Live 24! Padova-Livorno, -2: allenamento all’Appiani, si fa la conta degli indisponibili…

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Ore 20.00 – I Biancoscudati si alleneranno domani sempre alle ore 16.00 e sempre all’Appiani, ma a porte chiuse.

Ore 19.00 – (Il Piccolo) Pur vagamente entusiasmanti, le prestazioni col freno a mano tirato dell’ultimo periodo non cancellano quanto di buono prodotto dell’Unione, almeno con la continuità offerta fino a metà febbraio (dopo il 2-1 interno all’Albinoleffe del 17/2, sono infatti seguite 11 partite col magro consuntivo di 10 punti). Una regola pratica, ribadita nella stagione regolare appena conclusa, è che con 3 punti in palio, dati alla mano, si possono dormire sonni più tranquilli qualora si badi a giocare senza puntare al pareggio per muovere comunque il passo: non son bastate 16 patte all’Unione per staccare un pass per i playoff, non sono stati sufficienti 17 pari (primato del girone) al pur coriaceo Teramo per evitare i playout col peggior Vicenza in assoluto nell’ultracentenaria storia del calcio biancorosso (mai i berici avevano concluso all’ultimo posto il campionato di 3.a serie). Altro principio: si sa quanto valgono i gol realizzati, ma non si valorizzano abbastanza i gol evitati. In questo senso, il premio per la miglior strategia complessiva va al Sudtirol: ha guadagnato il 2.o posto caratterizzandosi come team che ha vinto 15 gare (seconda solo allo stellare Padova) col 9.o miglior attacco, incassando poco (28 gol: appena uno in più degli stellari euganei, che hanno chiuso con 8 punti sopra) e pareggiando 10 volte (12.a in tale specialità), ma soprattutto ha condotto in porto ben 16 partite su 34 con la rete inviolata: tra queste, ben 10 affermazioni ottenute di misura che sono state decisive per catapultare in alto la squadra di Zanetti. […]

Ore 17.30 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 17.00 – Qui Appiani: prove tecniche anti-Livorno, testato il 4-3-1-2 con Zambataro mezzala.

Ore 16.30 – Qui Appiani: assenti Sarno, Guidone, Pinzi, Candido, Mazzocco, Mandorlini e Gliozzi.

Ore 16.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «L’AlbinoLeffe – afferma Sottovia – sta bene ma noi non abbiamo niente da perdere, mi aspetto una partita aperta perché loro giocano a calcio, quindi ci sarà da divertirsi. Il sogno Serie B? La strada per arrivare in fondo è molto lunga, però le belle storie nascono così e il solo fatto di essere qui a parlarne deve caricarci e inorgoglirci». Su questo punto Sottovia si toglie qualche sassolino. «Da neopromossi stiamo per disputare i playoff e forse ce lo stiamo godendo poco, eppure non è una cosa da tutti i giorni, noi stando ai pronostici non ci saremmo neanche dovuti salvare e invece siamo arrivati davanti a club con ben altri budget. Capita di avere un calo e ci sono anche gli avversari con le loro motivazioni. Domenica a Bolzano nel secondo tempo si è rivisto il Mestre di qualche settimana fa, in un’annata così lunga molto dipende dalla testa. Sui social c’è chi ha scritto che avremmo venduto le partite, hanno detto che siamo senza orgoglio e dignità: io dico che gente così non dovrebbe neanche venire allo stadio ma stare solo a casa. Troppo facile battere le mani quando vinci». […]

Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il ricorso del Mestre alla corte di giustizia federale contro la penalizzazione di due punti in classifica comminata in primo grado dal Tribunale federale verrà discusso oggi alle 17. Il problema più grosso, che sta tenendo sotto scacco non solo il Mestre, ma almeno altre tre squadre, è che domani cominciano i playoff. Il calendario sarebbe già stato definito: Albinoleffe-Mestre alle 20 e Feralpisalò-Pordenone alle 20.30, ma se il Mestre riavesse i due punti la classifica cambierebbe e le partite invertite. Una situazione assurda, tanto che ieri Raisport ha annullato la trasmissione già prevista di Feralpisalò-Pordenone, proprio per l’incertezza che regna sul match. […]

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Quando s’incontrano Pordenone e FeralpiSalò in genere vince il gol: lo 0-0 dell’andata è quasi un caso, mentre il 3-0 per i bresciani maturato al ritorno è la chimera da allontanare. La sfida playoff a eliminazione diretta di domani alle 20.30 promette spettacolo. Le due formazioni hanno attacchi (intesi non come reparti specifici, ma come numero di gol all’attivo) che segnano molto, mentre le difese non sembrano impermeabili. I gardesani hanno subìto tanto quanto il Pordenone e possono traballare se messi alle strette. Insomma, la partita è una sorta di assicurazione: chi andrà allo stadio Turina di Salò non dovrebbe affatto annoiarsi. C’è anche il precedente più pirotecnico di tutti. Si deve tornare al 2014, quando il Pordenone era una matricola in Lega Pro. In panchina sedeva Lamberto Zauli e la serata d’inizio autunno era quella di Salò. Quel giorno forse cambiò (in peggio) il destino della squadra dell’ex fantasista del Vicenza. In vantaggio con Abbruscato, i Leoni del Garda vennero ripresi da Barbuti e subito dopo superati dalla doppietta firmata in soli 3′ da Federico Maracchi. Poi arrivarono le reti di Leonarduzzi e Paladin, tutte nel primo tempo. Nella ripresa decise Juan Antonio, per un 5-4 d’altri tempi. Il Pordenone uscì tramortito da quel ribaltone e non si riprese più. Al ritorno, nella stessa annata, finì 1-1. L’anno successivo sul Noncello sarebbe arrivato Bruno Tedino. Il campo bresciano avrebbe continuato però a essere stregato: sconfitta 2-1 all’andata con gol di Romero allo scadere, mentre per il Pordenone segnava Filippini. Fuochi d’artificio invece al ritorno: 3-2 per il Pordenone, con reti di Strizzolo, Ingegneri e ancora Filippini. Per la Feralpi firmò una doppietta Guerra. […]

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Non ce l’ho certo con il Mestre – chiarisce Mauro Lovisa-. Serena, il presidente dei neroarancio, ha fatto benissimo a presentare il ricorso, se ritiene di aver fatto le cose per bene. Il fatto è che avrebbe dovuto essere esaminato subito e la risposta ufficializzata ancora prima dell’ultima giornata della stagione regolare, non a ridosso del primo turno playoff. È questa incapacità di reagire velocemente alle situazioni che rende l’intero sistema poco credibile. Poi è ovvio che sia difficile trovare imprenditori che si avvicinino al calcio». […] Al patròn neroverde non è piaciuto il tentativo di gestire il risultato una volta passati in vantaggio. «Questa è una squadra che deve giocare sempre al massimo, che non si deve fermare, che dopo aver colpito deve cercare subito il colpo del ko. In questa ottica, l’obbligo di vincere a tutti i costi la sfida di Salò forse è un vantaggio». Lovisa è convinto che sarà la B&B neroverde a portare in alto i ramarri. «Dato per scontato che si vince se tutta la squadra gira premette -, per questi playoff io punto sulla verve e sulla classe di Emanuele Berrettoni e Francesco Bombagi. Entrambi per ragioni varie sono stati poco utilizzati nel corso della stagione. Ora è arrivato il loro momento. Hanno i piedi e la testa giusti per trascinare tutto il gruppo. C’è un altro giocatore che aveva cominciato bene e che poi a causa degli infortuni sembra essersi perso per strada: è Gerardi. Federico ha in serbo una dedica speciale (per la neonata Beatrice, ndr). Farà di tutto per tirarla fuori prima possibile. Comincia un nuovo torneo. Facciamo rivedere all’Italia di che pasta è fatto questo Pordenone».

Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) «Gerardi può decidere la sfida di venerdì: dipende solo da lui, ha mezzi incredibili che deve sfruttare». Michele Serena, ex tecnico della FeralpiSalò e quindi del centravanti del Pordenone, indica nel numero 9 il possibile protagonista del primo turno playoff. Sa bene di cosa parla l’ex terzino di Sampdoria e Inter, che ha guidato la squadra gardesana in due circostanze, rassegnando le dimissioni l’ultima volta lo scorso febbraio al termine di un lavoro di un anno (era stato chiamato dodici mesi prima). Gerardi l’ha allenato nella parte conclusiva della stagione 2016-2017:«Quando vuole fa reparto da solo – assicura il trainer -. È un giocatore che deve incidere in partite del genere: ha le qualità per farlo. Può essere l’uomo che serve al Pordenone in una gara da vincere assolutamente».Secondo Serena i ramarri non devono affrontare la partita facendo calcoli o inventandosi tatticismi: «Hanno solo un risultato – afferma -: bisogna dare tutto in 90′. La Feralpi è favorita, ha due risultati su tre a disposizione e gioca in casa. Si affrontano due grandi squadre che, per alcuni versi, potevano fare di più». Il tecnico aveva lasciato il team al secondo posto in classifica: ha chiuso poi al sesto posto la stagione regolare. Tra l’altro diede le dimissioni prima dell’incontro col Pordenone. «I neroverdi – è la sua opinione – a mio parere hanno pagato lo sforzo del cammino in Tim Cup. Sotto il profilo fisico e psicologico match del genere ti prosciugano. Rimarrà però sicuramente il ricordo e la consapevolezza di aver riscritto la storia della società». […]

Ore 13.40 – (Messaggero Veneto) Domani è in programma il primo turno dei playoff di serie C e ancora non si sa se verrà accolto il ricorso del Mestre sulla penalizzazione di due punti comminata dal Tribunale federale nazionale in seguito a irregolarità amministrative e violazioni Covisoc. La Corte di giustizia federale doveva riunirsi ieri per esaminare il caso. Non l’ha fatto. Si esprimerà oggi e il Pordenone resta in attesa: se il reclamo verrà bocciato (ipotesi altamente probabile), la squadra scenderà in campo appunto domani alle 20.30 a Salò con la Feralpi (e il Mestre a Bergamo con l’Albinoleffe alle 20). In caso contrario, a quanto pare, non si giocherà e l’inizio della post-season sarà rinviato. Le possibilità a riguardo sono molto basse, ma intanto team e staff tecnico partono alla volta di Salò rischiando di fare un viaggio a vuoto. Non è finita: vista la clamorosa situazione di incertezza a due giorni dal match, ieri la Rai ha deciso che non sarà più la partita dei neroverdi ad andare in diretta tv. Nella tarda mattinata di ieri la rete nazionale ha deciso optare per Carrarese-Pistoiese, gara del primo turno della post-season del girone A. Una decisione presa per comprensibili ragioni organizzative. […]

Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non è ancora ufficiale, ma tutti i segnali portano all’esonero di Franco Lerda e del vice Giacomo Chini: ieri sera sono partiti e non dovrebbero tornare a Vicenza. La prova che al ribaltone in panchina manca solo l’ufficialità, è che a dirigere la seduta di allenamento di ieri, a Isola Vicentina, c’era Davide Zenorini: dovrebbe, con Giorgio Sterchele, far parte dello staff di Nicola Zanini, che non ha diretto la ripresa perchè manca il via libera del Tribunale al suo ritorno. La questione verrà valutata stamattina e, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe arrivare l’ok al Zanini-bis. Ieri si era sparsa la voce che il ritardo del tribunale nell’esaminare il problema del cambio in panchina toccasse in qualche modo anche l’asta, fissata per domani, ovvero che ci fosse un compratore per il Vicenza e che avesse chiesto tempo per poter decidere il tecnico con cui affrontare i playout. L’ipotesi pare però senza fondamento: le ultime indiscrezioni portano a pensare che anche questa seconda convocazione potrebbe andare deserta. […]

Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Falzerano in campo e Rinaudo dietro la scrivania, la Serie B applaude il Venezia incoronando due big arancioneroverdi. Oscar in arrivo per il club lagunare, lunedì 14 maggio durante l’11. Gran Galà Top 11 Serie B di Rimini saranno premiati, infatti, Marcello Falzerano come miglior centrocampista (sulla base dei voti degli allenatori della cadetteria) e Leandro Rinaudo come direttore sportivo dell’anno. Una doppia meritata soddisfazione tanto per la mezzala arancioneroverde, tra i trascinatori del Venezia pur essendo al suo primo vero campionato di B da titolare, quanto per il giovane dirigente (35enne proprio ieri) che il 7 ottobre scorso ha ereditato oneri e onori del ruolo di uomo mercato dopo l’addio con passaggio al Genoa di Giorgio Perinetti, del quale in precedenza era stato braccio destro. Due protagonisti con i quali il presidente Joe Tacopina dovrà senz’altro confrontarsi con una certa fretta, visto che Falzerano ha il contratto fino al 2019 e da tempo si parla di rinnovo, mentre Rinaudo è in scadenza al 30 giugno e da mesi si vocifera che per la prossima stagione la società vorrebbe lanciare Valentino Angeloni, scouting di professione che sarebbe all’esordio o quasi in veste di direttore sportivo. Due premi che confermano il ruolo di primo attore recitato dal neopromosso Venezia di Pippo Inzaghi, ormai pronto al rush finale del campionato. In agenda restano gli ultimi 180′ della regular season e gli arancioneroverdi, pur partendo arretrati rispetto a Frosinone, Palermo e Parma, sono ancora in piena corsa per il secondo posto che regalerà la promozione diretta in Serie A. […]

Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Litteri a Venezia, la scelta giusta… «A gennaio ho scelto bene, sono arrivato in una società ambiziosa e credo che i risultati parlino da soli». E dire che arrivò forse nel momento peggiore della stagione… «Ricordo la prima partita di Salerno: la guardai dopo aver firmato in sede. Era un momentaccio, penso fossero otto partite senza un successo. L’anno scorso andai vicino alla promozione a Cittadella, quest’anno secondo me abbiamo qualche carta in più. Se arriviamo quarti ci sarà da divertirsi…». L’aria di mare fa bene a Litteri? «Posso dirlo senza timore di essere smentito. Sono di Catania, qui respiro un’aria buona, che evidentemente può portarci tanto in alto. Speriamo sia davvero così». Inzaghi mi ha detto: «Mi sarei arrabbiato se l’allenatore mi avesse chiesto i sacrifici che chiedo ai miei attaccanti». «Il mister è un martello. É maniacale, scrupoloso, ossessivo. Cerco sempre di abbinare al sacrificio qualche gol, sono un giocatore che si adatta e il mister mi ha chiesto determinate cose sin dall’inizio». […] Quali giocatori di questo Venezia l’hanno impressionata di più? «Due nomi su tutti: Domizzi è di un’altra categoria, al di là dell’età ha un altro modo di vedere le cose. L’altro è Alex Geijo, capisci tante cose di lui e quanto sia bravo quanto ci giochi assieme» Quando la curva canta: «Vogliamo la serie A», cosa le passa per la testa? «Che Venezia merita di tornarci».

Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) La stagione straordinaria del Venezia non è passata inosservata e arrivano i primi riconoscimenti. Lunedì 14 maggio, al “Coconuts” di Rimini, saranno consegnati gli Awards della serie B per la stagione 2017-2018 nel corso del Gran Gala Top 11 Serie B.Gli allenatori del campionato hanno indicato Marcello Falzerano come miglior centrocampista della Serie B e Leandro Rinaudo come miglior direttore sportivo. Un bel riconoscimento per il dirigente arancioneroverde che il 9 ottobre scorso ha preso il posto di Giorgio Perinetti. […]

Ore 11.50 – (La Nuova Venezia) «Io non sono scaramantico, posso parlare tranquillamente di Serie A. Ovvio che sarebbe stato più semplice se mancasse ancora un mese alla fine del campionato, invece le partite da giocare sono soltanto due…». L’ottimismo non è mai venuto meno ad Alexandre Geijo, nemmeno quando qualche acciacco ha rallentato il raggiungimento della condizione migliore. «Se guardiamo l’andamento della stagione, è complicato che le tre squadre che ci precedono, anche il Parma per l’esito degli scontri diretti, perdano punti tutte insieme. È molto difficile, ma noi non dobbiamo pensare a quello che faranno Frosinone, Palermo e Parma. Pensiamo a vincere le nostre due partite con Cremonese e Pescara, e poi vedremo. La matematica lascia aperto uno spiraglio anche a noi, anche se è complicato per le poche partite che rimangono». Geijo non ha mai disputato i playoff in Serie B, ma andò vicino alla promozione in Inghilterra. «Per esperienza, so che può accedere di tutto, come quando ho giocato con il Watford in Championship». Stagione 2012-2013, Cardiff già promosso, impegnato in trasferta sul campo dell’Hull City, secondo in classifica (78 punti), con il Watford (77) di Geijo impegnato in casa con il tranquillo Leeds. «Tutti davano per scontata la vittoria dell’Hull City», ricorda Geijo, «che invece pareggiò, noi facemmo peggio perdendo e andando ai playoff». Con la beffa conclusiva della sconfitta in finale contro il Crystal Palace.Il primo ostacolo da superare sarà la Cremonese. «Una buona squadra che nel girone di ritorno ha accusato un calo vistoso» spiega Geijo, «e da tantissime partite non vince, quindi temibile. Lo stato d’animo è diverso, ma non dobbiamo pensare agli ultimi nostri risultati e ai loro, perché sarebbe molto pericoloso». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) Nella prima parte di questo campionato Alessandro Salvi contendeva a Litteri, Kouame e Iori il primato fra i marcatori granata. Attualmente il terzino-goleador è fermo a cinque reti, le stesse di Arrighini, e non sarebbe una cattiva idea andare nuovamente a segno sabato prossimo a Carpi, considerando che il gol contro gli emiliani lo aveva sfiorato nel finale della partita di andata al Tombolato. «Al Cabassi conta solo vincere – sostiene il trentenne ex Albinoleffe – non importa chi andrà in gol. Il Carpi è una squadra ostica da affrontare e sa fare bene le ripartenze. In questo momento non ha nulla da chiedere al campionato, per cui sabato giocherà con maggiore scioltezza e in casa cercherà di chiudere bene la stagione». Il Cittadella ha un conto in sospeso avendo perso in malo modo l’andata e soprattutto per essere stato eliminato dal Carpi, allora allenato da Castori, nei play off dello scorso anno. «Il passato è passato – riprende Salvi – adesso guardiamo al prossimo match. Noi abbiamo motivazioni più forti di loro perché vogliamo chiudere le prossime due partite con sei punti per giocarci nel modo migliore possibile i play off». Nella classifica attuale la squadra granata affronterebbe il Bari al San Nicola, ma la situazione è soggetta a possibili aggiustamenti. Per il terzino granata però non ci sono preferenze. «Bari, Palermo, Parma, Frosinone, Venezia o Perugia fa lo stesso. I play off sono partite a sé dove la classifica non conta più. É un mini torneo a eliminazione diretta dove non si può più sbagliare. Noi siamo pronti ad affrontarlo convinti nei nostri mezzi». Le ragioni di questa fiducia sono presto dette: «Ritengo che rispetto all’anno scorso siamo più maturi come esperienza e arriviamo in condizioni migliori. Dispiace per Filippo (Scaglia ndr), che anche quest’anno si è infortunato, ma credo che possiamo comunque giocarcela». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Davide Adorni, avverte il peso della responsabilità, visto che in questa fase toccherà a lei non far sentire troppo l’assenza di Scaglia, che si è rotto il crociato? «Bisogna sempre farsi trovare pronti», risponde il difensore centrale del Citta. «Più che altro, c’è dispiacere a livello umano per quanto gli è successo». Avete parlato tra di voi, in queste ore? «Siccome dopo il derby d’andata con il Venezia ero stato vittima di una distorsione al ginocchio, “Pippo” mi ha chiesto che sensazioni avevo avuto. Confrontandoci, sembrava un infortunio simile, anche perché nemmeno a lui si era gonfiato tanto nella prima fase. Già quando l’ho rivisto lunedì, però, il ginocchio si era ingrossato. Ovviamente adesso è un po’ giù, ma è forte ed è già proiettato sull’idea di ripartire». Ora c’è da pensare al Carpi.«E vogliamo rifarci dello 0-1 della gara d’andata, ma anche della sconfitta nei playoff dell’anno scorso. Io non c’ero, ma so che quel ricordo è rimasto vivo nei compagni. L’obiettivo nelle prossime due giornate è raccogliere tutt’e 6 i punti: il quarto posto non dipende solo da noi, ma io sono dell’idea che vittoria porti vittoria». I modenesi sono salvi e fuori dalla corsa playoff. «Non è detto che sia uno svantaggio. Tante volte proprio il fatto di essere più libero a livello mentale ti consente di esprimerti meglio. Noi, però, non dobbiamo avere alcun tipo di timore: se giochiamo ai mille all’ora, come sappiamo fare, possiamo creare problemi a chiunque». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Suo pure il bis con palla ribadita in rete dopo che il primo colpo al volo su cross di Contessa era stato respinto dal portiere. Poi gloria pure per Capello dopo una triangolazione con il solito Piovanello. Nel complesso fino all’intervallo il Padova, pur a sprazzi, ha regalato pregevoli trame e solo le ottime parate dell’estremo locale Bergamasco, in particolare su uno spettacolare colpo di tacco al volo di Capello, hanno impedito un bottino più consistente. […] Partirà questo pomeriggio per la città francese il presidente biancoscudato Roberto Bonetto che, accompagnato dal figlio Edoardo e dal diggi Giorgio Zamuner, domani sera assisterà alla partita di campionato del Lens, club di proprietà del socio Joseph Oughourlian, contro l’Auxerre. Saranno visionati giocatori per possibili interscambi, e sicuramente il numero uno biancoscudato avrà modo di pianificare con il finanziere franco armeno i prossimi passi del Padova.

Ore 10.20 – (Gazzettino) L’attacco è ridotto ai minimi termini? Ci pensano Piovanello e Lanini. Dieci reti per il Padova, di cui quattro dell’ex Vicenza nella ripresa, e la giovane punta classe 2000 in particolare evidenza a Mestrino, nell’amichevole contro la locale squadra di Promozione, prova generale della sfida di sabato all’Euganeo con il Livorno valida per la Supercoppa (ore 18). Privo in avanti per i rispettivi problemi fisici di Guidone, Gliozzi, Sarno e Candido, indisponibili sabato, oltre a Madonna e i centrocampisti Mazzocco e Mandorlini, Bisoli schiera nel primo tempo i suoi con il 4-3-1-2, con Bellemo in cabina di regia e Pulzetti alle spalle della coppia offensiva formata da Capello e Piovanello che agisce qualche metro più indietro. E proprio, quest’ultimo, dopo il positivo esordio in campionato con il Gubbio, pimpante, rapido e propositivo, si rivela il più in palla tra i biancoscudati, rompendo subito l’equilibrio, aiutato da un’ingenuità della difesa di casa.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Praticamente una volta che andavo sotto sforzo in campo, mi venivano dei crampi fortissimi alla pancia. A superare questo problema, nella scorsa stagione, mi ha aiutato tantissimo il fisioterapista Filippo Ranzato, che attraverso degli specifici massaggi all’addome mi ha permesso di farmi entrare in campo in maniera serena. Il problema non si è quasi più ripresentato, anche se domenica all’Euganeo ero parecchio agitato. Poi, una volta dentro, ho pensato solo a dare il massimo».Come tutti i “millennial”, la sua vita è cambiata con un messaggio WhatsApp. «Era il 23 dicembre, mi scrive Mateos (il team manager, ndr) dicendo di andare ad allenarmi con la prima squadra. Ero entusiasta, è andato tutto bene al punto che il mister mi ha voluto in ritiro a Cesenatico. I compagni, dai vecchi ai giovani, mi hanno accolto in modo strepitoso. Bisoli mi aiuta molto e mi sprona quando sbaglio». […] Adesso non vuole smettere di sognare: «Sarebbe un orgoglio rimanere a Padova in B, per me che sono sempre stato tifoso e andavo in “Fattori”. Ovviamente sogno di arrivare in A. L’annata del 2000 è strana, siamo nati tra tecnologia e mille svaghi diversi. Ma per me la felicità è sempre stata rappresentata da un pallone». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nell’anno della cavalcata, del ritorno in B dopo la radiazione e dei tanti record, c’è un altro primato destinato a restare impresso nei libri di storia biancoscudati. Enrico Piovanello è il primo “millennial” ad aver esordito con la maglia del Padova in campionato. […] «Ci sto pensando ancora adesso», sussurra quasi Piovanello. «Non mi sarei mai aspettato di esordire davanti a quasi 8 mila persone, è stata un’emozione grandissima». Anche perché la sua storia calcistica non è quella del predestinato. Anzi, è stata tutta una rincorsa, gradino dopo gradino. «Ho iniziato a giocare a 4 anni ad Albignasego (il suo paese, ndr) e dopo il fallimento della società sono andato al San Paolo fino al 2015, quando mi ha chiamato il Padova. La prima stagione in biancoscudato è stata con gli Allievi regionali di La Cagnina, un’annata discreta, in cui ho giocato pure terzino». […]  L’esplosione è arrivata in questo campionato. «Nella Berretti ho subito trovato una grande intesa con mister Centurioni, che ringrazio perché è riuscito a darmi quel supporto e quella carica che non ho mai avuto». Non sono frasi fatte. Piovanello nella sua crescita calcistica e umana ha dovuto superare dei problemi fastidiosi. «Spesso, durante le partite, mi capitava di soffrire d’ansia.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Con un rotondo 10 a 0 sul Mestrino – squadra di Promozione – il Padova fa le prove in vista del match di Supercoppa contro il Livorno e si riprende dalla sbornia di oltre 15 giorni di festeggiamenti. Con una bella cornice di pubblico – 300 spettatori – e in un generale clima di festa, Bisoli non risparmia nessuno e schiera un undici praticamente titolare, con Pulzetti alle spalle di Capello e del giovane Piovanello. E i biancoscudati fin dall’inizio si prendono il centro del ring, chiudendo il Mestrino all’angolo, lavorando bene il pallone e facendo venire a galla come l’olio le ormai tre categorie di differenza. […] Nella ripresa girandola di sostituzioni per il Padova con ben undici cambi, tra cui anche l’idolo di casa Marcandella, mestrinese doc e anche premiato prima della gara dal Comune. Ma pure nella ripresa la musica non cambia, anzi, con Cisco e Marcandella alle spalle di Lanini il Padova si scatena letteralmente e si abbatte sul Mestrino: il poker di Lanini, la doppietta di Marcandella e il gol di Zivkov mettono in scena una squadra in ottima forma e con la mente ancora concentrata sul finale di stagione e un altro trofeo da conquistare.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È scattata ieri mattina la prevendita per la prima gara di Supercoppa di Serie C, in programma sabato alle 18 all’Euganeo contro il Livorno. Essendo un evento successivo al campionato non valgono gli abbonamenti, per cui tutti i tifosi dovranno acquistare il biglietto per assistere alla partita. La società ha ridotto leggermente i prezzi: Tribuna Fattori e Family 8,50 euro più prevendita, Tribuna Est 13,50, Tribuna Ovest 18,50 e Poltrone Oro 28,50. I tagliandi sono disponibili ai consueti punti vendita, on line sul sito di Listicket e al Padova Store di via Roma. La prevendita terminerà alle 15 di sabato, un’ora dopo apriranno i botteghini dello stadio per quella che sarà l’ultima gara in casa, visto che la sfida successiva sarà disputata a Lecce.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Farà un certo effetto, rivederli all’Euganeo da avversari. Per la prima volta dopo il crac del luglio 2014, il Padova sabato pomeriggio all’Euganeo affronterà il Livorno per il primo dei tre turni di Supercoppa di Serie C e ritroverà due grandi ex: Luca Mazzoni e Daniele Vantaggiato. Si tratta di due giocatori che hanno lasciato un ricordo diametralmente opposto. Mazzoni, nell’anno peggiore della storia del club di viale Rocco, fu uno dei più positivi in assoluto della rosa affidata prima a Dario Marcolin, poi a Bortolo Mutti e, infine, a Michele Serena. Alla fine fu retrocessione sul campo, ma Mazzoni ancor oggi ha molti estimatori nella città del Santo e più volte si è parlato di un suo ritorno a vestire la maglia del biancoscudo. Ben altro ricordo lega al biancoscudo Daniele Vantaggiato, arrivato dal Torino sotto la direzione sportiva di Ivone De Franceschi con un maxi contratto da 550mila euro a stagione che il Padova su costretto ad onorare fino in fondo, anche dopo la riabilitazione dalla squalifica per il calcioscomesse. Di Vantaggiato si ricorda soprattutto il campionato 2010-2011, quella assieme a Davide Succi come coppia offensiva. Tecnicamente l’attaccante barese non si discute, ma il legame con la piazza non decollò mai, tanto che ancora adesso c’è gente che aspetta l’occasione del match di sabato per fischiarlo. […]




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