Ore 21.00 – (Il Piccolo) Un settore giovanile appena ricostruito dal nulla e cresciuto in fretta come quello alabardato, ha bisogno di essere continuamente alimentato. Ecco perché l’estate della Triestina sotto questo aspetto è davvero ricca di iniziative per scoprire e far crescere nuovi calciatori. L’ultima iniziativa lanciata in ordine di tempo, è che ha già aperto le iscrizioni, è il Selection camp per le squadre nazionali rossoalabardate, riservato alle annate dal 2001 al 2004 e riguardante le formazioni che prenderanno parte ai prossimi campionati Giovanissimi, Allievi e Berretti Nazionali. Un settore che per i ritardi e le fisiologiche difficoltà di organizzazione avute lo scorso anno, ha ottenuto i risultati meno brillanti ma ha gettato le basi per un futuro certamente più competitivo. Questo camp si terrà dal 9 al 12 luglio: in particolare le prime due giornate saranno riservate alle annate 2001 e 2002, le altre due ai nati nel 2003 e 2004. Allenamenti, test atletici e partite a tema avranno luogo sul terreno di gioco “Rouna” di Prosecco. […] Tra i camp il primo a partire sarà però il Camp ufficiale 2018 rossoalabardato riservato a ragazzi e ragazze dal 2002 al 2013, organizzato dall’A.S.D. Triestina Victory in collaborazione con la Triestina Calcio. In questo caso sarà il centro sportivo di San Dorligo della Valle ad ospitare l’iniziativa per due settimane tra la fine di giugno (dal 25 al 29) e l’inizio di luglio (dal 2 al 6), nel corso delle quali i partecipanti (e le partecipanti) potranno coltivare la propria passione sotto l’occhio di uno staff di livello . Due settimane, ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17, con possibilità di bus navetta dallo Stadio “Rocco”. A fare da supervisori Mauro Milanese, Mauro Loschiavo e Umberto Bruno, mentre nello staff sul campo ci saranno Nicola Princivalli, Stefano Lotti, Luca Bossi, Diego Del Piccolo, Vittorio Muiesan, Rosolo Vailati, Giorgio Ianza, Maurizio Cotterle, Milan Micussi, William Marcuzzi, Alessandro Ligi, Denis Godeas e Luca Forte. […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) Visto che Malomo è deciso a giocarsi le sue chances in ritiro con il Venezia (proprietaria del cartellino), e che pertanto per un suo eventuale arrivo alabardato bisognerà attendere parecchio, Mauro Milanese si guarda attorno per un eventuale altro difensore centrale da portare a Trieste. Probabilmente in quest’ottica vanno valutate le voci su Nebil Caidi, 29 anni, solido difensore di categoria visto che da sei anni gioca nel Teramo e prima aveva indossato la maglia del Pavia. Caidi, ormai in uscita dalla società abruzzese, piace molto alla Reggina, ma anche a Rimini e Ravenna. A questo lotto di squadre però pare essersi aggiunta proprio la Triestina. […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Passano i giorni e aumentano le possibilità che il Mestre non si iscriva al prossimo campionato di serie C. La trattativa per la cessione è giunta a un binario morto e la controparte, di cui finora non si conosce l’identità, ha interrotto il confronto da un momento all’altro, dopo aver regalato apparenti certezze per giorni e giorni. Giovedì il presidente arancionero incontrerà i tifosi allo stadio Baracca alle 19 per chiarire le motivazioni che l’hanno portato alla decisione di mollare tutto, come già si era capito ormai da giorni. […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Niente più fusioni con realtà limitrofe (l’ultima strada battuta portava al Mussolente, senza che però ci sia stato un seguito per diverse ragioni), ma un’unica soluzione da battere con determinazione entro la fine della settimana. Ossia la creazione di un nuovo Bassano da iscrivere alla Terza Categoria, per poi valutare assieme agli imprenditori coinvolti se e a quale campionato puntare per l’iscrizione in sovrannumero. Al momento diminuiscono le possibilità che possa essere la Serie D, qualche chance in più per l’Eccellenza, ma c’è anche la possibilità che i colori giallorossi ripartano da più in basso. A Bassano passano i giorni e sembra sempre più chiara quale sarà la soluzione per far ripartire il calcio dalle categorie inferiori. Un azzeramento totale, con la speranza che, dopo aver creato la nuova società che rinascerà dalle ceneri del vecchio Bassano così come fino ad oggi conosciuto, si proverà a riemergere e a ricominciare per davvero. […] È stata presentata la neonata Associazione Sportiva Fedelissimi Bassano 1920: «La volontà è quella di difendere in ogni modo l’identità giallorossa – spiega il responsabile Gian Antonio Bertoncello – i Fedelissimi si mettono a disposizione della nuova società per aiutarla a far rinascere il calcio a Bassano». Insomma, il Mercante verrà trasformato in un luogo di festa, mentre nei prossimi giorni si saprà con certezza il destino del nuovo Bassano.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sono 59 al momento le squadre aventi diritto all’iscrizione al campionato di serie C 2018-19. Ne mancherebbe quindi soltanto una per completare l’organico di Terza serie che per Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, deve essere di 60 sodalizi divisi in tre gironi da 20 partecipanti ciascuno. In realtà solo dopo il 30 giugno, data ultima per l’iscrizione al campionato, sapremo quanti buchi il presidente dovrà coprire, dando il via ai ripescaggi. Ci sono infatti diverse situazioni al momento poco chiare. Tremano i tifosi di Pro Piacenza, Reggiana, Juve Stabia e Trapani, tanto per fare qualche nome. Sono delusi quelli della Virtus Bassano, praticamente cancellata per consentire al Vicenza di sopravvivere. Attendono gli sviluppi della crisi societaria quelli del Mestre. A rendere ancora più incerta la situazione si aggiunge il malessere che ha colpito tre società di B, ovvero Foggia, Bari e Cesena. Se dovessero rinunciare all’iscrizione nel campionato cadetto, verrebbero rimpiazzate da tre ripescate dalla serie C, aumentando i buchi in questa categoria. Tutto è quindi estremamente mutabile, a conferma del malessere generale (vedi esclusione della Nazionale dai mondiali russi) che sta tormentando il calcio italiano. […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Da Mestre non arrivano novità e Mauro Zironelli resta ancora legato a Stefano Serena. Il presidente dei neroarancio ha ribadito: «Se arrivasse veramente qualcuno intenzionato a rilevare la società (il riferimento è all’esternazione di Alessio Sundas, che ha detto di essere pronto a formulare una proposta?) troverebbe già presentata la domanda per il Mecchia e gli incartamenti per l’iscrizione. Questo qualcuno però avvisa – dovrà dimostrare di poter garantire un futuro al Mestre. Allora potrei cedere tutto al prezzo nominale di un euro». Se la situazione non dovesse risolversi positivamente, il club della terraferma veneziana dovrebbe ripartire dai dilettanti regionali, come successo in passato al Pordenone che, non iscritto alla serie C, finì in Eccellenza. Al riguardo sarebbe già stato contattato Giuseppe Ruzza, presidente del Comitato federale Veneto. Ovvio che in tal caso tutti i contratti professionistici in atto verrebbero a decadere. Compreso quello dell’ex sacilese Zironelli, che potrebbe così iniziare ufficialmente la sua avventura al De Marchi.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Prosegue il sogno del Pordenone under 17. A Forlì i ramarri vincono nel recupero per 3 a 2 la semifinale scudetto con l’Alessandria e guadagnano l’accesso alla finalissima, che giocheranno col Prato giovedì (i toscani hanno eliminato il Monza). […] Grigi subito pericolosi al 10′, quando segnano il primo gol. Gerace è abile a finalizzare (con deviazione) un contropiede micidiale.I ramarri si riprendono. Prima vanno vicino al gol in seguito a una deviazione di un difensore piemontese, quindi Zamuner sfiora il palo e infine guadagnano un rigore. Banse viene atterrato in area e per il direttore di gara è penalty. Sul dischetto va Bertoli, che però si fa parare il tiro. E’ il 18′. Il Pordenone, subìto il colpo, reagisce. E trova l’1-1. Rimessa laterale che coglie impreparata la difesa dell’Alessandria. Tocco a deviare di Bertoli, che beffa Cappellini: è l’1-1 e la punta si rifà dall’errore dagli undici metri. I neroverdi continuano a spingere ma non si fanno realmente pericolosi dalle parti del portiere avversario. Si va alla ripresa. Quando arriva il gol dei grigi. De Matteo entra in area e fa partire un bolide che tocca la traversa e si infila in rete sotto l’incrocio: imprendibile per Meneghetti. È l’1-2. Ma a 1′ dal termine il Pordenone pareggia con Nardini, abile a mettere in porta di testa un cross di Zamuner: 2-2. Non è finita, perché nel recupero arriva l’incredibile 3-2. Lo firma il solito Zamuner con un bel diagonale al termine di una cavalcata incredibile. Finisce qui, con i “ramarri” in finale.
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Il Brescia ha presentato la sua offerta ufficiale per Burrai. Lo stesso ha fatto la Salernitana per Perilli. I giocatori del Pordenone sono ambiti e i club che li desiderano hanno cominciato a bussare alla porta del club neroverde, che spera al contempo di definire al più presto la situazione relativa al tecnico, Mauro Zironelli. Si era già detto che la società lombarda volesse il regista dei ramarri. L’interesse era forte, fortissimo, e si è concretizzato. Al tavolo del club cittadino è arrivata la richiesta di cessione. Il dirigente che si occupa del mercato, Matteo Lovisa, la valuterà nei prossimi giorni darà una risposta. Sicuramente l’obiettivo della proprietà non è di tenere nessuno con forza: se si presenta un’opportunità migliore per il giocatore, in particolare di categoria, non c’è nessun problema a farlo partire. Ovviamente l’offerta deve essere adeguata. Il discorso fatto per Burrai, classe 1987, è stato fatto per Perilli. Il portiere, classe 1995, è stato chiesto dal club campano, quest’ultimo alla ricerca di un estremo difensore per allargare la rotazione. Anche in questo caso si esamina la proposta con attenzione. È molto probabile che entrambi partano. Nel ruolo del regista ci sarebbe già il sostituto, Andrea Boscolo Papo (’90), che sta solo aspettando di essere liberato dal Mestre esattamente come il mister degli arancioneri, Zironelli. […]
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il primo passo verso la ripartenza. E’ questa la reazione dei tifosi del Vicenza alla notizia dell’avvenuto rogito che sancisce la nascita della nuova società del patron della Diesel, Renzo Rosso. «Siamo ovviamente contenti — spiega Maurizio Salomoni, il presidente del Centro di coordinamento club biancorossi — perché aspettavamo con ansia l’ufficialità della nuova società. Dopo tanti anni in cui abbiamo dovuto ingoiare delusioni e amarezze, la speranza è che possa iniziare un nuovo corso fortunato che porti il Vicenza nel calcio che conta e dove meritano i tifosi biancorossi, che anche nell’ultima stagione hanno confermato, mettendo pure mano al portafoglio, quanto grande sia l’amore verso la squadra del cuore». La tifoseria vicentina è consapevole che il lavoro da fare è tanto e che i risultati potrebbero anche non arrivare subito, ma quello che conta maggiormente è vedere che la nuova società ha un progetto serio da sviluppare. «La figura di Renzo Rosso, un imprenditore che non ha bisogno di presentazioni, è una garanzia da e questo è il punto di partenza fondamentale. Nel calcio non è detto che si riesca a vincere al primo tentativo, ma se il progetto ha basi solide ed è serio alla fine i risultati arriveranno di sicuro». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il percorso è arrivato alla sua prima tappa ma, da qui, ripartirà un nuovo futuro per il Vicenza calcio e un nuovo capitolo nella lunghissima e gloriosa storia dei colori biancorossi. Un futuro con una nuova proprietà e anche un nuovo nome: L.R. Vicenza Virtus. Ieri sera, verso le 19.30, la firma tanto attesa da parte di Renzo Rosso sul rogito per l’acquisto del ramo d’azienda del Vicenza calcio fallito il 18 gennaio scorso. Dal 28 maggio, quando al tribunale di Vicenza era pervenuta l’offerta della holding Only the Brave, sono trascorsi oltre venti giorni. Nei progetti dei professionisti del patron della Diesel probabilmente le tempistiche avrebbero dovuto essere più brevi, ma il percorso è stato più complicato anche a causa di ostacoli imprevisti, come quello che ha costretto la nuova società a ridiscutere la procedura finalizzata al licenziamento dei dipendenti, considerato che l’iter è stato inizialmente portato avanti dalla curatela a livello individuale mentre la formula corretta prevedeva il licenziamento collettivo previo accordo sindacale. Non meno problematica è stata la costituzione della nuova società, nata dalla fusione con il Bassano Virtus 55 che ha portato titolo sportivo e matricola, e il ramo d’azienda del fallito Vicenza calcio: una procedura nuova ma che ha dovuto rispettare tutte le norme federali riguardante le fusioni. Il lavoro è stato portato a termine è stata curata dallo studio notarile di Giuseppe Fietta di Bassano, con la consulenza di Luigi Bocca dello Studio Adacta di Vicenza, ed è stato concluso ieri. […] Anche dal punto di vista tecnico il comunicato ha confermato quanto era già noto, con Werner Seeber, da anni uomo di assoluta fiducia della famiglia Rosso, che sarà il direttore sportivo e al quale spetterà il compito di costruire l’organico della squadra che verrà affidata al tecnico Giovanni Colella che, dopo un ottimo girone di ritorno nella scorsa stagione, si è guadagnato rinnovo del contratto e riconferma. I passaggi formali e gli ultimi ostacoli sono stati superati di slancio: una nuova pagina del libro biancorosso sta per essere scritta.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Verona) Mezzo milione di euro. Questa la cifra che l’Hellas ha speso per assicurarsi Fabio Grosso, comprensiva del cartellino di Karamoko Cissé. Doveva essere ieri il giorno per l’okay formale all’intesa, e così è stato. Restavano da risolvere soltanto delle questioni interne ai rapporti maturati con il Bari dalla punta, cosa su cui il Verona non incideva e che, comunque, è stata poi chiarita in ogni dettaglio in tarda mattinata. All’ufficializzazione del trasferimento di Cissé all’Hellas – triennale depositato nel pomeriggio – farà seguito l’annuncio dell’arrivo a Verona di Grosso, la cui rescissione contrattuale è già stata certificata. […] Tutti contenti? In fin dei conti, sì: L’Hellas ha avuto quanto desiderava (l’ingaggio di Grosso, con in aggiunta il cartellino di Cissé, giocatore più che gradito all’area tecnica), il Bari, aggiustati gli ultimi dettagli, pure (un indennizzo congruo). Ma il Verona piazza anche un doppio colpo in uscita, con Mohamed Fares e Federico Viviani che passano alla Spal, irrobustendo i vantaggi a bilancio. Per Viviani è stato raggiunto l’accordo per l’esercizio, da parte della società di Ferrara, del diritto di riscatto connesso al prestito oneroso l’estate scorsa: 3.3 milioni di euro affluiranno nelle casse dell’Hellas. Il Verona, inoltre, conserva un percentuale pari a una somma tra il 15 e il 20 percento del totale sull’eventuale rivendita del centrocampista. Fares, invece, se ne va in prestito con riscatto, che diventerà obbligo in caso si verifichino determinate condizioni. Considerando la cessione di Viviani, l’asse con la Spal porterà all’Hellas, per adesso, poco più di 6 milioni di euro, ma con l’eventuale, e probabile, riscatto di Fares e i bonus che sono legati all’operazione il Verona andrà, nel complesso, a ricevere una somma compresa tra i 7 e 7,5 milioni. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tra mille veleni la Serie B ha chiuso i battenti conoscendo tutti i verdetti necessari ad inquadrare la stagione 2018/19. Tra retrocesse dalla Serie A e neopromosse dalla Serie C il prossimo campionato cadetto, visto con gli occhi del Venezia, vedrà triplicati i derby veneti e aumenteranno le trasferte al sud. A spiccare sono innanzitutto i ritorni del Verona, sceso dopo una sola annata nella massima categoria, e del Padova che non ha sprecato la possibilità di dettare legge in una C liberatasi da Venezia e Parma. Con il confermato Cittadella il Veneto sarà dunque la regione più rappresentata, davanti alla Campania e alla Puglia che salgono da due a tre compagini: tra le campane con Avellino e Salernitana ci sarà la novità Benevento (subito retrocessa dalla A come il Verona), tra le pugliesi a Bari e Foggia si riunisce il Lecce dopo 8 anni di tentativi. Con la discesa in C di Novara e Pro Vercelli sparisce il Piemonte, con quelle di Ternana ed Entella Chiavari l’Umbria e la Liguria rimangono dimezzate con le sole Perugia e Spezia al via. In compenso grazie al Livorno (terza promossa dalla C) ricompare la Toscana, new entry anche la Calabria con una doppietta tutta rossoblù, data la retrocessione del Crotone dopo due stagioni in A e il ritorno del Cosenza in B dopo 15 anni. Confermate le due squadre in corsa anche per Lombardia (Brescia e Cremonese) ed Emilia Romagna (Carpi e un Cesena la cui iscrizione sarebbe a rischio per i debiti col l’Erario), mentre l’Ascoli rappresenterà le Marche, il Pescara l’Abruzzo e il Palermo la Sicilia. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tra i dieci arancioneroverdi che il 1. luglio faranno rientro alla casa madre per fine prestito, la sensazione oggi è che solo Alberto Acquadro possa cullare qualche chance di convincere il Venezia. […] «La scorsa estate avevo fatto tutto il ritiro estivo, mi dispiaceva lasciare ma poter fare esperienza in una piazza così importante era un’occasione. All’inizio ho faticato un po’, da ottobre però mi sono conquistato più fiducia dal mister e dai compagni e il mio spazio l’ho avuto. Credo di essere cresciuto accanto a Porcari e Bracaletti, gente di categoria superiore, un’esperienza molto formativa anche perché ogni allenamento era tiratissimo proprio come a Venezia». In alabardato Acquadro ha chiuso la stagione con 25 presenze e un gol, in arancioneroverde in due annate ne aveva sommate 57 con 4 reti contribuendo alle promozioni in C e in B. «L’unico neo è stato aver solo sfiorato i playoff per un punto con la Triestina, peccato perché non eravamo solo da 11. posto. Essendo neopromossi la stagione era diversa sul piano degli obiettivi, a Venezia puntavamo a vincere i campionati, qui cercavamo i playoff e con Sannino eravamo stati anche quinti. Purtroppo è mancato un pizzico di carattere per concretizzare la grande molo di gioco. Ho avuto la fortuna di fare esperienza in una società molto seria, giocando al Rocco che è uno stadio da Serie A, una bella stagione e non ho nulla da recriminare». […] Il contratto scade nel 2019 ma la discussione sul suo futuro non è ancora cominciata. «Intanto mi godo le vacanze, di sicuro la cosa più bella sarebbe rimanere a Venezia, perché qui sono partito dalla Serie D, ma ovviamente non è una mia decisione. Io spero di tornare, vorrei provare a farmi vedere da mister Vecchi e magari convincerlo a credere in me».
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si muove senza assilli, il mercato del Venezia, che non dovrà rivoluzionare la squadra, bensì soltanto ritoccarla rispetto alla base dell’attuale stagione. Dopo l’ufficializzazione dell’arrivo dell’attaccante scozzese Harvey St.Clair voci insistenti danno il nuovo direttore sportivo Valentino Angeloni vicino all’attaccante della Sampdoria classe 1998 Giacomo Vrioni, nell’ultima stagione alla Pistoiese. Ma c’è da lavorare soprattutto sulle cessioni: non rientrano nei programmi tecnici Zigoni (piace al Padova), Pederzoli, Fabris, Caccavallo, Tortori e Malomo: quest’ultimo ha una trattativa avanzata con la Triestina, mentre tutti gli altri che rientrano dai prestiti dell’ultimo campionato dovranno trovare una soluzione per il proprio futuro. Per la porta l’intenzione è quella di dare fiducia a Guglielmo Vicario, affiancandogli un portiere esperto e non il giovane scuola Inter Michele Di Gregorio, che pure piace molto a Stefano Vecchi. Dalla Primavera nerazzurra potrebbero arrivare l’esterno Manuel Lombardoni e il centrocampista Matteo Rover. Più che possibile il rinnovo per Domizzi, mentre potrebbero lasciare Falzerano, Stulac e Pinato, di fronte a offerte di primissimo livello. Nel frattempo ieri è stata depositata la richiesta per l’utilizzo come stadio di riserva del Pierluigi Penzo della Dacia Arena di Udine. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) «Il progetto di massima del nuovo stadio lo presenteremo all’amministrazione a fine mese, intanto stiamo sistemando il Penzo per soddisfare le nuove normative». Il direttore generale Dante Scibilia si sta muovendo a livello organizzativo, con un occhio di riguardo alle strutture. «Stiamo dando un tocco di colore al Penzo con l’istallazione dei seggiolini obbligatori dalla prossima stagione» spiega Scibilia, che ha vissuto in prima persona tre anni fa il passaggio dalla gestione-Korablin alla gestione-Tacopina, “così l’arancio, il nero e il verde domineranno il nostro stadio nelle due curve e nel settore distinti. Saranno circa 5.000 i nuovi seggiolini, la capienza rimane invariata. Poi stiamo intervenendo anche nel sistema di illuminazione, aggiungendo altri fari: si vedranno molto meglio le partite in notturna nel prossimo campionato. Il costo complessivo degli interventi? Circa 160 mila euro». Essendo in corso questi lavori, con l’approssimarsi della scadenza del 20 giugno, giorno ultimo per depositare la documentazione richiesta dalla commissione Criteri Infrastrutturali della Federcalcio, il Venezia ha comunicato di aver allegato l’istanza di deroga per giocare le gare interne della stagione 2018-2019 alla Dacia Arena di Udine. La società ha comunque specificato che i lavori di adeguamento dello stadio Penzo dovrebbero terminare entro la prima metà di luglio, in modo da poter disputare regolarmente la prima gara ufficiale della prossima stagione davanti al proprio pubblico. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Il Lecce è seriamente intenzionato a saccheggiare la rosa del Cittadella. La squadra allenata da Fabio Liverani, neopromossa in B, non ha mai nascosto una certa ammirazione per i granata, e se l’appeal in serie C magari non era così forte, adesso, a parità di categoria e dinanzi a offerte economiche più sostanziose, qualche giocatore del Cittadella potrebbe cedere alle lusinghe. Il nome di Lucas Chiaretti circola esattamente da un anno: la scorsa estate i primi, timidi sondaggi, nella sessione di mercato invernale le prime richieste alla società e al giocatore, adesso il Lecce proverà l’affondo sul fantasista brasiliano che, lo ricordiamo, ha un altro anno di contratto. […] Il diggì granata sarà poi presto chiamato a colloquio oltre che per Chiaretti anche per Salvi (pure lui ancora sotto contratto): il difensore destro piace molto al club pugliese, che starebbe cercando un rinforzo per la corsia di destra in alternativa al titolare dell’ultima stagione, il capitano Lepore. […] Conferme per Salvi e Chiaretti da una parte, smentite da un’altra: Enrico Alfonso non ha firmato con il Brescia. Questa è la rassicurazione data dallo stesso giocatore ieri nel tardo pomeriggio. Ciò non significa, però, che il portiere difenderà la porta del Cittadella anche nel prossimo campionato, perché l’estremo difensore non ha ricevuto proposte dal club granata sul rinnovo del contratto in scadenza il prossimo 30 giugno: «Ho parlato con il direttore Marchetti, gli ho riferito che si sono fatte avanti con me e il mio agente diverse altre squadre di categoria – ha confidato – A Cittadella, l’ho detto, scritto e ripetuto tante volte, e non smetterò mai di dirlo, mi sono trovato benissimo e ci resterei ancora volentieri. Devo tanto infatti a questi colori, alla società e all’allenatore che ha avuto fiducia in me e mi ha fatto crescere come uomo e atleta». Alfonso non ha ancora messo al parola fine alla sua avventura con il Cittadella: «Non credo di trovarmi bene in nessun altro posto come mi sono trovato in queste ultime tre stagioni. Ho trent’anni e il contratto in scadenza, credo sia normale che in queste settimane mi sia guardato attorno, valutando le proposte, interessanti anche sotto il profilo economico, che mi sono arrivate». Quindi ci tiene a precisare: «Ho letto che avrei firmato con il Brescia ma non ho ancora deciso niente. Sto studiando le varie proposte, questo sì, poi scioglierò ogni riserva». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Varnier? Kouamé? No, il primo tassello che sarà sistemato in casa Cittadella è quello relativo al capitano, Manuel Iori. La conferma arriva direttamente dal d.g. Stefano Marchetti: inutile chiedere lumi sul destino dei due gioiellini della rosa granata, l’incontro che si trova più in alto nella sua agenda è quello per il rinnovo del contratto del regista varesino, che scadrà a fine giugno. Ancora non è fissata una data, ma lo sarà a breve. La seconda mossa riguarda il portiere che affiancherà Paleari, con Alfonso svincolato e destinato al Brescia. Il direttore smentisce l’ipotesi Minelli, che non seguirà il cammino inverso, e spiega: «Paleari ha dimostrato il suo valore e di poter giocare titolare. È chiaro che serve comunque un altro portiere e che poi il posto andrà conquistato giorno dopo giorno». […] Diversa la questione relativa a Varnier e Kouamé che, com’è noto, hanno una lunghissima fila di estimatori, tra cui l’Atalanta, con cui c’è stato un incontro la scorsa settimana, con fumata nera. Tra le ipotesi, in una potenziale trattativa per arrivare ad uno dei due, c’è quella di un inserimento di Vido (che piace anche al Padova). «Per prima cosa non è detto che Varnier o Kouamé vadano all’Atalanta, quindi non ha senso, almeno per il momento, legare la loro posizione a quella di Vido. Per quanto riguarda Luca, sono tanti gli aspetti da considerare: cosa vuole fare l’Atalanta, cosa vuole fare lui – perché le prospettive potrebbero essere diverse rispetto a gennaio – e poi cosa miriamo a fare noi. Di sicuro c’è solo il suo rientro a Bergamo per fine prestito». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Tornando all’incontro di ieri, buone notizie pure sul fronte di Simone Emmanuello, il centrocampista nel mirino dei biancoscudati, reduce da una stagione divisa tra Perugia e Cesena, sempre in serie B. Il suo ingaggio è superiore ai parametri del Padova, ma dal club lombardo è arrivata un’apertura incoraggiante anche sul fronte economico, con la disponibilità a partecipare al pagamento dei suoi emolumenti. […] Questa mattina a Milano è poi in programma un altro summit, questa volta con il Sassuolo, con cui si parlerà in maniera più approfondita del rinnovo del prestito di Ravanelli e di quello del centrocampista Broh, quest’anno al Sudtirol. Non mancherà qualche parola su Gliozzi e l’altro attaccante Cianci, ma l’impressione è che, una volta ingaggiata una punta tra quelle sopra citate, si punterà per questo ruolo su un giocatore più esperto nelle fasi finali del mercato, quando le richieste degli interessati sono più abbordabili. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Un incontro sicuramente proficuo quello che si è svolto ieri pomeriggio a Bergamo tra il direttore generale biancoscudato Giorgio Zamuner e il collega dell’Atalanta Giovanni Sartori che in linea di massima ha assecondato le varie opzioni proposte dal Padova relative a giocatori di proprietà dei nerazzurri. In primo luogo c’è il via libera, anche se non ancora formalizzato, per vedere ancora in biancoscudato Eyob Zambataro che nella parte finale della stagione ha trovato spazio con continuità con prestazioni convincenti. Potendo giocare sia a destra che a sinistra, oltre che a centrocampo, sarebbe un vero e proprio jolly nuovamente a disposizione di Bisoli, il tutto senza incidere sulle liste degli over. Stesse prospettive per il portiere Merelli, con l’Atalanta che ha dato il benestare a un nuovo prestito. Tutto questo, però, non comporta necessariamente una conferma completa dell’organico della passata stagione tra i pali, con il Padova che ancora sta valutando il da farsi e con la possibilità dunque di vedere all’opera anche un nuovo estremo difensore.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Pensando anche che la stagione scorsa sono stato pagato dal Brescia, sono venuto molto incontro (ride, ndr). Ha prevalso la voglia di continuare con questo gruppo e con questa piazza per fare un campionato che sento molto mio, penso di essere stato fondamentale dentro al campo e fuori. Anche il direttore Zamuner è stato molto importante per la mia riconferma, lo reputo una persona per bene e un intenditore di calcio». […] «L’anno prossimo ci saranno tante piazze affamate e ambiziose in serie B, sarà molto difficile. Essendo una neopromossa dobbiamo avere grande entusiasmo ed essere la scheggia impazzita del campionato. Ho fatto solo un anno tra i cadetti, però ho imparato che basta avere un pizzico di continuità nei risultati per ambire a grandi cose. Fermo restando che bisogna restare umili e con i piedi per terra perché se perdi due partite di fila, ti trovi a lottare per non retrocedere». […] Stella è il nome del pitone lungo un metro e mezzo che Pinzi tiene in casa: il suo piatto preferito sono i topi. «Li compro surgelati e glieli do da mangiare di notte. L’altra sera ero assonato, e Stella mi ha morsicato il dito», con tanto di espressione romanesca a corredare il racconto. Poi aggiunge: «Sono un amante degli animali, ho in casa anche un’iguana e un pitbull».
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Sono molto contento di continuare con questa maglia, era la mia priorità. C’è stato un po’ di tira e molla, ma è il gioco delle parti. Il Padova è stato di parola perché anche se non c’era niente di scritto, già un anno fa quando sono arrivato si era parlato di proseguire il rapporto in caso di promozione». Giampiero Pinzi si presenta così ai cronisti pochi istanti dopo avere firmato il contratto che lo lega ai biancoscudati per un’altra stagione. Tra i protagonisti della doppietta tra campionato e Supercoppa, si è guadagnato la conferma. «Fa piacere giocare in serie B nella squadra con la quale mi sono meritato la promozione e la permanenza. È vero che ho trentasette anni, ma non mi prefiggo di giocare 10, 20 o 35 partite: il mio contributo sarà quello di sempre, basta rendersi utili quando sarò chiamato in causa perché il campionato è lunghissimo. Ci sarà bisogno di tutti come è stato anche quest’anno». È venuto incontro al Padova rinunciando magari anche a qualcosa sul piano economico pur di restare, significa che l’annata vissuta con i biancoscudati le ha dato tanto.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ho sentito Bisoli, è carico come sempre e mi ha detto di farmi trovare pronto subito in ritiro perché partirà forte». È stato definito il leader dello spogliatoio. Come mai? «Sono stato semplicemente me stesso. Sono entrato in punta di piedi, ho un carattere che mi aiuta molto e mi fa andare d’accordo con tutti. Il gruppo è eccezionale e mi sono inserito subito alla grande». In cosa dovranno crescere, secondo lei, i tanti giovani biancoscudati per essere all’altezza della nuova categoria? «Dovranno capire che i ritmi saranno diversi, i giocatori più forti fisicamente e intelligenti calcisticamente. Dovranno seguire noi vecchi». Infine un messaggio spontaneo: «Volevo fare i complimenti all’Under 15 per questo strepitoso risultato, è sempre una gioia vedere i giovani vincere un trofeo così importante».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Cosa si aspetta dalla B? «Sarà un campionato molto lungo, serviranno pazienza e organizzazione. Troveremo piazze affamate e con grande tradizione. Ci vorrà self control ma allo stesso tempo entusiasmo, a maggior ragione visto che siamo una neo-promossa. Vogliamo essere ambiziosi e provare a recitare il ruolo di “scheggia impazzita”. Tra i cadetti ho giocato solo un anno, ma ho capito che basta un po’ di continuità per ambire a grandi traguardi. Restando sempre umili». Che contributo crede di poter dare? «Quello di sempre. Ci sono tantissime partite, so di avere 37 anni e non m’interessa quanto giocherò, mi basta essere utile quando verrò chiamato in causa. Alla fine parlerà il campo, soprattutto con questo allenatore, che ha dato prova di saper impiegare tutta la rosa.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Restare qui è sempre stata la mia proprietà, il “tira-e-molla” delle ultime settimane è stato un semplice gioco delle parti». Raccontano i retroscena di questi giorni che lei sia venuto sensibilmente incontro alle richieste della società, accettando un ingaggio non certo da “top player”.«Ha prevalso la voglia di continuare con questo gruppo e questa piazza in un campionato che sento mio perché credo di aver dato un apporto fondamentale nella scorsa stagione. Eravamo in parola di proseguire nel caso in cui avessimo raggiunto la promozione, la società ha mantenuto quanto detto, segno che a Padova la parola vale ancora. Il d.g. Zamuner è stato molto importante per la mia permanenza, lo reputo una persona per bene e un grande intenditore di calcio». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È fatta per l’arrivo dei primi due acquisti del “mercato” estivo del Padova. Dopo aver completato tutti i rinnovi dei contratti dei giocatori in scadenza, il direttore generale Giorgio Zamuner ha consegnato a mister Pierpaolo Bisoli due rinforzi espressamente richiesti dal tecnico nel corso degli ultimi summit. Oggi, verso le 18, raggiungeranno la sede di viale Rocco per firmare il nuovo contratto Andrea Schiavone e Daniele Capelli. […] Ieri pomeriggio, come annunciato, Zamuner si è trovato con i dirigenti dell’Atalanta e a sorpresa è rispuntato il nome del portiere Davide Merelli, già in rosa sino a maggio come vice di Bindi. I biancoscudati hanno cambiato strategia per quel che riguarda l’estremo difensore e sono vicini a riconfermare Merelli affiancandolo a Bindi, anche se a questo punto non è esclusa nemmeno la cessione del titolare dello scorso anno a favore di un nuovo portiere giovane. Il d.g., che ha definito anche il rinnovo del prestito di Zambataro, continua a trattare anche il mediano Simone Emmanuello, che l’Atalanta ha intenzione di cedere in B. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E’ stato un lunedì davvero molto intenso, quello che ha visto protagonista il Padova sul mercato. Prima la firma di Giampiero Pinzi sul contratto che lo legherà al biancoscudo fino al 30 giugno 2019, poi l’annuncio che oggi alle 18 arriveranno a Padova Daniele Capelli e Andrea Schiavone , i primi due acquisti per la serie B. E poi ancora, la missione bergamasca del dg Giorgio Zamuner, che ha portato buoni frutti. Gli accordi per i prestiti di Davide Merelli di Eyob Zambataro, già a Padova lo scorso anno, l’apertura dell’Atalanta per il pagamento dell’ingaggio di Simone Emmanuello, la complessa situazione di Luca Vido, che ha appena cambiato agente lasciando il suo storico procuratore Massimo Briaschi. Al momento non è chiaro a chi si affiderà il centravanti bassanese (in pole ci sarebbe Mario Giuffredi), per il quale ci sono alla finestra Padova, Cittadella, Palermo, Venezia e Pescara. […] In porta il ritorno di Merelli non esclude che venga acquistato anche Michele Di Gregorio, un altro obiettivo concreto per la porta. E da ieri si è aperta la strada per la partenza di Giacomo Bindi, per una questione di lista e di budget a disposizione. La società vorrebbe alternare due giovani di buone speranze fra i pali, tenendo un posto in più in lista. Oggi Zamuner incontrerà il Sassuolo e tenterà un triplo- colpo che, se andasse in porto, porterebbe all’ombra delle cupole del Santo un tris di talenti di grande interesse: gli obiettivi sono Gliozzi, Ravanelli e Broh, per il quale il Padova tenterà anche di avere un premio valorizzazione. […]