Ore 20.30 – (Il Piccolo) Partirà già stamane per la Triestina l’operazione Gubbio. Gli alabardati infatti stamattina saliranno sul pullman in direzione Umbria, ma faranno una tappa a Zola Pedrosa, nel Bolognese, per l’ultima rifinitura in vista della sfida di domani a Gubbio (inizio ore 16.30, arbitra Cipriani di Empoli).Venti i convocati, c’è il rientro dalla squalifica di Porcari mentre sono ancora stoppati dal giudice sportivo Hidalgo (che tra l’altro ha anche una botta alla caviglia) e Bajic. Mancherà anche il portiere Miori che ha avuto alla vigilia un piccolo problemino, pertanto come vice di Boccanera ci sarà Puccini. Per il resto tutti abili e arruolati per una partita fondamentale nella corsa ai play-off, contro un’avversaria che invece ha bisogno di punti per motivi opposti, ovvero per evitare i play-out. Quella che parte per Gubbio è comunque una Triestina che sul piano della formazione conserva ancora parecchi dubbi. Nell’intensa seduta di ieri pomeriggio a Prosecco, infatti, Princivalli ha tenuto ovviamente come base il 4-3-3 con cui la squadra si è espressa bene contro il Padova, ma miscelando in varie combinazioni i singoli interpreti. Davvero di tutto e di più, probabilmente per tenere tutti sulla corda più che per reali dubbi sullo schieramento, che comunque permangono in ciascuno dei reparti. Per capire come il tecnico abbia mescolato le carte, basti pensare che le coppie centrali difensive provate assieme sono state Lambrughi-El Hasni e Codromaz-Aquaro, e che le coppie di mezzali sono state invece Bracaletti-Finazzi e Acquadro-Porcari. Bisogna dunque andare un po’ a sensazioni e la predominante è che rispetto alla formazione che ha battuto il Padova, l’unica variazione che sembra probabile (ma non scontata) è Porcari, che potrebbe essere schierato al posto di Acquadro andando a completare il pacchetto di centrocampo composto da Coletti e Bracaletti. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Neppure il tempo di gioire per l’exploit di Reggio Emilia che il Mestre si ritrova nel mirino della Procura federale della Figc. Il presidente Stefano Serena e il presidente del collegio sindacale Andrea Duodo sono stati deferiti al Tribunale federale nazionale sezione disciplinare. Il provvedimento, si legge nel sito della Figc, è avvenuto a seguito della segnalazione della Covisoc di sei società di Serie C per irregolarità contributive. I club in questione sono: Siracusa, Matera, Pro Piacenza, Akragas, Mestre e Gavorrano. Nell’atto si legge che il provvedimento nei confronti di Serena è stato preso «per non aver versato, entro il termine del 16 marzo 2018, le ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori per le mensilità di gennaio e febbraio 2018, e comunque per non aver documentato alla Covisoc, entro lo stesso termine, l’avvenuto versamento delle ritenute Irpef». […]
Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Sei società di Serie C, tra le quali il Mestre, sono state deferite su segnalazione della Co.Vi.Soc. dal Procuratore federale al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare per una serie di inadempienze relative al mancato pagamento di ritenute Irpef e contributi Inps. Nello specifico tra gli arancioneri il deferimento è toccato al presidente per non aver versato, entro il termine del 16 marzo 2018, le ritenute Irpef relative ai giocatori e per non aver documentato alla Co.Vi.So.C l’avvenuto versamento delle ritenute. […] Ieri comunque il presidente Serena ha chiarito la vicenda. «Si parlando di un pagamento che noi abbiamo già versato anche se in ritardo a marzo» ha detto Serena «ma che ha colto di sorpresa anche la società esterna alla quale abbiamo affidato i pagamenti dei giocatori e i contributi. Per la legge italiana (legge, non Figc) quei pagamenti potevano essere versati entro il 16 aprile, data che avremmo rispettato come sempre abbiamo fatto anche nei confronti dei giocatori. Invece per la Federazione il termine era entro il 16 marzo. Siamo in regola e tranquilli. Penalizzazione? Nessun rischio, siamo stati un po’ ingenui forse» conclude il presidente «anche per inesperienza».
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nel giorno in cui sul Bassano si abbatte la doppia tegola Razzitti-Venitucci, entrambi infortunati, la società incassa la piena disponibilità di Michael Fabbro a prendere parte in modo attivo al progetto giallorosso da qui al termine della stagione. E questo nonostante la firma del contratto con il Chievo che avrà effetto dal primo luglio prossimo. In mattinata la doppia mazzata: distrazione dell’adduttore destro per Dario Venitucci, lesione al legamento crociato per Andrea Razzitti, che verrà operato nei prossimi giorni. Allo stesso tempo ecco il rilancio di Fabbro, che potrà diventare pedina fondamentale in questo finale di stagione, considerato che il ko di Razzitti si aggiunge a quello di Grandolfo. «Nelle scorse settimane – ha detto l’attaccante – ho avuto una grossa opportunità con il Chievo grazie soprattutto al bel percorso compiuto con il Bassano in questi anni. Qui sto benissimo e l’obiettivo personale e di squadra, da qui a fine stagione, è quello di dare tutto per la maglia giallorossa». E Fabbro rimarca la voglia di essere protagonista. «Vogliamo provare a conquistare quello che per tutti sarebbe un sogno. Mi dispiace per il trambusto che si è creato: sono legatissimo a questi colori, a questa proprietà che ringrazio per avermi sempre sostenuto e ai tifosi che mi hanno incitato fin dal mio arrivo».
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Fuori l’orgoglio!». Mauro Lovisa si fa sentire alla vigilia del match con il Vicenza di domani alle 16.30 al Menti. «Il gruppo che abbiamo messo insieme anche quest’anno è buono re Mauro non disconosce le scelte fatte la scorsa estate e durante la finestra di gennaio -, ma ha reso notevolmente al di sotto delle aspettative. È ora che tutti si rimettano in riga e si rendano conto che con tre risultati positivi negli ultimi 270′ possono ancora salvare la stagione. Se lo capiscono, il Pordenone potrà ancora essere protagonista anche nei playoff come nelle ultime due annate. Altrimenti avvisa – trarremo le nostre conclusioni a giugno». Nonostante la sconfitta di Padova, la gestione di Fabio Rossitto ha portato 11 punti in 8 partite. Niente male, considerando che nelle ultime tre i ramarri hanno affrontato, oltre alla capolista all’Euganeo, la Triestina al Rocco e la Reggiana al Bottecchia. Nelle stesse tre gare nel girone d’andata, sotto la gestione Colucci, a campi inversi i ramarri erano rimasti a secco. «Il problema infatti non è Fabio riprende Lovisa -. Lui sta facendo molto bene. Il problema sta nel carattere dei giocatori. E credetemi re Mauro riesce anche a sorridere : se non trova il modo di svegliarli lui, non saprei proprio chi potrebbe riuscirci. È un buon allenatore e un grande motivatore. Devono svegliarsi i ragazzi. L’en plein nelle ultime tre sfide che ci restano da disputare è possibile. Anche con soli 7 punti sono certo abbassa solo leggermente l’asticella che potremmo arrivare ai playoff. E lì, si sa, tutto è diverso: inizia un nuovo minitorneo e tutti ripartono da zero. Ricordate il 3-1 dell’Albinoleffe lo scorso maggio in casa del Padova? Al match al Menti è quasi un augurio, quello del presidente arriviamo meglio noi. Loro sono in piena crisi societaria e di risultati. Noi abbiamo sfruttato il turno di riposo per lavorare bene. Se arriveremo con la testa giusta insiste Lovisa faremo risultato. Poi ne avremo due in casa (Sambenedettese e Renate, ndr), da sfruttare al massimo». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Ha tagliato la soglia dei 3 mila minuti stagionali. Tremila e una partita, per la precisione. Non è un caso che Salvatore Burrai è il giocatore del Pordenone più impiegato nel corso dell’annata. Prima con Colucci, quindi con Rossitto, le chiavi del centrocampo neroverde sono sempre sue. Destino (beffardo) ha voluto che mancasse nell’ultima gara di campionato, a Padova, e il Pordenone ne sia uscito con le ossa rotte. Un 3-0 ancora là, stampato sulla lavagna del De Marchi, perché non c’è stata occasione di cancellarlo. […] Il rientro di Burrai non sarà l’unica novità del Pordenone allo stadio Menti. Molto probabilmente, infatti, Rossitto testerà il tridente dei sogni con Gerardi affiancato da Berrettoni e Nocciolini, sposando nuovamente il 4-3-3 e accantonando per il momento il 4-4-2. Atteso pure il ritorno di Mazzini tra i pali, anche se ieri ha svolto lavoro differenziato assieme a Perilli, e l’impiego di Zammarini come interno di centrocampo. Unico indisponibile Caccetta, dopo il ritorno in gruppo di Bombagi. Oggi (alle 10.30) la consueta rifinitura a porte chiuse per sciogliere gli ultimi dubbi.Crocevia. Il match di domani val bene la massima ponderazione. Si tratta di una partita crocevia per entrambe. Il Vicenza, dopo la vittoria del Santarcangelo nel recupero con l’Alto Adige di giovedì scorso, è rimasto solo al penultimo posto, che significherebbe playout. Mentre il Pordenone, in chiave playoff, deve guardarsi dall’attacco di Albinoleffe, Ravenna e Fermana (domani a riposo). Con i primi impegnati a Padova e i romagnoli attesi dallo scontro diretto di Renate, la trasferta di Vicenza può diventare la molla decisiva.
Ore 17.00 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 16.30 – Qui Appiani: tre rappresentanti della Tribuna Fattori consegnano a Pulzetti e compagni la fascia di capitano da loro realizzata e che verrà indossata nelle ultime giornate di campionato.
Ore 16.00 – Qui Appiani: provato il 3-4-1-2.
Ore 15.30 – Qui Appiani: cori in corso da parte dei 500 tifosi presenti alla rifinitura.
Ore 15.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.15 – Pierpaolo Bisoli carico come una molla alla vigilia di Padova-Albinoleffe. Queste le sue dichiarazioni: “Per la prima volta da quando alleno non vedo l’ora di arrivare al traguardo. Vincere un campionato, ne ho vinti quattro, vi dico che non è facile. Dopo tanti anni il Padova sta per rivincere un campionato, sono 33 anni che il Padova non vince un campionato . Vivo 24 ore per il Padova, per questo non è facile vivere la tensione di tutti i giorni. Pulzetti dopo la partita di giovedì è uscito e ha un affaticamento muscolare. Bene bene che vada potrà venire in panchina. Mi piacerebbe che facesse come a Bassano. Abbiamo provato il 3-4-1-2, un centrocampo a tre, ma in questo momento non sono i numeri a determinare, adesso contano le forze. Salviato è più indietro, Mandorlini e Ravanelli sono candidati a partire dall’inizio. Candido viene da un lungo infortunio, c’è Mazzocco, c’è Sarno e rimettere Capello, c’è quella con Belingheri e Mandorlini a centrocampo. Se vinciamo domani è fatta perché avremmo 7 punti di vantaggio a tre giornate dalla fine”.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Come previsto, ieri è stato emanato il bando per la procedura di venditadel Vicenza, dichiarato fallito il 18 gennaio scorso. Il prezzo d’asta è stato fissato a un milione 470mila eurodi cui un milione 320mila euro dati dal valore complessivo dei beni e del debito sportivo della società aggiunti di 150mila per completare l’esercizio provvisorio. Il valore del club è stato calcolato dopo la perizia effettuata dall’ex direttore sportivo del Vicenza Sergio Vignoni, che ha valutato il parco giocatori e il settore giovanile del club berico. L’apertura delle buste avverrà il giorno 27 aprile alle ore 12: in presenza di una sola offerta il Vicenza verrà aggiudicato all’offerente al prezzo base d’asta, in presenza di più offerte verrà tenuta immediatamente una gara con rialzo minimo di 50mila euro , partendo come base d’asta dalla più alta offerta ricevuta. L’aggiudicazione definitiva avverrà trascorsi tre minuti dall’ultima offerta, senza rilanci. Vista però la delicata situazione di classifica del club, l’acquisizione del Vicenza Calcio sarà comunque subordinata alla salvezza della squadra sul campo: in caso contrario, e quindi di retrocessione in serie D, al mancato aggiudicatario verrà restituito l’assegno depositato in sede di offerta irrevocabile di acquisto. A meno di quindi giorni dalla data dell’asta non è ancora noto chi vi parteciperà, con le ultime indiscrezioni che vorrebbero in lizza due gruppi forti, notizia comunicata anche alla squadra biancorossa all’interno dello spogliatoio nei giorni scorsi. Da tempo si parla di una società straniera, già nel mondo del calcio, con una voce che nelle ultime ore sta prendendo forza e che porterebbe ad imprenditori legati al club spagnolo del Deportivo Alaves, militante della Primera Division. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un trittico di fuoco attende un Venezia chiamato alle prove verità per i playoff. Si comincia oggi a Perugia (ore 15), martedì sera invece al Penzo arriverà l’Entella Chiavari (20.30), infine tra una settimana altra trasferta a Novara (15). Raggiunta la quota-salvezza dei 50 punti, il settimo posto in classifica sembra reclamare ora un ulteriore sforzo da parte degli arancioneroverdi, reduci da tre ko (e soli 4 punti conquistati) nelle ultime 5 uscite. Un colpaccio lontano dal Penzo manca dal 4 novembre e il team di Pippo Inzaghi accostato per la prossima stagione al Genoa, mentre per il Venezia il presidente Joe Tacopina avrebbe già sondato Alessandro Nesta (ex Miami Fc), con lo scout Valentino Angeloni come ds al posto di Leandro Rinaudo può inseguirlo con tutto l’organico a disposizione. La squadra, partita ieri mattina da Mestre, si è allenata nel pomeriggio in terra umbra. Il tecnico lagunare nel suo intoccabile 5-3-2 potrebbe rilanciare Audero al posto di Vicario tra i pali e Andelkovic, nel terzetto difensivo con Modolo e capitan Domizzi, al posto di Bruscagin. Sugli esterni Frey-Garofalo (Del Grosso torna a disposizione dalla squalifica) chiamati ad alzare sulla linea mediana composta da Falzerano, Stulac e Pinato, mentre davanti confermati Geijo-Litteri. Formazione base, dunque, con eventuale chance per i dimenticati (Bentivoglio, Zampano, Marsura e l’innesto di gennaio Firenze) contro l’Entella. Il Venezia cercherà di sovvertire una tradizione sfavorevole a Perugia dove ha sempre perso, tre volte nell’era-neroverde e 5 nel post fusione. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A Perugia vietato sbagliare per un Venezia chiamato a ritrovare il passo giusto e punti playoff. Trasferta tanto ostica quanto nevralgica questo pomeriggio allo stadio Curi (ore 15) per gli arancioneroverdi, che da un lato devono difendere l’attuale settimo posto, ma dall’altro possono giocare per agganciare gli umbri al sesto a quota 53 punti. La classifica continua a sorridere ma con margini di errore ridotti, motivo per cui i ragazzi di Pippo Inzaghi non possono prescindere da un risultato positivo che cancelli la sconfitta con il Brescia. «Ci aspetta una gara fondamentale, siamo arrabbiati e pieni di voglia di rivalsa assicura Agostino Garofalo, match winner nell’1-0 dell’andata al Penzo Il Perugia è in salute, noi pure, anche se entrambe veniamo da un ko. Fare pronostici è impossibile, ma vogliamo sbancare il Curi». Da buon napoletano il terzino si affida anche alla cabala. «Il tecnico perugino Roberto Breda è un amico, abbiamo giocato assieme 15 anni fa alla Salernitana di cui era capitano, e da quando allena gli ho già fatto gol due volte confida Garofalo Mi era capitato col Torino al Granillo quando guidava la Reggina, dopo il bis del 12 novembre scorso a Venezia mi ha chiesto perché ce l’avessi proprio con lui. Sicuramente non mi stupisce la grande risalita della sua squadra, se guardo i nomi il Perugia vale tutta la sua classifica. Era partito alla grande, poi ha avuto qualche problema ma poche compagini hanno così tanta qualità». […]
Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La strada che porta ai playoff passa per Perugia e per il Renato Curi. E il Venezia ora deve rialzarsi dopo il ko interno contro il Brescia, che rappresenta un serio intoppo sulla strada degli spareggi promozione. Partita delicata, quella odierna, su questo pochi dubbi. Si gioca contro una diretta concorrente che sta bene, è in salute nonostante il ko di Avellino e in casa raramente tradisce. Filippo Inzaghi alza il grido di battaglia, vuole arrivare in fondo a un percorso difficilissimo, che dovrà portare il Venezia a giocarsi l’accesso ai playoff per la serie A. Gli ultimi risultati, con appena un punto conquistato nelle ultime tre partite, hanno frenato l’ascesa della squadra che oggi dovrebbe ritrovare fra i pali Emil Audero e in difesa Sinisa Andelkovic, pienamente recuperato. Due pedine fondamentali nello scacchiere, tenute fuori ultimamente per scelta tecnica (Audero) e per infortunio (Andelkovic). Inzaghi non chiarisce ufficialmente ma gli ultimi rumors indicavano come più che probabile la doppia svolta della terza linea arancioneroverde. […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Sfida playoff per il Venezia a Perugia. Due squadre in volo verso il vertice della classifica, ma entrambe reduci da una battuta d’arresto nell’ultimo turno: gli arancioneroverdi al Penzo con il Brescia, i grifoni umbri ad Avellino nel posticipo di lunedì sera. Tre punti separano le due squadre impegnate nella rincorsa verso i playoff con il Venezia che però non vince lontano dal Penzo dal 4 novembre, quando passò a Brescia, e che nelle ultime sei partite ha ottenuto sette punti. Venezia che deve ripartire dal secondo tempo con il Brescia per uscire dal “Renato Curi” con un risultato positivo. La squadra ha viaggiato ieri di buon mattino verso Perugia ed ha svolto in Umbria la rifinitura. Nonostante la sconfitta con il Brescia, gli arancioneroverdi, che saranno seguiti in Umbria da un centinaio di tifosi, hanno conservato il posto in zona playoff, ma devono stare attenti ai possibili balzi di Carpi, Spezia e Foggia, le tre squadre attualmente fuori dalla post season, ma ancora in corsa per un posto al sole, magari a scapito di Venezia o Cittadella, ancorate a quota 50.Rosa al completo per Pippo Inzaghi: Del Grosso ha smaltito le due giornate di squalifica, Andelkovic è pronto a partire dal primo minuto, dopo essere rientrato in gruppo domenica con il Brescia. Il ballottaggio settimanale tra Vicario e Audero dovrebbe favorire anche a Perugia il portiere friulano, in difesa Andelkovic andrà a ricomporre la linea con Modolo e Domizzi, la sensazione è che Inzaghi non cambierà assetto alla squadra che nel secondo tempo ha creato tante occasioni contro il Brescia, magari operando qualche cambio martedì sera nel turno infrasettimanale contro la Virtus Entella. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Il Cittadella ha raccolto nella tana del Parma un punto prezioso che ha interrotto la striscia di tre sconfitte consecutive, rialzando così la testa dopo la batosta rimediata a Terni. È stata una prestazione gagliarda, soprattutto nel primo tempo, di fronte a un lanciatissimo Parma che ha costruito le sue belle occasioni per vincere, ma ha trovato sulla sua strada un Paleari assolutamente insuperabile. Il portiere ha respinto tutto e tutti, e tenuto in piedi la squadra nel momento di maggiore pressione della formazione di casa. Sei le novità nell’undici di partenza rispetto a Terni, a cominciare dal portiere: Alfonso è acciaccato, al suo posto spazio a Paleari. Scelte obbligate per Venturato in difesa, dal momento che ha dovuto rinunciare in un colpo solo a Salvi, Caccin e Livero, infortunati, Scaglia e Benedetti, squalificati per un turno dopo le espulsioni rimediate nell’ultimo turno. Novità anche in attacco, con Schenetti alle spalle di Strizzolo e Arrighini. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Nella serata forse più difficile del suo contraddittorio campionato, il Cittadella si ritrova e strappa al lanciatissimo Parma un punto che non sa affatto di usurpazione. È il nono pareggio su 35 partite, ma vale tanto. Perché interrompe una striscia negativa di risultati e perché, soprattutto, è figlio di una prestazione tutta anima e cuore, impregnata di sostanza per quanto riguarda la manovra e l’atteggiamento esibiti al cospetto degli emiliani, annunciati in stato di grazia. Grande protagonista Alberto Paleari, il portiere che già aveva fatto faville ad Empoli quando era stato chiamato a sostituire Alfonso. Ha salvato in almeno sei occasioni la porta dalla capitolazione. Peccato solo che sia mancato unn pizzico di cattiveria in attacco da parte dei granata, ma va bene così.Meglio il Citta, ma niente gol. Rispetto a Terni, Venturato cambia parecchio: il portiere innanzitutto. Alfonso accusa un leggero fastidio muscolare nella rifinitura e il tecnico decide di lasciarlo in panchina, lanciando Paleari dal primo minuto. Questo spiega la convocazione di Vettorel, l’estremo difensore della Primavera. Dietro la difesa è quella prevista, mentre in mezzo c’è Pasa insieme a Iori (a cui l’allenatore non rinuncia, ritenendolo troppo importante) e Settembrini, mentre in attacco la coppia è Arrighini-Strizzolo, con i due giovani Kouamé-Vido, che male avevano fatto in Umbria, confinati tra le riserve. Bocciato anche Chiaretti, già sacrificato una settimana fa dopo l’espulsione di Scaglia.Il Tardini presenta un colpo d’occhio maestoso, l’obiettivo Serie A diretta si è materializzato grazie alle 6 vittorie conquistate nelle ultime 7 partite. Il Citta, però, non può più permettersi passi falsi, ha collezionato solo 2 pareggi in 5 giornate ed è reduce da tre sconfitte di fila. In più, il successo del Foggia sull’Ascoli ha spinto i pugliesi a ridosso dei granata, che hanno assolutamente bisogno di fare risultato, per non rischiare di uscire dai playoff. […] Il punto è d’oro, pesa tantissimo sul piano morale. Ma adesso con il Palermo, martedì sera al Tombolato, non bisogna sbagliare: vincere significherebbe ipotecare i playoff. E in una posizione migliore della settima attuale (anche se oggi giocano le altre).
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Stavolta è un pari che vale una vittoria. In emergenza totale, con tre quarti della difesa fuori causa, a Parma non si poteva certo pretendere che arrivasse un altro successo esterno. Il Cittadella si tiene stretto lo 0-0 del Tardini, gioca una partita apprezzabile e attenta, si muove su cadenze ritmate, crea pure qualche pericolo a Frattali. Alla resa dei conti, è il Parma ad avere le occasioni migliori, costringendo Paleari ad almeno tre parate importanti, ma i granata reggono egregiamente. A proposito di Alberto Paleari: scelto dall’allenatore granata per sostituire Enrico Alfonso, ufficialmente out per un problemino muscolare, ma a dire la verità qualche piccolo rumors negli ultimi giorni sul possibile avvicendamento fra i pali c’era stato. Venturato, peraltro, piazza la rivoluzione. Non solo Vido, fuori per scelta tecnica, ma pure Kouamé non gioca un minuto e a centrocampo fra i due trequartisti a rimanere fuori è Chiaretti e non Schenetti, che pure non brilla. Tira nel primo tempo e qualche lampo lo produce, ma i tempi d’oro sono lontanissimi e la situazione non migliora neppure quando c’è uno spazio in più. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) L’abbiamo guardato in continuazione per vedere gli aggiornamenti: dopo il primo gol abbiamo pensato che era iniziata bene anche se era ancora molto lunga, al raddoppio abbiamo iniziato a pensare che il Mestre ce la potesse fare, e alla fine è andata bene. È senz’altro un risultato che ci fa molto comodo dal momento che ci avvicina al traguardo e adesso, più di prima, sta a noi portare avanti ciò che abbiamo fatto finora». E potrete contare sulla spinta del vostro popolo, che già oggi all’Appiani verrà a darvi tutto il suo appoggio in vista dell’ultimo sforzo verso la cadetteria. «I tifosi sono stati sempre al nostro fianco. Anche a Trieste ci hanno incoraggiato fino alla fine e nonostante la sconfitta ci hanno applaudito. Speriamo che siano numerosi anche domenica all’Euganeo, perché significa che stiamo facendo qualcosa di veramente importante. Ci stanno dando un grande aiuto in questa volata finale e il loro appoggio è fondamentale». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Il pensiero è rivolto a portare il Padova in serie B che è quello che tutti vogliamo. Non ho mai vinto un campionato, riuscirci è un traguardo che ti resta per sempre. Ci tengo molto a finire in bellezza quest’annata. Ci mancano sei punti, e farne tre con l’Albinoleffe sarebbe il top». Tutte le attenzioni e le energie sono proprio rivolte alla sfida con i bergamaschi. «Passa tutto da questa partita, siamo pronti e concentrati per affrontarla nel migliore dei modi. Affrontiamo una formazione che è reduce da un risultato positivo, corre e pressa molto, per cui ci attende una partita difficile. Noi però ci siamo, la sconfitta con la Triestina non ha scalfito il nostro morale: sarebbe stato più giusto il pareggio dato che la prestazione c’è stata ed è stata una gara equilibrata. Siamo più carichi di prima per rifarci subito, anche alla luce del risultato di mercoledì». Ossia la vittoria del Mestre nel recupero con la Reggiana, con quest’ultima che è rimasta a sette lunghezze di distanza dai biancoscudati. «Non ho visto la partita, ma l’ho seguita insieme a Gliozzi sul telefonino per non avere troppa tensione.
Ore 10.00 – (Gazzettino) Il Padova aspetta il suo ritorno al gol. Già perché Alessandro Capello è il bomber dei biancoscudati con undici sigilli, anche se ultimamente non è stato molto fortunato sotto porta. Le ultime sue due prodezze risalgono alla trasferta con il Santarcangelo (10 febbraio), una doppietta da incorniciare che era valsa nella ripresa la vittoria per 3-1. E l’auspicio è che domani nella sfida con l’Albinoleffe possa ritrovare la vena realizzativa accompagnata da un successo della squadra che vorrebbe dire quasi matematicamente serie B. «Arrivati a questo punto può segnare chiunque perché l’importante è portare a casa il campionato – afferma Capello – Ovviamente ci tengo a sbloccarmi, sarebbe bellissimo. Forse in quest’ultimo periodo sono stato meno bravo a sfruttare le occasioni che mi sono capitate visto che ho sbagliato anche un rigore (con il Teramo, ndr), ma non è un problema.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Che mosse preparerà Bisoli per esorcizzare la “bestia nera” Albinoleffe? E quale sarà la risposta dei tifosi? Per il primo quesito non arrivano notizie troppo confortanti dalla seduta a porte chiuse di ieri all’Appiani. Pulzetti, infatti, si è allenato a parte per un fastidio muscolare e la sua presenza in campo è in dubbio. Da settimane il capitano convive con un po’ di affaticamento, lo staff sta cercando di dosare i carichi di lavoro e l’impressione è che verrà convocato, ma solo all’ultimo si deciderà se lanciarlo o meno dal primo minuto. Per il resto dovrebbe essere riproposta la difesa a tre, con Ravanelli in ballottaggio con Russo. La variante potrebbe essere quella dell’inserimento di un trequartista (Candido o Sarno) alle spalle di Guidone e Capello. E i tifosi? Oggi pomeriggio è previsto un bagno di folla all’Appiani per la seduta di rifinitura. Per consentire l’abbraccio e il sostegno degli appassionati, contrariamente al solito, il club ha deciso di aprire le porte dell’ultimo allenamento e la “Fattori” ha chiamato a raccolta tutti i tifosi per le 14, invitandoli a gremire la tribuna con sciarpe e bandiere. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il destino ha offerto al Padova l’occasione di riprendersi quanto svanito in passato e sconfiggere finalmente un fastidioso tabù. Ebbene sì, anche se domani sera in ogni caso non si potrà festeggiare nulla di matematico, la gara contro l’Albinoleffe è destinata ad essere decisiva per le sorti della promozione in Serie B. Albinoleffe, promozione, Serie B. Tre concetti che dalle parti di viale Rocco cozzano in maniera fragorosa. Così come il sorteggio di Champions ha offerto alla Roma la possibilità di vendicare la sconfitta in finale del 1984 contro il Liverpool, il calendario può permettere ai biancoscudati di cancellare (o almeno sbiadire) due macchie del recente passato. Sia nel 2003 che la scorsa stagione, infatti, è stato proprio l’Albinoleffe a sbattere fuori il Padova dalla corsa alla categoria superiore. Per due storie molto diverse ma dall’epilogo identico.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Ieri la prevendita faceva registrare un discreto incremento rispetto alle solite cifre (alle 20 erano circa 450 i biglietti acquistati) e domani sera all’Euganeo ci dovrebbe essere l’atmosfera delle grandi occasioni. Un occhio va anche alla concorrenza, perché la Samb affronterà il Teramo e la Reggiana lunedì sera il Bassano. Da ricordare la possibilità di festeggiare lunedì sera la matematica conquista della cadetteria: il Padova dovrebbe vincere, la Samb pareggiare o perdere e la Reggiana perdere in casa nel posticipo. Eventualità complicata, molto più probabile che tutto venga rinviato alla trasferta di Fermo. Ma i punti bisognerà farli già con l’Albinoleffe. […]