Dopo le polemiche dei giorni scorsi in seguito alla ventilata costruzione di un nuovo palazzetto per il basket a Padova nell’area adiacente alla Kioene Arena, il Comitato Sì allo stadio Plebiscito si è espresso in modo durissimo contro la Giunta Comunale guidata da Sergio Giordani: “In tempi non sospetti, quando si parlava di spostare il Padova al Plebiscito, fra le varie motivazioni più o meno fantasiose del fronte dei contrari ne spiccava una che più o meno recitava così: “Uno stadio per il calcio c’è già, e non è una priorità per la città”. Bene, oggi che il Fronte dei contrari è al comando della città stiamo scoprendo che la priorità della città è avere un nuovo palazzetto. Per il basket.
Permettiamo che non siamo contrari a priori al basket, tuttavia vorremmo analizzare bene la questione: Padova ha più squadre di basket nel suo territorio, ognuna con la propria palestra per allenarsi e giocare le partite. Nessuna di queste squadre gioca ad alti livelli: la “regina” della pallacanestro padovana attualmente è la Virtus Padova, che gioca in B, la terza serie del basket italiano. Alle partite della Virtus attualmente partecipano poche centinaia di spettatori, per la maggior parte parenti dei giocatori.
Non abbiamo nulla contro di loro, ma riteniamo che, prima di parlare di un nuovo palazzetto per il basket, forse avrebbe più senso parlare di sviluppare questo sport nella nostra città, che da anni ormai è lontano da livelli decenti. E per sviluppare questo sport, intendiamo prima di tutto trovare delle risorse economiche e degli investitori, dal momento che la mancanza di fondi è uno dei crucci principali dello sport di casa nostra. Una volta fatto questo, ed appurata una crescita del movimento ceatistico anche in termini di seguito di tifosi, ha senso pensare ad una nuova struttura, possibilmente scollegata dal Palasport di San Lazzaro, se non vogliamo che si ripresenti lo stesso problema nato con la costruzione del palaghiaccio al centro del parcheggio dello Stadio Plebiscito (ma non impariamo proprio mai?).
Tuttavia, allo stato attuale, crediamo di non sbagliare se sosteniamo che i due palasport presenti in città (Arcella e San Lazzaro) soddisfino le esigenze delle squadre di basket locali, e che un terzo palazzetto non sia una priorità per la città. Soprattutto dal momento che, adducendo la stessa motivazione, si è bocciato il Plebiscito e si è frenato qualsiasi progetto di rifacimento dell’Euganeo, dove invece esiste un problema tangibile di struttura ed una richiesta ben precisa di un’ampia fetta di popolazione.
Rimaniamo in attesa del l’evolversi della situazione, anche se più passa il tempo e più abbiamo la sensazione che questi signori in realtà non abbiano nessuna idea precisa e stiano navigando a vista.
La controprova la stiamo avendo proprio in questi giorni: a dicembre 2017 lo stesso assessore Bonavina aveva promesso che in caso di vittoria del campionato da parte del Padova, subito il giorno dopo sarebbero partiti i lavori di avvicinamento del campo alla Curva Sud, che sarebbero stati ultimati in tempo utile prima del doppio concerto di Vasco Rossi. Bene, a tutt’oggi e dopo aver assistito al passaggio di Vasco Rossi, possiamo dire che non c’è la benché minima traccia dei lavori promessi da Bonavina. Ed alla sensazione di presa in giro che percepiamo, si aggiunge quella che in realtà l’unico aspetto che conta per questi signori sia fare il contrario di quanto proposto dalla Giunta Bitonci a suo tempo. Il tutto a spese dei cittadini e sulla pelle dei tifosi”