Più si avvicina la partita, più salgono tensione ed emozione, per una sfida che vedrà almeno un migliaio di padovani raggiungere Trieste. «E per noi questa è una delle più grandi soddisfazioni», sorride il vice presidente biancoscudato Edoardo Bonetto. «Da quando abbiamo intrapreso quest’avventura abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo non era soltanto quello di raggiungere i risultati, ma anche quello di riportare passione ed entusiasmo allo stadio. Nonostante variazioni continue di date e orari, che sono risultate scomode a tanti, l’Euganeo in questa stagione non ha mai fatto mancare il proprio supporto e anche in trasferta i nostri tifosi sono stati decisivi. Per me il calcio senza tifo allo stadio non ha motivo d’esistere e sono dell’idea che almeno 5 o 6 punti a campionato arrivino grazie alla forza dei sostenitori. Conosco da sempre la piazza padovana, conosco quello che può dare alla squadra e sono orgoglioso di questi numeri. Domenica, in uno stadio così bello, anche a Trieste sarà un’atmosfera meravigliosa». Che sensazioni prova lei in prima persona, se paragonate al campionato di tre anni fa, quando foste protagonisti di una cavalcata simile a quella attuale? «Sono emozioni un po’ diverse. Nel 2014 ci ritrovammo catapultati in una nuova avventura praticamente dalla sera alla mattina. Andò tutto liscio, fummo anche fortunati, e quasi non ci rendemmo conto di quanto riuscimmo ad ottenere. Poi sono arrivati un paio d’anni non privi di difficoltà, qualche critica e un po’ di tensioni. Adesso siamo vicini a coronare un sogno lungo quattro anni, ma anche in questo caso devo ancora rendermene conto appieno e appena finisce una gara mi preoccupo subito di quella successiva». La prossima fermata si chiama Triestina per un derby molto sentito. Si aspetta una gara simile a quella con il Mestre o a quella con il Pordenone? «In questo momento viaggiamo sull’entusiasmo che ci ha dato l’ultimo successo e spero di rivedere una partita simile. La gara contro il Pordenone è stata la più bella da quando sono vicepresidente, per gioco, cattiveria e voglia di vincere. Devo dare atto a Bisoli e a tutto il suo staff di aver plasmato un gruppo eccezionale e lo si è visto nella scelta di lanciare dal primo minuto tre giocatori come Mazzocco, Russo e Zambataro che fino a quel momento avevano giocato poco e sono stati decisivi. In ogni caso a Trieste sarà fondamentale il risultato e se non dovessimo riuscire a vincere andrà benissimo un pareggio, come successo col Mestre a Portogruaro». Intanto la società sta già guardando al futuro e ha già rinnovato il contratto a molti giocatori in scadenza. Manca il rinnovo del d.g. Zamuner: a che punto siamo? «Non ci sono problemi, per scaramanzia faremo tutto a fine stagione. Zamuner sta svolgendo un lavoro eccelso e ovviamente vogliamo continuare il percorso assieme a lui».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)