Che fatica arrivare alla tanto agognata serie B. Dopo il ko di Trieste il Padova non è andato oltre un sofferto 1-1 con l’Albinoleffe, perdendo un’altra occasione per compiere il passo forse decisivo verso la promozione. Certo, nulla è compromesso, anzi. Ma tensione e le fatiche cominciano a farsi sentire. E stasera tutti davanti alla televisione per seguire il posticipo tra Reggiana e Bassano. I biancoscudati hanno faticato a prendere le misure alla partita sia per l’atteggiamento intraprendente degli avversari e sia per qualche giocata troppo approssimativa. Molto attivo tra gli ospiti l’ex Giorgione, abile a muoversi dietro le punte e nel cercare lo spazio sulla corsia di destra. Un movimento costante, favorito anche dalla buona disponibilità al dialogo di Kouko, che la retroguardia di casa ha letto con un po’ di disagio.
[…]A parte un paio di buone iniziative in ripartenza di Zambataro e Contessa, il Padova è riuscito a minacciare la porta bergamasca quasi unicamente sulle situazioni da palla inattiva. Solo di rado infatti la manovra ha trovato sbocchi: poco serviti gli attaccanti, a corto di idee i centrocampisti, evanescente Sarno nel ruolo di rifinitore. Non a caso l’Albinoleffe ha rischiato grosso soltanto alla mezz’ora su un retropassaggio azzardatissimo di Zaffagnini che ha messo in grande difficoltà il portiere Coser, con la sfera che è sfilata a pochi centimetri dal palo. La truppa di Bisoli ha cominciato anche la ripresa con il freno a mano tirato, collezionando per troppa superficialità e avventatezza un’altra serie di errori sul piano del palleggio.
[…]L’1-1 ha trasmesso nuova linfa al Padova, che però ha continuato ad esprimersi con poca lucidità. L’ultimo sussulto lo ha regalato Candido, entrato da pochi minuti, con un destro dalla distanza sventato con bravura da Coser. E il pareggio è andato in archivio.
(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)