Serie B. Che cosa ne pensa? «Ritroveremo i derby con il Verona e il Padova, quello col Cittadella per il secondo anno consecutivo sarà un derby d’alta classifica. Sono contento per i tifosi, so bene quanto tengano a queste partite e quanto si viva per vincerle tutti assieme». Ci saranno molte cessioni, i giocatori sotto contratto sono veramente tanti… «Sicuramente qualcuno partirà. Abbiamo dato Malomo alla Triestina, poi nei prossimi giorni arriveranno altre notizie. Ci vuole un po’ di pazienza ma ogni cosa andrà al suo posto». E in entrata? «Abbiamo fatto molto ma non tutto. Ci saranno altre novità, il mercato dura ancora un altro mese. C’è tempo per altre novità importanti e bisogna avere fiducia».

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Dagli Stati Uniti a Bedollo: Joe Tacopina atterra, si riposa un giorno e dopo una manciata di ore sale sull’altopiano di Pinè, in tempo per assistere all’allenamento mattutina del Venezia. Non ha perso tempo il presidente, che ha seguito l’allenamento al fianco del direttore sportivo Valentino Angeloni, e poi si è intrattenuto con Stefano Vecchi e i giocatori. Come un buon papà che ha rivisto la sua famiglia. «Vedo che c’è sempre lo stesso entusiasmo» racconta Tacopina, «e le strutture sono di primissimo livello. Si può lavorare benissimo, ho rilevato con piacere che Vecchi ha coinvolto anche Poggi e Collauto».Il giorno della presentazione di Vecchi, il Venezia aveva preso solo St Clair, adesso la rosa è ampia. «Credo che aver riconfermato tanti giocatori della passata stagione sarà un punto a nostro favore. Angeloni ha fatto un gran lavoro, sono arrivati tanti giovani, che però hanno qualità e esperienza, anche a livello internazionale. Lo scorso anno il Venezia aveva un’età media di 28,6 anni, adesso è scesa a 26,5. E poi c’è Vecchi, che è bravissimo a lavorare con i giovani». E snocciola, a uno a uno, i nomi di tutti e sette i nuovi innesti. Però è partito Stulac per il Parma… «Leo merita la Serie A, ed è stato un business per il Venezia. Il prossimo anno lo avremmo perso a parametro zero, quanto incassato, è stato reinvestito. Lezzerini? Un buon prospetto, ma lasciamo lavorare Vecchi in ritiro, alla fine vedremo se sarà necessario qualche inserimento». […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) Un centrocampista per un altro centrocampista. Il Cittadella ha ceduto Paolo Bartolomei a titolo definitivo allo Spezia, e con la stessa formula ha prelevato dalla società ligure il giovane Federico Proia. Con l’arrivo di quest’ultimo si è ulteriormente abbassata l’età media della squadra di Venturato. L’interesse del Cittadella verso Proia risale da un po’ di tempo, come ha spiegato il diggì Stefano Marchetti: «L’ho seguito a lungo, lo conosco bene. È un centrocampista fisico, che ha buoni tempi di inserimento e che si sposa benissimo con il gioco di Venturato». Oltretutto è un giocatore che si presta volentieri alla conclusione, visto che a Bassano ha firmato anche sei gol. «Sa inserirsi bene, quindi si crea le occasioni per calciare». Eccoci dunque al giovane centrocampista, che racconta com’è nata la trattativa con il Cittadella. «C’era questo interesse manifestato dal direttore, ma avendo un altro anno di contratto con lo Spezia dovevo aspettare le mosse delle due società. Io comunque ero già convinto di scegliere il Cittadella, e sono contento del buon esito della trattativa». Proia sarà alla prima esperienza in serie B. «Salirò di categoria, è l’obiettivo di ogni calciatore quello di migliorare. Arrivo dalla C dove ero in prestito, il mio desiderio era quello di salire in B, ed è successo grazie all’esperienza di Bassano, dove mi sono trovato bene». A livello logistico, quindi, si trasferirà di poco. Nel Cittadella conosce già qualcuno? «Sono venuto al Tombolato a vedere qualche partita, conosco Settembrini tramite amici». Il direttore Marchetti cosa le ha detto in particolare? «Appena mi ha chiamato ho capito che è una persona molto determinata. Si intuiva il grande interesse nei miei confronti e ne sono rimasto subito entusiasta. Il Cittadella ha investito su di me prendendomi a titolo definitivo, dimostrando fiducia con i fatti. Spero dunque di ripagare la scelta fatta da Marchetti e dalla società». […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) È quando parla dei gol realizzati e di quelli che, si spera, farà con la maglia granata, che esce la sua romanità verace: «Ne ho fatti 6 nello scorso campionato, ma me ne so’ magnati pure tanti. Me li so’ tenuti pe’ quest’anno!». Eccolo qui, Federico Proia, ultimo acquisto del Cittadella, nell’ambito dell’operazione che ha portato Bartolomei allo Spezia. Il suo arrivo, venerdì, è passato un po’ in secondo piano nel bailamme dei movimenti, nel giorno di Kouamé al Genoa e Panico in granata. Ma vale la pena di conoscere meglio questo centrocampista ventiduenne, perché a Bassano, dove è stato mandato in prestito nella passata stagione, firmando appunto 6 reti in 32 presenze, ha fatto capire di essere pronto per il grande salto fra i cadetti. «Sapevo dell’interessamento del Cittadella da tempo ed ero convinto da subito della mia scelta, ma dovevo aspettare la risposta dello Spezia, a cui ero legato da un altro anno di contratto. Lo scambio con Bartolomei mi ha permesso di arrivare qui. Per quanto mi riguarda, la determinazione del direttore Marchetti mi ha persuaso, perché ho capito che mi voleva sul serio. Mi ha dimostrato fiducia e me ne ispira: spero di ripagarlo il prima possibile in campo». L’idea di esordire in Serie B non lo spaventa. «Si gioca per crescere ogni anno, il mio obiettivo era quello di salire di categoria quanto prima, anche se sono stato bene a Bassano. Fra i nuovi compagni conosco di persona solo Settembrini, tramite amici in comune, ma sono venuto un paio di volte nella scorsa stagione a vedere i granata giocare. Le mie qualità? Sono stato impiegato soprattutto come mezzala, di corsa e di inserimento, ma mi piace anche far girare la palla, diciamo che per certi versi assomiglio un po’ allo stesso Bartolomei. Nella mia ultima stagione pur partendo da mezzala mi sono stati chiesti movimenti quasi da trequartista, e questo mi ha permesso di andare spesso al tiro». […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) «La voglia di ripartire è tanta, affrontiamo un campionato diverso e non vedo l’ora. Per me si tratta di un anno importante, è vero che in questa piazza ho già fatto bene, ma ora è tutto diverso, devo riconfermarmi e non conta il passato». Il giocatore ha già collezionato quattro gettoni in serie B ai tempi di Varese nel 2015. «Di fatto questa la considero una nuova esperienza, un campionato di alto livello e con giocatori importanti, mi viene in mente Diamanti, che hanno fatto la serie A. Troveremo squadre, stadi e piazze di grande spessore, tutto diverso rispetto a prima». E anche difensori più forti e così Capello, per entrare nel clima, ha voluto vivere l’esperienza di un contatto diretto senza barriere con una tigre in carne ed ossa. «Chissà cose le avranno dato perché stesse tranquilla» ci scherza su per poi tornare serio. «Avrò da misurarmi con tanti difensori forti ed esperti, sarà più dura, ma siamo pronti e non abbiamo paura». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) […] «È stata un po’ sofferta pure per me – conferma Capello – anche se già da fine campionato avevo detto che sarei tornato volentieri». E infatti lo stesso diggi Zamuner ha dichiarato che la volontà del giocatore e del suo agente De Marchi hanno fatto la differenza per arrivare a questo risultato. «Volevo fortemente questo esito, il mio procuratore ogni tanto mi aggiornava su eventuali interessi di altre squadre, ma giusto per il dovere di riferire dal momento che conosceva le mie intenzioni e io non ho pensato ad altro». C’è stato un momento in cui ha cominciato a temere che l’esperienza padovana potesse suo malgrado concludersi? «Ero tranquillo, ma con il passare del tempo stavo diventando impaziente, a maggiore motivo questa settimana in cui i compagni rientravano a Padova. L’altro giorno comunque il discorso si è chiuso e quello che conta è partire per il ritiro e svolgere la preparazione dall’inizio». Per Capello delle piacevoli vacanze, prima in Sardegna e poi in Thailandia, ma il richiamo del pallone alla lunga ha prevalso.

Ore 11.10 – (Gazzettino) Ma questo è stato solo l’ultimo atto. «Ho pensato subito a Bonazzoli racconta il direttore generale quando si è deciso di formare una squadra con un mix tra giovani ed esperti. Sapevo non sarebbe stato facile, ci ho provato, ci ho lavorato e il tutto è andato a buon fine per cui sono molto contento». L’aspetto più difficile? «Trovare l’accordo economico con la Sampdoria, proprietaria del suo cartellino dato che Bonazzoli ha un ingaggio di un certo tipo». E in più c’era da convincere la punta, cosa avvenuta in breve tempo, e la società blucerchiata sulla bontà della soluzione padovana. «Sapendo che il ragazzo deve un po’ riscattarsi e che la Samp voleva mandarlo in un certo contesto, ho cercato di toccare i tasti giusti e così ho spiegato che a Padova troverà un ambiente e un allenatore che lo metteranno in condizione di rendere al meglio». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Dulcis in fundo, dicevano i latini. E in casa biancoscudata tale adagio ha trovato piena conferma con l’arrivo, ultimo della serie, dalla Sampdoria di Federico Bonazzoli, operazione pubblicamente annunciata con grande soddisfazione dal presidente Bonetto venerdì in piazzetta Pedrocchi nella serata di presentazione delle nuove maglie. Senza nulla togliere agli altri, in effetti il giovane attaccante dell’Under 21, per nome, prospettive e ruolo, è il pezzo da novanta della campagna acquisti dal Padova, titolo che ora l’interessato dovrà comunque confermare sul campo. Dopo giorni di stallo tra le due società, l’altro ieri il numero uno del club padovano ha dato il benestare a un maggiore impegno economico per la partecipazione alle spese dell’ingaggio, circostanza che ha fatto immediatamente ripartire la trattativa che ha visto il nero su bianco venerdì dopo cena per effetto dell’incontro a Brescia tra il diggì Zamuner e Tullio Tinti, insieme a Manuel Montipò, agente del giocatore arrivato in prestito secco.

Ore 10.40 – (Mattino di Padova) «Sono impaziente, non vedo l’ora di cominciare. È un torneo affascinante e impegnativo. Sono molto curioso di potermi confrontare a questo livello per vedere a che punto sono arrivato della mia carriera». Al suo fianco ci sarà Bonazzoli, che ha due anni meno ma con il quale ha già giocato nelle giovanili dell’Inter. «Lo conosco bene ed è un ottimo giocatore. Sono contento di ritrovarlo, abbiamo disputato qualche partita fianco a fianco nella Primavera nerazzura. Rispetto a me, che amo svariare e partire da lontano, lui è un centravanti classico, come Guidone». Azzardare a quanti gol vuole arrivare l’anno prossimo forse è un po’ prematuro. Ma che tipo di campionato sogna di disputare? «Mi piacerebbe essere protagonista, ma so benissimo che il livello si alza rispetto alla C. Spero di mettermi in luce come lo scorso anno, ma devo essere consapevole che quanto ho fatto ormai non conta, si riparte da zero». […]

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) […] Capello voleva fortemente tornare all’ombra del Santo e così è stato. E alla fine poco importa se il prestito è secco, senza diritto di riscatto né premio di valorizzazione. Il Padova potrà godersi per un altro anno il bomber della promozione. «Sì, era quello che volevo e sono molto felice», sorride Capello. «Fin da subito ho detto a Zamuner e al mio procuratore che sarei tornato molto volentieri in biancoscudato. Per me è la situazione ideale, poter esordire in Serie B in una piazza che conosco, con un gruppo assieme al quale sono stato bene e con un mister che mi ha aiutato a crescere molto». Ha mai avuto timore che alla fine l’affare non si sarebbe concretizzato? «No. Abbiamo dovuto attendere tutti un po’ di tempo, ma sia il direttore che il mio procuratore hanno sempre lavorato per farmi tornare. Devo ringraziare anche il Cagliari che mi è venuto incontro e mi ha rinnovato il contratto». Dopo tre stagioni in Serie C nelle quali è cresciuto sempre di più, come si approccia al suo primo campionato in B?

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) L’ultimo giallo di mercato in casa biancoscudata è legato ai tesseramenti di Broh e Ravanelli, per i quali venerdì c’è stato un malinteso con il Sassuolo che ha rischiato anche di compromettere l’affare. Ieri la situazione si è praticamente risolta anche se il prestito dei due giovani non è ancora definito e non è detto che riescano a partire per il ritiro stamattina. Al massimo raggiungeranno Masen di Giovo i primi giorni della settimana. Ci sarà, invece, Federico Bonazzoli. Nel frattempo è terminata con un’impennata finale la prima fase di campagna abbonamenti. Con 403 tessere staccate negli ultimi due giorni, sono saliti a quota 2351 gli abbonati per il prossimo campionato. […]

Ore 10.00 – (Corriere del Veneto) Si ricomincia. La sveglia oggi suonerà presto per il Padova, perché con Pierpaolo Bisoli non si sgarra. Appuntamento alle 8.30 all’antistadio all’Euganeo, qualche intervista dalle 8.45 alle 9.30 e poi la partenza per Masen di Giovo, dove la squadra rimarrà fino al 29 luglio. Un piccolissimo centro con abitanti che si contano sulle dita delle mani, che per il secondo anno consecutivo ospiterà la preparazione estiva biancoscudata. La comitiva partirà per la Val di Cembra la mattina presto perché già nel pomeriggio si comincia con le ripetute e con gli allenamenti durissimi che caratterizzano la gestione Bisoli. Ci saranno anche Alessandro Capello e Federico Bonazzoli, che ha firmato il contratto che lo porterà nella prossima stagione a vestire la maglia del Padova in prestito secco dalla Samp. Attacco, dunque, quasi completato, con un altro ritocco che verrà compiuto più avanti, quando i prezzi scenderanno rispetto alle richieste dei big che al momento sono fuori portata. Si è finalmente sbloccata anche la situazione per il ritorno di Luca Ravanelli e il prestito di Jeremie Broh dal Sassuolo: a ieri sera mancavano solo le firme, ma nella peggiore delle ipotesi l’arrivo dei due giocatori a Masen di Giovo sarà ritardato solo di qualche ora. Un aspetto che va sottolineato è che la squadra è completa all’80%: mancano all’appello una mezzala, un centravanti e un «vice» per Sergio Contessa sulla corsia sinistra. Considerate le difficoltà a rimanere dentro il budget senza pregiudicare l’aspetto tecnico, davvero un ottimo lavoro per il dg Giorgio Zamuner. […]




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