Ecco i prossimi passi in chiave mercato interno. «In questi giorni – spiega Giorgio Zamuner – cercherò di vedermi più possibile con l’allenatore e la società per stilare una sorta di programma e avere le idee ancora più chiare, anche perché tra sette o dieci giorni si saprà quale è il budget a disposizione. In realtà sui ruoli, più che sui giocatori, le idee già ci sono e sentirò le società più importanti per sapere che giovani si potrebbero avere». I primi giovani a cui il Padova sta pensando sono però quelli avuti in prestito già quest’anno dai club di serie A proprietari dei loro cartellini. La speranza è che Cagliari, Sassuolo e Atalanta concedano per altri dodici mesi ai biancoscudati rispettivamente Capello, Ravanelli e Zambataro. «Spero la cosa vada a buon fine anche perché con tutti e tre le società di appartenenza avrebbero modo di sviluppare il progetto di crescita, sapendo quanto hanno giocato, che tipo di lavoro è stato impostato e con che allenatore. In particolare per Capello, anche il suo agente ritiene che con noi seguirebbe il percorso giusto, ma bisogna vedere che campionato disputerà il Cagliari che in serie B potrebbe trattenerlo». Quanti ai volti nuovi, Zamuner ha già parlato di un difensore, due centrocampisti e due punte. «Il tutto precisa – dando per scontata la permanenza dei tre in prestito, altrimenti il numero salirebbe. Vorremmo qualche giocatore di categoria che conosce la B avendoci giocato tre o quattro anni, non necessariamente giocatori molto esperti perché quelli già li abbiamo. Poi, strada facendo, si vedrà». A proposito di esperienza, questa è la settimana in cui dovrebbero essere tirate le fila sui rinnovi dei contratti in scadenza di Trevisan e Pinzi. «Al primo la cosa è già stata promessa e potrebbe dunque esserci il nero su bianco. Quanto all’ex Udinese, ne parlerò ancora con Bisoli, ma l’idea è quella di confermare pure lui. Ha dato tanto, sia in spogliatoio che in campo, e dunque, al di là del numero di partite che disputerà, pensiamo possa fornire al gruppo un apporto di rilievo anche in termini di esperienza». Ha già raggiunto l’accordo informale per qualche giocatore? «Non ancora. Stiamo valutando alcuni profili, qualche telefonata c’è stata, ma senza approfondire i colpi. L’idea è quella di avere a disposizione per il ritiro una squadra formata al settanta, ottanta per cento e per ogni ruolo stiamo cercando di stilare una rosa di candidati. L’organico sarà un po’ più ampio rispetto all’attuale stagione dato che si giocano otto partite in più con turni infrasettimanali più frequenti e al tempo stesso vedremo se si può promuovere qualche altro ragazzino delle giovanili».
[…](Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)