«È stata la trattativa più importante della storia del Cittadella». Il digì Stefano Marchetti non usa mezze misure ed è difficile dargli torto. A parlare sono i più di 5 milioni di euro (contando anche i bonus) che il trasferimento di Marco Varnier all’Atalanta frutterà alle casse granata. Nelle sue parole anche il giustificato orgoglio di chi vede riconosciuta la bontà del proprio lavoro. «L’Atalanta era la migliore soluzione possibile, per tutti. Venerdì, quando ci siamo incontrati a Zingonia, non pensavo che avremmo chiuso la trattativa. Invece il club ha accelerato. Marco avrà la fortuna di lavorare con Gasperini, un tecnico che non ha paura nel dar spazio ai giovani in Serie A. Lui è pronto: è un ragazzo d’altri tempi, bravo e serio, e non è un caso se è stato l’under 21 che ha totalizzato il minutaggio maggiore in Serie B. Quello che gli auguro è di scendere in campo prima o poi con la nazionale maggiore». Vido poteva essere una pedina di scambio? «Nessuna contropartita tecnica è entrata nell’operazione. E Vido non lo prendo, sto seguendo altri elementi». Kouamé è davvero vicino al Cagliari? «Christian ha richieste da diversi club, ma non siamo ancora alla stoccata finale. Nessuno si è ancora mostrato deciso come l’Atalanta con Varnier». Ma Capello, che, a quanto risulta è stato offerto dal club sardo, potrebbe essere una contropartita che interessa, a cui aggiungere un conguaglio? «La questione “contropartita” non è stata affrontata in maniera approfondita. Kouamé oggi è un giocatore del Cittadella e, se non arriverà l’offerta che riteniamo adeguata, saremo lieti di tenere con noi quello che è uno degli attaccanti più forti della categoria».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)