Ore 21.30 – (Il Piccolo) «Le idee sono chiare, la squadra è quasi fatta, mancano solo alcuni tasselli». Mauro Milanese fa il punto sul mercato e non nasconde la soddisfazione di essere anni luce avanti rispetto all’incertezza della scorsa estate. La sessione ufficiale di mercato infatti è stata appena aperta, ma la Triestina ha già messo a segno tre operazioni importanti e arruolato nelle sue file il portiere Valentini, il terzino sinistro Sabatino e la mezzala Beccaro. Inoltre ha praticamente in mano in attesa di ufficializzazione due giovani, il trequartista Procaccio e il difensore centrale Pedrazzini. Cosa manca dunque ancora per consegnare una Triestina competitiva a Pavanel? «Mancano quattro over e due giovani, solo che dei quattro over uno potrebbe anche diventare un under», spiega Milanese. […] Vediamo innanzitutto quali sono gli obiettivi di mercato della Triestina: quelli principali, dove si vorrebbero prendere giocatori già esperti, sono come detto quattro, ovvero una mezzala, un difensore centrale, un terzino destro e una punta. Poi altri due under, uno che faccia il vice-Coletti e un altro centrocampista che sia un valido rincalzo per una delle due mezzali. Il problema è che, come accennato, bisogna fare bene i conti con gli over. Attualmente sotto contratto la società alabardata ne ha già 13: Valentini, Lambrughi, Codromaz, Sabatino, Coletti, Bracaletti, Beccaro, Bariti, Arma, Mensah, Petrella, Castiglia e Mori. Naturalmente si cercherà in tutti i modi di lasciare altre due caselle libere risolvendo le situazioni di Castiglia e Mori, ma già non sarà semplice. Ammsso che l’operazione riesca, quel punto i posti a disposizione resterebbero dunque tre. Sempre che qualcuno non faccia le valigie. […]
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Le reazioni dei tifosi arancioneri alla domanda di iscrizione del Mestre alla prossima serie C hanno generato un mix di emozioni, in quella che è stata una impennata vertiginosa dopo una ripida discesa. C’è chi cerca di mantenere i piedi ben saldi e chi si lascia trasportare dall’emozione come Paolo Ligi, che spera come la fiammella della speranza non si spenga. «Arriverei ad andare a piedi a Portogruaro fino alla riapertura del Baracca se dovesse concretizzarsi l’iscrizione alla C. È stata una bella notizia, spero possa andare tutto per il meglio, c’è ancora tanta incertezza ma comunque vada mi auguro che si possa mantenere la stabilità societaria».
Stefano Mason invece fatica a trovare le parole per descrivere il suo stato d’animo. «Non so nemmeno cosa dire, mi sembra davvero un caos. Se sarà la serie C ben venga, saremo più che felici se questa improvvisa sterzata porterà all’iscrizione alla Lega Pro, ma è indubbio che ci sia molta confusione». […]
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Società ad azionariato diffuso. È questo il termine giuridico che identifica la public company, l’idea lanciata dal presidente del Panathlon Mestre Fabrizio Coniglio per il futuro del calcio arancionero e che già in altri casi è stata applicata al mondo del calcio, sia a livello italiano che europeo. «Raggruppando l’affetto dei tanti tifosi mestrini potrebbe nascere di qualcosa di unico. Uniti si vince, e riuscire a convogliare l’amore verso la squadra dei tifosi costruirebbe una vera e propria onda d’urto che sarebbe in grado anche di attirare potenziali investitori. Quote di partecipazione basse, che partirebbero da un minimo di 100 euro, che raggiunto un buon numero di interessati potrebbe portare ad un riscontro molto importante e far capire al calcio Mestre come ci sia il sostegno di una città intera». I precedenti risultati di questa operazione sono stati alterni, con alcune esperienze positivamente riuscite ed altre invece naufragate senza riuscire a raggiungere lo scopo prefissato. Il primo caso in Italia si colloca a Santarcangelo, dove nel 2009 l’associazione sportiva SquadraMia riscosse un grande successo e portò all’acquistò il 10% del club, che diede lo slancio per la promozione tra i professionisti nel 2011. Poco dopo nacque myRoma, che dal maggio 2010 contribuisce attivamente al capitale sociale del club, al quale seguirono le iniziative di Mantova, Arezzo, Enna, Vibonese, Hellas Verona e Reggina. […]
Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Se tutto andasse per il verso giusto, io sarei pronto a firmare anche domani». Non ha alcun dubbio Dario Sottovia, che sta seguendo l’evoluzione della vicenda Mestre dalle sue vacanze in Grecia nella speranza che la sua avventura in arancionero possa proseguire ancora. «Per tutti la notizia della domanda di iscrizione è stato un lampo a ciel sereno, perché sembravamo spacciati. Adesso è chiaro come possa succedere di tutto e sia impossibile prevedere il futuro, ma io l’ho sempre detto e continuerò a farlo: io qui sto bene, questa è casa mia e se ci fossero i presupposti giusti io vorrei restare qui».
Una dichiarazione d’amore per quello che potrebbe essere il fulcro del prossimo potenziale ciclo arancionero tra i professionisti. «Non nascondo che offerte ne ho avute, ed anche di davvero interessanti, ma come ho sempre fatto negli anni scorsi io sto ancora aspettando di capire se ci sarà la possibilità di restare. Mi piacerebbe essere il primo a firmare per il terzo anno consecutivo, già l’anno scorso avrei chiuso un contratto per restare cinque, sei anni, ed oggi farei altrettanto se ci fosse la possibilità di farlo». In un potenziale accordo che magari porterebbe anche l’aggiunta di una fascia da capitano al braccio. «Mi farebbe davvero immenso piacere, sarei disposto anche a rinunciare a qualcosa pur di restare a Mestre. Non mi interessa l’obiettivo, che sia la promozione o la salvezza, questa è casa mia e vorrei restarci il più a lungo possibile». […]
Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La rovente estate del calcio Mestre deve ancora conoscere il suo epilogo. Quasi all’ultimo istante, quando ormai i giochi sembravano fatti e la squadra destinata a ripartire dal campionato di Eccellenza, tutto è tornato in ballo per gli arancioneri dopo che il presidente Stefano Serena ha presentato la domanda di iscrizione alla serie C nella serata di sabato, a poche ore dalla scadenza definitiva. Un passo che tiene accesa la speranza di vedere il Mestre disputare la prossima serie C, che come spiega Serena passa da un semplice sì. «Dopo la telefonata ricevuta sabato mattina da questo imprenditore, abbiamo deciso di dare la possibilità di trovare un ulteriore possibile finale per il Mestre, anche se per arrivarci ci sono della tappe non scontate da superare. Non voglio creare false aspettative, ci sono sette giorni di tempo per integrare la domanda presentata e presentare ricorso per l’ammissione alla serie C, un passo che sarà effettuato solo nel caso in cui la trattativa nata sabato andasse a buon fine». Che vede protagonista un imprenditore della provincia di Venezia, con il quale Serena ha avuto il primo contatto sabato mattina. «Nella telefonata ricevuta mi è stato chiesto se fossimo ancora in tempo, motivo per il quale ci siamo attivati celermente per procedere alla presentazione dei documenti. Se tutto dovesse andare a buon fine, dovremo integrare la domanda e se non ho capito male partiremo con due punti di penalizzazione». In caso contrario invece, la situazione tornerà ad essere quella illustrata nella conferenza stampa di venerdì scorso. «Ovviamente, se la trattativa non dovesse andare a buon fine si chiuderà la questione Lega Pro e procederemo verso la strada che ho spiegato, ovvero con l’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza». […]
Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) In questi giorni concitati, cerchiamo di fare un po’di chiarezza sulla situazione dell’AC Mestre. Partiamo da un dato di fatto: il Mestre non è iscritto (ancora almeno) alla Serie C. Ha solo presentato la domanda di iscrizione come da prassi e come fatto da tutte le altre società. Questo perché al momento ci sono state novità che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) portare il Mestre a produrre tutta la documentazione nei prossimi giorni e a presentare ricorso per essere ammesso tra i professionisti. Insomma è certamente una buona notizia ma da prendere con le molle perché non dà la certezza di avere i colori arancioneri tra i professionisti. Alle domande di iscrizione vanno aggiunti altri documenti (tra cui la fideiussione) che, se arrivassero entro qualche giorno, verrebbero inserite nelle pratiche, ma ci sono anche altri passaggi da fare, altrimenti la domanda sarà considerata decaduta e non ci sarà nessuna iscrizione. […] Adesso lo scopo primario è non creare illusioni e fare l’impossibile per l’AC Mestre. Se tutto (come si augurano sicuramente Serena e i tifosi) andrà per il verso giusto, la seconda squadra del Comune (Lega Pro permettendo) disputerà il campionato che gli compete. La speranza è anche quella di tutti i tifosi che si sperano ancora d’incitare la propria squadra in un campionato professionistico.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone ha depositato per tempo e in maniera completa la documentazione per iscriversi al prossimo campionato. Alla fine sono stati 59 i club che hanno presentato incartamenti preliminari. Non tutti sono completi, non tutti saranno completati, ci saranno ricorsi e contro ricorsi. Inoltre sono attese novità per l’inserimento delle secondo squadre delle società di serie A, così come eventuali ripescaggi in serie B e nella medesima serie C. La società neroverde è fra quelle che non rischia niente per quanto riguarda i controlli amministrativi iniziali, come sono stati finora sempre superati quelli svolti periodicamente dalla Covisoc sugli aspetti amministrativi, contrattuali e contributivi.
Nella corsa alle iscrizioni, certamente il coup de théâtre lo ha riservato Michele Serena con il Mestre. Dopo aver comunicato ufficialmente che la squadra sarebbe ripartita dall’Eccellenza, con tanto di rimostranze via lettera al presidente della Lega Pro Gabriele Gravina e ragionamenti esposti in una conferenza stampa tanto commossa quanto rabbiosa, il presidente arancionero ha fatto dietrofront, depositando allo scadere dei termini la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Sembra ci siano state novità nelle trattative per la cessione del club a motivare lo scatto inaspettato. La delegazione mestrina a Firenze ha depositato formalmente i documenti: già si sa che non sono tutti, mancano quelli di supporto finanziario. […]
Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Prego, si accomodi. Per l’ennesima volta la proprietà del Pordenone accoglie un allenatore al centro sportivo De Marchi, per verificare la fattibilità del matrimonio sportivo. Prego, si accomodi, è la frase di circostanza al momento di sedersi attorno al tavolo e cominciare a stringere sugli argomenti. Possono pure essere le parole di commiato, nel momento in cui si interrompe la trattativa e il tecnico in pectore – con relativo accompagnamento di entourage, o quanto meno di procuratore – venga più o meno cordialmente invitato a salutare perché non se ne fa nulla. Verso Mauro Zironelli altre sono state le parole, dopo la brusca interruzione di inizio rapporto. Fra oggi e domani gli incontri saranno quelli con Attilio Tesser e Massimo Drago. In pole position c’è l’ex difensore dell’Udinese, mentre sul tavolo si poserebbero basi con l’ipotesi contrattuale di un anno più opzione per il successivo. Argomenti da far collimare: obiettivi minimi e principi di gioco, tassellamento di rosa e staff tecnico, budget di spesa ed emolumenti da corrispondere. Se va bene, entro sera potrebbe anche arrivar fumata bianca. Se no, avanti il prossimo e prego, si accomodi. È normale trovarsi ai primi di luglio, praticamente un paio di settimane prima di cominciare a lavorare, senza allenatore? In serie C, sulla sessantina di società attive, 37 hanno già definito e comunicato ufficialmente il nome del loro tecnico (17 quelli sicuramente nuovi), il resto è ancora in ballo fra ipotesi di riconferma o molteplici piste aperte. […]
Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) Quella che inizia oggi sarà una settimana importante anche sul fronte del mercato giocatori. Il Pordenone non solo non ha trovato l’allenatore, ma non ha ancora ingaggiato neppure un nuovo calciatore. Saltato l’accordo con il regista Boscolo Papo (’90), che avrebbe vestito il neroverde solo in caso di approdo al De Marchi di Zironelli, la società cittadina conta di chiudere con il portiere del Parma Michele Nardi (’86, arriverà in prestito). Le manovre che seguiranno saranno dettata anche dalla scelta del mister. Rimane quindi in stand-by la posizione di Alberto Spagnoli (’94), attaccante del Mestre, desiderato da “Ziro”: il Pordenone parlerà del suo ingaggio col futuro tecnico. Potrebbe invece rimanere Burrai (’87) nonostante le richieste da tanti club di serie B (Brescia e Salernitana in primis).
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) L’allenatore del Pordenone sarebbe dovuto essere Mauro Zironelli. Un accordo sulla parola, le parti, lo avevano trovato. Invece oggi la dirigenza neroverde incontrerà Attilio Tesser, friulano d’adozione ed ex Cremonese; domani si vedrà con Massimo Drago, ex Cesena e Crotone. E sulla panchina del club della Destra Tagliamento – salvo sorprese, non da escludere visti gli ultimi sviluppi – siederà uno di questi due. […] Lovisa ha voluto dare un segnale e si è messo in contatto con tecnici di alto profilo per la categoria come Tesser e Drago. Entrambi, sentiti telefonicamente, hanno confermato l’interesse da parte del club neroverde e l’incontro in agend. L’ex allenatore della Cremonese vedrà oggi la proprietà del Pordenone, l’ex Crotone lo farà domani. Dopodiché la famiglia Lovisa farà le sue considerazioni. Attualmente i due candidati sembrano sullo stesso piano, forse leggermente favorito Tesser anche per il rapporto di amicizia decennale che vanta con il presidente della società. Importanti saranno i programmi del sodalizio e le esigenze del mister. Sembra definitivamente tramontata invece la pista che conduceva a Fabio Gallo, ex tecnico di Spezia e Como. Visto tutto il tempo perso con Zironelli, che pare destinato al Bari in B, il Pordenone non vuole più perdere minuti preziosi. La volontà è di chiudere il discorso relativo al mister entro la settimana. […]
Ore 17.30 – Queste le dichiarazioni rilasciata a margine della conferenza stampa di presentazione di Davide Capelli dal direttore generale Giorgio Zamuner: “Oggi è iniziata ufficialmente la costruzione del nuovo Padova. Capelli è un giocatore forte e un professionista serio, con importanti qualità tecniche e morali. Questo pomeriggio firma anche Della Rocca e dovrebbero firmare Ravanelli, Broh. Poi nei prossimi giorni sistemiamo anche Ceccaroni e Perisan oltre a Minesso, a cui vogliamo far fare la mezzala. Spero quindi di fare ulteriori passi avanti per Bonazzoli. Con questi saremmo al 90% della costruzione, così da poter dare a mister Bisoli la squadra già pronta per il ritiro perché il lavoro sarà intenso. Capello? Stasera mi vedo col suo agente, ci sono spiragli col Cagliari che sentirò domani mattina e quindi spero che in settimana la situazione si possa risolvere! Sarno? Me l’aspettavo, ha patteggiato perché avevano chiesto sette giornate… Colpi a fine mercato? Penso che mi terrò uno spazio per una mezzala e una punta”.
Ore 17.oo – Primo acquisto ufficiale del nuovo corso del Calcio Padova. Si tratta di Daniele Capelli, che ha rescisso il suo contratto con lo Spezia e ha firmato nei giorni scorsi col Padova: “Sono qui con grande entusiasmo e determinazione. Conosco Bisoli ed è stata sicuramente una spinta per accettare questo trasferimento. Con l’Atalanta ho fatto due promozioni, con il Cesena la terza proprio assieme al mister. Mi reputo per prima cosa un ragazzo serio e dal punto di vista calcistico mi reputo un professionista. Ho sempre sognato di fare questo mestiere e a 32 anni me lo voglio tenere stretto per sono fortunato. Io sono un centrale, col mister ho fatto all’occorrenza il terzino, ma il mio ruolo è difensore centrale, o a tre o quattro. Ceccaroni? È un bravo ragazzo, professionista serissimo e ho conosciuto una persona con la testa più matura rispetto agli anni che ha. È forte ed è un bel prospetto. Se viene il Padova farà l’affare ed è veramente un bel giocatore. Penso che verrà perché con lui mi sento spesso. L’anno scorso a La Spezia eravamo sei difensori, io giocavo sul centrodestra e lui sul centrosinistra”
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La stagione 2018/19 degli arancioneroverdi si aprirà con il ritiro di Bedollo, dove Domizzi e compagni saranno impegnati da mercoledì 11 luglio fino a mercoledì 25 luglio nelle prime fatiche dell’anno sportivo in vista del prossimo campionato serie B. Prima di partire per il ritiro, sono in programma le visite mediche che si svolgeranno lunedì 9 luglio, mentre durante la permanenza a Bedollo, precisamente sabato 21 luglio, è in programma la prestigiosa amichevole contro la Fiorentina, con calcio d’inizio previsto alle 17.30 a Moena. Domenica 5 agosto, i lagunari debutteranno ufficialmente nel primo incontro di Tim Cup contro, con ogni probabilità, una formazione di serie C o serie D che arriverà dal primo turno della competizione, mentre l’ultimo weekend di agosto ci sarà il debutto in campionato durante la prima giornata di serie B, che inizierà il con l’anticipo del 24 agosto. […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il titolo Ritorno al Penzo è pressoché perfetto per archiviare la stagione 2017/18 con un sorriso legato, oltre che ai notevoli risultati sportivi ottenuti, alle presenze del pubblico sui tubi del vecchio stadio di Sant’Elena. La Serie B da poco conclusa, quinta stagione consecutiva con un trend in crescita dopo il picco negativo degli ultimi 31 anni toccato nel 2013/14 (appena 17.431 spettatori in tutto il campionato di Lega Pro1, iniziato per tre gare al Mecchia di Portogruaro), ha sfiorato le centomila presenze per la prima volta dall’ultima Serie A (2001/02). L’attuale dato complessivo di 99.442 spettatori ha più che triplicato i 31.818 del 2015/16 (esordio della presidenza americana) nella quale il Venezia vinse la Serie D con una media di 1.674 e l’unico picco dei 3.128 nel big match col Campodarsego. In casa arancioneroverde una bella impennata c’era già stata lo scorso anno in Lega Pro con le presenze salite a 58.197 e una media di 3.063 ad uscita, per la verità viziata dai pienoni contro Padova (6.844, massima affluenza dell’era-Tacopina) e Parma (5.985). Nel 2017/18, invece, il Venezia ha trovato maggiore regolarità chiudendo con una media di 4.323 nelle 23 partite disputate al Penzo, non sfondando mai il tetto dei seimila (5.944 contro il Foggia, cento in più del match col Brescia, in entrambi i casi con quasi 1.300 ospiti) ma scendendo una sola volta sotto i tremila (2.709), nella gelida notte di martedì 27 febbraio contro la Ternana ultima in classifica. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Arriverà un rinforzo per ogni reparto, abbiamo le nostre idee e speriamo di riuscire a centrare quanto prima i nostri obiettivi». Ieri si è aperta ufficialmente la sessione estiva di calcio mercato, con il direttore sportivo del Venezia Valentino Angeloni a fare il punto della situazione per gli arancioneroverdi. «Siamo concentrati in maniera identica su ogni reparto, perché vogliamo portare un rinforzo in ogni settore del campo. La base su cui possiamo contare è buona, ma puntiamo ad integrare la rosa con tre rinforzi». Come spiega Angeloni però, il lavoro del Venezia sarà concentrato sia per il mercato in entrata che in uscita, con alcune situazioni da sistemare il prima possibile. «Sono rientrati dai prestiti tanti giocatori, di cui ovviamente dobbiamo valutare i profili. Mi auguro che questo possa essere fatto in tempi brevi, anche se è obsoleto dire come il mercato sia davvero difficile da prevedere». Per quanto riguarda gli ingressi invece, i primi nomi circolati – Schiavone del Cesena e Carraro dell’Atalanta – riguardavano il sostituto di Leo Stulac, che nei giorni scorsi ha siglato l’accordo con il Parma. «Per noi non è una priorità assoluta – replica Angeloni – perché in quel ruolo abbiamo già un ottimo giocatore come Simone Bentivoglio, che fino a gennaio si è guadagnato la fiducia sul campo. Abbiamo perso un ottimo giocatore che cercheremo di rimpiazzare, ma questo non è assolutamente in cima alla lista delle priorità». […] «Dipendesse da me domani avremmo finito il nostro lavoro, ma è difficile prevedere il mercato e la direzione che prenderà. I nostri obiettivi sono chiari, cercheremo di raggiungerli celermente con la certezza di poter contare su un’ottima base di partenza, sappiamo che due o tre mosse le possiamo fare, dobbiamo cercare di ottimizzare entrate e uscite nei tempi giusti».
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Con Paolo Poggi e Pippo Maniero si sono rivisti pochi giorni fa al Tardini per la serata delle “Vecchie Glorie” del Parma. Tra una settimana Giuseppe Cardone rimetterà piede al Taliercio come collaboratore di Stefano Vecchi, a quasi 20 anni da quando effettuò il primo allenamento, da giocatore, agli ordini di Luciano Spalletti. Quarantaquattro anni, di Pavia, Beppe Cardone ha giocato con il Venezia nella stagione 1999-2000, ha smesso nel Modena nel 2009, iniziando ad allenare tre anni fa la formazione Juniores della Pro Sesto. […] «Quando mi è arrivata la chiamata, ho pensato che per me era una grande occasione», osserva Cardone, «lavorando da qualche anno nel settore giovanile, conosco benissimo il percorso compiuto da Vecchi con i ragazzi dell’Inter. Entrare a far parte del suo staff è una bella gratificazione. Ritrovo amici, come Maurizio Rossi o Paolo Poggi». Cardone in quella stagione al Venezia perse i primi mesi per un infortunio, poi mise da parte 19 presenze in campionato. «Non fu una stagione fortunata», ricorda l’ex terzino, «sia a livello personale che di squadra. Dovevamo ancora partire per il ritiro e già giravano le voci che Zamparini voleva mandar via Spalletti prendendo Guidolin. I risultati non arrivavano, eppure quel Venezia giocava bene, Spalletti era già allora un bravo allenatore, i risultati successivi lo avrebbero confermato».
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) È partita la nuova stagione, tutte le società aventi diritto alla Serie B hanno presentato la domanda d’iscrizione, ma ci sono almeno due casi sub judice. Il Cesena si è iscritto, senza però fideiussione e i documenti che attestano l’avvenuto pagamento di stipendi e contributi degli ultimi mesi, ma sul club romagnolo pesano soprattutto la richiesta di fallimento del tribunale di Forlì, quella di commissariamento della Federcalcio e un debito ingente con l’Agenzia delle Entrate. Il Foggia, invece, ha l’incognita dell’esito del processo in primo grado per gli illeciti amministrativi del biennio 2015-2017 per i quali la Procura ha chiesto la retrocessione in Serie C, ma potrebbe arrivare alla fine una pesante penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. In ogni caso, Entella, Pro Vercelli e Ternana sono alla finestra, con gli umbri che potrebbero essere in pole position per un eventuale ripescaggio, fuori gioco invece il Novara a causa della penalizzazione avuta nella stagione 2015-2016. […] Luglio con tante scadenze per il Venezia: lunedì 9 il raduno, due giorni a Mestre per visite mediche e primi test, poi mercoledì 11 la partenza per il ritiro sull’altopiano di Piné, in Trentino, allenamenti sul campo di Bedollo e quartier generale al Bio Hotel di Brusago. Saranno almeno tre le amichevoli durante il soggiorno in Trentino, al momento ufficializzata solo quella di Moena (21 luglio) con la Fiorentina. In settimana, limati gli ultimi dettagli, dovrebbe anche essere presentato il progetto di massima del nuovo stadio all’amministrazione comunale, ma nell’agenda dei dirigenti veneziani ci sono anche altri appuntamenti: presentazione delle nuove maglie e illustrazione della campagna abbonamenti. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino) Il colpo è di quelli che se non ti mandano del tutto al tappeto, quanto meno ti stordiscono di brutto. La reazione, invece, è estremamente pacata e signorile. In un frangente in cui le attenzioni di tifosi ed addetti ai lavori sono tutte concentrate sui nuovi acquisti, la notizia che ha scosso l’ambiente atestino nelle ultime ore riguarda un cambio di casacca in uscita. Ha suscitato, infatti, un certo scalpore vedere Damien Florian indossare la maglia biancorossa del Campodarsego. […] La reazione, all’ombra della Porta Vecchia, è stata comunque all’insegna del fair play. «Il mercato è come una partita, non hai certezza del risultato finche l’arbitro non fischia tre volte», sintetizza con un’efficace metafora il diesse Maule. «Il Campodarsego si è assicurato un top player di categoria, quindi complimenti alla società e in bocca al lupo al giocatore, che sicuramente avrà fatto le opportune valutazioni prima di scegliere. Noi lo consideravamo parte del nostro progetto, ma finché non c’è un accordo scritto, ognuno è libero di imboccare altre strade. In ottica mercato, anziché cercare una punta che si sposasse con le sue caratteristiche, dovremo ora comprarne due, possibilmente con le stesse doti ed uguale valore. Il compito non è ovviamente semplice, ma abbiamo diverse trattative in corso ed essendo appena iniziato luglio, il tempo gioca a nostro favore». […]
Ore 13.40 – (Gazzettino) «Ho vissuto con grande intensità queste prime due settimane al Campodarsego, per me rappresenta una grandissima occasione. Mi reputo un ospite che sta creando un rapporto empatico con l’ambiente». Sta entrando un po’ alla volta nei meccanismi biancorossi Antonio Paganin, che avrà il compito di guidare la squadra nel prossimo campionato di serie D. Idee ed entusiasmo non gli mancano, ed pronto a metterle a disposizione. «L’idea di partenza è il 4-3-3, fermo restando che è un sistema di gioco elastico e che si presta a tante interpretazioni. Per questo motivo stiamo cercando giocatori duttili che sappiano interpretare più ruoli. Oltre alla qualità, nella mia formazione non deve mai mancare l’aspetto caratteriale, unito a una precisa identità di squadra. Non mi preoccupa avere giocatori con una spiccata personalità, sarei preoccupato se non li avessi». Sui suoi primi quindici giorni biancorossi. «Ringrazio la società per avermi scelto, so che c’è stata una scrematura con altri colleghi. Sono molto felice e in questo periodo ho vissuto a stretto contatto con l’ambiente conoscendo persone molto professionali, ciascuna delle quali sa svolgere bene il proprio compito: tutti remano nella stessa direzione per fare sì che tutto funzioni nel migliore dei modi. Del resto i risultati conseguiti dal Campodarsego negli ultimi anni in Eccellenza e in serie D sono lì a testimoniarlo, per cui la prima impressione è stata ottima». […] Un”esperienza pluriennale come difensore dell’Inter, con tanto di Coppa Uefa vinta nel 1991 e nel 1994, rappresentano il top della sua carriera come calciatore, che ha poi ispirato il suo attuale percorso da allenatore. «Disputare una carriera ad alto livello come giocatore non sempre comporta che puoi diventare allenatore essendo diverso il modo di pensare. Ma quando giocavo ho cercato di selezionare da ciascun allenatore quello che mi sarebbe piaciuto riproporre più avanti nei panni di tecnico. E la persona che ha influenzato il mio 4-3-3 è stato nel 1992 Orrico, che all’epoca era un precursore e un tecnico all’avanguardia, anche se ha pagato un po’ la sua esuberanza caratteriale. Quell’anno mi sono davvero divertito, ed è proprio a lui che mi sono ispirato maggiormente». […]
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Il calendario dice luglio. E il mercato dell’Este si appresta a entrare nel vivo. Già martedì ci sarà la presentazione di Nicola Zanini, che – risolti i problemi burocratici legati alla conclusione del rapporto col Vicenza – può considerarsi ufficialmente nuovo tecnico dei giallorossi. Poi toccherà ad almeno cinque o sei elementi, che andranno a rinforzare una rosa che, al momento, si basa ancora sullo “zoccolo duro” composto dal portiere Alessandro Lorello e dallo stopper Andrea Ferrando, oltre al mediano Stefano Pozza e all’esterno offensivo Luca Tomasini. Fino a qualche giorno fa nella lista figurava il bomber Damien Florian, accasatosi a sorpresa al Campodarsego: «Contavamo molto sulla permanenza di Damien ed è innegabile che il suo addio sia piuttosto inaspettato», allarga le braccia il vice presidente Stefano Marchetti, «Probabilmente ha ricevuto un’offerta più convincente della nostra e ha deciso di andare. Il calcio è anche questo». Per quanto riguarda le trattative in corso, Marchetti non si sbilancia, anche se dalle sue parole traspare una certa sicurezza sui prossimi “colpi” , che arriveranno (anche) dal Padova: «Ci siamo accordati con la società biancoscudata per una collaborazione a livello giovanile. Due ragazzi classe 1999 e 2000 arriveranno da noi per mettersi in luce». […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) «È arrivato il momento delle firme». Lo dice il direttore generale del Campodarsego Attilio Gementi, intenzionato a partire, già da oggi, con una serie di ufficializzazioni importanti. Che, a rigor di cronaca, erano già arrivate nelle scorse settimane, con gli annunci del nuovo mister Antonio Paganin, del difensore Matteo Santinon, del bomber Damien Florian e dell’esterno Gianluca Franciosi, 27 anni, ex Calvi Noale, Este e Thermal Abano, per il quale manca soltanto la foto di rito. «Da domani (oggi, ndr) non ci si limiterà al pour parler e si potrà procedere con i tesseramenti. Ma la nostra linea, almeno sul mercato, resterà sempre la stessa: punteremo sui giocatori che hanno piacere di venire al Campodarsego», sottolinea il braccio destro del patron Daniele Pagin, «Florian, per esempio, ha mostrato interesse, entusiasmo e voglia di vestire la nostra maglia. È questo l’atteggiamento che cerchiamo». Il mercato del “Campo” ripartirà dalla mediana. Con lo svincolo del regista Igor Radrezza e i possibili addii di Carlo Caporali («Con lui parleremo in settimana, anche se il ragazzo è in attesa di una chiamata dalla C») e Matteo Marcolini, urgono innesti di livello alla caccia di un playmaker. «Stiamo puntando forte sul playmaker, che sarà un giocatore in grado di dare una fisionomia a tutta la squadra», aggiunge Gementi, «Nei prossimi giorni porteremo almeno tre o quattro elementi, fra cui due under (un portiere e un terzino). Daremo una rimpolpata all’asse centrale con un difensore del 2000, al quale affiancheremo i confermati Colman Castro e Leonarduzzi». […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) Il Cittadella versione 2018-19 sarà molto diverso da quello capace di raggiungere le semifinali dei play off, ma sulla bontà della nuova rosa di giocatori da consegnare al tecnico Venturato garantisce Andrea Gabrielli. Il presidente granata commenta il presente e si proietta sul Cittadella che verrà. «La trattativa di Varnier – esordisce – si è conclusa con soddisfazioni di tutti. Per il giocatore, che fa un salto professionale notevole, andando in un club che valorizza e tiene in grande conto i giovani, e anche per la nostra società, non lo nascondo. Seguiremo con attenzione il percorso di Varnier, gli staremo moralmente sempre vicini, e un po’ simpatizzeremo per la sua nuova squadra, l’Atalanta. Una società seria». […] Con Scaglia indisponibile per gran parte del girone di andata, e gioà orfano di Varnier e di Pelagatti, con il contratto scaduto il 30 giugno, al Cittadella serviranno innesti importanti in difesa. «Non ci sono dubbi in proposito. Con Marchetti in questi giorni mi vedo costantemente, e noto che ci saranno diversi cambiamenti. Non posso entrare nel dettaglio, ma avremo tanti nuovi arrivi». L’avere raggiunto le semifinali dei play off attraverso il bel gioco inevitabilmente ha attirato le attenzioni di tutti: i giocatori di Venturato fanno gola. «Quando fai così bene come successo a noi, sei esposto al rischio di qualche richiesta inaspettata sul mercato. Anche per questo ci saranno tante novità». Andrea Gabrielli tranquillizza la piazza. «Può essere che ci siano più richieste di quelle ipotizzate, se ci saranno partenze ci saranno altrettanti arrivi. Marchetti non si priverà di nessuno senza avere prima trovato il valido sostituto. Abbiamo poi la garanzia di Venturato e del suo staff». Dopo la cessione di Varnier, anche il futuro di Kouame appare a questo punto segnato: «Siamo pronti a giocare il secondo tempo della nostra partita-mercato. Lasciamo lavorare il nostro direttore che sta gestendo e valutando le richieste, che non sono poche». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Sarà Luca Maniero il primo nuovo arrivo sotto le mura di Cittadella. La trattativa con il portiere, nella scorsa stagione al Palermo, per ammissione dello stesso Marchetti è giunta a un livello molto avanzato, tanto che si attende solo l’annuncio ufficiale. 23 anni compiuti da poco, prodotto della “cantera” biancoscudata, nella scorsa stagione era il terzo in maglia rosanero alle spalle di Posavec e Pomini e a Cittadella arriverà per contendere una maglia al titolare Paleari. Il secondo nuovo nome potrebbe, invece, essere quello del difensore centrale Domenico Frare, 22enne di Conegliano, nella stagione appena conclusa al Pontedera. […] E in attacco? Resta viva la pista Stefano Scappini, che si è svincolato dalla Cremonese.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) «È stata la trattativa più importante della storia del Cittadella». Il digì Stefano Marchetti non usa mezze misure ed è difficile dargli torto. A parlare sono i più di 5 milioni di euro (contando anche i bonus) che il trasferimento di Marco Varnier all’Atalanta frutterà alle casse granata. Nelle sue parole anche il giustificato orgoglio di chi vede riconosciuta la bontà del proprio lavoro. «L’Atalanta era la migliore soluzione possibile, per tutti. Venerdì, quando ci siamo incontrati a Zingonia, non pensavo che avremmo chiuso la trattativa. Invece il club ha accelerato. Marco avrà la fortuna di lavorare con Gasperini, un tecnico che non ha paura nel dar spazio ai giovani in Serie A. Lui è pronto: è un ragazzo d’altri tempi, bravo e serio, e non è un caso se è stato l’under 21 che ha totalizzato il minutaggio maggiore in Serie B. Quello che gli auguro è di scendere in campo prima o poi con la nazionale maggiore». Vido poteva essere una pedina di scambio? «Nessuna contropartita tecnica è entrata nell’operazione. E Vido non lo prendo, sto seguendo altri elementi». Kouamé è davvero vicino al Cagliari? «Christian ha richieste da diversi club, ma non siamo ancora alla stoccata finale. Nessuno si è ancora mostrato deciso come l’Atalanta con Varnier». Ma Capello, che, a quanto risulta è stato offerto dal club sardo, potrebbe essere una contropartita che interessa, a cui aggiungere un conguaglio? «La questione “contropartita” non è stata affrontata in maniera approfondita. Kouamé oggi è un giocatore del Cittadella e, se non arriverà l’offerta che riteniamo adeguata, saremo lieti di tenere con noi quello che è uno degli attaccanti più forti della categoria». […]
Ore 11.10 – (Gazzettino) Sono in contatto quasi tutti i giorni con l’agente del ragazzo (Marco De Marchi, ndr) e il giocatore vuole venire da noi dal momento che insieme al suo procuratore reputa che Padova sia la piazza più giusta per la sua crescita professionale. Sono fiducioso, ma ci può anche stare che la società sarda decida di inserire il ragazzo come contropartita tecnica in un’operazione con un’altra società. A quel punto dovrei prendere un altro profilo. Conto comunque che alla fine Capello possa giocare con noi, e formare insieme a Bonazzoli una coppia giovane di attaccanti». […] Non va dimenticato che il gruppo perderà alcuni elementi che hanno contribuito quest’anno alla promozione in serie B. Tra questi c’è anche Matteo Mandorlini che, pur avendo un altro anno di contratto con il Padova, potrebbe accasarsi alla Cremonese ritrovando papà Andrea nei panni del suo allenatore. «Credo che l’agente del giocatore abbia fatto una chiacchierata con la Cremonese – spiega Zamuner – anche se al momento non mi risulta che ci sia qualcosa di concreto. Di sicuro però il padre ha sempre stimato il figlio, e non avrebbe problemi ad allenarlo in serie B». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Mancano tredici giorni all’inizio del ritiro, con il primo allenamento in programma a Masen di Giovo nel pomeriggio di domenica 15 luglio, e il Padova sta prendendo sempre più forma. Tra operazioni che saranno ufficializzate oggi (Capelli e Della Rocca) e altre in dirittura d’arrivo è il direttore generale Giorgio Zamuner a fare il punto sulla situazione: «Questa settimana dovrebbero essere ufficializzati Ceccaroni, Minesso e Perisan, e spero di fare anche Bonazzoli, senza dimenticare i prestiti di Ravanelli e Broh. Con Capelli e Ceccaroni abbiamo completato la difesa, mentre Della Rocca sarà il nostro vertice basso. Con l’ingaggio di Bonazzoli e il rinnovo di Capello la squadra è fatta al novanta per cento, e conto di metterla a disposizione al completo a Bisoli per l’inizio della preparazione». È proprio quello di Capello, bomber del passato campionato sul quale i biancoscudati vogliono puntare ancora. Trapela ottimismo, anche se c’è da risolvere la questione con il Cagliari. «Più che spinoso, lo definirei un po’ più lungo dato che il Cagliari ha temporeggiato perché pensava di poterlo vendere – spiega Zamuner -.
Ore 10.50 – (Gazzettino) E non sono gli unici. Quattro anni fa, ad esempio la Primavera allenata da Storgato si era ben comportata e tra le sua fila militavano, tra gli altri, giocatori già promettenti quali il portiere Andrea Zaccagno, protagonista l’anno scorso nella nazionale under 20 arrivata terza ai Mondiali, il centrocampista offensivo Emanuele Ndoy, 22 presenze quest’anno al Brescia che nel 2016 lo aveva prelevato dalla Roma per 1,2 milioni, e l’attaccante Davide Voltan già aggregato alla prima squadra biancoscudata come il portiere Luca Maniero, ora vicino al Cittadella. […] Non mancano considerazioni incoraggianti. «Il Padova ha seminato bene – spiega Giorgio Molon – e sta proseguendo sulla strada giusta, improntata in primo luogo sull’attività di base grazie all’ottimo lavoro di Alberto Piva e Paolo Stramazzo. Sentiremo di altri giocatori che erano da noi venduti a cifre importanti, ma il fatto che negli ultimi dodici mesi, a distanza di quattro anni dalla mancata iscrizione, otto ragazzi siano stati venduti dal Padova a club di serie A fa ben sperare. Ad aiutare il tutto, il fatto di giocare in B, disputare i campionati giovanili nazionali e avere un allenatore che lancia i giovani. Ci sono ancora baby calciatori biancoscudati che emergeranno e avranno voglia di valorizzarsi».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Con un occhio si piange di gioia perché il nuovo Padova è tornato in serie B, dall’altro scendono lacrime di amarezza per un gruzzolo di circa 17 milioni di euro pagato dall’Atalanta che sarebbe potuto finire nelle casse biancoscudate e che invece faranno la gioia di altre società, il tutto frutto di tre operazioni che, scherzi del destino, si sono concentrate nell’arco pochi giorni. Il conto è semplice. Davide Bettella, centrale difensivo classe 2000 è passato dall’Inter all’Atalanta per sette milioni di euro; il ventenne pari ruolo Marco Varnier del Cittadella è approdato alla medesima società bergamasca per una cifra attorno ai cinque milioni, stesso importo versato degli orobici all’Inter per la mezzala di pari età Marco Carraro. Cosa hanno in comune questi tre giovani talenti oltre alla futura squadra? Che sono padovani (Carraro solo di adozione, essendo originario di Dolo), che facevano parte del settore giovanile biancoscudato e che si sono tutti liberati automaticamente per effetto della mancata iscrizione della squadra al campionato di C nell’estate del 2014. Ecco perché, proprio nel momento in cui il rinato Padova è tornato nei palcoscenici in cui aveva chiuso i battenti la vecchia gestione, aumenta il rimpianto per le scellerate scelte del passato e per un vero e proprio tesoretto disperso con lo svincolo dei gioiellini del vivaio.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Giampaolo Salot e Filippo Pancolini, gli altri due azionisti di minoranza, dovrebbero seguire strade diverse: il primo continuare ad avere il 5%, il secondo (che pure detiene l’altro 5%) uscire anch’egli dal Cda per aumentare la propria sponsorizzazione (con il marchio Cib Unigas).Nuovo socio padovanoLa grossa novità, su cui però le bocche sono per ora cucite, dovrebbe essere rappresentata dall’ingresso nella Spa di viale Rocco di un imprenditore padovano, sembra del settore meccanico, amico del presidente, interessato ad acquisire fra il 5 ed il 10% di azioni. Di sicuro entro la prima decade di luglio avremo un quadro più preciso della nuova composizione societaria, anche perché per metà mese dovrebbe essere deciso un aumento di capitale da parte dei soci, vecchi e nuovi. […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) […] Da domani Roberto Bonetto avvierà una serie di incontri con i soci attuali per arrivare a quello che sembra un rimescolamento di volti e cariche che dovrebbe spostare gli equilibri sempre più verso l’asse presidente-Oughourlian. Sembra sicuro che Bepi Bergamin, titolare del 20% delle quote, uscirà definitivamente dal Cda (dove è rappresentato da Roberto Vitulo, responsabile amministrativo della sua azienda, la Sunglass) e quel pacchetto potrebbe essere acquisito in parti uguali dal patron e dal finanziere franco-armeno oppure diventare intera proprietà del socio straniero, che salirebbe così al 40%, contro il 50% dello stesso Bonetto.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Sugli esterni a destra ci saranno Madonna e, in alternativa, Zambataro (prestito da rinnovare con l’Atalanta), a sinistra Contessa e Salviato. Centrocampisti. Qui le novità non sono molte: a parte Della Rocca, da centrale possono giocare Pinzi e Serena. Le coppie di mediani: a destra Belingheri e Mazzocco, a sinistra Pulzetti e – l’altro nome nuovo – Jeremie Broh, 21 anni e mezzo, che ha fatto molto bene al Sudtirol. Di proprietà del Sassuolo, rientrerà nell’operazione Ravanelli. […] Attaccanti. Unico nome certo per ora: Guidone. Gli obiettivi (probabilità molto alte di centrarli): Bonazzoli e il rinnovo del prestito di Capello. In più i giovani Cisco e Marcandella. Ma Zamuner coltiva la possibilità di arrivare ad un bomber di B entro la fine del “mercato”. Il nome? Segreto, ovviamente.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È la giornata delle firme. Due sicure, perché rappresentano i primi acquisti ufficiali del Padova: Daniele Capelli, 32 anni, difensore centrale ex Spezia, e Francesco Della Rocca, 30, centrocampista, ex Salernitana. Sono entrambi attesi in sede, in tarda mattinata. Vediamo, reparto per reparto, come si potrebbe comporre il puzzle della nuova rosa a disposizione di mister Bisoli. Portieri. Sicuro il rinnovo del prestito di Davide Merelli, l’altro nome su cui si punta è quello di Simone Perisan (Udinese). Giacomo Bindi andrà via. Difensori. Oltre a Capelli, in settimana sarà definito l’ingaggio di Pietro Ceccaroni, 22 anni e mezzo, anch’egli ex Spezia. Nella retroguardia sicuri sono Cappelletti e Trevisan. L’altro centrale sarà Ravanelli, ancora in prestito dal Sassuolo (manca il nero su bianco). Via Russo.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Fornendo delle figure d’esperienza e professionalità che hanno dato i migliori input ai ragazzi». Si riparte quindi da qui. Staff tecnico confermato? «Sì, con qualche piccola variazione. Centurioni sarà ancora in Primavera, mentre all’Under 17 passa Claudio Ottoni. Ho voluto fornire a lui il gruppo più rinnovato in queste ultime settimane, quello che ha subìto maggiormente il fallimento sportivo del 2014 e che va quindi plasmato, visto che affronterà il campionato più suggestivo (contro i vari Milan, Inter, Atalanta) e difficile di tutti. Lele Pellizzaro avrà l’Under 16, Massimo Pedriali l’Under 15. Le novità riguardano l’ingresso di Alessandro Cuccarolo (ex Vicenza, avrà i 2005, ndr) e di Massimiliano Esposito, un lungo passato in Serie A, che guiderà i 2006». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Al lavoro per allestire la prossima stagione non c’è solo la prima squadra, ma anche il settore giovanile. Grazie alla promozione in Serie B, il Padova potrà tornare a misurarsi contro tutte le big del calcio italiano. Si parte già da una buona base, visto che un paio di settimane fa l’Under 15 ha riportato a Padova uno scudetto giovanile che mancava da 28 anni.«Un mio compagno di squadra mi diceva sempre: “meglio essere fortunati che ricchi”», scherza Fulvio Simonini. «So bene che il grande risultato dell’ultima annata non è merito mio, ma ha coronato un ottimo lavoro portato avanti in passato. Non ho problemi ad ammetterlo. Da parte mia, credo che il contributo decisivo che ho dato sia stato quello di aver inserito gli allenatori giusti al posto giusto.