Live 24! Padova, altro giro altro allenamento alla Guizza: a ranghi ridotti, ma con la consueta grinta…

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Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Il segreto è l’alchimia». Lo dichiara Matteo Tomei, che non ha cambiato mestiere per trovare la famosa pietra filosofale. Ma, respirando di nuovo aria di casa, non può fare a meno di ricordare il clima nello spogliatoio neroverde nei due anni di Bruno Tedino, caratterizzati da altrettante semifinali playoff. […] «Rivedere il Bottecchia è stato come rivivere le emozioni delle due splendide cavalcate verso le semifinali del 2016 e del 2017. Percorsi esaltanti, costruiti non solo sul valore dei giocatori e sugli schemi di Tedino, ma anche e soprattutto sull’amicizia che era nata tra noi. È stato un vero peccato si rammarica perché sono convinto che al terzo tentativo avremmo agguantato la B». Tomei ha seguito da lontano anche le vicende dei ramarri di questa stagione. «Sì, non solo attraverso i giornali e i siti web. Siamo rimasti amici, noi vecchi del Pordenone: mi sento spesso con Mirco Stefani, Salvatore Burrai, Michele De Agostini ed Emanuele Berrettoni. Non è stata una stagione da buttar via. Tutt’altro. La prima parte è stata impreziosita dal cammino in Tim Cup. Del successo a Cagliari e della straordinaria partita a San Siro con l’Inter persa solo ai rigori parlavano tutti, anche in Sicilia. Poi è successo qualcosa. Con Rossitto però il Pordenone è tornato a essere squadra. Non che Leo Colucci fosse meno bravo: i ragazzi mi hanno detto che era un ottimo tecnico. Non tutti però hanno capito il suo modo di gestire i rapporti umani. Rossitto invece da questo punto di vista è un maestro e ha saputo ricreare il feeling con la squadra». […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Gran parte del popolo neroverde resterebbe probabilmente volentieri sull’usato sicuro, rappresentato nella circostanza da Fabio Rossitto. Vedremo se alla fine trionferà la saggezza contadina che Mauro Lovisa tante volte ha esaltato come dote essenziale del suo successo da imprenditore, oppure la stravaganza del voler cambiare ancora registro, tipica di troppi presidenti padri-padroni. Costi quel che costi. Tanto poi, se va male, c’è sempre un Crociato pronto a darti una mano. Non dovremo probabilmente attendere troppo per conoscere come andrà a finire la vicenda. Oggi Stefani e compagni si ritroveranno al De Marchi alle 15 per l’ultima sgambata della stagione 2017-18 e per i saluti di rito ai tifosi che vorranno ancora una volta essere loro vicini. In serata, sempre al De Marchi (salvo cambi di programma dell’ultima ora), ceneranno insieme. Quanti di loro si ritroveranno poi anche nel ritiro precampionato di Arta Terme? Difficile da dire. Subito dopo Rossitto, i primi ad andare a colloquio con Lovisa dovrebbero essere Emanuele Berrettoni e Stefano De Agostini, i cui contratti sono in scadenza. Re Mauro ha già detto che il rinnovo è garantito. Staremo a vedere i tempi. Cambiare guida tecnica e rivoluzionare la squadra a ogni estate difficilmente porta frutti. Lecce e Livorno hanno lavorato quasi con lo stesso organico per due stagioni, finendo promossi in B quest’anno. Lovisa a inizio marzo aveva indicato la strada: «Confermerò gli elementi chiave aveva detto e costruirò una squadra con otto vecchi e tanti giovani, cinque dei quali provenienti dalle nostre giovanili. Il nostro modello sarà l’Atalanta». […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Mestre – parola del suo presidente Stefano Serena – «non ha ancora ricevuto alcuna offerta ufficiale per il mister». Probabilmente arriverà presto. Perché oggi il Pordenone si incontra per concludere il rapporto con Fabio Rossitto e, successivamente, sferrerà il primo attacco per Mauro Zironelli, tecnico che il massimo dirigente Mauro Lovisa apprezza da molti anni e ora vuole avere alle sue dipendenze. Un trainer che pratica un calcio offensivo, come piace al numero uno dei “ramarri”, e in grado di valorizzare i giovani. L’ideale per il nuovo ciclo, che vede il club intenzionato a disputare un campionato di serie C di spessore puntando anche sul proprio vivaio. […] Il club neroverde non avrà però vita facile: il Mestre non mollerà facilmente il suo allenatore. Inoltre bisognerà convincere lo stesso “Ziro”, che a quanto pare è ambito anche da club di categoria superiore. Sarà una trattativa da condurre con calma, perché sono tanti gli aspetti da concordare. Prima la società neroverde vuole congedarsi ufficialmente da Rossitto. Entrambi le parti vogliono lasciarsi in ottimi rapporti prima di intraprendere altre strade.

Ore 17.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento. Ora i Biancoscudati saranno impegnati per una serie di rilevazioni effettuate dall’Università di Padova.

Ore 17.00 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto.

Ore 16.40 – Qui Guizza: a parte Guidone, Pinzi e Zambataro. Assenti Gliozzi, Sarno, Guidone e Mazzocco.

Ore 16.20 – Qui Guizza: lavoro atletico.

Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] E la vigilia dei playout che si giocheranno con il Santarcangelo è già incandescente. «La Lega non ha competenze per quanto riguarda gli organi di giustizia sportiva — ha spiegato ieri il presidente della Lega di serie C Gabriele Gravina — quindi non mi permetto di intervenire su quanto deciso. So per certo, però, che la società presenterà ricorso al Coni e se mi arriverà comunicazione entro un tempo lecito, bloccherò i playout. Se paragoniamo le due situazioni, col Vicenza che ne ha fatte di tutti i colori, trovo quella del Santarcangelo molto ingiusta, perché la nuova società ha dimostrato una straordinaria puntualità nei pagamenti. Diciamo che è caduta su una buccia di banana la quale ha prodotto una situazione che non meritava». Parole, che poi la Lega con un comunicato ha spiegato essere state strumentalizzate, che hanno trovato la replica del curatore Nerio De Bortoli. «Il Vicenza durante l’esercizio provvisorio ha provveduto a rispettare tutti i termini imposti dal sistema licenze nazionali relativamente al pagamento di quanto dallo stesso richiesto. Sono certo altresì che le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gabriele Gravina, al quale tutto il Vicenza riconosce da sempre professionalità, competenza, equilibrio ed imparzialità, non volessero e non possano in alcun modo condizionare le due gare di playout».

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Acquisizione del Vicenza, si ricomincia. Ma non con una terza asta dopo che le prime due sono andate deserte (quindi con un bando formalizzato dal tribunale), bensì con l’«invito» del tribunale stesso agli interessati a presentare una proposta di acquisto depositando la cifra in assegni (rimangono gli importi di 1,47 milioni in caso di permanenza in serie C e di 1,1 milioni se dovesse esserci retrocessione in D). Che la proposta di acquisto del Lane depositata la settimana scorsa extra-asta dal patron di Otb e del Bassano Renzo Rosso avesse spostato gli equilibri era ovvio, ancora più che gli addetti ai lavori rivedessero termini e condizioni per favorire la cessione del club rispettando la regola della competitività. La conferma è arrivata dal documento a firma del giudice Giuseppe Limitone e del curatore Nerio De Bortoli. Un «invito a presentare offerte irrevocabili libere» per l’acquisto del Vicenza o «di rami aziendali nelle sue diverse articolazioni e consistenze, compresa l’ipotesi di conservazione o meno della serie C nonché del titolo sportivo». Mr Diesel, quindi, non potrà appoggiarsi direttamente alla proposta presentata venerdì scorso ma dovrà ripresentare offerta e assegno (era di 1,1 milioni di euro) in cancelleria. La scadenza per depositare le offerte da parte di «soggetti imprenditoriali, italiani o internazionali, comunque con sede a Vicenza», è il 28 maggio alle 12, quindi a playout finiti. Il giorno dopo si apriranno le buste. E se ce ne sarà una solo, quella di Rosso, i giochi si chiuderanno con assegnazione decisa (sempre che ci siano i requisiti richiesti). Se invece le proposte dovessero essere di più si terrà subito una gara davanti al giudice delegato, con rialzo minimo di 50mila euro, partendo come base d’asta dalla più alta offerta ricevuta. […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Da ieri ci sono due certezze in più. La prima è che il «nuovo» Vicenza, se la proprietà andrà davvero a Renzo Rosso, non ripartirà dalla serie B. La seconda, direttamnete agganciata alla prima, ovviamente, è che il Bassano esce dai playoff dopo il ko 1-0 al Mapei Stadium con la Reggiana. Un ko, a ben guardare, difficilissimo da digerire, dopo tre legni colpiti e un primo tempo dominato in lungo e in largo. Una partita quasi surreale, quella di ieri, con una squadra in qualche modo «delegittimata» dal suo patron in prospettiva futura (vista la fusione fra i due club che ha in mente Rosso) che tuttavia ha avuto il merito di crederci fino in fondo e di giocare una buona partita. Come a Meda, Giovanni Colella aveva a disposizione un solo risultato su tre, la vittoria, in virtù del peggior piazzamento in classifica. Ma stavolta l’epilogo è stato più amaro, con nessun gol segnato, l’attacco inceppato (e sfortunato) e la rete in contropiede di Cesarini a sancire l’1-0. E così, mentre sui social si combatteva fra ironie e sfottò un’altra battaglia per il campanile e la sopravvivenza, il Bassano ha ricevuto la spinta pure di molti tifosi vicentini, che per ovvi motivi speravano in un’impresa giallorossa. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’etichetta di matricola terribile calza a pennello per un Venezia capace, da neopromosso, di immischiarsi nella bagarre per salire in Serie A. La partita di venerdì al Penzo contro il Pescara (ore 20.30) servirà per stabilire la posizione nella griglia di partenza, un dettaglio evidentemente secondario per gli addetti ai lavori che hanno individuato proprio nel team di Pippo Inzaghi la squadra rivelazione della Serie B. Un riconoscimento consegnato al Gran Galà Top 11 di Rimini nelle mani di Leandro Rinaudo e Marcello Falzerano, premiati come miglior direttore sportivo e miglior centrocampista. Un tris di premi diventati una sorta di assist per un Davide Marsura che fa il punto della situazione, dopo il pesante e inatteso 5-1 incassato a Cremona. «Una brutta sconfitta, certo, ma che non basta per far passare in secondo piano quattro mesi di prestazioni e vittorie ribatte l’attaccante . Da gennaio a maggio abbiamo sbagliato due sole partite, ci può stare e per questo non direi che col Pescara dobbiamo rialzarci, proprio perché il ko di Cremona non scalfisce in alcun modo le tante cose buone fatte sin qui».
Il ventiquattrenne manifesta una grande fiducia sia in vista del match con gli abruzzesi, sia in vista dei playoff. «Il Pescara deve ancora salvarsi, se noi però giochiamo da Venezia allora non siamo secondi a nessuno. Nel girone di ritorno siamo molto migliorati, proprio la gara di andata all’Adriatico era stata tanto buona quanto sfortunata, con tre pali e il loro gol pescato da Valzania con un tiro da fuori poco prima del 90′. La Serie A? Beh, di sicuro non andremo agli spareggi per perdere, l’obiettivo sarà comunque cercare di arrivare più avanti possibile».
Venerdì al Penzo anteprima del clima-playoff. «È da un po’ che sul campo lo respiriamo, anche prima di Cremona perché pure Novara e Pro Vercelli si giocavano la vita. Dispiace per un ko dalle proporzioni esagerate, ma ora conta solo allenarsi bene perché tutti assieme abbiamo grandi obiettivi da raggiungere». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «E’ un grande onore ricevere questo premio – ammette Rinaudo – sono alla prima esperienza come direttore sportivo, il fatto di essere stato eletto da chi sta tutti i giorni sul campo a lavorare come migliore della categoria è un orgoglio e una soddisfazione. Abbiamo una grande società e un grande presidente, tutti insieme stiamo lavorando per raggiungere un obiettivo eccezionale se consideriamo da dove siamo partiti. Sono convinto che la sconfitta di Cremona sia stato soltanto un episodio e che ripartiremo subito». Molto emozionato pure Marcello Falzerano, che ha scalato settimana dopo settimana tutte le classifiche di rendimento. «Il mister mi ha dato tanta fiducia — ha detto a Rmc Sport — e questo mi ha aiutato a trovare la condizione giusta per far bene. Abbiamo raggiunto un grande traguardo come sono i playoff e proveremo a fare bene. Dove riusciremo ad arrivare ancora non lo so. Al futuro al momento non penso, l’ambizione è quella di vincere i play-off, adesso penso solamente a questo, per tutto il resto si vedrà più avanti». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Pericolo “giallo” per il Venezia verso i playoff: ieri è entrato in diffida anche Bruscagin, che si è aggiunto a Frey, Cernuto e Litteri. Nel convulso finale di Cremona, poi, è terminato sul taccuino dell’arbitro Modolo (ottava infrazione) e non Domizzi, che sarebbe entrato anche lui in diffida. Un altro cartellino contro il Pescara farebbe scattare la squalifica per la prima partita dei playoff, sarà quindi da prestare molta attenzione a chi scenderà in campo, visto che il regolamento prevede l’azzeramento delle ammonizioni con lo start della post season, ma non per i diffidati. Gli abruzzesi si presenteranno al Penzo senza Coda e Brugman, squalificati; quest’ultimo sarà sostituito in mezzo al campo da Carraro o Machin. Fatta eccezione per Marco Pinato, che però è vicino al rientro dopo l’intervento al menisco, Inzaghi ha l’intera rosa a disposizione. Buona la prevendita, fino a ieri sera sono stati venduti poco più di 900 biglietti, di cui appena 35 tra i tifosi del Pescara. […] Venezia grande protagonista lunedì sera al Gran Gala Top 11 Serie B, che si è svolto a Rimini. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i premi individuali a Marcello Falzerano, come miglior centrocampista del campionato e inserito nella formazione ideale, e a Leandro Rinaudo, come miglior direttore sportivo della stagione. Insieme hanno poi ritirato la targa per la società visto che i 22 allenatori hanno indicato il Venezia come squadra rivelazione. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) «Alla premiazione c’erano anche i miei genitori e mia sorella, erano tutti e tre molto emozionati, forse più di me». Così racconta Marco Varnier, che lunedì sera a Rimini ha ricevuto l’ambito riconoscimento quale miglior centrale difensivo durante la cerimonia del Gran Gala top 11 serie B che idealmente premia la formazione migliore di questo campionato. «Sinceramente è stata una piacevole sorpresa – riprende – ed è per me un motivo di orgoglio soprattutto perchè a dare la preferenza sono stati i tecnici delle squadre». […] Un giudizio su questa stagione della squadra granata è presto detto. «Molto positiva. Siamo nei play off e bisogna ricordarci che non sono un traguardo scontato. Adesso ci giocheremo le nostre chances per arrivare in serie A. È un esame di maturità dove si va avanti solo se non si sbaglia alcuna partita. Nell’ultima di campionato con la Pro Vercelli cercheremo di scalare ulteriormente la posizione di classifica». La partita di venerdì sera con i piemontesi non sarà pertanto un match di attesa. «Fra giocare ad esempio a Bari o al Tombolato non è la stessa cosa. Se giocassimo in casa avremo, oltre al maggiore appoggio del nostro pubblico, anche due risultari utili su tre. Nelle ultime partite abbiamo dato il massimo per migliorare la classifica, quando però si pareggia e non si vince significa che si è sbagliato qualcosa». Varnier comunque guarda al futuro con fiducia: «Si poteva fare meglio in tante partite di questo campionato, ma dobbiamo essere realisti e fare tesoro degli errori commessi per sbagliare sempre meno. Adesso pensiamo solo a noi stessi per raccogliere il più possibile». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Ventuno voti su ventidue, praticamente un plebiscito. «Ma non so chi sia quello che manca», sorride lui. Sorriso appena accennato, per carità. Mica per niente in spogliatoio lo chiamano Iceman, uomo di ghiaccio, prendendolo in giro quando c’è la sfida ai rigori alla fine di ogni seduta di rifinitura, sperando sbagli (e non accade quasi mai). Marco Varnier è stato eletto miglior difensore della Serie B e lunedì sera è stato premiato al “Gran Galà Top 11”, ospitato dal locale Coconuts di Rimini. «Quando mi hanno comunicato che avevo vinto è stata proprio una piacevole sorpresa: l’orgoglio è maggiore perché a decidere sono stati i tecnici». […] Ne ha percorsa di strada in queste ultime due stagioni, tra maglia granata e azzurra. «Sto vivendo un sogno. Appena un paio di anni fa in questo periodo ero con la Berretti a vincere il titolo nazionale giovanile, poi piano piano ci sono state le prime esperienze in prima squadra, le nazionali giovanili… Credo che ogni bambino che gioca a calcio sogni di vivere esperienze del genere». […] Non parliamo delle numerose voci di mercato che da mesi la riguardano perché non è il momento. Piuttosto: adesso si potrebbe coronare l’annata con i playoff. «Non era certo un obiettivo scontato. Possiamo giocarci la Serie A, sarà un esame di maturità per tutti noi. Ora pensiamo a incamerare i tre punti con la Pro Vercelli e magari a scalare qualche altra posizione se chi ci sta davanti ne perderà». Il vostro rendimento è stato nettamente migliore in trasferta, per cui: meglio giocare il primo turno in casa o fuori? «Meglio davanti ai nostri tifosi. E poi avremmo a disposizione due risultati su tre, mentre non è mai semplice andare a vincere a Bari, per esempio».

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) […] C’è qualche timore per gli esami specialistici a cui si sottoporranno nella giornata di oggi Luca Vido e Manuel Iori. Detto che i due hanno saltato la trasferta di Carpi e che in questi giorni hanno svolto soltanto terapie, la speranza è che si tratti di acciacchi di poco conto, soprattutto in ottica playoff, considerando che la stagione regolare è ormai al termine quando manca solo l’ultima giornata. Venerdì sera alle 20,30 contro la Pro Vercelli i due non verranno convocati, mentre oggi arriverà il verdetto definitivo che consentirà di effettuare valutazioni più approfondite. Giornata importante anche per Filippo Scaglia, infortunatosi gravemente nell’ultima partita casalinga contro il Brescia. Il centrale granata si sottoporrà ad intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Poi è chiaro che quando si alza l’asticella, si alzano anche ritmo e livello dei giocatori. Non dico che siamo una squadra perfetta, ma siamo un gruppo che anche nella categoria superiore può togliersi soddisfazioni perché i valori ci sono e l’abbiamo dimostrato quest’anno: un gruppo eccezionale che nelle difficoltà ne è sempre uscito da vincitore. Abbiamo tutti un grande entusiasmo e una grande voglia di fare bene, anche noi giocatori più vecchietti». […] Intanto, tra due sabato vi attende l’ultima partita sul campo del Lecce con la possibilità di conquistare anche la Supercoppa. «Una volta che vinci il campionato è inevitabile staccare la spina a livello mentale e fisico. Però con il Livorno si è visto che la squadra è scesa in campo tranquilla e per il solo piacere di giocare facendo benissimo, anche se il Livorno magari era cotto avendo sofferto in campionato fino all’ultimo. A Lecce troveremo una formazione che davanti al suo pubblico non vorrà sfigurare, ma ci teniamo a fare il massimo anche in questa gara con l’obiettivo di centrare la Supercoppa». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) In occasione della mega festa promozione in piazza della Frutta il difensore è stato sommerso da applausi e riconoscimenti. «Sono stato particolarmente contento, anche perché tutti sappiamo che l’inizio è stato difficile, dato che il mio ritorno al Padova in estate è stato visto come un grande punto di domanda. Non dico che abbia voluto fare ricredere i tifosi, ma da parte mia c’è stata la volontà di dimostrare che potevo fare parte di questo gruppo. E a livello personale è stata una bella soddisfazione il riavvicinamento con i tifosi, che è la parte più bella per un giocatore». […] Il prossimo sarà il suo dodicesimo campionato tra i cadetti: della serie, è uno specialista della categoria. Cosa servirà in più l’anno prossimo per bene figurare? «Quando una squadra vince un campionato come abbiamo fatto noi, parte già da una base solida che è rappresentata dal gruppo. E averne uno come il nostro è tanta roba sul profilo umano e tecnico, per cui si parte con una marcia in più.

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Ho già parlato con il direttore Zamuner e con il presidente Bonetto: giocare ancora con il Padova è un grande motivo d’orgoglio e di soddisfazione». Parole inequivocabili quelle di Trevor Trevisan riguardo al suo rinnovo del contratto, per il quale è questione di giorni la fumata bianca. «Mancano solo le firme. Da parte mia c’è massima voglia e apertura anche perché è stata un’annata difficile e al tempo stesso bellissima. Già l’estate scorsa è stata una trattativa facile e veloce perché c’era la voglia da entrambe le parti di raggiungere l’accordo». Considerato che alle sue spalle ha già cinque anni e mezzo di biancoscudo sulla pelle e che è ormai padovano d’azione vivendo da tempo a Padova, immaginiamo che le piacerebbe chiudere qui la carriera. «A dicembre compirò trentacinque anni e sarebbe davvero bellissimo poter terminare la mia carriera con i biancoscudati. Dopo avere vinto quest’anno il campionato, l’auspicio che è d’ora in avanti il Padova possa militare solo in serie B e A».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E se alcuni di questi sono giocatori già avevano un po’ di esperienza in categoria, Bisoli è riuscito a far debuttare tra i professionisti ben 5 ragazzi: Ravanelli, Serena, Zambataro, Marcandella e Piovanello. Un risultato che si sta riflettendo anche nelle strategie di mercato: la dirigenza intende confermare quasi tutti questi giovani anche in Serie B. E il club, intanto, si frega le mani. Il valore sul mercato di alcuni giocatori di proprietà (vedi Serena o Marcandella) si è triplicato, per non parlare di Cisco, venduto a gennaio al Sassuolo per una cifra che, bonus compresi, sfiora gli 800mila euro. E a fine stagione, visto l’ampio minutaggio offerto agli “under”, i contribuiti della Lega saranno più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) In questa stagione il tecnico di Porretta Terme ha fatto giocare gli “under” per 6.687′, dando una chance in campionato a ben 12 giovani. E i risultati si sono visti, in tutti i campi. Di sicuro ha aiutato il nuovo regolamento della Lega che ha abbassato il tetto di “over” da 16 a 14, ma anche il club ha cambiato politica, affiancando ad elementi esperti qualche giovane di primo piano, su tutti Capello, che ha chiuso l’annata con il secondo minutaggio complessivo, dietro Cappelletti, tra i giocatori di movimento. Ed è soprattutto merito suo se, rispetto allo scorso anno quando ci fu un solo gol “under” con Mazzocco, la differenza si veda anche a livello realizzativo. Dei 44 gol segnati in questo campionato, 18 portano la firma dei giovani, e oltre allo “Squalo”, sono andati a segno Gliozzi, Mazzocco, Ravanelli e Cisco.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il vero tesoro del Padova? Non arriva dal budget dei soci, ma è frutto di un lavoro quotidiano che è lievitato in questa stagione. Ed è un tesoro, sia tecnico che economico, da non disperdere in nessun modo. La più grande e vincente differenza tra i biancoscudati di questa stagione e quelli dello scorso anno risiede nell’utilizzo dei giovani. Un vero e proprio cambio di marcia impostato dalla società, ma voluto fortemente da mister Bisoli, che è riuscito a valorizzare praticamente tutti i baby che gli sono stati messi a disposizione, contribuendo a far maturare un patrimonio di tutto rispetto per il club. Potrà sembrare paradossale, visto che la rosa del Padova ha avuto l’età media più alta del proprio girone (27,4 anni), ma i biancoscudati sono stati una delle squadre che ha messo in mostra il maggior numero di “under” di tutta la categoria. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Padova al lavoro attendendo però di conoscere con esattezza l’ammontare dei contributi di Lega previsti per la prossima stagione per definire il budget per la serie B 2018-2019. Al momento l’intenzione è quella di mantenere più o meno le cifre investite lo scorso anno, con l’aggiunta dei contributi. Per cui, sostanzialmente, si incasserà di più e si spenderà di più, tenendo sempre i conti in equilibrio. Nel frattempo si sono infatti chiusi i termini per le comunicazioni delle manifestazioni di interesse per i diritti televisivi della serie B per il prossimo campionato, ancora non assegnati. Sette emittenti hanno presentato proposte formali di acquisizione: Eleven Sports, Eurosport, Fox Networks Group, Media Pro Italia, Perform Sports Content & Media, Rti-Mediaset e Sky Italia. Adesso si procederà a trattativa privata, con esiti ovviamente difficili da ipotizzare al momento. […]




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