Ore 20.30 – (Il Piccolo) Il calcio, ormai da tantissimi anni, non è certo un’esclusiva del mondo degli uomini. Gli stadi sono pieni di tifose, anche se le donne, quando si entra in discussioni tecniche, continuano (a torto) a esser sempre circondate da un’aura di scetticismo. Ma a Trieste c’è un legame particolare tra il tifo femminile e la Triestina, ed è rappresentato da quella specificità di un club tutto rosa, le Mule Alabardate, che da poco ha superato il record delle 100 iscritte e che proprio quest’anno, in sintonia con il centenario dell’Unione, festeggia i suoi 15 anni di vita. La rappresentante per eccellenza di questa passione calcistica tutta femminile non può che essere Claudia Policreste, presidente del club delle Mule Alabardate, una che si è macinata quasi 15mila chilometri solo in questa stagione per seguire le gesta dell’Unione. Tocca a lei raccontare questa passione totalizzante. «Come Mule abbiamo superato le 100 tesserate, un risultato incredibile per un club solo femminile, vale 500 iscritti di un club misto. Quando abbiamo incontrato Biasin la scorsa estate eravamo a 82 e il presidente ci ha spronato ad arrivare a 100: glielo avevamo promesso. È stato un grande stimolo anche per noi del direttivo, soprattutto nell’anno del centenario. In qualche trasferta in passato c’eravamo solo noi come club, da apprezzare che in tante, nonostante l’età non certo giovane, si sobbarcano talvolta lunghe trasferte. E presto faremo parte dell’Associazione nazionale femminile sostenitrici squadre calcio». «Li ho calcolati: personalmente quest’anno ho fatto 14.580 chilometri, comprese amichevoli, Coppa Italia e tutte le trasferte di campionato. Ma non è una novità: sono 13 anni che lo faccio, di trasferte ne ho saltate pochissime, solo per difficoltà logistiche con i mezzi. E quelle della stagione di Pontrelli: è stato un sacrificio non seguire la squadra, ma andava fatto per il bene della Triestina». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Chiusa la storia di una stagione mai davvero decollata. Si lasci da parte la cavalcata in Tim Cup, che ha giovato solamente alla reputazione dei singoli e di riflesso fatto conoscere la realtà pordenonese in tutta Italia. Quella era una vetrina, che però non contribuiva a migliorare la classifica di un campionato che iniziava già a traballare. La realtà è ben diversa: il Pordenone ha fatto davvero bene solamente all’inizio, quando si poteva notare ancora l’onda lunga del lavoro di Bruno Tedino e l’entusiasmo del finale dell’annata 2016-17 trascinava sia il pubblico che i totem di una squadra in grado di volare sulle ali di un’impresa sfiorata. Poi però la situazione si è normalizzata. Il lavoro di Leonardo Colucci, tecnico fortemente voluto dalla famiglia Lovisa per proseguire l’epopea dei due anni trascorsi, ha iniziato a imporre il suo metodo di lavoro. Ha scelto i suoi fedelissimi, messo mano a un meccanismo che evidentemente stava dimostrando di poter continuare a funzionare a meraviglia (il Pordenone era la squadra che non sapeva perdere, si ricordi l’inizio brillante in campionato) e da quel momento qualcosa si è rotto. L’ex allenatore della Reggiana avrà sicuramente successo nella sua carriera: viene descritto dagli addetti ai lavori come preparato e capace di lavorare per grandi obiettivi. Forse al De Marchi ha esagerato proprio in questo senso, pretendendo movimenti e imprese da una squadra che evidentemente non poteva dare quanto richiesto. Così il suo Pordenone si è arenato: con il passare delle giornate è venuto meno il gioco, che nelle prime uscite ricordava ancora quello degli anni scorsi, e poi sono scomparsi anche i risultati. Colucci ha chiuso l’esperienza neroverde con 30 punti in 23 partite, media non esaltante. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ancora un giorno di attesa o al massimo due, poi sapremo da chi ripartirà il Pordenone 2018-19. Salvo cambi di programma, domani pomeriggio avrà luogo l’ultima formale seduta d’allenamento prima del rompete le righe di Stefani e compagni. In serata la società offrirà a tutti i tesserati l’ultima cena della stagione in corso. Già durante la riunione conviviale verrà spesa qualche parola. Contrariamente a quanto successo nelle due precedenti occasioni, questa volta non sembra che lo stop dei ramarri al primo turno dei playoff abbia momentaneamente raggelato le relazioni fra Mauro Lovisa e Fabio Rossitto. Probabile quindi che i due si scambino qualche parola già in occasione della cena. L’incontro ufficiale avverrà con tutta probabilità giovedì. […] Detto e ripetuto che Rossitto si meriterebbe una chance dall’inizio dopo essere accorso tre volte a stagioni iniziate al capezzale del ramarro, i nomi che girano in questi giorni come possibili alternative al Crociato sono tre. Suggestiva, ma praticamente irrealizzabile, l’ipotesi di un ritorno di Bruno Tedino, liberato da Maurizio Zamparini, patròn del Palermo. Il modo in cui Bruno e la dirigenza neroverde si sono lasciati dopo la gara con il Parma al Franchi nel giugno 2017 non consente illusioni. Troppi i rospi che la famiglia Lovisa dovrebbe ingoiare, senza prendere nemmeno in considerazione le legittime ambizioni di Tedino. Di certo a Lovisa non spiacerebbe aprire il Bottecchia al tendone di Zirolandia. Zironelli però è legato al Mestre per un’altra stagione e attende le decisioni di Stefano Serena. Se il patròn del Mestre mollerà, Ziro potrebbe essere libero. Ci sono però più formazioni di B (fra le quali il neoretrocesso Verona) interessate a lui. Circola pure il nome Massimo Pavanel, che di certo lascerà Arezzo. Su di lui punterebbe anche la Triestina, che però lo illuse e abbandonò la scorsa estate. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Accordo trovato con Luis Maldonado: sarà dunque lui il primo acquisto del nuovo Pordenone, che vorrebbe fargli sottoscrivere un triennale. Il centrocampista dell’Arzichiampo, club che ha chiuso al terzo posto il girone C di serie D, andrà dunque a puntellare la mediana dei neroverdi. Classe 1996, capace di 13 gol nel corso della stagione regolare, il giocatore ecuadoregno non sarà però facilmente tesserabile. La Figc non prevede la contrattualizzazione in serie C (e in serie B) di giocatori non comunitari. Così lui, nelle sedi competenti, dovrà far valere il proprio diritto di avere un contratto sportivo di lavoro, facendo leva sul fatto di essere regolarmente in Italia da molti anni. […] La priorità della società di via Stadio rimane a ogni modo una soltanto: l’allenatore. Tra oggi e domani, innanzitutto, è previsto un incontro con Fabio Rossitto, tecnico che ha rilevato la squadra da Leonardo Colucci lo scorso febbraio centrando i playoff. Sarà l’occasione per formalizzare il divorzio, previsto peraltro dal contratto che scade a giugno. Dopodiché la proprietà andrà all’attacco di Mauro Zironelli, condottiero del Mestre, club con cui è però legato sino a giugno 2019. Non sarà un’operazione immediata, anche se è molto probabile che il sodalizio veneto lasci partire l’ex Sacilese. Le alternative rispondono al nome di Federico Giunti, ex Maceratese, esonerato dal Perugia in serie B a inizio stagione e a quello di Luca D’Angelo, trainer della Casertana, ex Bassano e Alessandria. L’obiettivo è individuare l’erede di Rossitto entro la fine del mese. Dopodiché si penserà a costruire la squadra, che dovrebbe comunque ripartire – a livello di senatori – da Stefani, Misuraca, Burrai, Berrettoni e De Agostini. […]
Ore 17.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 17.00 – Qui Guizza: partitella in corso.
Ore 16.40 – Qui Guizza: corsa a parte per Gliozzi, Pinzi e Guidone.
Ore 16.20 – Qui Guizza: lavoro atletico. Solo palestra per Zambataro, Mazzocco, Sarno e Mandorlini.
Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Rendere pubblica l’offerta presentata la settimana scorsa da Mr Diesel per dare la possibilità ad ulteriori imprenditori interessati alla società di via Schio di poter partecipare all’acquisto della società biancorossa. Potrebbe essere questa la decisione che prenderà oggi il collegio di giudici. Certo, si tratta di un’ipotesi ma non così remota se si considera che era già stata annunciata una terza asta (dopo le due andate deserte) e che Renzo Rosso qualche giorno fa ha depositato alla cancelleria del tribunale fallimentare, a nome della Otb (la società capogruppo della sua holding), un’offerta per rilevare il Lane in base a determinate condizioni, con allegato un assegno circolare di poco meno di un milione e mezzo e che ha posto come scadenza fine mese. E questa offerta, stando agli addetti ai lavori, avrebbe cambiato gli equilibri e la prospettiva di un terzo bando da pubblicare con gli identici contenuti dei primi due. «Ora le ipotesi sono diverse e complesse» si limita a dire il curatore fallimentare Nerio De Bortoli ma è ovvio che in tribunale sono ore febbrili per il collegio presieduto da Giuseppe Limitone a cui spetterà valutare la proposta di acquisto di Rosso e studiare il da farsi per il futuro del Vicenza. Proposta ovviamente extra gara visto che a Mr Diesel le norme federali impediscono di partecipare ad un bando: questo perché detiene già il controllo del Bassano Virtus che gioca nello stesso campionato del Lane. E se Rosso vuol comprare tutto il pacchetto (società con giocatori e dipendenti, settore giovanile, marchio e possibilità di giocare al Menti) non è però interessato al titolo sportivo (tra l’altro non posto all’asta perché può solo essere attribuito dalla Figc). […] Per quanto riguarda il campo già oggi la Lega di serie C dovrebbe comunicare le date dei play out, pare confermando il 19 maggio per l’andata che si disputerà al Menti e il ritorno una settimana dopo a Santarcangelo. […] Ed è stato deciso l’orario delle gare: la Lega di serie C ha deciso per le 16 (andata) e per le 18 (ritorno) mentre le due società spingevano per giocare alle 18.30 temendo temperature estive che metterebbero in difficoltà la tenuta dei giocatori in campo.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Stadio (vecchio e nuovo) e Virtus, il Comune convoca «urgentemente» Renzo Rosso. Anche perché i supporter dei giallorossi, inviperiti, stanno subissando di telefonate gli amministratori bassanesi e in particolare l’assessore allo Sport Oscar Mazzocchin («almeno un centinaio di tifosi, tutt’altro che contenti»). La lettera è partita ieri dagli uffici comunali di via Matteotti, firmata dal sindaco Riccardo Poletto: «Abbiamo chiesto un incontro alla società – dichiara il primo cittadino – abbiamo appreso dalla stampa le intenzioni di Rosso sul Vicenza Calcio, cioè di acquistare il club, poi unirlo al Bassano e portarla nella categoria più alta con i colori biancorossi. Prima di esprimere la posizione del Comune vogliamo vederci chiaro». Nel faccia a faccia, che è stato fissato per giovedì, «si parlerà anche della riqualificazione del Mercante e di quello che doveva essere il Bassano stadium – precisa Poletto – Su questo abbiamo avuto contatti anche recenti e nulla lasciava presagire quanto emerso e che ci fossero disegni alternativi». […] «Ora evidentemente qualcosa è mutato. Abbiamo bisogno che ce lo dicano ufficialmente: sia per lo stadio che per la società calcistica bassanese stessa, che ha una lunga storia e un grande valore immateriale».
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La vigilia più strana della stagione, quella di Reggiana-Bassano. Nessuno sa cosa dire e cosa pensare, l’uscita del patron Renzo Rosso e la sua intenzione (confermata alla squadra sabato pomeriggio) di voler acquisire il Vicenza fondendolo con il club giallorosso, ha suscitato la reazione della tifoseria giallorossa. […] L’ordine di scuderia, anche ieri nella conferenza stampa pre-partita, era quello di non parlare del futuro del club. E Colella si è attenuto alle indicazioni senza problemi, concentrandosi sulla partita di questa sera (fischio d’inizio alle 20,30 al Mapei Stadium). «Abbiamo la mentalità giusta e la voglia di continuare a fare bene — evidenzia l’allenatore giallorosso, legato al Bassano con un contratto fino al 30 giugno 2019 — la squadra sta bene e ha entusiasmo, andiamo lì per disputare la nostra gara. Tutte le squadre arrivate a questo punto sono forti, ma sono fiducioso perché anche un mese fa siamo andati a Reggio, mettendo in campo una buona prestazione. Con il Renate abbiamo gestito bene la gara: essendo poi partite secche ma conoscendo il valore dei ragazzi, so che possiamo fare molto meglio. Dovremo essere bravi noi ad interpretare bene la gara, perché affronteremo una squadra molto forte». […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Battere il Pescara e gufare il Palermo. Poggiano su questi presupposti le speranze del Venezia di riuscire a migliorare, negli ultimi 90′ della regular season, l’attuale quinto posto in Serie B. Venerdì al Penzo salirà il team abruzzese (ore 20.30) e gli arancioneroverdi, oltre a provare a cancellare con tre punti il 5-1 di sabato a Cremona, sperano che il Palermo non vinca in casa della Salernitana, in quanto un arrivo a pari punti con i siciliani consentirebbe ai lagunari di Pippo Inzaghi di chiudere quarti. «Il Pescara non è ancora salvo, noi però puntiamo a conquistare l’intera posta innanzitutto per consolidarci nei playoff difendendo la nostra quinta posizione le intenzioni di Matteo Bruscagin . Una vittoria è poi necessaria per credere ancora in un quarto posto che, pur non dipendendo solo da noi, sarebbe importantissimo perché ci farebbe saltare il primo turno spingendoci direttamente in semifinale e con due risultati su tre a disposizione per conquistare la finale promozione». Un cammino tortuoso, ma a sentire il difensore milanese la sconfitta dello Zini non riuscirà a minare le certezze acquisite dal Venezia. «Nel girone di ritorno ci siamo messi in tasca 37 punti in 20 partite, abbiamo ottenuto la salvezza con nove turni di anticipo e il pass per i playoff con due. Il nostro rendimento è stato strepitoso, questo mi pare evidente e non va dimenticato per un ko, per quanto certamente pesante. Noi non ci siamo mai scordati che in questa Serie B appena sbagli vieni punito, a Cremona ci è ricapitato dopo una lunga serie di risultati e vittorie, ciò non significa che non abbiamo dato tutto». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il ciclone di Cremona è passato, si guarda solo avanti. Venerdì al Penzo c’è l’ultima giornata di regular season con Venezia-Pescara e il dilemma che si pone è consequenziale alla situazione di classifica: meglio blindare un pareggio e il quinto posto con reciproca soddisfazione, visto che la logica dice che a Pillon un punto basterebbe per salvarsi, oppure rischiare e cercare di vincere per agguantare il quarto saltando un turno dei playoff? Per ora l’ordine di scuderia è quello di andare fino in fondo, come conferma Davide Marsura. «Non ci fermiamo qui — dice l’attaccante arancioneroverde — tutte le partite sono difficili, compresa l’ultima di regular season. Il Pescara deve ancora salvarsi aritmeticamente, quindi sarà un’altra partita da affrontare con l’atteggiamento giusto. Però noi, se giochiamo da Venezia, con la determinazione che ci contraddistingue e le nostre qualità, non siamo secondi a nessuno. Siamo forti, lo abbiamo dimostrato, quindi continuiamo il nostro percorso. Quella di Cremona è stata una giornata storta, può capitare, ma sicuramente non toglie quello che abbiamo fatto di straordinario in questi mesi, abbiamo fatto cose bellissime ed importanti. Adesso dobbiamo ripartire, pensare al Pescara e giocare come sempre, come abbiamo fatto in tutti questi mesi». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Cinque gol, il Venezia a stelle e strisce, li aveva incassati solo due anni fa a Piacenza (con Vicario, Modolo e Fabiano in campo), ma era la poule scudetto della Serie D, giocatori con la testa ormai alle vacanze dopo aver domato il Campodarsego. Adesso, il Venezia vuole dimenticare il sabato grigio di Cremona, la regular season chiuderà tra tre giorni al Penzo contro il Pescara, una partita da vincere per provare a scavalcare all’ultima curva il Palermo e saltare il primo turno dei playoff. La “sberla” con la Cremonese non scalfisce certo la straordinaria stagione della squadra di Pippo Inzaghi, che potrebbe incrociare il suo vecchio amico Alessandro Nesta, neoallenatore del Perugia, nei playoff. «Fino al 3-1, siamo stati in partita», ha spiegato Matteo Bruscagin, «rischiando anche di pareggiare la seconda volta con Litteri. Il terzo gol della Cremonese ha chiuso il match, ci siamo allungati e disuniti. È da cancellare l’ultimo quarto d’ora, come era accaduto a Salerno nel primo tempo. Sono le uniche due macchie negli ultimi quattro mesi, per il resto il Venezia ha compiuto un cammino esaltante, ha conquistato 37 punti nel girone di ritorno con una gara ancora da giocare. Cremona comunque ci serva da lezione». […] Venerdì arriva il Pescara, che si è complicato il cammino verso la salvezza con la sconfitta in casa contro l’Ascoli. «Gli abruzzesi verranno a Venezia per conquistare almeno quel punto che vale la permanenza in B, noi sappiamo che una vittoria potrebbe permetterci di scavalcare il Palermo qualora non passasse a Salerno. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato, sarebbe ottimale saltare il primo turno e avere il vantaggio del fattore campo anche nella semifinale». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] «Non vediamo l’ora che arrivi sabato per giocare la finale», confessa il difensore del “Campo” Josè Luis Colman Castro, autore del gol che, domenica scorsa, ha riaperto la sfida con l’Adriese. «Vogliamo andare a prenderci la Coppa Italia per coronare al meglio un’ottima stagione. Come la prepareremo? Come tutte le altre partite: d’altronde, siamo sempre scesi in campo per vincere e mostrare un buon calcio». Il San Donato Tavarnelle rappresenta un’incognita, visto che i gialloblù, arrivati decimi nel girone E della Serie D, hanno avuto un vero e proprio exploit nel torneo di categoria, superando compagini attrezzate come Ostia Mare, Matelica e Potenza: «Il piazzamento in campionato, a questo punto, non conta più niente», prosegue lo stopper paraguaiano. «La finale è una partita secca e sicuramente il San Donato vorrà giocarsi le sue carte. Quando la posta in palio è così alta, si trovano stimoli che vanno oltre il cammino nella stagione regolare». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Il Cittadella, che ha già perso Filippo Scaglia per l’epilogo della stagione, è in ansia per Manuel Iori e Luca Vido. Entrambi i giocatori hanno saltato l’ultima gara, la trasferta di Carpi: il capitano granata figurava tra i convocati ma non è sceso in campo, mentre Vido era rimasto a casa. Per loro il problema è lo stesso, una contrattura al polpaccio: alla gamba destra per Iori e alla sinistra per Vido. Entrambi domani si sottoporranno a un’ecografia all’ora di pranzo per far luce sull’entità dell’infortunio e sui tempi di recupero, che non dovrebbero comunque essere rilevanti. È probabile che saltino l’ultima gara della stagione regolare, quella di venerdì sera al Tombolato contro la Pro Vercelli già retrocessa, per non rischiare niente in vista dei play off che partiranno sabato 26 maggio, ma il quadro ben preciso si conoscerà soltanto dopo l’esame strumentale. Benedetti, invece, ieri si è allenato regolarmente con il gruppo: il difensore era uscito nel corso della partita di Carpi, ma si era trattato di una leggera indisposizione. L’infermeria del Cittadella annovera Scaglia (per il quale non si conosce ancora la data e il luogo dell’intervento per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, lesionato nel corso della partita con il Brescia di una decina di giorni fa), Siega, Iunco e Caccin. Tutti e quattro hanno finito anzitempo la stagione sportiva. […]
Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Calma e gesso. Con Vido e Iori non c’è alcuna intenzione di rischiare minimamente. L’attaccante non è stato convocato per la trasferta di Carpi, per un fastidio al polpaccio sinistro accusato giovedì scorso, prima della seduta di rifinitura. Il capitano accusa un problema analogo, ma al polpaccio destro: per sua stessa ammissione «non sembra preoccupante», ma, come detto, nessuno vuole che la situazione si aggravi. Entrambi ieri, alla ripresa degli allenamenti al Tombolato, hanno svolto un lavoro differenziato e terapie. E, tutt’e due, effettueranno un’ecografia di controllo domani, con la quale si chiarirà meglio l’entità dei rispettivi infortuni, anche se la prima diagnosi dello staff medico granata parla di una semplice contrattura sia per l’uno che per l’altro. Facile immaginare, a questo punto, che non vengano rischiati per la partita con la Pro Vercelli che venerdì sera chiuderà la stagione regolare, teoricamente con poche – anche se non nulle – possibilità di risalire dall’attuale settima posizione in classifica. Probabile, quindi, che Venturato ridia fiducia a Pasa in mezzo al campo come regista, con uno fra Strizzolo ed Arrighini a far coppia con Kouamé in avanti. Benedetti si è invece allenato regolarmente: a Carpi ha lasciato il campo anzitempo un po’ debilitato da un attacco influenzale, già superato. La settimana proseguirà con allenamenti alle 15, sino a giovedì. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Quanto invece alla definizione del budget per affrontare la prossima stagione, oltre a mettere giù i primi numeri proprio in questi giorni, sarà fondamentale capire dalla Lega di serie B a quanto ammonterà nella stagione 2018-2019 il contributo dei diritti televisivi. A tale proposito, una volta concluso il campionato di A (domenica) con la definizione dell’ultima formazione che sarà retrocessa insieme a Benevento e Verona, è presumibile che sempre entro la fine del mese i tre club neopromossi dalla C vengano convocate dal direttivo della Lega per parlare proprio di contributi. Quest’anno sono entrate nelle casse di ogni società quasi quattro milioni di euro, ma la cifra potrebbe lievitare nella prossima stagione. Se, infatti, gli introiti per i diritti televisivi nella massima serie dovessero aumentare, crescerebbe automaticamente anche la quota dei medesimi destinata alle formazioni del campionato cadetto. Ecco perché è fondamentale capire quanti soldi arriveranno, per poi definire il budget che la società sarà disponibile a mettere sul piatto. […]
Ore 10.00 – (Gazzettino) Se sarà una settimana di pausa per gli impegni sul campo in attesa dell’ultima sfida di Supercoppa a Lecce, nella stanza dei bottoni della società biancoscudata si comincerà invece a lavorare sui numeri in modo che per la prossima settimana un budget di massima sia approntato in vista della serie B. Già, perché verso la fine del mese sarà convocato un consiglio d’amministrazione nel quale all’ordine del giorno dovrà essere approvato il bilancio trimestrale (gennaio-marzo 2018) e si farà la conta riguardo la composizione dell’assetto societario. C’è infatti da capire se l’ex presidente Giuseppe Bergamin continuerà o meno a detenere il suo pacchetto azionario pari al venti per cento. Bilancio trimestrale, dicevamo. Ebbene di sicuro deve essere approvato dal Cda entro il 31 maggio dato che per presentare l’iscrizione al prossimo campionato bisogna dimostrare di avere una società con i conti in regola.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Con il Sassuolo non dovrebbero esserci problemi per il rinnovo del prestito di Ravanelli, mentre è ancora un’incognita la situazione di Capello. Tutto è legato alla salvezza del Cagliari: se i sardi dovessero restare in A, Zamuner ha buone probabilità di strappare nuovamente il prestito del capocannoniere stagionale. […] Attenzione, invece, alla situazione di Zambataro. Bisoli si è espresso pubblicamente per una sua riconferma, ma il giocatore è di proprietà dell’Atalanta e l’affare è legato alla partenza o meno delle “squadre B” in Serie C. L’Atalanta è una delle società più interessate a questo progetto e, se dovesse riuscire a vincere il bando e iscrivere la squadra, potrebbe anche tenersi Zambataro. […] Tra gli “over” praticamente sicuri di restare Bindi, Madonna, Salviato, Cappelletti, Contessa, Pulzetti e Guidone. Meno certo Russo, mentre potrebbe rimanere solo uno tra Mandorlini e Belingheri e tra Candido e Sarno.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I rinnovi di Trevisan e Pinzi, le ultime strategìe da mettere a punto con Bisoli, la definizione del budget per la prossima stagione. Questi i tre passi che il direttore generale Giorgio Zamuner dovrà affrontare da qui alla fine del mese per mettere le basi del Padova che affronterà il prossimo campionato di Serie B. Per Trevisan e Pinzi, gli ultimi due giocatori di proprietà rimasti con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, questa è la settimana decisiva. Il d.g., infatti, conta di mettere nero su bianco entro sabato il rinnovo per entrambi. […] La rosa della prossima stagione sarà anche più ampia di quella attuale e potrebbe sfiorare le 28-30 unità. Di sicuro dovranno essere rispettati i parametri che impongono 18 giocatori “over 23”, 2 giocatori “bandiera” e tutti gli altri “under”. Tra i giovani saranno sicuramente confermati per l’inizio del ritiro i vari Serena, Mazzocco, Cisco, Marcandella e Piovanello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Bindi, Trevisan e Pinzi sono i tre giocatori attorno ai quali si stanno facendo diversi ragionamenti all’interno della società. L’intenzione, per quanto riguarda il ruolo di portiere, è quello di acquistare un giovane di ruolo «alla Audero» (portiere del Venezia arrivata dalla Juve) da una big del calcio italiano, con premio di valorizzazione. E, in questo caso, Bindi dovrebbe giocarsi il posto con il suo concorrente. Bisognerà capire se a Bindi starà bene un ruolo di questo tipo, perché per quanto riguarda il suo peso interno allo spogliatoio sia allenatore che società sono tutti concordi nel definirlo importantissimo. Un discorso a parte merita Pinzi. In un primo momento la società aveva pensato di non confermarlo per questioni anagrafiche (37 anni), mentre negli ultimi giorni si è aperto qualche spiraglio. La società gli è riconoscente per essere venuto a Padova a una cifra bassissima (trentamila euro netti più la buonuscita garantita dal Brescia l’ultimo giorno di mercato il 31 agosto) e, compatibilmente con la lista, sta pensando di ritagliargli un posto all’interno della rosa. Quanto a Trevor Trevisan il discorso è analogo, ma c’è pure il vantaggio di poterlo tesserare come «giocatore bandiera». Per quanto riguarda le richieste di Bisoli, l’allenatore ha fatto quattro nomi. I primi due sono attaccanti (De Luca e Marilungo, entrambi di proprietà dell’Atalanta), il terzo è un difensore suo pupillo (Massimo Volta, ora al Perugia) e il quarto è un vertice basso di un centrocampo a tre che sta trattando il rinnovo con la sua attuale squadra. Ci sono voci insistenti di un contatto con la Juventus per Luca Marrone, utilizzato quest’anno da Fabio Grosso come centrale difensivo, ma sembra che il vero obiettivo sia tenuto coperto. […]