La prima operazione ufficializzata è quella da più giorni nell’aria, perché legata al passaggio di Kouamé al Genoa: Giuseppe Panico, seconda punta ventunenne, più volte azzurrino in Under 17 e Under 20, è stato infatti acquistato a titolo definitivo dal club ligure, proprietario del suo cartellino. «Ho accettato subito la proposta del Cittadella perché questo è l’ambiente giusto per crescere. Varnier e Vido, che sono stati in Nazionale con me, me l’avevano già descritto così», racconta il giocatore, nella scorsa stagione in prestito al Cesena e poi, da gennaio, al Teramo. Nelle file romagnole ha trovato la prima rete fra i prof, in Coppa Italia, ma ha faticato più del previsto a imporsi. «Ho avuto poche opportunità per esprimermi al meglio, venendo impiegato quasi sempre in ritagli di partite. Sono qui anche per rilanciarmi, perché l’ultimo periodo non è stato ottimo per me. So che lavorando bene i risultati e i gol arriveranno. Le mie qualità principali sono la rapidità e la capacità di attaccare gli spazi. Sono destro di piede, ma calcio bene anche di sinistro. In Nazionale ho giocato spesso da seconda punta nel 4-4-2, ma posso essere utilizzato come esterno, in entrambe le fasce, anche se mi trovo meglio come attaccante, magari accanto a un centravanti più strutturato di me fisicamente, dato che sono brevilineo».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
—
Panico non si è fatto pregare nello scegliere il Cittadella: «Appena ho saputo dell’interesse di Stefano Marchetti non ha perso tempo, accettando subito la proposta, anche perché considero Cittadella l’ambiente ideale per crescere». L’attaccante ha avuto due suggeritori: «Conosco Varnier, che è stato in Nazionale con me, al pari di Vido, che mi hanno parlato sempre bene del Cittadella». Si è trattato di un trasferimento veloce. «La settimana scorsa c’è stato l’approccio, adesso la firma del trasferimento». Panico si descrive così: «Mi considero una punta veloce, che ama attaccare gli spazi. Sono un brevilineo, come si dice».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)