Ad Alessandro Sgrigna, doppio “ex”, abbiamo chiesto di fare le carte alla sfida. Quanto può aver disturbato la preparazione dei giocatori il rinvio di una settimana? «Non credo che abbia cambiato nulla. Quando hai davanti un obiettivo così importante, la concentrazione rimane alta», risponde l’ex fantasista romano, che nell’ultima stagione, alla sua prima esperienza da tecnico, ha guidato alla salvezza il Longare, formazione vicentina di Promozione. «Anzi: i giorni in più a disposizione possono aver aiutato a curare i dettagli con maggiore attenzione». Che idea si è fatto del “caso Bari”? «Ho seguito la vicenda, ma non conoscendo i documenti non entro nel merito, dico solo che non mi stupisce che le cose siano state tirate così per le lunghe, siamo in Italia. Altrove la sentenza sarebbe arrivata prima, senza creare tanti disguidi».
[…]Qual è l’errore che Iori & C. devono assolutamente evitare? «Quello di giocare per il pareggio. È una cosa che il Cittadella non è abituato a fare e sono sicuro che Venturato lo sa: la sua squadra deve comunque andare in campo per vincere, come sempre, perché ha le qualità per farlo, magari senza sbilanciarsi, ma di certo senza snaturarsi. Giocare in attesa potrebbe essere molto rischioso contro un avversario della qualità del Bari. In più teniamo presente che sbloccare la partita, con questo regolamento, sarebbe un grosso vantaggio».
[…]Non le chiediamo se tiferà Citta o Bari… «In Puglia ho giocato solo 6 mesi, per quanto importanti, perché mi sono serviti a crescere, ma il Cittadella è un’altra cosa per me: ha avuto un ruolo fondamentale per la mia carriera e ancora oggi non posso non ringraziare la famiglia Gabrielli e il direttore Marchetti». Chi è la favorita per la promozione? «Ai playoff la freschezza mentale, più ancora che fisica, conterà più di tutto. Per questo dico, facendo tutti gli scongiuri del caso, che il Cittadella può arrivare molto avanti. Sul Frosinone, presente nella sua parte del tabellone, potrebbe pesare la batosta ricevuta dopo essersi visto sfuggire la Serie A negli ultimi minuti. Il Palermo potrebbe, però, essere la squadra che si presenta meglio di tutte all’appuntamento, perché alla qualità unisce l’entusiasmo del nuovo allenatore Stellone».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)