BASSANO – L’Acqua&Sapone batte i Lupi per 4-2 al PalaSind e si laurea campione d’Italia per la prima volta nella sua storia ottenendo addirittura il double, ovvero l’accoppiata Scudetto e Coppa Italia. Un vero peccato per la truppa di David Marin che si è fatta sfuggire la vittoria di un titolo che sarebbe stato il secondo consecutivo. Immenso il pubblico del PalaSind di Bassano del Grappa: quasi 4000 sostenitori sugli spalti hanno incitato i sammartinari dall’inizio alla fine, esultando e soffrendo insieme come solo una grande famiglia sa fare. Tutto ciò però non è bastato e a gioire sono stati i nerazzurri abruzzesi.
Il primo tempo comincia in maniera molto bloccata, entrambe le squadre percepiscono la tensione di un match da mille e una notte che decreterà i nuovi campioni. Il ghiaccio inizialmente prova a romperlo l’A&S ma Miarelli è sempre attento e mura tutti i tentativi avversari che pervengono dalle sue parti. I Lupi suonano ripetutamente la carica e si presentano più di una volta dinanzi a Mammarella che, però, imita il collega rossoblù e si erge a protagonista. Le squadre giocano sul filo del rasoio, la tensione è altissima e l’impressione è che la gara possa essere decisa da episodi. Al 15′ passano gli ospiti: Bertoni si fa provare pronto dopo uno sfondamento dalla sinistra e scarica in rete il vantaggio dei suoi con un missile terra-aria, facendo esplodere i tanti tifosi giunti da Città Sant’Angelo. Il PalaSind viene zittito, ma i tifosi di casa ritrovano la voce quando, 3′ più tardi, Rafinha fa 1-1 con l’ausilio di una deviazione e ristabilisce l’equilibrio. Sfortuna vuole che, nell’azione del gol, lo stesso numero 11 rimedi un infortunio che sembra grave alla caviglia che lo costringe ad uscire in lacrime sorretto dai compagni. Probabilmente nel miglior momento dei padroni di casa, che hanno appena perso uno dei giocatori più in forma, l’A&S ritrova il vantaggio con un prodigio di Jonas che fa partire una parabola magica per l’1-2 ospite al termine della prima frazione.
La ripresa si apre immediatamente con un’altra doccia gelida: Edgar Bertoni si ritrova a tu per tu con Miarelli dopo 2′ e lo fredda con una conclusione potente e precisa per il gol del 3-1. I padroni di casa accusano il colpo, il gioco della squadra capitanata da Honorio non è fluido come di consueto e si fatica a fare male ad un’ Acqua&Sapone veramente in palla. Il portiere sammartinaro tiene vivi i suoi in più di un’occasione, evitando loro di capitolare con il gol dell’1-4 che avrebbe virtualmente chiuso i giochi. Poco dopo la metà del secondo tempo Marin si gioca la carta Taborda portiere di movimento e la scelta sembra dare gli effetti sperati quando, con il solito bolide da fuori, Borja Blanco fa 2-3 rianimando un palazzetto ammutolito dai pescaresi. I Lupi adesso ci credono ma non ha fatto i conti con Stefano Mammarella: il numero 1 della Nazionale cala una parata mostruosa sulla bordata dal limite sempre di Blanco e lascia attoniti i tifosi di casa. Poi è anche la sfortuna a mettersi tra il tricolore e la Luparense perché Taborda calcia a botta sicura e la palla sbatte forse sul piede di Honorio appostato sulla linea, forse sul palo e sfuma l’occasione per il 3-3. A 8″ dalla fine e con le residue speranze di pareggio, i rossoblù caricano a testa bassa ma perdono palla e per Calderolli è un gioco da ragazzi inquadrare la porta vuota e chiudere definitivamente il discorso. Al triplice fischio la festa è degli ospiti, ai Lupi restano solo gli applausi di un pubblico straordinario che ci ha creduto fino alla fine.
A fine gara le parole dei protagonisti sono tra l’amarezza e il rispetto per gli avversari. Tobe: “Non è andata come volevamo. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile per via anche di qualche problema fisico. C’è da dire però che abbiamo lottato fino alla fine in un match tosto e da sfinimento. Ci tengo particolarmente a ringraziare tutti, i miei compagni, il mister, la società e i nostri fantastici tifosi che non ci hanno mai abbandonato e anche stasera hanno cantato dall’ inizio alla fine. Sicuramente ci abbiamo creduto, qualche episodio non ci è girato a favore ma non vogliamo trovare alibi, fa tutto parte del gioco e accettiamo il verdetto. Faccio i miei complimenti anche ai nostri avversari, sono state 5 partite bellissime e purtroppo ci è mancato il guizzo finale per portare a casa questo scudetto.”
Mati Lara: “È un momento duro, non volevamo finisse così perché giocavamo in casa nostra e avevamo l’occasione di alzare il tricolore davanti alla nostra gente. Non ci siamo riusciti e ovviamente c’è grande rammarico. Abbiamo però lasciato tutto sul campo, questo è innegabile, ci abbiamo provato in tutti i modi. Probabilmente il loro 2-1 nel nostro momento migliore subito dopo il pari di Rafinha ha abbastanza influito perché stavamo per rientrare negli spogliatoi con il risultato riagganciato e invece siamo andati negli spogliatoi sotto di un gol. Anche dopo il nostro secondo gol che ci ha portato ad una sola lunghezza di distanza da loro abbiamo passato un buonissimo momento di partita perché siamo andati più volte vicini al gol ma prima Mammarella e poi il palo sul tiro di Taborda ci hanno negato la gioia del nuovo pari. Però ripeto, abdichiamo con la consapevolezza che abbiamo lasciato ogni goccia di sudore sul parquet e questo penso l’abbia capito anche la nostra fantastica tifoseria. Dobbiamo altresi riconoscere che ci siamo trovati di fronte una grande squadra che ha combattuto con noi ad armi pari e alla fine l’ha spuntata. È stata una bella cavalcata non conclusa con il nostro obiettivo, ringrazio comunque tutti per il sostegno dimostrato.”
TABELLINO:
LUPARENSE-ACQUA&SAPONE UNIGROSS (1-2 p.t.) 2-4
LUPARENSE: Miarelli, Honorio, Jesulito, Rafinha, Taborda, Borja Blanco, Tobe, Duric, Lara, Pavanetto, Jefferson, Leofreddi. All. Marìn
ACQUA&SAPONE UNIGROSS: Mammarella, Lima, Bordignon, De Oliveira, Jonas, Murilo, Calderolli, Lukaian, Bocao, Bertoni, Coco, Casassa. All. Perez
MARCATORI: 15’04” p.t. Bertoni (A), 18’48” Rafinha (L), 19’29” Jonas (A), 2’03” s.t. Bertoni (A), 13’24” Borja Blanco (L) , 19′ 52″ Calderolli (A)
AMMONITI: Jonas (A), Honorio (L), Jefferson (L), Leofreddi (L)
ARBITRI: Angelo Galante (Ancona), Dario Pezzuto (Lecce), Riccardo Davì (Bologna) CRONO: Francesco Scarpelli (Padova)