Giorgio Zamuner, via i capelli, promozione e rinnovo biennale. Meglio di così… «I capelli li ho tagliati, il contratto l’ho rinnovato, insomma il periodo è buono… Sono felice di restare a Padova, sono convinto che qui si possa fare tanto».
[…]Aver costruito una squadra all’80% già per il ritiro è stata la carta vincente? «Una delle carte vincenti è stata quella di avere un gruppo formato sin dall’inizio del ritiro. E a maggior ragione con Bisoli, che è molto esigente e che vuole lavorare in un certo modo».
[…]Il colpo di mercato che la rende più orgoglioso? «Non c’è. Posso dire di essere stato contento di aver preso Capello, lo avevo cercato già l’anno prima ma il suo agente pensava che non fosse ancora pronto per Padova. Un anno dopo credo sia stato uno dei protagonisti principali di questo campionato».
[…]Quanto cambierete dell’attuale organico? «A grandi linee è un gruppo che non vorremmo stravolgere. Ci sono due o tre situazioni di prestito come giocatori che vogliamo valutare, ma qualcosa sicuramente cambieremo». A bruciapelo: oggi arriverà la conferma del tecnico? «Credo che ci sia la volontà di Bisoli di continuare, così come per la proprietà. Quello di oggi può essere un incontro decisivo in un senso o nell’altro. Può esserci qualche piccolo problema sorto nel frattempo, ma credo sia tutto risolvibile». Quale l’obiettivo per la prossima stagione? «Rispondo come fanno tutti: l’obiettivo primario dev’essere salvare la categoria il prima possibile, poi per fare qualcosina di più vedremo strada facendo».
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Il primo tassello del Padova futuro è stato posto. E adesso c’è grande attesa per capire se verrà incastrato anche l’ultimo pezzo del puzzle. Ieri mattina il direttore generale Giorgio Zamuner ha firmato il rinnovo contrattuale per altre due stagioni, legandosi alla società di viale Rocco sino al 30 giugno 2020. Oggi, invece, toccherà a Bisoli confrontarsi con la società e definire le condizioni contrattuali per la prossima stagione, nonostante il tecnico sia comunque legato al Padova sino al 30 giugno 2019. Al tavolo, oltre al presidente Bonetto, siederà quindi anche Zamuner, con il quale non ci sono state sorprese. Rinnovo doveva essere e rinnovo è stato. «Quanto ci ho messo a trovare l’accordo con la società? Un minuto e mezzo», sorride il d.g. «L’intesa l’avevamo raggiunta già da diverse settimane, non c’erano problemi, io volevo restare e la società mi sembrava soddisfatta del mio operato. Abbiamo temporeggiato solo perché prima volevamo vincere il campionato». Zamuner, che ovviamente ha ricevuto un ritocco dell’ingaggio, è pronto a misurarsi per la prima volta da dirigente con la Serie B: «Questa categoria è sicuramente uno stimolo ulteriore, sia per me che per tutte le altre componenti societarie. Da giocatore mi ero innamorato di Padova, sognavo di poter giocare all’Appiani, non ce l’ho fatta, ma ho avuto la fortuna di poterci lavorare da dirigente. C’è un fascino particolare che trasmettono determinate piazze, lavorare a Padova è difficile e gratificante. Potermi misurare con una categoria nuova, conoscendo la piazza e la società, credo sia un vantaggio per me». Con il presidente Bonetto avrete già parlato a grandi linee dei piani per la prossima stagione. Cosa le ha chiesto? «Padova ha le potenzialità negli anni di poter crescere molto e la proprietà è ambiziosa. C’è il progetto di fare il centro sportivo e implementare il settore giovanile per provare a portare altri ragazzi in prima squadra. Per la prossima stagione la priorità è il mantenimento della categoria, provando a fare un bel campionato che possa divertire la gente e la proprietà. Senza fare troppi voli pindarici, ma cercando di toglierci qualche soddisfazione».
[…]Zamuner si mostra molto fiducioso anche sulla permanenza di Bisoli: «Mi auguro che quest’incontro sia definitivo, in modo tale da potermi mettere subito a parlare con l’allenatore per capire che squadra allestire il prossimo anno».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Tutto come previsto. Giorgio Zamuner resterà al Padova anche le due prossime stagioni. Ieri mattina è stato messo nero su bianco sul contratto che legherà il direttore generale alla società biancoscudata fino al 30 giugno 2020, proseguendo così la sua felice esperienza all’ombra del Santo iniziata nell’estate 2016. Un passo solo formale, dal momento che l’accordo tra le parti era già stato raggiunto da tempo. «Ci avevamo messo un minuto e mezzo ancora un mese fa – sottolinea il diggì e non c’era alcun problema perché io avevo manifestato la volontà di proseguire a Padova. Ci poteva stare un leggero temporeggiamento perché tutti avevamo la voglia di vincere, ma l’idea era quella». Naturale, visto il risultato raggiunto, un ritocco dell’emolumento. «Una gratificazione c’è stata, come penso fosse giusto, venuta quasi spontanea dalla proprietà, anche perché la categoria superiore richiede impegno e responsabilità diverse. Quanto alla durata, il mio pensiero è uguale a quello che avevo da giocatore: se sto bene e sono benvoluto rimango altrimenti prendo anche un’altra strada». Poi aggiunge: «Ci tenevo a dare continuità perché lavorare a Padova è difficile, ma gratificante. E poterlo fare in una categoria nuova conoscendo già la piazza, la proprietà e il territorio, penso sia un vantaggio. La serie B è un palcoscenico diverso, uno stimolo in più per tutti per fare bene e crescere e questo club ha le potenzialità per farlo. Per me che avrei voluto giocare all’Appiani con la maglia biancoscudata, non credo possano esserci da dirigente soluzioni migliori dato che piazze come Padova, Ferrara o Reggio Emilia, senza nulla togliere alle altre, hanno un fascino particolare».
[…]Cosa prevede per Bisoli? «Penso ci sia la volontà da parte di tutti di continuare. Lui ha piacere di fare una chiacchierata serena con la proprietà e se le cose coincidono come penso si ripartirà». Ci saranno novità anche sullo scouting. «Cerchiamo una figura di un certo rilievo che conosca i campionati stranieri».
[…](Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)