Ore 20.00 – (Il Piccolo) Cosa ci resta delle epoche lontane? I racconti dei nonni mano nella mano al nipotino, nulla di meglio quando l’emozione è trasmessa da un animo umano ad un altro, da una voce accompagnata dalla nostalgia che incontra un orecchio disposto ad ascoltare.E poi le immagini, anche più a lungo dei racconti. Indelebili e custodite per poi venir diffuse nelle occasioni speciali. Ed è con questo spirito, durante l’arco temporale che celebra i 100 anni di storia della gloriosa U.S. Triestina Calcio, che questo pomeriggio verrà tolto il velo alla mostra titolata “Oltre il 90°: la Triestina e Trieste nello sguardo dei fotografi della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte”. Tanti ricordi ed emozioni in attesa che sul campo la squadra raggiunga i play-off. La rassegna, ideata e realizzata dai Civici Musei di Storia ed Arte con la direzione di Laura Carlini Fanfogna, e curata da Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca e delle Biblioteche dei Civici Musei di Storia ed Arte, verrà ufficialmente aperta alle ore 18 presso la Sala Selva di Palazzo Gopcevich. Un itinerario per immagini, non solo della Triestina ma della città nel secondo dopoguerra e nei due decenni che seguono, immortalati dagli obiettivi di straordinari fotografi quali Ugo Borsatti, Adriano de Rota, Fulvio Bronzi, Silvio Vuga, Alfonso Mottola e via discorrendo. La perfetta narrazione di due decenni di grandi cambiamenti per la città, mentre sui campi l’Unione prima toccava il punto più alto della sua storia con il secondo posto in serie A dietro ai mostri sacri del grande Torino e poi iniziava il declino che la portò a salutare la massima serie e a barcamenarsi tra B e C negli anni ’60. […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) La Triestina continua la preparazione in vista della sfida di domenica al Rocco contro il Fano (inizio ore 14.30). Rosa quasi al completo per mister Princivalli, che comunque dovrà fare i conti con qualche assenza. Troiani, che aveva lamentato un fastidio al flessore proprio alla vigilia del match di Gubbio e che per questo aveva dato forfait, è in recupero ma si allena ancora a parte. La sensazione è che al massimo, se starà bene, il terzino possa venire convocato, ma di certo è difficile che possa essere nell’undici di partenza, dove con ogni probabilità ci sarà Libutti. Anche Hidalgo, che ha finito di scontare le due giornate di squalifica, probabilmente non ci sarà per una botta alla caviglia, e ancora fuori è sempre Grillo. Ci sono poi due squalificati: Acquadro e Bajic, con quest’ultimo che finirà di scontare le tre giornate di stop rimediate dopo l’espulsione di Teramo. Per il resto tutti a posto e formazione che si schiererà con il 4-3-3, ma che allo stato attuale sembra ancora avere soprattutto due dubbi, che poi potrebbero essere le novità rispetto a Gubbio. In difesa sarà ancora ballottaggio tra Codromaz e Aquaro per il posto accanto a Lambrughi, con il capitano che stavolta potrebbe anche spuntarla, mentre i terzini saranno Libutti e Pizzul. In attacco invece sembra quasi certa la partenza dal primo minuto di Petrella, che tornerebbe dunque titolare e che dovrebbe schierarsi a destra, con il conseguente spostamento di Mensah a sinistra. Stavolta il dubbio caso mai potrebbe essere nella casella della punta centrale, dove sembra esserci un ballottaggio fra Arma e Pozzebon. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) La bella stagione e il caldo sembrano davvero arrivati, ma prima di pensare a osmize o passeggiate a Barcola, i tifosi alabardati faranno bene a pensare che per la Triestina ci sono ancora i play-off da guadagnare e molto passa dalla sfida di domenica contro il Fano, che si giocherà alle ore 14.30 (bene tenerlo a mente, visti i continui spostamenti di orario). E vista l’importanza della partita, caldo o non caldo, al Rocco bisognerà esserci perché proprio recentemente lo stadio triestino e il fattore campo hanno dimostrato quanto possano essere fondamentali in questo finale di stagione. Le belle cornici di pubblico viste con Vicenza e Padova non devono essere un’eccezione. Il Fano sarà anche in piena lotta salvezza, ma è una squadra viva e pericolosa (ha appena sconfitto il Mestre) e poi contro le piccole l’Unione ha fatto sempre una certa fatica. Ecco perché c’è ancora più bisogno del sostegno dei tifosi. Ma, come accennato, la Triestina in casa ha cominciato a fare sul serio. Se in trasferta il girone di ritorno è stato deludente (una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte), al Rocco l’Unione il bilancio non è certo da urlo ma comunque più positivo con 2 vittorie e 5 pareggi. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’attesa sta per finire. È in fase di completamento il primo passo verso Città dello Sport di Mestre, il progetto ideato dal presidente del Mestre Stefano Serena, che sarà ufficialmente presentato alla città entro metà maggio. L’imponente progetto, definito da Serena una grande città racchiusa in un piccolo spazio, prevede la realizzazione del nuovo stadio del Mestre, di una foresteria, di campi di allenamento oltre che di strutture ricettive di ogni tipo, da alberghi a ristoranti arrivando a negozi e un parco acquatico. Il costo complessivo stimato dal numero uno arancionero si colloca in una forbice tra i 150 e i 200 milioni di euro, e necessiterà di tre anni per essere ultimato. […] Stefano Serena ci racconta la sua impressione riguardo i progetti ricevuti nell’arco di questi mesi.
«Sono tutti molto affascinanti, e visto che in ognuno di questi ci sono peculiarità importanti mi piacerebbe prendere un po’ di tutti ed unirli in uno soltanto. Non appena arriverà l’ultima bozza che attendiamo, per la quale abbiamo concesso una deroga di 30 giorni allo studio che lo sta preparando, saremo pronti a rivelare tutti i dettagli». Compreso uno dei punti cruciali del progetto, ovvero l’area sul quale potrebbe essere realizzato. Al momento è difficile trarre indicazioni, e anche il presidente Serena tiene il massimo riserbo su questo argomento. «A tempo debito lo diremo, ma ora non posso rispondere a questa domanda. In ogni caso ribadisco come questo sia un progetto pilota, che può essere esportato ovunque ci sia un’area dalle dimensioni adatte ad ospitarlo – anche la dimensione dell’area resta top secret, ndr – e si pone l’obiettivo di essere sostenibile, lavorando 365 giorni all’anno e non solo in occasione della partite. Lo stadio è una parte importante ma il corollario è indispensabile, mi auguro che comune ed investitori possano capire l’importanza del progetto».
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Due assist contro il Teramo, uno più bello dell’altro. Praticamente tre punti con la sua firma, derivati dalla sua classe innata che in C è in grado d’illuminare a giorno anche una partita in notturna. A tutto ciò, da gennaio ha aggiunto anche una rete, decisiva per la vittoria della sua Sambenedettese contro il Ravenna. In poche parole: è un giocatore che sta vivendo una nuova vita in riva all’Adriatico. Il protagonista del profilo da raccontare è Nicola Bellomo, il numero 9 della Samb che ha ritrovato una carriera che procedeva a singhiozzo e oggi sogna la B con la maglia marchigiana. All’alba della sua carriera lo avevano definito il nuovo Cassano. Professione fantasista, classe 1991, radici a Bari Vecchia come Fantantonio e primi passi in campo con il biancorosso del Bari sulla pelle. Colori vestiti prima di passare da Barletta, Torino, La Spezia, Verona (sponda Chievo) e Ascoli. L’ultima tappa della scorsa stagione l’aveva vissuta a Vicenza, dove 5 reti e altrettanti assist in 33 presenze non sono stati sufficienti per firmare la salvezza dei veneti. A quel punto Bellomo si è ritrovato svincolato. Di lusso, certo, ma sempre senza una squadra. Per la prima volta ha dovuto allenarsi da solo, a Bari, con il suo preparatore. Ha lavorato duramente per farsi trovare pronto alla prossima chiamata. Chiaro che così facendo gli è mancato il ritmo-partita, ma lui è rimasto sempre tranquillo, convinto di trovare una sistemazione. È arrivata la chiamata dell’Alessandria: mezza stagione così così, fino al trasferimento alla Sambenedettese e al definitivo rilancio. Capuano è stato costretto a reimpostare il ruolo del numero 10 per eccellenza, modificando leggermente il suo classico 3-5-2. Ma per un Bellomo in forma si fa questo e altro. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Amatissimo dal popolo neroverde, Michele De Agostini a nome di tutta la squadra chiede proprio ai supporter il sostegno per chiudere alla grande la stagione regolare e provare un’altra volta nei playoff a far parlare del Pordenone l’Italia intera. «Ci sono stati vicini per tutto il campionato esordisce il mancino -, adesso abbiamo ancora più bisogno del loro incitamento. Ci aspettano due partite importantissime e altrettanto difficili con Sambenedettese e Renate. Abbiamo la fortuna di poterle giocare entrambe in casa, davanti al nostro pubblico. Dovrà essere un fattore determinante per incassare più punti possibile e staccare il biglietto per gli spareggi. Ci riusciremo tutti insieme, noi con la nostra determinazione in campo, loro con il calore che dovrà rendere bollente il Bottecchia». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) I progetti per il futuro ancora non si conoscono. Però il Pordenone ha già iniziato ad abbozzare qualche idea per la prossima stagione. Alcune di queste riguardano il reparto offensivo, un settore in cui si dovrà per forza fare degli interventi sostanziosi. A godere del contratto anche per il 2018-2019 sono Gerardi, Ciurria e Magnaghi: Cicerelli e Nocciolini sono in prestito rispettivamente dalla Salernitana e dal Parma (riscatto solo in caso di serie B, ipotesi lontana) mentre Berrettoni va in scadenza e nessuno del club, sinora, ha dichiarato pubblicamente la volontà di rinnovare il suo vincolo.Da come si evince, visto chi non rimarrà più in neroverde, i giocatori da ingaggiare saranno punte esterne: tra i vari sondaggi di Matteo Lovisa, che continuerà a occuparsi del mercato, ne risulta uno fatto per Mattia Minesso. L’attaccante classe 1990 è in scadenza col Bassano. Si tratta di un giocatore di “peso” per la categoria, considerato che nelle ultime due stagioni coi vicentini ha siglato 18 gol. Non dispiace neppure il profilo di Nicola Valente (’91), in scadenza, che domenica affronterà da ex il Pordenone con la sua Samb. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) «Vincere due partite, non solo per i playoff ma anche per arrivarci nella migliore posizione possibile». Anche Michele De Agostini è convinto che il Pordenone debba conquistare sei punti negli ultimi 180′ che rimangono da giocare: solo così si può pensare di entrare nella post-season e magari non come team decimo classificato, la posizione peggiore nella corsa verso la serie B. «Dobbiamo farcela a tutti i costi – afferma il terzino di Tricesimo -. La classifica è molto corta e può succedere ancora di tutto. Sicuramente abbiamo bisogno dei tifosi in queste ultime due partite casalinghe: ci sono sempre stati vicino e in questo momento possono darci ancora una mano. Tutti assieme possiamo provare a fare qualcosa di straordinario». Il Pordenone deve ripartire dall’ultimo successo in casa con la Reggiana: «È stata la nostra miglior partita stagionale – ammette De Agostini -. Serve una grande partita perché la Samb è un avversario molto ostico». […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) La qualificazione ai playoff del Pordenone è fondamentale per la squadra e per la società: salverebbe una stagione disgraziata. Tuttavia superare domenica la Samb in casa, il 6 maggio il Renate e centrare la post-season è importante anche per Fabio Rossitto. Le sue chance di permanenza alla guida dei neroverdi, già non molto alte, dipendono tutte dalla conquista degli spareggi-promozione, l’obiettivo minimo chiesto dalla proprietà nel momento in cui gli ha affidato lo scorso febbraio, per la terza volta, l’incarico di allenatore della prima squadra. Tinkerman. Era il soprannome dato dai media inglesi a Claudio Ranieri prima del trionfo in Premier League col Leicester: significa “aggiustatore”, perché una volta chiamato in corsa risolveva i problemi da chi lo aveva preceduto. Rossitto è, in questo senso, l’equivalente del trainer romano per il Pordenone. Alla guida dei ramarri è sempre stato contattato in situazioni difficili: nel gennaio 2013, in Interregionale, per cercare di rianimare una squadra ai vertici della categoria ma in difficoltà in quel momento; nel novembre 2015, quando rilevò una squadra ultima in Lega Pro, reduce da sette sconfitte di fila e totalmente sfiduciata. […] Rossitto ha totalizzato sinora 12 punti in 9 partite: non certo il bottino che lui e la società speravano. Ci sono però ancora due match per alzare la media e ovviamente centrare i playoff. Si sa che il suo modo di allenare non è del tutto compatibile con ciò che ama Lovisa, il quale predilige il gioco offensivo e arioso. Non è un caso se prima c’era Tedino e ora il sogno è Zironelli. Tuttavia Rossitto vuole giocarsi le sue carte: conquistando la post-season in primis e, anche in virtù di questo convincere il club che può dire la sua guidando una squadra dall’inizio, cioè dal raduno e dal ritiro di luglio. Sarebbe per lui la prima volta in carriera tra i senior. Da queste ultime due partite dipende il suo futuro in neroverde: resta sempre uno scenario di difficile realizzazione, ma lui ci vuole provare. Perché Pordenone, come ha detto più volte, è casa sua.
Ore 15.00 – Biancoscudati in campo a Porto San Giorgio per l’allenamento pomeridiano.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il 26 aprile festeggerà i 25 anni e chi lo conosce bene sa che la partita da giocare contro il «suo» Vicenza è un regalo anticipato, anche se con qualche spina. Filippo Capitanio, vicentino doc e tifoso dei colori biancorossi, darà il massimo per far vincere il Ravenna, ma allo stesso tempo soffrirà per la difficile situazione di classifica e societaria del club biancorosso. «Sono nato e cresciuto a Vicenza, lì ho mosso i primi passi nelle giovanili e ho esordito in serie B — sottolinea Capitanio — tutti sanno che sono tifoso biancorosso e che il mio sogno è quello di tornare a giocare con quella maglia. Normale quindi che sia una partita particolare, così come lo è stata quella dell’andata perché scendere in campo al Menti è stata un’emozione molto forte. Poi ci sarà la gara, il campo, gli avversari e io darò il massimo per far vincere il Ravenna. Sono un professionista e queste sono le regole del gioco. Però state certi che da lunedì tornerò ad essere il primo tifoso dei colori biancorossi perché questa gloriosa società mantenga la categoria e possa poi trovare all’asta un imprenditore, o una cordata, con mezzi economici, competente e che rilanci un club che, soprattutto per il pubblico e il seguito straordinario che ha, merita ben altri palcoscenici». […] E poi c’è una coincidenza che colpisce il difensore vicentino. «L’asta si terrà il 27 aprile, il giorno dopo il mio compleanno: trovare una nuova proprietà determinata a fare bene e con un progetto importante sarebbe un bel regalo per il mio compleanno e per i tifosi del Vicenza di cui conosco bene l’amore verso i colori biancorossi».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Pensa al turnover Pippo Inzaghi per fare centro anche a Novara. Nell’incontro con la stampa di ieri pomeriggio ha a annunciato novità il tecnico di un Venezia che domani ore 15 proverà a restituire ai piemontesi il 3-1 incassato dell’andata al Penzo. Quella del Piola sarà la terza partita in una settimana dopo l’1-1 di Perugia e il 2-0 casalingo sulla Virtus Entella, quattro punti per restare settimi in piena zona-playoff. «Impossibile giocare tre gare così ravvicinate, sicuramente ci saranno 3-4 novità in formazione anticipa Pippo Inzaghi . Di alcune pedine indispensabili non possiamo fare a meno, per il resto avendo una rosa all’altezza qualcosa cambierò. Stiamo bene, Frey pensiamo di recuperarlo per venerdì 27 contro il Palermo (ore 19 al Penzo, ndr). Fino all’allenamento di oggi pomeriggio a Novara per assaggiare il sintetico del Piola cercherò di capire su chi puntare». Nell’aria la conferma di Bruscagin a destra con Del Grosso dentro a sinistra in difesa, con Suciu per Pinato in mediana e Zigoni o Marsura per Litteri in avanti al fianco di Geijo. «A Bari ho visto un ottimo Novara che avrebbe meritato di vincere, mi ha sorpreso molto. Una squadra importante, Mimmo Di Carlo è un caro amico e un allenatore che riesce a fare la differenza in Serie B. In attacco hanno recuperato Sansone e Puscas segna sempre, ci attende una partita molto molto complicata». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] L’ultimo salto di qualità sarebbe la vittoria in trasferta, che manca dallo scorso 4 novembre a Brescia. Curiosamente il trend è andato in direzione opposta rispetto a quanto accaduto a inizio anno, quando la squadra faticava a segnare ma aveva vinto in trasferta in due occasioni, a Bari e a Terni. «A inizio stagione in effetti le cose andavano diversamente — spiega il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo — eravamo nuovi della categoria, le avversarie ci affrontavano in modo diverso e noi dovevamo prendere confidenza con la B. Diciamo che in casa viaggiamo a un ritmo da promozione diretta e che fuori casa ci sono stati diversi episodi sfortunati quando abbiamo giocato fuori casa. A Perugia avevamo in mano la partita e abbiamo incassato un gol assurdo su un tiro deviato. Adesso andiamo a Novara, la cosa bella è stata aver battuto l’Entella e consolidato la posizione in classifica per il sogno playoff». Il simbolo della cavalcata è senza alcun dubbio Alex Geijo, a segno anche martedì e in condizioni di forma smaglianti. A pensare che a gennaio avrebbe dovuto salutare, vien da pensare alle sorprese che il destino riserva più di qualche volta. «Il calcio è così — chiude Rinaudo — a volte basta un gol per cambiare tutto. Alex è stato ed è un professionista esemplare ed è un esempio per tutti».
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Frey out, almeno per Novara. Niente di serio per l’esterno destro francese del Venezia, uscito per un problema alla coscia martedì sera nel primo tempo, ma serve almeno un turno di riposo per recuperarlo in vista del big-match di venerdì sera al Penzo contro il Palermo. «Frey ha accusato un fastidio, non dovrebbe essere nulla di grave» conferma Inzaghi, «salterà Novara, ma credo di poterlo recuperare per la prossima partita».Il Venezia parte in mattinata per il Piemonte e nel pomeriggio effettuerà la rifinitura sul sintetico del campo di Novara, squadra in corsa per evitare i playout, ma reduce dalla convincente prestazione di Bari (1-1). Alla terza partita in una settimana, dopo Perugia ed Entella, Inzaghi medita qualche avvicendamento. «Devo valutare la condizione di tutti nei due allenamenti che mancano prima della partita. Qualcuno sarà più affaticato di altri, in particolare chi ha giocato due partite in tre giorni». Sono cinque i giocatori sempre presenti tra Perugia ed Entella (Audero, Modolo, Domizzi, Stulac e Falzerano), Andelkovic ha saltato 8′ in Umbria, Garofalo 16′ e Litteri 18′ tra le due partite, scontato l’inserimento di Bruscagin per Frey, potrebbero riposare Stulac e Falzerano. «Il Novara? Se prendo come metro di paragone la prestazione di Bari, il Novara è una squadra in grande forma perché al San Nicola avrebbe meritato di vincere e non di pareggiare. Ha disputato una grande gara, mi ha sorpreso molto. Ha un bel organico, davanti può contare su Puscas, uno che i gol li ha sempre fatti, e Sansone, inoltre la squadra è allenata da un mio caro amico che in serie B è un tecnico che sa fare la differenza». […]
Ore 12.10 – (Gazzettino) Prosegue la preparazione dei granata in vista della trasferta in programma domani alle 15 allo stadio Arechi di Salerno. Seduta incentrata sulla tattica quella effettuata ieri, con Venturato che ha fatto provare alla squadra i movimenti in chiave anti Salernitana. Resta in dubbio Pelagatti, che martedì sera con il Palermo è uscito dopo pochi minuti di gioco per un affaticamento agli adduttori: questa mattina in occasione della rifinitura al Tombolato saranno valutate ulteriormente le sue condizioni. La seduta odierna sarà preceduta da una sessione video, dopodiché i granata metteranno a punto gli ultimi dettagli sul campo. Alle 14 invece è fissato il ritrovo allo stadio per dirigersi all’aeroporto di Verona, dove alle 16.20 partirà il volo con direzione Napoli, e da qui poi il trasferimento in ritiro. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Davide Adorni, venerdì scorso è tornato nella sua Parma ma con una maglia diversa, quella del Cittadella. Avete messo in campo carattere e determinazione contro probabilmente la rosa più importante delle serie B. «Direi che al Tardini abbiamo dato un segnale di solidità e compattezza che forse ci erano un po’ mancate nelle partite precedenti. La gara è stata ottima, le occasioni avute da loro sono state create da palloni che stazionavano in area e al resto ci ha pensato Paleari. Anche martedì sera contro il Palermo abbiamo concesso molto poco. Da questo punto di vista dobbiamo essere contenti della prestazione delle ultime due gare, anche se il risultato, seppure di fronte a due “corazzate”, ci soddisfa a metà perché l’obiettivo è sempre quello di portare a casa i tre punti». […] Al momento siete dentro ai playoff. Pronti per il rush finale? «Sarebbe veramente un peccato non accedervi, visto che è dall’inizio dell’anno che siamo lì. È ovviamente ancora una realtà da consolidare, mancano sei partite, sono tante e dobbiamo guadagnarci la pagnotta sul campo. Sicuramente è l’obiettivo di tutti noi, giocarci la Serie A sarebbe entusiasmante. Ci proveremo». Vede qualche avversaria che potrebbe complicarvi i piani? «Sicuramente è un campionato molto equilibrato, ci sono tante squadre in pochi punti e sono tutte rivali forti. Il Foggia, ad esempio, sta risalendo alla grande, così come il Carpi, ma se mettiamo in campo le nostre qualità e pensiamo a noi stessi prima che agli altri, sono convinto che ce la potremo giocare con chiunque». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il gruppo granata si è allenato ieri pomeriggio in preparazione alla sfida di domani (ore 15, arbitro Guccini di Albano Laziale, alla prima direzione con il Cittadella)all’Arechi di Salerno. Da valutare sempre Pelagatti, per il quale non ci sono ancora novità riguardo all’affaticamento muscolare accusato martedì sera contro il Palermo e che l’ha costretto ad uscire anzitempo dal terreno di gioco.Salvi è, invece, rientrato ufficialmente in gruppo e sarà disponibile. Potrebbe giocare lui a destra, così come Pezzi, subentrato proprio a Pelagatti e che ha fatto bene. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) «La proprietà è coinvolta, come lo siamo tutti. Quattro anni fa ha preso la società ripartendo da zero in serie D, e adesso potrebbe riportarla in B facendo qualcosa d’importante per la piazza. Sa che raggiungendo il traguardo può rendere felice un sacco di gente, per cui è normale che sia un po’ in fibrillazione». In campo comunque ci vanno i giocatori. Come li vede? «Stanno vivendo con serenità questi giorni di avvicinamento alla partita, consci che potrebbe essere decisiva per il campionato. C’è la giusta concentrazione, anche se un pizzico di ansia è inevitabile sapendo che puoi raggiungere l’obiettivo. Però stanno lavorando con quella serenità che hanno sempre avuto durante la stagione consapevoli, ripeto, dell’importanza di questa partita». Che, immaginiamo, si prepari quasi da sola, nel senso che non ci sono tanti discorsi da fare. «E’ già sufficiente il lavoro che sta facendo l’allenatore. Sono ragazzi che si sono allenati sempre bene e con entusiasmo disputando un campionato importante. All’atto pratico domenica abbiamo il primo vero match point: se vinciamo, abbiamo chiuso il campionato». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Vincere il campionato con il Padova? Dire che sarei felice è un eufemismo. Quando vince una squadra, vince un popolo, una cultura e una tradizione. E riuscirci qui è speciale». Tra i biancoscudati cresce sempre di più l’attesa in vista della trasferta di domenica con la Fermana, con la consapevolezza che vincendo si potrà dare sfogo a tutta la propria gioia dato che il ritorno in serie B sarebbe certificato dalla matematica. Eloquenti al riguardo le parole del direttore generale Giorgio Zamuner, che sente davvero a portata la sua prima grande soddisfazione nei panni di dirigente. «E’ da tre anni che ho intrapreso questo nuovo lavoro, pur essendo rimasto in precedenza sempre nell’ambiente. E se adesso dovessi riuscire a vincere a Padova, sarebbe un risultato importante che rimane per sempre nella mia carriera, per cui sarei contentissimo». Naturalmente l’attesa è grande anche all’interno della proprietà, a cominciare dal presidente Roberto Bonetto. Come sta vivendo questi giorni di vigilia?
Ore 10.30 – (Gazzettino) Questa mattina partirà per il ritiro di Porto San Giorgio, dove sarà affinata la preparazione in vista della sfida che può valere la promozione. Con la squadra non ci sarà Pulzetti, dato che è fuori uso per una contrattura che si è accentuata dopo avere giocato uno spezzone di gara con l’Albinoleffe: insieme a Gliozzi e Madonna raggiungerà i compagni domenica per assistere alla partita dalla tribuna. Andranno via con il gruppo invece Zambataro (affaticamento agli adduttori) e Contessa (problema alla caviglia) che ieri alla Guizza non hanno partecipato alla partitella in famiglia con la formazione degli allievi. […]
Ore 10.10 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Bisoli in conferenza stampa prima della partenza per il ritiro di Porto San Giorgio: “Sappiamo che è una partita importantissima perché potrebbe aprire una grossa porta. Andiamo via prima per cercare di compattarci ulteriormente… Questo è il primo match point, se basta bene altrimenti ne avremo altri due! Fisicamente stiamo benissimo, l’abbiamo dimostrato anche con l’AlbinoLeffe perché pur andando sotto non abbiamo avuto contraccolpi e l’abbiamo ripresa. Domenica farà molto caldo, dovremo subito ambientarci. I particolari saranno fondamentali! All’andata finì 0-0 con poche occasioni da gol e due squadre bloccate, loro cercheranno il pareggio per ottenere la matematica salvezza ma noi puntiamo ovviamente ai tre punti. Sarà la testa dei giocatori a determinare se questa sfida sarà più facile o difficile di quel che si pensa… I tifosi ci seguiranno nuovamente in massa, il che vuol dire che questa squadra ha riacceso l’entusiasmo! Anche a me piacerebbe tornare domenica in pullman con la testa sgombra, perché vorrebbe dire che abbiamo centrato l’obiettivo. E noi ci proveremo… I giocatori sono sul pezzo, la testa c’è! Un fioretto? Ci voglio pensare, perché l’ho sempre fatto quando ho vinto il campionato. Ho un desiderio però: se vincessimo il campionato vorrei venire agli allenamenti in moto, che la porto a Padova la prossima settimana. Il fioretto dobbiamo farlo, serve sempre in queste occasioni… Non so se nei dintorni c’è un santuario in salita, dobbiamo trovarlo per fare almeno dieci chilometri in salita e raggiungerlo! Al Santo no perché ci vado già quasi ogni sera abitandoci vicino, e poi mia moglie studia teologia quindi mi sono già fatto il giro di tutte le chiese di Padova. La moto? Ho preso una Honda 750 Hdv, di quelle con le valige ai lati per fare i viaggi con mia moglie. Prima non mi piaceva, ora evidentemente a 48 anni mi è andato via il cervello… Andavo in giro con lo scooter a tre ruote e tutti mi prendevano in giro, poi ho preso una Honda e con quella sono andato alle Cinque Terre dove mi hanno raggiunto Zamuner ed Edoardo Bonetto per firmare il contratto, quindi mi porta bene! E voglio portarla in Veneto perché ho girato la regione in lungo e in largo ed è bellissima, e farmela in moto passando magari anche lungo il Brenta dove ci sono le ville sarebbe uno spettacolo. Magari non sarà professionale, ma dopo aver vinto il campionato ci starebbe perché vorrebbe dire che tutti noi avremmo compiuto qualcosa di straordinario. Ci arriveremo alla meta, e spero di raggiungerla già questa domenica… La forza di questo gruppo, che ringrazierò sempre, la si vede anche dal fatto che pure gli infortunati hanno chiesto di venir via perché tutti vorrebbero festeggiare insieme. Non saranno della partita Gliozzi, Madonna e Pulzetti, che ha giocato sopra all’affaticamento muscolare e se lo rischiassi potrei perderlo fino al termine del campionato quindi preferisco avere giocatori sani a disposizione. Zambataro? Ha un affaticamento a entrambi gli adduttori, ma è normale dato che ha giocato quattro partite di fila. Contessa? Ha questa distorsione alla caviglia presa a Trieste, ci ha giocato sopra ed è peggiorata quindi non riesce neanche a corricchiare. Che partita mi aspetto? Proveranno a non farci giocare venendoci a prendere nella nostra metacampo, quindi sarà una partita sporca. Ma noi dobbiamo pensare che è una battaglia che potrebbe farci vincere la guerra, e quindi dobbiamo fare tutte le mosse per vincerla anche a costo di essere brutti e sporchi! Ritorno al modulo vecchio? Può essere, ora vediamo…”.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Abitavo a Porto San Giorgio, sul mare, e l’ambiente mi ha accolto sempre bene, facendomi sentire a mio agio in ogni occasione. I marchigiani sono persone tranquille e per bene». […] Un’esperienza indimenticabile per me». Molto intenso anche il ricordo della tifoseria gialloblù: «Un pubblico veramente caldo, in uno stadio a mio avviso splendido e realizzato per il calcio. Ricordo ancora un “Recchioni” pieno e la passione che si respirava nel derby con la Sambenedettese».A livello di emozioni, tuttavia, quelle che la proprietà del Padova sta provando in queste settimane sono impagabili: «Ho un flash dell’ultima partita. Io e mio padre seduti sulla panchina dell’Euganeo durante il riscaldamento delle squadre. L’attesa era già forte e gli ho chiesto: “Ti saresti mai immaginato 9 mesi fa, quando prendemmo in mano noi la società, di essere a questo punto?”. Mi rispose che la speranza c’era sempre stata, ma non avrebbe pensato di esserci già così vicino». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Domenica a Fermo il Padova, vincendo, potrà festeggiare la promozione in Serie B, meno di quattro anni dopo la scomparsa dal professionismo della vecchia società, che ha costretto la piazza a ripartire da zero, dai dilettanti. Proprio a Fermo, contro quella Fermana che ha rappresentato la vetta più alta da calciatore di Edoardo Bonetto, in grado di collezionare 19 presenze in Serie C/1, salvarsi ai playout contro il Taranto e conquistare anche una convocazione nella Nazionale Under 20 di categoria. «Sì, sarà una partita ancora più speciale per me», sorride il numero 2 biancoscudato mentre imbocca il viale di uscita del Centro sportivo Geremia dopo aver assistito all’ultimo allenamento della squadra. «Laggiù ho lasciato bellissimi ricordi, è stata la mia prima esperienza lontano da casa, visto che, dopo essere uscito dalle giovanili del Cittadella, andai a Thiene ma vivevo ancora con i miei.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) II Padova partirà già questa mattina dall’Euganeo per raggiungere il ritiro di Porto San Giorgio, dove svolgerà gli ultimi due allenamenti in vista della decisiva partita in casa della Fermana di domenica (ore 16.30). E sul pullman non dovrebbe salire il capitano Nico Pulzetti, che anche ieri non si è visto in campo e non ha smaltito l’infortunio muscolare che l’ha costretto a giocare infortunato contro l’Albinoleffe. Per il resto, a parte i lungodegenti Madonna e Gliozzi, ci dovrebbero essere tutti, compresi Contessa e Zambataro. Il primo soffre ancora per la distorsione alla caviglia rimediata contro la Triestina, ma proverà a stringere i denti. Il secondo, invece, ha un affaticamento agli adduttori. Qualche problema, quindi, in difesa, per mister Bisoli, che sta pensando anche di tornare alla retroguardia a 4 e al modulo utilizzato per gran parte della stagione, con il trequartista alle spalle delle due punte. Per il resto, un po’ a sorpresa, non sono ancora stati esauriti i 700 biglietti a disposizione per i tifosi padovani. Ieri il dato si è fermato a 590 e gli ultimi tagliandi restano disponibili al circuito bookingshow. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Mentre la tifoseria organizzata tenta di coinvolgere il maggior numero di tifosi possibile per Fermo (l’obiettivo è quello di esaurire tutti i 700 biglietti a disposizione, a ieri eravamo attorno ai 600 tagliandi), il Padova partirà oggi per il ritiro anticipato di Porto San Giorgio. Appuntamento per stamattina alle 8 per salire sul pullman che porterà la squadra a quella che, si spera, domenica sarà l’ultima trasferta che conta della stagione. Nell’allenamento di ieri è stato confermato il forfait di Nico Pulzetti. Il capitano, infatti, non ci sarà dopo l’infortunio muscolare della settimana scorsa e l’impiego part-time contro l’Albinoleffe. Un’assenza pesante, che potrebbe spalancare le porte alla presenza di Sarno nel ruolo di trequartista, come già accaduto domenica. Si spera, invece, di recuperare Sergio Contessa, che anche ieri è stato impiegato a mezzo servizio. La certezza è che, senza considerare i risultati altrui, nel caso in cui il Padova dovesse battere la Fermana, la promozione in serie B sarebbe matematica. Per scaramanzia, però, non è stata organizzata alcuna festa di ritorno dalle Marche, anche perché l’arrivo del pullman in città in tutti i casi è annunciato ampiamente dopo la mezzanotte. Si gioca alle 16.30 e tutti sono concentrati unicamente sul risultato del Recchioni, lasciando da parte la possibilità che possa bastare pure un pari o addirittura una sconfitta. In questi due casi, infatti, sarebbe necessario attendere lunedì sera e il risultato di Albinoleffe-Reggiana, posticipo della terzultima di campionato. […]