Ore 21.00 – (Il Piccolo) Il capolavoro con cui Coletti ha fatto secco il Padova domenica scorsa, è stato il secondo gol su punizione della Triestina nell’intero campionato. Una rete realizzata in questo modo mancava addirittura dallo scorso settembre, seconda giornata di campionato, quando Bracaletti beffava il portiere del Ravenna da posizione angolata, segnando il quarto dei cinque gol con i quali gli alabardati passarono in Romagna. Sono passati ben sette mesi: il segno di quanto poco, troppo poco, abbiano contato in questa stagione alabardata i gol su calcio piazzato e palla inattiva, che sarebbero stati spesso preziosi per sbloccare partite equilibrate o contro avversari chiusi. Che sarebbero insomma stati decisivi per ottenere quelle vittorie cosiddette “sporche”, che invece sono tanto mancate in questa stagione all’Unione. Lo stesso Princivalli lo sottolineava alla fine del match col Padova: «Ci sono mancati questo tipo di successi. E quanto alle punizioni, ne guadagniamo troppo poche nei dintorni dell’area». Ecco, un altro problema è che le occasioni di questo tipo non sono state poi tante: ma ora che c’è anche lo specialista in materia (Coletti si esibiva in queste evoluzioni anche a Foggia), sarebbe il caso di sfruttarle a dovere. Certo, giocatori come Mensah o Petrella sono spesso portati ad andare sull’esterno o sul fondo per crossare, ma l’imbeccata centrale per guadagnare qualche fallo talvolta sarebbe opportuna. Del resto, la Triestina non ha brillato in questo campionato sulle palle inattive in senso generale. Rispetto alle decine e decine di corner guadagnati in partite spesso trascorse per gran parte all’attacco, le trasformazioni in rete si sono contate sulle dita di una mano, anche se ultimamente qualche buon segnale si è visto. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Si riduce sempre più la distanza fra il Padova e la serie B, a maggior ragione dopo il recupero di ieri Reggiana-Mestre, finito 4-0 per i veneti Al termine della stagione regolare mancano solo 4 giornate e i biancoscudati hanno 7 punti di vantaggio sugli emiliani da gestire. Complessivamente hanno meritato il risultato che stanno per ottenere, essendo stati i più regolari dall’inizio. Forse solo l’esordio (0-3 a Meda con il Renate) aveva fatto sorgere qualche dubbio. Poi il team costruito con lungimiranza da Giorgio Zamuner ha iniziato un percorso lineare che l’ha portato in vetta, anche con un rassicurante margine di vantaggio. […] Crollato il temuto Pordenone, tutto è sembrato sin troppo facile per i biancoscudati. «Il Pordenone – giudica Giorgio Zamuner – era stato costruito per provare a vincere il campionato o, in alternativa, per lottare per le primissime posizioni. I ramarri hanno avuto una buona partenza. Poi però sono andati in difficoltà. Ora rischiano addirittura di non raggiungere nemmeno i playoff. Il loro calendario è parecchio difficile (Vicenza in trasferta domenica, poi Samb e Renate al Bottecchia, ndr) e devono pure subire un turno di riposo alla penultima giornata. Viste le aspettative d’inizio stagione, non raggiungere gli spareggi sarebbe altamente negativo. Il valore del roster neroverde resta comunque alto e sono convinto che Rossitto e i suoi ragazzi abbiano le carte in regola per agguantare i playoff e disputarli da protagonisti». […]
Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) La trasferta è una delle più accessibili, considerato che Vicenza si trova a poco più di un’ora da Pordenone e il costo del biglietto è di 5 euro. La partita, inoltre, è accattivante: mette in palio tre punti pesanti. Ciononostante non ci sarà l’esodo di tifosi del Pordenone verso il Menti. Domenica, a seguire la squadra di Fabio Rossitto, sono previsti circa 100 cuori neroverdi sugli spalti tra una corriera organizzata dal Caffè Nogaredo, i Supporters e alcuni che si muoveranno con il mezzo proprio. Non i numeri che si speravano, se si tiene inoltre conto che si gioca di domenica e il clima ormai è mite. I tifosi danno sicuramente un aiuto ma Stefani e soci troveranno le motivazioni dentro di loro: la sfida è delicata e serve una vittoria per continuare la corsa playoff.La squadra ieri ha sostenuto una doppia seduta d’allenamento al De Marchi. Ha lavorato a parte soltanto Bombagi, che oggi rientrerà in gruppo dopo aver smaltito i problemi muscolari. Gli altri sono tutti a disposizione. Rossitto deve ancora decidere con quale formazione giocarsi la «prima delle tre finali», come l’ha definita lui la sfida del Menti col Vicenza. Al momento è probabile una conferma del 4-4-2 visto nelle ultime uscite. Certo pare il rientro di Nocciolini dal 1′ dopo essere stato fuori per problemi muscolari con la Reggiana e aver giocato solo uno spezzone della ripresa col Padova. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) C’era un momento in cui il Pordenone sembrava inarrestabile: era all’inizio della stagione, quando la striscia di sei vittorie di fila era la più “sostanziosa” di tutto il calcio professionistico in Italia. La squadra neroverde, per il rush finale, deve ritrovare lo smalto che aveva tra agosto e settembre in cui stava molto bene fisicamente, segnava ed esprimeva sul campo grande spensieratezza, forte anche del lascito dei principi di gioco di Bruno Tedino. Col Vicenza, domenica alle 16.30, quindi con Sambenedettese e Renate in casa bisogna tornare vicino a quei livelli: ne va la qualificazione ai playoff, obiettivo minimo fissato dalla proprietà la scorsa estate.La striscia. Il Pordenone iniziò l’annata superando Matelica, Venezia e Lecce in Tim Cup; quindi Santarcangelo, Alto Adige e Fano in campionato, segnando 12 gol, con un difensore sugli scudi (Parodi, 2 reti) ma anche un Burrai letale con 4 centri consecutivi. I ramarri si divertivano e divertivano, funzionava anche molto bene il reparto offensivo. Dopo la partenza sprint, anche nelle sfide terminate in parità la porta avversaria veniva bucata a raffica: Gerardi, a ottobre, prima dell’infortunio rimediato nella trasferta di Fermo, aveva segnato 5 gol.Le imprese esterne. Domenica si gioca a Vicenza e uno stadio glorioso come il Menti – ha ospitato una semifinale di Coppa delle Coppe nel 1998 – non può che caricare la squadra. […]
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Otto punti nelle prossime quattro partite. È l’obiettivo del Vicenza per riuscire ad evitare i playout. Bottino che non sarà facile da conquistare perché il calendario mette di fronte ai biancorossi due squadre di ottima levatura come Pordenone e Bassano che saranno di scena al Menti, mentre in trasferta i biancorossi affronteranno il Ravenna per a Bergamo con l’Albinoleffe, entrambe impegnate nella corsa al decimo posto che vale i playoff. La speranza di evitare lo spareggio salvezza deve però spingere i giocatori biancorossi a dare il massimo in questo finale di stagione. In primis perché la permanenza in categoria spingerebbe a partecipare all’asta, che si terrà probabilmente il 19 aprile, più pretendenti al club, con la speranza che ad aggiudicarsi la società di via Schio sia un gruppo serio e con programmi ambiziosi. Lo sperano i tifosi che ormai da oltre quindici anni sono abituati a delusioni ed amarezze, e che nonostante tutto hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza ai colori biancorossi. Anzi, il loro sostegno è arrivato a finanziare il club con oltre 110 mila euro raccolti grazie alle iniziative Cuore Biancorosso e alla vendita del braccialetto ufficiale del Vicenza. Resta, come detto, la rincorsa alla salvezza sul campo, una salvezza complicata con un gruppo che dopo aver perso al Menti senza scusanti contro il Santarcangelo e centrato uno stentato pari interno con la Fermana, ha dato qualche timido segnale di ripresa domenica a Portogruaro contro il Mestre, che ieri sera ha superato al Mapei Stadium la Reggiana regalando, di fatto, una buona fetta di promozione in B al Padova. […]
Ore 17.10 – Qui Guizza: terminano partitella e allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: in corso la ripresa della partitella in famiglia.
Ore 16.20 – Qui Guizza: si ferma Pulzetti, vittima di un leggero fastidio muscolare.
Ore 16.00 – Qui Guizza: provato il 3-4-1-2, in campo anche Contessa che ha dunque recuperato dalla leggera influenza di ieri.
Ore 15.40 – Qui Guizza: inizia la partitella in famiglia con gli Allievi Nazionali, allenati da Lele Pellizzaro.
Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico, a parte Zivkov.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Li ho giocati nella Segunda Division spagnola, vincendoli, e nella Championship inglese andandoci molto vicino. Scontato che non veda l’ora di riprovarci con il Venezia». Sono ovviamente i playoff il chiodo fisso di un Alex Geijo quantomeno curioso di provarli anche nella Serie B italiana, al solito ottimista circa le prospettive arancioneroverdi anche dopo il ko casalingo subìto contro il suo ex Brescia. «Per come vedo io il calcio una vittoria o una sconfitta non può stravolgere tutte le valutazioni da una settimana all’altra. Certo dispiace soprattutto perché abbiamo perso immeritatamente e nelle ultime giornate non abbiamo fatto tutti i punti che avremmo voluto e potuto conquistare, ma dopodomani a Perugia abbiamo una nuova opportunità e andremo lì per vincere». Quando rispolvera i suoi ricordi-playoff il 36enne nativo di Ginevra si accende. «Disputare le gare decisive per salire nella massima categoria è un’opportunità bellissima sia per noi anziani sia per chi non li ha mai disputati. In Spagna li ho giocati prima con il Malaga, poi con il Granada conquistando la promozione nella Liga, mentre in Inghilterra col Watford ci siamo andati vicini perdendo col Crystal Palace. Una vetrina e delle emozioni così non ti capitano tutti gli anni, è tutt’altro che scontato centrarli ma noi speriamo veramente di farcela. Di certo solo perché abbiamo raggiunto la salvezza il nostro campionato non è finito».
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Alexandre Geijo punta al tris, ripensa ai playoff di seconda divisione giocati in Spagna e Inghilterra. Di Paesi, innanzitutto, gli manca l’Italia, visto che con il Brescia, unica esperienza in Serie B prima di Venezia, terminò lontano dai playoff due anni fa, segnando comunque 11 reti. Se l’esperienza a Malaga si perde a inizio carriera, Geijo ricorda ancora la finale persa (0-1) con il Watford di Gianfranco Zola contro il Crystal Palace nel 2013, ma anche la promozione con il Granada (0-0 e 1-1), due anni prima, nella doppia finale contro l’Elche Alicante. Il Venezia intanto archivia la sconfitta con il Brescia. «Se la giochiamo dieci volte, ne vinciamo nove» parole dell’attaccante spagnolo che ora punta dritto dul Perugia. «Noi siamo molto contenti per aver centrato l’obiettivo della salvezza, che avevano in pugno ormai da qualche settimana, adesso però possiamo lottare per un altro obiettivo, altrettanto bello. Giocare i playoff di Serie B per provare ad andare in Serie A credo sia fantastico. Per noi vecchi, ma anche per i più giovani che non hanno mai provato questa esperienza. Abbiamo davanti un’opportunità che non ti si presenta tutti anni e noi proveremo a chiudere la stagione occupando uno di quei posti che ti garantiscono i playoff. Adesso che è stata raggiunta la salvezza, non bisogna pensare che il campionato sia terminato. E’ una bella vetrina per tutti».Intanto c’è da superare indenni la trasferta di Perugia, squadra che volava fino a lunedì sera e poi si è fermata nel posticipo di fronte ad un Avellino rivitalizzato dalla guida di Foscarini e dai gol di Castaldo. «Mi aspetto una partita aperta» spiega Geijo, match-winner nel recente derby con il Cittadella, «si affrontano due squadre d’alta classifica. Il Perugia è una squadra che gioca all’attacco, noi ci troviamo bene quando ci vengono concessi più spazi. Sulla carta è una partita dove potrebbero esserci tante occasioni da rete». […]
Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In tribuna c’è anche il presidente Stefano Serena, raggiante: “Abbiamo ottenuto un discreto successo, cosa ne dite? La squadra si è espressa benissimo, confermando che contro chi gioca bene si esprime a lmassimo. Non ho mai dubitato di questi ragazzi, è una grande sera per Mestre, siamo quarti in classifica e dobbiamo essere orgogliosi. Rispetto a domeica col Vicenza sembrerebbero due squadre diverse, ma non è così. Avanti di questo passo”. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Che Mestre, incredibile. Vince 4-0 al Mapei raggiunge la quarta posizione e si candida tra le favorite dei playoff. aAbbiamo battuto 4 volte la seconda della classe», sottolinea mister Zironelli, alludendo ovviamente al turnover di inseguitrici del Padova. Che è il vero trionfatore della serata. La Reggiana veniva da 10 successi interni in sequenza, avesse rispettato il pronostico si sarebbe portata a 4 punti dai biancoscudati, a 4 giornate dalla fine e con il confronto diretto in casa. Restava da identificare un’altra gara per completare la rimonta e il sorpasso a Bisolone, com’è soprannominato il tecnico dei patavini, specialista in promozioni ma esonerato in A a Cagliari e a Cesena. Al contrario suo, gli arancioneri sono spettacolari, convincenti, strameritano il risultato del Mapei, confermandosi la squadra più in forma della C. E’ il recupero della gara rinviata per neve, oltre un mese fa, e all’epoca la Reggiana era molto più in forma e i 6 cambi rispetto all’ultima gara non si sentono. […] Tambureggiano e cantano i 20 arancioneri, eroici. Il Mestre concede qualcosa, Gagno peraltro non effettua una parata. A metà ripresa, grande azione di Rocco, la difesa salva egregiamente. Lombardo coglie il palo su punizione da 25 metri. 43′: discesa di Fabbri, tocco per Zecchin e sinistro a giro alto. Nel recupero la doppietta di Martignago, in contropiede. Gli arancioneri contengono l’esperienza di Altinier (tiro debole alla mezzora) e i guizzi di Cattaneo, punendo gli errori difensivi granata, anche sul raddoppio.
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) «Io ero stato chiaro sin dal primo momento» attacca il tecnico di Thiene «il nostro obiettivo era quello di venire a Reggio per provare a vincerla. e così è stato. Ho estremamente fiducia in questa squadra, i miei giocatori sono tutti titolari, lo dimostra il fatto che ho cambiato sei undicesimi e avete visto come è finita». Scontato il voto che Mauro Zironelli assegna ai suoi giocatori. «Meritano tutti un dieci in pagella. Sono orgoglioso di tutti e a maggior ragione dopo gli attacchi gratuiti che sono arrivati da Padova». E qui il tecnico, come si usa dire, sputa il rospo, con un attacco neanche troppo velato. «Mi hanno attaccato ingiustamente sul fatto che sarei venuto qui cambiando al formazione. Io la formazione la cambio sempre per centellinare le forze e il Padova ha avuto poco rispetto insinuando che mi sarei presentato a Reggio con dei ragazzini». […]
Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Una prova di compattezza e grande determinazione. Ma soprattutto una prestazione fatta di tanta concretezza e cinismo. Non era facile assolutamente, contro la seconda della classe che aveva l’intento di avvicinare il Padova. Il Mestre però ha fatto la voce grossa al Mapei Stadium, trovando una vittoria esterna pesantissima in casa della Reggiana e facendo saltare il banco agli emiliani. Il girone B si avvia verso la conclusione nella parte alta, ma nei playoff è tutto ancora da scrivere. Gli arancioneri agguantano Sudtirol e Bassano al quarto posto in classifica ed è assolutamente meritato per quanto fatto vedere nel match di recupero con la Reggiana. Il Mestre ha sfoderato una solidità difensiva fuori dal comune, neutralizzando un attacco atomico come quello a disposizione di Eberini. E poi gli attaccanti di Zironelli hanno capitalizzato tutte le occasioni avute. Forse il punteggio è troppo pesante per la Reggiana, considerando che le ultime due reti sono arrivate nel recupero. In un pomeriggio nel quale il tecnico dei veneti ha anche attuato una serie di rotazioni che hanno sorpreso la Reggiana. La prima fra i pali, con Gagno che ha preso il posto di Favaro e ha sfruttato benissimo l’opportunità concessagli dal tecnico. Altra novità in attacco, dove Martignago ha ripagato la fiducia non solo con la doppietta realizzata nel finale: fino a quel momento era stato al servizio della squadra e non aveva fatto rimpiangere Spagnoli (subentrato nella ripresa) e Neto Pereira, neppure in panchina per infortunio. Certo, una grossa mano al Mestre l’ha data il capitano della Reggiana, Gael Genevier, il quale dopo 10′ ha spezzato l’equilibrio con uno scivolone incredibile che ha favorito Beccaro. La mezzala dei veneti si è inserita in area e ha freddato Facchin. […] In virtù di questo risultato la reggiana dice addio al sogno di agganciare il Padova in vetta, mentre il Mestre raggiunge il Bassano al quarto posto.
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) L’Abano Calcio potrebbe avere presto una nuova proprietà. Hanno infatti preso quota e sono bene avviati i colloqui tra l’attuale presidente, Gildo Rizzato, e la cordata guidata dall’ex direttore generale della società neroverde, Massimo Albieri, un gruppo di imprenditori con a capo la famiglia Cecconello, che si occupa del commercio delle carni.«La trattativa non si è mai arenata», spiega l’ex d.g. Albieri. «C’è un dialogo aperto con l’attuale proprietà e da parte nostra c’è la volontà di rilevare l’Abano. Spetta ora a Rizzato decidere se accettare. Credo che, dopo aver opposto resistenza, il presidente abbia capito che forse è il caso di cedere». Albieri è pronto, quindi, a tornare in sella all’Abano, dopo il “divorzio” avvenuto in inverno con il presidente. «Non ho condiviso alcune scelte operate da Rizzato e me ne sono andato», conferma l’ex direttore generale. «Sono subentrate delle persone durante l’anno, che hanno fatto delle scelte che, quando c’ero io, non avevo condiviso. Sono stati presi 6-7 ragazzi che non hanno mai giocato, che la società ha dovuto pagare, salvo poi far tornare al mittente. Credo che ci sia stato un grande caos. Fortunatamente, sino a quando ci sono stato io, non c’erano indebitamenti e credo non ce ne siano tuttora. La situazione societaria era solida e credo che ora il presidente Rizzato, con il quale ho comunque mantenuto un ottimo rapporto, stia facendo i suoi conti».La nuova cordata di imprenditori fissa, però, delle scadenze entro le quali Rizzato dovrà dare una risposta definitiva. «Vogliamo definire il tutto entro 7-10 giorni, altrimenti poi sarebbe troppo tardi», sottolinea con decisione Albieri. «Già ad aprile bisogna cominciare a porre le basi per la nuova stagione. Il nostro obiettivo infatti è chiedere il ripescaggio in Serie D dell’Abano dopo la retrocessione in Eccellenza, che sta per diventare ufficiale. Credo infatti che l’Eccellenza stia stretta all’Abano e che bisogna fare di tutto per riportare la squadra in Serie D». […]
Ore 11.20 – (Gazzettino) «Dobbiamo ritrovare in fretta la nostra identità e le nostre certezze per ripartire fin dalla prossima partita di venerdì sera a Parma». Così Lucas Cossenzo Chiaretti sintetizza il momento poco favorevole del Cittadella, che ha perso le ultime tre partite con Venezia, Spezia e Ternana, quest’ultima con un pesante 5-1. Sui motivi che hanno determinato questo filotto negativo non si sbilancia: «Le spiegazioni possono essere tante, ma adesso conta solo ritrovare la fame necessaria per riuscire a fare le cose che abbiamo sempre dimostrato di saper fare». «Nell’ultimo mese – ammette il fantasista brasiliano – sono venute meno quella cattiveria e quella determinazione che avevamo in precedenza. Perdere può far male e togliere le nostre sicurezze, la squadra si è sempre dimostrata viva, ma in questo ultimo periodo ha fatto fatica». Il fatto che sia sfumato il sogno della promozione diretta potrebbe avere influito a livello inconscio facendo diminuire gli stimoli. Il numero dieci granata non lo esclude: «Può darsi che inconsciamente ci sia stato un calo di motivazioni, ma ci sono stati anche alcuni episodi che ci sono girati contro. Noi dobbiamo dimostrare di essere più bravi di queste situazioni ritrovando la nostra identità e lottando per i nostri obiettivi». Chiaretti spiega quali: «La salvezza è stata ottenuta presto, ma adesso vogliamo giocarci i play off e mancano otto partite dove tutto può ancora succedere». Come raggiungerli è presto detto: «Siamo tutti in discussione e ognuno deve fare nel migliore dei modi la propria parte per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della squadra». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Lucas Chiaretti, quando a Terni Venturato l’ha richiamata in panca, dopo l’espulsione di Scaglia, l’abbiamo vista filare dritto in spogliatoio, scuro in volto. Si è chiarito con il tecnico? «Non ero contento di uscire, ma non c’è nulla da chiarire. Il mister fa le sue scelte e non c’è stato alcun colloquio, perché non c’è niente da spiegare. Non è giusto, in questo momento, mettere il proprio fattore personale davanti alla squadra. Si va avanti, pensando al bene del Cittadella». […] Che ragioni dà alla flessione delle ultime 5 gare, in cui avete raccolto solo due punti? «Abbiamo perso un po’ delle nostre certezze e dobbiamo ritrovarle al più presto. È venuta meno la nostra identità, in questo mese non stiamo riuscendo a mettere in pratica quanto abbiamo dimostrato di saper fare. I motivi possono essere tanti, ma prima di tutto dobbiamo ritrovare la fame. Avete visto Roma-Barcellona? I giallorossi sono sicuramente inferiori ai catalani, ma avevano una fame che ha fatto la differenza. Ecco, a me sembra che l’abbiamo persa. Chiamatela cattiveria, determinazione o come volete, ma ci sta mancando. Da lì sono derivate alcune sconfitte, e aver perso ci ha tolto ulteriori certezze, peggiorando le cose». C’è anche il contraccolpo psicologico per non aver raccolto i tre punti in alcuni scontri diretti che potevano farvi puntare alla promozione diretta? «Può essere. Di sicuro ci sono girati contro alcuni episodi: in alcune partite recenti non abbiamo mostrato un bel calcio, ma abbiamo prodotto comunque occasioni tali da farci meritare il risultato pieno. Non è arrivato ed un certo contraccolpo può esserci stato, ma proprio per questo dobbiamo recuperare le nostre caratteristiche e tornare a focalizzarci sull’obiettivo playoff. La salvezza l’abbiamo ottenuta presto, ma adesso, se vogliamo qualificarci, dobbiamo ritrovare umiltà e sintonia, in campo e fuori: sarebbe un peccato, dopo quanto fatto sinora, rimanerne esclusi. Perciò dobbiamo tutti metterci in discussione e ognuno deve cercare di fare del suo meglio per la squadra». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Per la matematica servono ancora sei punti, ma già lunedì sera, in caso di sconfitta interna della Reggiana nel posticipo con il Bassano e successo il giorno prima del Padova con l’Albinoleffe il divario potrebbe diventare incolmabile. Quanto alla Sambenedettese, il ko rimediato domenica a Bassano chiude virtualmente il discorso primo posto. Vincendo tutte le ultime quattro partite l’undici di Capuano arriverebbe al massimo a quota 61 e dunque ai biancoscudati, in vantaggio negli scontri diretti, bastano quattro punti per metterli fuori gioco e potrebbero farlo già domenica, ottenendo un qualsiasi risultato migliore rispetto ai marchigiani che ospitano il Teramo. […] Sabato, a differenza delle ultime settimane, la rifinitura all’Appiani (ore 15) sarà aperta ai tifosi e in tale ottica i ragazzi della Fattori invitano tutto il popolo biancoscudato a essere presente con sciarpe e bandiere per caricare la squadra.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Due giocatori di Campodarsego regalano al Padova un bel pezzo di serie B. Le reti realizzate da Marco Beccaro e Dario Sottovia hanno infatti spianato la strada al clamoroso successo per 4-0 del Mestre sul campo della Reggiana nell’atteso recupero di campionato, compromettendo in maniera pressoché definitiva la rincorsa al primo posto degli emiliani che restano dietro di sette lunghezze a parità di partite giocate e non sfruttano il bonus a disposizione. L’undici di Zironelli, ora quarto, conferma a sua volta la propria fama di ammazzagrandi, rompendo l’equilibrio in avvio con Beccaro, nativo e residente nella frazione di Reschigliano, che supera Facchin dopo una scivolata di Genevier. Non manca la reazione locale, ma a inizio ripresa Sottovia (undicesimo gol) raddoppia e poi nel finale Martignago con una doppietta fa poker, unendo nella festa i supporter mestrini e padovani.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) E la dimostrazione del suo stato d’animo arriva direttamente dal racconto dell’ultima partita, che il terzino ha vissuto da casa, non essendo convocato per infortunio. «Ho guardato la gara di Trieste su Sportube, ma non riuscivo a vederla tutta, a volte cambiavo canale perché soffrivo troppo. Peccato per la sconfitta, ma ci può stare, non possiamo vincerle tutte. Era un derby da zero a zero, che purtroppo è andato storto». […] Come ha ritrovato, da giocatore, l’ambiente biancoscudato? «L’ambiente è quello che conoscevo, la gente viene sempre allo stadio e non fa mai mancare il proprio supporto. Padova potrebbe fare ancora di più, in termini di presenze, e credo che nelle ultime partite le tribune saranno ancora più piene. È una grande piazza, che non cambierei con nessun’altra».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Dopo la sconfitta nel derby con la Triestina, ci voleva una serata da “leoni” per risollevare l’animo ferito dei giocatori. E così è stato, con il club “Fossa dei leoni” che ha celebrato il proprio 39º annniversario martedì sera alla Trattoria Ceccarello di Cadoneghe. Il centinaio di presenti ha potuto così applaudire Giacomo Bindi e Simone Salviato. Il terzino, vigontino di nascita e girovago per carriera, ha messo su casa con la moglie proprio a Cadoneghe e così anche l’altra sera ha avuto una riprova di cosa significhi essere tornato a vestire i colori della squadra che ama. «Sono un po’ in ansia come tutti voi», ha spiegato ai tifosi della “Fossa”. «Sono tanti anni che spero che il Padova raggiunga la categoria che gli spetta. Le basi per continuare a crescere ci sono, sia dal punto di vista della squadra che da quello societario. Faremo di tutto per poter festeggiare al più presto, ma vi assicuro che vincere è difficile in ogni categoria e non c’è nulla di scontato. L’impegno da parte nostra è massimo, da parte mia forse ancora di più, visto che mi sento rappresentante di questa città». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due padovani doc, Marco Beccaro e Dario Sottovia, entrambi di Camposampiero, e Riccardo Martignago, di Montebelluna, con una doppietta entrano nella storia di questa stagione di Serie C, che si tinge di colori forti per il Biancoscudo. Sono loro gli autori dei gol con cui la “matricola” Mestre vince (4-0) clamorosamente il recupero della 28ª giornata a Reggio Emilia, sotterrando di fatto le speranze della Reggiana di potersi avvicinare al Padova, che, a parità di partite, è sempre 7 punti sopra i granata di Eberini. Adesso la strada verso il traguardo della Serie B, per Bisoli e i suoi, è ancora più spianata, ma la grossa mano ricevuta nella circostanza da Zironelli e dagli arancioneri va riconosciuta, a dispetto di chi – anche nell’ambiente padovano – aveva ipotizzato uno scarso impegno della neo-promossa nella partita di ieri pomeriggio e preconizzato addirittura scenari drammatici nel futuro prossimo di Pulzetti & C. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Uno stadio Appiani gremito per dare l’ultima spinta alla squadra in vista della sfida di domenica sera. L’importanza della partita contro l’Albinoleffe va al di là anche dell’aspetto tecnico e tattico, al punto che la società biancoscudata ha convinto il tecnico Pierpaolo Bisoli ad aprire le porte della seduta di rifinitura di sabato. Contrariamente alle abitudini, si potrà prendere posto nella tribuna dell’impianto di via Carducci per assistere all’allenamento ed il motivo è molto semplice: il Padova si aspetta l’abbraccio caloroso dei suoi tifosi alla vigilia della partita. E l’abbraccio ci sarà, almeno a giudicare dal tam tam che si è scatenato in rete dopo la diffusione della notizia, con i ragazzi della Tribuna Fattori che hanno annunciato la propria presenza a partire dalle 14, invitando tutti i sostenitori a presentarsi con sciarpe e bandiere all’Appiani.Il prossimo sarà quindi un intero week end a tinte biancoscudate, considerata anche la kermesse che andrà in scena domenica pomeriggio dalle 16 fino alle 20.30 (orario del fischio d’inizio della partita), quando il viale che porta dalle biglietterie sud alle tribune dell’Euganeo si trasformerà in una grande fiera del tifo padovano, tra gazebi, giochi e iniziative. […]
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Nella notte da sogno dell’Olimpico, dove la Roma griffa l’impresa titanica contro i giganti del Barcellona, un uomo solo sul ponte di comando splende e brilla. Di luce propria. Quell’Eusebio Di Francesco che nell’estate del 2012 fu vicinissimo a sedere sulla panchina del Padova e che ora può vantarsi di aver portato i giallorossi fra le prime quattro d’Europa. Sembra una vita fa, ma i fatti sono lì a scrivere una storia che avrebbe potuto essere diversa. Corre l’ultimo anno dell’era Cestaro, quello del dentro o fuori. Il ds è Fabrizio Salvatori e la scelta per rimpiazzare il tecnico Alessandro Dal Canto la compie subito. Dopo aver accarezzato l’idea Rolando Maran, ha il nome giusto da proporre: Eusebio Di Francesco. Salvatori lo chiama e ne incassa la disponibilità totale, poi va da Cestaro per avere il via libera. «E lì purtroppo mi trovai di fronte a un muro – spiega l’attuale ds del Trapani – perché la consigliera Barbara Carron lo convinse a prendere Fulvio Pea. Cercai di far passare la mia linea, poi mi arresi. Ero convinto che Di Francesco fosse l’uomo giusto per il Padova. Qualcuno mi fece passare per un incompetente ma avevo portato giocatori del calibro di Silvestri, Cionek, Farias, Babacar e Viviani, che oggi giocano tutti in serie A… Sapevo che Pea non era il tecnico giusto in quel momento ma purtroppo non ho avuto la forza di impormi. Di Francesco l’ho avuto come giocatore a Perugia, lo volevo a tutti i costi. Alla fine si è stancato di aspettarci e ha scelto il Sassuolo, che sappiamo tutti dove ha portato. E con il Barcellona ha fatto un capolavoro, una partita tatticamente superba che gli ha dato la vetrina che merita». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Da ieri sera il Padova ha un piede e mezzo in serie B. Il roboante successo del Mestre nel recupero di Reggio Emilia per 4-0 sulla Reggiana spinge la capolista verso il ritorno in cadetteria. A quattro giornate dalla fine il vantaggio sulla seconda rimane di sette punti e stavolta non ci sono asterischi o attese di recuperi. Da ieri la classifica è reale e c’è pure la possibilità che, vincendo domenica con l’Albinoleffe e con una contemporaneo pareggio della Samb e con un altro ko della Reggiana lunedì sera con il Bassano, il Padova possa festeggiare la promozione in serie B con tre giornate di anticipo. Scenari futuribili e tutti da verificare, certo, ma ieri è stato compiuto un grande passo in avanti verso il traguardo, grazie all’ennesimo assist del Mestre. Qualcuno, fra i tifosi, fra il serio e il faceto proponeva addirittura un gemellaggio con la rivale. «Posso dire di essere molto contento – esulta il presidente biancoscudato Roberto Bonetto – vorrei anche sottolineare che non ho mai dubitato della lealtà del Mestre e del fatto che se la sarebbero giocata. Grazie al Mestre, che ci fa indubbiamente un grandissimo favore. Per me è una giornata fantastica, visto che ho incontrato anche papa Francesco a Roma con la delegazione della Lega Pro e che mi è arrivato questo regalo davvero gradito. Adesso, però, teniamo un profilo basso e concentriamoci su di noi, perché la B dobbiamo conquistarcela sul campo contro l’Albinoleffe. Invito i padovani a venire allo stadio, perché siamo vicini a un grande sogno ma non lo abbiamo ancora coronato». […]