«Qualcuno ha preso le mie parole e le ha usate a proprio piacimento» attacca il tecnico di Thiene, «dimenticando che ci siamo guadagnati il titolo di “ammazzagrandi” e abbiamo battuto di fila Sambenedettese, Feralpi, Bassano, Pordenone. Non fosse stato per noi il Padova adesso avrebbe alle costole anche il Bassano e la Sambenedettese. Ma di cosa stiamo parlando? Ho giocato 30 partite con 30 formazioni diverse e l’anno scorso 34 con 34 elementi diversi. Normale debba dosare le forze di chi ha giocato un po’ di più, ma se qualcuno pensa che andiamo a Reggio per una passeggiata sbaglia di grosso. Andiamo lì per vincere e metterò come sempre la formazione migliore. Qualche sportivo padovano pensa che voglia mandare in campo la Berretti? Chiacchiere. Andiamo a Reggio contro una bella squadra che farà la sua partita come noi faremo la nostra. Ci teniamo ai playoff perché non so quante neo promosse possano dire di essere passate dalla serie D ai playoff in un solo anno. Mi spiace solo che non ci sia Neto che probabilmente ne avrà per due settimane dopo la botta rimediata. Mettere in dubbio il nostro impegno per domani a Reggio Emilia è un atteggiamento offensivo verso i miei giocatori. Comunque i vari Mordini, Martignago, Zecchin, Kirwan, Stensson, Gagno, Boffelli o Bonaldi solo per dirne alcuni che in genere sono in panchina, per me sono all’altezza degli undici scelti di volta in volta».
[…](Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)