Ore 20.00 – (Il Piccolo) I campionati devono ancora finire e manca quasi un mese all’inizio ufficiale del calciomercato (che comincia il primo luglio e per la serie C si chiuderà il 25 agosto, una settimana dopo rispetto a serie A e B), ma è ovvio che le trattative sono già in piena ebollizione. A dire il vero, dei parecchi nomi accostati finora alla Triestina dai rumors di mercato, di riscontri ce ne sono piuttosto pochi. Quella che invece attualmente tiene banco in casa alabardata è soprattutto la scelta del portiere. Come noto, la volontà è di tenere Boccanera, ma come vice, a fianco di un portiere più esperto e affermato. E sotto questo aspetto pare che ormai sia una corsa a tre per difendere la porta dell’Unione nella prossima stagione. I tre nomi sul piatto sono quelli di Alex Valentini, Emanuele Nordi e Sergio Viotti. […] Quanto agli altri ruoli, i nomi davvero caldi al momento sarebbero soprattutto due, ovvero Alessandro Fabbri e Andrea Procaccio. Fabbri, 28 anni, quest’anno ha giocato nel Mestre ed è un terzino sinistro che può giocare anche esterno mancino di centrocampo. Quanto a Procaccio, è un giovane classe 1996 di belle prospettive proveniente dal Borgosesia, in serie D. Si tratta di un giocatore che può fare l’esterno alto come il trequartista. Di tutti gli altri nomi circolati, sembra che invece al momento ci sia poco interesse da parte della società alabardata, se non nullo. Era emerso negli ultimi giorni il nome di Giacomelli, che come gli altri giocatori rimasti svincolati dal Vicenza dopo l’acquisto di Rosso, viene accostato a parecchie squadre. Ma si erano fatti anche i nomi di Sales, Calamai, Diop, Muscat e Strizzolo: al momento però, come detto, restano solo rumors. L’unica cosa certa, è che nei prossimi due mesi e mezzo di nomi se ne sentiranno ancora a grappoli.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il futuro del calcio Mestre sembra ben più roseo di quanto appare. Sebbene le parole del presidente Serena nella conferenza stampa di venerdì non abbiano chiarito esplicitamente quale sarà il domani degli arancioneri, i segnali percepiti possono far ben sperare. Serena è sembrato parlare con un ritrovato ottimismo ed una serenità che, fino a qualche giorno fa, sembravano far presagire il peggio. Se dovessi prendermi qualche giorno in più sarà un buon segnale che indicherà come qualcosa si stia muovendo, aveva raccontato al Gazzettino la settimana scorsa, parole che si sono rivelate veritiere visto che il numero uno del Mestre ha chiesto ancora qualche giorno per sciogliere definitivamente le riserve sulla sua decisione. Che passa dalla risoluzione positiva dell’accordo con l’imprenditore pronto ad entrare a far parte della società, un’intesa che sembra essere pressoché chiusa come emerso da alcune indiscrezioni, ed i cui termini riguardano specialmente l’impegno all’interno della società più che l’aspetto economico. […] Inoltre, come ha fatto spiegato Serena, l’incontro con il Comune di Venezia ha lasciato una impressione più che positiva, con il sindaco Brugnaro ed i suoi tecnici pronti a muoversi celermente accollandosi gran parte delle spese previste, se non addirittura tutte, visto che il primo cittadino ha chiesto in cambio solamente l’allestimento di una rosa per il prossimo campionato. Un’apertura importante che sgraverebbe ancor più il peso sulle spalle del calcio Mestre, perché la strada sarebbe in discesa anche per quanto riguarda l’aspetto tecnico: voci che trapelano dallo spogliatoio arancionero infatti fanno intuire come siano tutti alla finestra, perché rimanere in un progetto tecnico consolidato – Ziro, nonostante le offerte, resterebbe a Mestre – con la prospettiva di giocare la serie C allo stadio Baracca è uno scenario allettante che farebbe anche rinunciare a compensi più importanti pur di continuare con questa avventura.
Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) Tra oggi e domani il futuro del Mestre dovrebbe svelarsi. È infatti atteso il nome del nuovo imprenditore che dovrebbe affiancare Serena alla guida del Mestre. Sono stati mesi pesanti per il presidente che spesso si è sentito lasciato solo nella gestione della società e travolto anche da tutti i cambiamenti sulle regole su cui si basa la serie C e, soprattutto, sulla questione Baracca. Se facciamo un salto indietro nel tempo, però, non ci sarebbe da stupirsi molto. Lo stesso Serena, infatti, aveva dichiarato che «Dopo aver portato il Mestre dalla Prima Categoria alla Lega Pro, potrei definitivamente abbandonare». Siamo alla resa dei conti dunque? Non è detto, visto che il sindaco Brugnaro si è detto più che disponibile a trovare una soluzione domestica agli arancioneri e che il problema stadio (con i tempi giusti) potrebbe essere risolto positivamente. […] Parla chiaro: da solo sarebbe troppo dura ed ecco che sembrerebbe imminente l’ingresso di un nuovo socio. Come aveva detto in conferenza stampa: «Devo avere qualcuno che mi affianchi, non importa se come presidente o socio, ma da solo non posso più farcela. Sono anche disposto a fare un passo indietro». […] I giocatori, sapendo che i tempi sono stretti, si stanno guardando intorno, come confermano Beccaro e Fabbri. «Ci rimettiamo alle decisioni della società e speriamo che arrivino in tempi brevi. Offerte ne abbiamo avute un po’ tutti, visto che abbiamo fatto bene, ma per correttezza aspettiamo di vedere cosa succede. Se dovesse arrivare una buona offerta, ci metterebbe in difficoltà non sapendo quale sarà il futuro. Che dire? Siamo tutti in attesa». Ad oggi, come ha confermato Busolin, c’è quanto mai bisogno di chiarezza: «Ho parlato al presidente. Dobbiamo iscriverci, andare in ritiro e ancora non abbiamo fissato un posto e l’allenatore. Zironelli non sarà facile trattenerlo e la squadra andrebbe ricostruita. Posso solo dire che il Pordenone lo verrebbe a prendere in carrozza, ma il mister non ha intenzione di trattare con loro. Ambisce a livelli più alti».
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Aspettando il nuovo mister (Mauro Zironelli non si sblocca), il derby con l’Udinese è il sogno di ogni singolo tifoso neroverde. Per ora destinato a restare tale, perché i bianconeri hanno conquistato la salvezza in A e i ramarri sono stati tagliati fuori troppo presto in questa controversa stagione dalla lotta per la promozione in B. E non vedremo nemmeno il derbino, surrogato di quello grande, fra la prima squadra del Pordenone e la seconda dell’Udinese. La dirigenza bianconera ha fatto sapere di non essere interessata al nuovo progetto lanciato da Alessandro Costacurta, sub-commissario della Figc. Il progetto, così com’è stato studiato dalla Federcalcio, non sembra piacere alla dirigenza bianconera che pure tramite Gino Pozzo in passato si era detta estremamente favorevole all’introduzione delle seconde squadre, sul modello adottato dalla Spagna. A disturbare i bianconeri è principalmente la limitazione nel numero degli stranieri utilizzabili nelle squadre B. Più collaborativi sembrano invece club come Juve, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Fiorentina, che avrebbero già dato il loro assenso. Ma quali sono al momento le linee guida date da Costacurta? I team B saranno composti generalmente da atleti Under 21 con due fuoriquota Under 23, convocabili per le Nazionali italiane. Il progetto è stato avviato infatti nel tentativo di rilanciare il calcio azzurro a tutti i livelli, dopo il flop dell’esclusione dai Mondali di Russia. Per il completamento dell’organico di C (60 società divise in 3 gironi), i ripescaggi verranno determinati con questo ordine: il primo posto libero andrà a una seconda squadra di serie A, il secondo a una società retrocessa dalla C, il terzo a un club che abbia disputato il campionato nazionale di D e vinto i playoff. E così via in alternanza. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) L’Alto Adige affronterà il Cosenza, il Catania se la vedrà con il Siena: passa un solo team sui quattro rimasti del gruppo B alle semifinali dei play-off di serie C, decretate dopo i match di ritorno dei quarti di finale di ieri. Le due partite sono previste per mercoledì e domenica (gara-1 a Bolzano e a Siena). In caso di parità dopo 180′ si procederà coi tempi supplementari ed eventualmente coi rigori. Chi vince approda alla finalissima, in programma sabato 16 giugno all’Adriatico di Pescara.Ma andiamo con ordine. L’Alto Adige guadagna con merito l’accesso al penultimo atto della post-season. Alla squadra di Zanetti bastava il pareggio con la Viterbese, in virtù della miglior posizione in classifica ottenuta nella stagione regolare (secondo posto contro quinto). Tuttavia fa di più: batte 2 a 0 la rivale del Lazio e lo fa con un gol per tempo. Segna Costantino al 48′ e, al 90′, Candellone. […] Se la vedranno col Cosenza che, nonostante partisse con i favori del pronostico, batte la Samb pure in trasferta nella gara di ritorno (andata 2-0). Sul campo della terza in classifica del girone B la quinta forza del gruppo C vince per 2 a 0: a segno Mungo e Baclet. […] Al Franchi di Siena invece succede di tutto: bianconeri avanti per 1-0 sino al 95′, quando pareggia Altinier. In virtù del 2-1 dell’andata, sarebbero gli emiliani a passare. Ma al 100′ un rigore discusso di Santini riporta avanti i bianconeri: finisce 2-1 e passano i toscani in virtù del miglior piazzamento al termine della stagione regolare (secondo posto contro il quarto dei granata). Guberti e compagni se la vedranno col Catania che, dopo l’1-1 del match d’andata, al Massimino spedisce a casa la FeralpiSalò. Finisce 2-0 la sfida grazie alle reti segnate da Barisic e Russotto.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Il countdown è partito. Questa settimana dovrebbe essere quella “buona” per vedere Mauro Zironelli con i colori del Pordenone. Il tecnico, a quanto pare, si libererà dal Mestre – il presidente Stefano Serena ha aperto al suo addio – e firmerà il contratto biennale proposto dal club neroverde. Al De Marchi si respira grande fiducia attorno a questa operazione. Tuttavia, nell’ipotesi che l’affare non dovesse andare a buon fine, la società cittadina avrebbe individuato in Paolo Zanetti (Alto Adige) e in Stefano Sottili (Viterbese) i profili alternativi.Agli sgoccioli. La trattativa infinita pare abbia imboccato il rettilineo finale. Serena sarebbe pronto a liberare Zironelli, che non vede l’ora di iniziare la sua avventura con la tuta dei ramarri. Per cautelarsi, però, il Pordenone tiene sott’occhio sia Zanetti sia Sottili, ieri di fronte nella sfida di ritorno dei quarti di finale playoff. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) “Il gol di Stulac? È sicuramente uno dei più belli che abbia visto in vita mia”. Non ha dubbi il presidente degli arancioneroverdi Joe Tacopina, che dopo aver vissuto con grande tensione la gara della sua squadra si è lasciato andare a fine partita in un sorriso liberatorio. “Ad essere sincero, sono andate più che bene anche le altre reti – ha continuato – perché sono comunque state tra le più importanti realizzate da quando sono arrivato qui”. È stata una notte fantastica per il Venezia, giocata in una cornice spettacolare dettata dal grande sostegno che i quasi 6000 tifosi presenti sugli spalti hanno dato a Domizzi e compagni fino, ed anche oltre, il fischio finale. “Sono stati davvero spettacolari – ha commentato Tacopina – è stata la realizzazione della visione che avevo quando sono arrivato qui. Questa era una notte importante per noi e per tutto il calcio italiano, che si è chiusa nel migliore dei modi”. […]
Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Grandissima prestazione del Venezia, in un Penzo con seimila spettatori sugli spalti, che conquista la semifinale contro il Palermo e può continuare il suo sogno. La formazione di Pippo Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Maurizio D’Angelo, ha saputo resistere ad un Perugia scatenato in avvio di gara ed è poi cresciuta strada facendo, prendendo fiducia e costruendo passo a passo un successo che alla fine risulta meritatissimo. Se a centrocampo c’è stata grande battaglia, pochi sono stati gli affondi pericolosi e quasi tutti firmati dai lagunari. Il Venezia ci ha creduto sempre, ha messo in campo la sua determinazione, la sua fame insaziabile di successi, che l’ha fatto arrivare dalla serie D quasi alla soglia della massima categoria. Una scalata che porta la firma di Joe Tacopina, presidente che ha fatto rinascere il Venezia, e che nelle due ultime stagioni è stata guidata da Pippo Inzaghi che in laguna ha dimostrato le sue capacità e la sua puntigliosità nel preparare ogni match. Ma come detto è stato il carattere di questo gruppo a prevalere su un Perugia salito in laguna senza nulla da perdere, con la guida tecnica nuova e ambiziosa di Nesta, ma sicuramente meno preparato al duello sul piano mentale. […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Il presidente del Venezia Joe Tacopina si tocca il cuore, sta soffrendo per la sua squadra e per il proseguo del campionato di Serie B. Una scena vista nell’intervallo della partita di ieri sera contro il Perugia. Come sempre l’ha vissuta al cento per cento, ma anche con il sorriso perché lui il “suo” Venezia lo ama e lo sprona in ogni modo nel tentativo di trasferire la mentalità vincente che l contraddistingue in ogni sfida. «Il cuore non va bene…», ha detto ridendo nell’intervallo, «finisse così sarei ovviamente contento (e gli è andata bene, visto che poi ci hanno pensato Modolo e Pinato ad arrontondare il successo ndr). Se mi è piaciuto il gol di Stulac? Quelli dei miei giocatori sono sempre bellissimi e come tali li considero sempre, ma in partite come questa che sia bello o brutto non importa, basta farli e che servano per vincere. Però Stulac ha fatto veramente qualcosa di grandioso». […] In tribuna ieri sera c’era anche il sindaco Luigi Brugnaro con il presidente della Reyer Federico Casarin. “Li ho invitati perché è giusto che ci siano anche questi “scambi” ‘tra società di alto livello. Io sono andato spesso a vedere la Reyer, bello che loro siano venuti a seguirci nei playoff» . E infine un passaggio sul Cittadella che ha avuto la meglio sul Bari grazie al 2-2 del Tombolato, che li ha qualificati al turno successivo contro il Frosinone. «Ho visto la partita, certo», conclude, «ma perché era giusto vederla non per interesse diretto. La mia concentrazione è tutta sul Venezia».
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) In tanti anni passati in Florida Alessandro Nesta avrà visto partire qualche missile da Cape Canavaral. Il missile di Stulac invece non deve averlo considerato. Il missile che manda in orbita il Venezia, già oltre il settimo cielo. Il resto arriva dopo, e una partita che poteva essere patinata di paura diventa una sagra, un Carnevale di Rio, con la gente che sogna, a ragione, la Serie A. 3-0 da sogno.Ma andiamo con ordine. Cornice degna, curva sud strapiena, la forza trainante si sente già una buona mezzora prima del via, un inizio ritardato dalle esigenze televisive per la coda dei supplementari del Cittadella. La cui qualificazione è comunque accolta con un applauso. Dunque si parte con 11′ di ritardo rispetto all’orario e per venti minuti succede poco o niente. Nervosismo, anche un po’ di paura, squadre contratte, una serie di falli tattici per fermare qualsiasi intenzione di manovra. […] Il Venezia alza la testa e alla prima idea d’attacco va a segno: 30′, corner di Garofalo, tutti in area tranne Stulac che resta – dimenticato dagli umbri – sulla trequarti. Palla arretrata, lo sloveno guarda la porta e da trenta metri spara un pallone che scende all’improvviso e gonfia la rete. Eurogol sotto la curva, boato al Penzo. […] Bisognerebbe chiuderla, questa partita, per evitare qualche brutto scherzo vissuto nel recente passato sulla propria pelle. Lezioni servite perchè il 2-0 arriva al 29′, capocciata di Geijo con grande risposta di Leali (il portiere con la maglia numero 3), ma la palla resta là e Modolo arriva come una furia. Gol e prenotazione per Palermo. Poi il terzo, contropiede, Zigoni-Pinato, alla faccia del menisco. Trionfo.
Ore 13.30 – (Gazzettino) Il paradosso, in una nazione afflitta da un considerevole tasso di disoccupazione, è di non trovare un referente dell’azienda per la quale lavori, a cui consegnare la tua lettera di dimissioni. Eppure, è questa la kafkiana situazione nella quale si trova Nicola Zanini. Il tecnico vicentino è ormai da diversi giorni promesso sposo dell’Este, eppure l’ufficializzazione del suo ingaggio continua a slittare, proprio a causa delle difficoltà che il mister sta incontrando nello sciogliere il rapporto che lo legherebbe alla società berica almeno fino alla fine del mese. Come noto, infatti, il Vicenza è reduce da una stagione travagliatissima, conclusa sul campo con la salvezza ottenuta ai playout e traghettata per molti mesi a livello societario da un curatore fallimentare, il quale ha concluso il suo mandato pochissimi giorni fa, quando il tribunale ha accettato l’unica offerta di acquisto pervenuta, ovvero quella di Renzo Rosso, già patron del Bassano. Da questa successione di eventi deriva il limbo nel quale sono imprigionati Zanini e tutti gli altri dipendenti del Lane, i quali attendono di potersi confrontare col nuovo proprietario e relativo staff dirigenziale. Fin qui, il racconto degli aspetti formali. La sostanza dice invece che tra l’allenatore e l’Este è stato ormai definito l’accordo su ogni aspetto, tanto che per l’annuncio ufficiale si tratta di attendere ancora pochi giorni. Le parti si sono già incontrate in settimana e lo faranno di nuovo probabilmente già oggi, ma il dado ormai è tratto e di questo c’è consapevolezza anche in terra berica. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) É iniziato il casting al Campodarsego per individuale il successore di Gianfranco Fonti. Venerdì il direttore generale Attilio Gementi ha incontrato un primo candidato alla panchina, e nei prossimi giorni avrà un faccia a faccia con almeno un paio di altri papabili. Top secret al momento i loro nomi, anche se per la fumata bianca bisognerà attendere il rientro giovedì a Reschigliano del presidente Daniele Pagin. «Ho già incontrato un allenatore che mi piace – sottolinea Gementi – è senz’altro un tecnico preparato, anche se ci sono alcune situazioni da verificare e voglio che lo incontri anche il presidente Pagin per vedere se c’è quell’empatia che è fondamentale nella nostra società. Se può essere il profilo buono? Non lo so, anche se a me piace e credo che possa lavorare bene sia con i giovani e sia con i giocatori di maggiore esperienza. Fermo restando che in testa ho anche altri due allenatori con i quali parlerò nei prossimi giorni, dopodiché insieme al presidente Pagin prenderemo una decisione entro il fine settimana». Gementi in settimana incontrerà anche i primi giocatori nell’ottica di promuovere il rinnovo. «Avrò i primi colloqui con Aliù, Caporali e qualche altro ragazzo. Ma non andrò oltre perché è giusto che le scelte siano fatte di comune accordo con il nuovo allenatore». […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Tutto insieme per un grande sogno. Così si leggeva in uno striscione appeso nella gremita gradinata est e il desiderio dei tifosi granata è stato accontentato, in una di quelle partite che, comunque finisca il cammino nei play off, resteranno un caposaldo della storia granata. «Sicuramente questa è una gara che ha tutti i contenuti di quelle che lasciano il segno e tipiche degli spareggi promozione esordisce il presidente Andrea Gabrielli giocata fino in fondo, che potevamo chiudere prima e onestamente ne avevamo tutti i meriti per farlo. Sono contentissimo della prestazione della squadra». E non solo: «Sono pure contentissimo del pubblico perché è stata una di quelle serate in cui si è dimostrato che la piazza è cresciuta, facendo passi in avanti sempre più grandi». Il numero uno granata guarda già al prossimo atto: «Adesso speriamo di ripeterci mercoledì, ma non sarà facile perché recuperare in due giorni con i supplementari sulle gambe non è cosa di tutti i giorni. Ho comunque visto una grande carica agonistica, i ragazzi si sono espressi molto bene in campo e sicuramente abbiamo fatto noi la gara». Il momento di massima sofferenza naturalmente sul gol del Bari a un metro dal traguardo: «In quel momento in parte ho rivisto il film di qualche partita di questa stagione e anche quando eravamo in superiorità numerica non mi sentivo tranquillo al massimo perché altre volte in simili situazioni non sempre si è portato a casa il risultato. É stata in tanti casi una sofferenza, ma alla fine si gode di più». E ancora una volta, pensando a ingaggi, numeri della piazza e altri aspetti, Davide batte Golia: «Sono tutte cose che dimostrano che abbiamo lavorato bene in tutti i sensi. Sono contento per i ragazzi perché non era facile tenere questa partita e loro venivano pure con un po’ di rabbia dentro, utilizzando a livello sportivo quanto successo prima con la vicenda penalizzazione per caricarsi». […]
Ore 12.10 – (Gazzettino) Con la maglia granata Paolo Bartolomei non aveva mai realizzato una doppietta e non poteva dunque trovare occasione migliore per un simile exploit, ribaltando l’iniziale vantaggio barese con due gol di grande fattura su cui il portiere dei pugliesi Micai nulla poteva. «Sono molto contento racconta perché questa è proprio la mia prima doppietta da professionista e l’ultima risaliva ai tempi in cui giocavo in serie D. Farla in questo momento mi rende veramente troppo contento». Facili da immaginare le emozioni provate in quei momenti: «Nel primo gol sono stato molto contento perché è stata pure una ricompensa per il lavoro che faccio durante tutta la settimana, provando a calciare in questo modo le punizioni; ci ho messo tutta la potenza che avevo e c’era già in quel momento la soddisfazione per avere rimesso subito in parità la gara». Ma poi Bartolomei, con modalità che ricordano il compianto giocatore della Roma che porta un cognome simile al suo, non si è accontentato e ha fatto il bis: «La secondo rete, da quello che mi dicono i compagni, è stata veramente bella, ma non l’ho ancora potuta rivedere in televisione e non vedo l’ora. Volevo cercare la porta e ne è uscito questo eurogol». […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Una battaglia durata 129′, con un crescendo da far vibrare le coronarie, e un finale burrascoso, perché il Bari ha chiuso i supplementari in 9 contro 11 e perché, dopo l’espulsione di Brienza – la seconda nel giro di pochi minuti per i biancorossi – si è scatenata la gazzarra sotto la tribuna centrale, all’altezza della panchina granata, con spintoni, insulti e qualche colpo proibito fra i giocatori, costato un altro “rosso” a Sabelli, che era già stato sostituito.Ma quel che conta è che il Cittadella va avanti, è in semifinale playoff e può continuare a coltivare il suo sogno meraviglioso: la Serie A. Mercoledì sera, ancora al Tombolato (ore 18.30), affronterà nella gara di andata il Frosinone, uscito distrutto dall’ultima giornata di campionato per aver fallito la promozione diretta, a favore del Parma. Domenica 10, poi, ci sarà il ritorno in casa dei ciociari (ore 21). Eppure l’entusiasmo generato da questa qualificazione nel turno preliminare – arrivata, è vero, dopo due supplementari a cui tutti avrebbero voluto rinunciare – può sopperire alle energie spese in quantità… industriale da Iori & C. per venire a capo di un avversario rognoso, temibile, in grado di fare sua la sfida in qualsiasi momento. Del resto, il copione era già scritto: ospiti all’attacco sin dai primi minuti e padovani in attesa, pronti a scattare in contropiede per provare a far male.Poche emozioni sino al riposo. Condizionato dal gran caldo – sfiorati i 30 gradi quando si è iniziato a giocare – e davanti ad un pubblico finalmente degno dell’importanza della posta in palio, il match è… esploso dopo l’intervallo, visto che sino al riposo le occasioni, su un fronte e sull’altro, erano state pochine. […] Un anno dopo quella serata triste con il Carpi, Cittadella ha il fuoco vivo addosso. Chissà dove potrà mai arrivare…
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) L’abbraccio più bello arriva lontano dagli occhi dei tifosi. Citta-Bari è finita da poco, Roberto Venturato ha appena salutato i giornalisti in sala stampa e il presidente Andrea Gabrielli lo richiama indietro e se lo stringe a sé. Un gesto che vale più di qualsiasi parola.Il tecnico commenta la partita quando ha già smaltito la tensione e parla con la calma che gli è abituale, come dopo un incontro qualsiasi. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, contro una squadra molto forte», spiega. «Nell’arco dei 120 minuti abbiamo fatto qualcosa più di loro, soprattutto nell’ultima mezz’ora. Tenete conto che prendere gol al 90′ poteva tagliarci le gambe e invece si è vista ancora una volta la grande determinazione di questo gruppo, che ha mostrato di avere voglia e idee. Tutte le sfide di questi playoff saranno tiratissime, essere riusciti a creare 5 o 6 occasioni da gol è un segnale importante. Dobbiamo essere soddisfatti». […] Si è visto un Citta che sa anche tenere palla e far trascorrere il tempo. Secondo lei avete raggiunto la giusta maturità per pensare alla Serie A?«Per andarci occorre esserlo sul serio! Ed essere maturi significa imparare a sbagliare il meno possibile. Questa squadra ha le capacità per riuscirci. Ma ora dobbiamo solo fare i complimenti a questo gruppo, che voleva a tutti i costi la semifinale». Mercoledì adotterà un ampio turnover? «Valuterò, perché 120 minuti non sono pochi e il tempo davanti è poco. Io ho giocatori bravi e, se facciamo quello che siamo in grado, possiamo mettere in difficoltà il Frosinone».Cos’è successo in quel parapiglia davanti alla sua panchina? «No so perché ci sia stata quella reazione all’espulsione di Brienza, io ho preferito staccarmi da quello che stava succedendo, mi spiace che accadano queste cose». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) «È la mia prima doppietta tra i professionisti, l’ultima risaliva a quando giocavo in Serie D. Il primo gol mi ha fatto molto piacere perché è una ricompensa al lavoro che svolgo in settimana, provando a calciare le punizioni. Il secondo è stato veramente bello: così almeno mi dicono i miei compagni, io quasi non mi sono accorto di come è venuto… Ho visto che tornava la palla e ho pensato solo a calciare cercando di prendere la porta». Parole dell’eroe di questo primo turno dei playoff, Paolo Bartolomei. […] «Un grazie va anche ai nostri compagni in panchina e al pubblico, che ci ha aiutato. Sarebbe bello vedere anche in partite normali uno stadio così, perché ci spinge davvero molto. È merito anche dei nostri tifosi se siamo in semifinale». Ora inizia un vero tour de force. «Sì, ma è quello che volevamo. Daremo l’impossibile per realizzare il nostro sogno. Abbiamo speso tanto e ora dovremo essere bravi a recuperare in vista delle prossime due partite. Bisogna saperle chiudere prima, ma il calcio è anche questo».
Ore 10.40 – (Gazzettino) La priorità è ottenere il prestito anche nella prossima stagione dei giovani che tanto bene hanno fatto quest’anno contribuendo alla vittoria del campionato e della Supercoppa: Capello (bomber della squadra), Ravanelli, Zambataro, oltre a Gliozzi e Cisco. Fermo restando che non ci dovrebbero essere problemi per rivederli in biancoscudato, i tempi potrebbero allungarsi un po’ perché se per il Padova rappresentano una priorità, non lo è altrettanto per i rispettivi club di appartenenza impegnati in altre faccende, ossia Cagliari (Capello) e Sassuolo (Ravanelli, Gliozzi e Cisco). In settimana, poi, è attesa anche una risposta di Pinzi alla proposta di prolungamento del contratto per un’altra stagione che gli è stata formulata dalla società: il centrocampista dovrebbe sciogliere le riserve decidendo se restare anche come punto di riferimento per i compagni all’interno dello spogliatoio o terminare la carriera altrove. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Nelle ultime ore sono stati accostati al Padova come possibili obiettivi il giovane portiere Mattia Del Favero della formazione Primavera della Juventus e il centrocampista Andrea Schiavone che a fine mese va in scadenza con il Cesena, club con il quale ha disputato cinquantatré partite (tre gol). Ecco al riguardo un flash di Zamuner. «Del Favero è un portiere forte, ma non credo che seguiremo questa strategia. Quanto a Schiavone è uno dei profili che abbiamo pensato di mettere davanti alla difesa, ma ce ne sono anche altri». Un nome da monitorare come possibile rinforzo per il pacchetto arretrato è invece quello di Massimo Volta, che può essere considerato un fedelissimo di Bisoli considerato che l’ha già allenato nel Foligno, nel Cesena e nel Perugia. Società quest’ultima alla quale il giocatore è vincolato per un’altra stagione, e proprio il suo contratto in essere con gli umbri potrebbe essere d’ostacolo a una trattativa come si evince dalle parole del diggì. «É un giocatore forte per la serie B e rientra tra i profili che ci piacciono. Ma se ci sono da spendere dei soldi per il cartellino non lo faremo, per cui lo vedo difficile». […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il giocatore più impiegato di tutti è stato Cappelletti, con 3520′ in campo complessivamente, seguito da Bindi (3442′) e Contessa (3065′).Il giocatore con più presenze in tutt’e 4 le competizioni è stato Capello (39 gettoni stagionali), che è risultato anche il più sostituito (24 volte non ha terminato la gara). Il più subentrato di tutti, invece, è stato Cisco, che si è alzato dalla panchina 18 volte. Ben 17 giocatori hanno servito almeno un assist e a guidare questa categoria è Contessa, autore di 7 passaggi vincenti. Sono invece 19 i calciatori andati a segno, con il capocannoniere stagionale Capello (13 gol in campionato e 2 in Supercoppa) che si è rivelato anche il bomber “under” più prolifico dell’intera Serie C, a pari merito con l’argentino della Pistoiese, Franco Ferrari.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Quindi si ritrovano solo altri due successi in campionati nazionali: la vittoria nel girone B di Serie B 1947/48 e quella nel girone A di Serie C 1936/37. Stop. Tutte le altre promozioni sono arrivate grazie a secondi posti, spareggi o playoff. […] In campionato il Padova può vantare due primati considerando tutti e tre i gironi della Serie C: quello del minor numero di sconfitte casalinghe (solo una, contro il Teramo, così come Lecce e Trapani), e quello della miglior difesa tra le mura amiche, con appena 10 gol subìti. Allargando il raggio al solo girone B, emergono ben 16 record, tra i quali i più significativi sono quelli di miglior difesa (27 gol subìti), miglior differenza-reti (+ 17) e maggior numero di giornate ininterrottamente in testa alla classifica: 26. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È stata la stagione più vincente della storia del Padova. E non è una frase retorica o forzata. Mai dal 1910 (data di nascita) ad oggi la squadra biancoscudata era riuscita a portare a casa ben due trofei in una sola stagione, come ha fatto in quella appena conclusa, incastonando in bacheca campionato e Supercoppa. E se andiamo a scavare più a fondo, tra i meandri di una storia spesso burrascosa, si dà ancora maggiore lustro all’eccezionalità di questo campionato.L’ultimo successo di un torneo, a dire la verità, non è poi così lontano nel tempo, visto che risale alla prima stagione dopo la rifondazione, quella in Serie D nel 2014/15. Ma allargando il raggio tra i professionisti, si nota come il Padova non vinceva un campionato dalla stagione 1980/81 (Serie C/2), mentre l’anno precedente era arrivato il trionfo nella Coppa Italia semiprofessionisti.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’offerta, tuttavia, è stata giudicata molto bassa dal centrocampista, che aspetta un rilancio del club. Con ogni probabilità oggi Zamuner chiederà a Bonetto di migliorare la proposta, ma bisognerà vedere se sia sufficiente per trovare un accordo. […] Per il resto Zamuner ha già imbastito diversi contatti per portare a casa i primi rinforzi di categoria. Andrea Schiavone, 25enne centrocampista nell’ultima stagione a Cesena, sembra essere l’obiettivo numero uno per il centrocampo, visto che è stato indicato come il profilo ideale di mediano davanti alla difesa e non ha trovato l’accordo per il rinnovo del contratto con la società romagnola. In attacco si seguono vari profili, dagli atalantini Marilungo e De Luca, fino a Macheda, che non rinnoverà con il Novara. Linea calda anche con la Juventus, visto che Zamuner ha manifestato gli interessi per i giovani centrocampisti Clemenza e Macek e per il portiere della Primavera Del Favaro.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si apre oggi una settimana importante per il “mercato” del Padova. In giornata il direttore generale Giorgio Zamuner si troverà con il presidente Roberto Bonetto, rientrato nel week end dal viaggio di lavoro in Indonesia, per aggiornarlo sull’andamento delle prime trattative e sulla situazione del rinnovo dei presiti. Dopo il faccia a faccia, il d.g. potrebbe anche accelerare per provare a concludere qualche affare già imbastito negli ultimi giorni, in modo tale da iniziare ad allestire una rosa che Bisoli vorrebbe pronta quasi totalmente per l’inizio del ritiro. Un tema caldo è non solo quello dei rinnovi dei prestiti, ma anche del prolungamento dell’unico giocatore della rosa che ancora non ha allungato il proprio contratto in scadenza a fine mese. Ed è una situazione abbastanza spinosa quella di Giampiero Pinzi, che a 37 anni non vuole spendere le scarpe al chiodo e ha ancora voglia di misurarsi con il palcoscenico della Serie B. Pinzi desidera restare a Padova e la società gli ha recapitato una prima proposta di rinnovo annuale, per non perdere un giocatore fondamentale soprattutto all’interno dello spogliatoio.