Ore 20.00 – (Il Piccolo) Il lungo incontro con Mauro Milanese della scorsa settimana aveva già fatto capire che l’accordo era vicinissimo. Ma ieri è arrivata anche la firma (accordo biennale, fino al giugno 2020) e adesso è davvero ufficiale: Massimo Pavanel è il nuovo tecnico della Triestina, quello chiamato a guidare la squadra nella stagione del Centenario.Presentazione, programmi, prospettive e dettagli sullo staff tecnico verranno illustrati venerdì in una conferenza stampa, ma già adesso Pavanel, commentando a caldo la firma, si dice felice ma anche conscio delle responsabilità che lo attendono: «Ovviamente sono molto contento – racconta il tecnico alabardato – ed è chiaro che so quanto importante e delicato sia il mio compito e quante responsabilità comporti. Responsabilità che sono felice di avere. L’ordine di idee è che bisogna cercare di fare un campionato diverso da quello dell’anno scorso, ma prendendo tutto con le pinze, perché è tantissimo tempo che la Triestina non disputa un campionato di un certo tipo al vertice, e bisogna arrivarci con umiltà, in maniera graduale e con la consapevolezza che il progetto funziona se si va avanti tutti uniti». In questi giorni, quando si prospettava che sarebbe stato lui a guidare in panchina la Triestina, dai tifosi è arrivata una marea di affetto e di entusiasmo attorno al suo nome. Cosa che ovviamente ha colpito Pavanel: «L’affetto dei tifosi fa piacere, significa che anche da giocatore ho lasciato un ricordo importante, soprattutto come persona, al di là delle capacità. Poi il campo sarà il giudice e i risultati dipendono da mille fattori. Ma quello che posso promettere – aggiunge il nuovo allenatore dell’Unione – è un impegno massimo, con grande animo e con lo spirito di chi sa cosa vuol dire indossare questa maglia. Uno spirito che cercherò di trasmettere ai giocatori, tanto più nel campionato del centenario, con uno stadio rinnovato e in una piazza con cui c’è un rapporto di amore viscerale. I giocatori lascino stare l’io, l’unica che conta sarà la Triestina». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) E nel momento di maggior incertezza nella recente storia arancionera, il popolo mestrino ha fatto sentire forte la propria voce. Dalla serata di lunedì infatti, i social del calcio Mestre sono stati sommersi da centinaia di messaggi di affetto e stima per il presidente Serena, con l’invito a proseguire la sua avventura alle redini del comando. Atleti del settore giovanile, genitori e tifosi che hanno deciso di mandare un segnale a Serena ad ormai due giorni dalla scadenza entro la quale il numero uno del Mestre si esprimerà riguardo al suo futuro all’interno della società. Un gesto che non ha lasciato indifferente Serena, come ci ha spiegato. «È stato un gesto che ha mi fatto molto piacere, che testimonia come in questi anni si sia fatto qualcosa di buono qui. Ma questo è un attestato di stima che va condiviso con tutti coloro che fanno parte di questa comunità». Perché un altro fattore sottolineato da Serena è il ritrovato spirito di appartenenza verso i colori arancioneri. «Quello che traspare è lo spirito di appartenenza a questa città e a questa maglia. Comprendo appieno l’importanza di questo movimento, si è creato in maniera spontanea e ha coinvolto tutti, facendo diventare il calcio uno strumento che trasmette i valori della comunità». […] Da Pordenone intanto, nonostante le secche smentite di allenatore e presidente, torna molto calda la pista che vede Zironelli prossimo ad accasarsi in neroverde. Le voci che circolano infatti prevedono che già entro la fine della settimana potrebbe essere già tutto nero su bianco, con conseguenze che andrebbero a toccare la rosa arancionera: con il tecnico partirebbero tutti quei fedelissimi che Zironelli porta con sè da anni, tra cui Boscolo Papo. «Ripeto ancora una volta: non ho avuto contatti con il Pordenone anche perché non posso, e fino a prova contraria l’anno prossimo sarà l’allenatore del Mestre». […]
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre lotta per la vita. È di ieri la notizia di due possibili ingressi sulla scena nel club che potrebbero convincere il presidente Stefano Serena a iscrivere la squadra al prossimo campionato di Serie C. E, se il salvataggio in extremis dovesse arrivare, non è da escludere la conferma del tecnico Mauro Zironelli, corteggiato dal Pordenone. Serena incontrerà a breve il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha aperto uno spiraglio per il co-finaziamento della ristrutturazione dello stadio «Baracca». Strutture ed eventuale nuovo stadio sono per Serena i nodi fondamentali per andare avanti.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) C’è anche il nome di Alessandro Fabbri, terzino classe 1990 che gioca al Mestre (quindi con Mauro Zironelli), tra quelli che si possono accostare al Pordenone che verrà. L’esterno a quanto pare non rinnoverà il proprio impegno con il club veneto e il 30 giugno diventerà un calciatore libero da vincoli. Sarebbero però ben cinque i club che avrebbero già preso informazioni per tesserare il laterale. Si tratta di FeralpiSalò, Sudtirol, Sambenedettese (tutti club attualmente impegnati nei playoff promozione di serie C), del neopromosso e ambizioso Rimini e come detto del Pordenone. Ma non c’è solo l’esterno nel mirino. Un altro accostamento riguarda infatti un’ala offensiva classe 1991. Si tratta di Gianluca Turchetta, seconda punta, che ha disputato una buonissima stagione con la maglia della Casertana (otto gol e cinque assist per lui), ma che ora deve rientrare al Lecce per fine prestito. Su di lui ci sarebbe anche l’interesse concreto del Pordenone, che ha bisogno di uomini in grado di arare la fascia nella zona offensiva. Il gioco di Zironelli richiede questo e la dirigenza neroverde è già al lavoro per non deludere il nuovo tecnico. Tuttavia il Monopoli ha appena effettuato un sondaggio, quindi la concorrenza c’è anche in questo caso. Si passa poi agli uomini che possono lasciare il Centro De Marchi. Manuel Nocciolini, arrivato a gennaio, non dovrebbe rinnovare il suo impegno con la famiglia Lovisa ed è seguìto dal Piacenza. Per lui sarebbe come tornare a casa, vista la vicinanza rispetto alla sua ultima squadra, il Parma. Il Carpi, club di serie B, guarda invece con interesse al profilo di Patrick Ciurria, classe 95. A Pordenone l’esterno d’attacco ha vissuto un ottimo inizio di stagione, ma un finale in netto calo. Simone Perilli piace invece alla Salernitana, però al momento non ci sono vere e proprie trattative in corso. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Legato strettamente alle decisioni di Stefano Serena. Sembra essere questo ormai il destino del Pordenone, che ha deciso di puntare decisamente su Mauro Zironelli per la stagione che dovrebbe avvicinare ulteriormente i neroverdi alla serie B. Zironelli però è legato al Mestre sino a giugno 2019 e soltanto se avrà il via libera del presidente neroarancio potrà trasferirsi sulle sponde del Noncello. Per questo, giorno dopo giorno, il popolo naoniano è costretto a tendere le orecchie per captare ciò che sta succedendo ai margini della laguna. Serena molla tutto e libera Ziro? O raddoppia e si tiene ben stretto il tecnico di Thiene? E’ di ieri la voce che vuole un misterioso personaggio pronto ad affiancare lo stesso Serena nella gestione del Mestre. Risposta che dovrebbe arrivare entro domani, 31 maggio, nuova data stabilita dal numero uno neroarancio per sciogliere le sue riserve. Se la voce si rivelerà fondata, Serena potrebbe decidere di continuare la sua avventura al vertice della società. In tal caso potrebbe anche non rinunciare a Zironelli e proseguire il suo programma di crescita. La squadra giocherebbe ancora al Mecchia di Portogruaro, in attesa che le parole di supporto del sindaco di Venezia si tramutino in realtà concreta e il Baracca torni finalmente a essere la casa del team neroarancio. Con l’ingresso in società di capitali freschi e il ritorno della squadra nel suo stadio, Serena potrebbe seguire con più assiduità il suo progetto Città dello Sport, che avrebbe come obiettivo la salita in serie B. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Tornano i playoff. Stasera si giocano le partite d’andata dei quarti di finale. Sono rimaste otto squadre, di cui quattro del girone B, il gruppo del Pordenone. Il via alle 20.30: il Cosenza ospita la Sambenedettese, la Reggiana il Siena; la FeralpiSalò attende la visita del Catania e la Viterbese quella dell’Alto Adige. Entrano in scena la seconde classificate dei raggruppamenti, vale a dire Siena (A), Alto Adige (B) e Catania (C) del probabile futuro neroverde Daniel Semenzato. Gara-2 è in programma domenica alle 20.30 (in casa della testa di serie). Se al termine dei 180′ non c’è ancora un vincitore, ad avanzare sarà il team che si è comportato meglio in campionato. Difficile fare pronostici, giunti a questo punto, ma è chiaro che il Catania, per blasone e forza del team, è la favorita a conquistare la promozione in serie B dopo Livorno, Padova e Lecce. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il primo aspetto da definire, in questo momento del mercato, sono gli allenatori. Se il Pordenone aspetta la firma di Mauro Zironelli – dovrebbe avvenire venerdì – il Renate attende Antonino Asta. Sembra l’ex tecnico del Teramo e della FeralpiSalò il principale indiziato per raccogliere l’eredità di Roberto Cevoli, autore di un grande campionato culminato coi playoff e ora destinato a tornare alla Reggina. Asta pare averla spuntata su Davide Dionigi, in passato ex trainer della Reggina.Intanto è ufficiale la nomina di Massimo Pavanel a nuovo condottiero della Triestina. L’ex Pordenone ha firmato ieri. Per lui un contratto biennale (scadenza a giugno 2020). Sarà presentato venerdì alla stampa. Per lui si tratta di un ritorno, avendo giocato e pure allenato gli alabardati. Mentre a Fano si allontana la permanenza di Oscar Brevi e a Ravenna si sogna Luca D’Angelo, già contattato dal Pordenone, per il dopo-Antonioli, sembra diretto verso altri lidi il trainer dell’Albinoleffe, Marcello Alvini, ambito nel girone A. […] Per quanto riguarda, infine, il mercato del Pordenone, la situazione è in stand-by anche se ci sono molte idee. I nomi che piacciono in entrata sono i soliti: da Maracchi (ora a Trapani) a Semenzato (Catania), agli scudieri di Zironelli del Mestre, in primis Boscolo Papo.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) È una sorta di anello di congiunzione tra il Pordenone del recente passato e quello dell’imminente futuro. Già, perché Carlo Marchetto, oltre a essere il vice di Bruno Tedino e aver contribuito ai migliori anni di sempre dei ramarri, è anche un allenatore che conosce bene il calcio di Mauro Zironelli, futuro condottiero dei neroverdi. È stato proprio lui a prendere il suo posto alla Sacilese in serie D, nel febbraio del 2015, quando il trainer vicentino diede le dimissioni. Il “secondo” dell’ex allenatore del Palermo guidava la juniores e, promosso dalla dirigenza liventina, riuscì a mantenere la squadra al terzo posto e portarla ai playoff. «Il calcio di Zironelli – afferma – ha prodotto spettacolo, ma anche risultati. Le sue idee si avvicinano a quelle del “nostro” Pordenone. È un’ottima scelta». Marchetto, torniamo all’inverno 2015. Che Sacilese aveva ereditato da “Ziro”? «Era una squadra con una fisionomia ben precisa. Si esprimeva tramite il possesso, si difendeva tenendo più a lungo il pallone, cercando molte soluzioni offensive sugli esterni e portando più uomini possibili in zona-gol. L’obiettivo era creare superiorità numerica sempre tramite il palleggio, mai con il lancio lungo. Era un gruppo figlio di idee che erano e sono interessanti». Nessuna improvvisazione: la vittoria è il frutto del gioco e del lavoro settimanale? «Certo. Vedevo come allenava durante la settimana e cosa proponeva la sua formazione alla domenica. Sicuramente il suo calcio fa divertire e porta risultati. Ritengo però che per il suo modo di intendere questo sport servano giocatori con grande intelligenza calcistica: il Pordenone ne ha». Può arrivare un fedelissimo dell’allenatore, Boscolo Papo. Lei l’ha allenato, che giocatore è? E può essere impiegato assieme a un regista come Burrai? «Andrea è un piccolo Iniesta. È bravo nel fraseggio corto e sa sempre trovare una soluzione. A mio parere può giocare con Sasà». […]
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] C’è poi la questione del titolo sportivo. Secondo l’articolo 18 delle Noif (Norme organizzative interne federali) «la società deve trasferirsi in comune confinante, fatti salvi comprovati motivi di eccezionalità per il settore professionistico». A differenza, ad esempio, di Masi Torello e Ferrara, protagonisti nel 2013 della creazione della nuova Spal e della sparizione della Giacomense, Bassano e Vicenza non sono comuni confinanti. Tuttavia, in quei «comprovati motivi di eccezionalità» ci potrebbe essere la via scelta da Rosso e la mano tesa della Figc, la Federazione italiana gioco calcio. E poi ancora: che fine farà il titolo sportivo del Vicenza Calcio, con l’attuale matricola iscritta alla Figc? L’intenzione è quella di mandarlo a «morire», con tanti saluti ai giocatori ora sotto contratto (otto). In via teorica qualcuno potrebbe infilarsi in questa strettoia, facendo un’offerta per questa matricola (il Vicenza, appunto), una volta conosciuti i contorni di quello che Rosso andrà ad acquisire. Fermo restando che Stefano Rosso, figlio di Renzo e presidente del Bassano Calcio, ha dichiarato che «non avrebbe problema a farsi da parte qualora arrivasse un’alternativa solida che portasse avanti, in maniera seria, la storia del Vicenza Calcio». Alternativa finora non palesata.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) «Si chiude l’era del Vicenza Calcio, ma continua la storia del calcio vicentino». Il sindaco, Achille Variati, commenta così l’apertura della busta contenente l’offerta economica di Renzo Rosso per il Lane che segna, di fatto, una prospettiva di futuro per il club biancorosso. L’occasione, per il primo cittadino, è l’ultima seduta del consiglio comunale andata in scena ieri, durante la quale è stata presentata una domanda di attualità del consigliere Stefano Dal Prà Caputo (Pd) per conoscere «gli sviluppi della vicenda e quali implicazioni potrà portare nei rapporti fra Comune e proprietà». Nella risposta, Variati è tornato sulla convenzione stipulata col curatore fallimentare del Vicenza Calcio, Nerio De Bortoli, che prevede 120 mila euro di lavori sullo stadio in tre anni, ma non solo. «Ho parlato di recente con Renzo Rosso — afferma il primo cittadino — e il suo è un progetto per il calcio vicentino, non solo per il Vicenza Calcio. Si tratta di un’ipotesi comprensibile, che mira a fare della nuova società con i colori biancorossi, e nello stadio “Menti”, un club che possa ambire alle maggiori Serie del calcio italiano. La ritengo una cosa positiva e auguro che questo possa aprire una nuova pagina del calcio vicentino». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Pronostico azzeccato: è di «Otb» Spa («Only the brave», Solo chi ha coraggio in italiano), la società capogruppo della holding di Renzo Rosso, il re del jeans di lusso con la sua Diesel, l’unica offerta di acquisizione del Vicenza Calcio depositata lunedì alla cancelleria del Tribunale fallimentare. E anche se la partita può dirsi finita bisognerà attendere ancora per sentenziare la vittoria: l’aggiudicazione della società di via Schio dichiarata fallita a gennaio è attesa entro giovedì mattina. I giudici, riuniti in camera di consiglio e al lavoro da ieri pomeriggio, si sono presi il tempo necessario per vagliare la mole di documenti contenuta nel voluminoso plico aperto ieri alle 12 dal giudice Giuseppe Limitone, anche alla presenza del curatore fallimentare Nerio De Bortoli. […] Limitone da ieri è in camera di consiglio con due colleghi per emettere, entro giovedì mattina, la decisione finale: l’aggiudicazione del Vicenza Calcio a Renzo Rosso, con cui potrebbe esserci nel frattempo un’interlocuzione se dovessero emergere problemi di tipo formale. E con l’aggiudicazione si chiuderà, sempre su provvedimento dei giudici, l’esercizio provvisorio, delegato fino alla fine del campionato di Serie C al curatore: basta attività sportive, sciolti tutti i rapporti di lavoro, dagli amministratori ai calciatori, passando per allenatori, impiegati e personale dell’area sportiva. Poi starà alla futura proprietà decidere quali riassorbire nella nuova società. E con la chiusura dell’esercizio provvisorio vuol dire che ai giocatori ancora contrattualizzati, otto in tutto, nonostante le promesse fatte, non verranno pagati gli stipendi di giugno e i premi previsti dai contratti. […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Manca solo l’ufficialità ma è già tutto fatto, il matrimonio tra il Venezia e Marco Modolo durerà molto più a lungo rispetto alla scadenza comunque già prevista nel 2019. Il club arancioneroverde (che ha già raggiunto un’intesa di massima anche con Stulac, Falzerano, Garofalo e Geijo) renderà noto il prolungamento triennale del difensore dopo i playoff, quindi tutti sperano dopo il 16 giugno, data della finale di ritorno per salire in Serie A. Fino a quel momento il futuro resta off limits e a tenere banco, ovviamente, dev’essere solo il match senza appello di domenica al Penzo (ore 21) col Perugia. «Affronteremo una squadra che durante la stagione regolare ha avuto parecchi alti e bassi ma che vale molto più dell’ottavo posto alla 42. giornata l’alta considerazione di Modolo verso i grifoni . Tra andata e ritorno abbiamo conquistato 4 punti su 6, ma in entrambe loro non erano in piena forma. Quei due precedenti, seppur positivi per noi, contano poco arrivati a questo punto». Il 29enne sandonatese, peraltro, aveva segnato al Curi il momentaneo 1-0 poi annullato da Buonaiuto. «Il Perugia ha un grande organico e il secondo attacco più prolifico della Serie B, con Cerri-Di Carmine (38 reti in tandem, ndr) che sono la coppia più forte con Caputo-Donnarumma (49) dell’Empoli. C’è stato questo rinvio di una settimana ma alla fine credo cambierà poco o nulla, arriveremo alla partita con più lavoro nelle gambe e un’adrenalina ancora più alta». […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Sale l’attesa per il primo turno dei playoff domenica al «Penzo« col Perugia alle 21. Partita in cui si attende un pienone: la prevendita ieri viaggiava verso quota 4.000 biglietti. Gara secca: va in semifinale (contro il Palermo, andata il 6 giugno, ritorno il 10) chi vince oppure, in caso di parità dopo i supplementari, chi gioca in casa. Quindi leggero vantaggio per i lagunari. «Sono felice — ammette Marcello Falzerano — sia per il tipo di stagione che ha disputato la squadra e anche a livello personale. Quella dei playoff è un’esperienza calcistica nuova, la vivo con tutta la carica che un giocatore come me può avere dentro. Però ho anche la serenità di giocare in una squadra, secondo me, con compagni molto forti». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Due giorni di riposo, ieri la ripresa al Taliercio per il Venezia e Filippo Inzaghi ha tutti i giocatori a disposizione, anche se domenica sera contro il Perugia non potrà contare sullo squalificato Frey. Andelkovic si è allenato regolarmente con i compagni, dopo aver lavorato in palestra sabato, mentre i compagni giocavano contro la Triestina, il centrale sloveno sarà regolarmente in campo al fianco di Modolo (anche lui in ripresa dopo i tre giorni di febbre accusati la scorsa settimana) e capitan Domizzi.Ripartita la prevendita dei biglietti per la gara contro il Grifone umbro: fino a ieri sera erano stati venduti 3.702 tagliandi, di cui quasi cinquecento acquistati dai tifosi del Perugia. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Valentino Angeloni nuovo direttore sportivo del Venezia. Notizia rimbalzata ieri da fonti ben informate. Attualmente Angeloni è in forza all’Atalanta, un nome che viene abbinato al club di Tacopina almeno da inizio marzo. Il presidente anticipò già alla presentazione ufficiale di Leandro Rinaudo l’arrivo a fine stagione di un dirigente che assumesse il ruolo avuto fino a ottobre da Giorgio Perinetti. Rinaudo stesso negli ultimi giorni è stato preso in considerazione da Cremonese e Alessandria. La stagione, in Serie B, deve ancora terminare, ma le operazioni di mercato e i movimenti si stanno già delineando, come il possibile passaggio di Audero al Genoa, al Bologna o alla Cremonese (lunedì sera un incontro tra il club grigiorosso e la Juve) e l’interesse della Spal per Modolo, mentre Stulac sembra destinato al Genoa di Perinetti, ma anche il Bologna starebbe seguendo con interesse lo sloveno. […] Le sue intuizioni hanno portato in Italia giocatori come Cuadrado, Isla, Armero, Pereyra, Zielinski, Sanchez e Muriel, Allan, Widmar e Laxalt, oltre naturalmente a Mauro Icardi. All’Atalanta, Valentino Angeloni è il capo scouting della prima squadra di Gasperini. […] Quanto al dopo-Inzaghi vengono a galla le prime ipotesi: il prescelto da Tacopina era Stellone, indicato al presidente proprio da Angeloni, ma che si è accasato al Palermo dopo l’esonero di Tedino e la cui riconferma è legata all’eventuale promozione o meno dei rosanero. Il grande colpo sarebbe Iachini, con Stroppa verso Crotone, riemerge il nome di Domenico Toscano, che sta pilotando la Feralpisalò nei playoff di C dopo mentre nelle ultime ore gira la voce di un possibile arrivo di Davide Dionigi, classe 1974, ultima esperienza a Catanzaro.
Ore 12.10 – (Gazzettino) É attesa per stasera o domani mattina, ma c’è chi ritiene possibile anche venerdì, la decisione della Corte d’Appello federale sul ricorso del Bari, penalizzato in classifica di due punti per le note irregolarità amministrative. Il responso non dovrebbe modificare la sede della partita fissata al Tombolato domenica prossima alle 18,30 con la squadra pugliese, ma finché il verdetto non sarà definitivo l’organizzazione per la vendita dei biglietti non può decollare. La società granata ha invitato i club a raccogliere le adesioni con gli abbonati che possono prenotare altri tre biglietti. Dopo il primo giorno di prelazione per abbonati e settore ospiti, sarà aperta la vendita libera. Entro domani il Centro di coordinamento dei club granata raccoglierà le votazioni da parte dei responsabili dei club e della stampa specializzata per la elezione del Giocatore granata dell’anno, iniziativa inedita che sta creando un notevole interesse. […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) Oggi alle 17.30 il Cittadella disputa l’amichevole infrasettimanale con la Primavera di Massimo Beghetto a quasi due settimane dall’ultima partita di campionato con la Pro Vercelli. La voglia di giocare cresce fra i granata in vista di quella che può essere ritenuta la partita più importante della stagione: la sfida secca con il Bari di domenica prossima alle 18.30 al Tombolato è infatti il pass obbligatorio per accedere alla semifinale play off con partite di andata e di ritorno, dove ci si misurerà con il Frosinone. Il capitano granata Manuel Iori, che in carriera ha vissute tante sfide importanti, inquadra così il match con il Bari: «Certamente è una partita che conta molto, così come lo era un anno fa quella con il Carpi. Noi adesso dobbiamo pensare solo a lavorare bene in questi giorni per essere pronti domenica a giocarci con il Bari una partita che vale le semifinali». Lo slittamento della data, con una settimana in più di preparazione, è stato assorbito bene: «La posta in palio è alta, per cui una settimana in più o in meno non fa differenza e non credo che continuare ad allenarci per un traguardo così importante comporti uno sforzo mentale. Il gruppo sa stare concentrato sia fisicamente che mentalmente». Il Cittadella con la penalizzazione di due punti al Bari per irregolarità amministrative ha scavalcato in classifica la squadra pugliese, pertanto ha due risultati su tre a suo favore. Questo vantaggio però per il capitano granata è come non ci fosse, per cui non c’è il rischio che il Cittadella si accontenti di giocare per il pareggio: «Questa squadra negli ultimi tre anni non è mai scesa in campo per pareggiare la partita. Non è nella nostra mentalità, noi ci stiamo preparando come al solito per puntare ad ottenere l’intera posta in palio». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Biglietti, giovedì scatterà la prevendita per gli abbonati, salvo controindicazioni. E le controindicazioni potrebbero ovviamente essere legate alla sentenza definitiva del “caso Bari”, qualora la Caf ribaltasse il verdetto emesso in primo grado. Non a caso, la società granata ha premesso una nota alla pagina del proprio sito in cui dà conto di quali saranno i prezzi dei tagliandi e le promozioni, nella quale si dice che la prevendita sarà attivata “nel rispetto delle tempistiche legate alla decisione della Corte federale di appello, nell’eventualità che la gara venga disputata domenica 3 giugno alle ore 18.30 allo stadio Tombolato”.Dando per scontato che la sentenza sia emessa entro domani, la giornata (con orario d’inizio da definire, fino alle ore 19) sarà dedicata esclusivamente agli abbonati di entrambe le tribune, che possono esercitare un diritto di prelazione ai botteghini dello stadio e acquistare fino a un massimo di altri 3 biglietti. Contemporaneamente apriranno anche gli acquisti per il settore ospiti (Curva Nord, 1.144 posti), ma solo nelle rivendite Listicket della Puglia. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Qual è il giocatore granata che ha trascorso più tempo in campo nel corso della stagione? In genere in queste classifiche stravince il portiere, che raramente viene sostituito. Non così a Cittadella, complice, certo, qualche intoppo arrivato a frenare Alfonso, ma, soprattutto, per una ragione ancora più valida: a Manuel Iori è difficile rinunciare. Già, con 3.014 minuti sul rettangolo verde, il capitano è il “fedelissimo” numero uno di Venturato. E proprio per non correre il rischio di dover saltare il primo turno dei playoff a causa di possibili ricadute dalla contrattura al polpaccio rimediata un paio di settimane fa, il regista varesino ha rallentato il lavoro in questi giorni: «Ma sto per tornare ad allenarmi completamente in gruppo. Diciamo che non era il caso di forzare».Come state vivendo questi giorni di attesa a causa del “caso Bari”? C’è il rischio che vi logori mentalmente? «La posta in palio vale talmente tanto che lavorare una settimana in più o in meno non cambia nulla, perché comunque la testa è proiettata sull’appuntamento di domenica. La differenza da qui al 16 giugno la faranno solo i risultati che contiamo di raggiungere, non certo attendere qualche giorno prima di cominciare a giocare. Non è un sforzo aspettare, anzi: abbiamo avuto un po’ più di tempo per rimetterci a posto e preparare questa sfida». […] Se il Caf confermerà la penalizzazione di due punti al Bari, domenica giocherete al Tombolato. Il che significa che potreste avere a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Cambierà qualcosa nel vostro atteggiamento? «Non è mai successo in questi tre anni che questa squadra sia scesa in campo per un pareggio. Prepareremo la gara come al solito, per farla noi. Poi è chiaro che, verso i minuti finali, se il risultato dovesse esserci favorevole, magari adotteremo un’ottica diversa, ma inizialmente non cambierà il nostro approccio». […]
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Il caso-Bari conoscerà il suo esito, in un senso o nell’altro, salvo colpi di scena, domani alle 15. Il club pugliese è stato penalizzato di due punti dal Tribunale Federale Nazionale per inadempienze amministrative relative ai contributi delle mensilità di stipendio per gennaio e febbraio. L’appello alla Corte federale della società biancorossa, difesa dall’avvocato Mattia Grassani, andrà in scena domani, quando verrà presa una decisione. Il Bari proverà a far valere la tesi difensiva dopo i due punti di penalizzazione inflitti il 25 maggio scorso che hanno provocato l’inversione di campo nel primo turno dei playoff per la promozione in Serie A in programma (al momento) domenica alle 18.30 al «Tombolato» in gara secca. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Dopo avere sbaragliato la concorrenza in campionato, avete centrato anche la Supercoppa. «É vero che c’è sempre in ballo un trofeo, ma non hai la stessa ansia del campionato. Giochi con uno stato d’animo migliore, avendo già ottenuto la promozione in serie B. Abbiamo comunque disputato due belle partite, dimostrando sul campo di poterci giocare le nostre carte anche nel campionato cadetto». Il prossimo sarà il dodicesimo campionato in serie B. «Sarà una stagione molto difficile, considerato che il livello è tanto elevato. Le tre formazioni retrocesse dalla serie A sono tutte di valore, tra le quali c’è anche il Verona, per cui riaffronteremo questo derby che è sempre bellissimo da giocare ed è molto sentito dalla piazza. I play off di serie B non sono ancora iniziati, ma una tra Palermo e Bari ci sarà anche l’anno prossimo. Sarà un campionato avvincente, che dovremo affrontare con lo stesso spirito di quest’anno. Quando hai voglia e fame di punti, diventa tutto più facile». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) «La vittoria del campionato e della Supercoppa, il riavvicinamento con i tifosi e il rinnovo del contratto. È stata la mia stagione più bella, sono molto contento». A guidare la difesa anche in serie B ci sarà Trevor Trevisan, che la scorsa settimana ha prolungato di un anno il rapporto con i biancoscudati. «É stato facile mettersi d’accordo. In passato ho avuto la fortuna di avere Zamuner come mio agente, per cui so che è una persona con la quale puoi avere un confronto e soprattutto massima fiducia. Quando ci siamo incontrati, anche con il presidente, non c’erano problemi: nel momento in cui ho davanti persone delle quali mi fido e mi danno la loro parola, per me è già a posto». Aggiunge. «A dicembre compirò trentacinque anni, spero di giocare il più a lungo possibile e di terminare la carriera nel Padova». […] «Ho avuto la possibilità di fare parte di un gruppo spettacolare, il più bello nel quale sono mai stato. Tutti avevamo in mente l’obiettivo comune, e anche i compagni che hanno giocato di meno sono stati esemplari. Abbiamo fatto insieme un grande lavoro».
Ore 10.00 – (Gazzettino) “Capello, Ravanelli e Zambataro? Resteranno con noi, troveremo un accordo con le rispettive società”. A parlare è Giorgio Zamuner, che ieri è stato a Milano per prendere informazioni sui profili che possono fare al caso dei biancoscudati. Ed è stata l’occasione per incontrare il collega Carli del Cagliari, e affrontare il discorso relativo a Capello. Come nei casi di Ravanelli e Zambataro, bisognerà aspettare ancora qualche giorno prima di arrivare alla fatidica fumata bianca. […] L’attaccante ha espresso la volontà di restare un altro anno in biancoscudo, e da parte del Cagliari c’è un’apertura totale per il rinnovo del prestito. […]
Ore 09.40 (Mattino di Padova) Tralasciando i rinforzi, che ovviamente arriveranno, questa rosa può far bene anche in Serie B? «Ce lo siamo detti anche tra noi: se scenderemo in campo con lo stesso spirito, lo stesso approccio e la stessa fame che abbiamo avuto nella stagione appena conclusa, potremo toglierci belle soddisfazioni. Ma la concentrazione dovrà restare sempre alta e da questo punto di vista mister Bisoli è una garanzia. Ma scordiamoci di cullarci sugli allori del campionato appena vinto».E dal punto di vista personale, invece, come crede di ritrovare una B abbandonata due stagioni fa? «Sento di avere l’entusiasmo di un ragazzino, non vedo l’ora di tornare a giocare in stadi importanti e incrociare anche vecchi amici. Ho veramente tanta voglia di confrontarmi di nuovo con certi palcoscenici. So di non essere più un ragazzino, ma fisicamente sto bene e, per la prima volta da quando gioco, in questa stagione non ho saltato nemmeno una partita per infortunio. Chiudere la carriera a Padova? Assolutamente sì, è quello che vorrei. Ora però vado in vacanza: Spagna, con il mio amico Renzetti».
Ore 09.30 (Mattino di Padova) […] «Onestamente non potevo chiedere di meglio a quest’annata», sorride Trevor. «Devo ringraziare Zamuner, senza il quale molto difficilmente sarei tornato a Padova, e Bisoli, che ha deciso di puntare su di me dopo i primi allenamenti in prova. Vivere da protagonista il ritorno in B e la vittoria della Supercoppa è stato strepitoso, penso di aver passato la stagione più bella da quando gioco a calcio».E dire che tutto era cominciato tra mille difficoltà. «Sapevo che avrei trovato delle insidie, ma appena mi è stata proposta l’opportunità di poter tornare a Padova non ci ho pensato un secondo. E sono felice di essermi riavvicinato ai tifosi».Tante volte nel calcio si parla, anche in maniera retorica, della forza del gruppo. Ma il segreto di questa stagione sembra proprio essere stato l’affiatamento tra i giocatori e lo staff. «È così. Anche le altre volte in cui avevo vinto il campionato, a Pisa e Salerno, avevo fatto parte di un gruppo unito, ma in questa occasione c’è stato proprio un legame speciale. Stavamo sempre assieme, anche con le famiglie, e nel calcio è sempre più raro».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Andato in scena nella giornata di ieri a Milano un incontro fra Padova e Cagliari, rappresentati rispettivamente dai due direttori Marcello Carli e Giorgio Zamuner. Si è parlato di Alessandro Capello, 13 gol nell’ultima stagione in maglia biancoscudata, che il Padova chiede anche per il prossimo campionato in Serie B, forte della disponibilità del giocatore. Il Padova vuole anche un premio di valorizzazione e col Cagliari si sta trattando. Il club isolano ha aperto al possibile rinnovo del prestito, ma prima vuole rinnovare il contratto a Capello. Porte chiuse, al momento, per Melchiorri: il Carpi ha la priorità e il diritto di riscatto, Melchiorri guadagna molto e la strada è a dir poco in salita. A queste cifre, le possibilità sono vicine allo zero. Un altro canale aperto, riguardante il mercato giovanile, è con il Sassuolo. Il club di Giorgio Squinzi sta decidendo la strategia futura per quanto riguarda le figure di allenatore e direttore sportivo, visto che sia Giuseppe Iachini che Guido Angelozzi sono in bilico. Ma intanto si è già parlato di diversi profili: oltre a Luca Ravanelli, per il cui rinnovo esiste già un accordo di massima e a Ettore Gliozzi, già a Padova da gennaio a giugno, piacciono molto al Padova il difensore croato Martin Erlic e il centrocampista Jeremie Broh, con un’esperienza nel Pordenone e protagonista come Erlic nell’ultima stagione al SudTirol, con cui sta disputando i playoff. […]