Ore 21.00 – (Il Piccolo) […] Ricordiamo che Triestina-Sambenedettese si giocherà alle ore 17.30 (arbitrerà Sozza di Seregno), e che l’ambiente dei marchigiani è bollente dopo le tre sconfitte nelle ultime quattro partite e le esternazioni del presidente Fedeli: come noto, l’allenatore Capuano è stato esonerato e al Rocco ci sarà il ritorno del tecnico Moriero, che aveva iniziato il campionato. Da parte alabardata, Princivalli avrà però delle pesanti assenze: dovrà infatti fare a meno del perno del reparto arretrato, ovvero Lambrughi, che è squalificato. E a quanto pare sarà ancora out per squalifica anche Petrella, sul cui ricorso non sono arrivate notizie. Rientrerà però Pizzul, che ha scontato la sua squalifica a Salò. […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] Sia chiaro, l’obbligo assoluto per considerare qualsiasi tipo di ipotesi favorevole, insomma la conditio sine qua non, è rappresentata dalla vittoria della Triestina contro la Sambenedettese. Se gli alabardati ci riusciranno e saliranno a quota 45 punti, allora possono ancora sperare di entrare nei play-off. Senza fare tanti calcoli, se la Triestina vince deve sperare che almeno una tra Pordenone e Mestre esca sconfitta nel turno di domenica. Se il Pordenone perde e resta a 45, negli scontri diretti l’Unione è avvantaggiata, mentre se la squadra di Zironelli perde, sarebbe bloccata a 44, quindi dietro agli alabardati. […] Attenzione però: ci sono alcuni casi che anche in caso di pareggio del Mestre (e dell’obbligatorio successo alabardato) permetterebbero all’Unione di andare ai play-off. Certo, se alla fine si ritrovassero appaiate a quota 45 solamente Mestre e Triestina, allora sarebbero i veneti a essere decimi in virtù del vantaggio negli scontri diretti. Ma se a quella quota ci arriva anche il Ravenna (che è a 42 e gioca con il Santarcangelo), allora nell’arrivo a tre la classifica avulsa darebbe ragione proprio agli alabardati per il decimo posto. L’altra ipotesi, già considerata, è che il Pordenone perda: in una classifica avulsa Mestre-Triestina-Pordenone sarebbero proprio i neroverdi a restare undicesimi. E in caso di arrivo alla pari di quattro squadre? Con Pordenone ko, il pareggio del Mestre e le vittorie di Triestina e Ravenna, si ritroverebbero infatti tutte a 45 punti. In quel caso, per la classifica avulsa a quattro, entrerebbero nella top ten Mestre e Triestina con esclusione di Ravenna e Pordenone.
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La scure del Tribunale Federale Nazionale si abbatte sul Mestre: due punti di penalizzazione in classifica, che retrocedono la truppa di Ziro al 10. posto togliendo l’aritmetica certezza di accedere ai playoff, 4 mesi di inibizione per il presidente del Mestre Stefano Serena, tre per il presidente del Collegio Sindacale del Mestre Andrea Daudo e 3000 euro di multa per la società. Questa la sentenza emessa dal Tribunale Federale Nazionale in merito alla vicenda legata al pagamento in ritardo dei contributi Irpef della mensilità di Febbraio 2018 da parte della società arancionera, che aveva portato al deferimento degli stessi da parte della Procura Federale il 13 aprile scorso ed ha portato alla penalizzazione di due punti ed all’inibizione di Serena e Daudo. 11 giorni di ritardo che sono costati molto cari al Mestre, che come affermato nelle sue memorie difensive ha effettuato il pagamento dei contributi Irpef in data 27 marzo, 11 giorni dopo la scadenza fissata in data 16 marzo. Proprio le memorie difensive presentate prima dell’udienza avvenuta il 27 aprile scorso non hanno nè cambiato nè allegerito le sanzioni proposte dalla Procura Federale, che portano dunque il Mestre a doversi nuovamente conquistare l’accesso ai playoff. “È meglio che non dica nulla – ha commentato a caldo il presidente Serena – non voglio creare problemi, parlerò solo quando avremo inoltrato il ricorso a questa sentenza e ne avremo avuto riscontro. In questo momento non voglio dire altro, ma al momento opportuno parleró. Di sicuro una cosa è certa: in Italia si perde tanto tempo per delle vere e proprie stupidaggini, e questa vicenda è una di queste”. […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Meglio che non dica nulla. Posso solo confermare che faremo ricorso d’urgenza». Non dice altro, il presidente del Mestre Stefano Serena, furibondo dopo la penalizzazione di due punti inflitta ieri dal Tribunale della Figc al club arancionero. I fatti: entro il 16 marzo si dovevano pagare le mensilità di gennaio e febbraio, con contributi e ritenute Irpef. Per una normativa cambiata nell’ultima stagione, il Mestre ha omesso di versare circa novemila euro di Irpef (provvedendo il 27 marzo a mettersi in regola) su un totale di 163mila euro. Il -2 fa scendere il Mestre a quota 44 al decimo posto, ultimo utile per i playoff, due punti sopra la Triestina. Domenica sono in programma SudTirol-Mestre e Triestina-Samb. In caso di un arrivo a pari punti il Mestre sarebbe comunque in vantaggio rispetto alla Triestina negli scontri diretti. Già domani, però, potrebbe arrivare la decisione della Corte federale.
Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Il giudice sportivo ha comminato al Mestre due punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso, inibito Stefano Serena per quattro mesi e inferto una ammenda di 3000 euro alla società arancionera. Queste le motivazioni riportate nel documento ufficiale rilasciato dalla Federazione: “per aver violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per non aver versato, entro il 16/03/2018, le ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2018, e per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef». […] Interpellato, il presidente Stefano Serena ha annunciato che la società farà ricorso ma che non rilascerà alcuna dichiarazione fino all’esito del ricorso stesso. Un problema inatteso per Zironelli e la squadra, che dopo una brillante salvezza conquistata sul campo e seguita da una serie di risultati che hanno portato Sottovia e compagni in zona playoff, ora rischia di vedersi sfuggire la meritata soddisfazione del post season. Domenica ultima di campionato, la squadra andrà a Bolzano cercando di vincere per tenersi stretto il diritto di fare almeno la prima partita dei playoff. Di fronte ci sarà un Sudtirol insediato nell’alta classifica, subito dietro le prime ma nei 90′ di gioco verranno messi gli ultimi sforzi per dare una soddisfazione anche ai tifosi. Anche Zironelli, rispettando la linea dettata dalla società, ieri ha evitato ogni commento, ma non ci vuol molto a capire l’amerezza del tecnico che ha guidato la squadra in questa prima avventura in serie C dell’attuale gestione. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Anche a 500 chilometri di distanza, Parlato ha continuato a seguire l’andamento delle sue ex squadre. «Il Padova giudica ha meritato la promozione in B. Ha avuto un avvio un po’ complicato, ma poi è cresciuto tantissimo. In gennaio Zamuner ha rinforzato ulteriormente una compagine già dominante. I biancoscudati non hanno in pratica avuto rivali. Nessuno ha avuto la loro continuità. All’inizio pensavo che il Pordenone potesse contrastare il loro cammino. Poi, soprattutto dopo le gare di Tim Cup con Cagliari e Inter, si è sgonfiato. Ora con Fabio Rossitto sembra aver ritrovato la strada giusta. Ho visto di persona ricorda proprio lo scontro diretto all’Euganeo (3-0 per i patavini, ndr) e la mia impressione di Padova senza rivali si è rafforzata». Il match all’Euganeo però è stato solo un passo falso in un percorso di successi, come quelli su Fermana (2-0), Reggiana (4-3) e Samb (4-0), inframezzati dai pareggi a Trieste (1-1) e Vicenza (0-0). «Certo. Proprio per questo, da tifoso neroverde si autoproclama -, non vorrei che le ultime roboanti vittorie avessero esaltato troppo l’ambiente. Confido nella saggezza pratica di Fabio, che sa come tenere concentrati i ragazzi. Non ha certo bisogno dei miei consigli, ma se posso dargliene uno è quello di pensare esclusivamente al match con il Renate. D’accordo che i ramarri hanno 3 punti di vantaggio su Triestina e Ravenna (prime escluse a 90′ dal termine, ndr), ma il biglietto per i playoff deve ancora essere timbrato. Quindi niente voli pindarici – Parlato ribadisce il concetto iniziale -, ma testa, cuore e gambe solo ai 90′ minuti con le pantere nerazzurre». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone guadagna una posizione in classifica senza giocare, passando dal decimo al nono posto. Il motivo? Il Tribunale federale nazionale ha inflitto due punti di penalizzazione al Mestre per irregolarità amministrative e violazioni Covisoc. In questo modo, la società veneziana è retrocessa dall’ottava alla decima piazza, passando da 46 a 44 punti, perdendo così l’aritmetica del pass per i play-off. La squadra di Zironelli dovrà conquistarselo nell’ultima giornata, domenica a Bolzano con l’Alto Adige. Se nel giova il club neroverde, il cui obiettivo però non cambia: al Bottecchia dovrà comunque superare il Renate per garantirsi una posizione migliore nella post-season. Il Mestre, tuttavia, tramite il presidente Stefano Serena, ha annunciato il ricorso d’urgenza alla Corte di giustizia federale, che dovrebbe esprimersi nella giornata di domani, o perlomeno prima dell’ultimo turno. Il massimo dirigente ha anche proclamato il silenzio stampa: ogni dichiarazione sarà rilasciata dopo la sentenza d’appello. […] Un “regalo” accolto positivamente, anche se nel mirino di Stefani e soci c’è sempre la vittoria – unico modo per poter ambire al settimo posto che dà la possibilità di affrontare la prima gara in casa nei playoff. Se il quadro dovesse restare così, al Mestre potrebbe non bastare un pareggio a Bolzano per accedere alla post-season – più che meritata visto il campionato disputato. La reazione del presidente Serena alla notizia dei due punti di penalizzazione è eloquente: «È assurdo – ha tuonato ai microfoni di Trivenetogoal – non mi aspettavo assolutamente una cosa simile: meglio che in questo momento non dica nulla, altrimenti sarei molto pesante». Intanto ieri il Pordenone ha continuato a preparare la sfida col Renate, in programma domenica al Bottecchia alle 17.30. Agli ordini di Rossitto non si sono allenati solamente Ciurria (problemi fisici) e Gerardi. Quest’ultimo ha marcato visita per motivi personali: nelle prossime ore dovrebbe nascere Beatrice, la sua primogenita. […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A una giornata dal termine del campionato l’unica certezza per il Vicenza è quella che dovrà giocare i playout e vincerli per riuscire a mantenere la serie C. Molto probabile che li giochi da ultimo in classifica e questo significa che per salvarsi i biancorossi saranno obbligati a vincere una delle due partite segnando almeno un gol più degli avversari. Compito non impossibile ma quando si parla di spareggi tutto può accadere. Anche perché nella storia più o meno recente del Vicenza, la squadra biancorossa non è stata molto fortunata quando si è trovata a decidere una stagione sia che si trattasse di lottare per la promozione che per la salvezza. […] Ma negli spareggi ci sono state anche amarezze. La prima nella stagione 2004-2005, quando i biancorossi si giocarono la salvezza in serie B con la Triestina. Gli alabardati vincono 2-0 entrambe le sfide, con il ritorno al Menti davanti a circa quindicimila spettatori. L’esito non cambia nella stagione 2011-2012 con il Vicenza opposto all’Empoli. L’andata al Menti finisce 0-0 e nel ritorno succede di tutto. Il Vicenza con una doppietta di Paolucci va sul 2-0. L’Empoli pareggia e quando tutto sembra finito, Paolucci sbaglia il rigore della vittoria all’89’ e in contropiede Maccarone segna il gol del 3-2 che costa al Vicenza la retrocessione. L’ultima delusione negli spareggi risale al 2 giugno 2015 quando il Vicenza di Pasquale Marino affronta il Pescara nella semifinale playoff per la A. All’andata i biancorossi vanno ko con un discusso rigore di Sansovini. Al ritorno basterebbe vincere ma il Pescara impone il 2-2.
Ore 16.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.20 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 16.00 – Qui Guizza: schemi in corso.
Ore 15.30 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Gliozzi, Guidone e Mandorlini. Corsa a parte per Madonna e Sarno, assente Fabris.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Quella di martedì è stata un’altra buona prestazione di squadra – il commento del ds Leandro Rinaudo -. Ogni gara ha la sua storia e il Venezia sta facendo vedere di saper vincere in diversi modi. In alcune esprimi giocate importanti, in altre invece, come quella di Vercelli, abbiamo vinto dimostrando di aver raggiunto un livello di maturità davvero notevole». Il dirigente lagunare apprezza e condivide l’etichetta di Venezia operaio per spiegare il blitz del Piola. «Questo è un bel complimento per un collettivo caparbio e intelligente com’è il nostro. I numeri parlano chiaro, la classifica dice che siamo a +9 sul nono posto del Foggia e a -3 dal Parma vicecapolista, quindi tutto può succedere in positivo e negativo essendoci ancora nove punti in palio». Dopodomani al Penzo salirà proprio il Foggia (ore 15) nella terz’ultima giornata della regular season. «Quella di sabato per i pugliesi sarà l’ultima chiamata perché possono ancora raggiungere i playoff, per loro si tratterà della partita più importante della stagione. I rossoneri sono una squadra competitiva che gioca un calcio importante, avranno al seguito tanti tifosi ma credo e spero che anche i nostri appassionati ci daranno una mano, come è sempre stato, soprattutto nelle ultime uscite con una presenza significativa sotto tutti i punti di vista a Sant’Elena». […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Fa soprattutto ben sperare che gli arancioneroverdi scoppiano di salute. Fisicamente sono al massimo e, anche in prospettiva playoff, questo è un aspetto davvero fondamentale. Mentalmente sembrano aver acquisito convinzione nei propri mezzi e anche le cosiddette «seconde linee» stanno facendo un salto di qualità decisivo. Il gol di Marsura al Piola, unito al sigillo di Stulac, sono la conferma della bontà del lavoro di Inzaghi. Sabato c’è il Foggia, poi si va allo Zini a Cremona e, infine, la chiusura di sipario con il Pescara. La speranza è di trovare avversarie già tranquille, oltre al Foggia ancora aggrappato agli spareggi promozione solo per la matematica o poco più. «Abbiamo giocatori che hanno giocato poco in questa categoria — taglia corto Inzaghi — ma stanno dimostrando di meritarsela. E io non mi nascondo. Poi a me è stato messo un premio salvezza, quando probabilmente i discorsi erano altri. Con il lavoro ci abbiamo sempre creduto, ed è un piacere allenare questi giocatori. Se ci andrà tutto bene, con un punto siamo nei playoff: era il nostro grande sogno, per cui tutto quello che arriverà dopo dovremo prenderlo con serenità». Su quel «dopo» si inserisce la voglia di Davide Marsura, vero e proprio «uomo in più» di questo finale di stagione. «Pensiamo ad entrare nei playoff e a piazzarci bene, quello che verrà in più lo accettiamo volentieri. Se ci fosse la possibilità di andare in A direttamente, a chi non piacerebbe?». Appunto. A chi non piacerebbe?
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) […] Davide Marsura ci ha preso gusto: doppietta a Novara, gol d’apertura a Vercelli. Il Piemonte e i terreni in sintetico portano bene all’attaccante trevigiano. «Guardando la classifica, il secondo del Parma non è molto lontano, ma il nostro obiettivo, in questo momento, rimangono i playoff. Poi se arriverà qualcosa in più, lo accetteremo ben volentieri. Il nostro primo obiettivo rimangono i playoff ed entrarci nella miglior posizione possibile». Dodici punti nelle ultime quattro gare, nessuno in Serie B ha avuto un cammino uguale al Venezia. «Stiamo prendendo sempre più consapevolezza dei nostri mezzi, partita dopo partita, adesso siamo anche riusciti a vincere le ultime due gare in trasferta, dove avevamo fatto un po’ più fatica. Fisicamente e mentalmente stiamo bene, la forza di questo gruppo, al di là dei risultati, è come ci alleniamo». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Primo maggio nel segno del poker di vittorie di fila per il Venezia che ha sbancato (2-0) anche Vercelli. Post season che potrebbe arrivare già sabato, qualora gli arancioneroverdi non perdessero al Penzo con il Foggia, nono in classifica e distante 9 punti a tre giornate dalla fine . Sul sintetico del “Piola”, Inzaghi ha lanciato nella mischia Cernuto al posto di Andelkovic con Zigoni-Marsura come coppia d’attacco. Il Venezia ha lasciato sfogare i piemontesi nella prima mezzora, senza correre eccessivi rischi, se non un salvataggio di Domizzi su Bifulco, per colpire con Marsura (quinta rete stagionale) al 31′: abituale partenza da sinistra dell’attaccante, sponda con Falzerano al limite dell’area e destro in scivolata con il pallone che ha colpito il palo e poi è entrato in porta. All’inizio della ripresa Inzaghi ha inserito Andelkovic per Cernuto. Il 2-0 è arrivato al 32′ con il quinto centro stagionale di Leo Stulac, servito anche in questo caso da Falzerano: controllo e destro chirurgico in diagonale da appena dentro l’area con Gozzi a guardare. Ammoniti Audero e Litteri, che si aggiunge in diffida a Frey, nel Venezia. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) Il Campodarsego si consola con la Coppa Italia. Sfumato il sogno promozione, i biancorossi centrano il traguardo storico della finale di Coppa che si terrà sabato 19 maggio al Bozzi di Firenze (avversario il San Donato Tavarnelle che due mercoledì fa ha eliminato il Potenza). Strameritato l’approdo all’ultimo atto della competizione per Aliù e compagni che piazzano con Kabine in avvio e proprio con Aliù a inizio ripresa l’uno-due che vale la qualificazione, soffrendo solo nella parte finale complice il sigillo di Mantovani. Agli ospiti infatti sarebbe bastato il 2-2 per andare avanti, con tanto di suspance quando l’arbitro annulla il pareggio a Pagano per un fuorigioco millimetrico. Vibranti le proteste e a farne le spese è l’allenatore del Crema. Ma sarebbe stata una grande beffa per i padovani, che già all’andata meritavano il successo (palo e penalty sbagliato da Kabine) invece dello 0-0 e che ieri al Gabbiano potevano anche arrotondare il risultato. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) A tre giornate dal termine i play off possono considerarsi cosa fatta. I sette punti di vantaggio sul Foggia, la prima delle inseguitrici, rappresentano un distacco che consente sonni (quasi) tranquilli alla truppa di Venturato. Il successo di Avellino ha poi consentito ai granata di agganciare il Bari e distanziare il Perugia. Davanti hanno vinto Parma, Frosinone e Venezia, così il secondo posto, quello che garantisce la promozione diretta, è distante ancora cinque lunghezze e forse resterà un miraggio, anche se gli scontri diretti nelle zone alte di classifica potrebbero ancora riservare sorprese. In questi ultimi 270 minuti il Cittadella dovrà pensare a vincere, cercando di chiudere entro le prime quattro posizioni, risultato che consentirebbe di saltare il turno eliminatorio degli spareggi (fatale l’anno scorso, con il Carpi). Il calendario presenta due impegni, sulla carta, abbordabili: sabato al Tombolato arriverà il Brescia, praticamente salvo a 46 punti, quindi l’impegno esterno con il Carpi (i club Angelo Gabrielli-Granata per Sempre e Salf Granata da Godi hanno organizzato la trasferta: quota di 25 euro per pullman e biglietto), con gli emiliani che oramai non hanno più niente da chiedere alla stagione. Si chiuderà la sera di venerdì 18 maggio, di nuovo in casa, contro la Pro Vercelli che a quel punto potrebbe già essere retrocessa in serie C. […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) I veri “lupi” sono quelli del Citta. E ora hanno tutte le ragioni del mondo per sognare. Con il 2-0 rifilato martedì all’Avellino gli uomini di Venturato hanno colto la terza vittoria consecutiva – l’11ª in trasferta nel loro campionato, ed è record assoluto – confermando di essere arrivati alla fase cruciale della stagione in condizioni invidiabili e sicuramente migliori rispetto allo scorso anno. Solo il Venezia, che imponendosi con lo stesso risultato a Vercelli ha infilato il quarto successo di fila, nelle ultime 5 giornate ha ottenuto più punti dei granata. A regalare ancora più peso alla scorribanda irpina c’è anche un’altra considerazione: allo stadio Partenio-Lombardi il Citta aveva ben 9 (nove! ) uomini diversi rispetto alla formazione che sabato scorso si è imposta nello scontro diretto con il Foggia. Scientifico il turnover operato dal tecnico, che ha cambiato persino il portiere (Paleari al posto di Alfonso), ha utilizzato in due partite tutti i suoi difensori, ha lasciato a rifiatare il totem Iori e ha avuto il coraggio di tenere in panca Schenetti, Vido e Kouamé, un tridente andato tutto in gol contro i “satanelli”.”Barto”, che siluro! I tre punti sono il frutto di una prova gagliarda e cinica. Poco brillante nella prima frazione, il Citta ha saputo soffrire, venendo premiato dalla buona sorte sulla traversa colpita da Morosini. Nella ripresa la gara è cambiata sull’eurogol di Bartolomei, che da poco meno di 40 metri ha mostrato, come già aveva fatto vedere contro la Lazio in Coppa Italia, di avere nelle sue corde la conclusione dalla distanza. L’Avellino è piombato in crisi, messo alle corde a livello fisico, e Venturato ne ha approfittato inserendo Kouamé per Arrighini. Al minuto 85 l’ivoriano si è fiondato in contropiede servendo Chiaretti: dribbling del fantasista carioca su Gavazzi e comoda conclusione per lo 0-2 finale. […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) […] «Siamo contenti — ammette l’allenatore Roberto Venurato — c’è da fare un grande applauso al gruppo perché quando si vincono partite come quella di Avellino è un segnale importante che deve darci consapevolezza. Può succedere di tutto perché ci sono squadre davanti a noi con qualità ma dobbiamo avere voglia di provarci fino in fondo. Non considero quelli che hanno giocato seconde linee, sono abituato a far giocare tutti nella mia rosa, Strizzolo e Arrighini hanno fatto entrambi una buona partita, volevamo provare a vincere ad Avellino e abbiamo meritato di portare a casa i tre punti». Insomma, ormeggi mollati e obiettivo dichiarato: fare il pieno da qui alla fine della stagione regolare e fare i conti quando tutto sarà finito. Se non sarà promozione diretta, quel che è certo è che il Cittadella ci proverà tramite i playoff. Il segnale più importante arrivato da Avellino, ancora una volta, è sempre lo stesso: anche cambiando più di mezza squadra, i granata volano senza affanni. La dimostrazione che non esistono titolari e riserve e che ognuno si sente coinvolto pienamente nel progetto. Al di là di come finirà, questa è la vittoria più bella di Venturato.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Poi aggiunge: «Ci tenevo a dare continuità perché lavorare a Padova è difficile, ma gratificante. E poterlo fare in una categoria nuova conoscendo già la piazza, la proprietà e il territorio, penso sia un vantaggio. La serie B è un palcoscenico diverso, uno stimolo in più per tutti per fare bene e crescere e questo club ha le potenzialità per farlo. Per me che avrei voluto giocare all’Appiani con la maglia biancoscudata, non credo possano esserci da dirigente soluzioni migliori dato che piazze come Padova, Ferrara o Reggio Emilia, senza nulla togliere alle altre, hanno un fascino particolare». […] Cosa prevede per Bisoli? «Penso ci sia la volontà da parte di tutti di continuare. Lui ha piacere di fare una chiacchierata serena con la proprietà e se le cose coincidono come penso si ripartirà». Ci saranno novità anche sullo scouting. «Cerchiamo una figura di un certo rilievo che conosca i campionati stranieri». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Tutto come previsto. Giorgio Zamuner resterà al Padova anche le due prossime stagioni. Ieri mattina è stato messo nero su bianco sul contratto che legherà il direttore generale alla società biancoscudata fino al 30 giugno 2020, proseguendo così la sua felice esperienza all’ombra del Santo iniziata nell’estate 2016. Un passo solo formale, dal momento che l’accordo tra le parti era già stato raggiunto da tempo. «Ci avevamo messo un minuto e mezzo ancora un mese fa – sottolinea il diggì e non c’era alcun problema perché io avevo manifestato la volontà di proseguire a Padova. Ci poteva stare un leggero temporeggiamento perché tutti avevamo la voglia di vincere, ma l’idea era quella». Naturale, visto il risultato raggiunto, un ritocco dell’emolumento. «Una gratificazione c’è stata, come penso fosse giusto, venuta quasi spontanea dalla proprietà, anche perché la categoria superiore richiede impegno e responsabilità diverse. Quanto alla durata, il mio pensiero è uguale a quello che avevo da giocatore: se sto bene e sono benvoluto rimango altrimenti prendo anche un’altra strada».
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Un momento di spiritualità a cui tenevo in particolare – le parole di Bonetto – e mi faceva piacere che coinvolgesse anche i giocatori». Sicuramente in tale sede non è mancata una preghiera in ricordo di Gildo Fattori, scomparso proprio il 2 maggio 2004. […] E l’attenzione del popolo biancoscudato è proprio calamitata sulla grande festa all’Euganeo che poi proseguirà in serata in città. Allo stadio (ore 17.30) l’ultima partita di campionato con il Gubbio, accompagnata da premiazioni, come quella di Mazzocco per le sue cento gare in biancoscudato, l’ingresso della squadra all’americana e, dopo il triplice fischio, ci sarà la consegna a capitan Pulzetti del trofeo della Lega riservato alla vincitrice del girone. […] Poi tutti in piazza dei Frutti dove dalle 20, con la collaborazione della tifoseria organizzata Aicb e Azionariato popolare, oltre che della Tribuna Fattori, ci saranno musica e stand gastronomici prima dell’arrivo con un pullman scoperto della squadra che salirà sul palco insieme a ospiti e autorità.
Ore 10.20 – (Gazzettino) La promozione del Padova in serie B non è certo passata inosservata a anzi ha calamitato grandi attenzioni a livello mediatico. A dimostrazione di tutto questo, nei giorni scorsi i biancoscudati sono stati ospiti delle principali emittenti nazionali che seguono il calcio. Domenica sera il presidente Roberto Bonetto, accompagnato dall’addetto stampa Massimo Candotti, è stato ospite dell’emittente milanese Sportitalia, con replica la sera dopo, dalla redazione regionale di Venezia, a Raisport. Martedì sera, invece, una vera e proprio full immersion padovana dell’emittente Sky, con una diretta dal centro città al termine della sfida di Champions League tra Real Madrid e Bayern Monaco nel corso della trasmissione L’originale. […] Sempre in tema di televisioni, ieri sera squadra, staff, dirigenti e soci è stata ospite al gran completo a Tv 7 Triveneta dopo avere cenato assieme e al termine di una giornata intensa con appuntamenti a trecentosessnta gradi che ha visto nel primo pomeriggio la ripresa della preparazione agli impianti della Guizza e alle 18 la partecipazione alla Santa Messa alla Basilica del Santo presieduta da Padre Giovanni Voltan, ministro dei frati minori conventuali.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Con il presidente Bonetto avrete già parlato a grandi linee dei piani per la prossima stagione. Cosa le ha chiesto? «Padova ha le potenzialità negli anni di poter crescere molto e la proprietà è ambiziosa. C’è il progetto di fare il centro sportivo e implementare il settore giovanile per provare a portare altri ragazzi in prima squadra. Per la prossima stagione la priorità è il mantenimento della categoria, provando a fare un bel campionato che possa divertire la gente e la proprietà. Senza fare troppi voli pindarici, ma cercando di toglierci qualche soddisfazione». […] Zamuner si mostra molto fiducioso anche sulla permanenza di Bisoli: «Mi auguro che quest’incontro sia definitivo, in modo tale da potermi mettere subito a parlare con l’allenatore per capire che squadra allestire il prossimo anno». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «L’intesa l’avevamo raggiunta già da diverse settimane, non c’erano problemi, io volevo restare e la società mi sembrava soddisfatta del mio operato. Abbiamo temporeggiato solo perché prima volevamo vincere il campionato». Zamuner, che ovviamente ha ricevuto un ritocco dell’ingaggio, è pronto a misurarsi per la prima volta da dirigente con la Serie B: «Questa categoria è sicuramente uno stimolo ulteriore, sia per me che per tutte le altre componenti societarie. Da giocatore mi ero innamorato di Padova, sognavo di poter giocare all’Appiani, non ce l’ho fatta, ma ho avuto la fortuna di poterci lavorare da dirigente. C’è un fascino particolare che trasmettono determinate piazze, lavorare a Padova è difficile e gratificante. Potermi misurare con una categoria nuova, conoscendo la piazza e la società, credo sia un vantaggio per me».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il primo tassello del Padova futuro è stato posto. E adesso c’è grande attesa per capire se verrà incastrato anche l’ultimo pezzo del puzzle. Ieri mattina il direttore generale Giorgio Zamuner ha firmato il rinnovo contrattuale per altre due stagioni, legandosi alla società di viale Rocco sino al 30 giugno 2020. Oggi, invece, toccherà a Bisoli confrontarsi con la società e definire le condizioni contrattuali per la prossima stagione, nonostante il tecnico sia comunque legato al Padova sino al 30 giugno 2019. Al tavolo, oltre al presidente Bonetto, siederà quindi anche Zamuner, con il quale non ci sono state sorprese. Rinnovo doveva essere e rinnovo è stato. «Quanto ci ho messo a trovare l’accordo con la società? Un minuto e mezzo», sorride il d.g.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è tornato ad allenarsi ieri pomeriggio alla Guizza dopo i due giorni di riposo concessi da Bisoli. Le buone notizie riguardano il rientro in gruppo di Pulzetti e Contessa, che dovrebbero tornare domenica prossima contro il Gubbio per la passerella finale. In occasione dell’ultima gara, infatti, la società sta allestendo una grande festa, che dal terreno dell’Euganeo si trasferirà in centro. Sono stati fissati prezzi popolari (5 euro per Fattori, Est e Family, 15 per la Tribuna Ovest) e al triplice fischio finale la squadra alzerà al cielo, nel corso di una cerimonia ufficiale voluta dalla Lega Pro, la coppa dei vincitori del girone B di Serie C. Quindi, squadra e staff saliranno su un pullman scoperto, che dallo stadio raggiungerà Piazza dei Frutti per la festa con i tifosi. Ci sarà un palco, su cui (dalle 21 circa) saliranno i protagonisti della stagione. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Giorgio Zamuner, via i capelli, promozione e rinnovo biennale. Meglio di così… «I capelli li ho tagliati, il contratto l’ho rinnovato, insomma il periodo è buono… Sono felice di restare a Padova, sono convinto che qui si possa fare tanto». […] Aver costruito una squadra all’80% già per il ritiro è stata la carta vincente? «Una delle carte vincenti è stata quella di avere un gruppo formato sin dall’inizio del ritiro. E a maggior ragione con Bisoli, che è molto esigente e che vuole lavorare in un certo modo». […] Il colpo di mercato che la rende più orgoglioso? «Non c’è. Posso dire di essere stato contento di aver preso Capello, lo avevo cercato già l’anno prima ma il suo agente pensava che non fosse ancora pronto per Padova. Un anno dopo credo sia stato uno dei protagonisti principali di questo campionato». […] Quanto cambierete dell’attuale organico? «A grandi linee è un gruppo che non vorremmo stravolgere. Ci sono due o tre situazioni di prestito come giocatori che vogliamo valutare, ma qualcosa sicuramente cambieremo». A bruciapelo: oggi arriverà la conferma del tecnico? «Credo che ci sia la volontà di Bisoli di continuare, così come per la proprietà. Quello di oggi può essere un incontro decisivo in un senso o nell’altro. Può esserci qualche piccolo problema sorto nel frattempo, ma credo sia tutto risolvibile». Quale l’obiettivo per la prossima stagione? «Rispondo come fanno tutti: l’obiettivo primario dev’essere salvare la categoria il prima possibile, poi per fare qualcosina di più vedremo strada facendo».