Il Vice Presidente della Commissione consiliare V, componente della Commissione consiliare I e della Commissione consiliare VI del Comune di Padova Alain Luciani, ex assessore, interviene a Padovagoal sulla questione della demolizione della gradinata dell’Appiani che ha creato tante polemiche nei giorni scorsi e che al momento pare scongiurata: “Sono tuttora pronto a incatenarmi davanti all’Appiani, fortunatamente sinora è andata bene. Abbiamo visto uno studio per l’abbattimento della gradinata affidata al figlio di Liccardo. L’Appiani chi ama il Padova non può pensare che venga demolito: è l’altare di questo club a partire da Nereo Rocco. E’ vero che c’è una questione di pericolosità della struttura, va fatto un progetto di riqualificazione come fatto nella Tribuna opposta ed è doveroso fare una cosa simile. L’Appiani non può diventare terra di conquista di altri costruttori che magari mirano a quell’area per altri scopi”. Si parla anche del Plebiscito: “Il Plebiscito ha ospitato la finale del campionato di rugby Petrarca – Calvisano e l’unico problema sono stati i parcheggi. C’è bisogno di ulteriori aree di parcheggio che siano drenanti, sostenibili dal punto di vista ambientali e piene di alberi. Il problema esiste perché qualcuno ha pensato di costruire un Palaghiaccio sopra il parcheggio. Ancora oggi credo sia attuale la questione Plebiscito. Se la società guidata da Roberto Bonetto riuscirà a portare a casa il progetto di rifacimento dell’Euganeo, mi chiedo: dove andrà a giocare il Padova durante i lavori? A Vicenza? A Cittadella? A Reggio Emilio la città di Reggio Emilia la Reggiana è affittuaria e non ha una struttura. Ci hanno raccontato che a Padova ci sarebbero stati tre stadi e rischiamo di non averne nemmeno uno. Il Plebiscito è una scelta di buon senso per la città di Padova e per il calcio, altrimenti la situazione rischia di sfuggire di mano”