La Lega Pro era in Piazza San Pietro all’Udienza di Papa Francesco, dove ha partecipato con i vertici, i presidenti e i dirigenti dei club, cari ed amici. Ma la presenza più importante è stata quella di ragazzi, atleti speciali, che hanno deficit cognitivi e relazionali e che scendono in campo nel Torneo di IV Categoria, la prima manifestazione di calcio aperta alla disabilità con il progetto “#IO VOGLIO GIOCARE A CALCIO.IN LEGA PRO” e delle ragazzine e ragazzini che giocano nei settori giovanili dei club di Lega Pro e di una squadra Trastevere con la maglia con la scritta “Comunità di Sant’Egidio”.
Hanno giocato in Piazza San Pietro su tre campi di calcio con maglie dove al posto del nome c’erano i valori, dall’onesta’, alla passione, al fair play, alla gioia. Hanno disputato “partitelle” dalle 8,30 alle 12 nei campi disegnati nel rispetto del luogo. Erano felici di rincorrere il pallone nello scenario di Piazza San Pietro, un luogo negato loro dall’invasione del traffico.
Hanno giocato per dire che il calcio è il loro gioco, solidale, inclusivo, sociale e radicato nel territorio, riassumibile in un solo termine INSIEME. Questo è il calcio della Lega Pro, la lega della storia dei Comuni d’Italia. A Papa Francesco la Lega Pro ha portato una donazione per un progetto di solidarietà da definire con la Santa Sede oltre ad una maglia con tutti i valori del calcio di Lega Pro e sul retro la scritta “PAPA FRANCESCO 1″ e il pallone della Lega Pro.
” Oggi e’ una giornata che resta in ognuno di noi- ha dichiarato Gabriele Gravina, Presidente Lega Pro- unica, emozionante se indimenticabile che ha confermato i valori su cui si sviluppa il calcio in Lega Pro. Si costruisce insieme, si va in un’unica direzione tutti insieme con iniziative come quella di oggi che racchiudono il senso della solidarietà e della socialità. In Piazza San Pietro, infatti, si è concretizzato un altro passaggio di un cammino comune con i club. L’opportunità di partecipare all’Udienza di Papa Francesco ha rappresentato un momento di grande importanza e riflessione: l’attività sportiva deve sempre favorire i valori dell’amicizia, del rispetto e della solidarietà”.