Ore 22.30 – Termina la partita: Padova- Albinoleffe 1-1.
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ci ha sperato il Venezia di poter fare il colpo grosso, ma il sogno è svanito proprio quando sembrava che la squadra di Filippo Inzaghi potesse avere ormai la partita in pugno. L’importante scontro per la zona playoff ha regalato un pareggio senza troppe emozioni e con i brividi racchiusi solo nella ripresa ed in particolare nel finale di gara. Quando una magia di Buonaiuto ha evitato agli umbri la seconda sconfitta di fila dopo quella di lunedì scorso ad Avellino. Una gara comunque che non è mai decollata e che è stata condizionata dai tanti errori commessi da una parte e dall’altra. Per la squadra di Roberto Breda, bravo a cambiare in corso nella ripresa e a inserire proprio Buonaiuto, è arrivato quindi un punto pesante che tiene a distanza di tre lunghezze la squadra di Filippo Inzaghi e mantiene inalterata la situazione che guarda le posizioni più in alto, considerando che in vetta corre soltanto l’Empoli, che stende la Pro Vercelli e allunga in vetta, mentre le altre annaspano. La gara è iniziata a ritmi blandi e con il passare dei minuti si era intuito che non era il Perugia dei giorni migliori. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Parlando della partita il tecnico ha detto che «il Venezia ha comandato il gioco per l’intera gara e farlo in casa di una squadra come il Perugia è motivo di grande soddisfazione. Ci è mancato quel killerismo che ci doveva far chiudere la partita e se fossimo riusciti a sfruttare quelle occasioni che ci sono capitate per segnare la seconda rete la situazione sarebbe stata diversa. Ma bisogna anche guardare a e rendere merito agli avversari, visto che il Perugia ha grandi giocatori ad esempio come un Buonaiuto che è costretto a sedere in panchina ma che è stato decisivo con una grande giocata. In questo ultimo periodo siamo stati anche un po’ sfortunati e ad ogni tiro ci fanno gol, anzi – ha aggiunto – a Brescia subendo un solo tiro abbiamo preso due reti. Noi abbiamo raggiunto la salvezza che era il primo obiettivo, ma ora credo che possiamo legittimamente pensare di meritare il sogno dei playoff. Il campionato è durissimo e molto equilibrato, i risultati lo hanno dimostrato. Non dobbiamo mai dimenticare che noi siamo una neopromossa e se una squadra che lo scorso anno non giocava in questo campionato viene a giocare a Perugia in questo modo, propositivo e aggressivo penso che possiamo coronare il nostro sogno». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un pizzico di delusione tra i giocatori del Venezia per la mancata vittoria, anche perchè avrebbero voluto fare un bel regalalo da tre punti al presidente Joe Tacopina nel giorno del suo compleanno. «Torniamo a casa con un grande rammarico – ha ammesso Suciu – e probabilmente prima della partita eravamo consapevoli delle difficoltà di questa gara, ma abbiamo giocato bene ed avremmo meritato di più. Alla fine un pareggio a Perugia è buono, ma abbiamo avuto la possibilità di fare il colpo pieno e questo ci dispiace, anche perché penso che avremmo meritato i tre punti per quello che ha fatto la squadra in campo. A parte i primi tre minuti abbiamo subìto pochissimo e abbiamo poi trovato il gol nella ripresa e rischiato di fare il secondo, poi siamo calati, pur subendo un gol. Ma guardiamo avanti con fiducia, perchè la squadra ha giocato bene e siamo consapevoli di poter lottare per un qualcosa di importante che sono i playoff». […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia sbancava il Rigamonti il 4 novembre dello scorso anno e vinceva la sua ultima partita fuori casa. Cinque mesi e mezzo dopo, la casella dei successi lontano dal Penzo porta sempre lo stesso numero: tre. Non è un caso, perché nonostante il campionato arancioneroverde resti ampiamente positivo e i playoff al momento siano blindati, è altrettanto vero che quando Filippo Inzaghi spedisce in campo i suoi ragazzi lontano da casa emergano difetti che al Penzo si vedono molto meno. O che addirittura scompaiono. Come quando, dopo il vantaggio griffato Modolo, la squadra arretra il baricentro. Tanto, troppo, dopo aver tenuto testa per un tempo e mezzo a un avversario che in casa raramente tradisce e che aveva il compito di riscattare il ko di Avellino. Alla fine Perugia-Venezia è 1-1, risultato positivo in chiave playoff e che tiene gli arancioneroverdi aggrappati al treno di testa, ma che conferma come fuori casa il rendimento si abbassi notevolmente. Ma non solo: probabilmente manca pure un pizzico di personalità per gestire il vantaggio, come accaduto ieri. Il gol di Buonaiuto arrivato a cinque minuti dalla fine è fortuito finché si vuole, ma prima c’erano state almeno tre nitide palle gol e del Venezia in fase offensiva si erano perse le tracce. Tutti elementi da tenere a mente in attesa di un’analisi complessiva che per ora rimane incerta, appesa com’è a contraddizioni molto evidenti. […]
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) A pensarci e ripensarci, pareggiare a Perugia non è mai un brutto risultato. Ma questo 1-1 del Venezia allo stadio “Curi”, nella città del cioccolato, non è poi così dolce. Anzi, decisamente amaro, perché il pari perugino arriva a cinque minuti dal termine di una partita della quale il Venezia aveva preso il pieno controllo. Un punto ciascuno, allora, almeno con la certezza che la sconfitta della settimana scorsa con il Brescia è stata solo il frutto di un sabato balordo. La partita? Dieci minuti d’assalto del Perugia, che inizia alla grande e sembra vivere la sua grande giornata. Poi l’effetto svanisce e il Venezia riprende il possesso dei metri del centrocampo e il controllo del gioco. Le contromisure per arginare l’estro di Alino Diamanti e la continuità di Santiago Colombatto ci sono, la luce dell’Est irradiata da Stulac diventa sempre più potente e il gol di Modolo al 12′ della ripresa è la logica conseguenza. La palla scorre sul binario giusto, finché al 40′ un destro di Gustafson è rimpallato dalla parte sbagliata e Buonaiuto di sinistro inventa il pari. Amen. Buon Venezia, comunque, che se ha in Modolo e Stulac gli uomini migliori, si avvale della collaborazione di tutti nella costruzione della partita. A cominciare da un dinamico Suciu, al rientro dopo qualche settimana, e di un Marsura che ritrova i 90′ che gli mancavano da tempo. Il Perugia? Qualche assenza pesante, il ripescaggio di Zanon e Germoni sugli esterni, la posizione di Diamanti che a ridosso delle punte viene annullato dai centrali veneziani mentre se arretra fa più fatica ad inventare la giocata a sensazione tipica del suo repertorio. Breda punta sulla fisicità di Cerri, uno che in area si fa sentire, ma incappa nel sabato da leone di Modolo, che vince la sfida sul gioco alto e di testa va anche a segnare. Ecco perché al momento delle somme è il Venezia che può mugugnare. […]
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) Alla fine di un mese dove si sono incontrati Empoli, Cittadella, Frosinone, Carpi, Perugia e Brescia, il Venezia resta agganciato alla zona playoff della classifica. «Ma dobbiamo essere più cinici», spiega a fine gara il tecnico Filippo Inzaghi «e anche se abbiamo una classifica invidiabile, accettiamo il pareggio. Vincere sarebbe stato importante».I tre punti sembravano in tasca sino a pochi minuti dalla fine, poi è arrivato Buonaiuto a far continuare quel digiuno di successi in trasferta che manca da Brescia a inizio novembre. Ma nonostante tutto, Inzaghi resta soddisfatto di quanto fatto al “Curi”, campo notoriamente tra i più semplici. «Sono molto contento», continua l’allenatore piacentino, «perché dopo un inizio timoroso, dove siamo entrati un po’ timorosi, abbiamo sempre comandato il gioco; resta il rammarico di non averla portata a casa, ma resta una bella prestazione. Tra domenica scorsa con il Brescia e stavolta siamo stati sfortunati negli episodi; con i primi abbiamo subito un tiro e due reti, anche al “Curi” Audero ha fatto poco. A parte i primi minuti, dove ha dovuto compiere qualche parata, poi la squadra si è mossa bene, tenendo il gioco in mano».Tra i migliori del Venezia ci sono stati Stulac e Modolo, con il primo che, quando è salito di tono nella ripresa, la squadra è parsa più sciolta. «Lo sloveno è stato bravo trovare le nostre mezzali», continua Inzaghi, «ma anche Modolo è stato bravo a limitare il loro attacco. Ricordiamoci che davanti avevano Diamanti, Cerri, Di Carmine e sapevamo sarebbero potuti essere pericolosi. Ci manca quel killeraggio per chiudere prima partite del genere». […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) La parola rammarico è quella più in voga nelle parole dei giocatori del Venezia al termine di una gara che lascia tanti rimpianti. «Sì, è stato davvero un peccato», spiega l’autore del momentaneo vantaggio Marco Modolo, «perché in quel momento ero a terra dopo un contatto con Cerri, mi sono rialzato e ho tenuto in gioco tutti. Da lì è nato l’1-1. Sino a quel momento, avevamo l’impressione che si potesse vincere e i tre punti sarebbero stati pesanti». Il Venezia ha la difesa tra i suoi punti forti, ma basta spesso una disattenzione per essere punito. E purtroppo non è la prima volta che capita. «Come contro il Brescia», continua il difensore, «pure stavolta è bastato poco per subire gol. Dobbiamo continuare a lavorare per limare le sbavature che possono costare care ed essere più cinici: non sfruttiamo al meglio le occasioni. Anche se alla fine tutto si compensa». E sulla prima rete di testa stagionale, sulle tre realizzate, tira un sospiro di sollievo. «Sono contento», aggiunge, «perché ci lavoriamo tanto in settimana». Chi ha rivisto un posto da titolare dopo tanto tempo è Davide Marsura. «Abbiamo fatto una buona gara», spiega, «e penso di avere fatto bene. Dispiace non essere riusciti a ottenere il successo, perché abbiamo fatto una buona gara. Vai in vantaggio e poi pareggiano, ti lascia del rammarico». Marsura è stato uno dei fattori decisivi per la promozione lo scorso anno e crede di poter essere utile anche da qui a fine maggio. «Mi sento bene», continua, «posso essere utile anch’io perché ci sono ancora diverse partite». […]
Ore 16.30 – (Gazzettino) […] Alberto Paleari, unanimemente riconosciuto il migliore in campo nella sfida al Tardini, su questo obiettivo non si nasconde: «Abbiamo i nostri sogni, ma per raggiungerli dobbiamo stare con i piedi per terra e concentrati su una partita alla volta. Chiudere al terzo o quarto posto sarebbe fondamentale per giocarci i play off in condizioni più favorevoli. Sappiamo che è molto dura, ma vogliamo provarci fino in fondo». Sui risultati negativi di questo ultimo periodo con tre pareggi e tre sconfitte, continua: «È difficile dare una spiegazione perchè ci sono un insieme di fattori diversi che li hanno determinati. L’unica partita che abbiamo sbagliato è quella di Terni». Un 5-1 al quale il Cittadella ha saputo reagire con una prestazione convincente strappando un pari meritato. Lo 0-0 è stato ottenuto con due difensori squalificati (Scaglia e Benedetti) e tre infortunati (Salvi, Caccin e Liviero). «Siamo tutti considerati titolari – spiega il venticinquenne di Giussano, laureato in scienze motorie – e chi gioca si fa trovare pronto perché stiamo lavorando bene. Anche chi gioca meno lo sta dimostrando. Adorni ad esempio garantisce sicurezza ogni volta che è chiamato in causa». […] Come sarà martedì con il Palermo, battuto per 3-0 dai granata al Barbera. «Loro all’andata stavano attraversando un momentaccio, mentre noi volevamo rifarci dopo la sconfitta al Tombolato con il Parma. Adesso sta andando meglio la formazione siciliana, ma per noi è importante dare continuità con un risultato che ci faccia uscire da questo periodo poco prolifico. Recupereremo alcuni giocatori con più possibilità di scelta». Domanda secca: Paleari confermato in porta? «No – risponde – ci sarà Enrico. Io continuerò a lavorare per farmi trovare pronto». Come a Parma, con Alfonso costretto al forfait all’ultimo momento. Riprende l’eroe dell’ultima gara: «L’ho saputo nella riunione tecnica prima della partita. Alfonso era incerto per un fastidio alla schiena del giorno prima. È stato deciso di non rischiarlo ed è toccato a me». […]
Ore 16.00 – (Mattino di Padova) […] Alberto Paleari, quando ha saputo che avrebbe giocato?«Alle 19, nella riunione tecnica prima di partire dall’hotel che ci ospitava. L’ho saputo all’ultimo, anche se già giovedì Alfonso aveva avvertito un leggero fastidio alla schiena ed era incerto sulla sua presenza».Beh, sul campo ha risposto con 6 interventi degni di nota, di cui almeno 4 eccezionali. Quale il più difficile?«Quello del primo tempo su Calaiò, da distanza ravvicinata, dopo il corner, ma anche l’uscita bassa su Insigne nel secondo non è stata semplice. Alla fine dico che avevamo studiato bene come ci avrebbero attaccato e sapevamo cosa aspettarci». Dopo quelle parate l’abbiamo vista esultare come un attaccante dopo un gol.«Ci alleniamo a duemila all’ora ogni giorno per essere pronti, insistendo molto sulla coordinazione occhio-mano, occhio-piede. Quando riusciamo a trasformare il lavoro in qualcosa di buono, poi esultiamo, perché per noi portieri è quasi come andare in rete. Soprattutto se poi gli interventi ti consentono di portare a casa qualche punto». Quindi, se le parate sono come gol, avrà una dedica da fare.«Sì, a mio papà Carlo. Due settimane fa non è stato bene e l’altra sera, proprio alle 21, ha avuto una visita medica, per cui si è messo davanti alla tv dopo aver registrato la partita. Credo di avergli fatto una bella sorpresa». Ancora più bella considerando che il reparto arretrato era in totale emergenza. «Dite “emergenza” solo perché mancavano diverse pedine, ma in questo Citta non credo che si debba parlare di titolari o riserve. Prendete Adorni: è uno che sa dare sicurezza ai compagni. O Pezzi, che non giocava un’intera gara da tempo, ma che ha tenuto per tutti i 97′. Se ti alleni bene, le prestazioni arrivano». […] Ma lei non fa nessun pensierino alla maglia da titolare?«Enrico ha ripreso subito ad allenarsi (ieri pomeriggio Iori & C. sono tornati al lavoro, mentre oggi si ritroveranno di mattina) e martedì ci sarà. Io cercherò di farmi trovare pronto la prossima volta che toccherà a me».E a livello di squadra, qual è l’obiettivo per il rush finale?«Il terzo o il quarto posto, perché ci consentirebbero di saltare una partita ai playoff. Noi ci proveremo».
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ una possibilità piuttosto remota e, magari, non è proprio il primo pensiero di Giovanni Colella in vista del posticipo televisivo di domani sera alle 20.45 contro la Reggiana. Ma il suo Bassano, in caso di una vittoria al Mapei Stadium, potrebbe chiudere definitivamente il discorso promozione diretta a tre giornate dalla fine, oltre a fare un gigantesco favore a se stesso. Se oggi il Padova dovesse battere l’Albinoleffe e la Sambenedettese non dovesse superare il Teramo fermandosi a un pareggio o addidittura a una sconfitta, le motivazioni giallorosse sarebbero a mille e un blitz regalerebbe (e solo in questo caso) la promozione diretta all’attuale capolista del girone B. Non solo, ma si riaprirebbe puro il discorso per il secondo posto, al momento a dir poco incerto. «Ora non ha alcun senso fare calcoli — evidenzia Colella — daremo il massimo, poi il resto verrà da sé. Contro la Samb abbiamo disputato una gara da squadra matura, speriamo di poter dare continuità alla prestazione. Siamo sereni, abbiamo lavorato bene, sul piano della qualità la Reggiana è una squadra seconda solo al Padova e forse addirittura sono sullo stesso piano. Ogni squadra in questo momento ha grosse motivazioni, tutti ci stiamo giocando qualcosa. La rosa è competitiva, chi ha giocato ha sempre fatto bene. Mi dispiace per i ragazzi che si sono infortunati, soprattutto per Razzitti che dovrà attendere diverso tempo prima di tornare in campo (rottura del legamento crociato anteriore sinistro, ndr)». […]
Ore 14.50 – (Il Piccolo) Adesso o mai più. Se la Triestina vuole partire da una posizione di forza nei play-off e guadagnarsi almeno il primo turno in casa al Rocco (per farlo serve arrivare almeno settimi), deve trovare finalmente quel filotto di vittorie che finora non è mai riuscita a ottenere in questa stagione. Solo in un’occasione gli alabardati hanno vinto due partite consecutive (contro Renate e Albinoleffe in questo girone di ritorno), ma adesso appunto è l’ora di dare una svolta in questo senso. Pertanto, dopo il prestigioso successo sul Padova, oggi l’Unione va a Gubbio (inizio ore 16.30, arbitra Cipriani di Empoli) per cercare di fare bottino pieno, altrimenti resterà non solo lontano dal settimo posto, ma ancora in bilico sulla fatidica zona della top ten che assicura la post season. […] C’è ancora qualche dubbio sulla formazione ma l’impressione è che possa esserci spazio solo per un’eventuale modifica rispetto al Padova, ovvero il rientro di Porcari al posto di Acquadro, comunque tutt’altro che scontato. In difesa, davanti a Boccanera dovrebbe esserci la solita coppia Lambrughi-Codromaz (anche se Aquaro resta in lizza), con Troiani favorito su Libutti a destra e Pizzul a sinistra. In mezzo al campo Coletti sarà il solito perno centrale con Bracaletti e Porcari probabili mezzali. In avanti la sensazione è che si vada per una conferma di Pozzebon a sinistra, Arma punta centrale e Mensah a destra, con Petrella che partendo dalla panchina potrebbe spaccare la partita entrando in corso d’opera con la sua verve. Se toccherà invece a lui fin dall’inizio e non a Pozzebon, in quel caso Mensah partirà a sinistra.
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato dal Mestre in merito al deferimento del presidente Serena riguardo la questione legata al versamento dei contributi Irpef, gli arancioneri saranno oggi impegnati a Fano (ore 16.30, stadio Mancini) in una gara fondamentale per proseguire a corsa verso i playoff. La truppa di Mauro Zironelli, dopo il roboante successo per 4-0 sul campo della Reggiana, vuole confermarsi ai piani alti della classifica cercando di superare una di quelle squadre che nel corso della stagione hanno creato più problemi a Perna e compagni. Ad attenderli infatti c’è il Fano fanalino di coda del girone, alla disperata ricerca di punti per provare ad agganciare il terzultimo posto, che già all’andata giocò un brutto scherzo al Mestre fermando gli arancioneri al Mecchia sull’1-1. Proprio per questo, come spiega Riccardo Martignago, oggi in casa Mestre l’attenzione dovrà essere massima per evitare di incorrere in brutte sorprese. «Non dobbiamo prendere sottogamba questa partita guardando alla classifica, perché siamo consapevoli che sarà una battaglia e che comunque le squadre come il Fano ci hanno sempre messo in difficoltà. Servirà massima attenzione, poi come sempre sarà il campo ad avere l’ultima parola». Perché nonostante la classifica in questo momento stia decisamente sorridendo, nello spogliatoio del Mestre si continua a recitare il mantra che da due anni a questa parte lo ha caratterizzato. «Il risultato di mercoledì è molto importante, ma noi per carattere non guardiamo mai oltre il prossimo impegno in programma. Nei giorni scorsi il nostro pensiero è stato rivolto solo alla gara di oggi, consapevoli che con le squadre più in difficoltà non abbiamo trovato la qualità di gioco ed i risultati che abbiamo fatto con le squadre più blasonate. Quindi, il nostro pensiero non deve andare ai playoff, ma solamente a concentrarci per la prossima sfida». […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Stavolta, a parere di tutti, Mauro Zironelli compreso, sarà più dura. Per tanti motivi, a cominciare dal fatto che il Fano (si gioca alle 14,30) quasi sicuramente si chiuderà a riccio. Una tattica, questa, che spesso e volentieri ha messo in difficoltà il Mestre, molto più a suo agio contro squadre che lasciano giocare. Oggi si incroceranno i destini di due squadre che inseguono obiettivi diversi. Il Fano è ultimo e vuole la salvezza; il Mestre, pur privo di Beccaro, proverà a proseguire la sua corsa verso le posizioni di testa della classifica del girone. «Il 4-0 di Reggio Emilia e i complimenti che abbiamo ricevuto — sottolinea Zironelli — fanno piacere, ma il campionato non è finito e ora dobbiamo resettare tutto. A Fano non avremo Beccaro e neppure Neto Pereira, ci saranno altri cambi e vedremo chi mandare in campo. Chi mi conosce sa che tengo tutti sulla corda e che cambio sempre formazione, soprattutto quando ci sono tante partite ravvicinate. Anche questa volta sarà così». […]
Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) «Non fidiamoci di nessuno». Questa la parola d’ordine che Zironelli ha imposto ai suoi ragazzi prima della partita con il Fano che si giocherà oggi alle 16.30 allo stadio Mancini. È proprio il mister arancionero, ad analizzare la partita. «Il Fano nelle prime 20 partite ha fatto 13 punti e adesso al ritorno 15 e contro le prime della classe ha sempre portato a casa punti e hanno notevolmente cambiato trend. Il mercato di gennaio gli ha giovato e ora il ruolino di marcia è da salvezza. Hanno pareggiato contro Padova, Samb, Feralpi, Reggiana e Pordenone, battuto il Renate e perso solo con il Bassano, Gubbio e Vicenza. Hanno fatto bei risultati nel girone di ritorno e sono nel gruppone di coda che cerca di salvarsi. Mi aspetto una partita giocata con il coltello tra i denti e noi non dobbiamo abbassare la guardia né sottovalutarli solo perché sono ultimi, anzi dobbiamo imporre il nostro gioco anche perché il quarto posto ce lo vogliamo mantenere da qui alla fine».Zironelli dovrà rinunciare allo squalificato Beccaro e a Neto Pereira, sulla via del recupero, e ad Ayoub. «Ben venga la settimana prossima la sosta perché ci permetterà di respirare e recuperare al meglio tutta la squadra, a partire da Neto che, contro il Santarcangelo, sarà certamente a disposizione». […]
Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ultima trasferta di campionato per i ramarri, oggi (16.30) al Romeo Menti di Vicenza. La prima, il 27 agosto 2017 a Santarcangelo di Romagna, si concluse sull’1-0 per il Pordenone, grazie a un gol di Burrai su rigore in pieno recupero. Il ricordo della semifinale playoff di Firenze con il Parma era ancora fresco e il nuovo Pordenone affidato a Leo Colucci si proponeva di ripetere e magari migliorare quel prestigioso risultato. Nove mesi dopo, Fabio Rossitto e i suoi ragazzi si propongono di tornare vittoriosi anche dall’ultimo viaggio, per salvare la stagione. Ad attenderli c’è un Vicenza che ha ancora più bisogno di punti di loro perché, penultimo in graduatoria, deve trovare il modo di allontanarsi dalla zona playout. «Sappiamo che avremo davanti un gruppo che merita ben altra classifica esordisce Rossitto e che, come noi, farà di tutto, e anche qualcosa di più, per incamerare l’intera posta in palio. Spiace arrivare a questo punto in condizioni del genere perché è convinto Fabio – avremmo entrambi meritato di giocarci questo scontro per ben altri scopi. Il Vicenza tiene a sottolineare è reduce da un pareggio con il Mestre che ha appena strapazzato in trasferta la Reggiana, terza, nel recupero. Noi arriviamo dalla sconfitta di Padova (0-3), ma durante queste ultime due settimane a cavallo dalla pausa forzata abbiamo lavorato tanto e rifatto il pieno di energie. Non solo: questi 14 giorni ci sono serviti anche per rimettere a posto alcune cose che non andavano. I ragazzi il Crociato elogia i suoi uomini – ci hanno messo tanto impegno e tanta volontà. Capiscono che il momento è cruciale. Ho veramente visto in tutti tanto attaccamento ai colori sociali. Nessuno si è lamentato dei carichi di lavoro. Ora sono fiducioso: faremo una buona partita, cercando di spingere dal primo all’ultimo minuto». Il Menti promette di essere una bolgia. «Lo sarà è convinto anche Fabio -. Noi però avremo al seguito i nostri supporters, che sanno sempre come farsi sentire. Giocheremo assicura anche per loro». […]
Ore 12.50 – (Messaggero Veneto) Con la carica giusta. Sia lui, sia la squadra. Fabio Rossitto e il Pordenone sono pronti per affrontare l’ultima trasferta della stagione regolare: bisogna ottenere il massimo dei punti, ne è consapevole il tecnico e il gruppo. «Conterà molto l’atteggiamento – attacca il trainer dei neroverdi – . Se sarà quello giusto sono convinto che faremo una grande partita e porteremo a casa l’intera posta in palio. Non sarà una gara facile: a dispetto della classifica il Vicenza è una formazione forte e che sarà sostenuta da un pubblico che non ha mai mollato nonostante le difficoltà. Ho visto giocare i biancorossi a Mestre e mi hanno fatto una bella impressione: servirà uno spirito battagliero». Rossitto è convinto che la pausa forzata sia servita. «Avevamo bisogno di lavorare e di recuperare qualche giocatore – afferma -. In queste due settimane ci siamo allenati bene e ora siamo pronti al rush finale. Siamo convinti che ci sosterranno i nostri tifosi, che hanno capito quanto la squadra ci tiene alla maglia. Giocheremo anche per loro». Per l’occasione rientra Burrai dalla squalifica: «Un giocatore straordinario – lo definisce Rossitto -, un valore aggiunto per i compagni: ha cultura del lavoro, oltre che doti tecniche, e voglia di fare risultato». […]
Ore 12.30 – (Messaggero Veneto) «Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta». La famosa frase di Giampiero Boniperti, stampata su ogni maglia della Juventus, è ciò che il Pordenone deve tenere a mente oggi: a Vicenza, nella quartultima giornata del girone B di serie C, il Pordenone non ha alternative al successo per non rischiare di perdere l’obiettivo playoff. La squadra di Fabio Rossitto, all’ultima trasferta del campionato, deve per forza conquistare i tre punti e sperare che qualche rivale inciampi: dal Renate alla Triestina, passando per l’Albinoleffe e il Ravenna. I ramarri, al momento, sono noni e nella zona post-season ma hanno sempre una partita in più rispetto alle rivali. […] Per l’occasione Rossitto rispolvera il 4-3-3, abbandonato nelle ultime due sfide a favore del 4-4-2. Il tecnico può contare su un recupero fondamentale, quello di Sasà Burrai in mezzo, e su uno importante, quello di Nocciolini nel reparto avanzato. Anche in virtù di questi due rientri il trainer ha optato per il cambiamento, con la speranza che i giocatori confermati si ripetano sul livello tenuto con la Reggiana in casa: davanti, assieme all’attaccante di proprietà del Parma, giocheranno Berrettoni e Gerardi; in mezzo con Burrai agiranno Misuraca e Zammarini mentre nel reparto difensivo sarà la volta dei soliti noti, cioè Formiconi, Stefani, Parodi e De Agostini. In porta dovrebbe essere confermato Perilli, anche perché Mazzini non è al top a causa di un problema al dito. […]
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In una stagione in cui spesso si è parlato e discusso più delle vicende societarie che del calcio giocato, l’appuntamento in programma oggi al Menti contro il Pordenone è di quelli che non si possono fallire. I tre punti infatti servono per la classifica, per cercare di evitare i playout, ma soprattutto per dare un futuro alla società di via Schio che il 27 aprile, data dell’asta indetta dal tribunale, potrebbe conoscere i suoi nuovi proprietari. Un’acquisizione che però sarebbe resa vana se la squadra non centrasse il mantenimento della categoria, e per questo i risultati del campo delle prossime quattro gare saranno fondamentali per il futuro del club. Battere il Pordenone è quindi la parola d’ordine con cui i biancorossi di Franco Lerda si apprestano ad affrontare un match che vale tantissimo. Tornare alla vittoria al Menti (successo che manca dal lontano 5 novembre quando il Vicenza ha superato la Samb con due gol di Comi), è l’altro imperativo del giorno perché è quasi incredibile che davanti ad un pubblico caldo ed appassionato come quello vicentino la squadra non riesca a portare a casa i tre punti da oltre quattro mesi. Lerda per battere il Pordenone probabilmente confermerà il modulo 3-5-2 con cui ha perso in casa contro il Santarcangerlo, e pareggiato contro Fermana al Menti e con il Mestre. Tra i biancorossi mancheranno gli infortunati Turi e Magri, mentre Comi sconterà il secondo turno di squalifica. E per vincere servirà confermare i passi avanti mostrati con il Mestre. Stavolta però si dovrà essere concreti in zona gol, perché per vincere bisogna anche segnare. Compito che spetterà a Ferrari e Giacomelli in primis, ma anche ai centrocampisti con De Giorgio che ci si augura possa essere l’uomo chiave del match. […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] ESTE-CAMPODARSEGO. «Gli ultimi due risultati ci hanno fatto perdere momentaneamente la vetta», osserva alla vigilia il tecnico del “Campo” Gianfranco Fonti. «Noi, però, dobbiamo essere bravi a rimanere agganciati alla Virtus Vecomp Verona. Per tagliare il traguardo per primi dobbiamo essere ancora più bravi. Il tempo stringe…». Proprio per questo motivo, una sconfitta con i “cugini” della Bassa (e, sul campo di Montorio, una vittoria della Virtus con il Legnago) potrebbe compromettere la corsa per la promozione nei “pro” : «Dobbiamo affrontare l’Este nella maniera giusta, prestando grande attenzione in tutti i reparti», prosegue Fonti. «Gli uomini di Florindo non giocano di certo abbottonati, ma hanno comunque la seconda miglior difesa del torneo ed un attacco di livello assoluto». Poi il mister mestrino tranquillizza l’ambiente: «La squadra è pronta ad affrontare qualsiasi tipo di situazione. Sono sicuro che al Nuovo Stadio faremo una buonissima partita, dando fondo a tutte le nostre energie».Pure l’allenatore dell’Este Michele Florindo ammette l’importanza della partita con il Campodarsego: «La pressione che può dare una sfida del genere è innegabile», osserva. «Forse, però, è il Campodarsego che, in questo momento, potrebbe sentirne ancora di più, visto che si sta giocando la vittoria del campionato». […] ABANO. Se non altro, l’Abano dovrà interrompere la striscia di 10 k.o. consecutivi che, di fatto, sta trascinando capitan Carteri e compagni verso la retrocessione in Eccellenza, a questo punto sempre più vicina. Con il Tamai, tuttavia, non sarà così facile, considerando che i friulani allenati da Saccon (subentrato da marzo all’esonerato Bisioli) sono reduci dal buon pareggio con l’Arzignano Valchiampo e necessitano ancora di punti per uscire dall’imbarazzo della zona playout. […]
Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Ravanelli, Trevisan, Cappelletti; Zambataro, Mandorlini, Belingheri, Contessa; Sarno; Guidone, Capello.
Ore 10.50 – (Gazzettino) «Fa parte di questo calcio, nel quale sono le televisioni a farla da padrona. Ma non mi sono mai lamentato di questo, ho sempre accettato con serenità le decisioni e lo faccio anche in questa occasione. Se non dovessimo centrare l’obiettivo questa volta, abbiamo altre gare a disposizione». […] Quale è il suo stato d’animo a un passo dal traguardo? «Dopo tanti anni per la prima volta mi è venuta l’influenza perché vivo ventiquattro ore al giorno per il Padova, e la vecchiaia inizia a farsi sentire. Sto vivendo questo momento con grande serenità. Nell’arco di tutta la stagione non c’è mai stato uno screzio all’interno dello spogliatoio, vuole dire che abbiamo seminato bene. Vorrei che festeggiassimo tutti insieme questa promozione, perché vincere un campionato è difficilissimo. E sottolineo che il Padova non lo vince in C1 da oltre trent’anni, significa che questi ragazzi stanno facendo qualcosa d’importante. Cerchiamo di vivere questo momento con grande entusiasmo». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Tre punti per arrivare alla meta. Il Padova sente sempre più vicino l’approdo in serie B, che sarebbe quasi realtà battendo questa sera l’Albinoleffe. Una vittoria dei biancoscudati e il mancato successo della Sambenedettese con il Teramo creerebbero i presupposti per potere dare inizio ai festeggiamenti lunedì sera nel caso in cui la Reggiana dovesse perdere con il Bassano. «Con l’Albinoleffe è come una finale – esordisce Bisoli – Se vinciamo è quasi fatta. Dobbiamo tirare fuori l’ultima goccia di sudore per portare a casa la vittoria che ci permetterebbe di essere con tutte e due le ruote della bici al di là del traguardo. Ma dobbiamo stare tranquilli, giocare come sappiamo. E il pubblico ci deve trascinare: per la prima volta rivolgo un appello ai tifosi, venite a sostenerci perché dopo tanti anni si potrebbe tornare a gioire». Lo spezzatino, con le gare di Padova, Sambenedettese e Reggiana non in contemporanea, non tormenta il tecnico.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Non sarà il giorno della matematica promozione, che nella migliore delle ipotesi arriverebbe domani sera, ma il profumo della serie B si fa sempre intenso e il popolo biancoscudato ha grande di voglia di riassaporarlo dopo quattro anni di assenza. Ecco perché questa sera è facile immaginare un Euganeo vestito a festa e con un seguito importante per sostenere la squadra e favorire il colpo di reni pressoché sotto al traguardo. […] La partita con l’undici bergamasco è solo l’ultimo atto di una giornata completamente dedicata al Padova che vedrà il viale del parcheggio sud che porta alle biglietterie riempirsi, a partire dalle 16, di gazebi e giochi per la festa della tifoseria padovana che avrà modo di far conoscere tutte le proprie attività e iniziative. Oltre ai ragazzi della Fattori, saranno presenti l’Azionariato Popolare Magico Padova, numerosi club dell’Aicb (Amissi, Fossa dei Leoni, Maserà, Alta Padovana, Elisir, Galline Padovane, Luna Fidas, Avis con le ragazze del Padova femminile, Croce Verde, Padova nel Cuore e Vecia Padova), club di tifosi indipendenti e i Biancoscoppiati, oltre a uno stand degli Alpini di Padova. Non mancheranno momenti di svago anche per i più piccoli, con i gonfiabili e il calcio balilla umano con i vincitori del relativo torneo che verranno premiati all’intervallo della gara dei biancoscudati. All’ingresso dello stadio verranno distribuiti i nuovi poster della squadra. In questo caso il ricavato verrà devoluto alla Città della Speranza, presente pure in ogni stand con un raccoglitore per i fondi.
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Ravanelli, Trevisan, Cappelletti; Zambataro, Mandorlini, Belingheri, Contessa; Sarno; Guidone, Capello.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] «È una finale», suona la carica Bisoli. «Vincendo questa partita, sarebbe praticamente fatta. Dobbiamo dare ancora più di quanto dato finora, tirando fuori anche l’ultima goccia di sudore, giocando con tranquillità ed intelligenza». In una settimana il morale biancoscudato si è rivoltato e girato su se stesso, passando dall’euforia prima di Trieste alla preoccupazione dopo la sconfitta al “Rocco”, sino ad un grande senso di liberazione dopo il recupero che ha visto la Reggiana cadere contro il Mestre. «Un risultato che ci ha infuso maggiore tranquillità», ammette Bisoli. «Devo dire che al 2-0 del Mestre ho tirato un sospiro di sollievo, non tanto per me, ma per i giocatori e l’ambiente intero, perché il nostro cammino sarebbe diventato un po’ più duro se si fossero fatti sotto a – 4».Adesso, invece, c’è anche la possibilità di festeggiare già lunedì, peccato solo che nemmeno questa giornata vedrà le gare disputarsi in contemporanea…«Fa parte del calcio moderno, dobbiamo adeguarci e non mi sono mai lamentato, anche se sarebbe stato più bello giocare tutti allo stesso orario». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Tra questi un campo riservato al “calcio balilla umano”, con tanto di torneo, i cui vincitori saranno premiati all’intervallo della partita di Serie C.Anche grazie a questa iniziativa la società spera di attirare il maggior numero di tifosi allo stadio, nonostante la prevendita non sia stata finora entusiasmante. Ieri sera erano stati venduti 871 biglietti, al netto dell’iniziativa che consente agli abbonati di portare un amico allo stadio al prezzo di 1 euro per tutti i settori. D’accordo che la tendenza è quella di acquistare il tagliando allo stadio direttamente oggi, ma a questo punto è difficile prevedere più di 6.000 spettatori. Di sicuro il sostegno dei “fedelissimi” non mancherà, come si è visto anche nella rifinitura di ieri, quando circa 500 appassionati hanno gremito la tribuna dell’Appiani per incitare la squadra di Bisoli. Cori, fumogeni, bandiere ed un appello (subito messo in pratica) ai giocatori a correre sotto la tribuna per ricevere l’applauso.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È la sera di Padova-Abinoleffe, ma è anche il giorno del “Biancoscudati day”, la kermesse pensata come un lungo avvicinamento alla partita più importante della stagione. Dalle 16 il viale che dal parcheggio Sud dello stadio Euganeo passa davanti alle biglietterie, e poi porta alle tribune, si riempirà di gazebo, giochi e iniziative. Coinvolta tutta la tifoseria, dalla Tribuna Fattori all’Azionariato Popolare Magico Padova, sino a club indipendenti e affiliati all’Aicb, ognuno dei quali potrà contare su un proprio stand informativo. Ci sarà l’ironia dei Biancoscoppiati, il lancio del City Camp ed il Calcio Padova femminile, che veicolerà il messaggio di solidarietà dell’Avis. E saranno distribuiti anche i nuovi poster della squadra, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Città della Speranza. Tra gli stand anche quello degli Alpini di Padova, oltre ai gonfiabili con vari giochi.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tra oggi e domani si giocano le partite della 35ª giornata nel girone B di Serie C. Ecco il programma (Padova escluso): oggi, ore 14.30 Renate-Ravenna (arbitro Meleleo di Casarano); ore 16.30 Alma Juventus Fano-Mestre (Curti di Milano), FeralpiSalò-Santarcangelo (Acanfora di Castellammare di Stabia), Gubbio-Triestina (Cipriani di Empoli), Sambenedettese-Teramo (Capone di Palermo), Vicenza-Pordenone (Maggioni di Lecco); domani, ore 20.45 Reggiana – Bassano ( Nicoletti di Catanzaro), diretta tv su Rai Sport. Riposano: Sudtirol e Fermana.Classifica: Padova 57 punti; Reggiana 50; Sambenedettese 49; Bassano, Mestre e Sudtirol 46; FeralpiSalò 45; Pordenone e Triestina 41; Renate 40; Albinoleffe 39; Ravenna 38; Fermana 37; Teramo 33; Santarcangelo* e Gubbio 32; Vicenza 29**; Fano 28.(* 1 punto di penalizzazione; **4 punti di penalizzazione; Modena escluso dal campionato).
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Ravanelli, Trevisan, Cappelletti; Zambataro, Mandorlini, Belingheri, Contessa; Sarno; Guidone, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Cinquecento tifosi alla rifinitura, oltre seimila attesi stasera all’Euganeo per quella che ha tutta l’aria di essere la partita decisiva di questo finale di stagione. Lo dice con chiarezza, Pierpaolo Bisoli, alla vigilia di Padova-Albinoleffe. Se oggi si dovesse vincere, sarebbe praticamente fatta per la promozione in serie B. Una professione di fede che si accompagna con le scelte, difficili, da compiere in sede di formazione. Ad esempio quelle riguardanti il capitano Pulzetti, acciaccato e che partirà dalla panchina, con Cisco che si accomoda in tribuna e Ravanelli e Mandorlini che tornano titolari. È un Bisoli carico come una molla, quello che traghetta la capolista alle ultime fatiche, dopo un campionato logorante e faticoso, che mette però il Padova nelle condizioni di poter tagliare il traguardo e di chiudere, finalmente, ogni questione. «Per la prima volta da quando alleno — evidenzia l’allenatore biancoscudato — non vedo l’ora di arrivare al traguardo. Ne ho vinti quattro, di campionati, e vi posso dire che non è facile. Dopo tanti anni il Padova sta per centrare un sogno, sono 33 anni che il Padova non vince. Vivo 24 ore al giorno per il Padova, per questo spesso non è facile vivere la tensione di tutti i giorni. Ma ormai ci siamo: se battiamo l’Albinoleffe è fatta». Poi si parla di formazione, Bisoli dissemina indizi contrastanti, rivela ben poco se non frammenti tutti da verificare. «Pulzetti dopo la partita di giovedì è uscito acciaccato — rivela — e ha un affaticamento muscolare. Ben che vada potrà venire in panchina, ma mi piacerebbe che facesse come a Bassano, quando non era nell’undici titolare, è entrato e ha segnato. Abbiamo provato il 3-4-1-2 e un centrocampo a tre, ma in questo momento non sono i numeri a determinare, adesso contano le forze. Salviato è più indietro, Mandorlini e Ravanelli sono candidati a partire dall’inizio. Candido viene da un lungo infortunio, c’è Mazzocco, c’è Sarno e c’è pure l’idea di rimettere Capello; c’è anche il pensiero di inserire Belingheri e Mandorlini a centrocampo. Se vinciamo è fatta perché avremmo sette punti di vantaggio a tre giornate dalla fine e a quel punto mancherebbe solo la matematica per festeggiare. Ma il futuro è oggi e quindi è oggi che dobbiamo vincere». […]