Ore 20.30 – (Il Piccolo) Due mesi di inibizione per l’amministratore unico della Triestina Mauro Milanese, due mesi anche al dirigente del settore giovanile Umberto Bruno, e un’ammenda di 1.333 euro nei confronti della società alabardata: queste le decisioni adottate, dopo il patteggiamento richiesto dai protagonisti della vicenda, sulla questione del tesseramento dello stesso Umberto Bruno. Quest’ultimo infatti, già tesserato dal 28 luglio 2017 per l’Asd Triestina Victory, società di puro settore, è stato poi tesserato il 6 settembre 2017 come dirigente responsabile delle squadre Nazionali della Triestina Calcio: in pratica una posizione di incompatibilità ai sensi dell’art. 21, comma 4, delle N.O.I.F. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Fra i tanti rumors di mercato di questo periodo, emergono altri due nomi accostati alla Triestina. Sul taccuino alabardato ci sarebbero Simone Sales, terzino destro classe 1988 del Teramo, che interessa anche al Monopoli, e il centrocampista del Cosenza Matteo Calamai, classe ’91 che piace anche al Pordenone. Intanto i risultati dei play-off di serie C in corso continuano a dire che il girone B in cui militava la Triestina era forse davvero il più forte della categoria come livello medio: cosa che rincuora pensando che la squadra alabardata ha sempre giocato alla pari con le squadre che stanno lottando per la B, ma che preoccupa in vista del prossimo anno, perché le stesse compagini saranno ancora avversarie tostissime. Nel turno di andata dei quarti mercoledì sera, nei quali il girone B conta ben 4 squadre sulle 8 finaliste (e unico con due teste di serie), le avversarie della Triestina stanno continuando a ottenere buoni risultati. Vicinissimo al passaggio del turno il Sudtirol, che ha pareggiato 2-2 in casa della Viterbese, ma vinceva fino al 90′: ora agli altoatesini basterà domenica un pareggio fra le mura amiche per le semifinali. Successo di prestigio per la Reggiana, che ha battuto in rimonta il quotatissimo Siena 2-1: certo, per gli emiliani l’impresa resta difficile perché al ritorno in Toscana dovranno evitare una sconfitta per passare il turno, ma se la giocano. Pienamente in corsa la Sambenedettese, che solo nel finale è uscita battuta a Cosenza 2-1, ma nel ritorno può farcela, le basterà vincere con qualsiasi punteggio. Ma resta ancora in lizza perfino la Feralpi Salò, che opposta alla corazzata Catania è stata a lungo in vantaggio, prima di venir raggiunta sull’1-1. Il compito dei gardesani resta il più proibitivo, visto che per passare dovranno vincere in Sicilia. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Quando le cose saranno definite parlerò, ma nel frattempo ci tengo a dire una cosa, ovvero che se dovessi prendermi qualche giorno in più per decidere questo sarà un buon segnale, che significa come qualcosa si stia muovendo. Sto lavorando intensamente per cercare di trovare la miglior soluzione per tutti». Parola del presidente del Mestre Stefano Serena, che ha però deciso di anticipare i tempi, pur facendo scadere il termine del 31 maggio per le comunicazioni sul futuro societario. Infatti ha deciso che illustrerà alla stampa oggi pomeriggio le sue intenzioni. E mentre l’attenzione si concentrava sulla trattativa che potrebbe portare nuove forze all’interno del Mestre, Serena ha incontrato ieri il sindaco Luigi Brugnaro, dopo l’apertura di quest’ultimo in cui dichiarava la disponibilità dell’amministrazione di contribuire, anche economicamente, per far sì che gli arancioneri tornassero allo stadio Baracca. Un faccia a faccia non annunciato ed i cui contenuti restano riservati. A quanto affermato da Serena infatti, potrebbero essere necessari ulteriori giorni per sistemare le questioni aperte, dando forza all’ipotesi che sostiene come il Baracca sia snodo decisivo. In base all’esito dell’incontro con il sindaco, pare possibile convincere i due nuovi imprenditori ad entrare in società, stringendo i denti per un’altra stagione da disputare a Portogruaro in attesa che i lavori consentano di poter riaprire lo storico impianto cittadino.
Qui, con ritrovata stabilità, si potrebbe iniziare a programmare il futuro mentre Serena si dedicherebbe unicamente al progetto della città dello sport, che potrebbe permettere quel salto di categoria negli obiettivi del presidente. […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si apre uno spiraglio di luce a Mestre dopo le voci inquietanti degli ultimi giorni, che avevano ipotizzato in modo concreto un disimpegno di Stefano Serena. Il presidente del Mestre ha incontrato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e le notizie che filtrano sono davvero positive per i colori arancioneri: il Comune ha confermato la disponibilità a co-finanziare la ristrutturazione dello stadio Baracca, ottenendo in cambio da Serena la promessa di iscrivere la squadra alla Serie C 2017-2018 e di allestire un organico competitivo. Verrà messo in piedi un progetto comune che convinca questura e Lega Pro a concedere l’utilizzo e il via libera formale all’adeguamento del Baracca. Il Comune è pronto ad aiutare Serena in tutti i passaggi e nella definizione di un piano di costi sostenibile per entrambe le parti. La società non ha voluto commentare le indiscrezioni, limitandosi a indire una conferenza stampa per la giornata di oggi a Casa Mestre, alle 17. Sembra che Serena abbia chiesto garanzie anche su altri fronti, e che abbia ricevuto importanti rassicurazioni da Brugnaro anche in tal senso. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non sembrano finire mai, i petali della margherita neroverde. Ziro sì, Ziro no; e se no, chi siederà sulla panca del Pordenone? Zanetti, Sottili, Italiano? Idee e umori al Centro De Marchi cambiano come il tempo a primavera. Frequentatore assiduo della struttura neroverde è stato Stefano De Agostini, almeno sino a quando non ha trovato posto in panchina al Cjarlins Muzane. «Ho visto – ammette sorridendo – tante partite del Pordenone in questa stagione (spesso al fianco di Fabio Rossitto, prima che il Crociato fosse chiamato a sostituire Leo Colucci, ndr) e una caterva di allenamenti». Non ha difficoltà ad ammettere che l’amico Fabio avrebbe meritato di essere confermato per una stagione intera alla guida dei ramarri. Al tempo stesso però, visto che non c’è stata, appoggia in pieno la candidatura di Mauro Zironelli. […] «Io conosco soprattutto il tecnico Zironelli di serie D. Lì era senza ombra di dubbio il migliore in assoluto. Vedeva il calcio in maniera totalmente diversa da tutti noi. In C l’ho seguito poco, ma so che non ha cambiato atteggiamento. Anche in Terza serie a Mestre ha fatto benissimo, coniugando risultati e bel gioco. Lui ama attaccare e le sue squadre lo fanno benissimo. Se potesse, metterebbe una punta anche fra i pali. E poi sa far gruppo: entra nella pelle dei giocatori, che danno tutto ciò che hanno per lui. Sarebbe interessante vederlo al Pordenone». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] Se, come sembra, sarà Zironelli a prendere il posto di Rossitto, è molto probabile che a seguirlo da Mestre vi siano anche alcuni suoi fedelissimi come il centrocampista Boscolo Papo e l’attaccante Sottovia. Ma non basta. Perché il Pordenone, che di fatto si è già assicurato le prestazioni del regista ecuadoriano Luis Maldonado, in arrivo dall’Arzichiampo (serie D), sta puntando forte al ritorno di Daniel Semenzato, dopo una stagione più che positiva al Catania. L’alternativa all’ex Bassano, ma con un tasso d’esperienza inferiore, secondo radiomercato sarebbe il terzino Stefano Pino (classe’96), ex Matera, Lecce e Sambenedettese, che al Francavilla nelle ultime due stagioni ha collezionato 51 presenze. Per la difesa il nome nuovo è Mattia Altobelli (’95, omonimo del figlio di “Spillo”, campione del mondo), di proprietà del Teramo ma reduce da una parentesi a Siracusa, assieme all’ex portiere neroverde Tomei.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) A tutta su Zironelli. Senza alternative, al momento, degne di nota. Ma nel mezzo della traversata che dovrebbe condurre l’allenatore del Mestre al Pordenone spunta una sirena inaspettata. Veste di rossonero e vanta una categoria superiore: si chiama Foggia. La società pugliese, secondo indiscrezioni, si sarebbe inserita tra il club cittadino e il tecnico preferito dal presidente Lovisa. L’interessamento del Foggia nei confronti di Zironelli nasce dalla difficile permanenza di Giovanni Stroppa sulla panchina rossonera. L’ex centrocampista del Milan di Sacchi, infatti, dopo aver portato i pugliesi ai piedi dei playoff per la A, pare tentato dalla chiamata del Crotone. Chi, se non Zironelli, potrebbe non farlo rimpiangere, condividendone l’impostazione tattica (entrambi prediligono il tridente) e la vocazione allo spettacolo? Questa è l’idea sorta alla dirigenza foggiana. Ma i dilemmi per il favorito alla sostituzione di Fabio Rossitto sulla panchina neroverde non mancano. A Foggia, infatti, Zironelli potrebbe affrontare un campionato in salita. Il club rossonero è in odore di penalizzazione per alcune violazioni amministrative, che hanno portato al deferimento anche di diversi tesserati degli anni scorsi. La serie B, certo, sarebbe una vetrina prestigiosa, ma a quale prezzo, con una rimonta salvezza da compiere? Nel “costo” pare che il tecnico vicentino stia valutando pure la possibilità di rimanere da solo. Nel senso che difficilmente in un’avventura così distante dalle proprie sedi familiari sarebbe seguito da alcuni dei suoi collaboratori. In particolare dal preparatore atletico Enrico Ioppi, che, viceversa, sarebbe entusiasta di accompagnare il mister al Pordenone. Si parla addirittura di un contatto avvenuto nei giorni scorsi tra l’attuale responsabile dei preparatori neroverdi, Adalberto Zamuner, e lo stesso Ioppi. Sarebbe stata sancita una sorta di suddivisione di ruoli, in modo da agevolare la proficua convivenza tra i due titolati professionisti. […]
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Massimiliano Sambugaro, giocoliere del pallone con un passato da globetrotter pure in maglia giallorossa, ringrazia Renzo Rosso per quel che è stato ma si rammarica per quanto sta accadendo. Sambugaro, che sensazione prevale in questo momento? «E’ un momento difficile, non ci sono dubbi. C’è senza dubbio gratitudine nei confronti della famiglia Rosso, che ha portato avanti per 22 anni il calcio a Bassano con risultati importanti e con la B mancata di un soffio. Ma c’è anche dispiacere: di fatto non vedremo più la prima squadra nel nostro Mercante». Cosa pensa che accadrà? «Spero proprio che qualche imprenditore, magari bassanese, possa decidere di far ripartire il calcio in città. So che il sindaco sta lavorando per questo, penso che ci siano dei margini per arrivare in fondo. Anche se in dimensione ridotta e con il settore giovanile che rimarrà qui, spero che anche la prima squadra possa vivere un nuovo capitolo». Com’è il clima in città? «Fra i tifosi c’è malcontento, inutile negarlo. Ci sono state anche manifestazioni pacifiche in piazza per la difesa dei colori giallorossi, qualcuno si è arrabbiato molto. Da ex giocatore del Bassano vivo sensazioni contrastanti». Cioè? «Dal punto di vista imprenditoriale capisco Rosso: la dimensione di Bassano non è sicuramente quella di Vicenza. Dispiace soltanto che di fatto il calcio nella nostra città rischi di sparire, almeno a livello di prima squadra. Però c’è tempo per trovare un’altra soluzione. Forse sarebbe stato meglio trovare un’alternativa anche per i nostri colori». Come finirà? «Non ho la sfera di cristallo, ma voglio essere positivo. Ce la faremo e il Bassano rinascerà».
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ stato il grande protagonista dei playout, a segno sia all’andata che al ritorno con il Saantarcangelo: doppia gioia in un’annata travagliatissima. Stefano Giacomelli, capitano del Vicenza, ripercorre la stagione senza alibi. «Il nostro è stato un anno difficile – sottolinea –. Per riassumere tutto quel che è successo non basterebbe un libro. Ci siamo salvati ai playout e per il potenziale che avevamo è poco. Ci prendiamo le nostre responsabilità per essere arrivati ultimi, su questo non ci piove. Però poi abbiamo conquistato la salvezza sul campo, ce la siamo sudata perché la tifoseria che la voleva e non avrebbe mai accettato la retrocessione in serie D». Il presente però è amaro: i giocatori non riceveranno lo stipendio di giugno, cancellati i contratti pluriennali. «Dopo la salvezza avevamo capito che c’era questa possibilità e ci siamo rimasti molto male, perché ci avevano promesso che ci avrebbero pagato tutto. Invece non prenderemo il mese di giugno, i premi, e otto di noi, me compreso, abbiamo pure annullato il contratto in essere. Ovviamente ci dispiace, anche perché a salvezza sul campo non avremmo mai pensato a questo epilogo». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Per il Vicenza è iniziata l’era di Renzo Rosso. Mister Diesel sta lavorando a pieno ritmo alla «trasformazione», così l’ha battezzata lui, ovvero alla fusione del Lanerossi con il Bassano Virtus (anche con l’accorpamento dei rispettivi settori giovanili), per un unico grande club da far giocare al Menti. Da ieri il Vicenza Calcio spa non esiste più (e nemmeno il titolo sportivo), ma continuerà ad esistere il calcio vicentino: un nuovo calcio vicentino. […] «Siamo lieti di apprendere il responso positivo del tribunale – le parole di Rosso -. Sarà per noi un impegno lungo e faticoso, perché vogliamo provare a unire tutta la provincia di Vicenza – dai tifosi, agli imprenditori, alle istituzioni». Mister Diesel non scende nei particolari: «In questa fase non rilasceremo nessun ulteriore dettaglio per non dare adito a notizie infondate che generano pettegolezzi e isterismi», spiega. Fa, però, sapere di essere in piena attività: «Stiamo lavorando con i professionisti per gestire questa trasformazione nel migliore dei modi e formulare una strategia ed un piano interessanti per tutte le parti e per tutti i tifosi». A parlare per questi ultimi è Maurizio Salomoni, presidente del Centro di coordinamento club biancorossi: «Si chiude un’era molto difficile, dall’arrivo di Rosso ci aspettiamo molto. Tutti i tifosi si augurano che il Vicenza torni nei campionati importanti, ma sappiamo che per farlo bisogna vincere i campionati – spiega -. Attendiamo di conoscere i programmi e di sapere i dettagli dell’operazione di acquisto, perché ci sono aspetti da chiarire». […] Per il momento, c’è una prima indiscrezione sulla futura dirigenza: come direttore generale del nuovo club circola il nome di Paolo Bedin, direttore generale della Lega di B; Giovanni Colella sarebbe il nuovo allenatore.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Perugia obbligato a vincere? Anche il Venezia». Con poche parole Marcello Falzerano fa subito percepire tutta la sua adrenalina in vista del preliminare playoff di domenica sera al Penzo (ore 21). Un dentro-fuori ormai dietro l’angolo, e se gli umbri proveranno ad inseguire la Serie A per la terza volta nelle ultime quattro stagioni, per il Venezia e per molti arancioneroverdi (Falzerano compreso) sarà il debutto assoluto nei playoff cadetti.
«Il risultato di parità ci farebbe passare il turno solo dopo i tempi supplementari e io sono dell’avviso che sarebbe molto meglio non giocarli. In palio non ci sono punti per la classifica ma la possibilità di regalarci una prestigiosa semifinale contro il Palermo. Un traguardo che possiamo tagliare giocando con lo stesso atteggiamento che ci ha portato al quinto posto da neopromossi, cioè puntando a vincere sempre sfruttando le nostre caratteristiche». […] Il numero 23 non dà peso nemmeno ai riflessi dell’avvenuto rinvio dei playoff di una settimana per il caso-Bari. «Un bel po’ di allenamenti in più con il nuovo mister Nesta sono stati tanta roba per loro, tuttavia non credo stravolgerà le cose. Sono sicuro che questa sosta non ci abbia scosso più di tanto, anzi ci siamo preparati con il consueto massimo impegno e con quella serenità figlia dell’ottima stagione senza dubbio da noi disputata. Manca poco al via della fase decisiva, tutti la sognavamo, ora ci siamo e vogliamo provare a farla durare il più a lungo possibile. Sono felice per la squadra e per me, non potevo arrivare a questi playoff con più carica di così in corpo». […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Allenamento al mattino per il Venezia, che si sta avvicinando alla sfida con il Perugia senza particolari problemi. Pippo Inzaghi riproporrà in difesa il trio Andelkovic-Modolo-Domizzi con Litteri e Geijo in attacco, Bruscagin e Garofalo esterni, ballottaggio a centrocampo tra Suciu e il rientrante Pinato. Pochi biglietti per esaurire la Curva Sud, sono stati venduto poco meno di 4.600 biglietti. Il presidente Joe Tacopina è ritornato ieri in Italia, il Venezia effettuerà le sedute di oggi e domani al mattino a porte chiuse. Sospiro di sollievo per Alessandro Nesta, che domenica potrà contare su Di Carmine, uscito malconcio martedì da uno scontro di gioco in allenamento. […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) «Il Venezia deve affrontare il Perugia senza pensare di avere a disposizione due risultati su tre», ha spiegato Marco Modolo, «bisogna entrare in campo con l’atteggiamento di chi vuole vincere questa partita. Solo se alla fine saremo ancora in parità e dovremo andare ai supplementari, allora potremo iniziare a ragionare diversamente. Se noi invece affronteremo questo match solo con l’obiettivo di pareggiarlo, commetteremo un gravissimo errore». Lo slittamento di una settimana non è stato accolto con disappunto da Marco Modolo. «Avendo accusato tre giorni di febbre la scorsa settimana, no di sicuro, però sarei stato disponibile per il mister anche se avessimo giocato nella data fissata inizialmente, tanto è vero che sono rimasto in campo un tempo nell’amichevole giocata con la Triestina sabato. Comunque, credo, che lo slittamento di una settimana abbia cambiato poco sia per noi che per il Perugia». Occhio al colpo di coda del Perugia di Alessandro Nesta, chiamato in Umbria a una giornata dalla fine del campionato, dopo aver raggiunto la certezza dei playoff. «Sappiamo che affronteremo una grande squadra», ha sottolineato, «che meritava una posizione migliore in classifica rispetto a quella con cui ha chiuso la stagione regolare. Davanti sono fortissimi, Di Carmine e Cerri costituiscono la coppia di attaccanti più forti della Serie B insieme a Caputo e Donnarumma dell’Empoli. Ci aspettiamo una squadra che proverà a vincere la partita, perché non ha alternative, come la vorremmo vincere noi. Sarà determinante per il risultato finale l’atteggiamento con cui affronteremo questa sfida. Dobbiamo portarci in campo le sensazioni maturate durante la stagione, la consapevolezza dei nostri mezzi». […]
Ore 12.50 – (Gazzettino) […] Comunicato a parte, ecco le parole del direttore generale Attilio Gementi. «É stata una decisione sofferta soprattutto per gli ottimi rapporti che Fonti ha con tutto il nostro ambiente. Tra di noi c’è un rapporto tra uomini veri, basti pensare che ho iniziato a fare il direttore sportivo in serie D con Gianfranco come allenatore al San Paolo. É chiaro che dispiace, ma è stata presa questa decisione. Al Campodarsego ha fatto il massimo, è stato un piacere il cammino importante che abbiamo fatto insieme con la grande soddisfazione di vincere la Coppa. Ripeto, dispiace a tutti, ma bisognava prendere una decisione e andare avanti». Ha già in mente il sostituto? «Non ancora, deve essere un allenatore che si inserisca al meglio in un contesto professionale e famigliare come il nostro. Non escludo un profilo con riscatto, ma senz’altro dovrà saperci fare con i giovani perché vogliamo puntare su molti ragazzi che abbiamo in casa. Entro una decina di giorni faremo la scelta». Il che non impedirà di gettare le basi con riguardo alla squadra. «Aliù, Radrezza e Caporali sono capisaldi che rimarranno con noi, non sarà un problema farli accettare al nuovo allenatore». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) […] «Non posso fare altro che ringraziare il presidente Daniele Pagin ed il direttore generale Attilio Gementi», le parole dell’allenatore. «Dopo l’esperienza a Montebelluna (terminata con l’esonero poco dopo il giro di boa, ndr) era difficile che qualcuno pensasse a me, e invece il Campodarsego mi ha dato fiducia. Penso di aver ripagato l’ambiente con un buon lavoro». L’ultimo mese, in particolare, è stato molto complesso per l’ex mister di Martellago, Santa Lucia, Montebelluna, Sanvitese e San Paolo Padova, circondato dalle “voci” di un possibile avvicendamento al termine della stagione e con un gruppo da tenere su di morale. «Il secondo posto in campionato aveva gettato la squadra in una situazione psicologica piuttosto complicata, con il rischio concreto di perdere tutto», confessa Fonti. «I ragazzi sono stati bravi a tener duro e a focalizzare l’attenzione sul nuovo obbiettivo, la Coppa Italia. In questo senso, qualche merito lo riconosco a me stesso e allo staff per essere riusciti a non mollare la presa». «Per quanto riguarda il mio addio, un po’ mi aspettavo questo epilogo, anche perché quando circolano dei nomi, evidentemente c’è qualcosa che bolle in pentola. Ma ci tengo a precisare che con la società mi sono lasciato benissimo ed in armonia». Sul suo futuro, non si scompone: «Sono molto tranquillo. Anche l’anno scorso, quando ormai sembrava che non arrivasse più nessuna chiamata, è maturata l’occasione di allenare il Campodarsego». […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) […] Adesso il Cittadella può mettere in moto la macchina organizzativa, e ci sarà da correre svelti, perché ci sono soltanto 72 ore a disposizione della società e dei tifosi. «É stato applicato il regolamento, il Cittadella era comunque pronto a ogni evenienza, a giocare in casa come al San Nicola», ha affermato ieri in serata Stefano Marchetti. Adesso finalmente si tornerà a pensare al calcio giocato, a ciò che veramente conta, con la squadra di Roberto Venturato che sembra pronta all’importante evento: «Purtroppo non ho potuto essere in campo ad assistere al test con la Primavera, perché sono rimasto in sede per una riunione del settore giovanile». Il direttore generale in questi giorni è comunque sempre rimasto in stretto contatto con i giocatori: «La squadra ha lavorato in maniera particolare sull’aspetto fisico, adesso c’è da allenarsi mentalmente da qui alla gara con il Bari. Bisogna arrivare bene a questa importante partita, c’è voglia di continuare a far bene, affrontarla con grande entusiasmo». Senza caricare troppo l’ambiente che attende con ansia il confronto di domenica. Il Cittadella ce la metterà tutta non solo per stupire, come ha fatto durante tutta la stagione regolare, stazionando sempre in zona play off. Venturato tante volte ha parlato di asticella da alzare: «Vogliamo stupire anche noi stessi, andare oltre i nostri limiti», ribadisce Stefano Marchetti. Riaprendo una parentesi sulla vicenda-Bari, tutto quello che è successo nell’ultimo mese ha insegnato che nel calcio si possono accorciare i tempi della giustizia sportiva per consentire il regolare svolgimento dell’attività professionistica del mondo del pallone: «Credo possa servire da esperienza, penso che in futuro tutto possa essere giudicato in maniera più rapida. É stata rispettata la regolarità del campionato». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il Citta gioca a tennis con la sua squadra Primavera, ma se si pensava di poter trarre indicazioni sull’undici che scenderà in campo domenica alle 18.30 contro il Bari, si è rimasti delusi. Nell’amichevole imperniata su due tempi da 35′ disputata ieri pomeriggio al Tombolato Roberto Venturato, tecnico granata, ha chiaramente mischiato le carte, badando a regalare minuti a tutti i suoi uomini, in modo da non far perdere loro il ritmo-partita.Il primo tempo si è chiuso sul 3-0, con una doppietta di Fasolo, entrato in corso d’opera, e con il gol di Strizzolo. Nel secondo sono arrivati altre tre reti, siglate da Lora su assist di Bartolomei, Kouamé su assist di Schenetti e Vido, che ha fatto calare il sipario firmando il 6-0. Questa la formazione con cui Venturato ha iniziato l’amichevole, schierata con il consueto centrocampo a rombo: Alfonso; Salvi, Adorni, Dalla Bernardina, Benedetti; Maniero, Pasa, Settembrini; Chiaretti; Strizzolo, Arrighini. Nella ripresa hanno giocato: Paleari; Pezzi, Varnier, Dalla Bernardina, Liviero; Bartolomei, Iori, Lora; Schenetti; Vido, Kouamé. Spazio per tutta la partitella, quindi, al giovane Dalla Bernardina, con Pelagatti precauzionalmente a riposo. La notizia positiva è data dall’impiego di Iori dopo il contrattempo al polpaccio.L’impressione è che in difesa Adorni vada regolarmente a far coppia con Varnier e che il tridente titolare possa essere quello schierato nella ripresa. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Tutto confermato. E la conseguenza più immediata e importante è che domenica si giocherà al Tombolato. [….] A quanto trapela, non è stata trovata traccia del fido bancario concesso dalla Banca Popolare di Bari che, secondo la difesa, guidata dall’avvocato Mattia Grassani, avrebbe coperto la momentanea assenza di denaro al 16 marzo, giorno della scadenza per i versamenti. Il flusso di cassa sarebbe partito dall’istituto di credito solo il 6 aprile, “dopo aver ricevuto in pari data la provvista necessaria ad effettuare i pagamenti”.«Non abbiamo vinto noi». «Eravamo pronti a tutto, anche ad andare a giocare al San Nicola se la decisione del Tribunale sportivo avesse portato a questo. Era, in ogni caso, doveroso arrivare ad una sentenza definitiva prima dell’inizio dei playoff. Lo slittamento non ha fatto piacere a nessuno, ma sarebbe stato molto peggio se avessimo giocato prima di un verdetto, con il rischio di strascichi molto più gravi rispetto a qualche giorno di ritardo». È il primo commento di Stefano Marchetti, direttore generale granata, che ribadisce come «questa non sia una vittoria del Cittadella, ma delle regole». Di fatto, con la sentenza arrivata solo a sera, è stato perso un altro giorno per la vendita dei biglietti. «È un motivo di disagio, speravamo di avere qualche ora in più a disposizione, ma lavoreremo più velocemente possibile per organizzare questa partita e accontentare il maggior numero di tifosi, in modo da rendere quella di domenica una bella giornata di calcio». […]
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) E’ di ieri la sentenza di secondo grado sul caso Bari che, di fatto, chiude definitivamente i ricorsi alla giustizia sportiva. La spinosa questione che ha provocato il rinvio dei playoff promozione che mettono in palio l’ultimo posto in serie A termina con la conferma del -2 in classifica ai pugliesi inflitto in primo grado e con l’inversione di campo di Bari-Cittadella, che si giocherà al Tombolato e non al San Nicola. Si chiude così l’iter della giustizia sportiva, anche se in via del tutto ipotetica il Bari potrebbe tentare il ricorso al Coni, eventualità al momento non prevista. Subito dopo la sentenza di secondo grado, il Cittadella ha dato il via alla prevendita per la partita in programma domenica al «Tombolato», inizio alle 18.30. Tempi, come si può ben immaginare, molto stretti, considerato che la sentenza è arrivata a sole 72 ore dal match: «Eravamo pronti anche a giocare a Bari – sottolinea il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti – ma era importante arrivare a una sentenza definitiva prima dell’inizio dei playoff e ci siamo riusciti positivamente. Questo è sicuramente un passaggio importante della nostra stagione, adesso si potrà pensare soltanto al campo. Siamo già al lavoro per l’organizzazione dell’evento, che comporta qualche problema, visto il ristretto tempo a disposizione». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Altro giocatore che potrebbe fare le valigie, avendo pure lui un altro anno di contratto, è Mandorlini: impeccabile anche la sua condotta, ma la sua esperienza potrebbe essere terminata. Analogo il discorso per Candido, penalizzato anche da qualche infortunio di troppo. Appare invece scontata la partenza di Zivkov, poco utilizzato da Bisoli anche perché davanti aveva un giocatore del calibro di Contessa. Per Fabris (Venezia), Lanini (Juventus) e Bellemo (Spal) arrivati tutti nel mercato invernale di gennaio la parentesi con i biancoscudati si può considerare giunta al capolinea: faranno ritorno alle rispettive società di appartenenza. […] A proposito del club bergamasco, ha in mano anche il cartellino di Merelli. Pur avendo avuto poche occasioni per mettersi in mostra, il Padova punta a ottenerne il prestito anche per la prossima stagione. E sempre in tema di portieri, rientrerà alla base Favero dopo l’esperienza al Mestre: nel suo caso l’ipotesi più probabile è che venga girato di nuovo in prestito. Rientreranno anche De Cenco (Pistoiese) e Chinellato (Alessandria), ma non resteranno.
Ore 10.10 – (Gazzettino) […] Le strategie in entrata prevedono cinque innesti di esperienza per la serie B (un difensore, due centrocampisti e altrettanti attaccanti) in un’intelaiatura che salvo sorprese comprenderà Bindi, Salviato, Madonna, Trevisan, Contessa, Cappelletti, Mazzocco, Pulzetti, Belingheri (tutti a scadenza giugno 2019), Serena, Sarno, Guidone e Marcandella (scadenza giugno 2020). Ai quali vanno aggiunti Cisco in base ad accordi presi quest’inverno con il Sassuolo, e Pinzi se accetterà la proposta che gli ha formulato il club. Per gli altri che hanno dato tanto al Padova e che vanno in scadenza al termine del prossimo campionato, invece è lecito parlare di posizione in bilico. E potrebbe incidere in un verso (permanenza) o nell’altro (cessione) anche cosa riserverà il mercato in entrata. É il caso di Russo che, avendo giocato di meno rispetto alla sua prima stagione biancoscudata, potrebbe essere chiuso ulteriormente trovando ancora meno spazio in serie B, fermo restando che si è fatto sempre trovare pronto quando è stato chiamato in causa distinguendosi per la sua professionalità dentro e fuori del campo.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Era la prima volta che mi capitava di allenare un portiere già maturo, ma devo dire che ha sempre voglia di migliorarsi. Nello spogliatoio, poi, è molto apprezzato e ha sempre la parola giusta». Di Merelli che ci dice? «Un giocatore che ha doti fisiche molto importanti, ma prima di tutto deve rendersi conto lui stesso delle qualità che possiede. Ci vuole un po’ di tempo, ha una grande personalità e un carattere che deve pian piano guidare nel modo giusto. In questa stagione il suo apporto negli allenamenti è stato decisivo». Dietro di loro c’è un gruppo di giovani che cresce bene, tra i tanti Burigana (classe 2001, che ha già esordito in Supercoppa) e Delle Monache (2000). «Sarà perché vengo dal vivaio, ma uno dei miei obiettivi a lungo termine è quello di portare un ragazzo delle giovanili in prima squadra. Un’idea che mi stuzzica. Abbiamo tanti giovani portieri promettenti, ma sino a 17-18 anni è presto per dire se possono affermarsi tra i professionisti». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ma i giovani portieri ritenuti già pronti per giocare in B non sono poi così tanti ed ecco perché non è da scartare una seconda ipotesi. Il piano B prevede l’ingaggio di un portiere di categoria, ma a quel punto Bindi (una delle colonne delle ultime due stagioni) come la prenderebbe? Potrebbe anche essere sacrificato sul “mercato” e così ritornerebbe d’attualità il nome di Davide Merelli come vice. […] Non è da escludere totalmente la terza ed ultima opzione, che vedrebbe la conferma di entrambi i portieri dell’ultima stagione, premiando la leadership di Bindi e dando fiducia a Merelli per vedere se possa essere pronto, nel giro di poco tempo, a misurarsi con la cadetteria. Chi è pronto a scommettere su entrambi è il preparatore Adriano Zancopè, che anche la prossima stagione allenerà i portieri. «Il grande pregio di Giacomo Bindi è quello di avere un rendimento costante e sempre in crescita», spiega. «In quest’ultima stagione non è stato chiamato spesso agli straordinari ed il merito va anche alla tranquillità che infonde nel reparto difensivo.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Porte aperte in casa Padova. Che vuol dire tutto o niente, come le strategie di “mercato” che coinvolgono i portieri biancoscudati per la prossima stagione. Al momento sono almeno tre le opzioni che sta vagliando la società di viale Rocco in vista del ritorno in Serie B per il ruolo di estremo difensore, potendo contare su due portieri ancora sotto contratto per il prossimo campionato, Giacomo Bindi ed il rientrante Alessandro Favaro. Quest’ultimo, però, con ogni probabilità verrà ceduto ancora in prestito in Lega Pro per permettergli di accumulare esperienza da titolare. L’ipotesi più caldeggiata è quella di affiancare a Bindi un “under” proveniente da uno dei settori giovanili migliori d’Italia. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sono giorni di fibrillazione in chiave mercato per il Padova, che attende il ritorno dall’Indonesia del presidente Roberto Bonetto e i primi colpi. Il direttore generale Giorgio Zamuner è pronto a mettere sotto contratto prima di tutti i giovani individuati per rinforzare la squadra. Con la Juventus si attende che il club bianconero rinnovi i vincoli di Luca Clemenza e di Roman Macek. Il Padova ha già incassato la disponibilità sia del club che di Clemenza per vestire il biancoscudato nella prossima stagione, mentre per Macek si sta aspettando la risposta dell’ex centrocampista di Bari e Cremonese, che ha qualche offerta anche dall’estero e sta valutando il da farsi. Al momento sbarrata la strada per Luca Marrone, nome molto gradito a Pierpaolo Bisoli ma ancora fuori portata. Il vero obiettivo per il centrocampo, da quanto è emerso nelle ultime ore, è Andrea Schiavone, che sta trattando il rinnovo contrattuale con il Cesena e che è un nome molto gradito al Padova. L’ultima offerta del club romagnolo è stata rifiutata e il Padova sarebbe fra le squadre che si sono fatte avanti in modo deciso. […] Capitolo centrocampo: fra i nomi emersi negli ultimi giorni piace più Suciu (Venezia) rispetto a Rizzo (Catania), che Bisoli ha già avuto a Vicenza e che sembra una pista al momento fredda.