Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) E’ uno Stefano Serena senza peli sulla lingua e a ruota libera quello che si è concesso ai microfoni della trasmissione radiofonica in onda ieri su lastallalive.com, in diretta anche su Facebook. Il patron arancionero, a seguito della possibile penalizzazione di due punti della propria squadra a causa di presunte irregolarità amministrative, con toni talvolta sconfortati, passa al contrattacco ed esprime senza mezzi termini tutto il suo rammarico per la situazione venutasi a creare. Il presidente non ha nascosto il suo disappunto per tutti gli sforzi mal ripagati messi in campo in questa stagione difficile ma ricca anche di notevoli soddisfazioni sportive. Sforzi che potrebbero risultare vanificati da una decisione, a suo dire, ingiusta e che potrebbe compromettere anche la sua permanenza alla guida del club. […] Ad ogni modo il presidente ha voluto mettere chiaramente i puntini sulle i anche sulle questioni stadio e cittadella dello sport dichiarando che, senza l’appoggio di altri soci in grado di sostenere il progetto Mestre sarà difficile riuscire a centrare gli obbiettivi prefissati. I rapporti con il comune e le altre istituzioni locali, infatti, in questi anni si sono rivelati poco fruttuosi e, a volte contraddittori, come ad esempio nel caso della gestione dello stadio Baracca, agibile secondo il Comune ma non utilizzabile secondo la Questura. Fondamentale, pertanto, secondo il numero uno mestrino, sarà cercare nuove sinergie e partner affinché si metta nero su bianco sul piano nuovo stadio con annesse strutture commerciali in modo tale da giustificare sforzi e investimenti. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Due giorni interi hanno trascorso gli ispettori della CoViSoc negli uffici della sede del Pordenone Calcio, al Centro sportivo De Marchi di Villanova. «Tutto a posto commenta alla fine della visita Mauro Lovisa -, noi siamo sempre in regola». Non è stato così per altre sei società della serie C. La stangata più forte è stata inflitta al Matera, al quale sono stati tolti ben 10 punti per il mancato pagamento di sei mensilità di contributi e quattro di stipendi entro la scadenza del 16 marzo. Sei punti di penalizzazione sono stati inflitti poi al Siracusa (il club siculo nel quale milita l’ex portiere neroverde Matteo Tomei) per il mancato pagamento di sei mensilità di contributi entro i termini di legge stabiliti. Altrettanti all’Akragas (stipendi di due mensilità, contributi di sei, più dichiarazione non veritiera). Due punti ciascuno infine a Gavorrano, Piacenza e al Mestre di Mauro Zironelli, che attraverso i suoi legali ha presentato ricorso immediato. […] Intanto il popolo neroverde si è arricchito di una nuova componente. È nata Beatrice, figlia di mamma Maddalena e papà Federico (Gerardi, ndr), come indica la foto postata sul sito ufficiale del Pordenone Calcio. Il numero nove dei ramarri del Noncello non sta attraversando sul campo un ottimo momento, a causa di un problema a un tendine che l’ha costretto a saltare la partita con la Sambenedettese e a un lavoro differenziato durante l’ultima settimana. Federico però ce la sta mettendo tutta per recuperare il più in fretta possibile e firmare un gol da dedicare proprio alla neonata. Ieri differenziato anche per Stefani e Ciurria. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) La risposta del tifo è stata sinora tiepida, ma il Bottecchia potrebbe ugualmente riempirsi. Sono circa 200 i tagliandi staccati per la sfida tra Pordenone e Renate in programma domenica alle 17.30. Pochi, nonostante si tratti di una partita fondamentale per tenere acceso il sogno chiamato serie B, attraverso la conquista di un buon piazzamento nella griglia playoff. I numeri della prevendita, che proseguirà sino a domani, non hanno dunque dato conforto alle iniziative del club neroverde, che aveva ridotto a 5 euro il prezzo del settore gradinata e lanciato la promozione “Mai stati al B…”, che consente (sino a oggi pomeriggio, dalle 15 alle 19, al centro De Marchi) agli abbonati di portare allo stadio amici e conoscenti al costo di un euro. Ma il Pordenone si attende comunque di oltrepassare, perlomeno, la soglia dei 1.200 spettatori. Un traguardo alla portata, viste le altre mosse di queste ore. Il club cittadino ha, infatti, invitato al match con il Renate anche i tesserati delle società che orbitano nel progetto di affiliazione neroverde. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) L’epilogo sembra già scritto, a prescindere da come andrà il finale di stagione. Una stretta di mano, un abbraccio, l’arriverderci. L’ennesimo tra Fabio Rossitto e il Pordenone. Eppure c’è chi non crede in questo epilogo. Sono in primis i tifosi, che all’attuale tecnico neroverde sono particolarmente legati. E che confidano nella magia dei playoff per stravolgere un copione che, sulla carta, non ammette alternative. Scenari. Dalla partita di domenica col Renate in poi, dunque, si potrebbe aprire un altro scenario: un successo sui nerazzurri potrebbe consentire al Pordenone di conquistare una delle due piazze rimaste (sesto e settimo posto) per giocare in casa il primo turno dei playoff. E dal via degli spareggi quel sogno riposto nel cassetto chiamato promozione potrebbe tornare a destarsi, portando con se entusiasmo e voglia di continuare con Rossitto in panchina. Anche la prossima stagione. Mina vagante. Il Pordenone, del resto, può rappresentare la mina vagante dei prossimi spareggi per la serie B. In una gara secca la rosa a disposizione del tecnico di Polcenigo non parte battuta con nessuna altra. Senza dimenticare gli exploit di cui è già stata capace in Tim cup, con l’eliminazione del Cagliari e la magica notte di San Siro con l’Inter, terminata soltanto ai rigori. Insomma, aperto ancora a tutte le soluzioni il futuro neroverde. Compreso il versante tecnico, in cui Rossitto, chiamato a traghettare i ramarri verso i playoff dopo il divorzio da Leonardo Colucci, potrebbe essere allettato dal prolungare il suo accordo in scadenza il prossimo 30 giugno. E lasciare, almeno per una volta, le vesti di allenatore chiamato in corsa. […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Conta solo mantenere la categoria – spiega il ds Moreno Zocchi – ci siamo cacciati in una situazione molto difficile e dobbiamo venirne fuori. Domenica con l’Albinoleffe andremo per vincere e prepararci ai playout: non credo che ci possano essere restituiti i punti della penalizzazione». Il dirigente ammette che la svolta in negativo è avvenuta dopo la richiesta ai giocatori di ridursi lo stipendio fatta dal curatore fallimentare. «L’inversione di tendenza rispetto a prima parte da lì — ammette Zocchi — ma adesso basta parlarne, ed è un basta rivolto a noi stessi. Quando si è deciso a gennaio di rimanere sapevamo che c’era il rischio di poter perdere dei soldi, quindi il fatto di poterli perdere da qui alla fine della stagione non ci interessa. Vogliamo solo la salvezza del Vicenza».
Ore 16.40 – Qui Appiani: termina l’allenamento. Pioggia di selfie per i tifosi con mister Bisoli.
Ore 16.20 – Qui Appiani: partitella finale.
Ore 16.00 – Qui Appiani: Padova schierato col 4-3-1-2.
Ore 15.40 – Qui Appiani: schemi offensivi in corso.
Ore 15.20 – Qui Appiani: a parte Guidone, Mandorlini, Sarno, Madonna, Gliozzi e Mazzocco.
Ore 15.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Pronti all’ennesimo esame tosto, vogliamo chiudere i conti per esultare in un Penzo che mi auguro ancora più gremito delle ultime gare». Domani a Sant’Elena nella terz’ultima giornata di Serie B sale il Foggia (ore 15) e uno scalpitante Pippo Inzaghi chiede ai suoi arancioneroverdi l’ultimo sforzo, quello decisivo per conquistare la matematica certezza di giocarsi la Serie A ai playoff. «Vogliamo vincere o fare almeno il punto che ci serve per festeggiare con i nostri tifosi la realizzazione di un grande sogno la carica alla vigilia del tecnico lagunare . Il Venezia si è salvato più di un mese fa, ora l’obiettivo è staccare il pass per i playoff con due giornate di anticipo. Arrivare al faccia a faccia col Foggia, che come noi è neopromosso, con un vantaggio di 9 punti dev’essere un motivo di orgoglio e una gratificazione per tutto l’ambiente». Domizzi e compagni sono reduci da quattro vittorie consecutive ma, come sempre, Inzaghi tiene nella massima considerazione l’avversario di turno. «Domani si affronteranno le due squadre più in forma del momento. Con il Foggia poi ci ritroviamo a distanza di un anno (il 27 maggio scorso in Supercoppa i rossoneri vinsero 4-2 al Penzo negando il triplete al Venezia, ndr) dopo aver recitato entrambe un ruolo da protagoniste. Penso che, avesse avuto dall’inizio l’organico schierato da gennaio in poi, oggi sarebbe già tranquillo ai playoff. Ha voglia ed entusiasmo, anche noi però abbiamo il morale altissimo, a maggior ragione dopo aver ottenuto a Vercelli una vittoria da squadra matura». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il dato sull’affluenza del pubblico: 1650 biglietti acquistati in prevendita per Venezia-Foggia, 670 nel settore ospiti. Una pillola di mercato, ampiamente prevista: Leo Stulac, faro del centrocampo, si è promesso al Genoa e, salvo stravolgimenti, nella prossima stagione vestirà la maglia del Grifone. Poi uno sguardo al calendario delle ultime tre giornate, anche a quello delle avversarie. Si comincia domani: Venezia-Foggia, appunto, poi Frosinone-Carpi, Cesena-Parma e Ternana-Palermo. Sulla carta l’impegno più semplice ce l’hanno i rosanero contro un avversario in crisi, ma anche il Frosinone affronta un Carpi senza motivazioni, salvo ma senza possibilità di raggiungere i playoff. Il Parma potrebbe avere qualche problema a Cesena, in un match dall’esito imprevedibile. Questo, ovviamente, dando per scontato di conquistare i playoff, per i quali manca un punto. Una formalità o quasi, anche se il Foggia al Penzo non verrà per fare passerella. In carnet pure Cittadella-Brescia e Bari-Perugia. Alla penultima Cremonese-Venezia mette in palio punti pesanti, il Palermo affronterà il Cesena e il Frosinone farà visita all’Entella che deve muovere la classifica. Ancora una volta l’impegno più difficile potrebbe avercelo il Parma, al Tardini con il Bari. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Un punto per domare il Foggia e conquistare matematicamente i playoff, tre punti per rimanere in scia alle prime della classe. Venezia in salute, fisica e psicologica, che all’andata dominò il match dello “Zaccheria” (2-0 a 5′ dalla fine), prima di essere riacciuffato (2-2) nel rocambolesco finale. «L’obiettivo principale in questi giorni è recuperare più energie possibili», ha spiegato Pippo Inzaghi, «soprattutto da parte di quei giocatori che hanno giocato sia con il Palermo che a Vercelli in quattro giorni. Il morale è altissimo, e non potrebbe essere diversamente, le vittorie poi fanno passare in secondo piano fatica e dolori». Il tecnico del Venezia è concentrato, al momento, su un unico obiettivo. «Siamo vicinissimi a coronare un sogno, ci manca un punto per approdare ai playoff. Sarebbe fantastico festeggiarlo domani nel nostro stadio, che mi auguro sia pieno come contro il Palermo. Sarebbe la ciliegina sulla torta di una stagione straordinaria».Staccato di 9 punti, a tre giornate dalla fine, il Foggia proverà a rimanere in corsa per i playoff. «Ho molto rispetto per questa squadra», ha spiegato Inzaghi, «credo che Venezia e Foggia siano le due formazioni più in forma del momento. Sarà una nella sfida, ma arrivare a giocarla con 9 punti di vantaggio a tre giornate dalla fine, rappresenta un bel vantaggio per noi». Più che sul Venezia, il Foggia dovrà fare la corsa sul Perugia, ottavo a 5 lunghezze di distanza. «Il Foggia è in un buon momento. Se il campionato fosse partito a gennaio, il Foggia sarebbe andato ai playoff con pieno merito. Ha cambiato sistema di gioco e inserito giocatori di qualità». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) La gioia “giusta” nel momento più delicato. Il pass per la finalissima di Coppa Italia di Serie D, staccato mercoledì pomeriggio grazie alla vittoria, sofferta nel finale, con il Crema, è la classica manna dal cielo per il Campodarsego. Un po’ perché il 2-1 del “Gabbiano” è arrivato in una fase particolare della stagione dei biancorossi, inevitabilmente delusi per la mancata promozione in Serie C, e un po’ perché la finale che si giocherà il 19 maggio, alle ore 16.30, allo stadio “Gino Bozzi” di Firenze con il San Donato Tavarnelle potrebbe rappresentare, oltre ad un’occasione per mettere in bacheca un trofeo prestigioso (ed i 15.000 euro messi in palio dalla Lega Nazionale Dilettanti per la vincitrice), il pronto riscatto dopo una grande cavalcata, ridimensionata soltanto dalla continuità della Virtus Vecomp. «Mercoledì abbiamo tramutato l’amarezza in cattiveria agonistica», afferma lo stopper del “Campo” Omar Leonarduzzi. «Negli ultimi giorni la delusione era palpabile, visto che la promozione era il nostro obiettivo principale, ma la voglia di rialzare la testa ci ha permesso di battere il Crema e scacciare un po’ di tensione». Leonarduzzi, fra l’altro, è reduce da un altro campionato di Serie D vissuto al vertice con la maglia della Triestina, superata dalla perfezione del Mestre (anche se poi è arrivato il ripescaggio nei “pro”): «L’anno scorso il Mestre ha semplicemente disputato un campionato perfetto. Con la Triestina, infatti, avevamo raccolto tanti punti (ben 72, ndr), chiudendo comunque a – 8». Discorso diverso per l’ultimo testa a testa: «Quest’anno, se anche avessimo vinto quella partita con la Calvi Noale (finita 1-1), al massimo saremmo potuti arrivare a pari merito. La Virtus Vecomp è stata brava ad inanellare le 7 vittorie di fila nel rush finale, fra l’altro tutte di misura (tre volte 1-0, tre 2-0 e un 2-1), vuoi per la rosa più ampia o per alcuni episodi che i nostri avversari sono stati abili a far girare per il verso giusto». […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) La vittoria di martedì per 2-0 in casa dell’Avellino, con un tournover di nove giocatori rispetto alla precedente partita vinta con il Foggia, ha confermato nei fatti quanto sostiene da sempre il tecnico Venturato sulla validità dell’intera rosa granata. Tra i protagonisti del successo il brasiliano Lucas Chiaretti che ha ripreso il suo ruolo storico di trequartista dietro le punte Strizzolo e Arrighini, realizzando anche il gol che di fatto ha chiuso la partita. «Non è stato facile vincere – sostiene il fantasista – perchè l’Avellino sul piano dell’agonismo e della fisicità ci ha messi in difficoltà soprattutto nel primo tempo». Non è la prima volta che il Cittadella soffre l’avversario all’inizio del match, mentre nella ripresa riesce ad imporsi. Spiega il trentunenne di Belo Horizonte: «Dobbiamo migliorare nel capire sin dall’approccio le diverse situazioni, senza che sia l’allenatore nell’intervallo a darci le direttive. È un aspetto che riguarda tutti e non qualche singolo giocatore». Quanto alla rete, mandando a vuoto l’avversario e mettendo a sedere con una finta il portiere, Chiaretti precisa: «È stato bravo Christian (Kouame, ndr) nella veloce ripartenza e a servirmi l’assist. Io mi sono fatto trovare al posto giusto». Sul fatto che in questa stagione nel ruolo di trequartista sta giocando più spesso Schenetti, il brasiliano continua: «Sono tre stagioni che sto facendo bene a Cittadella. È chiaro che le aspettative quest’anno erano di giocare con maggiore frequenza. Un infortunio, però, ad inizio stagione mi ha costretto a stare fuori e l’allenatore ha fatto le sue scelte. Schenetti ha fatto e sta facendo bene, per me l’importante è farmi trovare pronto quando sono chiamato». Nel mercato di gennaio correvano voci di un interessamento del Lecce nei confronti di Chiaretti. Adesso i rumors sono tornati d’attualità. Sul suo futuro però l’interessato è categorico: «Non è adesso il momento di parlare di mercato. Sono concentrato sul Cittadella perchè vogliamo giocarci al meglio questo finale di stagione». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Dei suoi tre gol stagionali con il Cittadella, due li ha siglati contro l’Avellino. Lucas Chiaretti sembra avere un conto in sospeso con gli irpini. Non è così, ovviamente, e tuttavia al Partenio-Lombardi la sua voglia di lasciare il segno dopo un paio di panchine consecutive si è vista tutta. «È stata una partita molto dura. L’Avellino si giocava tanto e ha provato a metterla sul piano fisico ed agonistico. Abbiamo faticato nel primo tempo, nel secondo il mister ci ha sistemato meglio e la gara è cambiata».Non è la prima volta che succede: è un problema di approccio?«È difficile spiegare perché accada, ma credo che uno degli aspetti da migliorare sia proprio questo: dobbiamo riuscire a correggerci e risistemarci in campo senza bisogno di aspettare l’intervallo. È un problema che non riguarda uno o due giocatori, ma tutti. Ad Avellino, in fondo, ci è andata bene, perché siamo arrivati alla pausa sullo 0-0, ma se avessimo subìto un gol, forse sarebbe andata a finire in un altro modo. Non dobbiamo correre certi rischi».Il gol è stato uno sfoggio di estro carioca.«È stato bravo Kouamé ad orchestrare la ripartenza e Scaglia a portar via un uomo. Io mi sono fatto trovare pronto: ho aspettato sino all’ultimo prima di muovermi perché m’immaginavo che il difensore fosse combattuto tra l’istinto d’intervenire in anticipo e la paura di essere saltato».In questa stagione Venturato la sta alternando spesso a Schenetti. Sia sincero: si aspettava di giocare di più?«Se non hai aspettative positive, non puoi fare calcio ad alti livelli. In questi tre anni per me parlano i fatti, ho alle spalle numeri importanti a Cittadella. Ma le stagioni vanno così: la mia è iniziata con un infortunio e l’allenatore ha fatto altre scelte. Poi sono rientrato e ho fatto bene, ma ho accusato anch’io un calo assieme alla squadra, faticando un po’. Ci sta che il tecnico prenda delle decisioni, ma proprio questo tipo di gestione mostra quanto il nostro gruppo sia forte». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Poi puntualizza: «Ma non è che in quasi due ore di incontro con l’allenatore abbiamo parlato solo del contratto, abbiamo affrontato l’argomento soltanto per un quarto d’ora. Facciamo un passo alla volta: abbiamo rinnovato il direttore generale e penso che prima della partita di domenica con il Gubbio sarà rinnovato anche il contratto del mister. Ripeto, siamo a cena insieme domani sera (oggi, ndr) e chissà che non facciamo il brindisi. Ma in ogni caso per domenica la situazione sarà chiarita. E da lunedì ci si metterà a lavorare sul programma della stagione senza perdere tanto tempo». Immaginiamo che Bisoli abbia chiesto anche certe garanzie sulla squadra che affronterà la serie B, dato che essendo ambizioso non vorrà fare un campionato di sofferenza. «Certo, ma secondo voi io lo voglio fare? Non possiamo dire di volere disputare un campionato da protagonisti, ma fatto bene sì accostandosi alla nuova categoria tenendo conto del blasone che ha Padova e il Padova. Poi lungo la strada vediamo cosa viene fuori, facciamo un passetto alla volta», conclude il presidente Bonetto.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «È stato un incontro costruttivo nel quale abbiamo gettato le basi di un prolungamento del contratto di Bisoli e del suo staff per la prossima stagione con un certo tipo di adeguamento economico. Adesso l’allenatore si è preso una giornata di riflessione perché è giusto che sia così». Non è arrivata la fumata bianca, ma poco ci manca stando a sentire la voce del presidente Roberto Bonetto subito dopo il faccia a faccia con il tecnico. Un paio d’ore la durata del confronto nella sede biancoscudata, alla presenza anche del vice presidente Edoardo Bonetto e del direttore generale Giorgio Zamuner, al termine del quale il tecnico ha lasciato con un sorriso lo stadio. L’appuntamento è servito a Bisoli per tastare con mano una volta di più la fiducia della società nei suoi confronti, se mai ce ne fosse stato bisogno. «Sta andando a Brescia per motivi personali – spiega Bonetto – Può darsi che mi mandi un messaggio già in serata (ieri, ndr). Comunque domani sera (oggi, ndr) siamo a cena insieme con le nostre mogli, era una cosa già programmata da tempo e molto probabilmente potremo brindare. Diciamo che sono serenamente positivo, come lo è anche Bisoli che avete appena visto uscire. Penso che siamo sulla buona strada». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Poi la prossima settimana andiamo in Francia io, Edoardo e Giorgio per parlare con Joseph e con lo staff tecnico del Lens per vedere determinate situazioni relative ai giocatori. Ci sono due-tre profili importanti e se ce li dessero sarebbe grasso che cola». Il che lascia supporre la nascita di una vera e propria sinergia con il club francese, del quale Oughourlian detiene il cento per cento delle quote. Fermo restando che l’idea di è quella di andare avanti con grande parte del gruppo che ha vinto il campionato, puntando a una rosa composta da venticinque giocatori e tenendo conto che la lista degli over è al massimo di diciotto elementi in cadetteria, mentre è illimitata per gli under. A proposito di quest’ultimi, sarà da capire quanti tra i giovani attualmente in prestito faranno parte della rosa biancoscudata anche nella prossima stagione: Zambataro rientrerà all’Atalanta, Capello al Cagliari, Ravanelli e Gliozzi al Sassuolo. Giocatori sui quali il Padova farebbe ancora volentieri affidamento. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il faccia a faccia tra il tecnico e lo stato maggiore del club in sede all’Euganeo è stato anche l’occasione per parlare di come impostare a grandi linee la squadra in vista di un campionato ancora più competitivo come è la serie B. Sistemato il rinnovo del direttore generale Giorgio Zamuner, e una volta messo nero su bianco il prolungamento del contratto di Bisoli e del suo staff (il vice Simone Groppi e il preparatore atletico Danilo Chiodi), tutte le attenzioni potranno essere rivolte per iniziare a lavorare sul programma della prossima stagione senza perdere tanto tempo, dato che il Padova può sfruttare il vantaggio di pianificare al meglio le prossime mosse avendo vinto con buon anticipo il campionato. «La squadra non sarà rivoluzionata, saranno fatti sei-sette innesti con gente di categoria», chiosa il presidente Bonetto a margine dell’incontro con Bisoli. E aggiunge: «Domenica Joseph (ossia il socio Oughourlian, ndr) verrà allo stadio e sarà l’occasione per fare due parole.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Non abbiamo grossi problemi, sono positivo così come lo è Bisoli. In questo incontro, del suo contratto abbiamo parlato un quarto d’ora, per il resto abbiamo già impostato qualche idea per la prossima stagione». Uno dei “nodi” da scogliere, oltre al rinnovo economico, è anche il programma societario per il futuro. Bisoli aveva bisogno di qualche rassicurazione sul fatto che il Padova possa approcciare in maniera ambiziosa anche la Serie B. Su questo fronte sembra che non ci siano problemi: «Vogliamo fare un campionato che ci possa far accostare nel migliore dei modi alla categoria», spiega Bonetto. «Con umiltà, ma tenendo conto del blasone della nostra maglia, senza soffrire. Conto quindi di partire a programmare la prossima stagione, assieme a Zamuner e Bisoli, già da lunedì. Nessuna rivoluzione, verranno acquistati 6 o 7 innesti di categoria per permetterci di fare un buon torneo». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il primo a lasciare lo stadio, poco dopo le 19, è stato il vice-presidente, che ha dovuto abbandonare la riunione per una cena di lavoro. L’incontro, in ogni caso, non si è protratto ancora a lungo, visto che alle 19.30 sono usciti tutti gli altri, con Zamuner che ha accompagnato alla macchina il tecnico, fermandosi a chiacchierare con lui un altro quarto d’ora nel parcheggio. Patron Bonetto conta di incassare il sì del suo allenatore prima di domenica. Il Padova ha proposto a Bisoli e al suo staff (l’allenatore in seconda Simone Groppi ed il preparatore atletico Danilo Chiodi) il rinnovo contrattuale fino a giugno 2020 (l’accordo attuale scade al termine della prossima stagione), con un ritocco dello stipendio: «Abbiamo messo le basi per il rinnovo e l’adeguamento contrattuale», conferma Bonetto. «Il mister si è preso un po’ di tempo per riflettere sulla nostra proposta, ma io conto di brindare all’accordo già domani sera (oggi, ndr), quando mi offrirà una cena, con le nostre rispettive mogli, programmata da tempo.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Non c’è ancora l’accordo tra mister Pierpaolo Bisoli ed il Padova per il rinnovo contrattuale in vista della prossima stagione in Serie B. L’incontro andato in scena ieri pomeriggio nella sede di viale Rocco non ha prodotto la tanto attesa “fumata bianca”, anche se tutte le parti in causa assicurano che entro oggi, o al massimo domani, si arriverà alla firma, a scanso di improbabili rotture. «Al 99% l’allenatore resterà con noi, si è solo preso un po’ di tempo per riflettere sulla nostra proposta», assicura il presidente Roberto Bonetto, mostrandosi sereno ed ottimista, mentre il tecnico ha lasciato la sede senza rilasciare dichiarazioni, ma sorridendo. Eppure manca ancora l’ultimo tassello per chiudere la questione.Il summit. Il faccia a faccia negli uffici societari è durato quasi due ore, nel corso delle quali si sono ritrovati allo stesso tavolo il presidente Roberto Bonetto, il vice Edoardo, il direttore generale Giorgio Zamuner e l’allenatore Pierpaolo Bisoli.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È stato sorteggiato il calendario della Supercoppa di Serie C, che metterà di fronte le vincitrici dei tre gironi, Livorno, Padova e Lecce. I biancoscudati, come previsto, esordiranno allo stadio Euganeo sabato 12 maggio, alle ore 18. L’avversario sarà il Livorno degli “ex” Vantaggiato, Mazzoni, Franco e Giandonato. Se la squadra di Bisoli dovesse pareggiare o perdere, scenderà in campo anche il sabato successivo in casa del Lecce. Altrimenti, in caso di successo sui toscani, sabato 19 riposerà, guardando Livorno-Lecce, e giocherà il 26 la partita conclusiva del triangolare allo stadio pugliese di “Via del Mare”.Intanto, in vista dell’ultima partita di campionato, domenica con il Gubbio (ore 17.30), ieri alla Guizza si sono allenati a parte Fabris, Sarno, Guidone e Mandorlini, tutti affaticati. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non c’è ancora la fumata bianca, certo, ma Pierpaolo Bisoli da ieri sera è più vicino alla conferma come allenatore del Padova anche nella prossima stagione. Decisamente più vicino. L’allenatore di Porretta Terme, protagonista assoluto della promozione in serie B alla guida del club di viale Rocco dopo le tre ottenute a Cesena, aveva chiesto il prolungamento contrattuale fino al 30 giugno 2020 con un ritocco economico rispetto alle attuali condizioni. Bisoli aveva già un contratto fino al 30 giugno 2019, con uno scatto di stipendio dopo la conquista della B: da 140mila euro annui a circa 170mila. Non è dato sapere quale sia stata la controproposta del Padova, che l’allenatore si è riservato di accettare o meno a strettissimo giro di posta, ma il primo punto a cui è andato incontro il club è stato in merito al contratto in scadenza. Ed era un punto imprescindibile sul quale le parti si sono trovate d’accordo. Non è poco. Bisoli si è preso una notte di tempo per accettare o meno, ma ieri l’aria che tirava era indirizzata decisamente verso la fumata bianca. «All’incontro eravamo tutti presenti – spiega il presidente Roberto Bonetto – si è parlato dieci minuti di cifre e un’ora e mezza di rapporti. Il clima? Ottimo. Abbiamo formulato a Bisoli una proposta per il rinnovo fino al 30 giugno 2020, che contiene anche un adeguamento economico. Abbiamo preso atto della richiesta di Bisoli e abbiamo ragionato in tutta serenità. Bisoli parlerà con il suo staff e a brevissimo ci farà sapere la risposta. Siamo molto fiduciosi, è stato un incontro positivo e costruttivo». […]