Ore 20.00 – (Il Piccolo) Una giornata all’insegna del tifo per la Triestina, della passione per l’Unione, per tutto quello che gira attorno all’Alabarda. Grido Libero ha colpito ancora una volta nel segno. E giunta alla settima edizione, la festa della Curva Furlan ha avuto quest’anno un motore in più, vista la concomitanza con il centenario della società alabardata. Per un’iniziativa nata in un periodo drammatico della storia alabardata, il 2012, e sopravvissuta anche a momenti davvero bui, c’è adesso la soddisfazione di poter festeggiare con una Triestina tornata saldamente tra i professionisti e con una società sana e solida al timone. Nell’ambito della kermesse, ovviamente, si è richiamata spesso la storica ricorrenza dei 100 anni della società, e sono anche state presentate le nuove maglie della Triestina per il centenario. Per il resto al campo sportivo di Domio è stato un susseguirsi di eventi e divertimento, fra camp per bambini, infiniti tornei di calcio, Alabardiadi e quant’altro. E l’ormai tradizionale location è stata presa d’assalto per tutto il giorno da centinaia e centinaia di tifosi di tutte le età: ragazzi, giovani, anziani, famiglie intere con bambini. Tutti hanno gradito le specialità dei chioschi enogastronomici, con il picco ovviamente raggiunto in serata in concomitanza con gli appuntamenti clou sul palco. […] Non sono mancati momenti di grande suggestione, perché come sempre la Curva Furlan ha ricordati tanti amici che non ci sono più. E alla fine, appuntamento ovviamente al prossimo anno. Con la speranza che nel mezzo, oltre ai tantissimi appuntamenti previsti per il centenario della Triestina, ci sia stata una grande stagione alabardata di successi. Con il sogno che si possa magari festeggiare una bella promozione.
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si avvicina a grandi passi la scadenza del 30 giugno, entro cui il Mestre dovrà presentare la richiesta d’iscrizione al prossimo campionato di serie C. Tutti i segnali, compresa l’uscita di tutti i giocatori a cui è scaduto il contratto (Beccaro alla Triestina, Boscolo Papo e Spagnoli al Pordenone, Perna al Modena, Fabbri al SudTirol, Neto Pereira deve solo scegliere come Sottovia), convergono verso la sparizione dal calcio professionistico. […] Difficile immaginare che una trattativa in extremis possa salvare il Mestre. Le piste nate negli ultimi giorni a ridosso della scadenza sono quasi sempre molto ardue. Resta in ballo una soluzione già adottata in passato, per esempio, dal Castiglione (Mantova), che non si iscrisse alla Lega Pro nel luglio del 2015 e, senza perdere il numero di matricola, ottenne l’iscrizione alla Terza categoria. Dopo due anni di piccolo cabotaggio e senza perdere l’affiliazione alla Figc, acquistò il titolo del Sarginesco in Prima categoria, campionato vinto nella stagione appena trascorsa con la conquista della Promozione. Un’altra strada possibile, in mezzo a tanti punti interrogativi.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non riesce il bis ai giovani ramarri. L’Under 16 al Benelli è costretta alla resa dai pari quota del Renate, già vincitori del girone. Brilla di luce propria il precedente titolo degli Under 17. La cavalcata dei ragazzi di mister Pillin (per l’occasione sostituito in panchina da Colussa, causa squalifica) s’interrompe di nuovo contro gli avversari stagionali che non hanno fallito nemmeno uno degli scontri diretti. […] Da un sogno svanito a uno che si starebbe per concretizzare: Mauro Zironelli. Domani comincia la settimana cruciale in cui, già nei primi giorni, è atteso lo sblocco relativo a chi prenderà il posto da titolare sulla panchina neroverde in Lega Pro. Il presidente Serena a Mestre dovrebbe uscire allo scoperto, dopo vari rinvii di riunioni, assemblee e comunicazioni, svelando il futuro neroarancio. La situazione dello stadio e il quadro dirigenziale di riferimento al momento non promettono nulla di buono per i sostenitori mestrini. Il che spalancherebbe la strada per un arrivo al Centro De Marchi del tecnico vicentino, non solo per un fugace incontro. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Il Renate si era aggiudicato entrambi gli scontri diretti durante la stagione regolare ed era arrivato davanti al Pordenone in classifica. Vincere era una sorta di missione impossibile, ma dal Benelli di Ravenna i ramarri escono a testa alta. «Ripartiamo dalla convinzione di poter rimanere a questo livello – afferma il responsabile del settore giovanile, Denis Fiorin -. Sapevamo che era dura, anche perché avevamo due squalificati e abbiamo schierato molti giocatori nati nel 2003. Tuttavia ci abbiamo provato, creando otto occasioni da gol e mettendo in difficoltà più volte l’avversario. Un po’ di rammarico c’è, ma il calcio è anche questo: se sbagli così tanto la sconfitta ci può stare». Rimane comunque un’annata estremamente positiva per il vivaio del Pordenone, capace di vincere lo scudetto con gli under 17. «Fare il bis sarebbe stato strepitoso – continua Fiorin -. Ci accontentiamo. Perdere in finale fa male, ma è meglio arrivare sino in fondo che non arrivarci nemmeno». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Sfuma il sogno della doppietta per il Pordenone: in bacheca rimane “soltanto” lo scudetto degli allievi. Gli under 16, infatti, perdono a Ravenna la finale per il titolo nazionale di serie C. A vincere è il Renate, che batte per 3-1 i ramarri che non bissano così l’impresa dei loro colleghi under 17, capaci di vincere a Cesenatico al cospetto del Prato. Per la squadra di Pillin (ieri squalificato, al suo posto Colussa) non c’è stato nulla da fare. I brianzoli erano sul 2-0 già a inizio ripresa. Il gol di Lugnan aveva riaperto la gara, ma, a 7′ dalla fine, Bianchi ha messo a segno il colpo del ko.La gara si era aperta bene per i ramarri. […] Il Pordenone deve dire addio al successo. Trionfa il Renate e lo fa con merito. Per i ragazzi di Pillin rimane la soddisfazione di essere arrivati sino alla finale e di chiudere il torneo al secondo posto. La società ha invece la consapevolezza di avere centrato un titolo e di avere sfiorato una doppietta che sarebbe stata incredibile. Non è poco, è quanto basta al vivaio per poter ripartire alla grande nella stagione 2018-2019.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Trovato l’accordo con il grande ex Gianni Careri come preparatore dei portieri – sostituirà Michele De Bernardin – il Pordenone sta lavorando per trovare gli estremi difensori che si metteranno a disposizione del professionista emiliano. Matteo Lovisa, dirigente neroverde che si occupa del mercato, oltre a trattare con il Parma per Michele Nardi (classe 1986), ha assicurato che rimarrà un altro anno in prestito Stefano Mazzini, 19enne di proprietà del Parma. Se si dovesse chiudere l’affare con il numero uno gialloblù il giovane sarà il dodicesimo. Una notizia importante, soprattutto se si considera che Michele Cerofolini (’99) della Fiorentina sembra irraggiungibile, che Marco Meneghetti (’01), campione d’Italia con l’under 17, sembra destinato a platee più importanti e che Simone Perilli (’95) sta per salire in serie B. Sul portiere romano non c’è soltanto la Salernitana, che a quanto pare vuole chiudere l’affare il più in fretta possibile. Su di lui sembrano esserci anche altri due club della categoria cadetta. Una cosa è certa: la sua permanenza in neroverde è poco probabile. La società conta ed è sicura di fare una plusvalenza (è stato ingaggiato a parametro zero). Destinato a lasciare il Pordenone anche Luca Lulli, centrocampista classe 1991, dallo scorso gennaio a maggio in prestito all’Arezzo. Il giocatore ha ancora un anno di contratto, ma su di lui ci sarebbe la Sambenedettese, club da cui era stato ingaggiato nell’estate 2017. […]
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Tante sono le priorità, con la costruzione dell’ organico che affronterà il campionato che, forse, è quella al momento più urgenti in considerazione del fatto che mister Colella avrà probabilmente chiesto per partire per il ritiro di Asiago il prossimo 17 luglio con almeno il 70% della rosa a disposizione. Ad oggi l’undici che scenderebbe in campo sarebbe composto solo da giocatori provenienti da Bassano considerato che volti nuovi non sono ufficialmente arrivati, né i contatti con gli ex biancorossi sono stati ancora conclusi. Parlare oggi di undici titolare è ovviamente prematuro visto che il mercato aprirà i battenti il 1 luglio e terminerà il 25 agosto. Seeber sta esaminando il mercato e le possibilità che può proporre prendendosi tutto il tempo a disposizione per arrivare a scegliere chi avrà i requisiti umani e tecnici per fare parte della nuova squadra biancorossa. Nelle ultime ore per il ruolo di centravanti è circolato il nome di Daniele Vantaggiato ma le verifiche non hanno dato per ora riscontri, ma non è da escludere la candidatura di Ettore Marchi che nella scoraa stagione ha militato nel Gubbio. Qualche punto fermo sembra però esserci come il portiere Matteo Grandi considerato che a Cesena, società che possiede il diritto di contro riscatto, la Procura ha chiesto ieri la dichiarazione di fallimento del club romagnolo che rischia quindi concretamente di sparire dal calcio professionistico. […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «L’unica vera trattativa è in piedi con il Parma che ci ha chiesto Stulac. Falzerano e Pinato? Gli abbiamo proposto il rinnovo». A una settimana dall’apertura delle trattative il ds Valentino Angeloni fa chiarezza sul calciomercato del Venezia. Ieri il club arancioneroverde ha ufficializzato l’atteso e ormai previsto rinnovo contrattuale del suo leader e capitano Maurizio Domizzi per la Serie B 2018/19, conferma importantissima cui finora si è aggiunto un movimento in entrata con la mezzala (a questa collocazione tattica lavorerà il tecnico Stefano Vecchi) scozzese classe ’98 Harvey St Clair. Ora, a maggior ragione dopo la fumata bianca con Domizzi, tengono banco le possibili cessioni dei gioielli, ventilate da settimane tra piste concrete e altre diffuse ad hoc dai procuratori. Un gioco delle parti sul quale Angeloni fa luce: «Ad oggi non c’è nulla di definito con nessuno, ma la prima cosa che voglio precisare è che il Venezia non ha la necessità di vendere nessuno né di fare cassa, quindi ascolteremo solo le offerte economicamente giuste. Il Parma ci ha chiesto Stulac, ne stiamo parlando e lui è l’unico ad avere una reale possibilità di salire in Serie A. Per Falzerano e Pinato siamo tranquilli e sereni, dietro le chiacchiere da bar la sola certezza è che il Venezia ha proposto il rinnovo ad entrambi, infatti saranno convocati per il ritiro e a breve come tutti riceveranno il programma di lavoro pianificato da mister Vecchi». […] «Altri innesti? Grazie al presidente questa società ha grande appeal chiude Angeloni e avendo un allenatore importante come Vecchi ci propongono tanti giocatori. Non abbiamo particolari esigenze, il nostro obiettivo è fare le cose giuste e senza fretta».
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Fari puntati sulla cessione di Leo Stulac, dove sembra che ormai si possa essere alle battute finali. Nella mattinata di ieri il Parma ha ulteriormente alzato la propria proposta per il centrocampista sloveno e, al contempo, ha pareggiato l’offerta economica del Genoa al giocatore, ottenendone così la disponibilità di massima al trasferimento in Emilia. Il Venezia ha deciso di sacrificare due pedine sullo scacchiere. La prima sarà, appunto, Stulac, per il quale la richiesta economica è di due milioni di euro, la seconda è Marco Pinato, prossimo all’accordo con il Bologna di Pippo Inzaghi. Al posto di Stulac nella giornata di ieri è emersa con forza un’offensiva per Andrea Schiavone, che nei giorni scorsi era stato vicinissimo al Padova e che ancora oggi il club di viale Nereo Rocco sembra vicino a poter tesserare. Ma gli scenari cambiano in continuazione e, se andasse in porto la cessione di Stulac, contemporaneamente il Venezia potrebbe sferrare l’offensiva per il venticinquenne centrocampista torinese, reduce da una buona stagione a Cesena. Il Padova ha offerto un contratto triennale, il Venezia si è inserito. […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) La formazione Juniores femminile del Venezia, allenata da Antonio Rosso, ha conquistato il titolo italiano di categoria demolendo a Firenze (5-1) la Libertas Lucchese. Le toscane hanno retto solo nel primo tempo la spinta delle arancioneroverdi, che hanno sbloccato il risultato al 33′ con Tosatto, autentica mattatrice del match. Il secondo tempo è stato un assolo del Venezia che ha raddoppiato (10′) con Stocco e chiuso con Tosatto (25′), per poi dilagare nel finale con De Pellegrini (39′) e ancora Tosatto (41′), autrice di una tripletta. La Lucchese ha accorciato le distanze su calcio di rigore con Giorgetti a un minuto dal fischio finale. «Un risultato eccezionale» sottolinea Mattia Collauto, responsabile del settore giovanile del Venezia, sceso a Firenze con Fabiano Speggiorin e poi diretto a Cesenatico per le finali Under 16, «è stato uno spettacolo veder come si muovono in campo queste ragazze, che hanno giocato seguendo la stessa metodologia delle squadre maschili».Una squadra che presenta nella rosa due giocatrici del 1999 (Adele Bortolato e Beatrice Pavan), poi a scalare fino alle giovanissime del 2003 (Aurora Attombri, Emma Cecchinato, Erika De Pellegrini, Ilaria Luise e Sara Squizzato). Il bomber Silvia Tosatto è del 2001, come Nicole Berna, Ilaria Carrain, Giorgia Pistritto, Gaia Stocco e Alice Simoni, un anno più grande è Camilla Spagnolo (classe 2000), un anno più piccole sono Martina Buonocore, Mariachiara De Luca, Valentina Enzo, Emma Pagotto e Anna Quaglio. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia e Maurizio Domizzi hanno deciso di anticipare l’annuncio del rinnovato “matrimonio”. Contratto annuale per il capitano che, dopo aver meditato alcuni giorni, ha deciso di proseguire la sua carriera al Venezia per il terzo anno consecutivo. «In questi anni Domizzi ha dimostrato di essere un leader dentro e fuori dal campo» Fa sapere un contentissimo Tacopina, «ha svolto in modo egregio il suo ruolo da capitano ed è importante sapere che il gruppo, anche quest’anno, potrà contare su di lui».
Ore 12.00 – (Gazzettino) Un giorno di festa, di ricordi, di vera amicizia. Ieri al Tombolato è andato in scena l’evento Gli Eroi di Cittadella, un intero pomeriggio dedicato all’incontro tra ex granata e i tifosi, tutti riuniti per un torneo amichevole. Erano presenti Ciccio Coralli, Musso, Riberto, Sambo, Albieri, Zalla, Scarpa, De Gasperi e Grassi, tutti indimenticati giocatori del Cittadella, mentre altri che non sono potuti intervenire hanno mandato una foto o un messaggio per giustificare l’assenza e salutare gli ex compagni di squadra e i tifosi. Il ritrovo era fissato alle 14 con le prime presenze di calciatori e la rappresentanza di tutti i club granata del territorio. Quindi è andato in scena il torneo otto contro contro sulla metà del campo sintetico, mentre sotto il tunnel che conduce dagli spogliatoi sono state preparate intere tavolate per gustare un panino e sorseggiare una birra, con un po’ di intrattenimento musicale per grandi e piccoli. Oltre trecento le presenze registrate, davvero niente male per un pomeriggio di fine giugno. Terminato il torneo sul campo sintetico, i partecipanti all’evento si sono fermati per una cena collettiva, offerta dagli sponsor della manifestazione, preparata e gestita dai volontari che ogni anno organizzano anche il pranzo a Lavarone, sotto la tensostruttura, per la Festa del Tifoso. A ideare l’evento è stato qualche anno fa Piergiorgio Gabrielli. E riscontrata la grande partecipazione collettiva, la rimpatriata è stata poi portato avanti dai club. L’ex presidente del Cittadella era ovviamente presente al Tombolato e si è anche cimentato nell’amichevole, a differenza del fratello Andrea che si è invece limitato a fare da spettatore al pari del diggì Marchetti. Per la cronaca il torneo è stato vinto dagli ex calciatori, ma era l’ultima cosa che contava nella giornata.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico. Tra i vari nomi accostati dal calciomercato alla difesa del Cittadella, due sono particolarmente suggestivi: il primo è quello di un possibile cavallo di ritorno “di lusso” come Nicolò Cherubin, l’altro appartiene a un emergente pronto a imporsi come il giovane Alessio Milillo. […] Il vicentino Cherubin, che compirà 32 anni a dicembre, è legato all’Hellas Verona anche per la prossima stagione, ma la società gialloblù, che già l’ha mandato in prestito ad Ascoli lo scorso gennaio, ha fatto sapere che il difensore centrale non rientra nei piani di Fabio Grosso. Il suo agente sta prendendo contatti con altre realtà del territorio e qui salta fuori il Citta, la squadra in cui si è lanciato, diventandone anche capitano e raggiungendo i playoff nel 2010. Oggi, dopo i problemi alla caviglia che lo hanno fermato nella sua prima stagione al Verona, proprio l’ambiente granata potrebbe essere quello del rilancio per lui che vanta oltre un centinaio di partite in Serie A. Diverso il profilo di Milillo, centrale che ha un anno più di Varnier (è del ’97) e che nella scorsa stagione è stato mandato dal Pescara in prestito al Teramo, dove ha collezionato 18 presenze, mettendosi in mostra soprattutto nella parte finale del campionato. Giocatore forte fisicamente (sfiora i 2 metri), si è guadagnato le attenzioni di diversi club, come Entella, Lecce e Spezia. Il fatto di essere in scadenza di contratto lo rende ancora più appetibile.
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Le strategie di mercato del Cittadella saranno impostate prima di tutto in uscita. La società ha deciso di monetizzare grazie alle cessioni di Marco Varnier e di Christian Kouamé: entrambi hanno molte richieste, il dg Stefano Marchetti gioca su più tavoli e presto passerà all’incasso per chiudere il cerchio. Ma molti gioielli granata stuzzicano gli appetiti di diverse squadre: Pelagatti è quello più vicino alla partenza, potrebbe finire al Vicenza mentre nonostante la proposta inviata del Pordenone, il giocatore non sembra interessato a questa destinazione. E nelle ultime ore si sarebbe mosso pure un club di serie B. Chiaretti ha diverse richieste in Italia (Lecce e Padova su tutte) ma vorrebbe tornare in Brasile. Lecce attivo pure su Salvi e su Bartolomei, che piace pure all’Empoli. In partenza pure Lora, da valutare le posizioni di Strizzolo e di Arrighini. Sul primo è stato esercitato il diritto di riscatto con rinnovo biennale, mentre il secondo potrebbe anche partire di fronte a una buona offerta.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Nei piani dell’entourage l’ideale sarebbe Albertazzi che, reduce da un lungo periodo di inattività, si è allenato per un paio di settimane con la squadra quando era impegnata nella Supercoppa. A patto però che accetti di firmare alle condizioni dei biancoscudati che al difensore bolognese, abituato a guadagnare cifre decisamente fuori portata, ha già avanzato una proposta restando all’interno del salary cap (150 mila euro lordi nella parte fissa e altrettanti tra premi e bonus). […] Bisoli ha dato il benestare su Bonazzoli e Finotto, per cui Zamuner vedrà di fare decollare una volta per tutte le rispettive trattative. Per quanto riguarda Bonazzoli, al di là del valore del ragazzo che punta a giocare con continuità per rilanciarsi, Bisoli ha avuto ottime referenze anche da suo figlio Dimitri, compagno di squadra di Bonazzoli al Brescia. Già incassata la disponibilità dell’attaccante al trasferimento in biancoscudato, per arrivare al lieto fine bisogna trovare la quadra sull’ingaggio: della serie, il Padova può arrivare fino a un certo punto, il resto deve metterlo la Sampdoria che è proprietaria del cartellino. Ed è qui che si giocherà la partita. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Bisoli dà il via libera, Zamuner può affondare il colpo. Questo il succo del faccia a faccia andato in scena ieri a Cesenatico, con tecnico e direttore generale che hanno effettuato una serie di ragionamenti sulle situazioni di mercato attualmente in piedi. Bisoli è stato eloquente. Se Schiavone viene al Padova bene, al contrario Zamuner si può buttare tranquillamente sugli altri papabili: Della Rocca, Agazzi e Vitale i più gettonati. […] C’è di più, però. Bisoli e Zamuner hanno anche ragionato sul fatto che se la trattativa per Schiavone sarà coronata con la fumata bianca, potrebbe arrivare ugualmente uno tra Della Rocca, Agazzi e Vitale considerato che è indispensabile inserire anche una mezzala forte. Tutti e tre i giocatori possono ricoprire anche quel ruolo. In particolare Agazzi e Vitale che hanno giocato più volte come interno di sinistra. Capelli non sarà l’unico volto nuovo dei centrali del reparto, che può già contare su Cappelletti, Ravanelli e Trevisan. Solo quest’ultimo però è un mancino, per cui la scelta ricadrà preferibilmente su un altro giocatore che predilige usare il piede sinistro.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Per gli attaccanti Caio De Cenco e Matteo Chinellato si cerca una sistemazione a titolo definitivo in C, mentre il portiere Alessandro Favaro e il terzino Alberto Tentardini verranno ceduti nuovamente in prestito. Il primo aspetta di capire che progetti ha il Mestre, il secondo potrebbe rientrare ancora a Monza. Detto dei partenti, ci sono altri giocatori che non sono sul mercato ma non vengono considerati nemmeno incedibili. Luca Belingheri gode della stima di tecnico e società, il Padova lo vorrebbe tenere ma non gli garantisce il posto fisso. Il suo contratto scade tra un anno, la Ternana si è interessata e potrebbero esserci sviluppi a fine mercato. Vincenzo Sarno, invece, sarà valutato in ritiro. Il Padova ha investito molto su di lui a gennaio, ma per ora non ha ripagato pienamente le attese. Se non dovesse reggere al meglio i carichi di preparazione di Bisoli non è esclusa una sua partenza last minute. Attenzione, infine, a Marco Guidone: non è sul mercato ma ha richieste dalla C.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Le richieste, come detto, non gli mancano e in questi giorni si sono fatteiavanti Pisa (in pole position), Viterbese e Lucchese. Oltre al numero uno ci sono altri sette giocatori sul piede di partenza che Zamuner conta di riuscire a cedere (almeno la maggior parte) entro il ritiro fissata per il 15 luglio. Il difensore Michele Russo ha avuto dei contatti con Gubbio e Ravenna e la stessa società romagnola è un’opzione per il centrocampista Matteo Mandorlini. È sul mercato anche il trequartista Roberto Candido, che ha vissuto una stagione tormentata dagli infortuni, ma fa gola a diverse squadre. Prima della fusione con il Vicenza si era parlato di un suo possibile ritorno a Bassano, mentre nelle ultime ore sembra essersi fatto avanti il Sudtirol. Saranno ceduti anche i quattro giocatori di rientro dai prestiti.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Zamuner sta lavorando sul mercato in uscita, che in questi ultimi giorni ha preso quota. Anche perché sono parecchi i giocatori dell’attuale rosa finiti nella lista cessioni. Il nome più eclatante è quello del portiere Giacomo Bindi. Titolare indiscusso delle ultime due stagioni, premiato nel 2017 come miglior estremo difensore della Serie C, la società ha comunicato nei giorni scorsi al giocatore di voler puntare su altri portieri più giovani. Bindi sperava di rimanere, ma ne ha preso atto e si sta guardando intorno, avendo diversi estimatori nella terza serie. La scelta del club ha una motivazione sia strategica (la volontà di puntare su due giovani permetterebbe di liberare un posto nella lista dei 18 over 23) sia tecnica, non essendo mai stato Bindi il modello di portiere ideale per Bisoli.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La Procura della Repubblica di Forlì ha chiesto il fallimento dell’Associazione Calcio Cesena, proprio mentre la società calcistica tenta di salvarsi con un piano di ristrutturazione dei debiti. La richiesta è stata presentata al Tribunale mercoledì, dopo che il giorno prima l’Agenzia delle Entrate aveva respinto per la seconda volta una richiesta di transazione fiscale basata sul dimezzamento del debito con l’erario (circa 40 milioni) e la sua rateizzazione in vent’anni. La data dell’udienza in cui sarà discussa l’istanza della Procura non è stata ancora fissata, ma nel frattempo il Cesena ha presentato una nuova richiesta di transazione all’Agenzia delle Entrate. Non è questo l’unico grosso problema del Cesena, a una settimana dalla scadenza del termine per l’iscrizione al campionato di Serie B: davanti al Tribunale delle Imprese di Bologna venerdì inizierà una causa promossa dalla Figc sulla base di un’ispezione della Covisoc che aveva rilevato irregolarità compiute dagli amministratori. Rischia il commissariamento.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Bonetto, cosa le ha lasciato l’esperienza del cammino di Santiago di Compostela? «Grande gioia e un’esperienza da vivere, che mi sentirei di consigliare a tutti. Ho camminato tantissimo, la distanza può essere paragonata al tratto che separa Padova a Bologna, con la differenza che in quest’ultimo caso la passeggiata sarebbe tutta in pianura, mentre a Santiago c’è un continuo saliscendi che sicuramente rende tutto molto più difficile». […] Schiavone sembrava a un passo dal Padova ma si è complicato tutto. Perché? «Dobbiamo capirlo. Ho sentito Zamuner e mi ha riferito alcuni passaggi, ci risentiremo ancora e domani vedremo come sarà possibile risolvere la questione (ieri è stato segnalato l’inserimento del Venezia, ndr )». Nuovo stadio. Ci sono novità da segnalare? «Proprio stamattina (ieri per chi legge, ndr ) ho ricevuto una mail da parte del gruppo di investitori che ho messo insieme. Dei 25mila metri quadri che dovranno essere riservati ad attività commerciali nei dintorni dell’Euganeo, escludendo il famoso centro commerciale, abbiamo un’idea su come utilizzarli. Il passaggio più difficile è proprio il primo, che poi sottoporremo al sindaco. Il successivo passaggio, che potrebbe essere il meno complicato, riguarda i soldi da mettere sul piatto, ma potrebbe non essere il più difficile…». Ma intanto qualche miglioria all’Euganeo ci sarà in vista della serie B… «Mi rendo conto che la tifoseria si aspetterebbe ben altro, ma quantomeno si tratta di alcune migliorie dovute, che affronteremo grazie al Comune di Padova. Un piccolo passo nella giusta direzione, poi spero entro al massimo tre settimane di chiudere il cerchio e di capire se davvero ci sono margini per costruire un nuovo stadio nella nostra città che prenda il posto dell’Euganeo».