Live 24! Padova-Livorno, la vigilia: rifinitura a porte chiuse all’Appiani, e le assenze sono tante…

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Archiviata questa stagione e la delusione del mancato approdo ai play-off, la Triestina pensa già alla preparazione della prossima. La società alabardata infatti ha già deciso la data del raduno e poi la sede e data del ritiro precampionato: dopo un ballottaggio a tre che prevedeva anche le ipotesi Sappada e Tarvisio, alla fine la località prescelta è quella di Piancavallo, che ospiterà la preparazione estiva degli alabardati dal 15 al 29 luglio. In precedenza, il gruppo alabardato si ritroverà al Rocco giovedì 12 luglio e sarà impegnato fino a sabato 14 nelle visite mediche e nei test atletici. Terminata questa prima fase, domenica 15 luglio la squadra partirà dunque per Piancavallo. L’Unione rimarrà nella località montana pordenonese per due settimane, fino a domenica 29 luglio, e pernotterà presso l’Hotel 1301 Inn, adiacente agli impianti sportivi. Tra le varie amichevoli che si organizzeranno, c’è anche un appuntamento già fissato e molto prestigioso, quello ormai quasi tradizionale con la Lazio, squadra di serie A di vertice che sta lottando per un posto in Champions League. La Triestina affronterà la formazione laziale mercoledì 25 luglio ad Auronzo di Cadore, località che da tempo è la sede del ritiro precampionato della squadra del presidente Lotito. […]

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Se la Triestina sul campo non è riuscita a guadagnare i play-off, i tifosi alabardati invece l’hanno fatta, pur in una stagione che non è stata certo entusiasmante sul piano delle presenze allo stadio, soprattutto rispetto alle premesse della vigilia e della prima partita di campionato. Sta di fatto che come spettatori Trieste si guadagna la quinta piazza assoluta del girone B, e sfiora di pochissimo l’entrata nella top ten di tutta la serie C, a dimostrazione che pur tra diffidenza e i momenti di disinteresse tipici di una stagione da metà classifica, Trieste resta una piazza di tutto riguardo per la serie C. E se accesa nella giusta maniera da una squadra di vertice, potrebbe portare a numeri ancora più importanti, da categoria superiore. Pur con risultati inferiori rispetto alle speranze iniziali della società, il ritorno della Triestina nei professionisti si chiude con una media spettatori di 3355 presenze allo stadio. Attenzione, si tratta di un bilancio che comprende abbonati più i paganti di ogni singola partita, e come si è visto in varie occasioni, soprattutto in qualche sciagurata notturna giocata in un clima da lupi, spesso gli abbonati (dato ufficiale finale 2153) non si sono presentati allo stadio, tanto che qualche volta si è rimasti sotto le duemila presenze totali. Ma è un aspetto che, chi più chi meno, ha riguardato anche altre piazze, basti pensare al Vicenza partito con quasi 7mila abbonati e poi finito nel vortice del disastro societario. Si tratta comunque di cifre che, pur prese con le pinze, riflettono in modo abbastanza fedele il seguito dei tifosi; e infatti la media di circa 3mila presenze rispecchia quanto è stato frequentato il Rocco in questa stagione. La regina del girone, proprio per i numeri di abbonati citati prima, resta comunque il Vicenza, proprio il fanalino di coda in classifica, con 7315 presenze di media partita. Dietro ci sono Reggiana (5610), Padova (5267) e Sambenedettese, che con la media di 3546 rimane di poco sopra proprio alla Triestina. […]

Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Vicenza Calcio: ancora un posticipo per la partita fondamentale, quella per la sopravvivenza e la rinascita dello storico club biancorosso dichiarato fallito a gennaio. Ieri è andata infatti deserta anche la seconda asta (così come era accaduto per la prima, il 27 aprile): nessuno che entro le 12, scadenza fissata dal giudice fallimentare, avesse depositato un’offerta per l’acquisizione della società di via Schio. […] Un acquirente almeno dovrebbe esserci, anche nel caso in cui i biancorossi dovessero retrocedere. È Brice Desjardins, referente della cordata internazionale «Football ItalFrance Global Investment», intenzionata a rilevare il Vicenza Calcio «anche se andrà in Serie D» ha ribadito anche ieri. Poco prima che si chiudesse il termine ultimo per il deposito delle offerte l’imprenditore francese sposato con un’italiana era ancora una volta nei corridoi del secondo piano del tribunale, con un plico di documenti sotto il braccio. L’ex portiere ed allenatore di calcio in Francia e Usa sembra non demordere. «Sapevo già che non erano state depositate buste – dichiara -. Di mio confermo la nostra intenzione ad acquisire il Vicenza Calcio: siamo già al lavoro per la terza asta». Ma Desjardins sa bene che è necessario rispondere a tutti i requisiti del bando, come le tre annualità fiscali italiane che non ha: «Gli ostacoli burocratici sono diversi ma ci sono due avvocati che ci stanno lavorando a pieno ritmo, stiamo procedendo e siamo a buon punto» assicura. Ma nessun imprenditore vicentino ha risposto al suo appello per diventare suo socio: «Abbiamo bisogno di una base italiana, noi siamo internazionali» aveva spiegato a fine aprile. «Aiuti di questo tipo non ne sono arrivati – fa sapere il francese – ma messaggi di sostegno da parte di sponsor attuali del Vicenza Calcio sì: mi hanno scritto manifestando la loro intenzione di riconfermarsi sponsor se acquisiremo la società». […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non ci sarà certo l’atmosfera vissuta in quel Como-Bassano che tre anni portò la città a un passo dal sogno serie B. Oggi a Meda (fischio d’inizio alle 20.30), però, il Bassano proverà a cominciare con il piede giusto un lunghissimo percorso playoff che, nella migliore delle ipotesi porterà i giallorossi a giocare ben nove partite da oggi fino alla finale. L’avversario sarà il Renate, autentica bestia nera della regular season e che il piazzamento nella griglia ha messo nuovamente di fronte a Giovanni Colella. Non ci saranno tanti tifosi in trasferta, considerato il giorno infrasettimanale. Sono segnalate circa una cinquantina di presenze, fra il «Gruppo Grappa» e i «Fedelissimi», che cercheranno di non far mancare il proprio apporto alla squadra allo stadio Città di Meda. E dovrebbe esserci anche il vicesindaco Roberto Campagnolo, che carica la squadra, che ha solo un risultato (la vittoria) a disposizione. «Allo stadio ci sono sempre – sorride – e farò di tutto per rispondere presente anche in questa circostanza. Sono convinto che la squadra sia fortissima e che sia stata costruita per competere per i primissimi posti. L’arrivo di Giovanni Colella in panchina ha portato nuove motivazioni e risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Nel girone di ritorno abbiamo viaggiato a ritmi da capolista e credo che anche con il Renate la squadra potrà dire la sua». […] Sul campo Giovanni Colella, dal canto suo, suona la carica, galvanizza i suoi ragazzi e punta dritto alla promozione. L’obiettivo dichiarato per il tecnico giallorosso è la B: «E’ l’ora di suonare la carica — tuona — andiamo a Meda per vincere, perché sono convinto che possiamo arrivare fino in fondo a questi playoff e andare in serie B». Insomma, Colella è carico come una molla ma riconosce che in una gara secca può succedere di tutto. «Se poi perderemo — dice — con lo stesso orgoglio daremo la mano a chi sarà stato più bravo di noi. E’ una partita in cui ti giochi tutto in 90 minuti».

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tanta attesa per nulla, penalizzazione confermata e nessuno sconto. Solo nel tardo pomeriggio di ieri, a poco più di 24 ore dal fischio d’inizio di AlbinoLeffe-Mestre, la Corte d’Appello della Federcalcio si è espressa respingendo il ricorso presentato dal Mestre. Il club arancionero a causa di irregolarità amministrative (ritardato pagamento dell’Irpef sugli stipendi di tesserati e dipendenti, operazione documentata in ritardo alla Covisoc non rispettando la scadenza del 16 marzo) aveva incassato il 2 maggio scorso un -2 in classifica, l’ammenda di 3000 euro e una doppia inibizione di tre mesi al presidente Stefano Serena e al presidente del collegio sindacale della società Andrea Duodo. A stangata confermata il numero uno mestrino ha preferito evitare di esternare il suo vero pensiero: «Non commento, ho un mio pensiero ma forse lo condividerò più avanti. Di certo non adesso, sia perché non cambierebbe nulla, sia perché il momento è troppo delicato e abbiamo davanti a noi l’obiettivo più importante della stagione, un traguardo storico da ottenere». La quarta squadra promossa che, dopo la finale del 16 giugno allo stadio Adriatico di Pescara, seguirà Padova, Livorno e Lecce in Serie B, uscirà infatti dai playoff al via quest’oggi. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Appuntamento con la storia per un Mestre a caccia dell’impresa nella tana dell’AlbinoLeffe. Questa sera alle ore 20 il team arancionero debutta nei playoff di Serie C, facendo visita in gara secca ai bergamaschi già battuti due volte durante la stagione regolare. Una sfida da dentro o fuori tra due delle principali sorprese del girone B della terza serie, con strada in salita per i ragazzi allenati da Mauro Zironelli, i quali hanno a disposizione solo la vittoria per prolungare la loro ottima annata continuando la post season che porterà in Serie B. Una vigilia tuttavia a dir poco surreale, quella di ieri per il team orange, allenatosi nel pomeriggio e partito in pullman verso la Lombardia senza esser sicuro al cento per cento di dover arrivare fino a Bergamo, anziché uscire in extremis sul lago di Garda per affrontare la FeralpiSalò (eventualità che si sarebbe materializzata in caso di annullamento della penalizzazione di due punti). «Che non sia una situazione normale è evidente tanto quanto l’indubbio disagio dovuto all’anomalia nella quale ci siamo ritrovati ha allargato le braccia mister Zironelli . È meglio non dire niente, noi abbiamo pensato comunque all’AlbinoLeffe a prescindere da ciò che sarebbe potuto accedere. Dispiace perché con una simile incertezza fatichi a goderti come si deve il grande traguardo conquistato». Una vicenda di precarietà a suo modo emblematica per un Mestre suo malgrado abituato alla mancanza di punti fissi, avendo giocato tutto il campionato a Portogruaro. «Diciamo che nel nostro disordine ormai ci orientiamo la battuta agrodolce di Zironelli . Anche se non abbiamo avuto il tempo di preparare come avremmo voluto la partita di questa sera, siamo ben determinati e vogliamo provare a toglierci qualche altra bella soddisfazione. Dopo aver disputato 34 partite tutte le squadre sono stanche, per questo dovremo prima di tutto esser bravi a dosare le nostre forze». […]

Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Mestre in campo stasera a Bergamo (ore 20) per il playoff contro l’AlbinoLeffe. «Siamo pronti a tutto» dice Zironelli giocando d’anticipo sulla questione dei punti di penalizzazione, una questione che ha reso fumosa la vigilia e i giorni precedenti. «Andiamo a giocarcela come sempre anche se dovremo rinunciare a Sottovia che per tutta la settimana non si è allenato. Per il resto ho tutta la rosa a disposizione. Si tratta di una gara secca perché l’AlbinoLeffe ha due risultati a favore mentre noi solo la vittoria (il regolamento stabilisce che in caso di parità passi al turno successivo la squadra che ha ottenuto il piazzamento migliore senza supplementari o rigori e in questo caso sono avanti i bergamaschi, ndr) e dobbiamo azzerare tutto. Adesso dobbiamo trovare le forze dentro di noi e la rabbia giusta per giocarcela fino in fondo» continua il tecnico vicentino «e servirà molta attenzione, le energie dovranno essere soprattutto psicologiche perché il campionato adesso non c’entra più nulla. È come se partissimo tutti da zero». […]

Ore 16.00 – Biancoscudati in campo all’Appiani per la rifinitura a porte chiuse.

Ore 15.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Padova-Livorno: “Ci sono molte defezioni: Guidone, Pinzi, Trevisan, Candido, Sarno, Gliozzi, Mazzocco e vediamo Bellemo che ha preso una botta in amichevole giovedì.  Di questi possono recuperare per la seconda partita Guidone e Pinzi. Ovviamente le scelte verranno fatte secondo quello che vedo in allenamento, loro sanno che non concederò nulla fino alla fine. Anche loro hanno molti problemi, non ci saranno Valiani, Luci e Mazzoni da quello che leggevo. Vantaggiato è un giocatore fuori categoria per la Serie C, l’ho allenato a Bologna e ha potenzialità enormi che non è riuscito a trasformare del tutto. Stiamo molto bene fisicamente e potremmo giocare tranquillamente altre due partite. L’intensità è un po’ minore, ma anche domenica col Gubbio siamo andati a mille all’ora. Zambataro mezzala? Potrebbe avere una grande prospettiva di carriera in quel ruolo. In porta, se Bindi sta bene, gioca lui. Il resto vediamo, ho in mente un paio di variazioni che devo ancora valutare. Piovanello ormia è nel giro della prima squadra, voglio che cresca ancora con noi, secondo me ha doti importanti, ma non ha ancora smaltito la tensione di giocare. Madonna non è ancora a posto, è ancora parecchio indietro, quando fa le partitelle ancora non ha fatto contrasti. Non acceleriamo, lo ritroveremo in ritiro nelle migliori condizioni”

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo e anche qualcosa in più per arrivare pronti a questa sfida – assicura Fabio Rossitto -. Ho ringraziato loro, il mio staff e i massaggiatori per il grande sforzo sostenuto per arrivare a giocarci la post season. Ora ho raccomandato ai ragazzi di scendere in campo con la testa libera. Abbiamo un solo risultato a disposizione, la vittoria (con il pareggio passerebbe la Feralpi per il miglior piazzamento conseguito al termine della stagione regolare, ndr), ma siamo perfettamente convinti dei nostri mezzi. La squadra sta bene e ha tutte le possibilità di disputare una prova convincente. Giocare una gara secca resta emozionante. Personalmente ho grande fiducia. Questi sono ragazzi che sanno tirare fuori il meglio di loro stessi proprio in queste occasioni». Fabio sottolinea la trasformazione della Feralpi. «I Leoni del Garda hanno cambiato pelle durante la stagione. Ora (dopo l’arrivo di Domenico Toscano lo scorso febbraio al posto del dimissionario Michele Serena, ndr) giocano a 5 dietro. Hanno mantenuto la pericolosità offensiva e trovato al tempo stesso solidità difensiva». Toscano ha già portato in B Novara e Ternana e ora cerca il tris a Salò. Feralpi (47 gol fatti, dei quali 19 a firma di Guerra, capocannoniere del girone) e Pordenone (46) sono le due squadre più prolifiche del girone B. «Loro segnano di più con gli attaccanti, noi arriviamo al gol con più soluzioni. Siamo entrambi votati al gioco offensivo». Nell’ultimo incrocio fra le due squadre la Feralpi ha schiantato i ramarri di Colucci al Bottecchia (3-0). «Ero in tribuna. Disputarono una grande partita. Ora tocca a noi, io sono fiducioso». […]

Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) La sfida è difficile, è inutile girarci attorno. Ma la squadra, e in particolare il suo tecnico, Fabio Rossitto, ci credono. «Abbiamo poco da perdere – attacca l’allenatore -. È vero che abbiamo un solo risultato a disposizione, la vittoria, per giunta da ottenere in trasferta, ma questa squadra ha le qualità per centrare il successo e ha la testa libera. Dipenderà da noi. Sicuramente affrontare una partita secca è emozionante, i ragazzi hanno voglia di lasciare il segno e credo che in questo tipo di match possano tirare fuori il meglio». Di fronte c’è la FeralpiSalò, una delle grandi deluse del torneo assieme al Pordenone. «Con Toscano in panchina è cambiato molto – continua Rossitto -. Adesso gioca con difesa a 5 ed è molto solida. Sono forti davanti, non solo perché hanno il miglior attacco, ma anche perché hanno elementi di qualità. Però dobbiamo concentrarci sulle nostri doti e sul tipo di partita che vogliamo fare». Per l’incontro di Salò il tecnico ha convocato 22 giocatori. Nell’elenco anche Ciurria, nonostante non abbia ancora recuperato dall’infortunio.A seguire la squadra sul lago di Garda ci saranno una sessantina di cuori neroverdi, che si sono organizzati con mezzi propri. Non è un numero elevato ma, d’altronde, la strada e il fatto che si giochi di sera non ha fatto sì che potesse scattare un mini-esodo. «Giocheremo anche per loro» è il messaggio che Rossitto ha riservato per i tifosi che saranno al “Turina”, ma anche per quelli che seguiranno la partita in città. […]

Ore 13.40 – (Messaggero Veneto) Un solo risultato: la vittoria. Da centrare entro i 90′. È un’impresa quella a cui è chiamato il Pordenone, che oggi comincia la sua avventura playoff a Salò contro la Feralpi (il via alle 20.30, diretta su Sport Eleven). Si ha la certezza di scendere in campo considerato che la Corte Federale d’Appello ha respinto il ricorso del Mestre e ha permesso così il regolare svolgimento della coda dell’annata. Così, la squadra di Rossitto, nel primo turno della post season, cerca lo squillo che manterrebbe viva una stagione a due facce, contrassegnata dal sogno di San Siro e al contempo dal campionato molto deludente, chiuso al nono posto e che porta il team ad affrontare gli spareggi promozione con l’obbligo del successo. Se dovesse superare la Feralpi, il Pordenone giocherà martedì 15 maggio (sempre in trasferta, probabile avversario la Reggiana). […] Il tecnico neroverde, per cercare l’impresa, dovrebbe affidarsi alla squadra (e al 4-3-3) che ha affrontato le ultime due partite. Davanti sembrano esserci gli unici ballottaggi: se Nocciolini, reduce da un mese poco positivo, non dovesse partire dal 1′ al suo posto potrebbe giocare Bombagi. Cambierebbe così lo schema: da 4-3-3 si passerebbe a un 4-3-1-2 con l’ex Ternana trequartista dietro a Berrettoni e Magnaghi. Gerardi partirà ancora dalla panchina ma pronto a entrare a partita in corso: da ex, e vista l’annata in chiaroscuro, ha grandi motivazioni per fare bene. La FeralpiSalò si schiera col 3-5-2 e punta molto sul doppio risultato a disposizione. Il Pordenone dovrà fare una gara coraggiosa. Ora più che mai conta il carattere.

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Prima di giocarci qualcosa di ancora più grande ci restano due partite, per fare bottino pieno e provare a scalare posizioni». La Serie A non la nomina, la parola promozione nemmeno, ma vuole sfruttare l’onda lunga delle 5 vittorie di fila Pippo Inzaghi, al solito esigente con il suo Venezia. Il tecnico piacentino ai suoi arancioneroverdi chiede di non fermarsi domani allo stadio Zini (ore 15) e di cercare un altro risultato pieno contro una Cremonese a caccia della definitiva salvezza. «Loro disputeranno la partita della vita nel loro stadio pieno assapora il clima-playoff Inzaghi . La Cremonese avrà grande rabbia, viene da un buon 1-1 a Empoli e si gioca tutto nei 90′ contro di noi. Ad ogni modo io firmerei solo per disputare una grande partita, non per accontentarmi di un punto». Fino al termine del girone di andata il percorso delle due neopromosse dalla Lega Pro, era stato pressoché identico, tant’è che dopo l’1-1 del Penzo entrambe contavano 29 punti. Dopo la prima giornata di ritorno (lagunari ko a Salerno e lombardi vittoriosi sul Parma) il Venezia era però uscito dai playoff scendendo a -6 da una Cremonese che oggi, invece, è sprofondata a -21 da Domizzi e compagni. «Evidente qualcosa è successo, di positivo per noi sorride Inzaghi, prima di mettere in guardia . In una gara secca però tutto può sempre succedere, a dicembre la Cremonese lottava per la Serie A ed era indicata come la sorpresa del campionato. Non so cosa sia successo, dal mio punto di vista rimane un avversario forte, con gente come Canini e Pesce, Claiton e Croce, o Arini che lo scorso anno era salito in A con la Spal». […]

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Quando vado a letto mi viene in mente l’alfabeto… Però è una cosa che da tifoso evito di pensare, perché mi fa venire il mal di stomaco…». Paolo Poggi quasi si blocca, quando gli si chiede, da veneziano, da «bandiera» del Venezia e attuale responsabile dei progetti internazionali del club guidato da Joe Tacopina, se pensi alla serie A. Lui arancioneroverde nel cuore e che la massima serie la assaporò altrove (Torino, Udine, Piacenza, Bari, Roma e Ancona) e che adesso potrebbe riabbracciare da dirigente della sua squadra del cuore. Poggi, però, parla di quello che accade lontano dalle luci dei riflettori, fra Cina e Australia, dove il Venezia sta piantando i paletti per il futuro grazie anche al suo lavoro. «In Cina siamo favoriti dal gemellaggio tra le città di Venezia e di Suzhou — sottolinea — abbiamo fatto un lavoro specifico nelle scuole pubbliche e sulle loro squadre. Il prossimo passo è formalizzare un ulteriore accordo con il governo di cinese e la municipalità di Suzhou. Stanno cominciando a conoscere anche la squadra e nell’ultimo anno siamo riusciti ad aprire due supporter club a Suzhou e a Shanghai, credo che la Cina possa portare tifosi e interesse mediatico per la nostra società». Diverso il discorso relativo all’Australia. «Dal punto di vista tecnico sono più evoluti — evidenzia Poggi — il lavoro che abbiamo fatto col Brisbane City è più mirato e dopo l’estate due squadre del club australiano verranno in Italia ad allenarsi qui e vedremo se si potrà allacciare anche un discorso tecnico». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Sinisa Andelkovic sta meglio, tanto che Inzaghi sta pensando di inserire il difensore sloveno, assente con il Foggia per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio, nella lista dei convocati per Cremona, dove potrebbe però partire in panchina con la riconferma di Cernuto nel trio di difensori centrali con Modolo e Domizzi. Sta meglio anche Marco Pinato, che ha ripreso a correre dopo l’intervento al menisco del ginocchio destro effettuato il 26 aprile a Bologna: per lui qualche speranza di rientro nei playoff. Il Venezia effettuerà la rifinitura in mattina al Taliercio e poi partirà per la Lombardia.Sul fronte Cremonese, intanto, Mandorlini ritrova Antonio Piccolo, mentre il difensore Davide Cinaglia ha ripreso a correre. […]

Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) Piedi piantati a terra, consapevole che solo il Frosinone, a due giornate dalla fine, è padrone del suo destino. Vincere anche le ultime due partite con Cremonese e Pescara, potrebbe non bastare al Venezia, che vanta due punti in meno e lo scontro diretto sfavorevole con la truppa laziale. Pragmatico e realista, Pippo Inzaghi pensa alla trasferta di sabato a Cremona, poi si vedrà. «Nel calcio ci sono sempre state tante sorprese» spiega il tecnico «la realtà attuale è che il Venezia ha tre squadre davanti in classifica, dotate di grandi organici, con due ha gli scontri diretti negativi e mancano soltanto due partite. Questi sono dati reali. È complicato parlare oggi di Serie A diretta con un quadro del genere davanti agli occhi. Io penso a conquistare più punti possibili con Cremonese e Pescara per provare a guadagnare altre posizioni in classifica, che potrebbe tornarci utile nei playoff. Intanto c’è l’ostacolo Cremonese da superare, e non sarà semplice». Grigiorossi a secco di vittorie dal 20 gennaio, 18 partite senza gioire, il cambio in panchina da Tesser a Mandorlini con la zona playout a tre punti. Un margine per nulla rassicurante pensando che, dopo il Venezia, i lombardi dovranno far visita al Cesena. «Per la Cremonese sarà la partita della vita, lo stadio sarà pieno, si giocano la salvezza. Non è mai facile affrontare squadre impegnate nella lotta per salvarsi, basta vedere i risultati di chi punta alla Serie A quando ha affrontato formazioni in coda. La Cremonese avrà la rabbia agonistica di chi si gioca tutta la stagione in una gara. È una buona squadra, a dicembre veniva considerata la sorpresa del campionato, in lotta addirittura per la Serie A, poi ha dovuto affrontare alcune vicissitudini che l’hanno penalizzata in classifica, ma in una partita secca può succedere di tutto. Noi ci proveremo, anche se non si può vincere sempre, soprattutto per migliorare la nostra posizione». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) I procuratori sportivi? Fosse per il Cittadella, faticherebbero ad arrivare a fine mese. Lo attesta un interessante documento pubblicato da poco nel portale della Figc, nella pagina dedicata alla “trasparenza”. Al centro ci sono, appunto, i “Compensi dei procuratori sportivi” messi a bilancio dalle varie società di Serie A e B dall’1 gennaio al 31 dicembre 2017. Ebbene, con 13.120 euro destinati agli agenti dei giocatori il Cittadella chiude la classifica, superato solo dal Carpi, unico club che dichiara di non aver versato nemmeno un soldo alla categoria. […] Dove Marchetti si sbilancia è su un’altra questione, e stavolta si può tirare un sospiro di sollievo. L’Italia Under 21 disputerà due amichevoli nel periodo dei playoff, il 25 maggio in Portogallo ed il 29 in Francia, ma il Citta non dovrebbe perdere Varnier e Vido, che non sono a rischio convocazione. «Abbiamo ricevuto rassicurazioni dalla Federazione. La situazione è diversa rispetto all’anno scorso, quando Vido partì per i Mondiali Under 20 in Corea: allora si trattava di un appuntamento ufficiale, mentre queste sono amichevoli, riguardo alle quali i club hanno la priorità».«Meglio in casa». Ma Marchetti ha una preferenza fra le possibili rivali da incontrare ai playoff? «Sì, ma la tengo per me», risponde. E se il Citta dovesse debuttare già al primo turno, sabato 26 o domenica 27 maggio, sarebbe meglio giocare al Tombolato o in trasferta, considerato che Iori & C. si sono espressi decisamente meglio fuori? «Sicuramente in casa. I playoff sono in un’altra dimensione rispetto al resto della stagione. E poi voglio sperare che il Tombolato, ribollente di tifo, torni una roccaforte». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Seduta pomeridiana, ieri, per capitan Iori e compagni. Nessuna novità di rilievo: Liviero da tutta la settimana si allena con i compagni tranne che nelle partitelle finali, mentre Siega e Iunco lavorano a parte, già proiettati alla prossima stagione. Stamattina la rifinitura al Tombolato, poi le convocazioni del tecnico e la consueta conferenza-stampa della vigilia, con la partenza per Capri fissata per il pomeriggio. Senza Scaglia (ancora non è stata fissata la data dell’operazione al crociato), Adorni dovrebbe far coppia con Varnier al centro, mentre sulle fasce Venturato dovrebbe confermare Salvi e Benedetti, con Pelagatti possibile alternativa sulla destra. A centrocampo, Bartolomei e Settembrini sono i favoriti per affiancare Iori, mentre Schenetti è in vantaggio su Chiaretti per agire dietro le punte, quasi certamente Kouamé e Vido. A tifare per il Citta al “Cabassi” anche una nutrita presenza di sostenitori granata, almeno 150. […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Raccontano i soliti bene informati che nelle scorse due settimane ci siano stati già due incontri fra il presidente del Verona Maurizio Setti e il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti. Incontri che, per ora, si sono limitati a una generica richiesta di disponibilità nei confronti del fac totum granata, il vero asse portante di un club che, ancora una volta, si giocherà la promozione in serie A tramite i playoff. I rumors sono sempre più insistenti. Nonostante siano in ballo anche altri professionisti, l’entourage del presidente conferma tutto: Setti considera Marchetti la prima scelta assoluta e vorrebbe ripartire da lui nel prossimo campionato cadetto. Come andrà a finire? A dar retta a quanto accaduto nelle ultime situazioni che videro Marchetti accostato prima al Carpi e poi al Chievo nella scorsa primavera, verrebbe da pensare che tutto si risolverà in un nulla di fatto. Il lavoro di Marchetti, che riesce a tenere il Cittadella ai vertici delle classifiche di serie B con il budget più basso della categoria, anno dopo anno raccoglie sempre più estimatori in tutto il mondo del calcio. E anche nell’attuale stagione il dirigente granata si prepara a realizzare due plusvalenze da record, quelle di Marco Varnier e di Christian Kouamé, i due pezzi più pregiati dello scacchiere granata, per i quali già a gennaio Sassuolo e Atalanta avevano mosso passi molto concreti. Nel frattempo gli estimatori sono aumentati, ma le cifre che ballano sono davvero importanti, l’ennesima conferma che Marchetti ha quasi la bacchetta magica lavorando in una piazza dove ha carta bianca. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) E’ stato molto bello vedere il grande entusiasmo che c’era domenica allo stadio e in piazza, è stata una grande festa”. “I tifosi mi chiedono se rinnovo: hanno apprezzato il giocatore e l’uomo, e mi fa molto piacere. Spero di giocare ancora nel Padova l’anno prossimo, ho fatto due chiacchiere con il direttore Zamuner e penso che non ci saranno grandi problemi. Mi auguro che la prossima settimana si arrivi a firmare il prolungamento del contratto per un anno dato che a Padova sto benissimo. E’ stata una stagione importante, e ho ancora voglia di farmi il mazzo e di giocare”. […] “La nostra mentalità è quella di vincere sempre, e vogliamo farlo anche nelle prossime due partite per dimostrare di essere i più bravi affrontando formazioni che come noi hanno vinto i rispettivi campionati. Dopo avere raggiunto la promozione abbiamo abbassato un po’ la tensione come è normale che fosse, ma adesso abbiamo ripreso ad allenarci al meglio in vista della Supercoppa. Anche se abbiamo qualche defezione, siamo un grande gruppo a prescindere da chi gioca. Tra l’altro è l’ultima uscita della stagione all’Euganeo davanti ai vostri tifosi. E’ uno stimolo in più per chiudere in bellezza e salutare il nostro pubblico disputando una grande partita”.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Con la Lazio ha vinto uno scudetto nel 2000, senza però mai giocare. Diciotto anni più tardi ecco il primo trionfo da protagonista con il Padova. Stiamo parlando di Giampiero Pinzi che pure avendo alle spalle una lunghissima carriera in serie A, ha coronato con i biancoscudati un obiettivo mai raggiunto prima. “E’ quello che avevo detto al presidente Bonetto quando sono arrivato al Padova, ossia che mi sarebbe piaciuto vincere un campionato perché ho avuto la fortuna di fare sempre la serie A e pur lottando con l’Udinese per la Champions League, non ho avuto mai l’opportunità di giocare per la vittoria del campionato. Al Padova è stata la prima volta, e mi sarebbe piaciuto mettere un altro tassello importante al mio percorso. Ora che l’ho messo, posso dire che la promessa è stata mantenuta”. […] “Quest’anno l’ho vissuto da protagonista ed è stato bello, tanto più che vincere non è mai facile. Sembrava scontato che dovessimo primeggiare, siamo stati bravissimi a rimanere tranquilli. Anche se nelle ultime partite si è fatta sentire un po’ di tensione e forse ci siamo fatti troppe paranoie pensando alle inseguitrici, ma la realtà è che siamo stati protagonisti per tutta la stagione e ci stiamo rendendo conto di avere raggiunto un grande traguardo riportando il Padova in B.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Prosegue la preparazione dei biancoscudati in vista della sfida di Supercoppa con il Livorno in programma domani alle 18 all’Euganeo. Anche se la squadra ha lavorato a ranghi ridotti, dato che non hanno effettuato l’allenamento insieme al gruppo Pinzi, Mandorlini, Guidone, Mazzocco, Sarno e Candido. Ai quali si è aggiunto Trevisan, che ha lasciato anzitempo la partitella finale per una botta alla coscia destra, tanto da abbandonare il campo leggermente claudicante con la borsa del ghiaccio. Bisoli ha comunque provato alcune situazioni in chiave anti Livorno, tanto da disporre le presunte riserve con il 4-2-3-1 che è il modulo utilizzato dalla compagine toscana. […] Intanto, oggi alle 20.45, il presidente Roberto Bonetto e il direttore generale Giorgio Zamuner assisteranno all’ultima partita del campionato francese di League 2 del Lens impegnato a domicilio con l’Auxerre. Da ieri, infatti, patron e diggì sono ospiti in Francia del nuovo socio Joseph Oughourlian che è proprietario del Lens e oltre a visionare dal vivo qualche giocatore che potrebbe entrare nell’orbita biancoscudata, sarà anche l’occasione per pianificare le strategie con riguardo al budget e alla squadra in vista del prossimo campionato di serie B.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Mi sono sentito con entrambi nel corso di questa stagione e sono felice della loro vittoria. Hanno condotto un campionato particolare, sono partiti a tutta e sembrava dovessero vincere agevolmente con parecchi punti di vantaggio, poi forse non sono riusciti a mantenere la concentrazione alta, hanno avuto una flessione ma si sono ripresi vincendo meritatamente».Un percorso simile a quello avuto dal Padova, sebbene con molti più patemi. Ma non ci sono solo i trionfi in biancoscudato e amaranto nel palmarès di Belingheri. Il bresciano ha vinto anche con le maglie di Cesena e Cremonese, arrivando a quota 4 promozioni in carriera.Quest’ultima che sapore ha?«Speciale. Non dico fosse inaspettata, ma sicuramente mi ha sorpreso il modo in cui siamo riusciti ad imporci. Sapevo di essere arrivato in una piazza con grandi ambizioni, la squadra era forte, ma si è creata da subito la giusta alchimia, che ci ha permesso di far sembrare facile un trionfo difficilissimo. E mi dispiace quando leggo che avremmo vinto soprattutto per demeriti altrui. Siamo noi che abbiamo imposto un ritmo al quale le nostre avversarie non sono riuscite ad adeguarsi». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La partita di Supercoppa di Serie C in programma domani alle 18 tra Padova e Livorno sarà giocata nel segno di Piermario Morosini. […] «Uno scherzo del destino, al quale ci adeguiamo molto volentieri», spiega Luca Belingheri, nel cui cuore hanno un posto speciale (oltre ovviamente al Padova) anche Livorno e Morosini. Il centrocampista biancoscudato ha giocato quattro stagioni in amaranto, è stato uno dei protagonisti indiscussi dell’ultima promozione in Serie A nel 2013 (con tanto di 14 gol segnati in campionato), ma era anche in campo quel tragico sabato all’Adriatico, dove andò pure a segno prima della morte di Piermario. «È stato il momento più doloroso della mia carriera, un’annata che purtroppo ricorderò per sempre. Un minuto prima sei in campo con un compagno, un minuto dopo questo compagno non c’è più. Una tragedia che mi ha segnato per sempre, sono felice di partecipare all’evento domenica».E così questo week end Belingheri ritroverà una maglia che ha avuto una grande importanza nella sua carriera: «Ho vissuto quattro anni intensi, tra gioie e dolori. Mi fa piacere ritrovare il Livorno e i pochi compagni che sono rimasti dalla mia esperienza, come Luci e Mazzoni.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sarà una formazione un po’ sperimentale quella che scenderà in campo domani alle 18 allo stadio Euganeo contro il Livorno per la prima gara di Supercoppa di Serie C. Mister Bisoli, infatti, è alle prese con tanti giocatori infortunati e acciaccati, ed ovviamente non ha senso rischiare nessuno per quella che sarà la passerella conclusiva di una stagione vincente. Ieri non si sono allenati i vari Gliozzi, Sarno, Guidone, Mazzocco, Pinzi e Candido, che sicuramente non saranno della partita dal primo minuto contro gli amaranto. Largo, quindi, a tanti giovani, con diversi dubbi in attacco e a centrocampo. Dietro dovrebbe tornare Ravanelli, mentre Zambataro, così come contro il Gubbio, è stato provato mezzala. Davanti potrebbe scoccare l’ora di Marcandella. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Nel pomeriggio di ieri Roberto ed Edoardo Bonetto, con il dg Giorgio Zamuner, sono partiti dall’aeroporto di Tessera alla volta di Parigi Orly, da dove si sposteranno poi a Lens, nel dipartimento di Passo di Calais per assistere a Lens-Auxerre, in programma oggi allo stadio Bollaert-Delelis di Lens. Il Lens è il club di cui Joseph Oughourlian, socio di minoranza del Padova con il 20% delle quote, detiene il controllo e che milita nella Ligue2 francese. Sarà l’occasione per approfondire i discorsi con il finanziere franco-armeno sul budget della prossima stagione e per valutare eventuali sinergie con il club transalpino. Fra i nomi sul taccuino di Zamuner ci sono alcuni giovanissimi fra cui Modibo Sagnan, il difensore Moussa Sylla, il centrocampista Mounir Chouiar e il centrocampista Enzo Ebosse, tutti del ‘99. Da segnalare che nel Lens milita anche l’esterno destro Frederic Duplus, classe ‘90, che nel 2011 Rino Foschi tentò di portare a Padova. Nessuno della triade di viale Rocco assisterà alla prima partita della finale di Supercoppa fra Padova e Livorno, in programma domani alle 18 all’Euganeo. Partita che vedrà di fronte Marco Guidone (in forse) e Daniele Vantaggiato, protagonisti con le rispettive maglie di una stagione entusiasmante. E che hanno in comune il procuratore Giovanni Tateo, per il quale l’annata sportiva è stata indimenticabile. […] Domani sarà anche la prima volta che Daniele Vantaggiato tornerà all’Euganeo da avversario dopo la lunga e controversa esperienza con la maglia del Padova. «Una cosa che molti non sanno – spiega Tateo – è che Daniele a Torino aveva un contratto molto più oneroso di quello che firmò a Padova. Insomma, è ben vero che fu ben pagato, ma rinunciò a molti soldi sia all’inizio che durante la sua esperienza in biancoscudato. Spero che i tifosi non lo fischino non lo meriterebbe. Ha sempre dato tutto per la maglia anche nei momenti più difficili».




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