«Ancora non ce ne rendiamo conto, anche se sappiamo di avere fatto qualcosa d’importante. In quattro anni abbiamo preso una società che era quasi in un’aula di tribunale e l’abbiamo portata in serie B, significa che possiamo guardarci allo specchio e prenderci qualche merito». A parlare è il vicepresidente Edoardo Bonetto che insieme a papà Roberto ha contribuito a riportare il Padova nel gotha del calcio, dopo la sparizione del vecchio club. E domenica sera si è goduto giustamente la festa. «Quando sono rientrato a casa l’adrenalina era ancora alta. È stato molto bello, soprattutto allo stadio e poi anche in piazza. Non ci aspettavamo così tanta gente, è stata un’altra nota positiva di quest’annata». È la seconda promozione dopo quella conseguita in serie D nella stagione dell’esordio: ha un sapore diverso? «In D eravamo la squadra più forte e avevamo più pressione visto che veniva dato per scontata la nostra vittoria, anche se in realtà non è mai facile affermarsi. La promozione di quest’anno però è stata ancora più bella perché il campionato di serie C è molto difficile, e anche per quello che è successo prima che iniziasse la stagione (il passo indietro di Giuseppe Bergamin, ndr): una scelta dolorosa, con oneri e onori che ricadevano su di me, mio padre e Moreno Beccaro. Oltre agli altri soci che hanno deciso di andare avanti insieme a noi».
[…]Messo in bacheca il trofeo consegnato domenica dai vertici della Lega Pro, adesso l’obiettivo è centrare il bis conquistando anche la Supercoppa: sfida d’esordio con il Livorno sabato alle 18 all’Euganeo. «Più vinci e più ti viene voglia di farlo, anche se non è facile tornare con la testa sul pezzo dopo quindici giorni di festeggiamenti meritati per la promozione. È inevitabile che nell’ultimo periodo la squadra abbia un po’ staccato, come avranno fatto anche Livorno e Lecce. Naturalmente come società ci teniamo a fare nostra anche la Supercoppa, ma credo appunto che alla fine la spunterà chi tra le tre formazioni riuscirà a resettare le serate dei festeggiamenti e a ritrovare la concentrazione migliore». Intanto, però, saranno messe sul piatto anche le prime strategie in vista del prossimo campionato. «La nostra intenzione è mantenere la serie B e divertirci, anche se è giusto godersi ancora la gioia di questo momento. La stagione non è ancora terminata, e avremo modo di seguire tante partite dei play off di B e di C con la possibilità di vedere all’opera tanti giocatori. Fermo restando che abbiamo già un gruppo molto forte, ed è proprio il gruppo che fa la forza di questa squadra e che ci ha permesso di vincere il campionato. Sarà difficile inserire qualcuno in questo gruppo, per cui dobbiamo prenderci il tempo necessario per non sbagliare le scelte».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)