Triestina-Padova, Bonetto: “Ho visto troppa euforia dopo la vittoria col Pordenone!”. E domani andrà da Papa Francesco: ecco perché…

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«Non abbiamo ripetuto la prestazione della settimana precedente con il Pordenone perché tra i ragazzi c’era un po’ troppa euforia all’interno dello spogliatoio. Ecco perché con la Triestina si è vista meno cattiveria agonistica e determinazione». Se qualcuno tra i giocatori pensava che ormai la promozione in serie B fosse un discorso praticamente archiviato, ci pensa il presidente Roberto Bonetto a bacchettarlo e a rimetterlo in carreggiata. Inevitabile che la sconfitta abbia fatto storcere il naso al patron biancoscudato. «Il sentire dire ripetutamente che abbiamo già vinto il campionato non va bene, perché prima di dirlo bisogna raggiungere il traguardo. La scivolata ci può stare, e sarà compito dell’allenatore e del direttore rimettere le cose a posto per fare sì che a Trieste si sia trattato solo di una sbandata, e per riprenderci subito con l’Albinoleffe. Dobbiamo dimostrare che il Padova ha fame di vittorie per raggiungere il risultato. È vero che abbiamo buone possibilità di ottenerlo e che siamo sulla buona strada, ma non si può dire che l’obiettivo sia a portata di mano: è ancora da conquistare e bisogna stare attenti ai ribaltoni. Per cui è fondamentale rimanere con i piedi per terra e tornare a essere cattivi come lo siamo stati con il Pordenone, perché con la Triestina non ne ho visto vincere neanche un tackle. Ripeto, dobbiamo tirare fuori la giusta cattiveria per raggiungere il risultato che a questo punto tutta la città si aspetta».

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Diceva che tra i giocatori c’era un po’ troppa euforia. «Sì, tra sabato e domenica c’era qualche sorrisetto in più in ritiro e all’interno dello spogliatoio, ed è una cosa che non deve accadere. Non ci devono essere cali di tensione, dato che la concentrazione deve rimanere sempre al massimo livello. Perché anche nella vita di tutti i giorni è già accaduto che quando vedi vicino il traguardo, possa calare un po’ l’adrenalina e sei fregato da quello che arriva da dietro. Questo per dire che bisogna stare sempre sul pezzo. Dobbiamo tornare a essere il vero Padova, mettendoci in mezzo al campo la cattiveria agonistica giusta».

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Nel pomeriggio partirà in treno alla volta di Roma dove domani mattina in piazza San Pietro avrà modo di incontrare Papa Francesco nell’ambito di un’iniziativa organizzato dalla Lega di serie C. Il patron del Padova sarà accompagnato dalla consorte e dalla moglie di Bisoli. «Non ho mai avuto la fortuna di vedere il Papa, e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Riceveremo la benedizione del Pontefice, ed era giusto che il Padova fosse rappresentato dal presidente».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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