Ore 20.30 – (Il Piccolo) La Triestina stringe i tempi per la scelta del nuovo allenatore che si siederà sulla panchina alabardata nella prossima stagione. Il primo obiettivo, come noto da giorni, è sempre Massimo Pavanel, che la scorsa settimana si è liberato da Arezzo dopo aver portato alla salvezza la squadra toscana in una situazione molto difficile. Quasi certamente sarà domani la giornata dell’incontro tra il tecnico e Mauro Milanese: i due faranno il punto della situazione e si cercherà di verificare se esistono le condizioni per un matrimonio che già la scorsa stagione fu molto vicino a essere celebrato. Molto già da questo incontro si saprà se sarà fumata bianca o fumata nera, perché Milanese è intenzionato a risolvere presto e senza tanti indugi la questione della panchina con un impegno biennale, per poi procedere a lavorare sul mercato. I rumors dicono che a Pavanel negli ultimi giorni hanno fatto la corte anche Verona, Pordenone e Sambenedettese, ma la Triestina a quanto pare resta ancora in pole. Se per caso dovesse saltare l’opzione Pavanel, i nomi delle alternative restano più o meno gli stessi, con Drago e Gautieri su tutti. A questi si sarebbe aggiunto sul taccuino anche il nome di Gaetano Auteri, ultime stagioni al Matera dopo aver allenato Benevento, Latina, Nocerina, Catanzaro e Siracusa. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Eloquenti le parole del direttore sportivo Enrico Busolin, che non può che raccontarci la sua amarezza per questa situazione. «Adesso come adesso, non possiamo fare nulla – ha spiegato – stiamo aspettando la risposta del presidente, che per certo non possiamo biasimare. Dev’essere una scelta estremamente complessa, che coinvolge tanti fattori, e nel caso in cui decidesse di mollare lo capirei perfettamente, perché so cosa gli sono costati questi anni, sotto ogni punto di vista». L’ipotesi che emerge è quella che Serena stia aspettando una risposta, anche se non è chiaro riguardo a cosa. «Questi giorni di tempo che si è dato potrebbero significare che lui stia attendendo un riscontro, anche se non so su che fronte. Potrebbe essere il Comune, potrebbe essere una persona che potrebbe diventare suo socio, ma questo non lo so. Posso solo dire che sarebbe un peccato che il progetto si fermasse, e sarei disposto anche ad andarmene per impedirlo. Nel caso in cui arrivasse una figura ad affiancare il presidente che avesse già un suo direttore sportivo, io mi farei da parte senza battere ciglio, ma entusiasta del fatto di sapere che ci sarebbe continuità a quanto fatto fino ad oggi». […] E nel caso in cui si proseguisse l’avventura, il ds è pronto a mettersi al lavoro anche se i tempi diventerebbero davvero molto stretti. «Anche se l’ok arrivasse il 10 giugno, con tutte le difficoltà che questo inevitabilmente comporterebbe, sarebbe fantastico. È un’idea che un po’ mi spaventa, ma allo stesso tempo mi stimola molto, e mi auguro davvero che si possa avverare».
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Si salvano Mirko Stefani e Stefano De Agostini, due totem ai quali il Pordenone, con qualsiasi tecnico in panchina, non può e non potrà rinunciare. Il resto della difesa però è tutto sulla graticola, complice una stagione in cui nonostante un buon numero di gol segnati non si è riusciti a far corrispondere una retroguardia ermetica, né in casa, né in trasferta. E i nomi in ballo sono tanti, dal momento che quasi nessuno ha dato a Colucci e Rossitto le garanzia che i due allenatori andavano cercando. Il ruolo da rifondare è senza dubbio quello della spalla di Mirko Stefani. Anche il capitano non è sempre stato perfetto, ma è uno sempre presente e non gli si può chiedere il percorso netto ogni anno. Hanno preoccupato di più le prestazioni dei suoi compagni di difesa. Si parta proprio dal settore centrale. Alessandro Bassoli e Giulio Parodi si sono alternati. Il primo è arrivato in estate, mentre il secondo ha prolungato il suo impegno a Pordenone dopo una stagione di rodaggio con Bruno Tedino in panchina. Nessuno dei due, tuttavia, ha dimostrato di saper stare al passo con il guru Stefani: sia Parodi che Bassoli hanno commesso troppi errori e spesso questi sono costati cari. Ora la società valuterà, supportata dal nuovo allenatore, se tenere uno solo dei due centrali, oppure se virare con decisione verso altri profili. Di certo non pioveranno conferme immediate e incondizionate. Michele De Agostini attende il rinnovo di contratto. Non ci dovrebbero essere particolari problemi, perché la società si fida dell’esterno udinese e privarsene non sarebbe una grande idea in vista della prossima stagione. Il numero 3 neroverde rappresenta l’unica vera certezza sulle fasce, mentre anche Giovanni Formiconi si è dimostrato altalenante. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Zironelli, Zanetti, Pavanel, Coppitelli, D’Angelo, Italiano: sono i nomi accostati alla panca del Pordenone negli ultimi 5 giorni, ossia da quando l’ufficio stampa neroverde ha ufficializzato il divorzio da Fabio Rossitto. Sembra quasi che la società abbia lasciato le certezze per avventurarsi nell’incertezza. «Tranquilli – rassicura subito il popolo naoniano Mauro Lovisa -, abbiamo le idee chiare e sappiamo cosa dobbiamo fare». Re Mauro non nasconde i sondaggi fatti con più tecnici, ma ribadisce le caratteristiche che dovrà avere l’uomo destinato al compito di tramutare in realtà il sogno della B. «Sarà un mister che ha già fatto la categoria e quindi la conosce e che proporrà un gioco propositivo e auspicabilmente spettacolare». Identikit che porta a Mauro Zironelli. Il presidente non conferma, ma sorride. […] «Vogliamo cambiare filosofia di gioco – riprende re Mauro -. Altrimenti ci saremmo tenuti Rossitto che, pur giocando in maniera tradizionale, ha fatto molto bene». Restano D’Angelo e Italiano. Lovisa ammette di aver seguito più volte il pilota dell’Arzichiampo nel corso della stagione di Lega D che si sta concludendo con i playoff. Italiano però, così come D’Angelo (è ancora vivo nel popolo neroverde il piacevole ricordo dei 6 gol rifilati in diretta tv dal Pordenone di Tedino al Bassano, guidato proprio da lui), entrerebbero eventualmente in gioco qualora la pista che porta a Zironelli dovesse rivelarsi impraticabile. Rimane bloccato il mercato. «Prima di operare – spiega Lovisa – dobbiamo trovare l’accordo con il nuovo mister, che collaborerà nella scelta dei giocatori da confermare e di coloro che verranno a rinforzare la rosa. Quest’anno non vogliamo assolutamente sbagliare nulla». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il suo futuro a Pordenone è incerto, nonostante abbia ancora un anno di contratto. Secondo molti avrebbe potuto fare ben di più. Tuttavia le cifre parlano chiaro: nonostante sia stato fuori per una parte di stagione, Federico Gerardi è stato il capocannoniere dei ramarri. Con 7 gol segnati in 24 gare il centravanti pordenonese si è issato in testa alla speciale classifica di squadra. Un dato che, da un lato, testimonia a livello numerico un discreto rendimento; dall’altro fa capire la fatica da parte del team di segnare tramite il reparto offensivo, considerato che il bomber è stato un attaccante rimasto ai box da novembre sino a febbraio (e poi mai pienamente recuperato).Gerardi ha segnato cinque dei suoi sette gol in avvio di stagione: le vittime sono state Alto Adige, Bassano, Teramo, Albinoleffe e Mestre, rivali bucate tra settembre e ottobre. Poi più nulla sino a marzo, complice l’infortunio alla spalla rimediato a Fermo nell’ultima domenica di ottobre. Gli ultimi centri sono stati messi a segno con la Reggiana in casa (il 25 marzo). L’attaccante ha accusato spesso problemi fisici e la sua permanenza per la prossima successiva, dipenderà anche dal tecnico che guiderà la squadra (sempre considerando il secondo anno di contratto).Hanno chiuso alle sue spalle, con 6 gol, Patrick Ciurria e Simone Magnaghi: quest’ultimo ha timbrato però una rete ai playoff. Pure il loro destino sarà deciso dal futuro trainer del Pordenone, anche se Ciurria, classe 1995, può interessare a molte squadre di serie B considerato il curriculum (ha segnato 5 gol nel girone d’andato) e il fatto che in cadetteria la prossima stagione sarà ancora giovane. […]
Ore 16.00 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento.
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Fabio Rossitto ha chiuso ufficialmente da qualche giorno la sua terza parentesi alla guida del Pordenone. Nel corso della sua ultima esperienza in neroverde, ha totalizzato dodici panchine – undici di campionato e una di playoff – collezionando quattro vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte. L’affermazione più significativa è stata sicuramente quella in casa con la Reggiana, un 4-3 inflitto a una squadra che in quel momento occupava il terzo posto.Il suo bilancio totale al timone dei ramarri parla di 66 partite, 21 vittorie, 15 pareggi e 19 sconfitte, per una media di 1,18 punti a gara. Nella sua prima volta a Pordenone, da gennaio a maggio del 2013 in serie D, Rossitto ha fatto segnare 9 successi, 6 pareggi e 3 ko in 18 incontri; nella sua seconda esperienza in neroverde, da novembre 2014 a maggio 2015 in serie C, il tecnico ha ottenuto 8 affermazioni, 5 pareggi e rimediato 11 rovesci in 24 match. […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Sembrava quasi fosse lui il primo a non voler rimanere alla guida del Pordenone. Oggi invece si attesta che il suo desiderio sarebbe stato di continuare. «Sì, sarei partito volentieri dall’inizio. Ma ho accettato con serenità la decisione del club. Ringrazio il Pordenone e rimarrò suo tifoso». Fabio Rossitto parla per la prima volta dopo la fine del rapporto con i neroverdi, che ha allenato, per la terza volta in carriera, dallo scorso febbraio al 10 maggio, giorno in cui la squadra è stata eliminata al primo turno dei playoff di serie C dalla FeralpiSalò. «E’ andata così – afferma -. Sono convinto che i ramarri ripartiranno con una squadra per essere protagonisti». Rossitto, che mesi sono stati quelli appena passati? «Belli e intensi. Non era facile risollevarci. Ce l’abbiamo fatta grazie al lavoro e in virtù della disponibilità della squadra, che non smetterò mai di ringraziare. Sono contento di ciò che è stato fatto: onestamente, non potevamo fare di più. Il gruppo era stanco, soprattutto mentalmente. E poi è uscito con la Feralpi, una squadra che sta facendo bene (è agli ottavi, ndr)». La società le ha comunicato subito la scelta di non continuare con lei. Se l’aspettava, giusto? «Sì, ero già contento mi avesse richiamato. Vuol dire che aveva fiducia in me. Ero convinto che la famiglia Lovisa avesse voglia di cambiare, ma dentro di me la speranza di rimanere l’ho sempre coltivata. Sono contento però di com’è finita: stavolta ci siamo lasciati bene. Ringrazio sia la proprietà sia i tifosi, che porterò con me in ogni momento». […] E lei cosa farà adesso? «Aspetto la chiamata giusta (sulle sue tracce Reggina e Monopoli, e pare anche la Triestina, ndr). Ma ripeto: al Pordenone sarei rimasto volentieri…».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tifosi in fibrillazione e pronti alla volata per non mancare a Venezia-Perugia. La capienza del Penzo è di 7.426 posti e, tolti i 1.356 del settore ospiti, sono 6.070 quelli a disposizione degli appassionati arancioneroverdi. Un numero improvvisamente esiguo e che ha spinto molti a muoversi fin da ieri mattina, con il telefono della sede del Venezia Fc preso d’assalto per la richiesta di informazioni. La prevendita avrebbe dovuto aprire i battenti ieri a mezzogiorno, in realtà però il Venezia ha dovuto attendere la pubblicazione del comunicato ufficiale con il quale la Lega B omologa i risultati delle ultime partite giocate e, quindi, il programma delle gare dei playoff. Dopo il viaggio a vuoto di parecchi tifosi, recatisi in sede ma tornati inevitabilmente a casa senza biglietto, la situazione si è sbloccata nel pomeriggio e la prevendita ha aperto i battenti verso le ore 17. Già domenica la società aveva diffuso le modalità d’acquisto, essendo scaduti gli abbonamenti stagionali: qualche rimostranza non è mancata, giunta al nostro giornale e al Venezia stesso per il ridotto riservato agli Under 30 e alle donne superiore rispetto a quello delle ultime partite; prezzo che comunque per tutta la stagione è stato variabile a seconda dell’importanza della partita e dell’avversario. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quasi in 90 mila hanno spinto gli arancioneroverdi ai playoff, tifosi mai così numerosi al Penzo dai tempi della A. Lo 0-0 con il Pescara ha chiuso la regular season della Serie B, categoria alla quale il Venezia domenica esordiente tra le mura amiche negli spareggi-promozione in gara secca contro il Perugia (ore 20.30) si accostava quest’anno dopo 13 stagioni, nel sommerso della Serie C, del dilettantismo e dopo tre fallimenti societari nell’arco di un decennio. Il ruolo da protagonista che la matricola di Pippo Inzaghi (ieri squalificato per una giornata per espressione blasfema) ha avuto il merito di ritagliarsi è servito per richiamare fino a Sant’Elena 88.186 spettatori, vale a dire 30 mila in più rispetto alla trionfale Lega Pro 2016/17. Per trovare un’affluenza totale più numerosa bisogna tornare indietro addirittura all’ultima Serie A 2001/02, quando gli oltre 142 mila complessivi furono comunque parecchio inferiori rispetto alle precedenti stagioni nella massima categoria, quella 1998/99 (184 mila) e quella 1999/2000 (162 mila). Con i poco meno di 5.500 spettatori di venerdì scorso la media stagionale è salita a 4.200 ad uscita, la più alta degli ultimi 11 campionati, un’enormità paragonati ai picchi negativi ancora recenti dell’era-Korablin, come i 17.431 sommati in tutta la Lega Pro 2013/14 e i 1.122 di media dell’anno successivo nella stessa categoria, punto più basso dall’epoca arancioneroverde dal 1987. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Pippo Inzaghi è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo della Serie B. Questa la conseguenza dell’espulsione di venerdì scorso contro il Pescara. Una decisione presa, si legge nel comunicato della Figc, «per avere, al 15′ del secondo tempo, proferito un’espressione blasfema». In sala stampa, al termine della gara con il Pescara, il tecnico si era soffermato sull’episodio dell’espulsione. «L’arbitro mi ha detto che ha sentito una bestemmia, ma io non bestemmio mai» ha spiegato il tecnico dopo l’episodio «ho detto un’altra cosa». Quel che fa testo è il referto arbitrale, al Venezia la decisione se presentare o meno ricorso. […] Una giornata di squalifica anche per Nicolas Frey, che con il Pescara ha rimediato la quinta ammonizione della stagione, vengono invece azzerate nei playoff le diffide di Bruscagin, Cernuto e Litteri. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Bari-Cittadella continua a giocarsi al di fuori del campo. E i toni si scaldano sempre di più. Ieri a margine dell’assemblea di Lega a Milano, il Cittadella ha fatto sentire la propria voce anche al presidente Mauro Balata. «Venerdì abbiamo presentato un’istanza alla Federcalcio, chiedendo di avere una celere risposta in merito al deferimento del Bari, così da poter disputare i play off in maniera regolare. Ora – sottolinea il direttore generale Marchetti – abbiamo sottoposto la stessa richiesta alla Lega di B e al suo presidente Balata». Come ha ricordato il patron Andrea Gabrielli, il compito della Lega dovrebbe essere quella di tutelare le società. «Ed è quello che auspichiamo tutti noi – sottolinea Marchetti – Già domani (oggi per chi legge, ndr), il presidente Balata si dovrebbe muovere in maniera rapida». Il Cittadella non intende quindi aspettare il rinvio a giugno della sentenza del tribunale Federale. «Mi auguro che tutto si svolga velocemente e regolarmente, viceversa il Cittadella agirà per tutelare i propri interessi», ha concluso Marchetti. […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) La data è fissata e anche la sede: il primo turno dei playoff vedrà molto probabilmente il Cittadella di scena allo stadio San Nicola di Bari sabato 26, alle ore 18. Ma l’accento va posto su quel “molto probabilmente”. Perché, nel giro di un paio di giorni, tutto può succedere. Dopo aver presentato un’istanza scritta alla Figc lo scorso week end, ieri la società granata ne ha inoltrata una seconda alla Lega B, nel corso dell’Assemblea straordinaria che si è tenuta nella sede di via Rosellini, a Milano. Il contenuto è riassunto dal direttore generale Stefano Marchetti, presente all’incontro assieme all’amministratore delegato Mauro Michelini: «Quello che abbiamo chiesto è che venga presa una decisione dal Tribunale Federale nei tempi dovuti o che venga spostata la data dei playoff. Il presidente della Lega B, Mauro Balata, si è fatto carico di richiedere un’accelerazione alla Federazione, speriamo che una risposta arrivi nel giro di uno o due giorni. Tengo a precisare che non abbiamo assolutamente nulla contro il Bari e che ci saremmo comportati allo stesso modo se al posto della società pugliese ce ne fosse stata un’altra qualsiasi: quello che chiediamo è, semplicemente, il rispetto delle regole. Peraltro, se è tutto a posto nei conti, credo che lo stesso Bari abbia tutto l’interesse di arrivare ad una sentenza quanto prima». […] Al termine dell’Assemblea lo stesso Balata ha commentato così la situazione: «C’è la speranza che si possa sollecitare una definizione del procedimento in tempi più rapidi. Il Cittadella non ha fatto censure verso altre società, ma ha solo detto, e lo dico anch’io, che bisogna essere più rapidi. Procedimenti come quelli per le scadenze della Covisoc dovrebbero essere velocizzati il più possibile, soprattutto in questa fase del campionato, così da dare certezza e garanzie di regolarità alle società e più serenità a tutti», ha spiegato il presidente della Lega, avvocato che ha avuto incarichi nella Procura Federale. «Io vengo dagli organi della giustizia sportiva: tali fattispecie, quando impattano sui momenti decisivi del campionato, vanno definite prima». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Alla ripresa degli allenamenti al centro sportivo del Tombolato, Roberto Venturato vuole evitare di rinfocolare ogni polemica e si limita a dirsi stupito per essere stato tirato in ballo dal Bari: «Venerdì sera, dopo la partita con la Pro Vercelli, ho solo detto che arrivare ad una sentenza a playoff in corso di svolgimento non mi pare coerente con quanto dice il regolamento. Dopodiché, se dovremo andare al San Nicola sabato, cercheremo di interpretare la gara al meglio».Il tecnico del Citta pensa soprattutto a giocarsi una sfida tanto importante quanto delicata, quale che sia lo stadio chiamato ad ospitarla. Dal campo arrivano, per fortuna, buone notizie: sia Manuel Iori che Luca Vido ieri pomeriggio hanno lavorato regolarmente con i compagni, cosa che ha fatto anche Matteo Liviero. Non ci dovrebbero dunque essere riserve circa l’impiego almeno dei primi due. La settimana di allenamenti è stata programmata regolarmente, come se la partita dei playoff si giocasse, appunto, sabato 26: il gruppo si allenerà di pomeriggio e solo sulla seduta di venerdì resta un sostanziale punto di domanda, che sarà tolto quando si saprà se sarà necessario o meno prendere l’aereo per la Puglia. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Piano piano negli allenamenti mi sono sentito però sempre meglio fino a quando ho avuto l’opportunità di entrare nel derby d’andata con la Triestina: si è fatto male Madonna, l’allenatore mi ha messo dentro e poi ho sempre giocato». Battendo la concorrenza di compagni più navigati. «Ci speravo, mi sono sempre allenato nella speranza di giocare. Il tecnico mi ha dato la possibilità, l’ho sfruttata al meglio ed è andata bene. È stata un’annata bellissima nella quale mi sono preso tante soddisfazioni. Devo ancora realizzare quello che ho fatto: ci sono grandi giocatori che devono ancora vincere il loro primo campionato, io ho avuto la possibilità di riuscirci alla prima occasione. È incredibile, ho ricevuto i complimenti da tutti i miei ex compagni del Sassuolo». Prima di tornare a vestire i colori biancoscudati, è previsto che con il Sassuolo prolunghi il contratto. Poi si potrà rinnovare il prestito secco. «Io ho già chiesto se posso rimanere al Padova un altro anno. So che la società ha intenzione di tenermi – sottolinea Ravanelli – e io ho dato la mia disponibilità perché mi va benissimo. Adesso tocca ai due club mettersi d’accordo. Per me, ripeto, non c’è problema. Spero nella prossima stagione di giocare sempre con il Padova». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un anno fa giocava nella formazione Primavera del Sassuolo, oggi è uno dei giovani più promettenti in circolazione. Della serie, come le bruciare le tappe in pochi mesi. Ne sa qualcosa Luca Ravanelli, autentica rivelazione della stagione biancoscudata, tanto da ritagliarsi un ruolo da protagonista alla sua prima esperienza con i grandi nella cavalcata culminata con l’approdo in serie B. […] «Sono venuto al Padova per farmi le ossa. Sapevo di essere arrivato in una società ambiziosa che puntava in alto. E mi sono detto: provo a giocarmi le mie carte e vedrò come andrà. Ho cercato di sfruttare le mie occasioni quando sono capitate». Diciamo che le ossa se le è fatte alla svelta, diventando un titolare fisso. Spartiacque della sua stagione è stato l’infortunio a Madonna: da quel momento è entrato nell’undici base e non ne è più uscito, se non per qualche gara per infortunio. «È vero. Fino a novembre è stata molto dura perché ho subito soprattutto l’impatto fisico con gli avversari e i ritmi di questa categoria.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Spedizione milanese domani per Giorgio Zamuner in ottica mercato: Il direttore generale ha in agenda una serie di faccia a faccia con i colleghi di altri club per sondare il terreno: Atalanta, Cagliari ed Empoli alcuni degli interlocutori. […] Nel suo giro milanese Giorgio Zamuner incontrerà, come detto, anche i dirigenti dell’Empoli: top secret al momento i giocatori che potrebbero interessare. Visto però che il Padova è alla ricerca di un play davanti alla difesa, un nome spendibile potrebbe essere Castagnetti che nelle ultime tre stagioni ha centrato altrettante promozioni: quest’anno coi toscani, e nei due anni precedenti con la Spal. Ci sarebbe però da superare l’ostacolo dell’ingaggio. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E anche con la piazza padovana il rapporto è rimasto ottimo.«Conservo un feeling particolare con i biancoscudati. Nel 2011, per esempio, andai a vedere una partita di pre-campionato della squadra di Calori, in ritiro, e mi nascosi. Ma qualcuno mi notò e alcuni tifosi mi dedicarono anche un coro. Mi fece molto piacere, vuol dire che sotto l’aspetto umano ho lasciato qualcosa». Dopo l’esperienza di Padova ha fatto tanta altra gavetta in Serie C, prima di trovare finalmente la B al termine di questa stagione con il Lecce.«È come se si fosse chiuso un cerchio, coinciso anche con la promozione del Padova. Ho provato una soddisfazione enorme, sono stati giorni di grande gioia, ma adesso sono già proiettato al futuro. Devo voltare pagina e cercare di progredire ancora con il Lecce. L’anno prossimo mi farà molto piacere tornare a Padova, con la serenità di chi si è finalmente levato di torno l’inferno della C. Una categoria che né Lecce né Padova meritavano». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il destino, come spesso gli capita, riserva incroci molto particolari. L’ultima partita della trionfale stagione biancoscudata sarà giocata contro il Lecce e metterà in palio sabato prossimo al “Via del Mare” la Supercoppa di Serie C. E proprio nell’anno in cui riconquista la Serie B, il Padova ritrova per la prima volta da avversario il direttore sportivo che aveva conquistato la precedente promozione tra i cadetti. Senza, però, potersela gustare un momento. Il ds del Lecce è infatti Mauro Meluso, che si è seduto dietro la scrivania di viale Rocco dal 2006 al gennaio 2009, quando venne licenziato dal presidente Cestaro. «E cinque mesi dopo la squadra che avevo costruito vinse i playoff», sottolinea oggi. «Vinsi il campionato, ma mi fu tolta la possibilità di festeggiare e per me resta un grande rammarico. Quella squadra era il frutto del mio lavoro e all’epoca ci rimasi molto male. Ma alla fine Cestaro fu un signore, pochi giorni dopo la promozione mi chiamò per ringraziarmi».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Ieri i biancoscudati sono tornati alla Guizza in vista dell’ultima settimana di allenamenti. Difficilmente Bisoli recupererà gli infortunati e così resteranno ancora ai box Guidone, Mandorlini, Gliozzi, Madonna e Mazzocco. Si allena ancora a parte per un problema muscolare anche Zambataro, le cui condizioni verranno valutate in questi giorni. Questa settimana sedute fissate sempre al Centro Geremia alle 16 e partenza per Lecce nel primo pomeriggio di venerdì. Dopo la gara di Supercoppa, scatterà immediatamente il “rompete le righe”.